Tedde: Cumuli di Posidonia oscurano Capo Caccia: polemiche e risposte della politica algherese
Una vista nascosta e una stagione turistica compromessa


“Alghero si trova di fronte a un problema inedito e preoccupante: enormi cumuli di posidonia spiaggiata stanno impedendo la vista di Capo Caccia, un simbolo del paesaggio locale”. Marco Tedde all’attacco di Montis. “Questa situazione, – continua Tedde – verificatasi all’inizio della stagione turistica, sta causando gravi danni all’immagine della città. Gli algheresi e i visitatori sono abituati a godere della splendida vista di Capo Caccia, ma quest’anno la posidonia ha creato una barriera naturale che ostacola questo spettacolo. L’incuria nell’affrontare questo problema solleva interrogativi sulla gestione ambientale da parte dell’amministrazione comunale.”
Le responsabilità dell’Assessore Montis e l’appello a Cacciotto
“L’Assessore all’ambiente Andrea Montis, attualmente impegnato in una campagna elettorale con la coalizione Campo larghissimo, sembra avere poco tempo per i suoi compiti istituzionali. La situazione peggiora per via del supporto del sindaco Mario Conoci, che aveva dichiarato che Montis non poteva dimettersi dalla giunta di centrodestra perché impegnato a risolvere i problemi ambientali di Alghero. Tuttavia, i fatti dimostrano il contrario.”
Continua Marco Tedde : “Raimondo Cacciotto, figura di spicco della politica locale, viene esortato a intervenire con decisione sul suo candidato assessore Montis e sul sindaco Conoci. Gli algheresi sono stanchi di queste negligenze che minano la bellezza e l’attrattiva della loro città. È ora che Cacciotto utilizzi la sua autorevolezza per richiamare all’ordine i suoi colleghi di coalizione, affinché la gestione ambientale torni ad essere una priorità”.
La replica di “Noi Riformiamo Alghero” a Marco Tedde
Il gruppo politico “Noi Riformiamo Alghero” ha risposto con fermezza alle critiche sollevate dal candidato del centrodestra Marco Tedde riguardo alla gestione della posidonia spiaggiata nella città. La loro replica è stata tagliente e dettagliata, evidenziando gli sforzi e i risultati ottenuti negli ultimi anni per affrontare questo annoso problema.
«Abbiamo chiesto conto all’assessore come richiesto dalla coalizione “Asilo Mariuccia”. Abbiamo scoperto che negli ultimi 6 anni (comprendenti le ultime due amministrazioni in carica), gli assessori competenti hanno messo in campo risorse straordinarie per la risoluzione di un problema, quello della posidonia spiaggiata, mai affrontato da nessuno; e creato proprio da Marco Tedde nell’anno 2007, quando volle aprire il sito di stoccaggio a San Giovanni dove oggi si è costretti ad accumulare la posidonia. Il suo massimo sforzo (lo racconta lui stesso) fu quello di inondare di posidonia qualche terreno privato. Abbiamo scoperto che in questi anni, in cui ha rivestito ruolo di consigliere regionale di riserva e consulente regionale con lauto stipendio, Marco Tedde non ha mai mosso un dito per la risoluzione del problema benché vi sia ampia traccia delle richieste di sostegno da parte dell’amministrazione Comunale anche a lui indirizzate».
Un impegno concreto e finanziamenti importanti
La replica evidenzia che, grazie alla collaborazione tra il comune, il consorzio industriale e la Provincia, sono stati reperiti circa 10 milioni di euro per finanziare un impianto di trattamento della posidonia ad Alghero. Questo intervento è un esempio di sforzo corale che, secondo “Noi Riformiamo Alghero”, Marco Tedde, da solista, non è in grado di comprendere. Inoltre, negli ultimi sei anni sono stati smantellati cumuli di posidonia accumulati da oltre vent’anni in vari siti della città.
