La costruzione del nuovo stadio di Cagliari: una questione dibattuta tra Regione e Comune. Anche Ranieri dice la sua.

Il tecnico del Cagliari, Claudio Ranieri, commenta la questione riguardante la costruzione di un nuovo stadio che dovrebbe sostituire il vecchio Sant’Elia. Ranieri spera che il presidente della Regione Solinas sia l’artefice della costruzione e che l’impianto diventi un motivo di orgoglio per l’isola e non solo. La maggioranza di centrodestra sta considerando un piano di interventi infrastrutturali che riguarderebbe tutta la città, tra cui lo stadio di Sant’Elia, nella speranza di risolvere l’impasse e partecipare alla candidatura per ospitare gli Europei della Figc.

Ieri, il presidente della Regione, Christian Solinas, ha avuto una tensione con Fdi, il partito del sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, a causa del progetto del nuovo stadio. Adesso, sembra che si stia cercando una soluzione che superi i due emendamenti presentati da Fdi e Pd e che i fondi per la costruzione del nuovo stadio (50 milioni di euro) potrebbero arrivare tramite un accordo tra Regione e Comune. Il sindaco Truzzu ha risposto alle dichiarazioni del governatore Solinas, che ha deciso di interrompere il progetto del nuovo stadio, sottolineando che questo progetto è frutto di un lungo lavoro che ha coinvolto entrambi i partiti di centrosinistra e centrodestra in Comune e Regione. Solinas, però, ha deciso di cambiare idea riguardo la costruzione del nuovo stadio a Su Stangioni, senza alcun progetto concreto. Truzzu non è d’accordo e ha dichiarato che non è a conoscenza di alcun progetto ufficiale riguardante Su Stangioni.




Fariborz Kamkari porta la questione curda in apertura del Festival Lussu 2022

Venerdì 30 settembre a Cagliari il regista e scrittore iraniano presenta il suo libro “Ritorno in Iran” e il film “Kurdbûn. Essere curdo”, testimonianza della resistenza di un popolo oppresso dall’esercito turco

Sabato sera la cerimonia di premiazione con Paolo Colagrande, Mauro Tetti, Adriano Prosperi e Marco Galli; quindi grande attesa per l’arrivo da Città del Messico di Paco Ignacio Taibo II che riceverà il Premio alla Carriera

Fariborz Kamkari

CAGLIARI. Prende il via domani, venerdì 30 ottobre, alle 17, nella Sala Castello dell’Hotel Regina Margherita a Cagliari, l’VIII edizione del Festival Premio Emilio Lussu, con una serata inaugurale dedicata alla questione curda declinata nei risvolti della letteratura e del cinema di Fariborz Kamkari, pluripremiato regista e sceneggiatore iraniano di origine curda, molto attivo in Italia. I suoi lavori hanno suscitato interesse in diversi Paesi europei e non solo, forse anche per l’urgenza di trattare temi delicati come quello dell’integrazione.

Dopo l’introduzione ufficiale a cura del direttore artistico Alessandro Macis, Kamkari presenterà il suo ultimo libro “Ritorno in Iran” (La nave di Teseo, 2022) in compagnia di Elisabetta Balduzzi, per poi dare avvio alla visione del suo film documentario “Kurdbûn. Essere curdo” (Italia, 2022). Questo importante documento visivo testimonia la quotidiana lotta del popolo curdo contro l’oppressione dell’esercito turco. Attraverso le immagini scorre il diario di guerra vissuto dalla giornalista Berfin Kar, che assieme al suo cameramen è rimasta intrappolata per 79 giorni in un assedio punitivo dell’esercito turco a Cizre, tra carri armati, bombardamenti sistematici, sterminio di civili, resistenza e disperazione. Il regista si intratterrà a dialogare con Alessandro Macis e a rispondere alle domande del pubblico.

Ultimo appuntamento della serata, alle 20, sarà la presentazione del libro “Diplomazia clandestina” di Emilio Lussu (The dot company, 2021), riedito con la prefazione di Valdo Spini, che interverrà assieme a Gianni Massa e Gianfranco Fancello, con il coordinamento di Gian Giacomo Ortu e le letture di Elisabetta Balduzzi.

