8 NUOVI PROGETTI PER IL REINSERIMENTO SOCIO-LAVORATIVO DI PERSONE DETENUTE

Attraverso l’ultima edizione del bando “Evado a lavorare”, la Fondazione con il Sud sosterrà le nuove iniziative – in Basilicata, Campania, Puglia e Sicilia – con quasi 3 milioni di euro.

I progetti coinvolgeranno 500 persone detenute, con la presenza di 24 strutture penitenziarie del Sud nelle partnership, l’avvio di quasi 200 tirocini formativi e oltre 120 nuovi posti di lavoro.

Roma, 2 ottobre 2025 – Formazione, lavoro e welfare come elementi imprescindibili per favorire il reinserimento sociale di persone detenute. Partono da qui gli 8 nuovi progetti che la Fondazione con il Sud sosterrà con quasi 3 milioni di euro e che saranno avviati in Basilicata (1 in provincia di Potenza); Campania (4 nelle province di Napoli, Caserta e Benevento); Puglia (2 in provincia di Barletta-Andria-Trani) e Sicilia (1 in provincia di Catania). Le iniziative sono state selezionate con la terza edizione del bando “Evado a lavorare”.

“Sempre più spesso ci troviamo davanti a notizie che ci raccontano di persone che nelle carceri compiono gesti con cui esprimono un profondo malessere: da inizio 2025 sono già più di 60 i suicidi negli istituti penitenziari italiani”, ha dichiarato Stefano Consiglio, Presidente della Fondazione con il Sud. “Il lavoro, ma anche tutta la rete di servizi di accompagnamento professionale e di supporto emotivo e personale, sono certamente strumenti imprescindibili per restituire dignità al tempo trascorso in carcere, oltre a ridurre drasticamente il rischio di recidiva che si verifica nel 70% dei casi tra chi non lavora e solo nel 2% tra chi ha vissuto un’esperienza lavorativa durante il periodo di detenzione, che nello stesso tempo beneficia anche di ricadute positive sull’autostima e sul benessere”.

I progetti sperimenteranno percorsi di reinserimento sociale e lavorativo di persone in esecuzione penale che, partendo dalla dimensione occupazionale, siano in grado di rispondere in modo multidimensionale ai diversi bisogni sociali (casa, salute, inclusione). L’obiettivo è offrire una reale e concreta “seconda possibilità” ai detenuti, ponendo al centro la persona e le sue peculiarità. Sono previsti percorsi formativi anche con il rilascio di qualifiche professionali in vari ambiti (agricolo, spettacolo, alimentare, servizi alla persona ed educativi, socio-assistenziali, cantieristica navale e restauro imbarcazioni); strumenti di ricerca del lavoro anche attraverso servizi di matching con i bisogni delle imprese; tirocini e inserimenti lavorativi; supporto abitativo e psicologico anche con accompagnamento nella gestione delle emozioni; attività di sensibilizzazione rivolte soprattutto alle aziende sulle opportunità dell’inclusione lavorativa di persone che hanno scontato o stanno scontando la pena in carcere, promuovendo l’abbattimento del pregiudizio nei loro confronti.

Si prevede di coinvolgere nelle attività 500 persone detenute, attivando quasi 200 tirocini formativi e stipulando oltre 120 contratti di lavoro. In tutti i casi l’inserimento lavorativo è previsto all’interno di realtà consolidate, suddivise al 50% tra cooperative sociali partner e realtà profit del territorio.

Le 8 iniziative finanziate coinvolgeranno nelle partnership progettuali più di 100 organizzazioni (con una media di 13 partner a progetto) tra cooperative e imprese sociali, enti pubblici, associazioni, fondazioni, diocesi, organizzazioni di volontariato e 24 strutture penitenziarie.

Come spiega il Cnel nel report “Recidiva Zero. Studio, formazione e lavoro in carcere e fuori dal carcere” (2025), i detenuti e le detenute che lavorano sono solamente il 34,3% (21.235) della popolazione carceraria. Oltre l’85% nel 2024 ha lavorato alle dipendenze dell’Amministrazione penitenziaria. Fra le tipologie di lavoro in cui sono impegnate le persone detenute si osserva una concentrazione nei servizi d’istituto (70,7%), mentre il 5,4% lavora in istituto per conto di cooperative o imprese, il 5,3%, essendo in regime di semilibertà, lavora in proprio o per conto di datori di lavoro esterni e il 5% si occupa della manutenzione dei fabbricati.
Per quanto riguarda la formazione, il XXI rapporto sulle condizioni di detenzione di Antigone (2025) riporta percentuali tendenzialmente basse di persone coinvolte in corsi all’interno degli istituti: al 31 dicembre 2024 risultavano attivi 393 corsi, con la partecipazione di solo il 7,2% delle persone detenute.