«Abbiamo scoperto, ma lui non ne sa nulla perché parla solo delle questioni che riguardano se stesso, che in pochissimi anni si è passati da sperimentare il trattamento della posidonia a veder finanziato un apposito impianto (in fase di realizzazione) ad Alghero, partendo da zero e reperendo circa 10 milioni di risorse, grazie alla collaborazione tra comune, consorzio industriale e Provincia. Un intervento corale che lui, da solista quale è, non è in grado di capire. Abbiamo scoperto che negli ultimi 6 anni son stati smantellati cumuli di posidonia che giacevano da oltre vent’anni in diversi siti della città. Non si preoccupi Tedde, che ancora una volta da dimostrazione di non conoscere i temi e i processi che servono per svolgerli, volendo sembrare preparato, ma invece di essere piuttosto concentrato solo a far apparire la sua immagine ormai sbiadita e stantia. Un uomo che vuole diventare sindaco, ma che da ampia dimostrazione che non sarà più in grado di farlo».
Difesa dell’Assessore Montis
“Noi Riformiamo Alghero” ha anche difeso l’Assessore Andrea Montis, sottolineando il suo impegno e la sua dedizione nell’affrontare le questioni ambientali nonostante la campagna elettorale in corso. Montis ha recentemente ottenuto ulteriori finanziamenti per 350.000 euro per avviare nuovi interventi di rimozione e trattamento della posidonia.
«Bene ha fatto l’assessore Montis a non dimettersi, considerato che, mentre qualcuno accecato dal livore scrive comunicati di livello bassissimo, ha continuato con impegno dedizione e imparzialità a occuparsi delle questioni urgenti, (tralasciando certamente la sua campagna elettorale) come quello della posidonia; così che anche in questi ultimi giorni (reperite risorse per circa 350.000 euro) verranno avviati, solo l’ultimo in ordine di tempo, interventi di rimozione della posidonia dai depositi e invio a trattamento della stessa. Insomma, così come già abbiamo fatto nei comunicati di risposta alle bizze di Tedde, gli consigliamo di prepararsi meglio se vuole confrontarsi sulle tematiche, piuttosto che dimenarsi alla ricerca di un sempre più flebile consenso in città» chiude la replica di “Noi Riformiamo Alghero”.
Posidonia, svolta storica per Alghero e il territorio
questa mattina a San Marco la conferenza stampa in occasione della consegna dei lavori per la realizzazione dell’impianto per il trattamento della posidonia in esubero e i residui dello spazzamento strade. Una svolta che definire “storica” per la Riviera del Corallo non è eccessivo: grazie all’impegno congiunto tra Comune di Alghero, Provincia di Sassari e Consorzio Industriale sarà infatti possibile eliminare gradualmente i cumuli di posidonia spiaggiata presenti nei siti di stoccaggio sul litorale, trattare le foglie nell’impianto di nuova costruzione nell’area industriale di San Marco e riportare la sabbia presente sull’arenile di provenienza. I lavori, della durata di 8 mesi, partiranno nei primi giorni del 2024. “L’impianto contribuirà a risolvere uno dei problemi di cui si discute ormai da decenni e che mai aveva trovato una soluzione così sostenibile da un punto di vista ambientale” ha sottolineato il sindaco di Alghero, Mario Conoci. Con lui l’assessore all’Ambiente Andrea Montis che ha ringraziato tutti gli uffici per l’instancabile lavoro portato avanti negli anni. In allegato un paio di scatti della conferenza stampa odierna ed alcuni stralci delle dichiarazioni video.
Posidonia, si chiude il ciclo ad Alghero.
Finanziato con 1,8mln l’impianto di “messa in riserva”
C’è il via libera da parte della competente direzione generale dell’Assesstorato regionale dell’Industria al finanziamento di 1.875.000,00 in favore del Consorzio Industriale per la realizzazione del’Impianto per la messa in riserva della posidonia spiaggiata per il successivo trattamento e recupero, nella zona industriale “San Marco” nel comune di Alghero. Si tratta di un progetto ideato e programmato grazie all’impulso dell’Amministrazione Comunale di Alghero guidata dal sindaco Mario Conoci, il competente impegno dell’assessorato diretto da Andrea Montis ed il coinvolgimento attivo del Consorzio Industriale Provinciale e quello della Provincia di Sassari. Con la realizzazione del nuovo impianto, proprio adiacente a quello per il trattamento della posidonia e delle terre di spazzamento – il cui inizio dei lavori è ormai imminente – si chiude un ciclo in Riviera del Corallo.
