L’Acqua San Martino ritorna in tavola da Ferragosto: collaudati i nuovi impianti a tecnologia 4.0

CODRONGIANOS. L’acqua minerale di San Martino tornerà sulle tavole e nei locali dei sardi a partire da Ferragosto. L’azienda di Codrongianos sta infatti ultimando un processo di rinnovamento tecnologico senza precedenti che guarda con attenzione all’innovazione ealla sostenibilità.

Sono stati appena collaudati i nuovi impianti con tecnologia 4.0, risparmio di emissioni e produttività aumentata, che permettono di imbottigliare sia pet (in una versione tutta nuova con ben il 30 per cento di materiale riciclato trasparente ed ecologico) sia vetro, e a breve – primi in Sardegna, novità assoluta che proietterà la San Martino al massimo dell’innovazione tra le aziende del beverage – le lattine in alluminio, che aumenteranno la versatilità dei consumi nel pieno rispetto per l’ambiente.

«L’acqua è mancata su molte tavole, ne siamo consapevoli; in tanti ci scrivono e ci chiamano chiedendo spiegazioni. Per questo vogliamo fare chiarezza, raccontando dove stiamo andando e che stiamo tornando. Ogni rivoluzione ha le sue conseguenze e se tornassi indietro rifarei per l’azienda tutto quello che abbiamo deciso di fare. Lo dobbiamo a noi, alla nostra terra, ai nostri consumatori. Innovazione tecnologica e sostenibilità sono i due fari paralleli che ci hanno illuminato la strada in questi dodici mesi. Abbiamo uno stabilimento tutto nuovo, con nuovissimi impianti di imbottigliamento proiettati verso il futuro», dice Luca Simula, amministratore unico di San Martino.

E visto che si sta cambiando si rinnova anche la veste grafica, rossoblù perché la Sardegna è nel cuore più che mai. Il blu per San Martino rappresenta l’intensità della sua acqua, e il rosso la vulcanicità del sottosuolo in cui scorre a oltre mille metri sotto terra. Il marchio è rappresentato da un cavaliere stilizzato, con una scritta moderna che riprende un’etichetta degli anni Sessanta, epoca particolarmente positiva per la frizzante più amata dai sardi.

«L’unica cosa che non cambia, all’interno di un bacino acquifero di migliaia di ettari, in un’oasi verdissima di colline e pinete, è l’acqua – fanno sapere i produttori –. L’acqua che da migliaia di anni viene riconosciuta per i suoi pregiati minerali che le conferiscono gusto e qualità adatte al benessere fisico».

Tra le novità recenti del Gruppo, anche il rilancio di Acqua Sandalia, l’effervescente mediominerale in versione lievemente frizzante, la cui mineralità si inserisce perfettamente tra San Martino e Giara, la naturale oligominerale tornata sul mercato un anno fa.




Hotel col Marchio di Qualità del Parco: ripartenza

Riaprono le strutture ricettive certificate del Parco di Porto Conte. Hotel Punta Negra, Hotel Dei Pini, Hotel Corte Rosada e Hotel El Faro in prima linea nella promozione delle aree di riserva terrestre e marina e soprattutto nel sostegno delle produzioni e aziende del territorio

Ripartono anche gli hotel col marchio del Parco naturale regionale di Porto Conte. Punta Negra, Hotel Dei Pini, Corte Rosada, El Faro. Queste le strutture ricettive certificate per la loro qualità e per l’utilizzo di produzioni del territorio facente capo a Casa Gioiosa. Qui gli ospiti possono gustare e godere dei prodotti dell’area di riserva terrestre con una ricaduta positiva anche per le aziende locali e per l’immagine delle strutture stesse e di Alghero. Un rapporto prolifico che vede anche gli hotel promuovere il Parco anche su importanti riviste. “Prenota le tue vacanze nel cuore naturale di Porto Conte” è il pay-off della pagina pubblicata sul settimanale “F” di moda, natura e benessere di Cairo Editore per l’Hotel Corte Rosada. Prima struttura “only adults” di Alghero la struttura in sinergia con il Parco-AMP promuove l’area protetta e la “racconta” ai propri ospiti anche con la predisposizione di una cartellonistica allestita nei suoi ampi spazi verdi. Sinergia anche con l’Hotel El Faro; la prestigiosa e storica struttura ricettiva che si affaccia davanti all’ingresso della Baia delle Ninfe, entrata recentemente a far parte delle imprese concessionarie del marchio di qualità ambientale, ha stretto una fattiva collaborazione con il M.A.S.E. ospitato nella Torre Nuova e dedicato al noto scrittore-aviatore Antoine de Sant’Exupery, per offrire un’esperienza culturale unica nel suo genere. L’Hotel Punta Negra, la prima struttura ricettiva ad ottenere la certificazione con il marchio del Parco, promuove costantemente il territorio produttivo con l’organizzazione di eventi “a tema” che coinvolgono gli ospiti in esperienze sensoriali singolari e preziose. Anche l’Hotel Pini fa ampio uso dei prodotti del Parco e nello specifico miele, vini e olio, inoltre tramite il suo sito internet e a documentazione diffusa diffonde il Marchio di qualità. “La ripresa del nostro Territorio e in particolare dell’Azienda Speciale del Parco naturale regionale di Porto Conte passa anche attraverso l’interazione tra l’Ente e le imprese che ad esso fanno capo e con cui ci saranno sempre più interazioni e progetti per valorizzarne le loro produzioni e attività”, commentano dall’Ente Parco. 




