GUARDIA DI FINANZA: SBARCA AL PORTO ISOLA BIANCA CON OLTRE 50 MILA EURO IN CONTANTI. SCATTANO DENUNCIA E SEQUESTRO

I

I MILITARI DELLA GUARDIA DI FINANZA DEL GRUPPO OLBIA,

NEL CORSO DELL’ORDINARIO SERVIZIO VOLTO ALLA

REPRESSIONE DEI TRAFFICI ILLECITI PRESSO LO SCALO

PORTUALE CITTADINO DI ISOLA BIANCA, HANNO

CONTROLLATO UN VIAGGIATORE SOSPETTO SBARCATO

ALLA GUIDA DI UN’UTILITARIA DAL TRAGHETTO

PROVENIENTE DA CIVITAVECCHIA.

DURANTE LE OPERAZIONI L’ATTENZIONE DEGLI OPERANTI

VENIVA RICHIAMATA DA UN SOGGETTO APPARSO

PREOCCUPATO DALLA PRESENZA DELLE UNITÀ CINOFILE.

PER TALE MOTIVO L’AUTOVETTURA VENIVA SELEZIONATA

PER ESSERE SOTTOPOSTA AL CONTROLLO DAI CANI BETTY

E HOLIVER.

DOPO ACCURATA PERQUISIZIONE I FINANZIERI HANNO

RINVENUTO TRE DISTINTE CONFEZIONI OCCULTATE

Comando Provinciale Sassari

Gruppo Olbia

ALL’INTERNO DEI PANNELLI DEL CRUSCOTTO E CONTENENTI

DIVERSE DECINE DI MIGLIAIA DI EURO DIVISE IN FASCETTE.

IL VIAGGIATORE, C.G., SICILIANO DI ANNI 52, DISOCCUPATO,

NON È STATO IN GRADO DI FORNIRE ADEGUATE MOTIVAZIONI

CIRCA IL POSSESSO E LE RAGIONI DEL TRASPORTO DEL

DENARO CONTANTE. PER QUESTO MOTIVO È STATO

ACCOMPAGNATO PRESSO LA CASERMA DI VIA SALGARI PER

I SUCCESSIVI APPROFONDIMENTI. L’ANALISI DELLE BANCHE

DATI IN USO AL CORPO HA CONSENTITO DI ACCERTARE CHE

L’UOMO È UN PREGIUDICATO GRAVATO DA NUMEROSISSIMI

PRECEDENTI DI POLIZIA, OGGETTO NEGLI ANNI DI DIVERSE

MISURE DI PREVENZIONE TRA LE QUALI LA SORVEGLIANZA

SPECIALE CON OBBLIGO DI DIMORA E DI SOGGIORNO

PREVISTI DAL CODICE DELLE LEGGI ANTIMAFIA E DELLE

MISURE DI PREVENZIONE.

I SOGGETTI APPARTENENTI A TALE CATEGORIA SONO

TENUTI A SPECIALI OBBLIGHI DI COMUNICAZIONE ANCHE IN

RELAZIONE ALLE VARIAZIONI PATRIMONIALI

PARTICOLARMENTE RILEVANTI POICHÉ LA NORMATIVA

ANTIMAFIA È FINALIZZATA ALTRESI’ AL MONITORAGGIO DEI

PATRIMONI DEI SOGGETTI RITENUTI PERICOLOSI.




GUARDIA DI FINANZA: ARRESTATO PRESSO LO SCALO DI PORTO TORRES OVULATORE CON OLTRE 100 GRAMMI DI EROINA MISTA AD ANFETAMINA.

Nell’ambito del contrasto al traffico illecito di sostanze stupefacenti nelle aree portuali e aeroportuali della provincia disposti dal Comando Provinciale di Sassari, ulteriormente intensificato in concomitanza delle attività volte alla verifica del rispetto della normativa per il contenimento della pandemia da COVID-19, i militari del Nucleo Mobile della Tenenza della Guardia di Finanza di Porto Torres hanno proceduto all’arresto di un soggetto che trasportava sul suo corpo un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti.
In particolare, i finanzieri in servizio presso lo scalo portuale hanno fermato per un controllo un passeggero ventiseienne di origini nigeriane, segnalato dall’unità cinofila sul quale, sottoposto ad ulteriori accertamenti presso l’Ospedale di Sassari, è stata riscontrata la presenza nello stomaco di 9 ovuli per un peso complessivo di oltre 100 grammi di EROINA mista ad ANFETAMINA. Al termine delle attività, la sostanza è stata sequestrata ed il giovane è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze

stupefacenti e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Sassari presso il carcere di Bancali.
La sostanza stupefacente, opportunamente tagliata, una volta immessa sul mercato avrebbe fruttato alla criminalità oltre 50.000 euro.
L’operazione di servizio si inquadra nell’ambito di un’attenta ed approfondita analisi di rischio, coordinata e diretta dal Comando Provinciale di Sassari, sui dati ed informazioni raccolti in tutta la circoscrizione di competenza per il monitoraggio dei punti di ingresso ed uscita portuali e aeroportuali della Provincia di Sassari.




Piano del Parco di Porto Conte da rifare

Un Piano del Parco Naturale Regionale di Porto Conte lo abbiamo letto qualche anno fa e prevedeva, incredibilmente, di normare anche le aree al di fuori del Parco stesso. Erano state previste, ad esempio, l’imposizione di specifiche profondità di aratura del terreno da parte degli agricoltori oppure richieste da sottoporre al Parco per autorizzazioni varie. E’ necessario ricordare a tutti che i residente delle borgate agricole algheresi hanno già combattuto per rimanere fuori dai confini del Parco di Porto Conte. Gli attuali confini rappresentano il risultato di quanto fu stabilito a suo tempo. Il Parco si occupi quindi di normare esclusivamente le aree incluse all’interno del proprio perimetro. Le nostre borgate agricole sono già sottoposte a numerosissimi vincoli in quanto, la Bonifica Storica di Alghero, rappresenta un bene identitario della Sardegna. Siamo già costretti a vivere restrizioni molto stringenti che non hanno eguali in tutta la Regione. A fronte di questo invitiamo sin d’ora la politica locale a escludere, all’interno del futuro piano del parco di Porto Conte, qualsiasi riferimento alle aree appoderate delle borgate.

Tonina Desogos – Presidente Comitato di Borgata di Maristella

Giuseppina Congiu – Ex Presidente Comitato di Borgata di Guardia Grande – Corea




Comunicato stampa Porto Cervo Racing. Moricci-Garavaldi (Skoda Fabia R5) settimi assoluti al Rally delle Colline Metallifere e della Val di Cornia

Porto Cervo, 5 aprile 2021

Moricci-Garavaldi (Skoda Fabia R5) settimi assoluti al Rally delle Colline Metallifere e della Val di Cornia.

In Toscana, i portacolori della Porto Cervo Racing hanno conquistato un buon settimo posto assoluto al 6° Rally delle Colline Metallifere e della Val di Cornia. L’equipaggio, a bordo della Skoda Fabia R5, ha preso parte alla gara in vista del Rallye Elba valido come primo round del Campionato Italiano Wrc, in programma a metà aprile. 

Una gara inserita nel ricco programma sportivo 2021 subito dopo la positiva performance registrata al 44° Rally Il Ciocco e Valle del Serchio. L’equipaggio della Porto Cervo Racing formato da Paolo Moricci e Paolo Garavaldi, galvanizzato dalla buona prestazione ottenuta nell’impegnativa prova valida per il Campionato Italiano Rally Sparco, ha deciso di affrontare la sesta edizione del Rally delle Colline Metallifere e della Val di Cornia come “lavoro di apprendistato e feeling” con la vettura, la Skoda Fabia R5 (fornita dalla Pavel Group), in vista dei prossimi appuntamenti agonistici. Il bilancio della partecipazione di Moricci-Garavaldi al “Colline Metallifere” è stato più che positivo: un buon settimo posto assoluto e un ottimo lavoro di progressione realizzato in armonia e in modo efficace da Paolo Moricci e tutta la squadra.

“La gara è andata piuttosto bene”, ha affermato Paolo Moricci, “anche se devo ancora adattarmi bene con la Skoda Fabia R5. Abbiamo provato ad effettuare tantissime regolazioni sulla macchina per adattarla alla mia guida, una guida totalmente diversa rispetto alla concezione per come è stata fatta la Skoda. Per avere una guida più redditizia, devo adattarmi alla macchina rinunciando al mio piacere di guida e ai miei ‘traversi’ e al Rallye Elba cercherò di guidarla in maniera ottimale per poter stare ancora più nei tempi. Comunque c’è stato un buon step, non tanto in termini di classifica, in quanto erano tutti molto vicini con i secondi, ma per quanto riguarda il distacco chilometrico con i primi, ci siamo avvicinati molto. Ora c’è da colmare questo gap e mi auguro di farlo già dalla prossima gara”.