“Sarà infatti possibile rimuovere tutti i siti di stoccaggio attualmente presenti sul litorale ed in prossimità delle spiagge, come avviene a San Giovanni e Cuguttu, ed evitare nuovi accumuli – sottolinea Conoci – contribuendo così a risolvere un atavico problema di fruizione dei litorali, restituendo decoro ed al contempo salvaguardando quella che per Alghero è una preziosa risorsa, la sabbia”. “Al finanziamento del Pnrr di circa 5 milioni si aggiunge questo ulteriore contributo della regione – dichiara l’assessore Andrea Montis – la messa a riserva sarà fondamentale per la risoluzione del problema dei siti di stoccaggio. Credo che sia stato fatto un lavoro straordinario tra Provincia, Consorzio Industriale, Amministrazione Comunale e Regione”.
Soddisfazione espressa anche dal presidente del Cips, Valerio Scanu: “Prendiamo atto che la Giunta Regionale ha accolto la nostra richiesta di finanziamento, questo ci consentirà di realizzare in tempi brevi ciò che abbiamo programmato e progettato negli ultimi anni a completamento dell’impianto principale di trattamento. Con il recupero della posidonia in esubero dalle spiagge e il trattamento della terra di spazzamento delle strade si realizzerà uno strumento innovativo anche di sostegno allo sviluppo turistico del territorio”. Con un investimento complessivo di circa 10 milioni di euro, l’area industriale di Alghero diventerà punto di riferimento per il Nord Sardegna offrendo agli enti locali un servizio all’avanguardia per la gestione ambientale nell’ambito di un percorso virtuoso di economia circolare.
Posidonia, al lavoro sul rinnovo del servizio più adeguato alle esigenze della città.
Alghero, 28 maggio 2021 – Incontro questa mattina dell’Assessore Andrea Montis con i vertici di Confesercenti rappresentati dal Direttore Gianni Simula, dal neo componente del direttivo Enrico Daga e da Francesco Pedrini, rappresentante della Federazione Balneari Confesercenti.
Si è affrontato il tema della posidonia e della sua gestione a seguito della sentenza della corte costituzionale che ha parzialmente demolito la Legge regionale 1/2020 e dell’emendamento approvato di recente con il DL Sostegni che esclude le foglie di posidonia dalla categoria dei rifiuti, a patto che venga riemessa nell’ambiente marino, utilizzata in agricoltura o in processi virtuosi di economia circolare non dannosi per l’ambiente.
Sul tema si è concordato sulle soluzioni attuate temporaneamente che stanno rendendo le spiagge fruibili in attesa di una più accurata lettura del contesto normativo e di dettami specifici applicabili sui territori interessati.
Si è concordato, inoltre, sulla necessità di ampliare il servizio di pulizia delle spiagge rispetto al contratto esistente, di prossimo rinnovo, scaturito dalle precedenti attività gestionali, che appare sottodimensionato rispetto alle reali esigenze.
E’ stato illustrato e condiviso dalla Confesercenti il progetto di realizzazione dell’impianto dedicato presso la zona Industriale di San Marco che, se pur di complessa realizzazione, può rappresentare una soluzione definitiva del problema, e che avrà capacità di attrarre ulteriori investimenti di filiera, riguardanti l’utilizzo della posidonia lavata con contestuale restituzione della sabbia all’arenile.
Concordi le valutazioni sul fatto che il complesso sistema di gestione della posidonia, vista l’alta onerosità, necessità di uno stanziamento adeguato di risorse, che non possono essere demandate ai soli comuni e che devono dunque provenire da fonti sia del Governo che della Regione. “Il Governo, inoltre- è stato detto – dovrà rendere attuabili anche le norme di recente emanazione attraverso una programmazione ( “cucita” sulle esigenze dei territori) che sappia scandire correttamente le operazioni da svolgersi”.