Roberta Moretti
Ufficio stampa




COLDIRETTI NU-OG: FUTURO DEL BOVINO SARDO PASSA DAL NUORESE CON I PROGETTI DI FILIERA PER CARNE 100% ITALIANA.

GRANDE SUCCESSO PER LA PARTECIPATA ASSEMBLEA DELL’ASSOCIAZIONE TRA CONFRONTO E PROPOSTE 

Nuove prospettive, progetti ambiziosi e un impegno concreto per rilanciare il comparto bovino. È quanto emerso dall’assemblea organizzata da Coldiretti Nuoro Ogliastra, che ha richiamato a Nuoro, presso la Cooperativa Sociale Lariso in località Prato Sardo, oltre 150 allevatori delle razze Limousine e Charolaise. Un appuntamento strategico che ha posto le basi per affrontare con unità e visione le sfide di un settore fondamentale per l’economia dell’isola e che ha unito aziende di settore alla federazione rappresentata dai suoi vertici provinciali e da tutti i segretari di zona riuniti nella giornata di confronto.

NUOVO CONTRATTO FILIERA. Tra le principali novità discusse durante l’assemblea, spicca la presentazione del nuovo contratto di filiera sottoscritto dalla Confederazione Nazionale Coldiretti con Inalca, per una Filiera Bovina 100% nati ed allevati in Italia. Un progetto ambizioso e strategico che mira a valorizzare le carni di qualità e il made in Italy, promuovendo la produzione di ristalli nazionali di razze come Limousine e Charolaise, iscritte al Libro Genealogico, e dei loro incroci. 

“Questo percorso – ha sottolineato il presidente di Coldiretti Nuoro Ogliastra, Leonardo Salis – nasce originariamente per sostenere e valorizzare le aree interne del Sud, storicamente vocate all’allevamento estensivo della linea vacca-vitello. Dal 2025, tuttavia, sarà esteso a tutto il territorio nazionale, offrendo nuove opportunità anche per i nostri allevatori sardi. L’obiettivo è migliorare il patrimonio bovino italiano, incrementando la produzione di carni di alta qualità e riducendo la dipendenza dalle importazioni estere. Questo rappresenta una svolta significativa per il settore, spesso dimenticato, ma cruciale per l’economia dell’isola”.

OBIETIVI AMBIZIOSI. Il progetto punta a consolidare la competitività delle aziende, assicurando una giusta remunerazione dei prodotti e aumentando la quota di mercato di carni 100% italiane. “Vogliamo garantire una stabile collocazione sul mercato dei vitelli da ristallo, migliorando la competitività del prodotto – ha aggiunto il direttore della Federazione, Alessandro Serra – e promuovendo un processo di valorizzazione che, a breve, coinvolgerà anche le razze bovine autoctone. Questo sarà un passo decisivo per l’aggregazione e la valorizzazione del prodotto, fondamentali per assicurare agli allevatori un reddito adeguato e sostenibile”.

SETTORE TRAINANTE. L’incontro è stato anche l’occasione per ribadire l’importanza del settore bovino per l’economia sarda, spesso messo in secondo piano. “Il comparto bovino non è solo un pilastro dell’agricoltura sarda, ma anche un elemento identitario che merita di essere tutelato e valorizzato – conclude Coldiretti Nuoro-Ogliastra – assemblee come questa sono indispensabili per affrontare insieme le sfide del presente e del futuro, con una visione che guardi allo sviluppo sostenibile e alla valorizzazione delle eccellenze territoriali”. Il grande apprezzamento da parte della base sociale partecipante ha testimoniato l’efficacia 