Ripartenza, Confesercenti: “Portiamo le Imprese fuori dalla pandemia”

A poco più di un anno dal lock down totale che ha investito il Paese, mentre col fiato sospeso attendiamo attoniti una seria presa di posizione della politica regionale, per condurre in modo dignitoso la campagna di vaccinazione, il sistema economico, allo stremo, rischia di collassare. Non è esclusa nessuna categoria, ma le filiere legate al turismo al commercio e ai servizi, sono quelle più colpite. Insieme alla sanità, ridotta ai minimi termini negli ultimi trent’anni, sono le partite Iva che pagano il prezzo più alto. Un sistema, iniquo e a tratti paradossale di colorazioni e restrizioni, che variano repentinamente in base ad algoritmi incomprensibili, ha messo in ginocchio settori come bar e ristorazione.
Si tratta, quasi sempre, di piccole imprese, spesso familiari, che con i propri collaboratori rappresentano l’ossatura del sistema economico del nostro territorio e in questo tragico momento della storia, dovrebbero occupare il primo posto nell’agenda della politica.
Per porre maggiore attenzione sulle problematiche e le necessità di imprese e lavoratori, Confesercenti, nei prossimi giorni, metterà in campo una campagna di sensibilizzazione denominata “Portiamo le Imprese fuori dalla pandemia”, orientata a focalizzare alcuni punti essenziali utili per la ripartenza, a partire dal piano vaccinazione, dagli aiuti alle imprese, al coinvolgimento della destinazione dei fondi comunitari.
Confesercenti Provinciale, in linea con la struttura nazionale, sarà in campo nel territorio per fare il punto sulle drammatiche condizioni del comparto, per coinvolgere maggiormente le proprie imprese e per mettere attenzione su alcuni punti essenziali dell’area del Nord Sardegna. Il Presidente Provinciale, Giuseppe Boccia, dopo una serie di incontri sul territorio sottolinea, alcuni punti di interesse generale che il Direttivo, terrà sotto osservazione, perché ritenuti di vitale importanza:

  • è necessaria e imprescindibile l’adozione di una Politica di Destinazione che sappia capitalizzare gli sforzi che il rinnovato management di Sogeaal, ha messo in campo per la Summer 2021. Dall’avvento di F2i nella gestione dell’aeroporto di Alghero, si registra la chiusura in utile del bilancio 2019 ( ultimo bilancio pre- pandemia ), la salvaguardia, per quanto possibile dei livelli occupazionali e contemporaneamente un reciproco riconoscimento nei rapporti sindacali. In questo contesto apprezziamo il rilancio del rapporto con Ryanair e il consolidamento delle relazioni con le altre compagnie, Easyjet e Wizzair in particolare, che ha prodotto l’incremento di ulteriori 12 collegamenti rispetto alla stagione passata. Allo stesso tempo non possiamo astenerci dall’esprimere la nostra vicinanza alle lavoratrici e lavoratori della Aeroporto che attendono come tutti i collaboratori dei nostri comparti, un rapido ritorno alla normalità.
  • altro punto di interesse, in cui mettere grande attenzione, sarà il rinnovato assetto istituzionale che ha istituito l’Area Metropolitana di Sassari. Questa novità, impone una seria riflessione sulla futura Governance del Nord Ovest, che deve, inevitabilmente, adottare sistemi di coinvolgimento che mettano in un rapporto paritario città capofila comuni e imprese del territorio.
    In questo contesto riteniamo utile uno sforzo da parte di tutti gli attori istituzionali e corpi intermedi del territorio, affinché le imprese possano essere affiancate concretamente, con ogni mezzo a disposizione, per affrontare le difficoltà derivanti da un mercato in continua evoluzione, fortemente instabile e facilmente condizionabile. Allo stesso tempo, sarà necessario un maggior intervento informativo e formativo, per poter cogliere le opportunità che questo mercato sicuramente ci presenterà.
    In particolare, la lente sarà puntata sulle numerose opportunità, anche di carattere economico, che saranno messe a regime per la ripartenza da istituzioni locali, regionali, nazionali ed Europee. Tali opportunità, necessitano di un coinvolgimento “dal basso” per poter sfruttare al massimo le potenzialità degli interventi e per non incorrere nel rischio dell’ennesima occasione sprecata.
    Confesercenti Provinciale, continua il percorso di affiancamento alle imprese sul territorio, anche grazie al coinvolgimento più ampio della prossima dirigenza che presto sarà rinnovata. Essa sarà orientata a superare con spirito di servizio la terribile congiuntura, ponendosi tra i vari obiettivi, quello di stimolare una serie di riflessioni, affinchè istituzioni, infrastrutture e imprese affrontino con dinamismo e rinnovata fiducia l’impegnativa sfida della ripartenza.



