“Io la musica sono”, al Civico di Sassari un Orfeo rivoluzionario

Sabato 11 ottobre la rilettura dirompente del capolavoro di Monteverdi per “Note senza tempo” fra tiorba, sintetizzatore e chitarra elettrica

La coproduzione unisce Fondazione Politeama, Conservatorio “Tchaikovsky” di Catanzaro, Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna e DAMS

A Sassari grazie alla collaborazione tra Dolci Accenti, Carta da Musica e Le Ragazze terribili per il festival “Fino a leggermi matto”

SASSARI. L’Orfeo di Claudio Monteverdi rinasce in una rilettura rivoluzionaria, una versione che fonde Barocco, tradizione popolare e suoni elettronici, trasformando il mito in un’esperienza originale e dirompente. Sabato 11 ottobre alle 20.30, il VII festival internazionale di musica antica “Note senza tempo” porta in scena al Teatro Civico di SassariIo la musica sono”, un’opera inedita, nata da un’idea di Nico Staiti conla regia e la rielaborazione di Mario Tronco.

La nuova versione non è un semplice revival del capolavoro che nel 1607diede il via alla storia del melodramma, dopo essere stato scrittoper la corte dei Gonzaga a Mantova.  È una riscrittura coraggiosa che mantiene intatta la struttura monteverdiana, proiettandola in una dimensione sonora inedita.

Agli archi e agli strumenti di corte, Monteverdi accostava i flauti pastorali e le trombe militari, per creare un tessuto musicale ricco di contrasti e rappresentativo di simbolismi sociali. In un’audace continuità con lo spirito originale – cioè attingere dai molteplici paesaggi sonori del tempo – la partitura si arricchisce ora di strumenti popolari come la zampogna, le ciaramelle, il friscaletto e la lira calabrese, affiancati a strumenti contemporanei di grande effetto quali la chitarra elettrica, i sintetizzatori e i software di elaborazione del suono. La nuova versione non è un semplice revival,

Come spiega il regista Mario Tronco: «Abbiamo immaginato un Orfeo che non solo canta, ma ascolta. Un Orfeo che mescola la tiorba con il friscaletto calabrese e i sintetizzatori, i versi di Rilke con i software digitali. La musica è l’unico luogo dove tutto può convivere: la memoria e l’invenzione, la ferita e la festa».

Il libretto originale di Alessandro Striggio viene affiancato e arricchito da testi di Rainer Maria Rilke, Robert Browning e Gennaro Antonio Federico, ed è impreziosito da materiali scaturiti da laboratori formativi con i giovani musicisti del Conservatorio “Tchaikovsky”. L’opera diventa così un paesaggio poetico stratificato, in cui il mito di Orfeo ed Euridice, che con il suo canto supera i confini tra vita e morte, si intreccia con voci e sensibilità di epoche diverse, interrogandosi sul potere trasformativo della musica. Questa rilettura rivoluzionaria mira ad abbracciare un pubblico molto più ampio e diversificato, dimostrando come l’opera lirica possa essere un linguaggio vivo e in continua evoluzione.

Il progetto è frutto di una prestigiosa coproduzione tra Fondazione Politeama, Conservatorio “Tchaikovsky” di Catanzaro, Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna e il DAMS, e si avvale della collaborazione tra Dolci Accenti, l’associazione “Carta da musica” e Le Ragazze Terribili per il festival “Fino a leggermi matto“.

Il festival “Note senza tempo” è organizzato dall’associazione Dolci Accenti di Sassari con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna, della Fondazione di Sardegna e dei comuni di Sassari, Uri, Porto Torres e Monteleone Roccadoria. La manifestazione è inserita in REMA, la rete di festival internazionali a livello europeo, e fa parte del circuito Salude&Trigu della Camera di Commercio di Sassari.




Porto Torres, l’Orfeo Futuro in concerto al Palazzo del Marchese

Sabato 4 ottobre un percorso di sonate tipiche del Seicento tra musica colta e musica da ballo per il festival internazionale “Note senza tempo”

PORTO TORRES. Armonie strumentali colte e musica da ballo popolare si incontrano in un percorso di Sonate tipiche del Seicento italiano. Il 4 ottobre, alle 19, al Palazzo del Marchese di Porto Torres, l’ensemble Orfeo Futuro presenta “Around a ground” per il VII festival internazionale di musica antica “Note senza tempo”.

Le melodie barocche riprendono vita attraverso l’arte di virtuosi strumentisti provenienti da diverse esperienze internazionali nel campo della rievocazione storica: Giovanni Rota e Valerio Latartara si esibiranno al violino barocco, Gioacchina De Padova alla viola da gamba, Pierfrancesco Borrelli al clavicembalo e Giuseppe Petrella alla tiorba e chitarra barocca.

