Nuova immagine per il lungomare di Cannigione. Approvata la riqualificazione dei marciapiedi

Si parte dall’ingresso sud con un progetto in tre lotti al via da ottobre 2025

Arzachena (SS), 24 giugno 2025. Il Comune di Arzachena investe sullo sviluppo e l’immagine della destinazione con l’approvazione di un progetto di riqualificazione dei marciapiedi sul lungomare Andrea Doria a Cannigione per un importo di 1 milione e 280 mila euro. Il tratto interessato è quello dall’ingresso sud del borgo fino al porto turistico e sarà realizzato seguendo un cronoprogramma in tre lotti di intervento inseriti nel piano triennale fino al 2028. I lavori del primo lotto, per circa 306 mila euro già disponibili in bilancio, partirà a ottobre 2025. L’iniziativa è promossa dall’assessore ai Lavori Pubblici e Manutenzioni, Massimo Azzena.

“L’Amministrazione comunale vuole rinnovare l’immagine dell’area della marina di Cannigione, uno dei luoghi turistici più attrattivi della destinazione in cui è necessario elevare la qualità dei servizi e delle infrastrutture. Abbiamo valutato in primis l’opportunità di riqualificare il lungomare con la riorganizzazione e il riordino degli spazi dei marciapiedi – spiega Massimo Azzena, assessore ai Lavori Pubblici e Manutenzioni -. Pavimentazione, impianti elettrici, alberature e aiuole, pali dell’illuminazione verranno rimodernati o realizzati ex novo dove mancanti. Tra gli interventi in programma: la rimozione delle barriere architettoniche, l’utilizzo di resina per la pavimentazione con cordonata in granito, l’introduzione di nuovi spazi verdi, l’installazione di nuovi arredi e la ricostruzione dei parapetti. Per questo lavoriamo anche in collaborazione con il Demanio Regionale per garantire la disponibilità delle aree su cui ricadranno le nuove opere. Con questa iniziativa si aggiunge valore e decoro all’intero borgo, favorendo le attività nautiche e commerciali, oltre a rendere più piacevoli le passeggiate”.

Salvo imprevisti, l’Ufficio Lavori Pubblici comunale pianifica il completamento dei tre lotti entro il 2028.




Oristano: Lavori pubblici – Dal 27 gennaio limitazioni al traffico per la riqualificazione di piazza Palatucci

Al fine di consentire la riqualificazione di piazza Palatucci, da lunedì 27 gennaio, fino a completamento dell’intervento, nell’area interessata ai lavori saranno interdetti il traffico e la sosta veicolare.

Da venerdì 24 gennaio si procederà alla sistemazione della segnaletica stradale con l’indicazione dei divieti.




SICUREZZA NELLE STRADE PROVINCIALI. PRESENTAZIONE DEL PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE SP 15

Questa mattina, nella sala Bizantina di Palazzo Sciuti, l’Amministratore straordinario Pietro Fois, insieme al dirigente alla viabilità del settore nord ovest Gianni Milia, al progettista Antonio Rosa e al responsabile del procedimento Giovanni Migliano hanno incontrato i sindaci del territorio attraversato dalla sp 15, per presentare la bozza del progetto di riqualificazione, che è già in fase di ultimazione, per condividere approfondimenti tecnici, soluzioni e priorità d’intervento. Si tratta di un intervento importante, su un’arteria altrettanto importante, che supporta un traffico veicolare  stimato in ventimila utenze giornaliere dai paesi di Ossi, Tissi, Uri Usini e Ittiri, e che presenta fattori di rischio altissimi. Questa arteria è stata teatro di numerosi incidenti, purtroppo anche mortali. Per questa ragione, come già anticipato in occasione del sit-in organizzato dai sindaci del territorio a luglio 2023, la Provincia ha accelerato la procedura di affidamento di progettazione  finanziata con fondi propri e ora sta sottoponendo la bozza di progetto agli amministratori coinvolti. Questo passaggio è molto importante per condividere da un lato le soluzioni progettuali alternative sugli incroci a raso, dalle rotatorie ai piani sfalsati; dall’altro per coordinare gli interventi in base alle priorità e alle emergenze. Quest’ultima analisi diventa importante poiché stiamo parlando di 18 chilometri di strada che presenta numerosi incroci a raso, molti dei quali estremamente pericolosi. Un progetto molto complesso e molto costoso che richiede uno sforzo nel reperimento delle risorse che con tutte probabilità precederà per step con un ordine di interventi da stabilire in base alle priorità.

