Riapre al pubblico il Museo della Tonnara di Stintino

Dal 25 aprile il Museo della Tonnara riaprirà le sue porte al pubblico e come di consueto proporrà un ricco calendario di eventi culturali

Dopo la pausa invernale il Museo della Tonnara di Stintino riaprirà al pubblico, in occasione del 25 aprile e sarà visitabile dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 19.

Anche quest’anno il Museo della Tonnara si riproporrà come luogo di esplorazione del passato attraverso le storie delle persone che lo hanno attraversato, i loro segni, gli oggetti, il loro contributo alla costruzione di una comunità. E, allo stesso tempo, continuerà ad essere uno spazio nel quale disporre insieme i frammenti di senso del presente e costruire un futuro orientato ai valori della relazione e della sostenibilità.

«Il museo garantirà un’apertura, in termini di giornate e orari, che consentirà la più ampia fruizione delle collezioni museali e l’offerta culturale di quest’anno sarà contrassegnata – dichiara Esmeralda Ughi, direttrice del museo di Stintino – da un ricco cartellone di eventi, che spazierà dalle rassegne musicali alla divulgazione scientifica, da convegni e workshop su sostenibilità ambientale e tematiche di genere alle proiezioni cinematografiche, dalle mostre fotografiche alle tappe di importanti iniziative regionali e nazionali, quali Monumenti aperti, Insiemi, evento nazionale promosso dall’Associazione nazionale Piccoli Musei, La Notte Internazionale dei Musei, il Sardinia Archeo Festival. A breve sarà pubblicato il programma degli eventi di concerto con l’Amministrazione comunale di Stintino».

«Il Museo della Tonnara – afferma Rita Vallebella, sindaca di Stintino – è stato caratterizzato fin dalla sua apertura da un forte legame con la realtà locale e da una grande capacità di accoglienza. Il MuT è un simbolo della nostra storia, delle nostre tradizioni e della profonda connessione con il mare che ha plasmato la vita delle nostre comunità per secoli. Condivisione, partecipazione e sostenibilità saranno ancora i valori che caratterizzeranno l’offerta museale e culturale dei prossimi mesi, fino a dicembre».

Il Museo della Tonnara di Stintino sarà gestito da una ATS (Associazione Temporanea di Scopo) composta dalla cooperativa “Pelagus Società Cooperativa Sociale”, dall’associazione “Centro Studi sulla Civiltà del Mare e per la valorizzazione del Golfo e del Parco dell’Asinara” e dall’associazione “Absentia APS”

Il Museo della Tonnara di Stintino aprirà nei mesi di aprile e maggio dal martedì alla domenica, dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 19; nel mese di giugno dal martedì alla domenica, dalle 11 alle 13 e dalle 17 alle 21; nei mesi di luglio e agosto dal martedì alla domenica, dalle 18 alle 23 e il giovedì anche dalle 11 alle 13; nel mese di settembre dal martedì alla domenica, dalle 11 alle 13 e dalle 16 alle 20; nel mese di ottobre dal martedì alla domenica, dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 19 ed infine nei mesi di novembre e dicembre dal venerdì alla domenica, dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 19.