Soddisfatto del lavoro svolto in occasione della gara corsa in Toscana (con base a Piombino) anche il co-pilota Paolo Garavaldi. “Abbiamo fatto una buona gara. Sicuramente il settimo posto assoluto è un buon risultato”, ha commentato Paolo Garavaldi, “ma abbastanza fuorviante per quanto riguarda il distacco ‘secondo al chilometro’ come diciamo noi, dal terzo assoluto siamo a tre-quattro decimi al chilometro, questo vuol dire che la categoria è molto competitiva. In un ‘pacchetto’ ristretto di pochi secondi, ci sono molti equipaggi, questo ci fa piacere, mentre al ‘Ciocco’ eravamo abbastanza lontani da alcuni concorrenti che hanno partecipato al ‘Colline Metallifere’, dove con le ultime modifiche apportate, eravamo molto più vicini. Questa gara non era prevista, l’abbiamo fatta in preparazione del Rallye Elba in programma a metà aprile. Siamo contenti perché ci presenteremo all’Elba con un ‘pacchetto’ migliorato. Inoltre, sono molto soddisfatto del gruppo di lavoro, i ragazzi dell’assistenza della Pavel Group si sono impegnati tantissimo, dallo shakedown, sino al termine della gara. Siamo un gruppo efficace, in armonia e continuiamo ad andare avanti. Ringrazio gli sponsor, principalmente la T Tecnica, un’azienda leader nel suo settore, e tutti i partner che ci supportano”. 

Il prossimo appuntamento per Paolo Moricci e Paolo Garavaldi, sempre a bordo della Skoda Fabia R5 (Pavel Group) sarà il 54° Rallye Elba-Trofeo Gino Mini valido come primo appuntamento del Campionato Italiano WRC, in programma dal 15 al 17 aprile. La sfida tricolore, che si preannuncia ricca di contenuti tecnici e sportivi, si disputerà su due giorni (quartier generale sempre a Portoferraio) e il percorso, ispirato alla tradizione, presenta sei prove speciali, con oltre 90 chilometri cronometrati e 314 complessivi.

Intanto, nel rinnovato sito internet della Scuderia Porto Cervo Racing www.portocervoracing.it – che integra la comunicazione offerta attraverso le pagine Social (Facebook, Instagram, Twitter e Youtube) – è possibile trovare tutte le notizie relative alle attività del Team, con la sezione, tra le altre, creata per i suoi piloti e co-piloti. Inoltre, è presente un “sito nel sito” interamente dedicato al “Rally Terra Sarda” e al “1° Rally Terra Sarda Storico” organizzati dalla Porto Cervo Racing, in programma il 2 e 3 ottobre 2021. La nona edizione del Rally Terra Sarda sarà valida come ultima prova della Coppa Rally di Zona, per il Sardegna Rally Cup, per la Serie R Italian Trophy e per il Campionato Rally Delegazione Sardegna. 




Parco di Porto Conte, appello ai consiglieri comunali

Il 7 aprile si terrà l’assemblea del Parco di Porto Conte che dovrà trattare su alcune questioni delicate, compresa la situazione di Punta Giglio. In qualità di residenti a Maristella e rappresentanti del Comitato di Borgata locale notiamo delle contraddizioni riguardanti il Parco che dovrebbero essere sviscerate con urgenza durante l’assemblea stessa. Per tale motivo invito i consiglieri comunali a chiedere alla direzione dell’ente:
Perché il Parco di Porto Conte consente che, tutti i santi giorni, un elicottero dei Vigili del Fuoco sorvoli a bassa quota la macchia mediterranea dietro la spiaggia di Mugoni, fermandosi in volo per minuti a pochi metri da terra, per poi dirigersi verso Porticciolo, arrecando grave disturbo a tutta la fauna selvatica? Ci dicono siano esercitazioni (con vista mare?) ma sarebbe opportuno stabilire un’area di interdizione al traffico aereo, per esempio 2 km dal confine del Parco, salvo urgenze naturalmente.
Perché si consente a una pista di Motocross di operare a Lazzaretto, a meno di 300 metri dal confine del Parco Naturale Regionale di Porto Conte? Riteniamo gli sport motoristici non adatti alle finalità del Parco stesso per via della rumorosità e dell’inquinamento che generano.
A quale punto esatto ci troviamo riguardo l’iter per la bonifica del campeggio nei pressi di Mugoni bruciato nel 2015???
A quale punto ci troviamo riguardo la lotta alla pesca abusiva la notte in area Parco???
A quale punto ci troviamo con le segnalazioni riguardo gli sversamenti a Mugoni, nei pressi dell’hotel Baia di Conte, di liquidi e materiali maleodoranti segnalati quest’anno da più cittadini???
Qual è l’idea del Parco di Porto Conte riguardo il futuro delle borgate costiere abbandonate di Maristella e Guardia Grande, limitrofe al Parco stesso?
Ringraziamo i consiglieri comunali di Alghero che vorranno farsi carico di queste domande, anticipandole magari alla direzione dell’ente, allo scopo di ottenere risposte circostanziate in occasione dell’assemblea che si terrà il 7 aprile.,

