Villanova, “Chenamos in carrela” riparte da erbe e ambiente

Presentato al PedrAmare il ricco programma dell’edizione 2025

Prende il via sabato 26 aprile la manifestazione finalizzata a promuovere le eccellenze del territorio: tra primavera ed estate una serie di incontri dedicati a erbe selvatiche, formaggi, vini, carni e tanto altro

VILLANOVA MONTELEONE. Due stagioni di eventi in arrivo a Villanova Monteleone con il ritorno di “Chenamos in Carrela”, che quest’anno amplia il suo raggio d’azione presentandosi prima in veste “Primavera” e poi in versione “Estate” con il suo ricco calendario di iniziative. Si parte sabato 26 aprile, alle 10, nel contesto naturalistico del Nuraghe Appiu, dove il primo appuntamento con le “Giornate del cibo” a cura di Tommaso Sussarello porterà alla scoperta del mondo delle “Erbe spontanee a tavola”.

Ospiti del laboratorio esperienziale saranno il giornalista Giovanni Fancello, esperto di tradizioni culinarie logudoresi, e la nota giornalista Alessandra Addari, affiancati ai fornelli dallo chef Fabio Zago. La mattinata prevede un percorso nel verde, per conoscere le principali erbe selvatiche commestibili, la visita guidata all’importante sito archeologico e le degustazioni a tema appositamente studiate per abbinamenti con le carni del Villanova.

Nuraghe Appiu

Il programma dell’intera manifestazione è stato presentato nei giorni scorsi nella terrazza panoramica del ristorante PedrAmare, nello spirito di valorizzare le eccellenze enogastronomiche e imprenditoriali del territorio. Sono intervenuti il presidente della Proloco, Pietro Fois, il sindaco di Villanova, Quirico Meloni, l’esperto di enogastronomia Tommaso Sussarello, e la titolare di PedrAmare, Silvia Cartamantiglia.

CALENDARIO. Il calendario di eventi prosegue il 3 maggio nell’Area ISOLA accogliendo la seconda Giornata del cibo dedicata a “I formaggi della tradizione”, che permetterà ai visitatori di accostarsi alla degustazione sensoriale di formaggi con abbinamenti.

Il 10 e l’11 maggio al CEAS di Monte Minerva si parla invece di “Biodiversità e Alimentazione”. Saranno aperti gli stand delle produzioni locali tra miele, formaggi, dolci, salumi, pane, olio e vino; e oltre al laboratorio esperienziale, si potrà partecipare alle visite guidate al Giardino della biodiversità, al Roseto antico, alle domus de janas e al Monte Minerva. Inoltre si potrà partecipare a un convegno su “Biodiversità ambientale, alimentazione, tutela e valorizzazione del patrimonio naturalistico sardo”, realizzato in collaborazione con Uniss, Società Botanica Italiana, AGRIS, LAORE, FORESTAS. La degustazione sensoriale tratterà “Le varianti del miele”. L’11 maggio sarà la giornata dedicata al vino, con un particolare riguardo alla degustazione sensoriale e agli abbinamenti, oltre agli stand e alle visite guidate.

Il 17 maggio alla Macelleria Villanova Carni si approfondirà il tema “Trasformare le nostre carni”: in compagnia di Tommaso Sussarello e Antioco Marras si parlerà in particolare di “Salsiccia villanovese” e seguiranno le degustazioni.

Il 24 maggio l’appuntamento sarà al ristorante PedrAmare con “I Piatti tradizionali nella ristorazione di qualità”. Sono in programma il Laboratorio di Ciciones e alle 11 una Tavola rotonda che pone al centro il tema della “Tradizione gastronomica e produzione sostenibile”.

Il 7 giugno il circuito di “Chenamos in Carrela” si sposta al Museo del Pane di Monteleone Roccadoria, per riscoprire i “Pani tradizionali, artistici e cerimoniali” assieme ad Antonio Farris e Tommaso Sussarello in rappresentanza dell’Accademia del lievito madre. È prevista una visita guidata.

Chenamos in carrelaPrimavera arriverà il 21 e 22 giugno nel centro storico di Villanova con la Cena sociale in piazza a base di piatti della tradizione locale. L’evento si ripeterà il 7 agosto con “Chenamos in carrela” Estate. A fare da corollario musica, concerti, attività circensi e teatrali, balli in piazza e tanto altro.

Tra gli eventi a corollario il 25 maggio troverà spazio la Gara di pesca subacquea in apnea a Poglina; il 6 e 7 settembre Slalom automobilistico Villanova Monteleone; il 6 settembre “Verifiche Tecniche”, spettacolo del Clown CIA Pau Paulus e intrattenimento musicale. Il 7 settembre gara e premiazioni e intrattenimento musicale.

Tutto il programma è organizzato dalla Proloco in collaborazione con il Comune di Villanova Monteleone, il Ministero della Cultura, Funded by the European Unione, e rientra nel network “Salude&Trigu” della Camera di Commercio di Sassari.