Il Padiglione Tavolara riapre dopo decenni

A Sassari, il Padiglione Tavolara, tra i più prestigiosi luoghi d’arte e di cultura, il 20 dicembre riaprirà le sue porte. E lo farà in maniera continuativa, con un rinnovato spazio espositivo dedicato al design e all’artigianato artistico e un altro di mostra mercato, sempre di artigianato. Progettato da Ubaldo Badas e in passato sede dell’Isola, oggi è destinato a ospitare il Museo regionale per l’artigianato e il design dedicato a Eugenio Tavolara, figura centrale per lo sviluppo delle risorse artigiane sarde del dopoguerra. La struttura – di proprietà della Regione Sardegna – riapre alla città e a tutto il territorio, dopo gli interventi di restauro e riqualificazione funzionale che ne sottolineano il notevole valore architettonico testimoniato dal recente riconoscimento di interesse culturale da parte del ministero della Cultura. Il sito non aveva una apertura duratura (ma soltanto eventi di pochi giorni) dall’ultima biennale datata 1997. Nel 2013 e nel 2018 fu inaugurato dalle giunte regionali del tempo, ma all’inaugurazione non seguì una reale apertura al pubblico.
Il percorso. Era il 2005 quando la Giunta sarda ha previsto, nell’ambito dei musei regionali, la realizzazione del “Museo Tavolara dell’artigianato e del design” dedicato a Eugenio Tavolara nel Padiglione dell’artigianato ex I.S.O.L.A., istituito poi nel 2013.
Appena insediata, la Giunta Campus ha inserito tra le sue priorità la restituzione di questo spazio all’intera comunità. Già nel gennaio 2020, dopo una serie di incontri istituzionali, il Comune ha firmato una formale lettera di intenti. Questo ha portato, nell’ottobre 2020 (in mezzo il tragico periodo della pandemia con il lockdown), la Regione Sardegna a concedere in comodato d’uso gratuito all’Amministrazione sassarese il Tavolara, conferendone la gestione per almeno 10 anni (apertura al pubblico dell’edificio e promozione di eventi culturali e mostre di carattere estemporaneo) e la gestione a regime del museo per l’artigianato ed il design “E. Tavolara”, a seguito della completa realizzazione e allestimento dello stesso, per lo stesso periodo eventualmente prorogabile.
Nel processo di definizione del “Museo per l’artigianato e il design Eugenio Tavolara”, la cui attuazione risulta particolarmente complessa e articolata, il Comune assume un ruolo attivo nella gestione pro-tempore degli spazi espositivi, per renderli fruibili al pubblico in occasione di eventi e attività specifiche che vadano a rafforzare i legami identitari con il territorio e creino nuove sinergie con il contesto culturale esistente e opportunità di crescita e sviluppo. Per questo, alla fine del 2020 il Comune di Sassari ha espresso l’indirizzo di procedere alla stipula della convenzione tra lo stesso Ente e la Fondazione Nivola per la direzione scientifica, l’organizzazione dell’attività espositiva, la promozione di iniziative culturali nel Padiglione.
Il padiglione ospiterà inoltre il “Salone delle Botteghe” uno spazio espositivo commerciale dedicato ai prodotti dell’artigianato sardo da allestire nei locali siti al piano terra che sarà allestito e curato da Confartigianato imprese Sassari.
Il museo è destinato ad accogliere anche importanti collezioni pubbliche attualmente non esposte quale la collezione storica ISOLA, nonché a svolgere una programmazione espositiva di respiro internazionale. La convezione biennale tra il Comune e la Fondazione Nivola prevede la realizzazione di mostre e eventi di artigianato, design e arte, con cadenza regolare nel salone principale del Padiglione Tavolara, l’organizzazione e realizzazione di eventi periodici quali, presentazione di prodotti artigianali, presentazione di oggetti di design, convegni e pubblicazioni sui temi collegati, seminari formativi, incontri e laboratori con artigiani, designer e esperti del settore. Il primo evento sarà il progetto espositivo “Faccio con la mente, Penso con le mani – Il nuovo design artigiano in Sardegna”, con la curatela di Giuliana Altea.
Anche attraverso la riapertura al pubblico del Padiglione, l’Amministrazione comunale punta a «riacquistare il ruolo centrale che le spetta come Città della cultura e delle culture come fondamentale attrattore turistico» come fin dal suo insediamento ha sottolineato il sindaco Nanni Campus. Questo avverrà anche grazie alla promozione di una rete tra il Comune e i numerosi e qualificati attori istituzionali, pubblici e privati, impegnati nel campo della cultura e valorizzando in maniera accorta e intelligente il patrimonio del territorio. Infine il 17 novembre 2022 è stata sottoscritta la Convenzione di Finanziamento tra il Comune di Sassari e la Regione con la quale è disposto il trasferimento delle risorse finanziarie per il piano di gestione, il piano di comunicazione e l’allestimento del museo.
La “restituzione alla Città” del Padiglione Tavolara come luogo della cultura si inserisce in un percorso avviato dall’Amministrazione Campus fin dal suo insediamento. L’idea è quella di riaprire (o aprire) luoghi di cui Sassari attende da tempo di riappropriarsi soltanto nel momento in cui ne sia definita anche la funzione, in modo da non rischiare di vederli richiusi poco dopo, come accaduto in passato proprio per il Padiglione. Così nel settembre 2021, il Nuovo Astra ha riaperto le sue porte, dopo 20 anni, con la concessione in comodato d’uso a due compagnie (la Compagnia Teatro Sassari e la Compagnia Teatro La Botte e il Cilindro), per favorire l’accesso alla cultura a un bacino di utenza il più ampio possibile, integrando le diverse realtà operanti nel territorio non solo comunale, ma anche regionale, nazionale e internazionale, al fine di promuovere, armonizzare, valorizzare, incrementare il patrimonio culturale, nonché lo sviluppo economico-sociale. È di pochi giorni fa l’inaugurazione della prima scuola civica di musica, dopo decenni di attesa, nella Palazzina Tomè, un gioiello architettonico che affaccia su piazza Azuni. E ora il Padiglione Tavolara. In questo progetto si inseriscono anche numerose piazze della città che, complice la pandemia, si sono dimostrate perfette come luoghi dove fare cultura.