Per il Comitato di Borgata di Maristella – Tonina Desogos




Punta Giglio, Porto Conte: documenti e verità. L’Azienda Speciale Parco di Porto Conte ricostruisce la storia del progetto riguardante il compendio ex-militare di Punta Giglio

Punta Giglio è un bene prezioso, di altissimo pregio ambientale, ricco di valori storici, culturali ed identitari. Ed è giusto e doveroso che tutta la comunità di Alghero si batta per tutelarlo, preservarlo e difenderlo da qualsiasi possibile rischio per consegnarlo e tramandarlo integro alle generazioni future. Non si può quindi che apprezzare il dibattito acceso, le prese di posizione ed anche le dure critiche che alcune componenti della comunità locale stanno rivolgendo al progetto di valorizzazione del compendio promosso dal Demanio dello Stato ed affidato in concessione ad una cooperativa di giovani imprenditori che ha vinto nel 2018 un bando pubblico. Si tratta di una chiara testimonianza di democrazia, partecipazione e cittadinanza attiva che, tuttavia, ha il preciso dovere del rispetto dei fatti, come oggettivamente si sono verificati e del ruolo effettivo che sulla vicenda ha svolto il Parco di Porto Conte. Per questo motivo il Parco intende concorrere in modo costruttivo a questo dibattito con la massima trasparenza, portando all’attenzione di tutta la comunità la sua posizione affinchè non vi possano essere dubbi e fraintendimenti sul proprio operato. A tale fine ha deciso di pubblicare nel proprio sito istituzionale  una ricostruzione dei fatti come si sono svolti – fin dai mesi precedenti la decisione del Demanio e fino alla autorizzazione unica rilasciata dal Comune di Alghero – corredata da allegati di atti e lettere ufficiali che dimostrano in modo inequivocabile quali siano stati gli intendimenti e le azioni poste in essere dal Parco per la massima tutela e valorizzazione del compendio di Punta Giglio (il dossier è consultabile al link https://www.algheroparks.it/news-e-eventi/posts/2021/march/compendio-di-punta-giglio-parco-di-porto-conte-documenti-e-verit%c3%a0/). Come riscontrabile dai documenti pubblicati, i punti salienti dell’operato del Parco possono essere così riassunti:

–        fin dai primi mesi della sua effettiva operatività (anno 2008), il Parco cercò in tutti i modi di riportare la disponibilità dei ruderi militari di Punta Giglio, bene dello Stato, nella propria diretta gestione per evitarne il progressivo degrado e per poterlo ricondurre alle finalità istituzionali di tutela, educazione ambientale e fruizione controllata proprie di un’area protetta. Della questione fu anche interessato l’allora Sottosegretario di Stato alla Difesa ma, nonostante le dichiarate disponibilità, il tentativo non condusse ai risultati sperati;

–        in tempi più recenti, venuti a conoscenza dei propositi del Demanio dello Stato di mettere a bando il compendio militare, il Parco, unica voce del territorio a prendere una posizione, si mobilitò e cercò di contrastare tali intendimenti manifestando anche formalmente la propria contrarietà ad una ipotesi di sfruttamento turistico di un’area di alto pregio storico-ambientale ricadente all’interno di un’area protetta e non compatibile con la stessa; 

