Comunicato stampa Anav Sardegna del 29 gennaio 2021: TRASPORTI: I PRIVATI METTONO A DISPOSIZIONE OLTRE 250 MEZZI

Oltre 250 mezzi messi a disposizione da Anav, l’Associazione che rappresenta le aziende private di Tpl e noleggio autobus, per la riapertura degli istituti superiori sardi. L’Anav Sardegna interviene a sostegno delle criticità Covid-19, relative al rafforzamento delle linee scolastiche, coordinando un importante lavoro di messa in servizio di bus che ha coinvolto anche qualche altra azienda privata nella parte relativa ai mezzi mancanti: i mezzi sono destinati a implementare in sicurezza il servizio di  Arst, Trenitalia e delle aziende private che operano nel trasporto pubblico in convenzione e che in questa fase necessitano di più bus.

Le aziende private del Tpl isolano e dei bus turistici, si sono impegnate per favorire la riapertura in presenza delle scuole secondarie di secondo grado”, spiega il Presidente regionale Matteo Baire, che evidenzia il ruolo delle imprese private: “Nell’ambito dei servizi di trasporto pubblico locale, le imprese private continuano la propria opera a sostegno della mobilità in sicurezza di tutti i cittadini, secondo le linee guida del Governo in termini di riduzione della capienza dei mezzi di trasporto e con l’implementazione degli autobus in quest’ultimo periodo”.

Il fermo mezzi seguito all’emergenza epidemiologica ha generato oltre a pesanti riduzioni nei ricavi da traffico, anche un calo netto di fatturato nel settore noleggio, pari a oltre l’80% rispetto all’anno precedente la pandemia. Saranno quindi prevalentemente i mezzi da noleggio ad andare in soccorso delle linee scolastiche.Anav ha partecipato alle riunioni dei tavoli convocati dai Prefetti, ha portato l’esperienza e la professionalità delle aziende di trasporto e condiviso i documenti operativi che ne sono scaturiti con l’obiettivo di garantire il servizio in sicurezza.




LOCATION PER I MATRIMONI – ALGHERO ADEGUA L’OFFERTA E APRE AI SITI PRIVATI CON UN AVVISO PUBBLICO

Alghero, 20 novembre 2020 – Sposarsi ad Alghero, una tradizione che ha visto la Riviera del Corallo fare da scenario unico per tanti anni ai matrimoni, soprattutto per i turisti che scelgono di pronunciare il fatidico sì e trascorrere un breve periodo di luna di miele ad Alghero. Una consuetudine rinsaldatasi nei primi anni duemila, favorita dallo svilupparsi dei voli low cost con prevalente presenza britannica. Oggi Alghero vuole riproporre la sua intatta attrattiva, preparandosi alla ripresa in ogni sua componente tanto per i residenti che per i turisti. Anche con il rilancio della cerimonia  per matrimoni e unioni civili  con una rivisitazione della lista delle location individuate nel 2015 e riproposta e attualizzata qualche giorno fa della Giunta di Mario Conoci. Gli sposi potranno scegliere le Grotte di Nettuno, la Torre Nuova di Porto Conte, la Spiaggia di Mugoni, il Nuraghe Palmavera, la Spiaggia di Maria Pia, i Bastioni, la Torre di Sulis, la terrazza panoramica della Torre di Porta Terra, altre sedi di proprietà privata disponibili tramite adesione all’avviso pubblico che l’Amministrazione sta emanando. Le suddette location vengono riproposte con una modifica alla tariffa base risalente al 2015. Ad oggi, infatti, il regime tariffario previsto non è stato in grado di generare sufficiente interesse per le coppie e i conseguenti introiti che avrebbero dovuto incrementare le misure sul decoro urbano, sul sostegno alla promozione turistica e ai progetti obbiettivo del personale. La Giunta ha rilanciato le suggestive  location, aprendo la possibilità con un avviso pubblico senza scadenza  ai titolari di concessione demaniale su spiagge e altri spazi sul litorale comunale o di proprietari o titolari di altro diritto reale su strutture o edifici di particolare valore storico, artistico, culturale e paesaggistico – architettonico nel territorio comunale di Alghero, che possono presentare manifestazione di interesse a concedere in comodato d’uso gratuito permanente, in uso esclusivo e gratuito al Comune di Alghero, idonei spazi e locali ai fini dell’istituzione di separati Uffici di Stato Civile, per la sola celebrazione di matrimoni con rito civile. “Abbiamo voluto prevedere una ulteriore facilitazione per i cittadini e turisti che intendono sposarsi nella nostra città, guardando anche in questo caso al dopo emergenza, creando tutti i presupposti affinché Alghero possa tornare alla normalità e nel contempo riappropriarsi del ruolo di destinazione turistica privilegiata per i matrimoni. Abbiamo voluto, inoltre, stare dalla parte delle imprese, mettendo a disposizione delle attività che intendano sviluppare questo tipo di attività, modalità per il riconoscimento di sede staccata dello Stato  Civile più semplici e attivabili in qualunque momento”, afferma l’Assessore al Turismo Marco Di Gangi.  Tariffe ridotte del 60% rispetto a quelle precedentemente previste, per cui, a titolo esemplificativo, sposarsi alle Grotte di Nettuno costerà 1.000 euro rispetto ai 2.500 precedenti. Chi sceglie la Torre di Sulis, invece, spende 720 euro in luogo dei 1.800 precedenti. Chi si sposa al Nuraghe Palmavera dovrà versare 800 euro e non 1.600.



