Report Osservatorio del mercato del lavoro dell’Aspal

Cagliari 21 dicembre 2020 – Un terzo trimestre ancora negativo anche se in netto miglioramento rispetto al secondo trimestre. È questo in estrema sintesi ciò che si desume dal report sull’andamento del mercato del lavoro in Sardegna elaborato dall’Osservatorio dell’Aspal. Gli effetti della pandemia sono ancora presenti e pesanti nonostante i segnali di ripresa registrati negli ultimi tre mesi.

“Vediamo un rallentamento della decrescita – afferma il commissario straordinario dell’Aspal Aldo Cadau. Il mercato del lavoro ha avuto un arretramento drammatico nel secondo trimestre mentre nel terzo trimestre assistiamo a una inversione di tendenza che ci fa ben sperare per il futuro. Certo – continua – le incognite sono tante, dobbiamo stare vigili e non farci cogliere impreparati. L’Aspal – sottolinea ancora il commissario – farà la sua parte accanto alla Regione e all’assessorato del Lavoro per contrastare e superare l’emergenza e per attuare tutte le politiche che aiutino lavoratori e imprese non solo a tornare ai livelli pre-pandemia ma ad andare oltre, a fare quel salto di qualità che il virus ha solo rallentato.  Stiamo investendo molto per conoscere e capire un mercato del lavoro che la crisi sta cambiando profondamente, per trasformare l’Aspal e i suoi centri per l’impiego in amministrazioni davvero digitali, per migliorare la capacità di fare incontrare realmente cittadini e imprese attraverso il re-design della nostra borsa lavoro, con la creazione di canali migliori di comunicazione e di scambio.”

I dati del report indicano che nel terzo trimestre c’è stato un rallentamento significativo della decrescita ma si rimane ancora lontani dai dati dello stesso trimestre dell’anno scorso: gli inattivi sono cresciuti del 6% (era il 15% nel secondo trimestre); la forza lavoro perde il 6% (contro il 10% del trimestre precedente); calano gli occupati, -7% (era il 6% nel secondo trimestre) e crescono del+2%, i disoccupati, mentre nel trimestre precedente vi era stata una riduzione che aveva toccato addirittura il valore del -35%. 

Alcune categorie sono più colpite di altre e alcuni settori soffrono maggiormente. I gap sia di genere che generazionali già presenti, si allargano ancora: le donne sono più colpite degli uomini dalla crisi così come lo sono i giovani rispetto ai più anziani. Per questi ultimi il dato è eclatante: le mancate assunzioni dei giovani 15-24 anni nei primi 11 mesi del 2020 rispetto agli stessi mesi del 2019 sono in percentuale tripla rispetto alle mancate assunzioni della classe d’età over 64 (-28% contro -9%).Il report indica poi i settori che sono stati colpiti in modo particolarmente duro: sono quelli legati a servizi che necessitano della presenza fisica del cliente/utente (ad esempio il turismo, i servizi alla persona e gli spettacoli). L’alto peso di questa tipologia di servizi nel mercato del lavoro regionale spiega perché il mercato del lavoro della Sardegna sia stato colpito in modo più pesante rispetto ad altre regioni d’Italia. I territori a forte vocazione turistica, quali quelli l’area Nord-Orientale della Sardegna, risentono in modo più duro a causa del grande peso che il turismo riveste in queste economie. Molto colpiti anche i cosiddetti hub di servizi, ovverosia i grandi agglomerati urbani che ospitano le attività culturali, il commercio e le scuole (tutti settori che hanno subiti pesanti contraccolpi a causa della crisi).

