Sennori, la “Musica delle piante” per interagire con la natura

SENNORI. Avvicinarsi alla natura e agli alberi percependone le sensazioni attraverso la musica. Anche questo è “Chent’annos”, la tre giorni di celebrazioni per i 50 anni del Moscato Doc di Sorso Sennori, che si è conclusa domenica in paese con il concerto bucolico “Musica delle Piante” proposto dal duo Giovanni Antonio e Patrizio.

Grazie all’utilizzo di un apposito computer, l’inserimento di un polo positivo e di uno negativo permette di captare i livelli di energia prodotta dagli alberi durante la fotosintesi clorofilliana, e ne reinterpreta le frequenze traducendole in note musicali. Si percepisce così l’umore dell’albero in rapporto a chi gli sta vicino, a chi ne entra in contatto.

A Sennori gli spettatori di questo originale concerto hanno iniziato a interagire con le piante dell’agrumeto retrostante il Centro Culturale Pazzola, chi accarezzando le foglie, chi i rami e chi il tronco, scoprendo tonalità differenti a seconda del contatto o del gradimento della pianta per ognuno dei presenti.

“A seconda di chi tocca le foglie ci sono cambi di frequenza – ha spiegato Giovanni Antonio – a volte positiva, nel senso che le note diventano più vivaci e gradevoli, altre volte l’albero percepisce negatività, quindi, o produce sonorità cupe, molto basse o può arrivare addirittura a smette di suonare. Questo può succeder quando il contatto avviene con persone che abbiano spezzato qualche ramo”.

L’appuntamento è stato accolto con entusiasmo dall’Amministrazione comunale di Sennori per le diverse finalità a cui è rivolto: inizialmente nato come progetto turistico per la valorizzazione e la sensibilizzazione verso l’ambiente, è stato poi utilizzato come valido strumento di natura didattica all’interno delle scuole per fare educazione ambientale, per sensibilizzare gli alunni verso un atteggiamento più sostenibile nei confronti della natura.

Il lungo weekend iniziato venerdì è stato occasione per promuovere le eccellenze del territorio attraverso il moscato. Tra le iniziative culturali che hanno accompagnato l’evento c’è stata anche l’inaugurazione del trekking urbano a cura di Maria Paola Cordella in collaborazione con l’associazione culturale Il lentischio di Sennori, le cui componenti hanno contribuito attraverso le ricerche sul campo e prestando le loro voci. È un percorso per le vie del paese con tanto di QrCod, voluto dall’Amministrazione comunale e in particolare dall’assessorato al Turismo guidato da Elena Cornalis, che permette di conoscere la comunità ascoltando le voci guida dal proprio cellulare, mentre si cammina tra i viottoli e gli slarghi del centro storico.

“È uno strumento e una testimonianza nelle mani della comunità – ha affermato Cordella –. È un filo rosso di racconto che vuole veramente invitare la popolazione a raccontarsi. Sono delle finestre che si sviluppano nel tempo. Questo è solo il punto di partenza”.

Tra Giocheria per bambini e ricami della tradizione, a chiudere in concomitanza il ricco programma è stata la replica della proiezione del docufilm “Romangia, ricami di terra tra cielo e mare”, a cura di Maria Paola Cordella per la produzione Pipe Studios.

“Avvicinandomi alla dimensione dei produttori ho visto che in questa professione c’è tanto amore – ha proseguito Cordella – c’è rispetto e la voglia di aprire discorsi che allarghino questo essere agricoltori, produttori e portatori della tipicità di un luogo, verso diverse dimensioni territoriali. Un invito a fare rete, a connettere le tante unicità che devono imparare a portarsi in superficie e a promuoversi”.

La manifestazione è inserita all’interno del percorso “Salude e Trigu” della Camera di Commercio Nord Sardegna, organizzata con il sostegno e il contributo del Comune di Sennori e gode del patrocinio dell’Associazione nazionale “Città del vino” e dell’Associazione “Turismo del VinoSardegna”.




SILIGO, ALLEVATORE DENUNCIATO PER UNA PIANTAGIONE ILLEGALE DI 3600 PIANTE DI MARIJUANA

NELL’AMBITO DELLE ATTIVITÀ DI CONTRASTO ALLA COLTIVAZIONE ILLECITA DI PIANTAGIONI DI CANAPA INDICA, I MILITARI DELLA STAZIONE CARABINIERI DI SILIGO UNITAMENTE A QUELLI DEL NIPAAF DISTACCAMENTO DI ALGHERO HANNO ESEGUITO UN CONTROLLO ALL’INTERNO DI UN’AZIENDA AGRICOLA DI UN ALLEVATORE DI SILIGO, DOVE È STATA RINVENUTA UNA PIANTAGIONE DI 3600 PIANTE DI DIVERSA VARIETÀ, DISTRIBUITE SU UN TERRENO DI 5.000 MQ. NEL CORSO DEGLI ACCERTAMENTI L’ALLEVATORE SI GIUSTIFICAVA RIFERENDO LA NATURA LIGHT DELLA PIANTAGIONE MA GLI ACCERTAMENTI EFFETTUATI HANNO DIMOSTRATO L’ASSENZA DI DOCUMENTAZIONE IDONEA RIFERIBILE ALL’ACQUISTO DEI SEMI PIANTATI ED UN ELEVATISSIMO THC (PRINCIPIO ATTIVO) DELLE PIANTE ESAMINATE. PER TALI RAGIONI, SI È PROCEDUTO A DENUNCIARE IN STATO DI LIBERTÀ IL PROPRIETARIO ED AL SEQUESTRO DELL’INTERA PIANTAGIONE. L’OPERAZIONE RAPPRESENTA UN ULTERIORE IMPORTANTE RISULTATO DI CONTRASTO ALLA PRODUZIONE DI MARIJUANA CHE UNA VOLTA ESSICCATA E LAVORATA AVREBBE SICURAMENTE PROCURATO INTROITI PER DIVERSE MIGLIAIA DI EURO. 




