Proiezione di Intro e Fora di Antonio Mannu

Al MuT di Stintino la proiezione del documentario Intro e Fora 

Venerdì 18 Novembre 2022 alle ore 11:00 la proiezione del documentario di Antonio Mannu nelle sale del Museo della Tonnara di Stintino:

“Intro e fora – 11 storie sarde” è un documentario realizzato nel 2014 da Antonio Mannu, costruito con l’utilizzo di video interviste e immagini fotografiche raccolte nell’ambito di un progetto di ricerca sulla migrazione sarda. Racconta le storie di 11 persone, nate in Sardegna o con origini nell’isola che, per lungo tempo o periodi più brevi, hanno vissuto in paesi diversi dall’Italia. A queste persone viene data voce in prima persona, con l’obiettivo di conoscere, attraverso i loro racconti, le esperienze di chi ha lasciato l’isola, di provare il loro mutato rapporto con la terra d’origine, indagando insieme il senso d’identità (se esiste o è percepito), il modo in cui questo si esprime e si trasforma nei luoghi del mondo, su come cambia, evolve o si annulla il sentimento di appartenenza. I protagonisti parlano del loro rapporto con i paesi e le città di approdo e, attraverso testimonianze dirette, danno conto dei variegati significati e delle valenze personali dei fenomeni migratori, processi storici drammaticamente attuali, spesso controversi. Il documentario nasce dal progetto “Migrazioni – in viaggio verso i migranti di Sardegna”. Protagonisti sono il musicista di Palau Paolo Angeli, incontrato a Barcellona; il ristoratore oristanese Paolo Arca, intervistato a Manama (Bahrain); Federica Di Felice, cresciuta a Siniscola, che vive a Malta.
Maria Antonietta Mulas è stata intervistata ad Ankara, in Turchia. Nicolas Cannoni, titolare di un’azienda tipografica, ha raccontato la sua storia da Santiago del Cile, dove è nato e vive;
Giorgio Casu, artista di San Gavino Monreale, parla di viaggi e di lavoro da New York, mentre, sempre nel continente americano, Giulia Melis dice del suo impegno a Buenos Aires
con l’associazione delle “Abuelas de Plaza de Mayo”. Ignazio Mannu, sassarese e marinaio giramondo, intervistato sull’isoletta di Ko Hong in Tailandia; Giuseppe Pilo, imprenditore e sassarese anche lui, incontrato a Doha (Qatar); quindi la cagliaritana Monica Cappello, assistente di volo che si racconta da Dubai. Per finire con la studentessa londinese Giulia Spissu, figlia di sardi.“Intro e fora – 11 storie sarde” si avvale di un contributo musicale di Paolo Angeli.
Il documentario è stato uno dei lavori selezionati per l’edizione 2015 del Festival del Documentario di Villanova Monteleone, costola del Sardinia Film Festival interamente dedicata al cinema del reale. In Sardegna è stato poi proposto a Iglesias, dove è stato proiettato nell’ambito delle ”Giornate del Cinema del Mediterraneo”, e in numerose altre occasioni. Nel gennaio 2016 è stato presentato a Barcellona, in Spagna.
In ambito scolastico è stato proposto al Liceo Artistico Fabrizio De André di Tempio e, a Cagliari, al Liceo Eleonora d’Arborea, al Liceo Dettori, presso l’Istituto Professionale Sandro Pertini, all’Istituto di Istruzione Superiore Michele Giua, al Liceo Artistico Statale Foiso Fois.






Diario di tonnara: al Mut di Stintino la proiezione del film di Giovanni Zoppeddu

Diario di tonnara: al Mut di Stintino la proiezione del film di Giovanni Zoppeddu

È un inno alla fatica del vivere e alla naturale propensione di una comunità alla tradizione e al rito “Diario di Tonnara”, il film di Giovanni Zoppeddu che sarà proiettato domenica 26 maggio alle ore 19 al Mut, Museo della Tonnara di Stintino. Il documentario, che sta girando l’Italia, da nord a sud, è stato recentemente proiettato a Firenze, all’interno di “Made in Sardegna”, vetrina del cinema sardo in Toscana, e sta per approdare sull’isola, dove lo aspettano sei serate. Una tappa significativa quella del Mut, unico spazio museale dedicato alla memoria della tonnara ad ospitare il film.

Prodotto dall’Istituto Luce Cinecittà e ispirato al libro omonimo del giornalista Ninni Ravazza, il documentario dà voce ai pescatori di tonno di Bonagia, in Sicilia, una comunità divisa tra pragmatismo del lavoro e tensione al sacro. Rais, tonnare e tonnaroti rappresentano il centro da cui si dipanano i racconti di un tempo passato che grazie al potere del cinema riemerge dall’oblio. Zoppeddu, alla sua prima esperienza come regista, si fa interprete di storie di mare, che sono della Sicilia e del mondo, e attraverso le immagini di repertorio di maestri come De Seta, Quilici, Alliata, racconta anche un pezzo profondo di storia del nostro cinema. Presenterà il film Paolo Mastino, giornalista di Rai Tre, che dialogherà con il regista e con lo scrittore Ninni Ravazza.

L’appuntamento sarà anche l’occasione per vedere la mostra “The Trap: catching the red tuna” di Mattia Barbata, un fotoreportage sulla rinata Tonnara di Portoscuso che ha inaugurato al Mut lo scorso 10 maggio.




Conferenza e proiezione del documentario “Maledetta primavera” di Fulvio Grimaldi

Il Circolo Fotografico Le Conce di Alghero, organizzatore della mostra fotografica “La rivolta di San Valentino. Bahrain 14 febbraio 2011”, visitabile sino al 31 dicembre presso la Torre di San Giovanni ad Alghero, comunica che giovedì 27 dicembre 2018 si terrà la proiezione del film documentario dal titolo “Maledetta Primavera” del giornalista inviato speciale Rai Fulvio Grimaldi.