Link al report 3° trimestre: https://www.aspalsardegna.it/covid19-report/




comunicato stampa studio osservatorio aspal

Un mercato del lavoro in crisi profonda. Crollo dell’occupazione, crollo dei contratti a tempo indeterminato e crollo della fiducia. Dopo sei mesi di emergenza Covid è  questa la fotografia del mercato del lavoro in Sardegna che emerge dalla pubblicazione dello studio curato dall’Osservatorio del mercato del lavoro dell’Aspal.  “Si tratta – dice Massimo Temussi direttore generale dell’Aspal –  di  un’analisi  dettagliata che aiuta a  comprendere meglio il fenomeno che ancora stiamo attraversando e anche per capire in che modi e termini si può intervenire sul mercato del lavoro che è stato colpito molto duramente dalla pandemia.” Il quadro che emerge dal nuovo report che analizza e compara i dati recentemente pubblicati dall’Istat con quelli delle comunicazioni obbligatorie, è drammatico: il clima di incertezza e di sfiducia nel futuro è evidente: aumentano gli inattivi, cioè le persone che non cercano lavoro (secondo l’Istat la Sardegna è la seconda regione italiana in cui questo tasso è aumentato di più rispetto al secondo trimestre del 2019) . Un dato questo che spiega anche perché c’è una riduzione dei disoccupati: diminuiscono non perché abbiano trovato una nuova occupazione ma perchè nemmeno ne cercano una.  Lo stesso clima di sfiducia lo si respira anche per quanto riguarda le imprese. Potrebbe essere questo infatti il motivo per cui, in termini percentuali diminuiscono, più di qualsiasi altra tipologia contrattuale, i contratti  a tempo indeterminato. Dai dati emerge che le donne e giovani sono coloro i quali pagano un prezzo più alto mentre i settori più colpiti sono quelli che hanno contatti diretti con le persone: ristoranti e alberghi soprattutto ma anche il settore dell’istruzione. Reggono invece il settore agricolo e quello dei servizi domestici. Cresce quello dei servizi finanziari: un settore di piccole dimensioni per il quale la crisi ha rappresentato un’opportunità probabilmente legata alla maggiore richiesta di liquidità da parte di famiglie e imprese. Soffermandosi sui dati il dg dell’Aspal evidenza che nel periodo gennaio – agosto 2020 le assunzioni sono state 56 mila in meno rispetto allo stesso periodo del 2019 (-25%). Il punto più critico in aprile con -80% mentre dopo il lockdown – ha sottolineato ancora il direttore dell’Aspal –  il dato sulle assunzioni ha cominciato a migliorare fino ad arrivare a  luglio e agosto in cui si sono registrati  valori superiori agli stessi mesi dell’anno precedente (+ 21% a luglio +20% ad agosto). Ora, è necessario contenere l’epidemia  ma anche ritrovare la fiducia”nel futuro – conclude Temussi – perché solo quest’ultima è in grado di far ripartire i consumi delle famiglie, gli investimenti delle imprese e di ri-attivare le persone nella ricerca di un’occupazione.”


COMUNICAZIONE ASPAL

Direzione Generale

ASPAL Agenzia Sarda per le Politiche Attive del Lavoro




Comunicato FdI – Osservatorio del turismo di Alghero

Possiamo fare in modo che il modulo di registrazione per chi arriva in Sardegna diventi un’opportunità: i dati ricavati potrebbero aiutare il costante monitoraggio degli andamenti della domanda turistica, nel rispetto della privacy e dare corpo all’Osservatorio del Turismo.

Con l’ordinanza nr. 27 del 2 giugnio 2020, il Presidente Christian Solinas ha ordinato l’introduzione dell’obbligo di registrazione per coloro che intendono raggiungere la Sardegna. La registrazione nasce con l’intento di garantire la sicurezza dei sardi e dei viaggiatori stessi: in questo momento la protezione costituisce il tassello più importante sia per le imprese e i lavoratori che si stanno adattando alle nuove normalità, sia per i turisti che vogliono visitare e scoprire la nostra terra.
Per soddisfare le esigenze di tutti i turisti proporremo alla Regione che la somministrazione del certificato avvenga, oltre che nel formato digitale, anche in forma cartacea a bordo del vettore (aereo, nave o traghetto). Questo sarebbe necessario almeno per l’intera stagione 2020.

Così facendo si potrebbero ottenere dati sul tasso di riempimento dei vettori, la composizione tra residenti e turisti, la provenienza della domanda turistica. Sono informazioni preziose per progettare le future azioni di marketing della destinazione nonché per la fidelizzazione successiva dei viaggiatori. Con i dati ricavati dai moduli, insieme a quelli Sired, si potrebbero studiare i flussi turistici in maniera più approfondita, mettendo a disposizione spunti e dati utilissimi per l’Osservatorio del Turismo: uno strumento fondamentale per la governance delle politiche turistiche.

Un approccio basato sui dati darebbe una importante accelerata alla gestione diversificata del settore turistico, come descritto dal Piano Strategico per il turismo, aiutando ulteriormente il processo di destagionalizzazione e la nascita di nuovi segmenti.
Il modulo di registrazione può essere anche un’occasione per informare i turisti sulle regole di buona condotta – pensiamo alla sensibilizzazione contro il furto di sabbia -, sui protocolli sanitari, sui numeri di emergenza. Si tratterebbe di un’occasione per dialogare con i visitatori, offrire loro delle informazioni importanti e, in cambio, monitorare in maniera scientifica il settore.
Con il nostro assessore Di Gangi, porteremo questa proposta all’attenzione di tutti gli assessori comunali al turismo che si stanno organizzando in una consulta regionale, convinti che possa esser fatta propria e sostenuta da tutti.




comunicato stampa su osservatorio appalti pubblici

TAG: IL 17 DICEMBRE NASCE L’OSSERVATORIO TERRITORIALE SUGLI APPALTI

Olbia, 17 Dicembre – L’Osservatorio territoriale sugli appalti è il risultato della volontà e dell’impegno delle Associazioni di categoria, datoriali e sindacali, che compongono il TAG. A differenza di un’analoga esperienza a Cagliari,  l’Osservatorio che oggi nasce in Gallura non è circoscritto al mondo delle cooperative e alle Categorie sindacali del Pubblico impiego e del Commercio, servizi e turismo, ma è trasversale a tutti i settori produttivi.