LA COALIZIONE SARDA RIPARTE DALLA DIGA SANTA CHIARA. SORU: UN MATTINO NUOVO PER LA SARDEGNA.

Ula Tirso, 28 gennaio 2024. «Siamo tutti qui per un mattino nuovo, che non ci regalerà nessuno ma che ci dovremo prendere da soli»: con queste parole Renato Soru ha concluso stamattina a Ula Tirso l’evento di apertura della campagna elettorale della Coalizione sarda.

Sulle sponde del lago Omodoeo, a pochi passi dalla diga Santa Chiara, di cui quest’anno ricorre il centenario dell’inaugurazione nel 2024, i partiti e movimenti che sostengono la candidatura di Soru si sono ritrovati per lanciare la volata verso le elezioni regionali del 25 febbraio. Si apre con la musica del cantautore Piero Marras, che al piano esegue “Si Deus cheret”, “Ardia”, “Il figlio del Re” e “Mere Manna”. «Nel mio mestiere dicono che non conviene schierarsi – dice Marras tra un brano e l’altro -, allora io inauguro una nuova era perché schierarsi è d’obbligo.»

Dopo la partenza in musica, sul palco si alternano gli interventi dei rappresentanti delle liste che formano la Coalizione sarda. Rompe il ghiaccio Enrico Lai, segretario regionale di Rifondazione comunista – Sinistra europea. Nel suo intervento ricorda che «la Rivoluzione gentile è l’argine a questa destra che vuole distruggere la Sardegna ed è un progetto alternativo a tutti gli schieramenti presenti, perché in questi anni l’opposizione in Regione ha fatto solo un commento passivo del centrodestra.»
In rappresentanza di Vota Sardigna parla Cristiana Cacciapaglia, volontaria del Servizio civile ai musei civici di Bosa e candidata nella circoscrizione di Oristano. «Il coraggio individuale non basta più, serve una scelta coraggiosa e di libertà – dice -, serve una scelta di emancipazione per chi vive questa terra e per chi la vivrà.»
Per la lista +Europa-Azione-Upc sale sul palco il segretario regionale di Azione Giuseppe Luigi Cucca: «La proposta di Renato Soru – dice – è coraggiosissima, abbiamo l’unica persona in grado di governare questa Sardegna sull’orlo di un baratro e di dare una svolta vera.»
Per Liberu tocca invece alla segretaria nazionale Giulia Lai. «La prima questione da affrontare quando entreremo al governo – dice tra gli applausi – sarà una nuova legge elettorale, quella attuale ha lasciato fuori intere parti sociali. Dobbiamo fare una legge che faccia entrare le donne al governo e non le escluda.»
In chiusura, a rappresentare Progetto Sardegna, interviene Romina Mura. Visibilmente emozionata, l’ex deputata ricorda il senso della Coalizione sarda. «Con noi oggi ci sono le diversità a cui altri hanno chiuso la porta – dice -. La parte progressista della Sardegna è qui, dove c’è la sintesi delle differenze, dove partiti politici, storie, espressione diverse hanno scelto di stare insieme per costruire un nuovo futuro per le nuove generazioni.»

Infine Renato Soru. Nel suo intervento prende spunto dalla cornice scelta per avviare la corsa al 25 febbraio. «Questa diga – dice -, all’epoca fu un’opera immane, la prima grande opera idraulica costruita in Sardegna. È la storia del lavoro enorme di donne e uomini sardi e di progettualità che si incontrano, di energie diverse che lavorano insieme per costruire qualcosa di più importante, portando la Sardegna nella modernità e creando la bellezza di questo paesaggio.»
«Ma – continua – dobbiamo costruire una storia nuova, non essere solo orgogliosi di quello che abbiamo fatto tanti anni fa. Oggi possiamo continuare a galleggiare e gestire l’esistente oppure pensare che possiamo trasformarlo e ribaltarlo in maniera duratura. Lo possiamo fare senza distruggere nulla e con un occhio alla bellezza.»
Il leader della Coalizione sarda riassume poi i punti centrali del programma di governo: «Dobbiamo cogliere le opportunità delle straordinarie risorse europee che aspettano di essere spese, avviare la transizione verde e quella digitale, favorire l’inclusione sociale, rendere la pubblica amministrazione più veloce e trasparente, rafforzare il federalismo interno sul territorio per portare competenze e servizi più vicini al cittadino. Perché intendiamo l’amministrazione come servizio pubblico e non come bottino da spartire.»
«Qualcuno – continua Soru – pensa di poter decidere per noi. Di imporci nuove servitù come quella dell’energia, vogliono farci diventare la piattaforma dell’energia rinnovabile di tutta Italia. E quelli che vogliono decidere da una parte vogliono un viceré che dovrà stare zitto e obbedire, farsi imporre pensieri e interessi altrui. Dall’altra parte siamo siamo solo un bacino elettorale,  un numero di voti in più che servirà per capire chi dovrà comandare in vista delle Europee.»