La cerimonia di premiazione dei vincitori dell’edizione 2022 si terrà sabato 1 ottobre, in una serata che si preannuncia di forte richiamo, anticipata in mattinata dal laboratorio “Imparare a leggere un’opera letteraria” condotto da Guido Conti.

Alle 17 in Sala Castello ci saranno Paolo Colagrande, per ritirare il premio Narrativa edita ricevuto con “Salvarsi a vanvera” (Einaudi, 2022), Mauro Tetti, che ritirerà la Menzione speciale Narrativa giovani per il volume “Nostalgie della terra” (Italo Svevo Edizioni, 2021), e Adriano Prosperi per il premio Saggistica edita con “Un tempo senza storia” (Einaudi, 2021). Marco Galli riceverà il massimo riconoscimento per la Narrativa a fumetti edita per “Il nido” (Coconino Press, 2022).

Infine c’è grande attesa per l’arrivo, alle 19, direttamente da Città del Messico, dell’autore letterario, giornalista, saggista ed attivista politico Paco Ignacio Taibo II, al quale sarà consegnato il Premio Emilio Lussu alla Carriera. Direttore delle raccolte “Messico, storia di un popolo” e “Cronaca generale del Messico”, del supplemento culturale del magazine “Siempre!” e delle riviste “Enigma” e “Bronca”, le sue opere comprendono romanzi storici, racconti ispirati alla cronaca e romanzi gialli. Ma la vera avventura di Taibo II inizia nella prima infanzia. Figlio dello scrittore spagnolo Paco Ignacio Taibo I, è approdato giovanissimo in Sudamerica in fuga con la sua famiglia dalla dittatura oppressiva del regime franchista.

Il festival è organizzato dall’Associazione culturale L’Alambicco in collaborazione con La Macchina Cinema, con il patrocinio del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, il contributo della Regione Autonoma della Sardegna e del Comune di Cagliari, il partenariato dei comuni di Armungia, Elmas, Modica e Seravezza e di numerosi Enti, Atenei, Centri studi per la letteratura e Associazioni culturali. L’ingresso è libero e gratuito.




SINISTRA IN COMUNE, LA QUESTIONE DI PUNTA GIGLIO NON ESISTEREBBE CON IL PIANO DEL PARCO E NE CHIEDE L’APPROVAZIONE IMMEDIATA

La lista civica Sinistra in Comune ha deciso di prestare la propria disponibilità affinché siano chiariti i punti oscuri nella vicenda che riguarda il progetto di “riqualificazione” del locale dell’ex batteria di Punta Giglio a fini turistico ricettivi. 
In particolare, Sinistra in Comune intende verificare se il progetto vincitore del bando abbia rispettato i canoni previsti o se coloro i quali sono stati designati per la valutazione del progetto, abbiano tenuto conto delle peculiarità dell’area nella quale questo andrà ad insistere, violando verosimilmente e sostanzialmente, norme imperative in tema di salvaguardia ambientale e paesaggistica.  
Lo chiediamo chiaramente, senza giri lessicali: davvero è possibile realizzare all’interno di un’area protetta una struttura recettiva per 20 persone completa di piscina? 
Un’altra domanda aperta riguarda la tempistica. Le strade di accesso al parco invitano gli automobilisti all’attenzione e all’adottare un comportamento consono al luogo nel quale ci si trova, nel rispetto della flora ma soprattutto della fauna. Perché, forse è bene ricordarlo, ciò che fa un parco non sono i suoi confini, o i divieti: ciò che fa un parco è l’insieme delle forme viventi e minerali che al suo interno vanno preservate. E allora ci si chiede perché di là dalla liceità delle azioni che in esso si possono esercitare, è plausibile che un martello pneumatico possa essere messo in azione mettendo a repentaglio la riproduzione di quell’avifauna che il parco ha lo scopo di preservare? Ancora è possibile che tutto ciò sia permesso nel periodo di nidificazione?  
Alla luce di quanto fragile sia il mantenimento dello stato attuale e delle azioni, anche quelle in buona fede, che possano disperdere una risorsa non rinnovabile, quale è un parco naturale, Sinistra in Comune chiede che venga al più presto approvato, in sede di Assemblea del Parco, il piano del parco naturale regionale di Porto Conte: l’unico strumento di reale tutela. Perché il parco (di Porto Conte ) siamo noi: nessuno si senta escluso.