Padiglione Eugenio Tavolara. Immerso nei giardini pubblici di Sassari, il padiglione fu inaugurato nel 1956 come sede dell’Istituto Sardo Organizzazione Lavoro Artigianale (ISOLA), che diffuse l’immagine di una terra creativa e genuina. Ospitò le prime mostre di manufatti curati da Tavolara, che lo resero famoso in tutto il mondo. Il complesso fu destinato ad accogliere successivamente il museo dell’artigianato e design, con la maggiore collezione “pubblica” di opere di Tavolara e quelle acquisite da ISOLA, formate da mirabili esemplari ceramici, ma anche cestini, gioielli, tessuti e altre produzioni locali di incredibile fattura. L’edificio si sviluppa su due piani. La veste attuale, dopo gli interventi di riqualificazione conclusi nel 2013, concepita da Badas, nacque in modo da esaltare il senso di continuità fra interno ed esterno. Una scala con rilievi della Cavalcata sarda di Tavolara conduce allo spazio unico del piano superiore. All’esterno una lunga parete accompagna il visitatore tramite un ‘percorso d’acqua’ nella vasca, mentre al centro è possibile ammirare una fontana impreziosita da rilievi in ceramica colorata, opera di Giuseppe Silecchia. Sono inoltre presenti le sale dedicate alle mostre, i laboratori, la terrazza con punto ristoro, il tunnel della rampa di accesso, il salone delle Botteghe e il controsoffitto di legno rosso disseminato di luci che richiama un cielo stellato. Nel 2013 si sono conclusi i lavori di restauro e recupero funzionale della struttura da parte della Regione Sardegna, mentre nel 2022 sono stati aggiudicati i lavori di restauro delle opere artistiche del Padiglione. Questi riguarderanno il restauro di alcune opere d’arte contemporanea realizzate nel 1956 per l’architetto Ubaldo Badas progettista del Padiglione, e in particolare l’altorilievo “L’Artigianato Sardo” di Tilocca e la “fontana ceramica e fascia decorata nel perimetro del cortile” di Silecchia. Finché non saranno completati i restauri, le vasche dovranno necessariamente restare vuote. Nel dicembre 2021 l’Amministrazione comunale ha eseguito una serie di lavori edili e verifiche impiantistiche,con fondi del proprio bilancio, per 33mila euro. Nel 2022 l’Amministrazione ha chiesto e ottenuto dalla Regione Sardegna un finanziamento di 150mila euro per ulteriori interventi edili e impiantistici.

FACCIO CON LA MENTE PENSO CON LE MANI
Artigianə, Designer e Makers della Sardegna contemporanea
Padiglione TAVOLARA, Sassari
20 dicembre 2022 – 30 maggio 2023

opening
martedì 20 dicembre 2022 – ORE 18:00

L’Onda Nuragica

Riapre lo storico e prestigioso Padiglione dell’Artigianato intitolato a Eugenio Tavolara con l’inaugurazione della mostra dedicata a artigianə, designer e makers della Sardegna contemporanea, che ne arricchirà gli spazi rinnovati e pronti ad animare di nuovo il cuore di Sassari. La mostra sarà visitabile dal 20 dicembre 2022 al 31 maggio 2023.

Sassari, 20 dicembre 2022 – In occasione della riapertura del Padiglione Tavolara, a Sassari, e con l’obiettivo di proiettarsi verso la nascita del nuovo polo museale della città, martedì 20 dicembre si terrà l’inaugurazione della mostra “Faccio con la mente penso con le mani – Artigianə, Designer e Makers della Sardegna contemporanea”, visitabile fino al 31 maggio 2023. Promossa dal Comune di Sassari con il supporto di Fondazione di Sardegna e della Regione Autonoma della Sardegna e organizzata dal Museo Nivola di Orani, con la cura di Giuliana Altea, Antonella Camarda e Luca Cheri, la mostra racconta gli ultimi quindici anni di creatività e progetti realizzati in Sardegna nel campo espanso del design. Lo fa presentando il mondo delle produzioni creative isolane, dal design industriale al recupero di antiche tecniche artigianali, dall’high-tech all’archeologia sperimentale, e contro l’idea di una Sardegna che ripropone passivamente una tradizione senza tempo.