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Dopo la visione del documentario, seguirà un incontro col giornalista che parlerà di “strategie di contrasto all’unità araba dalla prima guerra del Golfo all’attacco alla Siria, tra cosiddette primavere, guerre e terrorismi, alla luce di nuovi protagonisti e inediti allineamenti geopolitici. Potenziali di resistenza”.

 

La conferenza è parte integrante della serie di incontri sulla difficile situazione del Bahrain, che hanno visto nelle precedenti conferenze approfondimenti sulla situazione socio-politica e sulla legislatura vigente, con relazioni di Adriana Fara, giornalista, inviata speciale in Bahrain, l’avvocato algherese Edoaro Morette, esperto in diritto internazionale e gli esponenti di Amnesty International della sezione Sardegna, che hanno esposto un report sulla difficile situazione dello Stato.

 

La proiezione e l’incontro si terranno Giovedì 27 dicembre alle ore 17.30, presso la Sala Mosaico del Museo Archeologico di Alghero in Via Carlo Alberto, 7.

LA mostra fotografica, organizzata dallo storico Circolo Fotografico “Le Conce” di Alghero, è suddivisa in tre diversi sedi parallele, presso la Torre di San Giovanni, oppure presso la sede del circolo, in Via del Teatro 7, e all’interno della sala espositiva dell’associazione culturale “Caitta, percorsi d’arte”, sempre in Via del Teatro.

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Le sale espositive in via del Teatro, in Alghero

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Prima proiezione film “I primi “trent’anni di Autonomia”

Prima proiezione a Cagliari di “Sardegna: sguardi e passaggi dell’autonomia speciale”, il film di Guido Costa ritrovato e restaurato dalla Cineteca sarda.

Cagliari, 5 dicembre 2018 – Tre decenni di storia sarda (1948-1978) raccontati in poco più di 20 minuti attraverso le voci dei protagonisti e le immagini di una Sardegna che non c’è più. Dopo un lungo lavoro di restauro curato dalla Cineteca sarda e durato oltre sei mesi, rivede finalmente la luce il film realizzato da Guido Costa nel 1978 per celebrare i primi 30 anni di autonomia regionale. Questa mattina a Cagliari, la prima proiezione pubblica al Cineteatro Nanni Loy dell’Ersu, alla presenza del presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, del vicesindaco di Cagliari Luisanna Marras e del capo di gabinetto dell’assessorato regionale della pubblica istruzione Ilaria Portas.

«E’ un film mai uscito nelle sale – ha spiegato il direttore della Cineteca sarda Antonello Zanda – un prezioso documento ritrovato nell’archivio di Guido Costa, giornalista dell’Ufficio stampa della Regione Sardegna e donato dai familiari alla Cineteca sarda. Dopo un lungo lavoro di restauro, curato da Luca Portas e Cristina Secci, è ora a disposizione di tutti». Si tratta del primo restauro portato a termine dalla Cineteca sarda che si è avvalsa di alcuni macchinari all’avanguardia realizzati in collaborazione con la Cir di Roma: «La Cineteca di Cagliari può contare oggi su sofisticati mezzi tecnologici e su tecnici di eccellenza. Il restauro del film di Guido Costa è un prodotto di altissima qualità».

Soddisfatto anche il coordinatore dei centri servizi culturali della Società Umanitaria-Cineteca Sarda Paolo Serra: «Il restauro del film di Costa è l’occasione per restituire ai sardi un pezzo della loro storia recente e uno spunto di analisi sui risultati dei primi tre decenni di Autonomia». La figura di Guido Costa è stata invece tratteggiata dal figlio Enrico (che ha definito il padre “un artigiano della fotografia”  che cercava frammenti del passato per confrontarli con il presente) e da Luciano Uras che di Costa è stato collega e amico.

Oltre a Costa al film lavorarono come autori dei testi tre personaggi alto livello: Manlio Brigaglia, Silvano Reina e Serguo Atzeni. All’interno del film testimonianze inedite dei rappresentanti istituzionali, politici e sindacali dell’epoca: Pietrino Soddu, Andrea raggio, Efisio Corrias, Sebastiano Dessanay e i sindacalisti Giannetto Lai e Villio Atzori.

Alla proiezione del documentario è seguito un convegno con la partecipazione dei docenti di storia contemporanea dell’università di Cagliari Luca Lecis e Gianluca Scroccu (che hanno parlato della nascita della Regione Autonoma della Sardegna , del dibattito sull’autonomia e del ruolo giocato dalle sinistre tra la prima e la seconda Rinascita) e del sociologo Salvatore Cubeddu che si è invece soffermato sulla crisi della prima autonomia.

Il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau ha espresso apprezzamento per il documento filmato realizzato da Guido Costa e per il grande lavoro di restauro portato a termine dalla Cineteca sarda: «Il film – ha detto Ganau – è  uno spaccato chiaro e tristemente reale di quello che era allora la Sardegna: il piano di rinascita, economica, sociale e culturale che ha caratterizzato quegli anni, la fase di industrializzazione necessaria per superare una condizione generale molto difficile, caratterizzata da povertà, disoccupazione e analfabetismo. Il termine rinascita, racchiuso nello nostro Statuto speciale, costituisce ancora il senso e il significato della nostra specialità e invita la Sardegna a valorizzare le proprie risorse per uscire ogni giorno dall’isolamento e per rilanciare la propria unicità oltre i confini dell’isola