  1. Perché quest’assemblea è stata considerata così importante?
    L’assemblea ha riunito oltre 150 allevatori delle razze Limousine e Charolaise, i vertici provinciali di Coldiretti e tutti i segretari di zona. È stata un momento strategico per definire nuove linee di sviluppo del comparto bovino, affrontare le sfide dell’economia locale e rilanciare un settore fondamentale per l’isola.
  2. Quali sono le principali novità emerse?
    Una delle principali novità è stata la presentazione del nuovo contratto di filiera sottoscritto a livello nazionale da Coldiretti con Inalca, finalizzato a creare una Filiera Bovina 100% italiana, dalla nascita all’allevamento. L’accordo punta a valorizzare le carni di qualità e a ridurre la dipendenza dalle importazioni estere.
  3. In che modo questo progetto coinvolgerà la Sardegna?
    Dal 2025 il nuovo contratto di filiera si estenderà all’intero territorio nazionale, coinvolgendo anche gli allevatori sardi. Questo offrirà nuove opportunità per le aziende locali, incrementando la produzione di carni pregiate e generando migliori prospettive economiche per l’intero comparto.
  4. Quali razze bovine saranno valorizzate?
    Il progetto si concentra su razze come Limousine e Charolaise, iscritte al Libro Genealogico, e i loro incroci. Inoltre, in futuro, si prevedono azioni per valorizzare anche le razze bovine autoctone dell’isola.
  5. Quali sono gli obiettivi ambiziosi del contratto di filiera?
    L’obiettivo è consolidare la competitività delle aziende, garantire una giusta remunerazione dei prodotti, aumentare la quota di mercato di carni 100% italiane, migliorare la collocazione sul mercato dei vitelli da ristallo e promuovere l’aggregazione dei produttori.
  6. Perché il settore bovino è così importante per la Sardegna?
    Il comparto bovino è un pilastro dell’agricoltura sarda e parte integrante dell’identità economica e culturale dell’isola. Un rilancio di questo settore significa tutelare un patrimonio locale e sostenere l’economia rurale, spesso trascurata ma cruciale per la coesione dei territori interni.
  7. Qual è stato il riscontro degli allevatori presenti?
    L’ampia partecipazione e il grande apprezzamento da parte degli allevatori testimoniano l’interesse e la fiducia verso le nuove proposte. Assemblee come questa permettono un confronto diretto tra base sociale, dirigenti e tecnici, favorendo scelte condivise e strategie più efficaci per il futuro del settore.



nessun finanziamento destinato a progetti approvati in materia di tutela dell’Algherese è stato revocato.

Ci tengo a sgombrare subito il campo dalle notizie false: nessun finanziamento destinato a progetti approvati in materia di tutela dell’Algherese è stato revocato. Insieme agli uffici dell’Assessorato alla Cultura abbiamo vigilato sui finanziamenti ricevuti e sui progressi dei progetti, restando costantemente in contatto tanto con gli enti beneficiari quanto con gli uffici della Regione. Proprio gli uffici RAS, nel continuo dialogo intercorso fra funzionari in fase di rendiconto, hanno garantito la possibilità per Alghero di ottenere nel 2023 le somme stanziate per i due progetti non ancora completati, anche in virtù della specificità linguistica catalana. I progetti in questione riguardano il corso di lingua algherese da realizzare con l’Istitut d’Estudis Catalans e la riedizione del dizionario Sanna da portare avanti insieme alla Consulta Civica per le Politiche Linguistiche. Oltre che rieditare il “Sanna”, in accordo con la Consulta Civica per le Politiche Linguistiche, abbiamo scelto di aggiornarlo proprio con il prezioso lavoro svolto dalle associazioni della Consulta attraverso il gruppo di lavoro per la normativizzazione de la llengua. I tempi necessari per aggiornare il dizionario – ed evitare di sprecare i fondi attraverso la ristampa di un documento superato – hanno ovviamente fatto slittare al 2023 la realizzazione del progetto. Nel frattempo potremo anche intervenire per dare maggiore capacità di azione alla Consulta stessa, superando alcuni limiti previsti dallo statuto in materia di operatività e spesa.
Per quanto riguarda le certificazioni della conoscenza del Catalano di Alghero, livello C1, sono già in corso le attività necessarie per provvedere alla consegna delle stesse ai partecipanti che hanno superato le prove nel più breve tempo possibile. Insomma: nessun finanziamento è andato perso. L’impegno sulla valorizzazione della lingua algherese è concreto e costante, attraverso un dialogo con il mondo delle associazioni e le istituzioni. Ovviamente non posso che dirmi rammaricato e un po’ stupito che una forza di maggioranza, se tale si ritiene, senta il bisogno di depositare un’interrogazione consiliare e darne notizia a mezzo stampa prima di consultare gli uffici competenti o contattare l’assessore di riferimento. Ritengo che il gruppo consiliare dell’UdC, evidentemente male informato da chi ha portato la voce pur essendo scollegato da questa realtà amministrativa, avrebbe potuto evitare questo scivolone pubblico. Gli uffici, il dirigente ed io restiamo come sempre a disposizione per chiarimenti e approfondimenti, ricordando a tutti che le porte dell’Assessorato sono sempre aperte.

