Nuovi Open Day per Hotel Cala di Volpe, Cervo Hotel e Pevero Golf Club:selezioni aperte in vista della stagione 2026

Appuntamento il 7 e 8 ottobre 2025 dalle 10 alle 15 all’Hotel Cala di Volpe

Dopo il primo Open Day dello scorso 25 settembre, l’Hotel Cala di Volpe, Cervo Hotel e Pevero Golf Club, punti di riferimento dell’hôtellerie di lusso a livello mondiale, confermano due nuove giornate dedicate alle opportunità di lavoro nel mondo dell’eccellenza alberghiera in Costa Smeralda.

L’appuntamento è fissato per il 7 e 8 ottobre 2025, dalle 10.00 alle 15.00, sempre presso l’iconico Hotel Cala di Volpe. La filosofia è quella di partire in netto anticipo rispetto alla prossima stagione turistica, valutando e scegliendo da subito i migliori talenti che entreranno a far parte del team nel 2026. La formula dell’Open Day, infatti, è pensata sia per i giovani che vogliono intraprendere una carriera nel mondo dell’hôtellerie di lusso, sia per professionisti con esperienza che desiderano vivere in Sardegna e lavorare in un contesto internazionale.
Un’iniziativa di selezione e orientamento che è stata estesa anche ai principali attori del mondo del lavoro e professionale in Sardegna: l’Aspal, l’Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro; i Centri per l’impiego, le associazioni di categoria per barman e sommelier; le Scuole alberghiere del territorio e la facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Sassari.
L’evento rappresenta, quindi, una grande opportunità per i partecipanti, che potranno entrare in contatto con le strutture in Costa Smeralda, gestite da Marriott International, per conto di Smeralda Holding: l’Hotel Cala di Volpe, il Cervo Hotel e il Pevero Golf Club, oltre a un’ampia collezione di ristoranti e bar. Un’occasione unica per conoscere da vicino strutture, servizi e le opportunità professionali e di stage.
“Dopo il grande successo ottenuto dall’Open Day del 25 settembre scorso, si intende ribadire l’impegno nella valorizzazione del capitale umano, anche a livello locale: nella stagione 2025, infatti, il 74% del personale assunto proviene dalla Sardegna – confermano dall’Hotel Cala di Volpe, Cervo Hotel e Pevero Golf Club -. Numeri che raccontano una strategia chiara: investire sul talento locale, sull’alta formazione e nel rafforzare il legame con il territorio. Una visione che si traduce concretamente in percorsi di crescita fondati sulla formazione continua, standard internazionali di sicurezza e qualità, programmi “on the job” e opportunità di cross training, oltre che incentivi allo studio, compresi corsi di lingua all’estero”.

Le figure ricercate copriranno tutte le aree operative:
• Food & Beverage: barman, sommelier, maitre, chef de rang, chef di cucina mediterranea e nikkei.
• Ospitalità e accoglienza: concierge, guest service agent, front desk agent, hostess.
• Back of house: housekeeping, lavanderia, magazzino, giardinaggio, manutenzione/engineering.
• Aree corporate: finance, risorse umane, sales & marketing.
 
Informazioni su Marriott International
Marriott International, Inc. (Nasdaq: MAR) ha sede a Bethesda, nel Maryland (USA), e comprende un portafoglio di oltre 9.600 strutture in più di 30 marchi leader in 143 paesi e territori. Marriott gestisce, concede in franchising e in licenza hotel, strutture residenziali, multiproprietà e altre strutture ricettive in tutto il mondo. L’azienda offre Marriott Bonvoy®, la sua pluripremiata piattaforma di viaggi. Per ulteriori informazioni, visitate il nostro sito web all’indirizzo www.marriott.com e per le ultime notizie sull’azienda, visitate www.marriottnewscenter.com. Inoltre, seguiteci su Facebook e @MarriottIntl su X  e Instagram.




Grande Pevero: la Costa Smeralda guida il futuro della sostenibilità ambientale

Una mattinata di sole rovente ha fatto da cornice a un’importante conferenza ambientale sulla spiaggia del Grande Pevero, nel cuore della Costa Smeralda. Al centro dell’incontro, la difesa del territorio, la responsabilità condivisa e l’impegno verso un turismo più consapevole.

Un incontro tra natura, impegno e dialogo
Alle 10:30 del mattino, con il sole già alto e i termometri fermi sui 34 gradi, la spiaggia del Grande Pevero è già animata. In attesa della conferenza stampa prevista per le 11, l’atmosfera è rilassata ma carica di aspettative. Presso il punto ristoro, sorseggiando un’aranciata, nasce una conversazione con Carlo Carboni, senior account dell’agenzia SecNewgate di Milano, che racconta con piacere dei suoi trascorsi ad Alghero. Un piccolo aneddoto che mostra come, a volte, le connessioni tra persone e territori possano emergere inaspettatamente.

Il sindaco Ragnedda: educare per proteggere
Roberto Ragnedda, sindaco di Arzachena, ha aperto la conferenza sottolineando l’importanza dell’educazione ambientale, specialmente tra i giovani. Il progetto illustrato è solo uno dei tanti previsti nell’ambito dell’Agenda Blu, un insieme di iniziative concrete che includono la pulizia delle spiagge, il coinvolgimento delle scuole e la tutela delle aree più fragili del litorale, come le zone retrodunali. “Proteggere queste aree significa proteggere le spiagge stesse”, ha ribadito il primo cittadino, lanciando anche un chiaro messaggio contro progetti che potrebbero alterare irreversibilmente il paesaggio, come gli impianti offshore.