Posidonia, quattro corsie, beni demaniali, incontro con Carlo Doria
Alghero, 25 maggio 2021 – Il Senatore Carlo Doria ieri a Porta Terra con il Sindaco Mario Conoci per un incontro sulle tematiche di interesse della città e del territorio da sostenere in Parlamento e presso il Governo. Il Decreto Sostegni approvato di recente che contiene l’emendamento sulla gestione della posidonia, il procedimento sulla quattro corsie Alghero-Sassari e la richiesta fatta dal Comune di Alghero al Ministero delle infrastrutture per la nomina del Commissario. Con Carlo Doria, in virtù del suo ruolo di professore della Clinica ortopedica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria, inoltre, si è affrontato il tema delle prospettive future dell’Ospedale Marino di Alghero e la sua destinazione a chirurgia robotica ortopedica, nell’ambito del miglioramento e rilancio della sanità del territorio. I temi sono stati affrontati alla presenza di Assessori, consiglieri comunali, dei rappresentanti dei partiti della maggioranza e della dirigenza del Parco di Porto Conte. Altro argomento dell’incontro, infatti, è stato quello riguardante i beni demaniali nell’area di riserva e l’individuazione di percorsi atti alla tutela e alle possibili soluzioni di usi compatibili e convergenti con le attività del Parco. L’impegno assunto dal Senatore Doria è quello di rendere subito operative la sintesi delle proposte presso i Ministeri competenti, riguardanti sia le richieste relative alla quattro corsie che la gestione della posidonia, compresa la realizzazione dell’impianto di trattamento da dislocare a San Marco nell’ambito dell’accordo tra Comune di Alghero, Provincia di Sassari e Consorzio Industriale di Sassari-Alghero-Porto Torres, ma anche l’impegno di sostenere in Regione il percorso di definizione dell’accordo con l’Aou di Sassari per il rilancio e la rivitalizzazione dell’Ospedale Marino.
POSIDONIA SPIAGGIATA, TEDDE (FI): COL SOSTEGNO DEI PARLAMENTARI SARDI CAMERA CONFERMA VOTO EMENDAMENTO SU POSIDONIA. BOCCATA D’OSSIGENO PER GLI ENTI LOCALI ED I CONCESSIONARI FINO ALLA FINE DELL’ANNO.
Alghero, 20 maggio 2021 “Un sentito grazie a tutti i parlamentari sardi che hanno votato il decreto Sostegni e, di conseguenza, l’emendamento sulla Posidonia spiaggiata”. Così l’ex sindaco di Alghero Marco Tedde commenta la conversione in legge assieme al Decreto Sostegni dell’ emendamento approvato dal Senato che disciplina la gestione della Posidonia spiaggiata. Con l’introduzione dell’articolo 39-quater viene modificata una norma del codice dell’ambiente e la Posidonia spiaggiata viene esclusa fino alla fine dell’anno dalla categoria dei rifiuti, se “reimmessa nel medesimo ambiente marino o riutilizzata a fini agronomici o in sostituzione di materie prime all’interno dei cicli produttivi, mediante processi o metodi che non danneggiano l’ambiente né mettono in pericolo la salute umana.” “Una intelligente sintesi tra le esigenze degli enti locali, delle coste e del sistema turistico, che tutela la biodiversità e valorizza anche le opportunità dell’economia circolare- sottolinea l’esponente di FI.” Secondo l’ex sindaco algherese le foglie di posidonia oceanica, che formano cumuli compatti sui nostri litorali e li proteggono dall’erosione, per troppo tempo sono state considerate alla stregua di un rifiuto. Ma quando gli accumuli raggiungono dimensioni straordinarie e difficilmente gestibili impediscono la fruizione degli arenili e determinano una immagine negativa delle nostre coste. La posidonia, invece, se considerata quale risorsa può essere riutilizzata in campo agricolo o in sostituzione di materie prime all’interno di cicli produttivi, in un’ottica di economia circolare. Ovviamente sempre privilegiando la sua funzione tipica di baluardo nella difesa degli arenili. “Ora lo Stato deve disciplinare in modo più compiuto la gestione della Posidonia. Armonizzando la sua funzione di scudo difensivo degli arenili con l’esigenza di avere arenili fruibili per la balneazione e per la promozione delle nostre coste. Ma il passo avanti fatto con la norma votata alla Camera consente ai comuni costieri e alle imprese turistiche di tirare una boccata di ossigeno –chiude Tedde-.”
Posidonia, inizio delle rimozioni ( foto ) e la concertazione con i balneari per il nuovo appalto.