–        anche in questo caso la posizione chiaramente espressa dal Parco non fu accolta dallo Stato anche perché, nel frattempo, completate le fasi di aggiudicazione, il Demanio chiese ed ottenne la piena disponibilità degli allora vertici dell’Amministrazione comunale di Alghero a sostenere l’iniziativa ed il progetto risultato vincitore, anche al prezzo di introdurre le necessarie modifiche di tipo urbanistico;

–        vani furono i tentativi del Parco, anche in quel caso in solitudine, di evidenziare le forti criticità ambientali e di scongiurare la posizione dell’Amministrazione comunale che, al contrario, firmò un protocollo d’intesa che dava il via libera al progetto dichiarato vincitore dal Demanio;

–        forti furono le preoccupazione del Parco per le caratteristiche del progetto risultato vincitore, ritenuto non compatibile con l’area naturalistica protetta; il progetto prevedeva, infatti, un intervento di riqualificazione della caserma e degli altri edifici militari, nonché l’aggiunta di ulteriori unità mobili sparse all’interno del compendio al fine di costituire una struttura ricettiva diffusa per un totale di oltre 70 posti letto con annesso ristorante e piscina: propositi del tutto improponibili all’interno di un Parco naturale;

–        di fronte a questa evidenza dei fatti al Parco non restava che attivare immediatamente una linea di condotta di diretta interlocuzione con la cooperativa vincitrice per fare in modo che la stessa ridefinisse in modo sostanziale i contenuti della proposta originaria per renderla compatibile con l’area naturale protetta e con i diversi vincoli di natura edilizia e paesaggistica, nonché con la esigenza del pieno rispetto della storia, della salvaguardia della memoria e della identità dei luoghi;

–        la cooperativa “Il Quinto Elemento” con spirito di massima collaborazione si rese fin da subito disponibile alla collaborazione richiesta dal Parco ed alla rimodulazione sostanziale della proposta originaria per rispondere alle richieste dei diversi Enti preposti fra i quali, oltre al Parco, la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Sassari e Nuoro, l’Ufficio Tutela del Paesaggio, il Corpo Forestale dello Stato, il Comune di Alghero;

–        il punto di arrivo della rimodulazione può essere così sintetizzato: rinuncia completa alla impostazione turistico-ricettiva con 70 camere, ristorante e piscina e nuova impostazione delprogetto, suggerita dal Parco e del tutto condivisa dalla Soprintendenza, di realizzazione prioritaria di un museo a cielo aperto con annessa foresteria (massimo 20 posti letto), punto ristoro e vasca ludica legata in modo funzionale alle attività dell’Ecomuseo del Parco di Porto Conte;

–        la nuova impostazione che rende oggi compatibile il progetto con le esigenze di tutela e sostenibilità ambientale ha trovato puntuale conferma nei nuovi documenti progettuali approvati con il provvedimento finale di autorizzazione unica rilasciato dal Comune di Alghero;

–        in fase di realizzazione dei lavori massima dovrà essere l’attenzione agli aspetti ambientali ed alla prescrizioni impartite dalla Regione e dal Parco per il massimo rispetto della flora e della fauna, nonché quelle a tutela della memoria storica impartite dalla Soprintendenza; a tale fine il cantiere sarà monitorato e controllato passo passo da tutti gli Enti pubblici preposti.

In conclusione, è solo grazie alla determinazione ed alla perseveranza del Parco di Porto Conte che è stato possibile scongiurare l’ipotesi originaria di una inaccettabile “aggressione” ambientale del compendio e di sfruttamento dello stesso a fini turistico-ricettivi non compatibili con un’area protetta. Il progetto approvato è un progetto rispettoso dell’ambiente che fermerà il degrado ed eviterà la cancellazione della memoria storica, consegnando alla comunità algherese un museo a cielo aperto che ridimensiona in modo del tutto sostenibile le previste attività di ristoro e pernottamento secondo le logiche tipiche dei rifugi di montagna.

Si tratta di un chiaro esempio che coniuga le finalità conservazionistiche e la tutela ambientale con lo sviluppo locale, creando occasioni di impresa e di occupazione, non solo per i giovani imprenditori della cooperativa, ma per un indotto locale di giovani algheresi che avranno la possibilità di collaborare col Parco nella gestione del museo e nei servizi per la fruizione naturalistica. Ma allora, non è proprio questo quello che un Parco deve fare? 




PORTO TORRES: SEQUESTRATO DAL N.O.E. DI SASSARI LO STABILIMENTO DELLA “RAFFINERIA DI PORTO TORRES” PER INQUINAMENTO AMBIENTALE.