Si tratta di un evento la cui importanza comincia dalla sua sede: il Padiglione Tavolara, nel cuore della città di Sassari, un gioiello architettonico costruito nel 1956 su progetto di Ubaldo Badas (1904-1985) per ospitare le mostre dell’ISOLA, l’Istituto Sardo Organizzazione Lavoro Artigiano fondato negli anni Cinquanta con la guida del designer Eugenio Tavolara (1901 – 1963) per favorire il rinnovamento dell’artigianato sardo attraverso il dialogo fra artisti, designer e artigiani.

“Dopo decenni di chiusura – afferma Nanni Campus, Sindaco di Sassari – il Padiglione Tavolara riparte: uno spazio cruciale per la città di Sassari e per la Sardegna viene finalmente restituito alla fruizione pubblica, con una roadmap destinata a culminare nella nascita del nuovo polo museale della città di Sassari, dedicato all’artigianato, al design e all’arte del Novecento e contemporanea.”

“Questa mostra – spiega Giuliana Altea, Presidente della Fondazione Nivola e co-curatrice della mostra – presenta per la prima volta con ampiezza il fermento di iniziative, idee e progetti che caratterizzano l’artigianato contemporaneo in Sardegna: uno scenario che ha trovato già 10 anni fa un prestigioso riconoscimento internazionale con il Compasso d’oro ADI – Associazione per il Disegno Industriale, attribuito alla XIX Biennale dell’artigianato DOMO, e che oggi è entrato in una nuova fase, più dinamica e attenta alla sostenibilità.”

Creativi provenienti da diversi campi disciplinari (industrial, graphic e fashion design, arti visive, architettura) hanno incontrato esponenti del mondo artigianale tradizionale e innovativo, dando vita a collezioni, progetti speciali e nuove produzioni. Ne risulta un universo di attività e ricerche che rende oggi la Sardegna un campo di sperimentazione al crocevia tra design, artigianato, architettura e arte tra i più interessanti nel contesto italiano e non solo. Dalla tessitura al legno, dai metalli alla ceramica, dall’oreficeria alla moda, i nuovi protagonisti della scena sarda declinano nell’oggi colori, forme e materiali della tradizione. Nello spirito di sperimentazione e networking di Eugenio Tavolara, l’incontro fra progettualità e manualità contemporanee avviene su un piano di condivisione, dialogo e scambio paritario, generando nuova cultura e nuova economia.

“I rapporti fra design, artigianato e fabbricazione digitale – dice Antonella Camarda, co-curatrice della mostra – sono sempre più stretti e complessi, le esperienze ibride e in continua evoluzione. Fare e pensare, manualità e progetto, caratterizzano in egual modo l’attività di artigianə, designer e makers, che lavorano in modo indipendente o si alleano per progetti complessi. La tradizione è un punto di partenza, a volte di arrivo, ma mai un freno o un ostacolo alla sperimentazione.”

L’intrecciarsi di percorsi ed esperienze crea un network di relazioni che varca il Mediterraneo e che la mostra vuole rendere visibile. Infatti, una sezione della mostra è dedicata anche alle fucine dei nuovi talenti creativi in Sardegna: l’Accademia di Belle Arti di Sassari, il DADU – Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica dell’Università di Sassari e lo IED – Istituto Europeo di Design di Cagliari.

“La Sardegna – afferma Luca Cheri, co-curatore della mostra – è sì un luogo fisico ma anche e soprattutto uno stato mentale: c’è chi non l’ha mai lasciata, chi è tornato per costruire un futuro, chi vi ha trovato una nuova patria, chi vi si ferma per il tempo di un’esperienza, chi vive fuori ma la porta, comunque, dentro di sé. Per tutti è un elemento di confronto imprescindibile, una fonte di ispirazione o uno stimolo al cambiamento.”

La rassegna è anche l’occasione per rendere omaggio alla figura dell’orafo sassarese Vincenzo Marini (1939 – 2020) figura chiave del design e dell’ artigianato d’avanguardia in Sardegna a partire dagli anni Sessanta, con una selezione dei suoi gioielli raffinati e innovativi: esempio eccellente di tradizione artigiana e design d’avanguardia.

In concomitanza con la mostra, riapre al pianterreno del Padiglione lo storico Salone delle Botteghe, affidato alla gestione di Confartigianato: destinato a diventare vetrina permanente e centro di promozione e vendita, parte ora con un programma di animazione che comprende stand espositivi, laboratori ed eventi diretti a far conoscere a 360° le produzioni artigiane dell’Isola.

