CASTELSARDO – “Quando nella Penisola si sente parlare di opere pubbliche solo i più ottimisti possono pensare che si riuscirà a rientrare nella media nazionale con i tempi di realizzazione delle opere, stimati intorno ai quattro anni e mezzo dall’attivazione delle complesse procedure burocratiche che vi gravitano intorno. Quando poi il quadro è complicato dalla necessaria compartecipazione di enti multivello, ciascuno portatore di specifici interessi, Deo et fortunae me committo. Così si pronuncia l’Assessore agli Affari portuali Giuseppe Corso dopo l’approvazione, nella Giunta dello scorso 24 aprile, del progetto esecutivo inerente al lotto funzionale dei “Lavori di riordino pontili, impianti, arredi servizi al Porto turistico di Castelsardo” relativo al tanto atteso intervento di rimozione e sostituzione del ponticello pedonale in legno che collega tra loro la banchina di levante con quella corrente lungo la strada statale, che sul punto aggiunge: “le lungaggini legate alla pandemia per noi non hanno mai rappresentato una scusa e abbiamo fatto ogni sforzo utile per portare avanti i lavori in tempi ragionevoli. Ora, finalmente, si potrà andare a gara, con i tempi dettati dalla normativa vigente in materia di appalti pubblici“.
Il ponte, realizzato negli anni 2006-2007, è oggi noto a tutti i passeggiatori seriali e ai titolari delle imbarcazioni ormeggiate nell’area per i disagi verificatisi negli anni a causa del suo ammaloramento. La struttura, il cui passaggio per motivi di sicurezza è ormai interdetto, presenta, come si legge nella perizia di progetto, “problemi di degrado in corrispondenza della porzioni superiori delle travi principali, oltre che nel piano di calpestio in tavolato, dei gradini e sui tacchi di appoggio in legno degli stessi […] con alcune parti soggette ad un avanzato stato di degrado del legno e a cedimenti localizzati […] in alcuni casi tali da pregiudicare la sicurezza statica della struttura”.
L’intervento andrà a costare poco più di 187 mila euro, imputati sul più ampio finanziamento di 500 mila euro assegnato all’ente locale con Determinazione RAS – Servizio Infrastrutture LL.PP. del 28/11/2013.
“Se solo si fosse provveduto sin dall’inizio e con cadenza periodica – afferma l’Assessore ai Lavori pubblici e alle Manutenzioni Roberto Pinna – ad operare con le dovute benché minime manutenzioni, non ci troveremmo, oggi, a questo punto. Non ci si può certo aspettare che un ponte sul mare possa avere vita eterna ma il declino sarebbe stato più graduale e ora, in questo difficile periodo, non ci saremmo trovati a spendere per il ponte quelle risorse. Fortunatamente non si sono mai verificati incidenti nella navigazione o danni alle persone. Ad ogni modo, con la nuova progettazione, si è provveduto, pur non alterando le caratteristiche geometriche, dimensionali e tipologiche rispetto all’opera preesistente, ad adottare alcuni espedienti tecnici grazie ai quali l’opera sarà più duratura. Ad esempio, le travi principali saranno rivestite con tavolato di protezione al fine di limitare l’esposizione agli agenti atmosferici e i profili in acciaio saranno protetti superficialmente mediante zincatura a caldo, più conforme all’ambiente marino del sito di intervento”.
Sempre nella stessa giornata è stata approvata sui tavoli della Giunta la perizia di variante in corso d’opera presentata nel contesto dei “Lavori di riqualificazione e ammodernamento dell’area portuale destinata alla pesca professionale”, il cui finanziamento è stato gestito da Argea e dal Flag Nord Sardegna, rispettivamente per l’importo di 130 mila e 160 mila euro, a valere sul fondo europeo PO FEAMP 2014/2020. Dopo un lungo periodo di stallo, con l’amministrazione guidata dal Sindaco Antonio Maria Capula, si è già intervenuti alla predisposizione degli impianti acqua e luce a servizio della pesca, al ripristino delle canalette e delle copertine ammalorate e al posizionamento in banchina delle nuove colonnine a scheda poste a servizio del comparto, che renderanno possibile ottimizzare i consumi per il settore. “Abbiamo subito riscontrato – conclude l’Assessore Corso – le problematiche simil-giuridico-burocratiche sulle quali si erano fossilizzati i precedenti amministratori che hanno portato ad un allungamento dei tempi per l’inizio lavori. Lo dimostra il fatto che con buona volontà e con la stretta collaborazione del nostro ufficio tecnico, procedure arenate da tempo abbiano trovato nuova luce, come in questo caso, nonostante il duro momento che stiamo vivendo a causa della pandemia”.