Costituito sulla base di un Protocollo D’intesa che oggi i Responsabili delle organizzazioni hanno formalmente sottoscritto, l’Osservatorio si propone di garantire la legalità e i diritti nel sistema degli appalti pubblici, il rispetto della disciplina contrattuale e delle norme sulla sicurezza. 

L’Osservatorio presterà massima attenzione:

  1. Alla verifica della congruità di base d’asta al fine di garantire l’applicazione dei CCNL di riferimento sottoscritti dalle Organizzazioni firmatarie del presente protocollo, evitando il dumping contrattuale che produce concorrenza sleale fra le imprese;
  2. Verifica della correttezza dell’applicazione della clausola sociale nei cambi d’appalto, al fine di salvaguardare i livelli occupazionale e quindi il mantenimento dei posti di lavoro;
  3. Alla predisposizione di note, pareri sulle materie di cui sopra e segnalare anomalie in fase di gara e nello svolgimento dell’appalto.

Si chiede gentilmente di dare massima diffusione dell’Istituzione dell’Osservatorio, affinché le imprese e i lavoratori ne conoscano l’esistenza e prendano consapevolezza di avere un interlocutore serio a cui fare eventuali segnalazioni di irregolarità.

Il Coordinatore del Tag

Luisa Di Lorenzo




invito conferenza stampa tag_ osservatorio appalti

TAG: IL 17 DICEMBRE NASCE L’OSSERVATORIO TERRITORIALE SUGLI APPALTI

Olbia, 14 Dicembre – Il Tag il 17 Dicembre firmerà ad Olbia, presso la sede della Cgil in via del Piave, il Protocollo d’intesa per la costituzione dell’Osservatorio Paritetico Territoriale sugli Appalti.

Con la presente per comunicarvi che avremmo piacere di avere la presenza della vostra testata alla Conferenza stampa che si terrà nella sede della Cgil alle ore 11.30.

Il Coordinatore del Tag

Luisa Di Lorenzo




ANAS – OSSERVATORIO DEL TRAFFICO: A OTTOBRE -5% SU TUTTA LA RETE

  • flessione del 3% rispetto a ottobre 2017 sui veicoli totali
  • mezzi pesanti: + 3% su settembre 2018; +2% su ottobre 2017
  • sul GRA massimo volume giornaliero veicoli totali e mezzi pesanti

 

Roma, 13 novembre 2018

 

Traffico in diminuzione a ottobre 2018, rispetto al mese precedente, sul campione della rete stradale e autostradale di oltre 27 mila km gestita da Anas (Gruppo FS Italiane). L’Indice di Mobilità Rilevata (IMR) dell’Osservatorio del Traffico ha infatti registrato un calo del 5%. Flessione del 3% anche a paragone con ottobre 2017.

 

Scomponendo le percentuali all’interno delle macro-aree, i dati di traffico dei veicoli totali sono così distribuiti: il confronto con settembre 2018 mostra una decremento del traffico su tutto il territorio: -2% al Nord e al Centro, -9% al Sud, in Sicilia e in Sardegna.

 

Rispetto allo stesso mese dello scorso anno, ottobre registra un -2% al Nord e al Centro, -3% al Sud, -4% in Sicilia e -1% in Sardegna.

 

Bilancio complessivamente positivo sul fronte del trasporto merci, ottobre segna infatti un incremento nel segmento dei mezzi pesanti rispetto al mese precedente del 3%, con un picco dell’8% al Centro. Seguono con un +3% il Nord e il Sud con un +1%. Flessione invece per la Sicilia (-1%) e la Sardegna (-2%).

Positivo per il traffico pesante anche il confronto rispetto ad ottobre 2017, con un aumento del 2% su tutta la rete. In particolare, +1% al Nord, +4% al Sud e +6% in Sardegna. Stabile il Centro e la Sicilia.

 

Il massimo volume giornaliero è stato rilevato sul Grande Raccordo Anulare di Roma venerdì 5 ottobre con un passaggio di 163.511 veicoli totali. Il giorno prima, il 4 ottobre, il GRA è stata anche la strada con il maggior passaggio di mezzi pesanti, 9.801.

 

Tutte le infografiche e i dati analitici dell’Osservatorio Traffico Anas sono disponibili sul sito istituzionale www.stradeanas.it.