A Porto Torres (SS), zona industriale “la Marinella”, i Carabinieri del N.O.E. di Sassari hanno eseguito il decreto di sequestro preventivo emesso dal G.I.P. presso il Tribunale di Sassari dell’intero stabilimento di proprietà della società “raffineria di Porto Torres s.r.l.”, a suo tempo adibito ad impianto di rigenerazione di olii minerali usati.

Tale provvedimento è scaturito da un’attività ispettiva condotta dai militari del N.O.E. qualche settimana fa, sulla scorta della quale era stato riscontrato che il sito in oggetto versava in stato di completo abbandono sin dal settembre 2018 a causa della protratta chiusura dell’impianto, a seguito di fallimento.

In particolare, nel corso degli accertamenti, veniva rilevato che nelle varie aree costituenti lo stabilimento erano disseminati contenitori, cisterne e serbatoi per la gran parte in forte stato di degrado, privi di coperture dall’azione degli agenti atmosferici, con all’interno rifiuti oleosi che – in alcune occasioni – si erano anche riversati sul terreno, con le desumibili conseguenze che ciò potrebbe comportare a livello ambientale; tra le altre cose venivano inoltre individuate anche alcune bombole di gas abbandonate, costituenti un potenziale pericolo per l’incolumità pubblica in considerazione del cattivo stato di conservazione.




PORTO TORRES (SS): DETENEVANO 10 KG DI MARIJUANA, 80 GRAMMI DI COCAINA E MUNIZIONAMENTO DA GUERRA; TRE UOMINI ARRESTATI. 

IERI POMERIGGIO, A PORTO TORRES (SS), I CARABINIERI DELL’ALIQUOTA RADIOMOBILE DELLA LOCALE COMPAGNIA HANNO ARRESTATO R.P. – IMPRENDITORE DI 29 ANNI, A.R., DI 42 ANNI, E  M.S. – OPERAIO DI 56 ANNI, TUTTI ABITANTI A PORTO TORRES E GIÀ NOTI ALLE FF.OO.

I TRE, A BORDO DI DUE DIVERSE AUTOVETTURE, PROCEDEVANO CON ANDATURA SOSTENUTA E CON UNA MODALITÀ CHE HA ATTIRATO I SOSPETTI DEI MILITARI OPERANTI; DIFATTI, SEMBRAVA CHE LA PRIMA AUTO, CONDOTTA DAL TERZO UOMO, FACESSE DA APRIPISTA A QUELLA DOVE SI TROVAVANO I PRIMI DUE. 

PERTANTO, POCO PRIMA DEL LORO INGRESSO NEL CENTRO ABITATO, LE DUE AUTOVETTURE SONO STATE FERMATE CONTEMPORANEAMENTE PER UN CONTROLLO STRADALE.

L’ATTEGGIAMENTO TENUTO DAI TRE UOMINI HA INDOTTO SOSPETTI NEI LORO RIGUARDI, CONFERMATI DALLA SUCCESSIVA PERQUISIZIONE A CUI SONO STATI SOTTOPOSTI.

INFATTI, NELL’AUTOVETTURA DOVE SI TROVAVANO I PRIMI DUE, È STATA RINVENUTA UNA BUSTA PLASTICA DI COLORE NERO CONTENENTE 10 KG DI MARIJUANA. 

NELL’AUTO DEL TERZO UOMO, È STATO RINVENUTO UN COLTELLO A SERRAMANICO DELLA LUNGHEZZA TOTALE DI 19,5 CM, DI CUI 9 CM DI LAMA. 

LA PERQUISIZIONE È STATA, QUINDI, ALLARGATA ALLE ABITAZIONI ED AGLI ALTRI LUOGHI IN USO AI TRE SUDDETTI, PORTANDO AL RINVENIMENTO, PRESSO L’ABITAZIONE DEL PRIMO UOMO DI 80 GRAMMI DI COCAINA; UN BILANCINO DI PRECISIONE CON TRACCE DI STUPEFACENTE E ULTERIORI 0,19 GRAMMI DI MARIJUANA;

PRESSO L’ABITAZIONE DEL SECONDO UOMO DI 2 GRAMMI DI “MANNITE” (SOSTANZA UTILIZZATA PER IL COSIDDETTO “TAGLIO” DELLA SOSTANZA STUPEFACENTE, AL FINE DI AUMENTARNE LA QUANTITÀ E, CONSEGUENTEMENTE, LA REDDITIVITÀ), UN  BILANCINO DI PRECISIONE, 7 CARTUCCE CALIBRO 9 NATO E 5 CARTUCCE CALIBRO. 5.56 NATO (MUNIZIONAMENTO PER ARMI DA GUERRA); 

PRESSO UNA PERTINENZA DELL’ABITAZIONE DEL TERZO UOMO DI 25 GRAMMI DI MARIJUANA, UN BILANCINO DI PRECISIONE, UN TRITA-MARIJUANA.