Comunali, Zoffili incontra lista Lega a Olbia: “noi già al lavoro per ripartenza città”

Roma, 11 mar – “Sono molto fiero della squadra della Lega di Olbia guidata da Filippo Emma che nonostante il rinvio delle elezioni è già al lavoro su un programma di ascolto dei cittadini in vista dell’appuntamento autunnale delle comunali. Dalla nostra riunione di pochi giorni fa è emersa tanta concretezza, attenzione al territorio, entusiasmo e idee chiare: con queste premesse sono sicuro che presto il buongoverno della Lega potrà radicarsi anche nella città di Olbia che merita un’ Amministrazione all’altezza delle sue straordinarie potenzialità.”
Così Eugenio Zoffili, deputato e Coordinatore Regionale Lega Sardegna. 




Turismo, Petretto (FdI): strutture e arrivi sicuri per la ripartenza

Undici mesi dopo dall’inizio del primo lockdown finalmente possiamo tornare a pensare alla ripresa del turismo, forti dell’avvio della campagna vaccinale, in Italia e all’estero.

La crisi sanitaria ha generato una dura crisi del settore turistico, crisi a cui il governo Conte non ha saputo rispondere, riuscendo perfino ad aggravarla. Lo scorso gennaio Fratelli d’Italia, ha proposto di attivare lo stato di crisi per il settore, l’anno bianco fiscale per tutto il comparto, l’erogazione immediata di contributi a fondo perduto ancora non versati e nuovi ristori per compensare gli ultimi mesi di chiusura, richieste inascoltate con il governo Conte che ha abbandonato e portato allo stremo il comparto. 

Con Fratelli d’Italia Azione Alghero proporrò, in accordo con l’Assessore al Turismo Marco Di Gangi e in linea con le posizioni e le proposte del partito a livello nazionale, soluzioni da applicare per favorire la riapertura del settore e la difesa delle imprese turistiche del territorio.

Per noi è fondamentale:

– l’inclusione dei dipendenti turistici tra le categorie prioritarie da vaccinare;

– l’apertura alla concorrenza nel settore privato sulla produzione dei tamponi rapido per le imprese turistiche, al fine di garantire lo screening costante dei dipendenti con sistemi di tracciabilità e monitoraggio a prezzi ridotti;

– la creazione di Covid Test Center presso le porte d’accesso con l’attivazione di sistemi di controllo efficaci e rapidi sulle partenze e gli arrivi;

– l’erogazione di finanziamenti per nuovi investimenti anti-COVID da parte delle imprese del settore. 

Partendo da una sperimentazione regionale, potremmo rendere la Sardegna isola pilota sui sistemi di sicurezza e sulla tracciabilità, anche vista la bassa densità abitativa e il circoscritto numero di porte d’accesso. I turisti viaggeranno vaccinati o certificati a bordo dell’aereo o del traghetto e una volta arrivati a destinazione nelle strutture ricettive proseguiranno il proprio viaggio in sicurezza. La sicurezza del comparto ricettivo è fondamentale per la clientela, per i dipendenti che vi lavorano e, ovviamente, per la tenuta economica del territorio.