Il progetto elaborato dai tecnici della Provincia di Sassari ha individuato dapprima le criticità e studiato le possibili soluzioni tecniche da sottoporre alla valutazione degli amministratori, che in fase di presentazione ad opera del dott. Gianni Milia, si sono detti soddisfatti e completamente in accordo con le soluzioni proposte. Per riqualificare l’arteria stradale si dovrà innanzitutto passare ad una categoria di strada superiore, oggi è di tipo F, con la riqualificazione diventerà c1. Significa che l’intera piattaforma stradale sarà più ampia e avrà caratteristiche geometriche superiori in termini di visibilità. L’ attuale strada ha una larghezza di corsie che non è più adeguata al livello di traffico , per cui l’allargamento della carreggiata, oltre a regalare una visibilità nettamente superiore, permetterà una migliore gestione del traffico di immissione e in uscita dai diversi incroci, con la realizzazione di banchine di sosta. Alcuni incroci, verranno sostituiti da rotatorie, o da svincoli a piani sfalsati,  al fine di eliminare le invasioni di corsie. Le intersezioni oggetto di intervento sono principalmente tre: quella che si collega all’abitato di Tissi, come per l’incrocio per Usini e Uri, potrebbe essere sostituita da piani sfalsati ma con un sottopasso, a differenza delle altre due che presentano un sovrapasso. Per l’incrocio  che collega l’arteria stradale in oggetto alla zona industriale di Ittiri e la località di Gioscari, il progetto prevede la realizzazione di rotatorie che rappresentano un punto di rallentamento obbligato, opportunamente illuminate, che inevitabilmente costringerebbero gli utenti della strada a guidare con prudenza. “Questo intervento è di fondamentale importanza per il territorio- ha ribadito l’amministratore Pietro Fois- La Provincia si è subito attivata per reperire i fondi per la progettazione ma l’intera opera è imponente e necessita di contributi importanti, e necessita un coinvolgimento sopratutto della Regione e dello Stato. Chiediamo quindi un intervento urgente da parte di tutte le forze politiche affinchè dopo l’approvazione del progetto si proceda altrettanto celermente all’affidamento dei lavori e all’accantieramento. Non si può tergiversare quando ci sono emergenze stradali come queste.”  

                                UFFICIO COMUNICAZIONE DELL’AMMINISTRATORE STRAORDINARIO




Alghero, tra passato glorioso e rinascita: la riqualificazione dell’ex Cavall Marì come simbolo di un’era d’oro. I pareri di Tedde, Lubrano, Barbieri, Costantino, Sechi.

L’editoriale di Fausto Farinelli



L’amministrazione guidata dal sindaco Conoci ha recentemente manifestato l’intenzione di riqualificare e mettere a bando i locali dell’ex Cavall Marì, l’antico chalet sul lungomare Dante ad Alghero. Questa decisione rientra in un progetto più ampio di valorizzazione del patrimonio storico e culturale della città, puntando sulla rivalutazione di un’area che un tempo era fulcro dell’intrattenimento e del turismo locale.

Il passato di Alghero è costellato di momenti di prestigio e di grande vitalità turistica. Tra gli anni ’50 e ’70, la città era considerata la punta di diamante del turismo sardo, grazie alla sua vivace economia e alle strutture alberghiere di qualità. In quel periodo, numerosi locali notturni e di intrattenimento sorsero per rendere il soggiorno dei turisti ancora più piacevole e interessante.

Uno dei luoghi simbolo di quell’epoca è il lungomare Dante, con il suo storico chalet “Al Cavallino Bianco”, trasformato negli anni ’50 in “la Casa del forestiero”. Questa struttura, realizzata dall’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo di Alghero, mirava a sostenere la crescita turistica e a incentivare l’imprenditoria locale.