NUOVO PONTE PEDONALE ED ALTRI LAVORI PORTUALI: LA NUOVA AMMINISTRAZIONE HA SOLO LA RESPONSABILITA’ DEI RITARDI
CASTELSARDO – Leggiamo con sorpresa che alcuni assessori della amministrazione comunale cercano di acquisire meriti su opere come quelle portuali, nelle quali non hanno alcun ruolo. La squallida vicenda letta sulla stampa, appare tanto più grave perché tenta di ingannare i cittadini meno attenti alle vicende comunali. Infatti si tratta di opere pensate e fatte finanziare dalle precedenti amministrazioni, che hanno affidato anche gli incarichi di progettazione, approvato i progetti preliminare e definitivo ed ottenuto le relative autorizzazioni. Questa la genesi: nel dicembre 2009 il Consiglio regionale approva la norma finanziaria che consente il finanziamento di un programma di interventi nei porti turistici; nel 2010 la Giunta regionale, in accordo con la Rete Porti Sardegna, predispone il programma ed approva l’accordo di programma, che ha coinvolto nove comuni, e fra i quali appunto Castelsardo (al quale sono stati assegnati 500.000 euro), e la stessa Rete dei Porti. Successivamente nel 2016 è stato affidato all’ing. Paolo Rossati l’incarico di progettazione, nel 2017 è stato approvato il progetto definitivo-esecutivo del primo stralcio sui fanali, lavori regolarmente eseguiti. Con la deliberazione n. 17 del 8 febbraio 2019 la giunta Cuccureddu ha approvato il progetto definitivo, corredato delle autorizzazioni e nulla osta (come da verbale della Conferenza dei servizi decisoria del 13/12/2018). Appare incontrovertibile che tali opere siano frutto dell’attività esclusiva delle precedenti amministrazioni e, soprattutto, di Franco Cuccureddu, in veste oltre che di sindaco e di assessore comunale alla programmazione ed ai lavori pubblici, di consigliere regionale e di presidente della Rete Porti Sardegna, in tale ultima veste anche sottoscrittore dell’Accordo quadro sulla portualità turistica in Sardegna, che ha approvato gli interventi e ripartito sette milioni di euro.
Così come va ascritto alla precedente amministrazione, ed in particolare all’assessore Maria Speranza Frassetto, il merito di aver programmato ed aver vinto due bandi a valere su risorse comunitarie, rispettivamente di 160 e 130 mila euro, relativi ad interventi infrastrutturali a favore del comparto della pesca, come linee elettriche, idriche, nuove colonnine, scalo d’alaggio, ecc.
Sempre relativamente al porto la precedente amministrazione è riuscita ad ottenere anche un altro importantissimo finanziamento di 1,5 milioni di euro, per interventi di rifioritura del molo di maestrale, sistemazione della banchina di Stato, ecc. Interventi dei quali si sono perse le tracce.
Appaiano del tutto inconferenti i riferimenti alla manutenzione del vecchio ponte in legno, che aveva una “vita” programmata di 10/12 anni, in un ambiente salino estremo come quello portuale, e che ha ricevuto le manutenzioni necessarie sia alla struttura che agli impianti elettrici, come facilmente verificabile.
Pertanto anziché tentare maldestramente di attribuirsi meriti che questa amministrazione assolutamente non ha e non può avere, stante la conclamata incapacità a programmare e vincere un qualsivoglia bando, dovrebbe scusarsi per il notevole ritardo, oltre due anni dall’approvazione del progetto definitivo, che causa notevoli disagi ai cittadini ed all’utenza portuale, Ora, finalmente, si è approvato l’esecutivo, un atto dovuto, per consentire l’appalto di un’opera inequivocabilmente ascrivbile all’attività di Franco Cuccureddu, nei diversi ruoli ricoperti, e dei suoi collaboratori: componenti delle diverse giunte, funzionari, progettisti.
Il capogruppo Dott.ssa Maria Lucia Tirotto