Alessandro Cocco, assessore alla Cultura e Turismo città di Alghero




Dieci progetti d’impresa per la scuola dell’associazione Maestrale

Grande successo per la scuola dell’Associazione Maestrale, dedicata alla sostenibilità e alla creazione d’impresa, giunta alle sue battute conclusive. Si terrà mercoledì 14 dicembre dalle 15 alle 19, nella Sala Sari del Liceo Classico, in via Carlo Alberto, l’evento finale dal titolo: “la forza delle idee”. La presentazione dei progetti d’impresa da parte dei partecipanti alla scuola, dopo un percorso di lezioni frontali, laboratori, stage, visite guidate e accompagnamento finale con tutor ed esperti, è molto attesa. Sono dieci i progetti che verranno illustrati dai proponenti: Caterina Flumene, Francesca Deiala, Beatrice Podda, Vanna Murgia, Patrizia Pinna, Annamaria Dettori, Giuseppe Esposito, Sara Ledda, Maria Giada Cabbua, Elena Muresu, Daniela Messina, Lorenzo Rubiu e Alessandro Auzzas. Spaziano dal sociale al turismo, dal mondo dell’educazione all’economia circolare, dalla rigenerazione urbana all’arte, dalla pianificazione all’ospitalità diffusa. Progetti sostenibili, innovativi e in linea con le domande del contesto territoriale. 80 iscritti ad una scuola che ha visto una costante partecipazione, quattordici lezioni frontali, quattro laboratori, sei visite guidate e stage a Bruxelles nel Parlamento Europeo. I partner dell’Associazione Maestrale sono tutti di prim’ordine, a partire dalla Fondazione di Sardegna che ha finanziato l’iniziativa, Comune di Alghero, Provincia di Sassari, Fondazione Alghero, Focus Europe, Banco di Sardegna, ANCE, Nobento e Oleificio San Giuliano. Queste due ultime aziende hanno contribuito anche con visite-stage e lezioni, insieme alle imprese Sella&Mosca e all’Azienda Agrituristica Sa Mandra. Molto importanti e graditi anche gli apporti dei partner tecnici come Theorema di Roma e di Aspal, l’agenzia sarda per le politiche attive del lavoro. I momenti di elaborazione e il contatto con i comparti produttivi sono stati la scelta vincente. Il viaggio formativo a Bruxelles ha creato il gruppo coeso e lo spirito di squadra. Dopo la “maratona” conclusiva di mercoledì, i progetti verranno presentati alle scuole superiori in un incontro da fissare entro gennaio, per dare così anche avvio ad una nuova scuola per il 2023, dal titolo “Progetto Città 4.0” dedicata non solo all’impresa, ma estesa ai progetti per il sociale, la cultura, il volontariato e la cittadinanza attiva, in cui saranno rafforzati i laboratori e le visite nelle aziende, nelle istituzioni, nelle realtà associative più importanti. Visita alle istituzioni europee compresa.




Due progetti editoriali per celebrare la collaborazione tra il Comune di Olbia e la Fondazione Giovanni Michelucci per il recupero funzionale del Teatro Michelucci




20 PROGETTI PER I FONDI PNRR – FERTILIA CANDIDATA CON IL PROGETTO PILOTA DA 20 MILIONI PER LA RIGENERAZIONE CULTURALE SOCIALE ED ECONOMICA

