MATER OLBIA HOSPITAL: NOVITA’ PER ATTIVITA’ PRIVATA, CHECK-UP E ANALISI. NEL 2021 IN FORTE CRESCITA RICOVERI, PRESTAZIONI AMBULATORIALI E FATTURATO

Presentato il nuovo Reparto Solventi per le prestazioni a pagamento. Investimenti per lo sviluppo di Stroke Unit, Cancer Center e Radiologia Interventistica e Angiografica
Olbia, 8 luglio 2021 – Nuove iniziative del Mater Olbia Hospital a due anni dall’avvio delle attività a pieno regime. La struttura ospedaliera ha infatti aperto il reparto solventi, l’area dedicata all’attività privata con prestazioni a pagamento o in convenzione con fondi o assicurazioni, e ha anche lanciato nuove soluzioni per incentivare la prevenzione come i profili check-up e i pacchetti per le analisi di laboratorio. Queste novità sono state illustrate stamani nel corso di una conferenza stampa. Nell’occasione, è stato anche fornito un aggiornamento sui dati relativi alle attività e ai risultati economici della struttura, che sono tutti in netta crescita: nei primi sei mesi del 2021 i ricoveri sono stati 2.817 e le prestazioni ambulatoriali 127.991, i dipendenti ad oggi sono 396 tra personale sanitario e amministrativo (di cui l’86% è sardo), mentre la previsione di fatturato a fine anno dovrebbe superare i 42 milioni di euro.
“Questi risultati confermano il trend di crescita che è stato costante sin dall’avvio dell’attività a testimonianza della necessità del territorio di accedere a nuovi servizi più specifici e a cure più avanzate” ha dichiarato il Prof. Rocco D.A. Bellantone, membro del consiglio di amministrazione del Mater Olbia Hospital.
Il Reparto Solventi è posto al sesto e ultimo piano del Mater Olbia Hospital: occupa un’area di 4.500 mq ed è composto da 40 camere standard, 5 suite e 2 appartamenti, oltre a un’area salotti, aree relax e una grande terrazza con vista sul mare. Per quanto riguarda le soluzioni per la prevenzione, sono stati avviati sei profili per il check-up pensati sulla base delle esigenze e delle caratteristiche di ciascun paziente: si parte dal “profilo base” (costo 290 euro) in cui sono comprese analisi del sangue approfondite, una visita specialistica e tre esami strumentali, fino al “profilo avanzato” (costo 900 euro) in cui oltre agli esami del sangue sono previste quattro visite specialistiche e ben otto esami strumentali. Oltre al valore clinico è significativa la praticità del servizio per il paziente, vista la possibilità di una singola
prenotazione per tutti gli esami, che saranno concentrati al massimo in mezza giornata, oltre alla disponibilità di una camera singola per tutto il tempo di permanenza in ospedale. I pacchetti per gli esami di laboratorio, invece, consentono di eseguire una serie di esami del sangue selezionati in base a cosa il paziente desidera tenere sotto controllo, come la tiroide, la funzionalità renale, epatica o cardiovascolare oppure il metabolismo osseo.
Diverse le attività previste a cavallo tra il 2021 e il 2022. L’ospedale ha infatti già presentato alla Regione un progetto per lo sviluppo nelle seguenti aree: Stroke Unit, Cancer Center e Radiologia interventistica e angiografica. Quest’ultima, già attiva all’interno dell’ospedale, ha recentemente eseguito tre interventi di indiscussa rilevanza clinica per il territorio. Sono stati trattati per la prima volta al Mater Olbia un caso di stroke molto delicato dovuto alla trombosi acuta della carotide in un paziente ricoverato per Covid, in collaborazione con la Neurologia; un caso di aneurisma dell’aorta, che rappresenta il trattamento di maggiore complessità nell’ambito delle malattie vascolari e in ultimo, per la prima volta in Sardegna è stato posizionato uno stent biliare riassorbibile grazie al quale il paziente evita completamente l’intervento chirurgico per la correzione delle vie biliari.
Parallelamente, il nuovo centro di Radioterapia è stato accreditato presso la Regione Sardegna. Per il via definitivo restano da definire alcuni aspetti burocratici ma nel frattempo sono stati già trattati gratuitamente oltre 15 pazienti, una scelta dovuta all’urgenza e all’impossibilità per questi pazienti di essere trattati altrove e nel breve tempo.
“A passo costante portiamo avanti gli obiettivi che ci siamo prefissati: la Sardegna è un posto dove ci si può curare al pari di altri posti in Italia e in alcuni casi al di sopra.” ha sottolineato Franco Meloni, direttore generale e direttore sanitario dell’ospedale.
Olbia, 8 luglio 2021
Il Mater Olbia
Il Mater Olbia Hospital è il risultato della partnership fra Qatar Foundation Endowment (QFE) e Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS (FPG) che hanno deciso di unire competenze ed esperienze per dare vita a un ospedale d’avanguardia e di eccellenza al servizio del Territorio della Gallura e per tutta la Sardegna. Avviata nel dicembre 2018 l’attività ambulatoriale, dal primo luglio 2019 ha preso avvio l’attività di ricovero. Obiettivo primario di Mater Olbia è assicurare cure di qualità ai pazienti in un ambiente confortevole e garantire che si sentano a proprio agio durante la permanenza in ospedale: questo grazie all’esperienza di un personale altamente qualificato e all’interno di un sistema in grado di collegare centri di ricerca internazionale con la rete sanitaria della Regione Sardegna.
L’ospedale dispone di 200 posti letto autorizzati e accreditati, 5 sale operatorie di ultima generazione e una vasta dotazione di macchinari diagnostici altamente tecnologici.




