MEMORIAL CLAUDIO PIGO’ – IL CALCIO GIOVANILE RICORDA IL GIOVANE TECNICO

Una giornata di sport in ricordo di Claudio Pigò, il giovane allenatore del Catalunya Calcio scomparso nel 2019. La manifestazione patrocinata dal Comune di Alghero, Assessorato allo Sport, si è svolta nel terreno di gioco di Santa Maria La Palma, alla presenza dell’Assessore Maria Grazia Salaris che non ha voluto mancare all’appuntamento. 

Il Memorial  è stato organizzato da l’ASD CATALUNYA ALGHERO, in collaborazione con l’AUDAX ALGHERESE, con il patrocinio del Comune di Alghero e del CSI (Centro Sportivo Italiano sez. di Sassari). Si è svolto presso il Campo “A.Cataldi” di Santa Maria La Palma. Claudio è cresciuto nel Catalunya e dopo aver giovato nelle giovanili è diventato un allenatore preparato, sempre nella stessa Società.  Al torneo  hanno partecipato 7 squadre della categoria Allievi e Giovanissimi di Società Sportive provenienti da diverse province della Sardegna. 

“Un clima di festa,  quella stessa festa dello sport tanto amata da Claudio, ho avuto l’onore di  partecipare alle gare a lui dedicate. Ringrazio per l’organizzazione l’ ASD CATALUNYA ALGHERO. Claudio – ricorda l’Assessore Salaris –  era un Mister con M maiuscola e i suoi giovani atleti lo porteranno sempre nel cuore”. 




Venerdì ore 19,00 a Villa Mosca Alghero ricorda i 700 anni dalla morte di Dante

Venerdì 25 giugno Alghero ricorda i 700 anni della morte di Dante Alighieri con la lettura dei versi della commedia e della traduzione in catalano con letture eseguite da Ester Formosa e Gennaro Guarino. Appuntamento a cura dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Alghero, della Generalitat de Catalunya Ufficio di Alghero della Delegazione del Governo in Italia e Società Dante Alighieri, Comitato di Alghero, alle 19,00 a Villa Mosca. L’evento prevede la lettura di versi della Commedia e dalla traduzione in catalano di Andreu Febrer, la prima in versi mai realizzata. la serata è integrata dalle esposizioni del pittore Giantore Carta.
L’invito alla serata prevede l’obbligatorietà della prenotazione telefonica al numero 0794135199 o al numero 3474635244 o contattando la mail : [email protected]




Con Giuseppe Manno nel XIX secolo: “l’800 ad Alghero” ricorda il grande intellettuale sardo e una mostra racconta la storia della città