Borghi storici : Fertilia in  corsa per i fondi del Pnrr. Il  progetto di rigenerazione tra le proposte in Regione Al progetto pilota ritenuto più valido saranno destinati 20 milioni per la rigenerazione e valorizzazione dei piccoli centri. L’obbiettivo è la creazione di ricadute occupazionali sul territorio con la promozione di nuove attività imprenditoriali in ambito culturale e turistico. Si attende il decreto della Regione per il l’individuazione del centro 
Alghero, 21 febbraio 2022 – L’Amministrazione candida la borgata di Fertilia alla manifestazione di interesse finalizzata alla selezione di un progetto pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi per l’importo di 20 milioni. Sono 20 le proposte pervenute alla Regione da tutta l’Isola in adesione al bando  dei  fondi del Pnrr – l’Investimento 2.1 Attrattività dei Borghi, che mette a disposizione il finanziamento. L’obiettivo: la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi a rischio abbandono o già abbandonati. La Giunta Conoci ha presentato in Regione la scheda progettuale con la manifestazione di interesse riguardante la Rigenerazione di Fertilia, con progetto che sostiene l’idea del rilancio economico e sociale del della borgata storica, Città di Fondazione in Sardegna, un centro di cultura fin dalla sua fondazione, e  poi di trasformazione e sviluppo del territorio, sia nella struttura architettonica che definisce e riconosce il passato ed identità di un nucleo storico e sociale ancora presente ma fortemente a rischio abbandono. L’identità culturale che ha caratterizzato la nascita e lo sviluppo del borgo è nel suo nome di “terra ricca e feconda” ed è su questa immagine che si svilupperà la sua RI(GENER)AZIONE ossia la rinascita dalla sua stessa identità. “Non sarà facile accedere al finanziamento, visto che sarà scelto un solo progetto in tutta la Sardegna, ma sappiamo che  Fertilia custodisce un patrimonio culturale e storico  unico,  da salvaguardare e preservare e per questo merita tutte le attenzioni. Vogliamo cogliere ogni opportunità che si delinea con gli investimenti che il Governo e Regione  stanno  varando” – spiega il Sindaco Mario Conoci. “La borgata di Fertilia rappresenta una testimonianza storica non solo per Alghero ma soprattutto per la Sardegna e ha in sé il valore dell’integrazione, simbolo dell’accoglienza. L’intento è quello di attuare una  riqualificazione degli spazi pubblici, in gran parte di proprietà regionale,  il restauro del patrimonio storico architettonico, insieme all’attivazione di iniziative imprenditoriali che generino ricadute dal punto di vista dell’occupazione sul territorio” aggiunge. Simbolo della prima grande bonifica della Nurra iniziata negli anni ’30:  la prima pietra della borgata è stata posta il giorno 8 marzo 1936. I suoi abitanti sono stati  gli artefici di quella grande operazione urbanistica di bonifica del territorio. Cuore poi dell’esodo giuliano-dalmata verificatosi a partire dal 1947, Fertilia conserva un  patrimonio culturale  immenso: con il conflitto mondiale  i lavori di edificazione si interruppero e nel dopoguerra Fertilia aveva solo 13 caseggiati nella fase progettuale, con una precisa destinazione a scopi pubblici. Il progetto che l’Amministrazione ha candidato in Regione si divide in tre direttrici: Riqualificazione spazi pubblici e Waterfront, Riqualificazione strade e aree verdi e un terzo intervento che  comprende una molteplicità di iniziative  di tipo materiale ed immateriale da attuare su una serie di immobili oggetto di riqualificazione come: l’ex Acquedotto,  l’ex palazzo EGIS,  l’ex Cinema-Teatro, l’ex Casa del Fascio e la Torre Littoria, collocata in prossimità del Cinema-Teatro diverrà sede della Scuola di Cinematografia e spazi per le mostre temporanee; la palazzina dell’ex Poste e Telegrafo,  la Casa e la Torre Comunale; Palazzo Doria,  l’ex mercato coperto di via Parenzo.  Si tratta di immobili caratterizzati da un avanzato processo di declino e di abbandono, da recuperare mediante la rigenerazione che integra le politiche di salvaguardia e la riqualificazione degli insediamenti storici con le esigenze di rivitalizzazione e ri-funzionalizzazione degli stessi. Con l’attuazione del progetto, se destinatario dei finanziamenti,  In questo modo sarà possibile rivitalizzare il tessuto socioeconomico del borgo di Fertilia, contrastando i fenomeni di spopolamento e favorendo la riqualificazione del patrimonio esistente, sia dal punto di vista architettonico, che paesaggistico e delle tradizioni. — 




PROGETTI PER L’ALGHERESE NELLE SCUOLE – PASSI AVANTI CON I FINANZIAMENTI DELLA REGIONE

La procedura della Regione Sardegna per il sostegno alle linee di intervento di finanziamento dell’insegnamento del catalano di Alghero  nelle scuole segna un primo importante passo nell’applicazione della Legge regionale 22/2018. Sette progetti approvati per l’insegnamento in orario curriculare, e la Regione riapre i termini: c’è ancora spazio per ulteriori richieste, fino al 22 novembre.

