Presidenti consiglio d’istituto Sardegna: Esame di maturità per il ministero

Questo Coordinamento dei Presidenti di Circolo e d’Istituto della Regione Sardegna, esprime dispiacere nel sentire le parole degli esponenti del Governo, in merito ad un’altra prova di maturità in forma ridotta.

Svolgere la maturità con la sola prova orale, significa snaturare l’esame della sua propria funzione.

L’esame si svolge con prova scritta ed orale allo scopo di rendere più possibile ed approfondita la prima esperienza dello studente.

La maturità è il primo vero esame nel quale lo studente deve mettere in campo non solo le sue conoscenze in termini nozionistici, ma anche e soprattutto, la propria capacità di esprimerle e rappresentarle criticamente.

Inoltre è la prima vera tappa in cui ci si mette in gioco dal punto di vista sociale e relazionale, ponendosi di fronte ad un “GIUDICE” esterno, e mettendo quindi alla prova le proprie capacità di gestione delle emozioni e dello stress.

E’, insomma, un esperienza di vita vera e di formazione, tappa fondamentale nel percorso di maturazione e di sviluppo dell’individuo.

Non a caso si chiama “ESAME DI MATURITA’”.

Questo Coordinamento dei Presidenti di Consiglio di Istituto non intende fare trattati di sociologia, ma esprimere la considerazione che l’esame di maturità può essere svolto regolarmente.

In 5 mesi è realistico pensare che si possa trovare la soluzione idonea al regolare svolgimento delle prove, come previste dalla normativa vigente, senza deroghe dettate da emergenze.

Coordinamento Presidenti dei Consigli d’Istituto Sardegna




Coordinamento Presidenti dei Consigli d’Istituto Sardegna: C’era una volta la scuola

L’ennesimo rinvio della riapertura delle scuole superiori, seppur non uniformato a livello nazionale, e con le varie Regioni che, nella loro autonomia, sanciscono date e modalità di fruizione, oltre che aumentare le preoccupazioni, dimostra –qualora non fosse chiaro – che l’istruzione è l’ultima delle priorità nelle agende politiche.

L’idea che la Didattica Digitale Integrata possa sostituire la Scuola in presenza, dimostra il disinteresse generale verso la socializzazione, l’inclusione, la partecipazione, la collaborazione tra pari; distrugge la sana ambizione e valorizzazione personale, che sono le basi per la crescita di uno studente affinché possa diventare adulto.

La Didattica Digitale Integrata aumenta le difficoltà di apprendimento dovute alle differenze sociali e alla inadeguatezza degli apparati informatici.

La Didattica Digitale Integrata, determina la disuguaglianza, che nella scuola si concretizza in un diritto a ricevere le stesse opportunità educative per tutti i ragazzi e le ragazze, come sancito dalla Costituzione. Non c’è dubbio che tutti gli studenti e le studentesse abbiano gli stessi diritti.

La Didattica Digitale Integrata aumenta il tasso di dispersione scolastica: dal punto di vista territoriale, e riferendoci ai dati dell’ultimo quinquennio, la Sardegna è la Regione ad avere la maggior percentuale di studenti dispersi, con un tasso del 37,4% a fronte del 14,5% nazionale, ben oltre l’obiettivo del 10% che l’Unione Europea ha fissato per la fine del 2020.

La Didattica Digitale Integrata sacrifica il ruolo sociale della Scuola. La non presenza preclude un alto numero di attività formative, crea discriminazione, obbliga le famiglie a ricoprire un ruolo che non è il proprio. 

La Didattica Digitale Integrata, non può definirsi “Didattica”, in una nazione tra le meno digitalizzate d’Europa.

Questo Coordinamento dei Presidenti di Consiglio di Circolo e di Istituto, per concludere, si domanda se, in questo periodo dove si chiede con sempre più insistenza di adeguare la formazione dei nostri giovani ad un apprendimento e una conoscenza sempre più vicina al mondo del lavoro, per un incremento della produttività futura, sia il caso di continuare ad insistere con questo modo di NON fare insegnamento.

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Coordinamento Presidenti Consigli di Circolo e di Istituto Sardegna, Comunicato 8 dicembre riapertura scuole gennaio 2021

Il tempo scorre

L’ultimo DPCM, ha stabilito che “a decorrere dal 7 gennaio 2021, al 75% della popolazione studentesca sia garantita l’attività didattica in presenza”.

Manca un mese. Solo 30 giorni.

La Sanità e i Trasporti sono, per la Scuola, gli elementi indispensabili , senza i quali non si può garantire la vera sicurezza.

E’ davanti agli occhi di tutti la carenza e la non adeguata organizzazione dei trasporti mirati alla specifica esigenza. Altrettanto si può dire del sistema sanitario – tracciabilità, velocità nell’erogazione del servizio di screening e valutazione dei singoli casi, comunicazioni veloci e chiare tra ATS, laboratori e Dirigenze Scolastiche -, che ha creato enormi disservizi e molteplici proteste con conseguenti scarichi di responsabilità a discapito della parte più fragile: GLI ALUNNI E GLI STUDENTI.

Una scuola in sicurezza, non può prescindere dal mettere mano, velocemente e con criterio, ai due settori che, in 10 mesi, sono stati sottostimati.