“L’artigianato artistico e di design della Sardegna – afferma Marco Rau, presidente di Confartigianato Sassari – sta tornando nella vera e unica “casa” del saper fare degli artigiani sardi. Un luogo che ha sempre rappresentato l’avanguardia e la sperimentazione e che, da oggi in poi, tornerà ad essere riconosciuto a livello nazionale come simbolo di originalità, unicità ed eccellenza dell’isola. E’ da qui che si riparte per far rinascere la vera cultura artigiana sarda, fatta di radici e di passato ma, soprattutto, di futuro.”

In mostra:
Alterego Surfboards, Antonio Arcadu, Stefano Asili, Silvio Betterelli, Andrea Branzi, Arias, Artijanus Artijanas, BAM Design, Silvio Betterelli, Stefano Carta Vasconcellos, Monica Casu, Annalisa Cocco, Serena Confalonieri, Cube Controls, Antonello Cuccu, Paolo Curreli, Gianni Cusinu, Mara Damiani, Ebanisteria Meccanica, Fabrizio Felici, Giuseppe Flore, Antonio Forteleoni, Jari Franceschetto, Caterina Frongia, Francesco Frulio, Pietro Fois, Heart Studio, Paulina Herrera, Giulio Iachetti, Lalanà, MAAN Motocicli Audaci, Antonio Marras, Carolina Melis, Roberta Morittu, Mustras, Antonio Nivola, Eugenia Pinna, Genesio Pistidda, Pretziada, Caterina Quartana, Fabio Ruina, Celestino Sanna, Mauro Scassellati, Gianfranco Setzu, Studio Pratha, Celestino Sanna Studio, Su Trobasciu, Tempo Artigiano, Terrapintada, Tessile Medusa, Maria Antonia Urru, Walter Usai, Sara Vignoli, Roberto Virdis, Zannellato/Bortotto. Ed inoltre l’Accademia di Belle Arti “Mario Sironi” di Sassari, il DADU Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica dell’Università di Sassari e lo IED Istituto Europeo di Design di Cagliari.

FACCIO CON LA MENTE PENSO CON LE MANI
Artigianə, Designer e Makers della Sardegna contemporanea
a cura di Giuliana Altea, Antonella Camarda e Luca Cheri
Padiglione Tavolara, Sassari
20 dicembre 2022 – 31 maggio 2023

Un evento del Comune di Sassari
organizzato da Fondazione Nivola
con il supporto di Fondazione di Sardegna; Regione Autonoma della Sardegna
e la collaborazione di Confartigianato Imprese Sassari

assistenza curatoriale: Camilla Mattola
progettazione allestimento: Alessandro Floris
progettazione grafica: Heart Studio
realizzazione allestimento: Artigianato e design di Pietro Fois
stampa: Character
Ufficio stampa: Gianluca Nonnis
T: +39 3487774402
[email protected]

http://museonivola.it/padiglionetavolara
ig: @padiglionetavolara
fb: @padiglionetavolara
[email protected]




Ponte di Fertilia: si riapre senza semaforo

A dichiararlo stamane a ” direttissima” è l’assessore Antonello Peru.

ascolta qui il suo intervento:






IL CANCELLO DELLA DISCORDIA SI RIAPRE E CONOCI NON VA A CASA. COME SONO ANDATI DAVVERO I FATTI?

I Consiglieri Comunali di centrosinistra tornano sul voto del bilancio previsionale avvenuto lo scorso 1 giugno. Lo strumento di previsione di spesa è stato liquidato con soltanto 13 voti favorevoli. Il minimo indispensabile per mantenere il sindaco in sella. La normativa sugli enti locali, infatti, conduce Sindaco e consiglio verso la decadenza in caso di mancata approvazione dello stesso. Sarebbe, dunque, bastato un voto in meno e l’esperienza dell’amministrazione sardo leghista guidata da Conoci sarebbe potuta deflagrare in modo irreversibile fino al definitivo scioglimento del consiglio comunale.

A sorprendere tutti gli osservatori della politica della Riviera del Corallo è stato il cambio netto di posizione da parte del consigliere comunale del Gruppo Misto Giovanni Monti, avvenuto anche in contrasto con la sua capogruppo Monica Pulina. Negli ultimi mesi il consigliere Monti si era contraddistinto per diverse dure prese di posizioni contro il sindaco. La sua assenza sistematica nella commissione bilancio aveva mandato deserte innumerevoli convocazioni della stessa per mancanza di numero legale. Una scelta politica “anticoniciana” forte e chiara che lo stesso Monti spiegava ai cittadini in una nota stampa, “basta fare gli alza paletta” scriveva, per concludere con “la necessità di un improrogabile, definitivo chiarimento rispetto al ruolo dei consiglieri e del consiglio comunale che è il massimo organo istituzionale.” Chiarimento che come ha riferito in aula la capogruppo Pulina non c’è mai stato, al punto che lei stessa non ha votato favorevolmente al bilancio.