«Oggi – dice il leader della Coalizione – si parla di governatori ed è una parola che ci siamo abituati a sentire perché nelle colonie si mandano i governatori e noi ci siamo abituati a sentirci colonia. Quindi dobbiamo decidere se eleggere un governatore o una governatrice che starà zitta e cambierà idea in qualsiasi momento in base alle convenienze e alle alleanze fatte e disfatte da Giuseppe Conte. Oppure, come dice lo Statuto, eleggere un presidente della Regione che rappresenti le persone che lo hanno eletto e rappresenta una comunità, un popolo, una terra, che non starà zitto, che difenderà gli interessi della Sardegna e dei suoi cittadini.»

Quindi, conclude Renato Soru «siamo venuti in questo luogo per ispirarci e per richiamare chi sta a casa e si sta disinteressando di queste elezioni. Siamo qui perché  c’è bisogno di voi per realizzare progetti enormi e trasformare la Sardegna, aprire una strada nuova. Anche se non avete votato alle ultime elezioni, oggi non si può restare indifferenti, siamo tutti coinvolti, tutti in prima persona, per noi e per le persone che arriveranno. Siamo tutti qui per un mattino nuovo, come canta Piero Marras, che non ci regalerà nessuno ma che ci dovremo prendere da soli.»

Le note di “Quando Gigi Riva tornerà”, eseguita dal vivo da Piero Marras, chiudono la mattinata a Ula Tirso della Coalizione sarda.

AGENDA ELETTORALE. Gli appuntamenti di domani, lunedì 29 gennaio, del candidato della Coalizione sarda Renato Soru:
– alle 12.00, visita al centro Caritas, in via Ospedale 8 a Cagliari;
– alle 15.00, incontro alla CISL Sardegna, via Ancona 1 a Cagliari;
– alle 17.30, presentazione della lista “+Europa – Azione – Upc con Soru”, al T Totel di Cagliri
– alle 18.30, incontro “La Sardegna di oggi e del futuro” a Guspini, cineteatro Murgia, via Pio Piras 2.




Cinema, il “terre di confine film festival” riparte da Orani

Domenica 17 dicembre al Museo Nivola l’anteprima della XVI edizione

ORANI. Il “terre di confine filmfestival” riparte con un’anteprima in tre tappe di una XVI edizione che prenderà il via domenica 17 dicembre alle 16.30 al Museo Costantino Nivola di Orani, in via Gonare 2, per una serata dedicata all’antimilitarismo ma soprattutto a un nuovo modo di fare e concepire la comunicazione.

A introdurre il festival cinematografico saranno il direttore del Museo Nivola, Luca Cheri, con Antonio Lombardo dell’archivio biblioteca ‘Primo Maggio’ di Orani. Un museo di grande bellezza, innovativo e multidisciplinare, e uno dei fondatori di un Archivio e Biblioteca dedicato alla storia del Novecento.

Si parte subito con la presentazione di un libro dello scrittore e blogger bolognese Valerio Minnella, “Se vi va bene, bene, sennò segxxx, dall’antimilitarismo a Radio Alice e ancora più in là” (Edizioni Alegre 2023), un oggetto narrativo assemblato a sei mani insieme a WuMing1 e Filomena Sottile.

Antimilitarista e promotore della Lega degli Obiettori di Coscienza, poi cofondatore di Radio Alice e di Orfeo TV, Valerio Minnella racconta cinquant’anni di attivismo, dal terremoto del Belice alla Trieste di Basaglia, fino alla drammatica e straordinaria Bologna degli anni Settanta.
L’intento di Radio Alice – nelle parole del fondatore – è stato quello di rovesciare il paradigma comunicativo di ogni altra radio al mondo, cioè di non fare una radio che parla a molti, ma di attirare i molti a parlare in radio.

Lo scrittore Valerio Minnella

Per ottenere questo sono state fatte tre scelte che Minnella sintetizza così: la prima, parlare il linguaggio della strada, affinché nessuno si senta inadeguato pur non essendo un fine dicitore; la seconda, abolire il palinsesto, affinché nessuno debba chiedere il permesso per trasmettere; e la terza, collegare il telefono in maniera strutturale al mixer, affinché per trasmettere in radio non si debba nemmeno venire in studio.

Alle 17.30 ci sarà una pausa per il firmacopie, l’aperitivo e il buffet al Museo. Quindi, dalle 18 alle 20, sarà presentata la visione del film “Lavorare con lentezza” di Guido Chiesa (Italia, 2004, 108’), sceneggiato dal collettivo WuMing e dallo stesso Chiesa. Nel cast sono presenti Valerio Mastandrea, Claudia Pandolfi, Tommaso Ramenghi e Marco Luisi.

Il film è ambientato nella Bologna degli anni settanta, durante il periodo segnato dall’austerità economica, dall’inflazione al 21 per cento, dal terrorismo e dalle stragi, in cui le vicende di due ragazzi di periferia, di due improvvisati rapinatori e di un carabiniere alle prese con un insolito modo di fare comunicazione, s’intrecciano a quelle che animarono il movimento del Settantasette. Il tutto sulle onde di Radio Alice, emittente bolognese che “dà voce a chi non ce l’ha”.