Alghero: Edilizia Privata – diferimento termini e scadenze

L’Assessorato all’Edilizia Privata ha disposto i differimenti temporali di cui al D. L. n. 18 del 17 marzo 2020, “Cura Italia”,

In particolare :

i termini di risposta alle richieste di accesso agli atti, per le verifiche dei procedimenti autocertificativi, per l’acquisizione dei pareri in conferenza di servizi asincrone, sono differiti per un periodo non superiore a 52 giorni, ovvero quelli relativi e pendenti alla data del 23 febbraio o iniziati in data successiva a tale data, fino al 15 aprile 2020;

i termini per il rilascio dei permessi di costruire in deroga, in sanatoria, in accertamento di conformità e i pareri preliminari sono differiti per un periodo non superiore a 52 giorni come dal predetto comma 1;

i termini per il rilascio dei certificati di idoneità alloggio extracomunitari, di abbattimento barriere architettoniche, dichiarazioni di inagibilità e dei certificati di destinazione d’uso, sono differiti per un periodo non superiore a 52 giorni come dal predetto comma 1;

Inoltre, ai sensi dell’art. 103 comma 2 del D. L. n. 18 del 17 marzo 2020,”Cura Italia” i certificati, gli attestati, le concessioni e i permessi, le autorizzazioni e gli atti abilitativi comunque denominati, con scadenza tra il 31 gennaio 2020 ed il 15 aprile 2020 conservano la loro validità fino al 15 giugno 2020.

Ai sensi dell’art. 103 comma 2 del D. L. n. 18 del 17 marzo 2020,”Cura Italia” sono differiti i termini per la comunicazione di inizio lavori e fine lavori nonché quelli di esecuzione di lavori come da ordinanze e di ingiunzione di cui alla L. n. 689/81 e LR n. 23/85.

Ai sensi dell’art. 103 comma 6 del D. L. n. 18 del 17 marzo 2020,”Cura Italia” l’esecuzione dei provvedimenti di rilascio degli immobili, anche ad uso non abitativo, sono sospesi fino al 30 giugno 2020.

Sono prorogati o differiti nel tempo, per il tempo corrispondente, i termini di formazione della volontà conclusiva dell’amministrazione nelle forme del silenzio significativo previste dall’ordinamento.




BANDO REGIONALE EDILIZIA PRIVATA – Boom di richieste per il bando da 25 milioni per ristrutturare le case sarde

BANDO REGIONALE EDILIZIA PRIVATA – Boom di richieste per il bando da
25 milioni per ristrutturare le case sarde: più di 6mila le domande.
1.271 i cittadini riceveranno il finanziamento per un giro d’affari di
oltre 100milioni di investimenti. Giacomo Meloni (Presidente
Confartigianato Edilizia Sardegna): “Anche così si combatte la crisi
dell’edilizia. Soddisfatti per lo strumento ma necessario reperire
risorse per chi è rimasto fuori dalla graduatoria”. Confartigianato
Edilizia chiede incontro all’Assessore all’Urbanistica Quirico Sanna.

