Sardegna in “zona gialla”, riapre il M.A.S.E., ma non nei weekend per il divieto previsto dalle prescrizioni anti-Covid del Governo uscente.

In attesa di novità, sono fruibili anche i siti di Punta Giglio e Le Prigionette, restano chiusi gli spazi museali ubicati a Casa Gioiosa.

 A seguito del passaggio della Sardegna in “zona gialla”, il M.A.S.E. Museo Antoine de Saint-Exupéry Alghero, riaprirà le porte ai visitatori ogni giovedì e venerdì dalle ore 10.00 alle 17.00 a partire da giovedì 11 febbraio 2021. Il ticket sarà sempre di euro 5,00 per gli adulti e gratuito fino ai 12 anni. Nel rispetto delle regole anti Covid 19, tutti i visitatori dovranno indossare la mascherina, igienizzarsi le mani dalla apposita colonnina all’ingresso del Museo e sottoporsi alla misurazione della temperatura. Il Museo resterà chiuso nei weekend, in attesa di eventuali nuove indicazioni dal Governo entrante, sempre a seguito delle prescrizioni previste dalle cosiddette “zone gialle”. Mentre, trattandosi di spazi all’aperto, sono fruibili i percorsi di Punta Giglio e de Le Prigionette (quest’ultimo nei fine settimana) e sempre in attesa di nuove indicazioni dal Governo, restano invece ancora chiusi gli spazi museali di Casa Gioiosa. 




PASSAPORTO SANITARIO ANTI COVID IN CORSICA, TEDDE (F.I): A 10 KM. DALLASARDEGNA E’ PREVISTO CIO’ CHE E’ STATO IMPEDITO A SOLINAS. GOVERNO STA ALLA FINESTRA. DA NOI POLEMICHE LACERANTI EPRETESTUOSE.

Alghero, 13 dicembre 2020 – “E’ piuttosto bizzarro che la obbligatorietà della certificazione che attesti la negatività al Covid-19 per i turisti italiani che si recano in Corsica non abbia suscitato le polemiche virulente scatenate contro il presidente Solinas allorché propose la medesima misura a maggio, in piena crisi pandemica.” Così l’ex sindaco di Alghero Marco Tedde (F.I) commenta l’ordinanza del Prefetto della Corsica che ha prescritto che tutti i passeggeri viaggianti sulle linee Italia/Corsica dall’8 dicembre dovranno presentare una certificazione eseguita nelle 72 ore precedenti che attesti la negatività al Covid-19. In mancanza del certificato i passeggeri dovranno sottoporsi ad un test entro 24 ore dall’arrivo  in Corsica. La stessa misura proposta a maggio, in piena crisi pandemica, dal Presidente della Regione Sardegna Solinas che su indicazione del Comitato tecnico scientifico  propose al Governo un provvedimento  che prevedeva test sierologici per i turisti che sbarcavano in Sardegna. “Allora –ricorda Tedde- a questa richiesta di buon senso tesa ad adottare filtri che potessero contemperare la tutela della salute con la libertà di movimento, il Governo e i soliti polemisti “un tanto al chilo” aggredirono Solinas definendo l’ipotesi ingestibile, ipocrita e senza senso. E subissandolo con un fuoco di fila di sgradevoli contumelie. Il resto è cronaca –attacca Tedde- il Governo si oppose fermamente all’adozione di questa misura e la Sardegna passò da un indice di contagio dello 0,24, il migliore d’Italia, ad una recrudescenza del virus catapultato sull’isola da turisti imprudenti.” Tedde sottolinea che ad una prescrizione così rigorosa, che viene adottata a 10 km dalle coste sarde, si sarebbe aspettato forti polemiche e proteste ufficiali della Farnesina verso la Francia. “Se questo non accade, è evidente che con il senno del poi, specie a seguito degli effetti della seconda ondata, il Governo valuta positivamente la proposta di Solinas e l’iniziativa dei cugini francesi. Ne prendiamo atto. Ma avrebbero potuto pensarci prima –chiude Tedde-.”