L’evento è promosso da ‘terre di confine filmfestival’, che nella XVI edizione tratta il tema “Vertigine delle liste. Musei, biblioteche, collezioni, blob!”, in collaborazione con la Fondazione Costantino Nivola. Il progetto ha il supporto della Regione Sardegna e del Comune di Asuni.

Creato ad Asuni nel 2005, il festival è organizzato da Su Disterru onlus – l’associazione dei “sardi di fuori”, cioè quelli che vivono lontani dall’isola, e dei “sardi di dentro”, che si propone di riannodare i legami tra le due componenti, creando reti e circoli virtuosi.

Il prossimo appuntamento dell’anteprima sarà il 22 dicembre alle 18 alle Messaggerie Sarde di Sassari, con Giovanni Campus e Nello Rubattu che introdurranno la proiezione del corto vincitore di Visioni Sarde 2023, “Quello che è mio” di Gianni Cesaraccio. Il regista incontrerà il pubblico. Subito dopo Valerio Minnella presenterà ancora una volta il suo libro. Il terzo appuntamento sarà il 29 dicembre ad Asuni.




RAI Sardegna, “Disterrados” riparte da Parma

Domenica 2 luglio, alle 10 del mattino, su RAI TRE Sardegna prende il via la terza edizione di “Disterrados”, la trasmissione in lingua sarda condotta da Maria Giovanna Cherchi, che percorre un ponte virtuale tra l’isola e le comunità dei sardi emigrati nel Continente, per raccontare le loro storie e far conoscere i luoghi in cui vivono e lavorano senza mai aver dimenticato le proprie origini.

La prima puntata porterà i telespettatori a Parma, dove ad accogliere le telecamere RAI sarà Massimiliano Testoni, giovane presidente del Circolo Fasi Grazia Deledda, originario di Bonorva. Laurea in Scienze Politiche all’Università di Sassari, Testoni si è trasferito in Emilia Romagna oltre vent’anni fa, inserendosi prima nel settore del marketing e poi passando all’informatica, dove lavora tutt’oggi come affermato professionista, responsabile commerciale di un’azienda impegnata nel cloud.

A passeggio tra il caratteristico Palazzo della Pilotta, la cattedrale romanica di Santa Maria Assunta, il Teatro Regio, la Cittadella e il Palazzo Ducale in cui visse Maria Luigia (moglie di Napoleone), Maria Giovanna Cherchi incontrerà quindi Antonio Gonario Pirisi di Sarule, emigrato da più di cinquanta anni per studiare medicina e poi farsi strada come Neuropsichiatra dell’età evolutiva, fino a ricoprire il ruolo di primario.

Le sorprese proseguono all’interno della meravigliosa abbazia di San Giovanni Evangelista, dove a esporre altri legami tra l’isola e il Continente sarà padre Agostino Nuvoli di Florinas, vero punto di riferimento nell’ambiente conventuale parmense. L’Abbazia di San Giovanni è molto legata a Borutta, dal momento che, nel 1950, ai suoi monaci fu affidato il compito di reinsediare la vita monastica a San Pietro di Sorres, dove restaurarono l’ex cattedrale e ricostruirono il convento.

Nella chiesa di San Giovanni Evangelista, ricca di affreschi rinascimentali come la celebre cupola dipinta dal Correggio, a fare da cicerone sarà Giuseppina Pira, insegnante di Bitti e storica presidente del Circolo Grazia Deledda, emigrata tanti anni fa assieme al marito medico, anche lui proveniente dal medesimo centro barbaricino. Orgogliosa delle proprie origini, Giuseppina ha due fratelli e un nipote membri dei principali gruppi a tenores di Bitti.

La troupe di Disterrados entrerà quindi nello studio di Andrea Marras, talentuoso violinista e compositore di Cagliari ma originario di Las Plassas e Barumini, e infine approderà al Parco Cittadella, dove incontrerà Danilo Puppìn, consulente 36enne di Arborea che è riuscito a unire la comunità isolana anche da un punto di vista sportivo, creando una squadra di calcio di sardi che si incontra spesso per allenarsi e fare gruppo.

Il progetto Disterrados è una produzione DB Video Management che vede Mauro Fancello alla regia, Salvatore Taras nel ruolo di autore e Vito Biolchini come produttore esecutivo RAI.

La trasmissione proseguirà domenica 2 luglio con una nuova puntata dedicata alle comunità sarda di Vicenza. Il programma può essere seguito anche fuori dall’isola grazie al sistema digitale terrestre che permette di sintonizzarsi sull’edizione regionale – Rai Sardegna.

Maria Giovanna Cherchi a Parma



Riparte dai primi di marzo l’attività di abbattimento dei cinghiali sotto il coordinamento del Parco di Porto Conte.