SU DISPOSIZIONE DEL P.M. DI TURNO, I TRE SONO STATI CONDOTTI PRESSO LA CASA CIRCONDARIALE “CESARE BACCHIDDU” DI SASSARI – BANCALI, IN ATTESA DELL’UDIENZA DI CONVALIDA DELL’ARRESTO E DEGLI EVENTUALI SUCCESSIVI PROVVEDIMENTI NEI LORO CONFRONTI. 

TUTTO IL MATERIALE RINVENUTO E’ STATO SEQUETRATO.




Comunicato stampa. Gradito rientro alla Porto Cervo Racing: Marco Depau torna a indossare i colori del Team

Nella stagione 2021 della Porto Cervo Racing, tra gli associati ci sarà anche il pilota Marco Depau.

Le strade si sono separate per qualche anno, senza mai perdersi di vista. Il pilota Marco Depau, sardo di nascita (originario di Lanusei) e piemontese d’adozione (Novi Ligure), nella stagione 2021 tornerà ad indossare i colori della Porto Cervo Racing. 

Depau, che negli anni scorsi è stato uno dei migliori piloti tra le fila del Team, rappresenta i valori della Porto Cervo Racing. Tra i tanti eventi dedicati al sociale organizzati dalla Scuderia, Depau è stato tra i promotori più fattivi di “Ogliastra inForma Rally” tenutosi ad Ilbono e, grazie alla collaborazione strettissima con il Team, sostiene le attività dell’AIDO (Associazione italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule).

Marco Depau, oltre ad essere un valido pilota, nella vita di tutti i giorni è titolare di una ditta di servizio di soccorso stradale per conto dell’Europ Assistance (lavora primariamente per la Società Autostrade per l’Italia) e Vigile del Fuoco per il Comando Provinciale di Alessandria. Tanti gli amici di Depau nella Scuderia (in Gallura e in Ogliastra), non solo nel direttivo, ma anche fra gli associati e i numerosi sostenitori del Team.

“Sono felice di far parte nuovamente della Porto Cervo Racing”, ha detto Marco Depau, “ho un legame molto forte con Vittorio Musselli, un’amicizia stretta sia con Sergio Deiana che con Gian Luigi Coda e un grandissimo rispetto nei confronti di Mauro Atzei e Dino Caragliu. Sono persone che mi hanno veramente dato tanto e il fatto di poter rientrare è, da parte loro, una dimostrazione di affetto”.

Tra i programmi sportivi 2021, dopo un test sulla neve svolto a gennaio a Limone Piemonte, su una Mini Wrc, Depau dovrebbe correre il Rally Valle d’Aosta, con il co-pilota Corrado Bonato se la vettura sarà una R5, oppure con Danilo Mereu se la macchina, sempre fornita dalla Gino Wrc, apparterrà alla classe Super1600 o alla R4. 

“Non vedo l’ora di tornare a correre”, ha continuato Depau, “sarà un rientro dopo due anni di stop quindi sarà da considerare come una gara-test. In Sardegna, sicuramente, sarò presente al Rally Terra Sarda, ed inoltre, ho in previsione di fare qualche gara su sterrato, è un percorso che vorrei continuare”.

Depau, che ha corso quasi cinquanta di gare conquistando numerosi podi e vittorie di classe, è salito per cinque volte sul secondo gradino del podio del Rally d’Ogliastra, una gara che ha promosso, come la Sardegna, nella livrea della sua vettura da gara, segno evidente dell’orgoglio e dell’amore che, nonostante la distanza, nutre per la sua Isola.