Fu negli anni ’60 che il locale cambiò ancora volto, diventando il noto night club “El Fuego”. Grazie all’intuizione di un imprenditore turistico sanremese Nereo Truffo, questo locale divenne un simbolo dello svago e del divertimento, richiamando visitatori da tutta la Sardegna e oltre. Alghero by night divenne un fenomeno tanto amato dai giovani algheresi e dai turisti, che affollavano i locali più rinomati come la Siesta, la Bardana, il Whisky a Go-Go, il ManPea e pochi altri.

Tuttavia, nel tempo, vicende finanziarie e controversie giudiziarie portarono alla chiusura di “El Fuego” e alla fine dell’era d’oro del turismo ad Alghero. Oggi, il rudere del lungomare Dante testimonia un passato glorioso, ma anche un presente di abbandono e degrado.

Sardenya i Llibertat nel 2019, intervenendo sulla questione, proponeva l’abbattimento del manufatto e il ripristino della “Rotonda” come unica soluzione possibile, per riqualificare un luogo identitario per gli algheresi e restituirlo ai cittadini e ai visitatori.

Nel 2018, Pier Luigi Alvau, figura di spicco nel panorama culturale e politico algherese, ha avanzato una proposta interessante. Alvau suggerisce l’elaborazione di un piano ragionato di dismissioni e riutilizzo di aree e manufatti comunali o comunque pubblici, coinvolgendo la cittadinanza in costruttivi momenti di discussione pubblica per valorizzare il patrimonio storico e culturale della città.

Ricordando con nostalgia quei tempi passati, gli algheresi conservano ancora vivide immagini di serate indimenticabili e di un’epoca in cui la città era il fulcro del turismo sardo. È importante, dunque, riportare alla luce questo patrimonio storico e culturale, per permettere alle nuove generazioni di scoprire e apprezzare un Alghero che, un tempo, brillava come una stella nel firmamento turistico del Mediterraneo.

La riqualificazione dell’ex Cavall Marì rappresenta un’opportunità unica per la città di Alghero di recuperare un pezzo della sua storia e di restituire alla comunità un luogo di aggregazione e di condivisione. È importante che tale processo avvenga tenendo conto delle esigenze e delle aspettative di tutti gli algheresi, poiché il bene in oggetto è un patrimonio di tutti e non solo delle amministrazioni di turno. Coinvolgere la cittadinanza nella decisione su come riqualificare e affidare i locali a privati potrebbe essere un passo fondamentale per garantire che la rinascita dell’ex Cavall Marì sia veramente al servizio della comunità, rispettando e valorizzando la sua memoria storica e culturale. In questo modo, si riafferma il principio che i beni collettivi appartengono a tutti e che la loro gestione e cura devono essere condivise nell’interesse del bene comune.

Delibera di Giunta del 2022.




Caval Marì valorizzazione e riqualificazione, dich. Conoci e Caria. Udc, Mulas: Non possiamo perdere altro tempo in comunicati stampa

“C’è l’impegno alla ricerca di un soggetto qualificato e interessato alla riqualificazione completa dell’immobile, alla sua valorizzazione e gestione, individuando l’idonea attività da realizzare per reinserire lo stabile nel contesto socio-economico della città, in modo da migliorare l’offerta complessiva di servizi e proseguire nel percorso di recupero del patrimonio pubblico locale abbandonato avviato con determinazione negli ultimi anni dall’Amministrazione comunale”. Parole del sindaco di Alghero Mario Conoci, all’indomani dell’intervento dei militari del Noe di Sassari al Caval Marì, l’immobile di 503 metri quadri ubicato sulla passeggiata algherese, da numerosi anni degradato ma al centro della delibera nr.187 del 2022, con cui la Giunta ha individuato e dettato le direttive per la pubblicazione del bando su cui gli uffici stanno lavorando da qualche mese. Immobile – precisa Conoci – debitamente interdetto a qualsiasi utilizzo e oggetto di specifici divieti di accesso facilmente constatabili dalla cartellonistica. “Sullo stabile – ricorda l’assessora Giovanna Caria – l’Amministrazione comunale è in attesa di specifiche risposte dagli enti interessati, in quanto insistono competenze diverse e procedere alla pubblicazione del bando necessita di una lunga interlocuzione ed un approfondito dialogo tra i competenti uffici di Comune, Regione e Demanio dello Stato”.