Coltiva piante di marijuana in casa: nei guai falegname olbiese

QUESTA MATTINA, AD OLBIA (SS), I MILITARI DELLA STAZIONE OLBIA CENTRO HANNO DEFERITO IN STATO DI LIBERTÀ UN OLBIESE DI 59 ANNI, FALEGNAME, CON PRECEDENTI, POICHÉ, A SEGUITO DI UNA PERQUISIZIONE DOMICILIARE, E’ STATO TROVATO IN POSSESSO DI 3 PIANTE DI MARIJUANA DI UN’ALTEZZA DI CIRCA 180 CM E DI 14 GRAMMI DELLA MEDESIMA SOSTANZA GIÀ PRONTA PER IL CONSUMO O L’EVENTUALE SMERCIO. IL TUTTO È STATO SOTTOPOSTO A SEQUESTRO.




CARABINIERI DI TEMPIO PAUSANIA SEQUESTRO DI1500 PIANTE DI MARIJUANA E UN ARRESTO

Questa mattina, alle ore sette circa, in Calangianus, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Tempio Pausania, al termine di una complessa attività d’indagine e prolungati servizi di osservazione in quella località “Val di Trau”, hanno rinvenuto una piantagione di circa 1.500 piante di marijuana e arrestato il 26enne olbiese M.M., aiuto cuoco, che si occupava della coltivazione e la vigilava.

All’operazione hanno partecipato anche i Carabinieri della Stazione di Calangianus, dello  Squadrone Eliportato “Cacciatori Sardegna” di Abbasanta, quelli del Reparto Territoriale di Olbia ed una unità di volo del 10° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Olbia.

La piante, messe a dimora in un’area sterrata di circa 1000 mq, erano ben nascoste  da alta vegetazione in un versante particolarmente impervio e non facilmente raggiungibile.

Il giovane trovato sul posto e arrestato in flagranza, oltre a prendersi cura delle piante, svolgeva anche mansioni di custode; infatti disponeva di una tenda da campeggio e passava molte ore della giornata nel sito, impegnato a irrigare e concimare. Sul posto sono stati trovati e sequestrati circa 2.000 metri di tubo in polietilene di vario diametro, raccordi, una trentina di taniche di fertilizzante specifico e materiali e utensili vari destinati alla coltivazione; l’impianto era collegato abusivamente ad una condotta irrigua consortile. Le piante di cannabis indica, di una varietà c.d. nana, sono state sottoposto a sequestro insieme al resto del materiale.

Il giovare è stato associato al carcere, in attesa dell’interrogatorio del G.I.P. che avverrà nei prossimi giorni.




OLBIA: ​I CARABINIERI SEQUESTRANO SEIMILA PIANTE DI MARIJUANA.

Nella giornata di domenica, a seguito dell’intensificazione dei controlli da parte del 10° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Olbia-Venafiorita per la vigilanza delle spiagge, i militari hanno individuato una vasta piantagione di canapa indiana estesa per circa 10.000 mq., situata a circa 300 metri dalla spiaggia in località Baia de Bahas di Golfo Aranci. La piantagione, nonostante le dimensioni e il sito, era ben occultata dalla fitta macchia mediterranea circostante, risultando invisibile nonostante l’elevato flusso di turisti che affollano quella spiaggia e quelle limitrofe. Solo la sua particolare colorazione rispetto alla macchia mediterranea ha attirato l’attenzione del personale in volo. Questi ultimi hanno richiesto immediatamente l’intervento di personale a terra che, grazie alle indicazioni dell’elicottero, in pochi minuti ha raggiunto la zona. I Carabinieri della Stazione di Golfo Aranci hanno quindi cinturato l’area e iniziato una complessa attività di sopralluogo rilevando un articolato sistema di irrigazione che permetteva di fornire acqua e fertilizzanti a ben 6000 piante, in diverso grado di maturazione. Le operazioni di espianto e il recupero di quasi 5 km di tubazioni, nonché cisterna da 5000 litri e gruppo elettrogeno hanno comportato numerose difficoltà sia per la morfologia del territorio sia per il forte caldo di questi giorni. La piantagione, una delle più grandi mai rinvenute nel territorio della Gallura, è stata realizzata con un investimento valutabile in 40.000 euro e un guadagno, qualora immessa sul mercato, di oltre un milione di euro.