E allora, cosa ha fatto cambiare idea al consigliere Monti? Cosa lo ha spinto a riprendere il ruolo tanto odiato di alzapaletta? La sua scelta di votare il bilancio è stata condizionata dalla questione del cancello dell’ospedale Marino chiuso e delle importanti risorse impegnate dall’ATS nel controllo dello stesso? Che il consigliere Monti tenesse in modo particolare alla questione è noto, tanto che ha concentrato sul tema tutto il suo intervento in Aula alla presenza dell’Assessore Regionale alla Sanità Mario Nieddu e del direttore ASSL Sassari, Flavio Sensi (data 7 maggio 2021). Come è noto che il cancello chiuso in questione era l’unico accesso alla porzione di arenile pubblico che lo stesso Monti ha in concessione e sui cui insiste lo stabilimento balneare e annesso chiosco di somministrazione. Abbiamo appreso dalla stampa che con una nota a firma del direttore dott. Flavio Sensi datata 1 giugno l’ASSL ci ripensa e riapre in cancello della discordia. È possibile che tale ripensamento abbia contribuito a far cambiare idea sul bilancio al consigliere Monti, prima negativa tanto da mandare deserte diverse commissioni sul tema e poi diventata positiva al momento del voto? Certo la data del ripensamento dell’ATS, della comunicazione del dott. Sensi e del voto favorevole del consigliere Monti coincidono, è oggettivo.

A pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca, si dice. Se le cose fossero andate esattamente così ci sembra chiaro che ci sarebbero gli estremi per degli illeciti amministrativi e giuridici. Crediamo che non sia il nostro ruolo quello di presentare denunce alla magistratura, ma raccontare i fatti così come accaduti e come stiamo facendo con questa nota. Poi sarà chi di competenza a capire se e quali illeciti ci siano.

Valdo Di Nolfo
Raimondo Cacciotto
Gabriella Esposito
Ornella Piras
Mario Bruno
Pietro Sartore
Beniamino Pirisi




RIAPRE LA GROTTA DI NETTUNO

Meta imprescindibile della Riviera del Corallo, dopo otto mesi di chiusura, sarà visitabile a partire da domani 29 maggio

Riapre finalmente al pubblico uno dei gioielli naturalistici più apprezzati dell’Isola: situata nel cuore del Parco naturale regionale di Porto Conte, la Grotta di Nettuno sarà di nuovo visitabile grazie all’impegno dell’Amministrazione Comunale e della Fondazione Alghero che la gestisce e che ha concluso le operazioni di messa in sicurezza rese necessarie per garantire il rispetto delle prescrizioni sanitarie e le modalità di visita che dovranno essere gestite solo su prenotazione.

Dallo scorso fine settimana sono nuovamente fruibili al pubblico anche il Museo Archeologico e quello del Corallo, e i siti archeologici di Palmavera e Anghelu Ruju.

Dopo oltre otto mesi, uno dei più preziosi tesori naturali di cui dispone Alghero, sarà accessibile sia via terra attraverso la “Escala del Cabirol”, la spettacolare scalinata di 654 scalini scavata sul costone del promontorio, che via mare attraverso le compagnie di navigazione attive presso il Porto di Alghero.

Considerata una delle grotte tra le più affascinanti di tutto il bacino mediterraneo, la Grotta di Nettuno è una vera e propria meraviglia geologica e richiama ogni anno migliaia di visitatori.

A partire da domani 29 maggio, sarà aperta al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 15 e nel fine settimana, sabato e domenica, dalle 10 alle 16. L’accesso sarà possibile previa prenotazione obbligatoria 24 ore prima della visita attraverso le seguenti modalità:

· telefonicamente ai numeri dell’Ufficio di Informazioni Turistiche +39 079 979054 (sequenza tasti 1-1-1) dalle ore 9 alle 13 e dalle ore 15 alle 19 e della Biglietteria della Grotta +39 079 946540 dalle ore 10 alle ore 15
· via mail all’indirizzo [email protected]

Al momento della prenotazione sarà necessario specificare un nominativo di riferimento della prenotazione, numero totale dei visitatori, giorno e fascia oraria della visita, specificando almeno due opzioni orarie.

L’ingresso del biglietto ha un costo di 14 euro, il biglietto ridotto da 10 euro per i residenti di Alghero, pensionati oltre 65 anni di età e ai bambini e ragazzi dai 7 ai 14 anni. L’ingresso è gratuito per i bambini sotto i 7 anni, i portatori di handicap e un accompagnatore, docenti in accompagnamento scolaresche, guide turistiche in accompagnamento gruppi, studiosi e ricercatori scientifici.