Ufficio Comunicazione Alghero


Non possiamo perdere altro tempo in comunicati stampa, si metta subito in sicurezza l’ex-Caval Marì per assegnarlo, altrettanto immediatamente, ad un soggetto qualificato e interessato alla riqualificazione completa dell’immobile, alla sua valorizzazione e gestione, individuando l’idonea attività da realizzare per reinserire lo stabile nel contesto socio-economico della città, in modo da migliorare l’offerta complessiva di servizi e proseguire nel percorso di recupero del patrimonio pubblico locale abbandonato avviato con determinazione negli ultimi anni dall’Amministrazione comunale. Condividiamo l’urgenza del Sindaco Conoci che però non pare aver trovato esecuzione in questi mesi visto che è trascorso già troppo tempo da quando, nel luglio di quest’anno e ancora prima nel 2019, l’attuale Amministrazione decise di percorrere una strada per noi giusta ovvero quella di mettere a reddito questo straordinario luogo che, forse non sanno alcuni, non ha ospitato solo il Fuego o il Caval Marì, ma anche in anni più recenti un altro eccezionale locale, fonte di attrazione turistica e cambio generazionale  per Alghero e tutta la Sardegna, denominato Caligola. Ma non solo, infatti con le Giunte Tedde, sempre di Centrodestra, come quella attuale, ospitò grandi  eventi curati dallo straordinario stilista e artista Antonio Marras che attiravano aerei pieni di giornalisti della moda, Show The chef con Young & Rubicam e Il Gambero rosso (vinto da un ancora non famoso dallo chef Cristiano Andreini) e poi decine di mostre e eventi di grande livello e centinaia di incontri pubblici sulle tematiche più rilevanti per la nostra comunità: Piano urbanistico, Piano porto e Piano trasporti con Ras, eventi legati all’agricoltura sempre con la Regione, etc. Insomma non solo Fuego e Caval Marì ma una struttura che, viste le leggi vigenti che impediscono giustamente di edificare in luoghi come quello in cui sorge tale immobile, ha un valore eccezionale in termini paesaggisti, un valore unico in termini commerciali ed è un simbolo per il valore che ebbe per il truismo e la movida e in generale quello che era e deve essere ancora Alghero. Per questo, come detto, chiediamo al Sindaco che lo metta in sicurezza e subito lo dia in concessione tramite un disciplinare molto stringente dove chi andrà a gestirlo lo farà proponendo un’offerta di altissimo valore culturale e commerciale nel segno di quello che è stato ma col doveroso adeguamento ai tempi attuali. 

Gruppo consiliare Udc

Christian Mulas

Nina Ansini




SARDEGNA, ANAS: AL VIA I LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE DEL PONTE SU RIO PEDRAS DE FOGU SULLA SS200, A SORSO (SS)

nell’ambito dei lavori è prevista la chiusura della strada nel weekend tra il 5 e il 6 febbraio

Sassari, 27 gennaio 2022

A partire da lunedì 31 gennaio Anas avvierà i lavori di riqualificazione del ponte sul Rio Pedras de Fogu a Sorso (località Marritza), in provincia di Sassari.

I lavori prevedono la realizzazione di un’opera di scavalco del ponte esistente attraverso l’istallazione di pali di fondazione e la ricostruzione completa del piano stradale. I lavori, del valore di 300 mila euro, avranno una durata di circa 4 mesi.

Durante lo svolgimento dei lavori continueranno ad essere valide le precedenti limitazioni che prevedono il senso unico alternato regolato da semaforo e l’interdizione per i mezzi pesanti superiori alle 44 tonnellate. Per consentire alcuni specifici interventi sulla parte centrale della carreggiata il ponte rimarrà chiuso unicamente durante il weekend compreso tra il 5 e il 6 febbraio, scelto per limitare i disagi alla circolazione degli utenti pendolari e al traffico dei mezzi pesanti. Durante la chiusura il traffico verrà deviato lungo la viabilità alternativa segnalata in loco.




