Porto Ferro, la danza di Ariella Vidach e il mondo interconnesso dove si balla da soli

Ariella Vidach sul palcoscenico del Baretto di Porto Ferro

PORTO FERRO. Un corpo-clone si muove come un automa concepito per essere in ascolto, reattivo alle comunicazioni trasversali. Le braccia si protendono come antenne imbrigliate di cellulari, che ricordano file di ripetitori tv pronti a trasmettere e ricevere in contemporanea. Si presenta così “Elle_Live solo” di Ariella Vidach sul palcoscenico del Baretto di Porto Ferro per il festival Corpi in movimento organizzato da Danzeventi, tra fredde rifrazioni luminose smorzate di blu e uno sfondo musicale ipnotico e serrato. La sua danza sembra suggerire il futuro che ci aspetta, o forse un più drammatico presente, esibito all’interno di una rappresentazione iperbolica che non vuole fare sconti.

Il tutto appare ancor più accentuato e stridente in rapporto a un contesto naturalistico come la costa occidentale della Sardegna, guardando al tramonto panoramico di una spiaggia e di un mare di per se stessi emblema impareggiabile di libertà. Un luogo in cui lasciarsi alle spalle, almeno per il breve soggiorno vacanziero, lo stress della modernità e la saturazione di comunicazioni.

“Non si può fare a meno dei social, neanche nei luoghi più isolati e lontani dall’urbanizzazione”, sembra dirci il lavoro messo in piedi dalla Vidach con la regia condivisa di Claudio Prati. Il tutto a partire dallo studio delle movenze del principale strumento di relazione con lo spazio e con gli altri, il proprio corpo, esplorandone il nuovo rapporto con la tecnologia e i dispositivi del nostro tempo più utilizzati in assoluto.

Un momento dello spettacolo al Baretto di Porto Ferro

La mancanza di privacy è il binario parallelo indagato dalla composizione. A un certo momento dello spettacolo diverse voci si accavallano l’una sull’altra, proferendo messaggi audio che si perdono nell’etere sconfinato delle telecomunicazioni, nel sottile limite esistente tra dimensione pubblica e privata. L’intreccio tra le evidenze materiali a le apparenze dell’online si confonde in una sola realtà, quella della visibilità globale offerta da un mondo intangibile, “nel quale si vuole essere presenti – ha affermato la coreografa e danzatrice – forse perché si ha il timore di non essere troppo presenti con se stessi”.

Il festival “Corpi in movimento” è organizzato dall’associazione Danzeventi di Sassari, ed è giunto alla diciottesima edizione. La manifestazione è sostenuta dal Mic, dalla Regione Autonoma della Sardegna e dalla Fondazione di Sardegna, con il patrocinio e la collaborazione della cooperativa Piccoli Passi, del Baretto di Porto Ferro, del Comune di Sennori e della Comes.

Ariella Vidach durante lo spettacolo



“Corpi in Movimento”, Asmed a Porto Ferro presenta Welcome TU Italy

PORTO FERRO. Una performance ispirata e dedicata agli italiani, un popolo magnifico, apprezzato e deriso, pieno di divisioni ma al tempo stesso sempre unito. Il 20 luglio, alle 21.30, sul palcoscenico del Baretto di Porto Ferro la compagnia cagliaritana Asmed Balletto di Sardegna presenta “Welcome TU Italy” al pubblico di Corpi in movimento, il festival della danza d’autore.

Lo spettacolo è ideato e messo in scena da Sara Pischedda e Luca Castellano, impreziosito dalla voce di Simona Pucciarelli ed è realizzato con il contributo del Ministero della Cultura e della Regione Autonoma della Sardegna.

È uno sguardo rivolto al popolo del Bel paese, che si muove tra persone libere e allegre, tra uomini e donne con le rispettive contraddizioni, talvolta colonizzatori e talvolta prigionieri, viaggiatori ed esploratori eppure attaccati al calore della propria casa. E ancora ballerini e confusionari, ma anche fermi e silenziosi.

Sviluppata come un viaggio nel tempo e nello spazio, la performance rappresenta un lavoro coreografico dinamico ed allegro.

La composizione prova inoltre a indagare punti di vista inconsueti come lo sguardo di uno straniero e la considerazione del resto del mondo, alla ricerca dei luoghi comuni, delle tradizioni e di tutto ciò che nel bene o nel male ha reso così popolari gli italiani.

Il festival “Corpi in movimento” è organizzato dall’associazione Danzeventi di Sassari, ed è giunto alla diciottesima edizione. La manifestazione è sostenuta dal Mic, dalla Regione Autonoma della Sardegna e dalla Fondazione di Sardegna, con il patrocinio e la collaborazione della cooperativa Piccoli Passi, del Baretto di Porto Ferro, del Comune di Sennori e della Comes.