Ora cresce la voglia di viaggiare: a Maggio il 5-10% della popolazione europea potrebbe essere vaccinata e questo riapre alla possibilità di una nuova stagione turistica, alimentata dalla voglia di muoversi dopo i lunghi mesi di chiusura e isolamento.

Ovviamente è importante non abbassare la guardia ed essere consapevoli che si dovrà convivere con il virus ancora per un po’. In tal senso, è necessario fare ogni sforzo per rendere il più sicuro possibile il lavoro di chi opera nel settore, nonché la fruizione dell’esperienza da parte dei turisti. Con una filiera sicura nei suoi nodi cruciali possiamo accompagnare i viaggiatori e ritornare al lavoro.

Patricia Petretto, direttivo Fratelli d’Italia circolo Azione Alghero




Enrico Daga: dal recupero del Caval Marì la “ripartenza” di Alghero e delle sue incompiute

Il tempo delle belle parole, degli annunci e delle frasi al futuro, direi, è da considerarsi terminato. I canonici cento giorni di inizio mandato sono passati da molto tempo, ed è ora di passare ai fatti.

Per carità gli attuali Amministratori locali, cosi come per gli altri livelli di governo, hanno dovuto affrontare e stanno affrontando ancora, uno dei periodi più difficili di sempre.
Ma pare che, grazie agli eroi che stanno contrastando in prima linea questo terribile male, nonostante le gravi lacune in ambito sanitario, si riesca ad intravedere una luce in fondo al tunnel della Pandemia.
D’altro canto dalle nostre parti, in attesa di tornare alla normalità, non possiamo arrenderci e rischiare di “morire” per la crisi economica e i suoi effetti devastanti.
Perciò penso sia indispensabile riprendere il “filo del discorso” dei temi legati allo sviluppo e crescita di Alghero e del suo territorio. Proprio ora che siamo nella fase più critica, serve programmare, imbastire, attrezzare il cantiere della ripartenza.
La Primavera arriverà presto, e cosi anche i prossimi mesi che non possono scorrere invano al punto di non vedere alcun progetto realizzato che possa creare sviluppo e, soprattutto, speranza per imprese e famiglie.
L’elenco delle incompiute è sempre lo stesso: Porto, Palazzo dei congressi, Surigheddu e Mamuntanas, Rilancio turistico della destinazione, Rilancio del commercio, potenziamento del Parco, Rilancio della Bonifica storica, ecc. ecc.
Ma tra le tante cose da ri-attivare, forse la più semplice, la più immediata se solo si volesse, anche per ciò che rappresenta dal punto di vista simbolico spesso indicata come enunciazione, direi che c’è il recupero del Caval Marì.
Poco più di un anno fa non persi neanche un attimo nel celebrare l’annuncio dell’Amministrazione di Centrodestra del Sindaco Conoci che disse di volere recuperare e rilanciare l’ex Fuego.
In quell’occasione ricordai ancora una volta quella che fu la mia idea per quella splendida struttura sugli scogli, compresa anche nel programma elettorale delle mia candidatura a sindaco di qualche anno fa, ovvero la creazione di un polo espositivo dove “mettere in mostra la bellezza e la competenza in tutte le sue forme espressive al femminile, capace di formare le coscienze, e in grado di divulgare e promuovere conoscenza nel mondo dell’arte, dell’artigianato, della cultura che parli a nome di un popolo, quello sardo, in cui vige una società matriarcale, unico caso in Italia”.
Bene, trascorso più di un anno, mi duole dirlo, non vedo alcun passo in avanti che faccia ben sperare perché quella struttura possa trovare nuova vita e, dunque, offrire alla città di Alghero e ai suoi visitatori, nuovi stimoli.
Serve pragmatismo, serve un segno per concretizzare una delle tante progettualità che possono rappresentare una reale e tangibile voglia di reazione per uscire dalla devastante crisi che sta colpendo la nostra già fragile economia.
Faccio un appello alle persone che oggi, per indicazioni dell’elettorato, si trovano a governare Alghero: fate presto, sbloccate progetti e opere per il bene di tutti, altrimenti ci troveremo senza strumenti per affrontare le dure sfide che ci attendono nei prossimi anni per cui le altre località, è ovvio, stanno giustamente, di già, affilando le armi.
 Enrico Daga
Imprenditore