Con una riunione operativa svoltasi a Casa Gioiosa, sotto il coordinamento del Parco di Porto Conte e alla presenza del Corpo Forestale e di V.A. e dei rappresentanti delle associazioni dei coadiutori-cacciatori, dai primi di marzo ripartira’ l’attività di abbattimento dei cinghiali nel perimetro dell’area protetta regionale e della sua zona contigua. La ripresa delle attività è stata resa possibile da una proroga al piano quinquennale scaduto il 31 dicembre 2022, ottenuta dalla Provincia di Sassari fino al 30 giugno 2023, che è attivamente a lavoro anche per il nuovo piano quinquennale 2023-2027. A partire dai primi giorni di marzo prossimo quindi, verrà approntata l’attività sul campo con abbattimenti da posta fissa che vedrà impegnati una cinquantina di coadiutori-cacciatori fino al mese di giugno sotto il coordinamento del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale. Parallelamente si svolgeranno anche le operazioni di cattura con le gabbie nelle aree dove l’abbattimento con arma da fuoco non è possibile. Inoltre nelle zone appoderate, per proteggere le colture agricole, si proseguirà con l’intervento dei coadiutori direttamente in azienda previa istanza dell’agricoltore che si sente danneggiato alla Provincia di Sassari. “Si tratta di tre importanti modalità di intervento che vogliamo utilizzare al meglio– riferisce il consigliere Adriano Grossi delegato del direttivo del Parco ad occuparsi del problema fauna selvatica- e che ad oggi sono quelle autorizzate dalla normativa vigente. L’impegno del Parco non e’ mai mancato in questi anni e con il prossimo piano quinquennale saranno ulteriormente potenziate le misure di contenimento per ridurre i gravi disagi che colpiscono automobilisti e agricoltori. L’obiettivo resta quello di ridurre drasticamente i numeri e riportare l’equilibrio ecologico della specie, ma per tutelare le attivita’ produttive dalle aggressioni della fauna selvatica, diventate una vera e propria calamita’ per la nostra agricoltura, servono misure e risorse straordinarie che vanno oltre gli sforzi del Parco e che devono essere assicurate utilizzando i fondi europei del prossimo piano di sviluppo rurale 2023-2027, per esempio con investimenti pubblici a sostegno della realizzazione di adeguate recinzioni e finanziando adeguatamente le misure di contenimento e di dissuasione.”

Nel corso della riunione si e’ condivisa la necessità di sfruttare ogni giornata possibile in questo periodo di proroga fino a giugno con la richiesta del massimo impegno alla Provincia di Sassari per una rapida risoluzione dell’iter autorizzatorio per il nuovo piano di contenimento.

“Non possiamo rischiare di rimanere scoperti neanche un giorno- ha precisato il direttore del Parco- ed inoltre garantiremo il nostro massimo supporto alla Provincia affinchè il nuovo piano possa essere operativo il prima possibile. Nel frattempo cercheremo anche di intensificare l’opera di sensibilizzazione degli operatori affinchè un numero crescente di operatori del comparto agricolo sia informato della possibilità di fare richiesta d’intervento o con gabbia o con l’ausilio del coadiutore direttamente in azienda affinchè i disagi vengano ridotti quanto più possibile.”




Progetto Ceas Porto Conte e U.T.E., riparte M.E.M.O. in Rete

Ritorna M.E.M.O in Rete. E’ la terza annualità del progetto del Ceas Porto Conte con l’Università delle Tre Età volto a promuovere la tutela del territorio e la valorizzazione dei beni comuni.

Il progetto del Ceas Porto Conte ha inaugurato negli scorsi giorni la sua terza annualità. Un nuovo ciclo di incontri rivolti all’Università delle Tre Età, per condividere esperienze e conoscenze in ambito di tutela, gestione e promozione del territorio, fruizione sociale, sensibilizzazione ed educazione ambientale.

“Le nostre aree Super-protette”, questo il tema dell’incontro presso la sede UTE di Alghero a cura di Antonella Derriu, responsabile del Ceas Porto Conte e David Pala, referente del Parco per la gestione della ZSC, introdotto dai saluti della Presidente dell’Università delle Tre Età, Marisa Castellini. Dopo un richiamo alle finalità del progetto, alle attività congiunte svolte finora, al programma previsto per quest’anno, si è entrati nel vivo dell’argomento. Evidenziati i diversi livelli di protezione delle nostre aree protette e in particolare la Rete Natura 2000 dell’UE, si è posto l’accento sul ruolo del Parco e dell’AMP nella definizione della misure di conservazione che hanno portato alla designazione prima della ZSC Capo Caccia e Punta Giglio (Zona Speciale di Conservazione) da parte del Ministero e successivamente dell’Azienda Speciale Parco di Porto Conte quale Ente gestore della stessa ZSC. Un importante riconoscimento che ha avviato i necessari studi e monitoraggi di specie per attivare le giuste misure di conservazione e dunque di tutela delle unicità e bellezze naturalistiche dell’area protetta.

M.E.M.O in Rete prosegue nel suo ciclo di incontri mensili per condividere con l’UTE gli stadi di avanzamento di studi e monitoraggio di specie e le azioni di riqualificazione e valorizzazione del territorio protetto. Un ricco programma che combina le attività in aula con visite guidate, escursioni didattiche ed esperienze in aziende certificate.