L’Orfeo Futuro

Tra i pezzi più caratteristici sono in programma una Bergamasca, una danza di corteggiamento originaria della città di Bergamo probabilmente composta su di una canzone quattrocentesca di origine toscana, nella versione rielaborata ed arricchita di Uccellini. Sarà proposta una Ciaccona nella versione di Merula e Corelli. È un ballo di origini ibero-americane con una forte impronta etnica ed erotica, bandita nel 1615 dalle rappresentazioni teatrali per la sua contagiosa e consolidata inclinazione alla lussuria. Poi il Ballo del Gran Duca nella versione di Buonamente, che in origine era un ballo scenico corale composto da Emilio de’ Cavalieri, poi diventato un ballo da serenata posto a conclusione degli intermedi fiorentini del 1589. E ancora, di Andrea Falconiero l’ostinato Passacaglia e la Battalla de Barabaso yerno de Satanas, interposti alla celebre Follia, tema processionale di origine iberica derivato dal termine folias (foglia).

Orfeo Futuro orienta i suoi interessi su progetti inediti e di largo respiro, in particolare incrociando repertori antichi e contemporanei. Si esibisce regolarmente in circa cinquanta concerti all’anno, sia in Italia che all’estero e ha realizzato numerosi CD anche in collaborazione con altri artisti. Con il sostegno di Puglia Sounds, nel settembre scorso ha tenuto una tournée nel nord della Francia e in Catalogna con un programma di musica italiana del primo ‘700, che ha riscosso un importante successo di pubblico.

Il concerto è inserito nel programma di iniziative patrocinate dal Comune di Porto Torres durante tutto il mese di ottobre, dedicate alle celebrazioni per il Dies Natalis dei Martiri Turritani.

Il festival “Note senza tempo” è organizzato dall’associazione Dolci Accenti di Sassari  con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna, della Fondazione di Sardegna e dei comuni di Sassari, Uri, Porto Torres e Monteleone Roccadoria. La manifestazione è inserita in REMA, la rete di festival internazionali a livello europeo, e fa parte del circuito Salude&Trigu della Camera di Commercio di Sassari.




Al Conservatorio di Sassari l’Orfeo britannico con i solisti dell’Orchestra barocca siciliana

Il 6 aprile in Sala Sassu il nuovo appuntamento del festival internazionale di musica antica “Note senza tempo”, in una pièce di Piero Cartosio con Raffaele Schiavo, Andrea Beatriz Lizarraga e Luca Ambrosio

SASSARI. Dopo il successo d’apertura del 26 marzo a San Pietro in Silki con “La Calandria”, il festival internazionale di musica antica “Note senza tempo” ritorna il 6 aprile alle 19 nella Sala Sassu del Conservatorio di Sassari accogliendo “L’Orfeo britannico” dei “Solisti dell’Orchestra barocca siciliana”. “Orpheus Britannicus, in the Stars with Diamonds” è il titolo dell’opera che vede Raffaele Schiavo esibirsi nel ruolo di cantAttore assieme a Piero Cartosio, autore del soggetto, impegnano al flauto dolce e nella direzione. Saranno al loro fianco la violinista argentina Andrea Beatriz Lizarraga e il clavicembalista Luca Ambrosio. Accompagnata dai virtuosismi dell’OBS, la trascinante affabulazione di Schiavo cercherà di riaccendere nel pubblico contemporaneo le passioni musicali e umane della Londra di tre secoli e mezzo fa.

Sono in calendario la Sonata in tre in re minore, il Lamento di Didone, Sephauchi Farewell e Abdelazer di Henry Purcell (1659-1695), considerato il compositore inglese più noto dopo i Beatles. Alle sue musiche saranno abbinate la Sonata a solo in mi minore di Matthew Locke, Venus and Adonis di John Blow, e la Sonata a solo in do maggiore di Nicola Matteis.

Se la parte armonica sottolinea ed esalta uno spettacolo pieno disuspence, di colpi di scena e di voli pindarici, il testo alterna e talvolta sovrappone parlato e musica, in un caleidoscopico viaggio tra paesaggi ironici, cinici e a tratti esilaranti, alternati da momenti in cui a dominare sono oscurità e malinconia. Lo spettacolo non esclude qualche impertinente anacronismo e qualche simpatica fake news.

Raffaele Schiavo è cantante e musicista, compositore e musicoterapeuta, ideatore del metodo socio-musicale VoxEchology, ricercatore indipendente, performer teatrale e autore. Oltre che nella disciplina del CantAttore è esperto nella vocalità medievale, rinascimentale e barocca, nella polifonia vocale e nella tecnica del Canto degli Armonici.

Piero Cartosio ha studiato flauto dolce allo Sweelinck Conservatorium di Amsterdam e attualmente è docente di ruolo al Conservatorio “Scarlatti” di Palermo. È stato direttore artistico della stagione “Palermo Musica Antica” e del “Festival di Musica antica di Polizzi Generosa”, ed è fondatore dell’Orchestra barocca siciliana, nata nel 1986 con l’intento di diffondere in ambito regionale la prassi storicamente informata della musica antica.

Il festival “Note senza tempo” è diretto artisticamente da Daniele Cernuto, ed è organizzato dall’associazione “Dolci accenti” con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna, della Fondazione di Sardegna e dei comuni di Sassari, Uri, Ploaghe, Porto Torres, Sennori e Bulzi, inserito nel cartellone di “Salude & Trigu” della Camera di Commercio del Nord Sardegna. Il programma dettagliato è visionabile sul sito web www.notesenzatempo.it.

In foto la violinista Lizzarraga. In alto il musicAttore Schiavo