“Nello sport, come nella vita, le strade di due persone possono dividersi”, ha commentato Mauro Atzei, presidente del Team, “ci si può allontanare, ma ciò non significa che non si possa tornare a percorrere insieme una strada comune. I valori della Scuderia, che Depau ha ritrovato in sé, fortificano il patrimonio umano che da sempre è alla base del Team e rende più forti gli uomini e le donne che vi fanno parte. L’umiltà, l’amicizia la grande attenzione verso chi è meno fortunato di noi, fanno parte della nostra Scuderia, è per questo che Marco non poteva stare lontano da noi. Siamo contenti che sia tornato nella nostra famiglia”.

Intanto, nel rinnovato sito internet www.portocervoracing.it – che integra la comunicazione offerta attraverso le pagine Social (Facebook, Instagram, Twitter e Youtube) – è possibile trovare tutte le notizie relative alle attività del Team, con la sezione, tra le altre, creata per i suoi piloti e co-piloti. Inoltre, è presente un “sito nel sito” interamente dedicato al “Rally Terra Sarda” organizzato dalla Porto Cervo Racing, valido come ultima prova della Coppa Rally di Zona e per il Sardegna Rally Cup, in programma il 2 e 3 ottobre 2021.

Ufficio Stampa Porto Cervo Racing Team – Responsabile Marzia Tornatore 349 585 0724




I Carabinieri  scoprono gli autori dei danneggiamenti di auto a porto torres

Deferiti alla Procura delle Repubblica di Sassari tre ragazzi della città turritana

I CARABINIERI DELLA COMPAGNIA DI PORTO TORRES HANNO DEFERITO ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI SASSARI TRE RAGAZZI RESIDENTI NELLA CITTÀ TURRITANA – DI CUI UN MINORE – RESPONSABILI A VARIO TITOLO, SECONDO GLI INQUIRENTI, DI ALCUNI DANNEGGIAMENTI CON ORDIGNI ESPLOSIVI ARTIGIANALI, AVVENUTI NEL RECENTE PASSATO AI DANNI DI ALCUNE VETTURE PARCHEGGIATE SULLA PUBBLICA VIA.

L’ATTIVITÀ D’INDAGINE, CONDOTTA DAI MILITARI DELLA STAZIONE E COORDINATA DALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI SASSARI, È STATA AVVIATA A SEGUITO DEL DANNEGGIAMENTO DI DUE VEICOLI REGOLARMENTE PARCHEGGIATI IN STRADA, NELLA NOTTE DEL 20 OTTOBRE U.S.  L’ANALISI DEI SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA UNITAMENTE ALL’ESAME DI VARIE ACQUISIZIONI TESTIMONIALI HA PERMESSO AGLI INQUIRENTI DI RICOSTRUIRE MINUZIOSAMENTE LA DINAMICA DEI FATTI E RACCOGLIERE GRAVI E CONCORDANTI INDIZI DI REATO A CARICO DEGLI INDAGATI, PER LE IPOTESI DI DANNEGGIAMENTO AGGRAVATO IN CONCORSO, ESPLOSIONI PERICOLOSE, DETENZIONE AI FINI DI SPACCIO DI SOSTANZE STUPEFACENTI E FAVOREGGIAMENTO PERSONALE.

DAI CAPI DI IMPUTAZIONI FORMULATI DALLA MAGISTRATURE SASSARESE SI EVINCE INFATTI CHE DUE DEGLI INDAGATI, IN CONCORSO TRA LORO E MEDIANTE L’USO DI ORDIGNI ESPLOSIVI ARTIGIANALI, AVREBBERO DANNEGGIATO NELLA STESSA NOTTATA PRIMA UN “FIAT FIORINO” E SUCCESSIVAMENTE UNA “FORD MONDEO”, UTILIZZANDO IL MEDESIMO MODUS OPERANDI E CAGIONANDO GRAVI DANNI AD ENTRAMBE LE VETTURE. COINVOLTO NELLA VICENDA ANCHE UN MINORE, IL TERZO INDAGATO, PER FAVOREGGIAMENTO PERSONALE.

DURANTE LE PERQUISIZIONI DOMICILIARI VOLTE ALLA RICERCA DI FONTI DI PROVA, I CARABINIERI HANNO RINVENUTO ANCHE SOSTANZA STUPEFACENTE, BILANCINI DI PRECISIONE E VARIO MATERIALE PER IL CONFEZIONAMENTO, UNITAMENTE AD UNA FEDELE RIPRODUZIONE DI UNA PISTOLA REVOLVER MODELLO “SMITH&WESSON”.