Sassari: Il Comune cerca alloggi dai privati per le famiglie Rom

Il Comune di Sassari ha pubblicato sul sito www.comune.sassari.it un avviso pubblico rivolto ai proprietari di abitazioni per acquisire manifestazioni d’interesse a mettere a disposizione gli immobili in locazione in favore delle famiglie Rom per il superamento dell’emergenza abitativa. In questo complesso e delicato percorso di integrazione, l’Amministrazione sarà garante della corretta gestione dell’immobile (coperto per eventuali danni da un fondo di garanzia) e interverrà con operatori sociali dedicati, per favorire un adeguato inserimento dei nuclei familiari nei nuovi contesti abitativi. Per maggiori informazioni, oltre al sito del Comune, si può fare riferimento agli uffici del Settore in via Coppino 18, primo piano, il lunedì, mercoledì e venerdì, dalle 11 alle 13.

Il Parlamento europeo, già dal 2013, ha chiesto agli Stati membri di adottare, entro il 2020, un piano di superamento dei campi nomadi attraverso l’attuazione di misure efficaci per l’integrazione dei cittadini Rom nel rispetto dei loro diritti fondamentali come l’accesso all’istruzione, all’occupazione, all’assistenza sanitaria e all’alloggio. Al fine di adempiere alle direttive europee e di evitare una eventuale procedura d’infrazione e le sanzioni conseguenti, la Regione Sardegna ha assegnato al Comune di Sassari nel 2018 le risorse finanziarie destinate all’inclusione sociale e abitativa delle famiglie Rom residenti nel campo sosta alle porte della città.

Il Settore Politiche della Casa, Lavori e Manutenzioni Edilizia Residenziale Pubblica, su indirizzo della Giunta, ha promosso nei giorni scorsi un incontro di sensibilizzazione sul tema, e ha avviato un confronto con le associazioni di categoria firmatarie dell’accordo territoriale (associazioni dell’inquilinato e della proprietà immobiliare) e con le organizzazioni di volontariato laico e religioso impegnate sul fronte della tutela dei diritti dei cittadini Rom. Durante l’incontro, tutti hanno convenuto sull’esigenza di attivare una rete di collaborazione nella ricerca di soluzioni abitative alternative al campo sosta.