Alghero, 25 marzo 2021 – Concluse in questi giorni le operazioni di pulizia manuale delle spiagge, si va avanti ora con l’accumulo e rimozione della posidonia in esubero. Nelle spiagge stanno operando, in diversi punti, i mezzi dell’impresa che ha in gestione l’appalto. I lavori sono stati preceduti dalla valutazione delle caratteristiche degli accumuli di materiale formatesi nel corso della stagione invernale, dalla valutazione delle caratteristiche delle superfici dell’arenile su cui far transitare i mezzi adibiti alle operazioni. Temporaneamente, le foglie di posidonia stagionali verranno depositate nell’area di Cuguttu. Parallelamente continua l’operazione di recupero del materiale vegetale misto a sabbia accumulato sia nello stesso sito di Cuguttu che in quello di Punta Negra, per restituire agli arenili di provenienza la sabbia recuperata.
Nel frattempo, con i balneari, l’Assessore all’Ambiente Andrea Montis ha iniziato a condividere i punti salienti del nuovo servizio che dovrà iniziare dal prossimo anno. Il percorso che dovrà portare al nuovo appalto per la pulizia delle spiagge viene programmato con largo anticipo rispetto alla scadenza dell’appalto in esecuzione, prevista al termine di questa stagione. In questi giorni intanto inizieranno anche le installazioni delle prime passerelle d’accesso alle spiagge in quei punti liberi dalla presenza di posidonia.
ACCORDO DI PROGRAMMA PER LA GESTIONE DELLA POSIDONIA – FIRMATO L’ACCORDO DI PROGRAMMA DESTINATO ALLA SOLUZIONE DEL PROBLEMA
La gestione della posidonia rispettosa dell’ambiente ed economicamente sostenibile prosegue con un percorso chiaro.
Varato il progetto di trattamento e recupero. A San Marco l’impianto con la Provincia di Sassari ed il Consorzio Industriale Provinciale.
Oggi la firma dell’Accordo di Programma. Si inizia con la messa a riserva della posidonia in esubero e si lavora per la creazione di un impianto di trattamento che abbatte i costi, rispetta l’ambiente e crea occupazione.
Alghero, 8 ottobre 2020 – Comune di Alghero, Provincia di Sassari e Consorzio Industriale siglano l’accordo di programma finalizzato a regolamentare la collaborazione per una miglior gestione ambientale della posidonia spiaggiata in esubero lungo il litorale del Comune di Alghero e per la progettazione, realizzazione e gestione di un impianto in loco di trattamento a recupero. L’accordo di programma consente di centrare un obbiettivo importante per l’Amministrazione comunale con una soluzione tanto attesa quanto efficace
Nei quattro ettari di terreno del Consorzio, nella Zona Industriale di San Marco, nasce il polo di trattamento della posidonia, una soluzione messa tra le priorità dell’Amministrazione Conoci.
Oggi la firma a Porta Terra, tra il Sindaco Mario Conoci, l’Amministratore della Provincia di Sassari Pietrino Fois, alla presenza dei rappresentanti del Consorzio Industriale presieduto da Valerio Scanu.
“Una giornata significativa per la città, c’è molta soddisfazione per la soluzione di un problema che in passato ha danneggiato e non poco l’immagine di Alghero sul quale abbiamo deciso di intervenire trovando una soluzione concertata con Provincia, Regione e Consorzio – commenta il Sindaco Mario Conoci – Il problema della posidonia diventa un’opportunità, con la creazione tra l’altro di nuovo sviluppo e posti di lavoro”. Due le fasi: la prima è quella della realizzazione del progetto per la messa in riserva della posidonia in esubero. Il progetto del Consorzio Industriale è arrivato quasi alla fase esecutiva e si prevede che si possa arrivare all’appalto entro due/tre mesi. La seconda fase consiste nella realizzazione del centro per il trattamento della posidonia e il recupero della sabbia da riportare sui litorali. Una procedura che è stata svolta finora con costi esorbitanti dovuti alla distanza che separa Alghero da centro di trattamento di Quartu. “Ora invece si attua un processo di gestione razionale. Risolviamo un problema del quale se ne parla da anni con un’iniziativa sostenibile, risolutiva e utile. Ma non solo per Alghero: con la nascita dell’impianto di trattamento si apriranno nuove opportunità nell’area di San Marco”, ha dichiarato l’Amministratore della Provincia Pietrino Fois. Già in fase avanzata anche questo percorso, che prevende finanziamenti consistenti per il reperimento dei quali Comune, Provicnia e Consorzio hanno aperto un dialogo con la Regione.
