Mario Bruno: Aeroporto di Alghero. La misura è colma. Si passi ai fatti.

La misura è colma. Cosa altro dobbiamo attendere per agire concretamente a favore dell’aeroporto di Alghero? Mi sembrano assolutamente insufficienti e inadeguate le reazioni , troppo politicamente corrette, quasi rassegnate e a volte solo burocratiche e poco incisive. Non possiamo permettere che Alghero resti un aeroporto solo stagionale. E il territorio del nord ovest di serie B. Serve una risposta politica immediata e strutturale. Il piano regionale dei trasporti, annunciato dalla Regione, non resti sulla carta. Deve indicare una missione chiara per ciascuno degli scali sardi, sapendo valorizzare le specificità di Alghero, di Olbia e di Cagliari nei settori turistico, business, low cost. Nessuna duplicazione, ma complementarietà per le tre porte d’accesso dell’isola. La Regione – insieme alla Sogeaal e agli enti locali – riprenda ad agire utilizzando le leve del Co-marketing che, in un sistema basato sull’investitore pubblico in un’economia di mercato, consenta di intervenire per incrementare rotte e vettori tutto l’anno, senza incorrere in aiuti di stato. Nessuno lo vieta. Servono fatti. Una reazione più forte e concreta della nostra classe dirigente, per non assistere passivamente al declino di un intero territorio che ha bisogno di uno scalo vivo per tutti i 12 mesi dell’anno, altrimenti il prezzo lo continueremo a pagare caro tutti, non solo i lavoratori aeroportuali a cui va il nostro sostegno fattivo.




PROGETTI PER L’ALGHERESE NELLE SCUOLE – PASSI AVANTI CON I FINANZIAMENTI DELLA REGIONE

La procedura della Regione Sardegna per il sostegno alle linee di intervento di finanziamento dell’insegnamento del catalano di Alghero  nelle scuole segna un primo importante passo nell’applicazione della Legge regionale 22/2018. Sette progetti approvati per l’insegnamento in orario curriculare, e la Regione riapre i termini: c’è ancora spazio per ulteriori richieste, fino al 22 novembre.

La Consulta Cívica per les Polítiques Lingüístiques del Català de l’Alguer accoglie con favore i risultati degli avvisi pubblici dell’Assessorato alla Pubblica Istruzione della Regione, denominati “Insulas” e “Frailes” che mettono a disposizione annualmente complessivi 900 mila euro nell’Isola per l’insegnamento veicolare delle lingue delle minoranze storiche e laboratori didattici extracurriculari. Dopo una prima annualità che non ha potuto mettere in campo  progetti e risorse, in questo anno scolastico si aprono buone prospettive. Sono infatti sette le progettualità presentate per la linea “Insulas” dalle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado di Alghero che la Direzione Generale dell’Assessorato ha ritenuto ammissibili e finanziabili. Riteniamo che questo primo passo sia anche frutto degli sforzi compiuti dalla Consulta con il Comune di Alghero per la promozione delle opportunità normative e finanziarie presso le scuole cittadine e presso le famiglie. Il Comitato Direttivo della Consulta, composto dal Presidente Giovanni Chessa, dal Vicepresidente Stefano Campus, dal segretario Aldo Dore e dai componenti Guido Sari e Maria Grazia Fiori,  ritiene sia importante più che mai che si prosegua nella promozione delle opportunità, collaborando con il Comune di Alghero, presso le famiglie algheresi e presso le istituzioni scolastiche sostenendo la necessità di mettere in campo attività di insegnamento che la Regione sta facilitando con la legge 22.  Per questo motivi la Consulta, nel proseguire con la sensibilizzazione verso questa importante conquista culturale e sociale rappresentata dall’insegnamento nelle scuole dell’algherese, crede che la recente riapertura dei termini per la presentazione dei progetti nell’ambito della Linea “Insulas” per l’insegnamento della lingua in orari curriculari, che sposta al 22 novembre il termine per la presentazione dei progetti, sia un’ulteriore occasione da sfruttare. Non solo la riapertura dei termini, ma anche la possibilità di presentare fino a un massimo di quattro proposte progettuali per ordine di scuola. Confidiamo nella sensibilità del corpo docente che certamente non si lascerà sfuggire questa ulteriore apertura.

Il Presidente 

Giovanni Chessa