Pertanto, questo Coordinamento, è ancora una volta costretto a chiedere che codeste Istituzioni, si adoperino con ogni mezzo a disposizione affinché le promesse diventino realtà.

Chiediamo, all’Assessore ai Trasporti della R.A.S., On. Giorgio TODDE, che i 4 milioni di euro approvati agli inizi di novembre e stanziati a favore dei trasporti scolastici, vengano effettivamente utilizzati e resi immediatamente disponibili; il tempo stringe e i Comuni hanno necessità di potenziare l’offerta di trasporto pubblico attraverso convenzioni con ditte e società private per offrire servizi mirati all’esigenza. L’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico da parte degli ultraquattordicenni, è pari al 60% della popolazione scolastica.

Chiediamo all’Assessore alla Sanità della R.A.S., On. Mario NIEDDU, che le promesse U.S.C.A. per le scuole, vengano effettivamente attivate per evitare il ripetersi delle situazioni già accadute in questi tre mesi, e che i “tamponi rapidi” assicurati ultimamente, siano resi immediatamente disponibili ed effettivamente utilizzabili. E’ venuto in momento di quantificare e isolare i singoli casi di positività al virus Sars-CoV2, senza più la necessità di dover chiudere interi plessi scolastici “a prescindere”o per “prevenire”.

Chiediamo all’Assessore all’Istruzione della R.A.S., On. Andrea BIANCAREDDU- considerato che sono proprio gli studenti delle scuole superiori quelli più a rischio contagio, e che non serve avere protocolli rigidi all’interno degli istituti se i sistemi dei trasporti e della sanità non camminano di pari passo -, più incisività nel raccordo con i suoi colleghi della Giunta Regionale, e maggiore comunicazione con chi opera attivamente all’interno del comparto scolastico.

Inoltre chiediamo ai Prefetti, rappresentanti generali del Governo nel territorio della Regione Sardegna, che i “tavoli di coordinamento” stabiliti dal predetto DPCM del 3 dicembre 2020, a cui è affidata la definizione del più idoneo raccordo fra gli orari di inizio e termine delle attività didattiche e gli orari dei servizi di trasporto pubblico locale, urbano ed extraurbano, in funzione della disponibilità di mezzi di trasporto a tal fine utilizzabili, vengano istituiti in brevissimo tempo e che si riescano ad ottenere risultati concreti e permanenti.

Le soluzioni “mordi e fuggi”, adottate in situazioni di emergenza e in periodi di estrema necessità, non possono più essere accettate: sono trascorsi ben 10 mesi senza una vera programmazione, non procrastiniamola di ulteriori 30 giorni. La “SCUOLA” ha bisogno di certezze.

Il Coordinamento dei Presidenti di Consiglio di Istituto della Regione Sardegna, organo legittimamente rappresentativo di tutte le componenti scolastiche, è sempre disponibile al confronto e ad alla collaborazione, affinché la Scuola torni ad essere il punto di riferimento cardine di una società in continua crescita ed evoluzione.

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Sassari:In pagamento i compensi per presidenti e scrutatori di seggio

CONSULTAZIONI ELETTORALI, IN PAGAMENTO I COMPENSI
Negli uffici del Banco di Sardegna sono in pagamento i compensi per gli scrutatori e i presidenti di seggio delle ultime consultazioni elettorali.
Grazia Sini
Ufficio stampa



AVVISO SOSTITUZIONE PRESIDENTI DI SEGGIO

Elezione diretta del Sindaco e rinnovo del Consiglio comunale di Alghero del 16 giugno e 30 giugno 2019 (eventuale ballottaggio)

 

AVVISO SOSTITUZIONE PRESIDENTI DI SEGGIO

 

Per le elezioni comunali del 16 Giugno e 30 Giugno (in caso di ballottaggio) 2019, il Presidente della Corte d’Appello di Cagliari ha provveduto a trasmette ad ogni comune l’elenco dei presidenti designati per ciascuna delle sezioni elettorali istituite nel proprio territorio.

Poiché potrà rendersi necessario procedere alla sostituzione di alcuni dei presidenti nominati, si rende noto a quanti interessati alla nomina in sostituzione dei rinunciatari, che è possibile produrre apposita istanza mediante compilazione dell’apposito modulo ( reperibile sul sito del Comune di Alghero  http://www.comune.alghero.ss.it/it/comunicazione/notizie/notizia/Avviso-sostituzione-Presidenti-di-seggio/) da trasmettere al Comune di Alghero, unitamente alla copia fotostatica di un documento d’identità in corso di validità, utilizzando l’indirizzo e-mail/pec: [email protected], oppure, consegnarlo direttamente all’Ufficio elettorale di via Catalogna-Trav., n. 52, dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e il martedì e il giovedì dalle ore 15:30 alle ore 16.30.

Le domande dovranno pervenire entro le ore 12:00 di lunedì 10 Giugno 2019.

Gli interessati dovranno essere obbligatoriamente già iscritti all’Albo dei Presidenti di seggio.

Costituisce titolo di preferenza, nell’ordine, l’esperienza pregressa come presidente di seggio, di segretario o di scrutatore.

Per eventuali chiarimenti contattare il sig. Fulvio Sechi al numero 079-9978910.