COLDIRETTI SARDEGNA RIPARTE DA FONNI E PROSEGUE SULLA STRADA TRACCIATA

“Questa grande ondata di solidarietà e vicinanza rimargina una brutta quanto inaspettata ferita. Si riparte con più forza e determinazione”. Parole del presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu che questa mattina nella sala consiliare di Fonni ha ricevuto l’abbraccio caloroso della sua Organizzazione, della sua comunità e delle istituzioni.
La sala consiliare era strapiena, gremita dai presidenti di sezione della Federazione provinciale di Coldiretti Nuoro Ogliastra che hanno promosso l’incontro con il presidente Leonardo Salis e il direttore Alessandro Serra in collaborazione con l’amministrazione comunale che ha riunito il consiglio in forma straordinaria.
Oltre ai soci della Coldiretti Nuoro Ogliastra erano presenti anche il presidente dell’Anci Sardegna Emiliano Deiana ed i sindaci di Nuoro Andrea Soddu, Gavoi Salvatore Lai e Burgos Leonardo Tilocca e l’assessore del Comune di Orani Gonario Ladu.
Coldiretti Sardegna attraverso il direttore Luca Saba, ha ricordato il ruolo della Coldiretti: “una grande forza sociale che non si tira mai indietro ma affronta i problemi senza scansarli, a volte anche sbagliando ma lo fa in trasparenza, mettendoci la faccia e assumendosi sempre le proprie responsabilità. Davanti c’è il nostro presidente Battista Cualbu ma è sorretto e circondato da tutta la sua Organizzazione”. Il direttore ha poi invitato tutti “ad abbassare i toni. I social, una grande conquista anche in termini di democrazia spesso vengono utilizzati in modo distorto, divengono luogo di sfogo e arena dove buttare veleno e odio. Questi non direttamente ma indirettamente armano anche le mani di persone deboli e degli eversivi e possono essere causa delle nefandezze che oggi hanno colpito noi”.
“La Coldiretti, della quale sono orgoglioso di fare parte – ha detto il presidente provinciale di Coldiretti Nuoro Ogliastra Leonardo Salis che ha promosso l’iniziativa di questa mattina – lavora per trovare delle soluzioni ai problemi e portare risultati concreti ai propri soci e a tutto il mondo agricolo. Il nostro presidente non si tira mai indietro ed è il primo a dare l’esempio mettendoci la faccia, ma non è solo, al suo fianco c’è sempre tutta la Coldiretti, i soci e i dipendenti”.
Nel ringraziare tutti i presenti, l’amministrazione comunale di Fonni, i sindaci e tutti coloro, tantissimi, che gli sono stati vicini in questi giorni, Battista Cualbu in chiusura ha chiesto “rispetto per le posizioni di tutti. Serve un cambio culturale in questo senso, ci si deve confrontare anche animatamente, come spesso facciamo anche noi, ma sempre nel perimetro della democrazia. C’è tanto da fare e c’è spazio per tutti. Abbiamo le competenze, giovani. Ci si confronta sulle idee e non con le fucilate o con le brutte parole che fanno solo male ma non risolvono alcun problema”.

Ufficio stampa Coldiretti Sardegna
Michele Arbau




I RISULTATI DI DUE ANNI E MEZZO DI MANDATO. ALGHERO RIPARTE, INVESTE :  “IL LAVORO PAGA”

Alghero riparte, investe, raccoglie i risultati.  “Il lavoro paga, i risultati arrivano”

Oltre 52 milioni di opere pubbliche,  attenzione alle famiglie e alle imprese, la nuova visione della città  negli obbiettivi  di questa seconda fase del mandato. Le parole del Sindaco Mario Conoci nella presentazione alla stampa 