A “Corpi in Movimento” arrivano Versiliadanza, Res Extensa e Ariella Vidach

“Verso la luce” di Versiliadanza

SENNORI. Al giro di boa di una spumeggiante edizione 2021, il festival della danza d’autore “Corpi in movimento” offre uno sprint di tre spettacoli in tre giorni al pubblico di appassionati. Il 12 luglio alle 21.30, la compagnia fiorentina Versiliadanza presenta “Verso la luce” all’Ex Cava di Sennori, doveil 13 luglio alle 21.30 la compagnia pugliese Res Extensa porta in scena “Non tutti sanno che…”, mentre il 14 luglio alle 21.30 Ariella Vidach Aiep riporta il festival sulla spiaggia di Porto Ferro con “Elle_live solo”.

“Verso la luce” è un lavoro nato dalla collaborazione triennale di Versiliadanza con l’artista Susanne Linke, e realizzato con la coreografia e la danza di Leonardo Diana. L’opera si compone di diversi quadri in cui il corpo dell’attore dialoga col suo doppio psichico, per snodarsi e contorcersi come un meccanismo difettoso e infine, cambiare pelle per rinascere in una nuova dimensione.

Attraverso il linguaggio del movimento, Diana parla della condizione umana, dell’uomo disorientato e

della sua ossessiva ricerca di un’identità in tempi di esistenza liquida. L’identità si configura come la giusta postura da assumere di volta in volta, per collocarsi e posizionarsi adeguatamente in un mondo in mutazione continua.

“Non tutti sanno che…” di Res Extensa

“Non tutti sanno che…” della ResExtensa Dance Company, ideato e diretto da Elisa Barucchieri, è invece uno sguardo dietro “le quinte” che permette allo spettatore di vedere altri aspetti e altri punti di vista solitamente nascosti, e allo stesso tempo una ricerca dei meandri complessi di una creazione artistica: come si inventa e cosa si combina per arrivare a uno spettacolo compiuto.

“Elle_Live solo” muove infine attorno al tema dell’artificialità e della riproducibilità con la coreografia e interpretazione di Ariella Vidach, con la regia condivisa di Claudio Prati. Un’interprete femminile in un ritmo serrato enfatizza il dettaglio e l’articolazione delle estremità del corpo, in dialogo con l’avatar proiettato nel fondale della scena. Il riferimento è alla relazione corpo-clone e una sfida alla tecnologia, proponendo una visione di corpo abitato e animato da un corpo vero, prestato per essere in ascolto e reattivo.

Il festival “Corpi in movimento” è organizzato dall’associazione Danzeventi di Sassari, ed è giunto alla diciottesima edizione. La manifestazione è sostenuta dal Mic, dalla Regione Autonoma della Sardegna e dalla Fondazione di Sardegna, con il patrocinio e la collaborazione della cooperativa Piccoli Passi, del Baretto di Porto Ferro, del Comune di Sennori e della Comes.

“Elle_Live solo” di Ariella Vidach



Danza in Sardegna, prima nazionale dei Borderline a sorpresa sul tramonto di Porto Ferro

SASSARI. Con una prima nazionale a sorpresa la compagnia campana Borderline Danza spiazza il pubblico di Porto Ferro in apertura del festival Corpi in movimento. Due lavori di Luigi Aruta e di Antonio Formisano si sono fusi sul palcoscenico del celebre “Baretto” per dare vita a una sola, originale composizione di danza contemporanea: “Intercode..studio 1” è una primissima ricerca coreografica ricca di spunti e idee per tante chiavi di lettura sul rapporto dell’uomo con il mondo digitale.

Il primo lavoro, Matricola 0541, è ispirato al comportamento di uno studente durante un esame; il secondo, DependEsports, è dedicato alla dipendenza da videogames. Unirli insieme è stata una provocazione sull’utilizzo totalizzante del computer e di altri strumenti tecnologici che, soprattutto durante la pandemia, sono divenuti centrali rendendo difficile fare differenze tra un impiego sano e un altro più ossessivo.

Come le diverse modalità di fruizione si fondono ormai nella vita di tutti i giorni, così anche i due spettacoli si sono uniti in un’opera originale, che ha suscitato certamente emozioni in un contesto già di per sé esaltante come la rinomata spiaggia sassarese allo scoccare del tramonto.

I prossimi spettacoli del festival si terranno sabato 3 luglio all’Ex Cava di Sennori con la Spellbound Produzioni che alle 21.30 presenta “Nel Tempo”; il 4 luglio al Teatro Verdi di Sassari con la Compagnia Danza Estemporada che alle 21.30 propone “Humanesses”; e il 5 luglio all’Ex Cava di Sennori con il performer Davide Valrosso che alle 21.30 porta in scena “Cinque danze per il futuro”.

Il festival “Corpi in movimento” è organizzato dall’associazione Danzeventi di Sassari ed è giunto alla diciottesima edizione. La manifestazione è sostenuta dal Mic, dalla Regione Autonoma della Sardegna e dalla Fondazione di Sardegna, con il patrocinio e la collaborazione della cooperativa Piccoli Passi, del Baretto di Porto Ferro, del Comune di Sennori e della Comes.