Valerio Scanu, Presidente del Consorzio Industriale, ha commentato : “Quest’azione trasformerà un problema in un’opportunità di larghe vedute, che attiverà un circuito di economia circolare. L’impianto che intendiamo realizzare tratterà la posidonia per restituire almeno il 60 per cento della sabbia sull’arenile di provenienza. Il resto invece consentirà la produzione di materiali ecosostenibili. L’impianto di Alghero allestito nell’area consortile di San Marco, sarà in grado di fornire il servizio per tutto il nord Sardegna”. Alla firma dell’Accordo di programma hanno preso parte i rappresentanti di Asa, Alberto Zanetti e Vittorio Cadau. Andrea Montis, Assessore all’Ambiente del Comune di Alghero, esprime soddisfazione pre una procedura voluta e per il raggiungimento di un risultato che segna la fine di un problema storico per la città di Alghero. “Abbiamo usato il buon senso, unito alla volontà e all’impegno, per replicare una buona pratica ache avevamo sotto gli occhi, anche se a 300 km di distanza”. Il trattamento per la restituzione della sabbia al luogo di origine diventa quindi una pratica non più così difficoltosa e onerosa. Così come il deposito degli esuberi in un sito lontano dagli arenili.
Via libera alla legge sulla posidonia spiaggiata.
Cagliari, 11 febbraio 2020 – La seduta è stata aperta dal vice presidente Giovanni Antonio Satta. All’ordine del giorno l’esame della proposta di legge 15/A (Mula e più) “sulla posidonia spiaggiata” e, in particolare, la discussione degli articoli e degli emendamenti.
Su richiesta della maggioranza, il presidente ha sospeso la seduta per 30 minuti. I lavori riprenderanno alle 17.30.(Af)
Alla ripresa l’on. Franco Mula (Psd’Az) si è espresso a nome della commissione Ambiente sugli emendamenti all’articolo 1 presentati. Quasi tutti sono stati respinti dal parlamentino.
L’on. Maria Laura Orrù (Progressisti) ha confermato che «per i motivi espressi stamattina e per l’opinione della comunità scientifica noi siamo contrari all’uso di mezzi meccanici per la rimozione della posidonia. In questo testo non c’è traccia di salvaguardia delle nostre coste ma di un sistema che a lungo andare sarà controproducente per le nostre coste, anche al netto delle modifiche che proponiamo. Questo testo sarà impugnato».
Sempre per i Progressisti l’on. Antonio Piu ha detto: «Abbiamo cercato in commissione di estrapolare gli emendamenti condivisibili e ne abbiamo proposto uno che prevede che la Regione attivi protocolli con l’università, gli enti di ricerca e l’Arpas. I protocolli serviranno per classificare meglio il territorio e per monitorare l’evoluzione delle nostre coste».
Respinti gli emendamenti soppressivi 4 e 97, sui quali ha preso la parola l’on. Massimo Zedda (Progressisti) e ha detto: «Sarebbe stato più semplice istituire un fondo per aiutare i Comuni a sopportare i costi della gestione del problema posidonia. Invece voi avete messo in piedi un impianto normativo che non regge e che non aiuterà i Comuni». Con l’on. Zedda anche l’on. Gianfranco Satta (Progressisti) che sul comma 4 dell’articolo 1 ha detto: «E’ pazzesco che vogliate autorizzare il titolare della concessione al recupero e allo smaltimento della posidonia».
Sull’emendamento 3 l’Aula si è espressa contro e così sul 5 e sul 98. Bocciati anche gli emendamenti 111, 18 (uguale al 99), 22 (uguale al 100), 26 (uguale al 90 e al 101).