Alghero, 13 gennaio 2022 – “Il lavoro paga, i risultati arrivano, con impegno, spirito di servizio, lavoro di squadra. Manteniamo gli impegni presi e affrontiamo la fase decisiva del mandato con un orizzonte di crescita e sviluppo che abbiamo delineato lavorando senza clamori, senza annunci ma badando ai fatti”. Il Sindaco Mario Conoci traccia il bilancio di due anni e mezzo di mandato caratterizzati da risultati importanti e  concretezza, nonostante  una pandemia senza precedenti che ha stravolto famiglie, imprese e attività amministrative. Testa bassa e pedalare, con un lavoro di squadra ( “non ci sono uomini soli al comando” ) che il primo cittadino vuole sottolineare “orgogliosamente” fatto dalla maggioranza, dalla Giunta e dai consiglieri comunali. Iniziato il mandato senza segretario generale e senza dirigenti, la ricostruita macchina amministrativa ha prodotto un lavoro eccezionale, nonostante e oltre i problemi enormi delle chiusura e della pandemia. Oltre 52 milioni di opere pubbliche accantierate, altri 20 milioni in previsione, sbloccati i procedimenti e avviati i cantieri della Circonvallazione ( 10,5 milioni ) dell’ex cotonificio ( 3,2 Milioni )  del restauro di Palazzo Civico, avviati ex novo progetti e cantieri del Ponte Serra, del Palacongressi, della riqualificazione dell’ingresso della città ( 820 mila euro ) del nuovo micronido nel quartiere della Pietraia, oltre a una corposissima  mole di lavori nell’edilizia scolastica e nelle manutenzioni straordinarie. Una programmazione che produce: arrivano i fondi per l’ex Caserma dei Carabinieri e il Forte della Maddalena ( 4,6milioni ), gli interventi nella viabilità rurale ( 4,1 milioni ). Nel mentre, i Servizi Sociali del Comune hanno tenuto testa alle conseguenze dell’evento pandemico cha ha decuplicato gli utenti del servizio, arrivando alla quota di 10.777 persone che si sono rivolte agli sportelli del Quarter per ottenere assistenza, alle quali si è dato risposta puntuale con un gran lavoro degli uffici. Tutti gli assessori presenti che hanno relazionato il lavoro svolto: Giovanna Caria, Maria Grazia Salaris, Giorgia Vaccaro, Emiliano Piras, Andrea Montis, Antonello Peru ( il nuovo assessore al turismo Alessandro Cocco assente per motivi di salute ).  La città si è ripresa lo scettro di capitale degli eventi, con il ritorno a dei grandi appuntamenti di spettacolo, fondamentali per la promozione internazionale, ma ha anche promosso la sua immagine con eventi  di prestigio istituzionale con il Presidente della Repubblica e con un rinnovato slancio nei rapporti con la Catalogna. E poi il Sindaco torna sulla concretezza : “I fatti, e non gli annunci, dicono che abbiamo mantenuto gli impegni presi : la rescissione del contratto con la Step, con contestuale rilancio della partecipata Secal,  il trasferimento degli anziani dall’Ostello della Gioventù che tra pochi giorni entra nella fase decisiva”, aggiunge ancora Mario Conoci, che avverte : “affrontiamo ora una fase importantissima che ci vedrà impegnati ad imprimere un cambio di marcia alla nostra azione, con l’unità sostanziale che non si è affatto persa e che ci vede impegnati a dare il meglio, con il cuore”. I grandi appuntamenti riguardano il Piano Urbanistico comunale, con la bozza del preliminare già pronta e in fase di discussione e in procinto di arrivare alla condivisione pubblica, la programmazione dei progetti di partecipazione alle risorse del PNRR che dovranno accompagnare la lunga serie di attività mirate a  dare gambe allo  sviluppo e alla crescita di Alghero. L’azione dell’Amministrazione non può escludere il lavoro straordinario ed encomiabile fatto in sinergia con l’Ats per la creazione ad Alghero di uno dei più funzionali poli vaccinali del territorio. “Alghero – su questo si sofferma il Sindaco  – deve andare orgogliosa del lavoro fatto con il centro vaccinale del Mariotti, che abbiamo fortemente voluto. Oltre 120 mila vaccini fatti, e siamo i primi in Sardegna per la somministrazione delle terze dosi, che ha raggiunto quota 52,73% . Un fiore all’occhiello che si regge mirabilmente grazie alla sinergia tra Comune, autorità sanitaria e volontari, questi ultimi la vera anima di questo gioiello che la città vanta. Il nostro Hub è il simbolo della voglia di ricominciare, della voglia di tornare a lavorare e raggiungere la normalità”. 

in allegato una foto della conferenza stampa di oggi al Quarter e il link al quale accedere per scaricare e utilizzare il video realizzato per i primi due anni e mezzo di mandato https://www.youtube.com/watch?v=2paLZCJ_Hgw




La Techfind riparte: il primo ostacolo si chiama La Spezia
Primo appuntamento della nuova stagione per le giallonere, coach Fioretto: “La squadra è carica, sono fiducioso”

Comunicato stampa dell’8 ottobre 2021

Finalmente campionato. La Techfind San Salvatore Selargius scalda i motori in vista della ‘prima’ stagionale, in programma sabato pomeriggio contro La Spezia.

Reduce da un’annata da record, la squadra giallonera approccia il nuovo campionato di Serie A2 Femminile con grande fiducia: “Le ragazze sono cariche al punto giusto ed entusiaste di iniziare questo nuovo cammino – ammette il tecnico selargino Roberto Fioretto – il gruppo si sta pian piano cementando, sia dentro che fuori dal campo. I segnali positivi non mancano: le giocatrici si cercano e le collaborazioni si stanno sviluppando in maniera proficua. Ora attendiamo la prova del campo”.

Anche per il San Salvatore, l’esordio porta in dote numerose incognite: “Affrontiamo una squadra parecchio rinnovata – evidenzia – La Spezia ha cambiato volto, confermando la sola Templari e inserendo diverse ragazze giovani. Conosciamo molto bene Zolfanelli, play capace di dare alla squadra un buon ritmo, e abbiamo già visto all’opera anche N’Guessan e Castellani. Per il resto non abbiamo grandi riferimenti. Sappiamo che hanno brillato in pre campionato e che l’italo-canadese Cerino offre loro fisicità e punti. Sono senz’altro una squadra competitiva, dovremo cercare di prendere subito le misure”.

