Cinema, Paolo Zucca accende il “terre di confine”: a Solarussa successo per l’anteprima della XIV edizione

Mario Tendas con Paolo Zucca

SOLARUSSA. Ottima partenza per la XIV edizione del “terre di confine filmfestival”, che nell’anteprima di sabato negli spazi di “Casa Naitana” a Solarussa ha accolto il ritorno di uno storico direttore artistico come Paolo Zucca, che già in passato aveva guidato due importanti edizioni.

A catalizzare l’attenzione del pubblico, numeroso come sempre, è stata la proiezione di due opere profondamente attinenti alle tematiche della rassegna, “Cercando Grazia” e “L’uomo del mercato”, presentate dalle autrici Paola Cireddu e Maria Grazia Perria, che hanno interagito a lungo con il pubblico, rispondendo alle domande e raccontando aneddoti e curiosità sui film. 

Cercando Grazia” è un mediometraggio realizzato in occasione dei 150 anni dalla nascita di Grazia Deledda, di cui racconta il ritratto attraverso le interpretazioni di undici attrici, tutte emigrate fuori dalla Sardegna per coltivare il proprio sogno: l’ambizione di lavorare nel cinema e nel teatro. «Quando abbiamo cominciato il casting eravamo convinti di trovare delle aspiranti attrici che vivessero nell’isola – ha affermato la regista Perria – e invece abbiamo scoperto che tutte vivevano a Roma, a Milano o addirittura a Londra e Parigi. Ci siamo resi conto che queste giovani donne che aspiravano a interpretare il ruolo della giovane Deledda, erano persone che erano dovute andar via, sia per studiare, sia chiaramente per trovare maggiori opportunità, così come la stessa Deledda aveva fatto».

Un punto di contatto quindi, non solo con la vita della scrittrice Premio Nobel, ma anche con le tematiche care al “terre di confine”, nato in origine come una delle tante attività di animazione e promozione del Museo dell’Emigrazione di Asuni. Compito del festival è certamente quello di dare spazio a una cinematografia marginale, ma al contempo poetica e potente come quella del pluripremiato cortometraggio “L’uomo del mercato” che, nelle parole della regista Paola Cireddu, «ha a che fare a suo modo con una terra di confine: un quartiere popolare alla periferia di Cagliari, per raccontare la storia di un personaggio che sta ai margini della società e che riesce a tenere sulle spalle una grande dignità».

Quest’anno sono tante le sfide e le criticità che attendono gli organizzatori dell’associazione Su Disterru presieduta da Sandro Sarai, organizzatrice del festival fin dal lontano 2005 ad Asuni. Come hanno spiegato Paolo Zucca e il sindaco di Solarussa, Mario Tendas, le limitazioni dovute alla pandemia potrebbero intralciare l’interscambio e il confronto tra la cultura cinematografica sarda e quella del Paese ospite, non rendendo agevole l’arrivo di autori e registi internazionali come nel migliore spirito del festival.

«Il focus quest’anno potrebbe essere sulla Serbia – ha anticipato Zucca – perché stiamo portando avanti un gemellaggio con il Festival di Ravno Selo, un’iniziativa che nasce con i nostri stessi obiettivi, quelli di rivitalizzare territori lontani dal mainstream attraverso il cinema, l’arte e la cultura. Si svolge in mezzo ai campi di mais, lontano da Belgrado e dalle altre grandi città della Serbia. Nei prossimi mesi cercheremo di capire se sia fattibile, ma il “terre di confine” va avanti con la nostra volontà di portare il cinema dove spesso non arriva, con determinazione, allegria e grande convivialità».

Maria Grazia Perria con Paolo Zucca
Paola Cireddu con Paolo Zucca



A Solarussa con Paolo Zucca l’anteprima del “terre di confine filmfestival”

Paolo Zucca

SOLARUSSA. Due opere di autrici donne per inaugurare una XIV edizione che godrà di un’importante rappresentanza al femminile. Il 18 dicembre nella Casa Naitana di Solarussa l’anteprima del “terre di confine film festival” prenderà il via alle 18 con il ritorno di uno storico direttore artistico come Paolo Zucca, che in compagnia del sindaco Mario Tendas e del presidente de “Su disterruSandro Sarai, introdurrà la presentazione del mediometraggio “Cercando Grazia” scritto e diretto da Maria Grazia Perria, e “L’uomo del mercato” di Paola Cireddu.

«Sono felice di tornare al “terre di confine” – ha affermato Zucca – perché mi piace davvero esplorare la cinematografia, e questa manifestazione mi permette di farlo in modo molto libero, sia per quanto riguarda la Sardegna, sia per quanto riguarda il Paese a cui è dedicata l’edizione di riferimento, che quest’anno sarà la Serbia. Il piacere è dato in particolar modo dal confrontarsi con film, autori e cinematografie che sono al di fuori del forse troppo scontato mainstream americano».

Cercando Grazia” arriva non a caso in occasione del 150esimo anniversario della nascita di Grazia Deledda. Nel mediometraggio (50 minuti circa), undici ragazze sarde scelte tra un centinaio di attrici durante il casting per la preparazione di un film sulla giovane Grazia, si raccontano e restituiscono con intensità momenti della loro vita e di quella della scrittrice. Il progetto è nato lo scorso anno durante il primo confinamento anti covid, mentre veniva realizzato il casting per la preparazione di un film sulla vita e sull’opera della giovane Deledda.

L’uomo del mercato” è invece un cortometraggio (19 minuti) ambientato nel mercato ortofrutticolo di Cagliari. Il protagonista, Mario, raccoglie cassette per rivenderle a pochi centesimi e sogna di ricevere da qualche benefattore una “Apixedda” usata. Tra gli atti intimidatori del vicino e la generosità del piccolo boss del quartiere, troverà forse il modo di riscattarsi. Il corto ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra i quali Migliore opera a “Il Cantiere delle Storie” del Premio Solinas a La Maddalena (2017), premio Labor del V-art Festival Internazionale Immagini d’Autore edizione (2020-2021), Miglior Cortometraggio nella sezione Emergenti del Pop Corn Film Festival del Corto a Porto Santo Stefano (Toscana, 2021), Miglior Cortometraggio Regionale al Figari Film Fest di Olbia (2021), Primo Premio FASI “Visioni Sarde” (2021).

La manifestazione è organizzata dall’Associazione Su Disterru Onlus, con il contributo dei Comuni di Asuni e Solarussa e il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna. L’ingresso a Casa Naitana (con sala riscaldata) è gratuito previa presentazione del green pass.