Con Giuseppe Manno nel XIX secolo: “l’800 ad Alghero” ricorda il grande intellettuale sardo e una mostra filatelica e numismatica racconta la storia della città. Nei giorni scorsi grande successo per i concerti di musica classica, l’evocazione teatralizzata dei moti frumentari del 1821, la passeggiata in abiti d’epoca e la cena storica
Alto magistrato, importante politico, scrupoloso storico, fine letterato. Giuseppe Manno è stata una figura di rilievo nell’Ottocento, un’eccellenza sarda che ingiustamente non è così conosciuta come meriterebbe. Eppure basta scoprire la sua biografia per rendersi conto del valore di questo grande intellettuale come ha raccontato Mauro Porcu, direttore del museo Casa Manno, nell’ultimo appuntamento della quarta edizione della manifestazione “l’800 ad Alghero”. L’evento organizzato dall’Associazione Itinerari nel Tempo è inserito nel programma quadro Salude & Trigu della Camera di Commercio di Sassari, per il secondo anno.
Un incontro su Giuseppe Manno per ricordare la sua vita pubblica e privata che si è svolto alla Torre di San Giovanni. L’infanzia ad Alghero dov’è nato, il trasferimento a Cagliari a soli dieci anni per valorizzare la sua attitudine allo studio nel Collegio dei nobili, la laurea in giurisprudenza, il legame con Carlo Felice e tutta la famiglia Savoia, il matrimonio con Tarsilla Calandra e i figli, la produzione letteraria, il grande lavoro sulla storia dell’isola, gli incarichi parlamentari e quelli di Presidente del Senato del Regno di Sardegna e, successivamente, del Regno d’Italia. Un viaggio nel XIX secolo scandito dai fatti principali che hanno caratterizzato la lunga vita di Giuseppe Manno, celebrato anche da un annullo postale insieme a Melchiorre Gioja: «Uomini di grande morale e cultura che hanno contribuito alla crescita umana» ha sottolineato Andrea Sini, presidente dell’Associazione Itinerari nel Tempo.
Nel corso della serata è stata inoltre inaugurata la mostra “Raccontiamo Alghero e la Sardegna tra ‘800 e ‘900” organizzata in collaborazione con il Circolo filatelico numismatico del collezionismo e modellismo algherese. Cartoline, lettere, monete e altri oggetti d’epoca sono al centro dell’esposizione che sarà visitabile dalle 17 alle 20.30 sino a domenica 18 ottobre. Giorno in cui si concluderà la manifestazione “l’800 ad Alghero” che nonostante le difficoltà organizzative causate dall’emergenza sanitaria ha riscosso successo in tutti gli eventi. A cominciare dai due concerti nella Cattedrale: il primo dell’Associazione musicale “G. Rossini” di Sassari sotto la direzione artistica di Clara Antoniciello e il secondo con protagonisti il violinista solista Michelangelo Lentini e i Solisti dell’Ichnusa Chamber Orchestra. Due viaggi tra Settecento e Ottocento, con le musiche di alcuni dei più grandi compositori di sempre: da Schubert a Brahms, da Mendelssohn a Vivaldi. La storia si è poi intrecciata al teatro con l’evocazione teatralizzata degli avvenimenti accaduti ad Alghero a Marzo del 1821. I moti frumentari rivissuti, per questa seconda edizione, attraverso una performance organizzata in collaborazione con l’associazione culturale Les Bruixes e la regia di Federico Pacifici. Il centro storico della città ha fatto poi da sfondo alla passeggiata in abiti di metà Ottocento, frutto di accurate ricerche filologiche. Anche in questa edizione non è mancato un appuntamento enogastronomico con la cena storica, con la minuta curata dall’esperto gastronomo Giovanni Fancello. Il ristorante la Lepanto ha ospitato così i commensali per una serata all’insegna del gusto, dei profumi e delle atmosfere di una cucina d’altri tempi. Quelli del XIX secolo, grande passione dell’Associazione Itinerari nel Tempo che attraverso la divulgazione storica mira a diffondere negli animi degli spettatori un senso di appartenenza e di partecipazione attiva alla vita sociale. Perché soltanto attraverso il nostro passato, capiamo davvero chi siamo.



ALGHERO RICORDA GIAN MARCO MANCA – VITTIMA IN AFGHANISTAN

Alghero, 9 ottobre 2020 – Alghero ha ricordato Gian Marco Manca, il militare caduto in Afghanistan il 9 ottobre 2010, vittima di un attentato insieme ad altre tre militari italiani della Brigata Alpina Julia, 7° Reggimento Alpini di Belluno.
Oggi la celebrazione nella Chiesa di Santa Maria Goretti, nella quale è stato ricordato anche Ivo Scapolo, militare che perse la vita nel 1940, durante la seconda guerra mondiale. Successivamente alla funzione religiosa è stata deposta una corona nel monumento di viale della Resistenza ed è stato reso omaggio nel parco intitolato al caporal maggiore  Gian Marco Manca, in viale Primo Maggio, a Maria Pia.
Presente il vicesindaco Giovanna Caria, che ha rivolto alla madre di Gian Marco Manca, Pierina, e alla sorella Antonella, “la vicinanza dell’Amministrazione e dei  concittadini  che ancora hanno forte e viva la memoria del giovane caduto in missione”.  Il Sindaco Mario Conoci, assente per impegni istituzionali, ha voluto esprimere alla famiglia il sentimento di tantissimi algheresi. “Gian Marco Manca, nonostante siano passati dieci anni, è ancora profondamente presente nella memoria della comunità, non solo di quella algherese. È un caduto che  ha servito il Paese con dedizione e passione”.