La Techfind si è preparata all’appuntamento con grande scrupolo: “La squadra ha lavorato bene – aggiunge – nell’ultima settimana abbiamo tirato le somme del lavoro svolto ultimamente e le sensazioni sono buone. La partita di sabato ci dirà a che punto siamo. Ho comunque visto qualità importanti in tutte le giocatrici e sono sicuro che disputeranno un buon campionato. Giocare la prima partita in casa rappresenta un vantaggio: ci sarà il pubblico e sarà inevitabile un pizzico di emozione, ma i tifosi sapranno dare alle ragazze la giusta spinta verso il raggiungimento di un risultato positivo”.

Ambiziosa, ma con i piedi ben saldi per terra: la Techfind spera di togliersi ancora tante soddisfazioni: “Ovviamente giochiamo per raggiungere il miglior obiettivo possibile – conclude il tecnico – ritengo che l’ago della bilancia, nella stagione che sta per cominciare, saranno le giocatrici locali: se sapranno garantire continuità in uscita dalla panchina, permettendo alla squadra di mantenere alto il livello d’intensità, potremo sicuramente ottenere dei buoni risultati. Il primo obiettivo, dunque, è valorizzare il loro talento e metterle nelle migliori condizioni possibili”.

Palla a due sabato 9 ottobre alle 16 al PalaVienna di Selargius (CA). Arbitreranno i signori Pietro Rodia e Giovanni Roca di Avellino. La gara sarà trasmessa in diretta streaming sulla pagina Facebook ASD GS Basket San Salvatore.




La Techfind riparte da coach Roberto Fioretto
Il tecnico cagliaritano siederà per il secondo anno consecutivo sulla panchina del Basket San Salvatore

Comunicato stampa del 23 luglio 2021

La Techfind San Salvatore Selargius è lieta di comunicare che Roberto Fioretto è stato confermato nel ruolo di capo allenatore anche per la stagione 2021/2022.

Cagliaritano, classe 1960, coach Fioretto ha guidato la Techfind nell’ultimo campionato, culminato con il raggiungimento del miglior risultato di sempre nella storia del club, ovvero la semifinale playoff contro la Bruschi San Giovanni Valdarno.

LA CARRIERA – Tecnico di provata esperienza, Fioretto ha intrapreso il percorso da allenatore a 33 anni, maturando le prime esperienze come vice di Bruno Perra in quella Esperia che, nel 1995/96, sognò a lungo la promozione in A2. Nella stagione 2006/07 è approdato nel settore femminile, guidando il CUS Cagliari a una tranquilla salvezza nel Girone Sud. Il sodalizio con il club universitario è durato fino al 2008/09, anno culminato con la qualificazione alle semifinali playoff e con l’elezione a miglior allenatore della categoria. L’estate successiva coach Fioretto ha quindi risposto alla chiamata della Virtus, compagine portata fino alle soglie dell’A1 (fatale la sconfitta contro l’ambiziosa Lucca dopo una tiratissima finale playoff). Dopo altre due positive stagioni in biancoblù (impreziosite da altrettante qualificazioni alla post season), ecco il ritorno all’Esperia, stavolta in C regionale. Avventura, questa, interrotta a dicembre per tornare al capezzale del CUS Cagliari, nel frattempo promosso in A1. Una volta conclusa la seconda parentesi a Sa Duchessa, il ritorno sulla panchina granata in C Silver per un quadriennio coronato dalla vittoria del titolo regionale 2016/17 e dalla conseguente qualificazione per gli spareggi nazionali. Dopo due anni sabbatici e una parentesi a Genneruxi, nel 2020 è approdato alla Techfind, portando per la prima volta in assoluto la compagine giallonera ai playoff promozione.

LE DICHIARAZIONI – “La scorsa stagione è stata molto positiva sotto tutti i punti di vista – afferma il tecnico – la prosecuzione del rapporto è giunta in maniera quasi naturale. Con la società c’è stata fin dalle prime battute una totale intesa e la ringrazio per aver riposto ancora fiducia in me. Ripartiremo da una base consolidata, attorno alla quale cercheremo di inserire nel miglior modo possibile le giocatrici chiamate a sostituire due perni importanti dell’ultimo campionato come Granzotto e Manzotti. La ‘semina’ dell’ultimo anno mi rende ottimista sulla possibilità di disputare un campionato di buon livello. Che San Salvatore sarà? Cercheremo di sfruttare le nostre armi migliori bilanciando il gioco tra soluzioni interne ed esterne. Mancheranno, come detto, delle giocatrici di grande impatto, ma la società le rimpiazzerà in maniera adeguata. Proveremo a mantenere la nostra identità difensiva attraverso il lavoro, e mi vorrei che le giovani compiessero un ulteriore step in avanti confermando quanto i progressi dell’ultimo campionato”.

Ufficio Stampa
Basket San Salvatore