Tutte le informazioni relative agli orari, modalità di prenotazione, biglietti, storia e curiosità sulla Grotta sono consultabili sul sito www.grottadinettuno.it e seguendo gli aggiornamenti disponibili sulle pagine Facebook e Instagram ufficiali della Grotta https://www.facebook.com/Grottadinettunofficial e https://www.instagram.com/grottadinettuno/




Il teatro Comunale riapre al pubblico con un grande concerto sinfonico

Sul palco l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio

direttore Andrea Raffanini

28-29 maggio ore 20

Ritorna la musica sinfonica al Teatro Comunale con un doppio appuntamento venerdì 28 e sabato 29 maggio alle 20 che avrà come protagonista l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio Canepa diretta da Andrea Raffanini. L’ensemble torna così al Comunale dopo più di un anno con una serata finalmente aperta al pubblico. Il concerto sarà anche trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook del Conservatorio Canepa e di Canale 12.

Il consueto concerto di fine maggio rappresenta uno degli eventi più attesi del panorama musicale del nord Sardegna. “L’Orchestra sinfonica – dice il direttore del Canepa Mariano Meloni – composta da una compagine di circa sessanta elementi formata da studenti, ex studenti e docenti del Conservatorio è una delle poche realtà artistiche del territorio che in diversi momenti dell’anno regala alla città concerti sinfonici e sinfonico-corali. Per l’occasione sarà proposto un programma che mette insieme pagine importanti della storia della musica scritte da compositori simbolo della cultura europea. Come ormai tradizione il concerto vedrà anche la partecipazione di due giovani allievi del Canepa selezionati come ogni anno tramite audizione”.

L’orchestra del Conservatorio nasce nel 2002 in seno all’istituzione di alta formazione e inizia subito un ‘intensa attività tenendo una quarantina di concerti nei primi 3 anni di vita. Nel 2004 compie una tournée di dieci concerti in Argentina. In questi 19 anni l’orchestra è stata diretta da prestigiosi direttori come: Umberto Benedetti Michelangeli, Massimo Pradella, Pietro Borgonovo, Augusto Vismara, Ernesto Gordini, Michele Mitti. Il suo vasto repertorio spazia dalla musica barocca al novecento.

Alla guida dell’ensemble da 7 anni anni è il maestro Andrea Raffanini, docente di esercitazioni orchestrali del Canepa, dirige nel repertorio operistico, sinfonico e da camera, numerose orchestre in diversi importanti teatri internazionali.

“Questo concerto, finalmente aperto al pubblico, -dice il Presidente Ivano Iai – è dedicato agli studenti, ai docenti, alla dirigenza e a tutto il personale del Canepa che in questo difficile anno hanno dato prova di serietà e sensibilità lodevoli”.

Ad aprire la serata sarà il giovanissimo Carlo Cesaraccio impegnato nel concerto per oboe e orchestra “KV 314” in do maggiore di Mozart. In questa celebre composizione scritta nel 1777 lo strumento solista primeggia nelle piacevolissime ed eleganti linee melodiche tipicamente mozartiane e nelle brillanti cadenze. La serata proseguirà con il famosissimo concerto per chitarra e orchestra denominato “Concierto de Aranjuez”, il lavoro più noto del compositore spagnolo Joaquin Rodrigo scritto all’inizio del 1839 a Parigi. Alla chitarra un altro giovane talento sardo: Davide Mascia.

In chiusura di concerto si potrà gustare l’esecuzione dell’ottava sinfonia in fa maggiore op. 93 di Beethoven. Il lavoro si compone di quattro movimenti e fu composto tra il 1811 e il 1812. La prima esecuzione risale al 27 febbraio 1814 alla Großer Redoutensaal del Burgtheater di Vienna.

Nel rispetto delle norme anti-covid gli ingressi saranno liberi ma contingentati e fino ad esaurimento posti con obbligo di prenotazione al botteghino del Teatro Comunale nei giorni 26, 27 maggio dalle ore 17 alle ore 20. Per informazioni telefonare durante gli stessi giorni e orari al numero 079 290881 www.Conservatorio.sassari.it




Olbia: Da domani riapre il parco urbano Fausto Noce

02/05/2021 – Da domani, lunedì 3 maggio 2021, riaprirà il parco urbano Fausto Noce con la consueta programmazione oraria, ovvero dalle 6.00 alle 21.00.
A tal proposito, il sindaco Settimo Nizzi afferma: «Raccomandiamo ai nostri concittadini di mantenere i comportamenti corretti per non rendere vani i sacrifici delle precedenti settimane. Nello specifico, ricordiamo ancora di mantenere sempre il distanziamento sociale, anche e soprattutto quando si fa sport, indossare la mascherina ed igienizzarsi spesso le mani».