Tavolo Permanente per il Turismo – proposte per la ripartenza

Proposte indirizzate al Comune  

Il Comune, nella consapevolezza che le leve finanziarie ed economiche che potrà utilizzare saranno molto corte, dovrà svolgere un ruolo sussidiario, utile comunque ad affiancare e sostenere le imprese locali e più in generale a sostenere e rilanciare la destinazione turistica e, specificamente:

  • oltre alla moratoria per il pagamento dei tributi locali, dovrà necessariamente valutare, ove questo sia possibile, l’opportunità di una loro rimodulazione; in particolare questo dovrà avvenire per la Tassa sui rifiuti (TARI) in considerazione della mancata produzione di rifiuti causata dall’inattività e sulla TOSAP a causa del mancato esercizio dell’attività ;
  • dovrà valutare ogni intervento possibile per assistere le imprese negli adempimenti burocratici, nell’applicazione delle normative straordinarie anche mediante seminari o webinar di supporto sulle tematiche di maggior interesse;
  • impegnarsi a sviluppare nel breve periodo, magari in sinergia con analoga iniziativa regionale,azioni di comunicazione e di marketing utili ad attrarre l’attenzione dei potenziali turisti italiani (inclusi i sardi) verso Alghero e la Sardegna,  valorizzandole come una destinazione sicura; nel contempo puntare  a promuovere un allargamento della stagione almeno ai mesi di settembre e ottobre, proprio con l’obiettivo di  comunicare la possibilità per chi non potesse fare le proprie ferie a Luglio e ad Agosto  di godere di una destinazione apprezzabile anche nei mesi di spalla con un budget più contenuto;
  • Indirizzare gli imprenditori a mettere in atto tutti gli interventi finalizzati a garantire contro il COVID-19 standard di sicurezza della destinazione nel suo complesso e delle singole attività che comportano presenza di pubblico, invitando i competenti assessorati regionali ad individuare tempestivamente linee guida utili a garantire la massima semplicità, omogeneità ed efficacia degli interventi con la minor spendita possibile di risorse;
  • valorizzare il ruolo propositivo e collaborativo delle associazioni di categoria, dei consorzi e delle associazioni esistenti e incentivare le iniziative degli imprenditori tese a fare “rete” tra loro per concorrere ad affinare gli strumenti utili ad arginare gli effetti della crisi, elaborare proposte, suggerimenti e quant’altro, possa esser utile a superare questa congiuntura;
  • sensibilizzare tutti i titolari delle attività a privilegiare l’acquisto e l’utilizzo di prodotti di aziende locali: la solidarietà all’interno di una comunità si manifesta anche in questo semplice modo;
  • programmare nel pieno rispetto della salvaguardia della salute pubblica e del mantenimento della distanza tra i partecipanti, iniziative ed eventi culturali, sportivi, enogastronomici tali da animare l’offerta turista locale; confidando che alcuni degli eventi di rilievo internazionale previsti nel primo semestre del 2020, purtroppo sospesi, possano essere realizzati nel secondo semestre dell’anno in corso;

 

 

Proposte alla Regione e allo Stato

  • l’indispensabile introduzione di un contributo pubblico a fondo perduto per sostenere le imprese del settore. Tale contributo potrebbe essere calcolato sul 20% dei ricavi medi contabilizzati negli ultimi tre anni ( 2017, 2018 e 2019 ) e con un tetto massimo per impresa di 200.000,00 €. Tale intervento, oltre a garantire la copertura della quota degli ammortamenti aziendali consentirebbe di compensare almeno una quota parte dei mancati introiti previsti nell’anno in corso a causa della ridotta o assente attività. In questa delicatissima fase il futuro di molte delle imprese del comparto dipenderà dalla capacità di reggere l’impatto negativo derivante dalla forte contrazione dei ricavi. Mai come ora si ritiene tale misura indispensabile.
  • L’erogazione di finanziamenti agevolati (copertura fino al 100% del totale, con una quota a fondo perduto come già indicato) per sostenere gli investimenti atti a rendere le strutture della filiera turistica più competitive per il futuro, con maggiore attenzione per gli interventi di immediata cantierabilità;
  • La definizione di un iter burocratico agevolatissimo per le autorizzazioni edilizie relative alla filiera turistica;
  • l’incremento dei collegamenti tra Sardegna e Penisola (specialmente con il CentroSud, stante l’avvenuta stabilizzazione del quadro epidemiologico), sia aerei che navali, con prezzi ragionevoli;
  • l’organizzazione di corsi di formazione online per gli imprenditori turistici e per i loro collaboratori con il coinvolgimento dell’ATS,  finalizzati  a informare  operatori e lavoratori dipendenti sui  rischi reali del contagio,  sulle misure da adottare  e sull’utilizzo dei DPI .
  • l’istituzione di un numero verde, anche con operatori in lingua inglese, a disposizione dei turisti per fornire ogni informazione utile sulle regole da seguire e sui comportamenti da adottare, oltre che  per la gestione di  eventuali contagi ;
  • di valutare l’introduzione di un certificato di qualità “Sardinia covid free” da attribuire alle imprese che applicheranno determinati processi aziendali (oltre quelli già previsti). La destinazione nel suo complesso potrà riposizionarsi al meglio sul mercato se intera filiera produttiva avrà la sicurezza garantita.
  • di sostenere con specifiche misure le imprese turistiche nello sforzo di implementare la digitalizzazione dell’offerta per comunicare sempre più online con il mercato dotandosi di procedure e supporti digitali sempre più avanzati;