La Consulta Cívica per les Polítiques Lingüístiques del Català de l’Alguer accoglie con favore i risultati degli avvisi pubblici dell’Assessorato alla Pubblica Istruzione della Regione, denominati “Insulas” e “Frailes” che mettono a disposizione annualmente complessivi 900 mila euro nell’Isola per l’insegnamento veicolare delle lingue delle minoranze storiche e laboratori didattici extracurriculari. Dopo una prima annualità che non ha potuto mettere in campo  progetti e risorse, in questo anno scolastico si aprono buone prospettive. Sono infatti sette le progettualità presentate per la linea “Insulas” dalle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado di Alghero che la Direzione Generale dell’Assessorato ha ritenuto ammissibili e finanziabili. Riteniamo che questo primo passo sia anche frutto degli sforzi compiuti dalla Consulta con il Comune di Alghero per la promozione delle opportunità normative e finanziarie presso le scuole cittadine e presso le famiglie. Il Comitato Direttivo della Consulta, composto dal Presidente Giovanni Chessa, dal Vicepresidente Stefano Campus, dal segretario Aldo Dore e dai componenti Guido Sari e Maria Grazia Fiori,  ritiene sia importante più che mai che si prosegua nella promozione delle opportunità, collaborando con il Comune di Alghero, presso le famiglie algheresi e presso le istituzioni scolastiche sostenendo la necessità di mettere in campo attività di insegnamento che la Regione sta facilitando con la legge 22.  Per questo motivi la Consulta, nel proseguire con la sensibilizzazione verso questa importante conquista culturale e sociale rappresentata dall’insegnamento nelle scuole dell’algherese, crede che la recente riapertura dei termini per la presentazione dei progetti nell’ambito della Linea “Insulas” per l’insegnamento della lingua in orari curriculari, che sposta al 22 novembre il termine per la presentazione dei progetti, sia un’ulteriore occasione da sfruttare. Non solo la riapertura dei termini, ma anche la possibilità di presentare fino a un massimo di quattro proposte progettuali per ordine di scuola. Confidiamo nella sensibilità del corpo docente che certamente non si lascerà sfuggire questa ulteriore apertura.

Il Presidente 

Giovanni Chessa 




Guardia Costiera e Parco, visita del Comandante Canu: sinergia per progetti e tutela ambientale [video + foto]

Visita Istituzionale del Direttore Marittimo del Nord Sardegna, il Capitano di Vascello Giovanni Canu, nella sede dell’Azienda Speciale Parco di Porto Conte. Incontro e discussione col Presidente Raimondo Tilloca su alcuni importanti temi. Commento positivo del Comandante Canu sull’area protetta

Visita a Casa Gioiosa da parte del Comandante della Direzione Marittima del Nord Sardegna, il Capitano di Vascello Giovanni Canu. Accompagnato dal Tenente di Vascello Giuseppe Tomai ha incontrato il Presidente dell’Aziende Speciale Parco di Porto Conte, Raimondo Tilloca, e il referente dell’Area Marina Protetta Capo Caccia-Isola Piana, dott. Alberto Ruiu. Dopo i saluti, alla presenza anche del direttore del M.A.S.E. Massimiliano Fois e della referente di ExplorAlghero, Carmelanna Zidda, e uno scambio di doni, è iniziato il confronto nella sala riunioni della sede a Tramariglio. Diversi i temi sul tavolo a partire dal problema della pesca di frodo e con ulteriori azioni da introdurre, repressive e di sensibilizzazione, tra cui il coinvolgimento sempre maggiore delle scuole con anche delle serate dedicate proprio alla risorsa mare, alla pesca sostenibile e alla tutela ambientale. Azioni che non possono che essere utili ad arginare dalla radice eventuali atteggiamenti contrari alla legge e di aggressione dell’ecosistema marino. Il progetto del campo boe, volto a creare un sistema di ormeggi finalizzato a limitare i danni creati nei fondali dagli ormeggi delle imbarcazioni, è stato un altro dei temi affrontati. Altra questione la pesca del “riccio di mare” con le recenti drastiche scelte utile a permettere il ripopolamento della specie. Tema che ha visto in questi anni in prima linea l’Ente Parco con anche le direttive sempre più restrittive introdotte dal direttore Mariani. Prima dei saluti finali, c’è stata una visita degli spazi museali con grande apprezzamento da parte del Comandante che ha sottolineato la grande rilevanza ambientale e sociale del Parco di Porto Conte e Area Marina Protetta Capo Caccia-Isola Piana. 