RIQUALIFICAZIONE DEL CENTRO STORICO – 4.670.000 PER L’EX CASERMA E IL FORTE DELLA MADDALENA

Si restituisce alla città una parte importante della sua storia e della sua cultura. Nuova vita all’ex Caserma dei Carabinieri e al Forte della Maddalena

Fondi del PNRR per recuperare due preziosi luoghi del Centro Storico    

EX CASERMA  euro 3.170.102,45 

FORTE DELLA MADDALENA EURO 1.500.000 

Totale 4.670.000

L’Amministrazione ottiene risorse dal PNRR per la riqualificazione di due importanti siti del Centro Storico. In particolare per il progetto del  recupero e riqualificazione edilizia ex Caserma dei Carabinieri via Simon, un impegno qualificante del programma dell’Amministrazione Conoci che si sta portando a compimento. 

Per L’ex Caserma c’è un progetto preliminare per l’intervento di riqualificazione edilizia e di recupero strutturale e architettonico anche attraverso interventi di consolidamento strutturale, realizzazione di impianti tecnologici, abbattimento barriere architettoniche. 

L’intervento è di particolare rilevanza per il centro storico di Alghero in prosecuzione del programma di riqualificazione avviato con il recupero del complesso Santa Chiara, del complesso del Quarter, della Casa Manno. Con il restauro dell’ex caserma dei Carabinieri e del Forte della Maddalena si completa un quadro e  si riprende una prospettiva avviata anni fa con la riqualificazione del centro storico di Alghero. “È una conquista importante –   ha detto oggi il Sindaco Mario Conoci nella presentazione del progetto redatto dal gruppo di progettazione  coordinato dall’Arch. Daniele Curedda  –  restituiamo alla città una parte importante della sua cultura, della sua storia, per una fruizione pubblica e anche per attività dell’amministrazione”. 

L’iter di presentazione del programma per i contributi del PNRR è stato avviato dall’Amministrazione Conoci con un impegno straordinario degli uffici che hanno consentito di arrivare alla definizione della progettazione preliminare avanzata e ottenere quindi un punteggio ottimale per l’ottenimento del finanziamento. “Risultati che arrivano, dopo i 4,1 milioni che saranno impegnati per l’agro e la sua viabilità – ha aggiunto l’Assessore alle Opere Pubbliche Antonello Peru – frutto del lavoro   di un ufficio che opera  con impegno e concretezza, in sintonia con il Settore Opere Pubbliche”. Presenti oggi alla conferenza stampa il Dirigente del Settore Programmazione Dott. Antonio Appeddu e la funzionaria Giovanna Faedda, che hanno condotto in porto questa prima fase della acquisizione dei fondi derivati dalle opportunità del PNRR, mentre continua la serie di interventi che vengono proposti per l’acquisizione di risorse. Tutte le linee del PNRR sono coperte, l’Amministrazione sta partecipando ad ogni segmento dei fondi.  “Abbiamo potuto verificare quanto si importante dotarsi di progettualità per arrivare ai finanziamenti, e questa è la dimostrazione: un progetto nuovo, che parte dal preliminare e arriva ad ottenere i contributi. Un altro tassello per la riqualificazione del Centro Storico che viene messo a segno con grande efficacia”. La tempistica ora viene dettata dai paletti del PNRR: entro il 30 settembre 2023 dovrà essere stipulato il contratto con l’impresa aggiudicataria dei lavori. Ma nel frattempo si avvia la fase della presentazione alla città, per la condivisione pubblica del progetto e per far conoscere la storia di questo pezzo importante del Centro. Uno studio approfondito e dettagliato, facente parte della progettazione, che merita di essere divulgato. 

Uffici comunali, sale espositive, luoghi della cultura, è questo il futuro dell’immobile, che si presta alla polifunzionalità. La superficie totale dell’ex caserma è di oltre 1.100 mq di superficie utile. 

Il Forte della Maddalena, altro luogo simbolo della città murata, con forte contenuto identitario, è oggetto di un progetto di riqualificazione mirato alla restituzione alla città per la sua fruizione pubblica e per un uso dedicato agli eventi culturali e di spettacolo. 