Sono più di 6mila le domande che i cittadini sardi hanno presentato
all’Assessorato Regionale all’Urbanistica per fruire dei finanziamenti
che incentivano il recupero e la riqualificazione delle case private.
Di queste 1.271 saranno finanziate, di cui 110 nel territorio del
Sulcis.

E’ questo ciò che emerge dai dati resi pubblici dall’Assessorato sul
bando “Finanziamento di interventi di manutenzione, restauro,
risanamento conservativo e ristrutturazione finalizzati al recupero e
alla riqualificazione del patrimonio immobiliare privato ricadente nel
territorio regionale”, aperto il 10 settembre scorso, che ha messo a
diposizione dei privati ben 25 milioni di euro per risanare,
manutenere, restaurare e ristrutturare gli immobili privati ad uso
residenziale, con interventi finalizzati all’efficientamento
energetico dell’edificio, integrati in interventi globali che
comprendono opere sull’involucro edilizio.

Secondo l’analisi effettuata dall’Ufficio Studi di Confartigianato
Sardegna, che ha esaminato le domande presentate e finanziate, la
media degli interventi per ogni abitazione è di circa 80mila euro, con
punte che superano anche a 150mila euro. I 1.271 interventi previsti,
attiveranno investimenti per oltre 100milioni che andranno a dare
ristoro, soprattutto, alle 13mila imprese artigiane dell’edilizia che
operano nell’Isola.

“Siamo molto soddisfatti per l’altissimo interesse da parte dei sardi
per il bando e perché è anche con questi strumenti che si combatte la
crisi in edilizia – commenta Giacomo Meloni, Presidente di
Confartigianato Edilizia Sardegna – ma siamo anche preoccupati perché
i fondi stanziati non basteranno per tutti: secondo i nostri calcoli
potrebbero rimanere fuori poco meno di 5mila domande per esaurimento
del plafond messo a disposizione”. “Per questo – continua Meloni –
chiederemo un incontro all’Assessore Regionale Quirico Sanna per
ragionare sul reperimento di risorse aggiuntive che siano utili a
riaprire la graduatoria a chi in questo momento è stato escluso per
esaurimento dei fondi, o, quanto meno, per soddisfare più richieste
possibili”. “Sappiamo bene che non basterebbero 130milioni di euro ma
siamo consapevoli sia della bontà dell’intervento, sia dello sforzo
economico fatto dalla precedente e dall’attuale Giunta, cosa assai
apprezzata – sottolinea il Presidente di Confartigianato Edilizia –
nonché dell’idea avuta dalla passata Commissione Speciale del
Consiglio Regionale per l’Artigianato e Commercio, e dal valore
inestimabile che tale incentivo ha per il rilancio dell’economia delle
costruzioni dell’Isola”.

Per l’Associazione Artigiana, anche in questo particolare momento, è
l’edilizia privata una delle attività imprenditoriali che meritano
un’attenzione particolare. Questo è infatti un settore che da solo è
in grado di mettere in moto una filiera che coinvolge molteplici
comparti produttivi con effetti economici moltiplicativi che hanno
pochi eguali. Tale attività, infatti, attraverso la riqualificazione
del patrimonio immobiliare privato, il decoro degli immobili (quindi
l’estetica della città), l’efficientamento energetico degli stessi,
può influire in modo positivo nello sviluppo e nella riqualificazione
dell’intera Sardegna.

Nel 2018 in Sardegna, le detrazioni per ristrutturazioni ed ecobonus
hanno attivato investimenti per 390 milioni di euro. Nelle costruzioni
tali incentivi hanno avuto effetto positivo e diretto sul 13% dei
lavoratori del settore: in valori assoluti, si parla di oltre 5mila
persone su un totale di quasi 40 mila addetti.

“Certamente – conclude Meloni – la valanga di richieste conferma la
necessità di rendere permanenti e strutturali questi bonus regionali e
dimostra come le famiglie, se messe nelle giuste condizioni, investono
nella cura della casa”.