L’on. Massimo Zedda ha preso la parola sugli emendamenti 30 e 102, che prevedono la soppressione del comma 5 dell’articolo 1: «Saranno insufficienti le risorse economiche che metterete a disposizione, questa legge è irrealizzabile e sarà impugnata. Anche perché non è il Consiglio regionale che decide che cosa è rifiuto speciale». Gli emendamenti 30 e 102 sono stati bocciati.
Respinto anche l’emendamento 96 e così il 35 (uguale al 103), sui quali l’on. Orrù (Progressisti) ha ribadito: «Spero che questo testo di legge abbia vita breve». L’Aula si è detta contraria anche all’emendamento 88. (C.C)
Successivamente il Consiglio ha respinto i seguenti emendamenti: 38, 87, 104, 43, 105, 46, 106, 50, 107, 56, 7, 8, 9, 109, 10, 13, 110, 12, 108, 19, 20, 114, 113, 16, 119, 118, 15, 117, 116, 115, 21, 23, 24, 123, 121, 11, 17, 25, 28, 27, 126, 127, 29, 31, 130, 131, 32, 33, 133, 132, 36.
Approvato, invece, l’emendamento n.95 (Ganau e più) che prevede, dopo lo spostamento, il divieto dello smaltimento in discarica della posidonia. (Af)
Il vicepresidente Satta ha quindi dato la parola al capogruppo di Leu Daniele Cocco sull’ordine dei lavori che ha chiesto garanzie sull’inserimento nella seduta di domani come primo punto all’ordine del giorno la mozione sulla vertenza entrate. Sul punto si è accesa una vivace discussione che ha visto protagonisti i consiglieri Francesco Agus (Progressiti), Dario Giagoni (Lega), Gianfranco Ganau e Massimo Zedda(Pd). Sul punto è intervenuto il consigliere Giorgio Oppi (Udc) che ha invitato l’aula al rispetto degli accordi raggiunti nel corso della Conferenza dei capigruppo. Il vicepresidente Satta ha quindi chiarito: «Stasera approveremo la legge sulla posidonia spiaggiata e domani mattina riprenderemo con la discussione della mozione sulle entrate».
Il vicepresidente Satta ha quindi messo in votazione l’emendamento n.37 che è stato respinto. Bocciati anche gli emendamenti n.39, 41, 42 e 44. Sull’emendamento all’emendamento n.149 è intervenuta la consigliera Maria Laura Orrù per chiedere, con un ulteriore emendamento orale, di inserire il testo dopo il comma 10 dell’art.1. La proposta è passata all’unanimità. Respinti invece gli emendamenti n.51 e 57.
Il Consiglio ha quindi approvato il testo dell’art.1 mentre sono stati respinti gli emendamenti aggiuntivi n.112 e 14.
Approvato invece l’emendamento all’emendamento n.150 (Ganau e più) con il quale si pone in capo alla Regione l’obbligo di redigere il Piano di gestione della Posidonia con l’indicazione di schede puntuali dei singoli siti di interesse regionale e comunale.
Respinti in rapida successione gli emendamenti n.120, 128, 129, 134, 135, 53, 55, 58, 59=135.
Si è quindi passati all’esame dell’articolo 2 “Recupero e riuso della posidonia”. Acquisiti i pareri della Commissione e della Giunta, il vicepresidente Satta ha aperto la discussione sull’articolo. Non essendoci iscritti a parlare il presidente ha messo in votazione gli emendamenti che sono stati tutti respinti tranne il n.124 presentato dalla Giunta che sostituisce la parola “trattamento” alla parola “compostaggio”.
Approvato anche il testo dell’articolo 2.
Sull’art.3 “Disposizioni finanziarie” l’Aula ha proceduto immediatamente alle operazioni di voto degli emendamenti respingendo tutte le proposte di correzione presentate dalla minoranza. L’articolo è stato approvato con lo stesso testo licenziato dalla Commissione.
Via libera infine all’art.4 “Entrata in vigore”.
Prima del voto finale sul testo della legge è intervenuto il consigliere della Lega Michele Ennas che ha ringraziato il primo firmatario Franco Mula (Psd’Az) e la Commissione competente per il lavoro svolto chiedendo di apporre al provvedimento anche le firme del gruppo della Lega.