CARRABUFFAS: NASCE UN COMITATO SPONTANEO PER LA RIQUALIFICAZIONE DEL TERRITORIO

Decine di buche che mettono a repentaglio sicurezza e incolumità di automobilisti e motociclisti; erbacce e rovi ovunque, se non nei brevi tratti ove intervengono di loro iniziativa i proprietari; rifiuti abbandonati nei fossi laterali e tra la vegetazione: da oltre due anni la Strada Vicinale Carrabuffas, oltre quattro chilometri di viabilità che ha una crescente importanza nel collegare la parte orientale di Alghero con la strada statale 127bis settentrionale sarda verso Sassari, non riceve alcuna manutenzione da parte del Consorzio cui è affidata. La situazione, dicono gran parte dei 300 membri che annualmente pagano la quota di adesione al Consorzio, è ormai diventata insostenibile, e per questo hanno dato vita nei giorni scorsi al Comitato spontaneo per la rinascita di Carrabuffas. Obiettivo: rimettere in sicurezza nei tempi più brevi l’intero percorso, provvedere allo sfalcio, ridare decoro alla zona con la raccolta dei rifiuti abbandonati.
L’appuntamento è per lunedì 11 ottobre, quando l’Assemblea degli Utenti dovrà nominare un nuovo Consiglio di Amministrazione. Il Consiglio resterà in carica per i prossimi quattro anni e, non appena eletto, provvederà a indicare il nuovo Presidente.
“Una precedente Assemblea in agosto”, dice Angelo Salis, uno dei fondatori del Comitato, “è stata annullata perché convocata in violazione delle norme statutarie del Consorzio. Questa dovrebbe essere la volta buona per dare una svolta all’intero territorio dopo anni di completa trascuratezza”.
La Strada Carrabuffas è scandita da una dozzina di traverse che accolgono alcune centinaia di abitazioni oltre a importanti realtà economiche come l’Oleificio San Giuliano e l’Azienda Agricola Martinelli, raccoglie da tempo anche il traffico di chi, provenendo dalla zona sud-orientale di Alghero, intende raggiungere la statale 127bis e da lì la quattro corsie 291var per Sassari evitando in buona parte il traffico cittadino, ed è destinata ad accrescere la propria importanza con la costruzione ormai avviata della nuova circonvallazione cittadina.
“Si tratta di una situazione di degrado obiettivamente imbarazzante”, dicono i responsabili dell’Oleificio San Giuliano. “Abbiamo clienti che giungono da ogni parte d’Italia e del mondo, e quello che offre da troppo tempo Carrabuffas, al di là di quello che già facciamo di volta in volta di nostra iniziativa per rimediare al peggio, non è certamente un buon biglietto da visita non solo per noi, ma anche per tutta la città e per la Sardegna”.
“Molte proprietà di Uuenti che fanno parte del Consorzio”, aggiunge Carlo Rabino , membro del neonato Comitato, “ospitano nel corso dell’anno turisti provenienti dall’Italia e dall’estero. E’ vergognoso che il primo contatto che queste persone hanno con la città di Alghero sia una strada da terzo mondo, in condizioni di manutenzione e decoro inaccettabili”. “Senza contare”, gli fa eco Alessandro Pallotta, che percorre Carrabuffas ogni giorno con il suo scooter, “i rischi che si corrono ad avventurarsi su un tale tragitto, dove gli incidenti e i danni ad auto e moto avvengono con una frequenza allarmante”.
Uno dei primi obiettivi del Comitato è quello di dotare il Consorzio di organi direttivi (Consiglio di amministrazione e presidenza) efficienti, determinati e professionali. L’Assemblea dell’11 ottobre diventa quindi un appuntamento molto importante per il futuro dell’area.
“E’ particolarmente urgente”, spiega Elisabetta Murenu, tra i membri fondatori del Comitato, “riavviare una intensa e proficua collaborazione con il Comune e tutte le Istituzioni coinvolte nella gestione, e attivare rapidamente ed efficacemente tutte le risorse che riusciremo insieme a mettere in campo. Questa vasta parte della città – stiamo infatti parlando di centinaia di ettari di oliveti, giardini, campi e pascoli – deve tornare ad essere un luogo in cui transitare è un piacere, e non una sorta di rally tra buche, erbacce e rifiuti”.




Golfo Aranci, approvato il progetto definitivo-esecutivo per la riqualificazione degli impianti di sollevamento fognario

Golfo Aranci, approvato il progetto definitivo-esecutivo per la riqualificazione degli impianti di sollevamento fognario

Gli impianti di sollevamento fognario del territorio di Golfo Aranci saranno presto rinnovati. L’Ente di governo dell’Ambito della Sardegna (Egas) ha approvato il progetto esecutivo-definitivo degli interventi, redatto da Abbanoa. La spesa complessiva è di 800 mila euro. I lavori dovrebbero essere consegnati entro l’anno.