Ferraro: custodire, non sfruttare
È poi intervenuto Mario Ferraro, CEO di Smeralda Holding, che ha rafforzato il concetto di turismo sostenibile. Secondo Ferraro, la Costa Smeralda deve restare un esempio di qualità, non di quantità. “Nel 1967 c’erano 13 hotel e oggi sono ancora 13. Questo dimostra la nostra volontà di non cementificare, ma di valorizzare”, ha affermato. Ha anche messo in guardia sui rischi legati al turismo incontrollato, richiamando la sua esperienza personale sull’isola di Capri, dove il sovraffollamento ha avuto effetti pesanti.

Jan Pachner: protezione e consapevolezza
A seguire, Jan Pachner, segretario generale di One Ocean Foundation, ha evidenziato quanto sia cruciale far comprendere al turista la responsabilità che ha verso il territorio. Ha sottolineato il valore della biodiversità marina e l’importanza di proteggere non solo ciò che è visibile in superficie, ma anche ciò che vive nei fondali, come la posidonia. “Il mare è un nostro alleato contro il cambiamento climatico, non possiamo permetterci di trascurarlo”, ha dichiarato.

Un nuovo intervento per le dune del Grande Pevero
Durante la conferenza del 20 giugno, è stato presentato ufficialmente un nuovo progetto dedicato alla tutela dell’ecosistema dunale della spiaggia del Grande Pevero. L’iniziativa, parte del programma “salva-dune” della One Ocean Foundation, prevede l’installazione di barriere protettive realizzate con materiali naturali e riciclabili, come legno e fibre vegetali. L’obiettivo è quello di ridurre l’erosione, rigenerare la vegetazione e proteggere la biodiversità, con particolare attenzione alla macchia mediterranea e alle specie animali che la popolano.

Informare per responsabilizzare
Accanto agli interventi ambientali, il progetto prevede anche l’installazione di cartellonistica informativa rivolta a bagnanti, cittadini e studenti. L’intento è promuovere una cultura della sostenibilità attraverso la conoscenza, rendendo ogni visitatore più consapevole del proprio impatto sul territorio.

Parole dal cuore della sostenibilità
«Dopo il progetto pilota a Capriccioli, abbiamo deciso di rafforzare il nostro impegno con un nuovo intervento al Grande Pevero», ha spiegato Riccardo Bonadeo, presidente di One Ocean Foundation. «Con Smeralda Holding e il sostegno delle istituzioni, vogliamo sensibilizzare sempre più persone, affinché tutti si sentano parte attiva nella protezione dell’ambiente marino e costiero».

Anche Mario Ferraro ha ribadito l’importanza della collaborazione tra pubblico e privato per realizzare progetti di reale impatto. «Questo intervento rappresenta al meglio la nostra visione: sviluppo turistico e tutela del territorio possono e devono coesistere».

Un esempio per il futuro
L’incontro ha anche dato spazio a storie di giovani impegnati nella tutela ambientale, come Manuele Falconi, laureando dell’Università di Sassari, che ha contribuito con una ricerca sulle dune locali. Un segnale forte che le nuove generazioni stanno raccogliendo il testimone.

Un impegno che parte da Porto Torres
Lo stesso giorno, a Porto Torres, un altro momento simbolico ha rafforzato il messaggio condiviso: si è tenuto il passaggio di consegne al comando della Guardia Costiera. Un gesto che richiama l’attenzione sul ruolo delle istituzioni nella salvaguardia del mare e del litorale. Con l’estate ormai iniziata, il potenziamento dei controlli e della presenza sul territorio sarà fondamentale per garantire la sicurezza e il rispetto dell’ambiente costiero.

Uno sguardo oltre: il numero chiuso per il diporto
A margine della conferenza, parlando con Jan Pachner, è emersa una riflessione importante sul futuro della gestione del turismo costiero: dopo il numero chiuso sperimentato con successo sulle spiagge più fragili, sarà sempre più necessario pensare a un numero chiuso anche per il traffico nautico da diporto. Una misura che, secondo Pachner, rappresenterebbe un’evoluzione naturale della strategia di protezione dell’ambiente, estendendo il concetto di sostenibilità anche al mare. Un’idea che non nasce da una volontà di esclusione, ma dal bisogno di tutelare equilibri ambientali delicati e preziosi. Siamo pronti a ripensare il nostro rapporto con il mare in questa direzione?

Verso una coscienza collettiva
In conclusione, la giornata al Grande Pevero non è stata solo un momento di confronto istituzionale, ma un richiamo a tutti: cittadini, turisti, aziende. Proteggere l’ambiente non è un dovere esclusivo di pochi, ma un impegno quotidiano che ci riguarda tutti. E noi, siamo pronti a raccogliere questa sfida e contribuire, ogni giorno, a proteggere ciò che rende unica la nostra terra?

Perché proteggere le dune?
Le dune costiere sono tra gli ecosistemi più vulnerabili ai cambiamenti climatici. Fungono da barriera naturale contro le mareggiate, proteggono la costa dall’erosione e mantengono l’equilibrio ecologico delle zone marine. La spiaggia del Grande Pevero, lunga 430 metri, con le sue dune di sabbia bianca, è un habitat prezioso da custodire. Difendere questi ambienti significa preservare la nostra identità e assicurare un futuro sostenibile alle generazioni che verranno.