Sulla stessa lunghezza d’onda il consigliere dei Riformatori Michele Cossa: «Si è lavorato in modo costruttivo, la legge consentirà ai comuni di risolvere un problema che si ripresenta ciclicamente da decenni impedendo uno sfruttamento virtuoso degli arenili».
Di diverso avviso il consigliere Antonio Piu (Progressisti): «Non siamo soddisfatti nonostante gli emendamenti che sono stati approvati. I comuni non saranno in grado di gestire le criticità – ha detto Piu – abbiamo inoltre una diversa visione dell’ambiente. Il rischio erosione delle spiagge è sempre presente».
Anche Daniele Cocco, capogruppo di Leu, ha ribadito la propria contrarietà al provvedimento: «Avevamo delle perplessità e l’assessore non ha fugato i nostri dubbi. Il fatto di non aver richiesto il parere del Cal è un precedente pericoloso. Per questo votiamo no».
Soddisfatto invece il capogruppo di FdI Francesco Mura che ha ringraziato proponenti e commissione per il lavoro svolto: «La legge è perfettibile ma intanto rappresenta un aiuto concreto ai sindaci».
La consigliera Maria Laura Orrù, più volte intervenuta nel corso della discussione, ha apprezzato il fatto di essere riusciti, come opposizione, a introdurre delle correzioni: «Il testo contiene però troppe incongruenze e non persegue un modello di sviluppo fondato su una proposta ecosostenibile – ha detto Orrù – per questo voteremo contro».
Il primo firmatario Franco Mula (Psd’Az) ha ringraziato tutta l’Aula per il lavoro svolto. «Anche dalle opposizioni sono arrivati suggerimenti preziosi per migliorare il testo – ha detto – siamo convinti che questa non sia la miglior legge del mondo ma in una situazione difficile per i comuni, spesso lasciati in solitudine, permette ai sindaci di avere una garanzia sulla strada da seguire».
Massimo Zedda (Progressisti) ha annunciato il suo voto contrario: «Noi ci preoccupiamo di approvare provvedimenti utili – ha detto – la posidonia rappresenta un vantaggio per l’ecosistema. Avremmo preferito intraprendere un percorso diverso, voi avete invece scelto un’altra strada».
Elena Fancello, a nome del gruppo misto ha ringraziato i proponenti e chiesto di aggiungere le firme del gruppo al provvedimento.
Il capogruppo del Pd Gianfranco Ganau ha annunciato il voto di astensione del Partito Democratico: «La commissione si è arrogata il diritto di non chiedere il parere del Cal. Credo che sia una grave scortesia istituzionale che spero non si ripeta più. Prendiamo atto che alcuni aspetti della legge siano stati migliorati accogliendo alcune nostre proposte. Si poteva fare di più, per questo noi del gruppo democratico ci asterremo».
Il presidente della Quarta Commissione Giuseppe Talanas ha ringraziato tutti i componenti del parlamentino da lui guidato per il lavoro svolto e in particolare il primo firmatario Franco Mula: «La legge non risolverà tutti i problemi delle nostre spiagge ma avrà sicuramente un effetto positivo andando a colmare un vuoto normativo».
Voto contrario è stato annunciato da Francesco Agus (Progressisti): «Votiamo orgogliosamente contro come abbiamo fatto per la maggior parte delle leggi pastrocchio presentate in questa legislatura. Questi provvedimenti rischiano di produrre illusioni e buchi nell’acqua».
Stesso giudizio da parte di Alessandro Solinas (M5S): «Questa legge verrà impugnata dal Governo – ha detto Solinas – è un provvedimento che agisce in modo marginale come tanti altri approvati da questa maggioranza. I problemi del turismo in Sardegna sono altri».
A nome della Giunta è intervenuta la vicepresidente Alessandra Zedda ha invece dichiarato la propria soddisfazione: «Voto la legge perché va in direzione opposta rispetto a quanto dice la minoranza. I finanziamenti sono fuori dal Fondo Unico degli enti locali. Potranno essere integrati dai finanziamenti comunitari. La legge non va contro la normativa europea e nazionale».
Il presidente Satta ha quindi messo in votazione il testo finale della legge che è passato con 30 voti a favore, 15 contrari e 7 astenuti.
I lavori del Consiglio riprenderanno domani mattina alle 10. (Psp)