Gli interventi previsti, che interessano gli impianti di sollevamento di Baia Caddinas e Marinella (collegati, il primo, con il depuratore che si affaccia sulla baia omonima, il secondo, con il depuratore affacciato sul golfo di Marinella), riguardano principalmente la sostituzione di pompe sommerse e quadri elettrici oltre la realizzazione di opere di rifacimento parziale delle recinzioni che delimitano le aree degli impianti.

A lavori ultimati si potrà contare su numerosi benefici, come la riduzione dei consumi energetici e il controllo da remoto degli impianti (grazie a un sistema di telecontrollo) che permetterà una semplificazione delle operazioni di conduzione e manutenzione e un miglioramento della qualità ambientale.

“Con questi interventi si andranno a sanare alcune criticità che affliggono il territorio ormai da anni – spiega il presidente dell’Egas, Fabio Albieri – In particolare, si risolvono le problematiche particolarmente pressanti durante i periodi di maggior afflusso turistico”.




ExCa, il progetto preliminare per il recupero e riqualificazione, avanti con la progettazione della rinascita dell’ex caserma dei Carabinieri di via Simon.

Alghero, 13 aprile 2021 – Un altro passo avanti verso il recupero dell’ex caserma di via Simon. La Giunta ha approvato mercoledì scorso il progetto preliminare riguardante l’intervento di recupero per destinare il complesso ad uso pubblico. La svolta per il futuro dell’Ex Caserma si delinea con il progetto di intervento edilizio e strutturale-architettonico nell’ottica di un utilizzo adeguato, con soluzioni per efficientamento energetico, consolidamento strutturale, impianti tecnologici, elettrico domotici, abbattimento barriere architettoniche, rifacimento generale interno ed esterno. L’elaborato predisposto dal tecnico incaricato, l’Arch. Daniele Curedda, dopo il DPP – Documento Preliminare di Progettazione – approvato nel dicembre scorso con contestuale definizione degli indirizzi dell’intervento – contiene il parere favorevole rilasciato dal Mibact – direzione generale archeologica delle belle arti e paesaggio Provincia di Sassari, che nell’ambito del parere ritiene che possa essere rimesso in luce, o evidenziato, l’antico varco di collegamento della via Simon con le strutture fortificate, la cui muratura di tamponamento è ancora leggibile nella cortina muraria. L’investimento previsto è di complessivi 3.170.102, 45 euro. “Un altro passo importante della programmazione delle opere in città che guarda alla valorizzazione dell’immobile storico, nel cuore di Alghero – afferma il Sindaco Mario Conoci – l’ex caserma è una delle e nostre eccellenze più significative del patrimonio immobiliare che abbiamo acquisito non senza fatica nel 2004 per farne un immobile rivitalizzato, funzionale e moderno”. Il fabbricato è costituito da tre livelli con annesso cortile, anch’esso recuperato nel 2007 e diventato Piazza Pino Piras. La superficie totale coperta, suddivisa in piano terra, primo e secondo piano è di mq 1743. L’Ex Caserma via Simon è soggetta alle prescrizioni urbanistiche del Piano Particolareggiato del Centro di antica e prima formazione di Alghero e Fertilia, soggetto quindi a categorie di intervento di esclusiva riqualificazione edilizia. L’immobile diventerà quindi idoneo alla destinazione d’uso pubblico, secondo le previsioni dell’Amministrazione. Ora si procede speditamente con le altre fasi della progettazione e nel frattempo l’intervento è inserito nella nuova programmazione triennale dei lavori pubblici 2021/2023 per l’annualità 2022 che il Consiglio comunale dovrà ratificare. L’iter per l’acquisizione dell’immobile di via Simon è iniziato nel 2004 quando l’Amministrazione comunale chiudeva un accordo con l’allora proprietaria dell’immobile, la Provincia di Sassari, per la permuta dell’ex caserma con il caseggiato scolastico di via Degli Orti. Il definitivo passaggio alla proprietà del Comune di Alghero avveniva successivamente, a seguito di un lodo arbitrale del luglio 2008.