Sardegna in “zona gialla”, riapre il M.A.S.E., ma non nei weekend per il divieto previsto dalle prescrizioni anti-Covid del Governo uscente.

In attesa di novità, sono fruibili anche i siti di Punta Giglio e Le Prigionette, restano chiusi gli spazi museali ubicati a Casa Gioiosa.

 A seguito del passaggio della Sardegna in “zona gialla”, il M.A.S.E. Museo Antoine de Saint-Exupéry Alghero, riaprirà le porte ai visitatori ogni giovedì e venerdì dalle ore 10.00 alle 17.00 a partire da giovedì 11 febbraio 2021. Il ticket sarà sempre di euro 5,00 per gli adulti e gratuito fino ai 12 anni. Nel rispetto delle regole anti Covid 19, tutti i visitatori dovranno indossare la mascherina, igienizzarsi le mani dalla apposita colonnina all’ingresso del Museo e sottoporsi alla misurazione della temperatura. Il Museo resterà chiuso nei weekend, in attesa di eventuali nuove indicazioni dal Governo entrante, sempre a seguito delle prescrizioni previste dalle cosiddette “zone gialle”. Mentre, trattandosi di spazi all’aperto, sono fruibili i percorsi di Punta Giglio e de Le Prigionette (quest’ultimo nei fine settimana) e sempre in attesa di nuove indicazioni dal Governo, restano invece ancora chiusi gli spazi museali di Casa Gioiosa. 




Riapre il Museo dedicato ad Antoine De Saint-Exupéry

Riapre, dopo le chiusure previste dai Dpcm del Governo Conte per il contrasto alla diffusione del Covid-19, il Museo dedicato a Antoine De Saint-Exupéry. Prossimamente saranno fruibili anche gli altri spazi e siti museali facenti capo al Parco naturale regionale di Porto Conte  

Riapre il Mase. Dopo una pausa forzata, dovuta alle limitazioni previste dai Dpcm del Governo al fine di contrastare la diffusione del Covid-19, è nuovamente possibile visitare il Museo dedicato ad Antoine De Saint-Exupéry. Nell’estremità a sud del Golfo di Porto Conte, nella splendida Torre Nuova, ci si potrà recare per riprendere il viaggio attraverso l’affascinante biografia del celebre autore francese. Il Museo dedicato allo scrittore-aviatore dello storico capolavoro letterario “Il Piccolo Principe” riaprirà giovedi 21 gennaio e sarà aperto tutti i giovedi e venerdi dalle ore 10 alle 17.00. Per quanto riguarda gli altri spazi e siti, resta sempre fruibile l’area de Le Prigionette con l’apertura ai visitatori nei weekend (sabato e domenica dalle 9.00 alle 17), mentre per le sale di Casa Gioiosa dedicate al Piccolo Principe con le opere del Maestro Pulli, le Aule Didattiche, il museo della memoria  “G. Tomasiello” e Teleia (museo virtuale dell’Area Marina Protetta Capo Caccia-Isola Piana) le giornate di apertura con orari annessi saranno rese note prossimamente tramite i canali comunicativi del Parco naturale regionale di Porto Conte. 


 
[wpforms id=”150284″] 




Sassari: Un tratto di via Matta riapre a mezzi e pedoni

Un tratto di via Matta riapre a mezzi e pedoni

Da oggi via Matta, nel tratto fra viale Umberto e via Principessa Jolanda fino al numero civico 1, è riaperta ai mezzi e ai pedoni. Lo ha stabilito il sindaco Gian Vittorio Campus con un’ordinanza firmata stamattina a seguito dei risultati delle verifiche compiute dagli uffici tecnici. Nello stesso provvedimento il primo cittadino ha disposto che Abbanoa provveda, entro 3 giorni, all’ultimazione dei lavori necessari alla riparazione e alla verifica idraulica del collettore nonché al ripristino delle infrastrutture stradali eventualmente danneggiate. Via Matta era stata infatti chiusa, con un’ordinanza sindacale, il 24 settembre proprio a causa di un cedimento della condotta fognaria in zona parcheggio Santi Angeli Custodi. Il provvedimento firmato oggi revoca in parte quello di settembre.

Grazia Sini
Ufficio stampa
Comune di Sassari