PROGETTI VOLTI ALLA SALVAGUARDIA DELLE AREE DI PREGIO DEL TERRITORIO COMUNALE – AVVISO PUBBLICO PER LE ASSOCIAZIONI

PUBBLICATO  L’ AVVISO  PER MANIFESTAZIONE DI INTERESSE RIVOLTO A TUTTE LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO E/O DI PROMOZIONE SOCIALE PER LA SOTTOSCRIZIONE DI UNA CONVENZIONE PER L’AVVIO DI PROGETTI VOLTI ALLA SALVAGUARDIA DELLE AREE DI PREGIO DEL TERRITORIO COMUNALE.

Alghero, 12 maggio 2021 – In esecuzione della Deliberazione di Giunta Comunale n. 101 del 21.04.2021, su proposta dell’Assessore all’Ambiente, si procede speditamente all’individuazione di una o più associazioni di volontariato e/o di promozione sociale senza fini di lucro finalizzata alla sottoscrizione di una o più convenzioni per l’avvio di progetti volti alla salvaguardia delle aree di pregio del territorio comunale in favore della comunità di Alghero. Le Associazioni culturali e di promozione sociale saranno coinvolte in progetti di salvaguardia. L’Amministrazione intende avvalersi della collaborazione fattiva con il privato sociale per valorizzare il prezioso contributo di liberi cittadini, volontari, che si adoperano per contribuire al decoro e alla pulizia del territorio anche in concorso con la stessa Amministrazione. 

Le attività oggetto delle convenzione sono le seguenti: – Ausilio nella promozione e cura ambientale del territorio con particolare riferimento alle aree di pregio ambientale atte a contribuire, in sinergia con l’Amministrazione Comunale, al mantenimento del decoro e delle pulizia delle aree non ricomprese nel perimetro urbano oggetto di pulizia da parte della Ditta appaltatrice dei servizi di igiene urbana, come ad esempio pulizia dai rifiuti non pericolosi abbandonati in aree comunali non rientranti nel perimetro di cui al contratto di igiene urbana sottoscritto con la ditta Appaltatrice di tali servizi; – Servizi di supporto alle attività di sensibilizzazione e comunicazione ambientale. Le attività oggetto della convenzione, non ricomprendono le attività di raccolta, trasporto e trattamento dei rifiuti così combe definite ai sensi dell’arte. 183 del D. Lgs. 152/0 lettere n) e o) le quali rimangono di competenza dell’Amministrazione Comunale.

Le associazioni interessate dovranno presentare, entro le ore 13,00 del giorno 29 maggio 2021 al Protocollo Generale del Comune di Alghero, nella Via Cagliari n. 2 ex Casa del caffè, la propria documentazione in plico chiuso recante la dicitura: “MANIFESTAZIONE DI INTERESSE RIVOLTA A TUTTE LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO E/O DI PROMOZIONE SOCIALE SENZA FINE DI LUCRO FINALIZZATA ALLA SOTTOSCRIZIONE DI UNA CONVENZIONE PER L’AVVIO DI PROGETTI VOLTI ALLA SALVAGUARDIA DELLE AREE DI PREGIO DEL TERRITORIO COMUNALE”. La domanda può essere presentata entro la medesima data anche tramite PEC secondo le modalità previste dall’avviso pubblicato all’albo pretorio del sito del Comune di Alghero, alla sezione Amministrazione Trasparente – Provvedimenti – Provvedimenti Dirigenti Amministrativi




Proroga avviso pubblico IN.S.I.E.M.E. per finanziare i progetti rivolti alle persone con disabilità

I raggruppamenti temporanei di soggetti (A.T.S./A.T.I.) hanno tempo fino al 15 aprile per partecipare all’avviso pubblico IN.S.I.E.M.E.. Il bando dell’Aspal finanzia i progetti che mirano a aiutare le persone con disabilità, attraverso un approccio multidisciplinare, a inserirsi nel mondo del lavoro.
Oltre alla proroga della scadenza sono stati modificati e semplificati alcuni requisiti per poter presentare la domanda.
Il bando completo è consultabile su Sardegna Lavoro.
Link: http://www.sardegnalavoro.it/agenda/avvisiagenda/?p=127831

COMUNICAZIONE ASPAL