EMERGENZA CORONAVIRUS FASE 2: UNA RIPARTENZA CON MOLTE INCOGNITE.

A seguito di uno studio della Ernst &Young circa la ripresa delle attività economiche dopo il terribile periodo di emergenza sanitaria, come Sindacato dei lavoratori dei trasporti vogliamo fare alcune riflessioni riguardanti il trasporto pubblico, che oggi vede il settore sotto l’attenzione particolare del Governo.

Infatti, la cosiddetta ripartenza inciderà sulla domanda di trasporto dei cittadini, che però potranno usufruire del servizio pubblico in maniera contingentata, quindi con delle limitazioni.

Bisognerà garantire l’accesso ai mezzi con mascherine, guanti e tenere la distanza di sicurezza interpersonale.

Perciò, il numero dei passeggeri sarà ridotto rispetto alla capienza massima.

Sarà dunque necessario garantire più corse con più autobus, treni e metropolitane, riorganizzare tutti i servizi, le linee e utilizzare più lavoratori con più turni di lavoro durante la giornata.

Di per sè, tutto ciò non rappresenta un fatto negativo, se non fosse che il 4 maggio, data della prevista ripartenza sarà fra pochissimi giorni.

E allora facciamo i conti con la realtà dei fatti:

  1. Il primo punto di riferimento imprescindibile è garantire la sicurezza dei cittadini e dei lavoratori coinvolti, una condizione necessaria a riprendere la produzione per il futuro del Paese.
  2. I dispositivi di sicurezza, gli strumenti di screening, ad oggi, non sono ancora sufficienti per garantire quella condizione. Come detto si pone un problema di assicurare il distanziamento sociale sui mezzi di trasporto pubblico.
  3. La viabilità urbana non potrà essere modificata in brevi tempi per individuare nuove corsie preferenziali, le alternative del trasporto pubblico, come bike e car sharing sono ancora al livello sperimentale o di primo avvio nella maggior parte delle città e l’infomobilità garantisce solo informazioni ai passeggeri sul servizio attivo.
  4. I mezzi di trasporto a disposizione delle aziende non sono sufficienti a garantire le maggiori corse per accogliere la domanda di trasporto e un autobus, un treno o una metropolitana non si fabbricano certo in una manciata di giorni.
  5. I lavoratori alle dipendenze delle società di traporto pubblico, sono sufficienti a garantire il servizio ordinario e il loro utilizzo ha dei limiti orari previsti dal codice della strada oltre che dai contratti di lavoro, inoltre non potendo fare concorsi non sarà possibile reperire maggiore forza lavoro in tempi così stretti.
  6. Il personale viaggiante non potrà farsi carico allo stesso tempo di gestire flussi di passeggeri, garantire la sorveglianza a bordo per assicurare il distanziamento individuale, assistere la clientela, vendere i biglietti e guidare (attività principale) contemporaneamente l’autobus, la metropolitana o il treno.

La FIT CISL, assieme alla sua Confederazione, si sta dunque, attivando, in tutte le sedi istituzionali, per ottenere le necessarie garanzie e per evitare che si rischino dolorosi passi indietro sul fronte dei contagi, sia per i cittadini che per i lavoratori.

Stiamo anche chiedendo alle aziende che utilizzino il tempo a disposizione per organizzare il lavoro sulla base delle indicazioni contenute nei Protocolli di sicurezza, per riprendere ovunque, gradualmente, la produzione e il lavoro in totale sicurezza, senza che tutte le problematiche operative che abbiamo descritto ricadano, come spesso avviene, sul personale viaggiante.