Golf dimenticato, turismo sprecato: Alghero attende ancora risposte

3 Sett. 2025 – redazione on line

Da otto anni l’ASD Alghero Park Country Club aspetta un segnale dall’amministrazione comunale, ma il silenzio continua. Nel frattempo, la città rinuncia a un’opportunità unica di crescita sportiva ed economica, mentre migliaia di cittadini restano esclusi da una disciplina praticata in tutto il mondo.

Un’associazione ignorata dalle istituzioni

Mentre le società sportive cittadine si preparano alla stagione 2025/2026, il golf ad Alghero resta senza futuro. L’associazione dilettantistica Alghero Park Country Club, nata con l’obiettivo di rendere il golf accessibile a tutti, denuncia la totale assenza di risposte da parte delle amministrazioni comunali, comprese quelle dell’attuale giunta guidata dal sindaco Raimondo Cacciotto.

Un silenzio che, secondo il presidente Gian Luca Musilli, non solo è ingiustificabile sul piano istituzionale, ma rischia di arrecare un danno profondo alla città e alla sua immagine.

Le promesse mancate della politica

Da anni la politica locale ripete parole d’ordine come “sviluppo dello sport”, “turismo di qualità” e “destagionalizzazione”. Nella pratica, però, non è stato fatto nulla per sostenere l’unica realtà golfistica del territorio. Così, migliaia di algheresi – giovani e adulti – non hanno la possibilità di avvicinarsi a questo sport, mentre la città rinuncia alle importanti ricadute turistiche ed economiche legate a questa disciplina.

Il potenziale del golf per la Riviera del Corallo

Il golf è riconosciuto come un motore di sviluppo per un turismo di fascia alta, soprattutto in bassa stagione, quando i visitatori provenienti dal Nord Europa cercano destinazioni accoglienti e con strutture adeguate. L’area di Maria Pia era stata individuata come luogo ideale per un impianto sportivo pubblico, ma il progetto è rimasto fermo, lasciando spazio a incertezze e logiche poco trasparenti.

Perdite milionarie e posti di lavoro sfumati

Secondo le stime, la mancata realizzazione del “Congressional Park Stadium” a Maria Pia ha già provocato oltre 100 milioni di euro di mancati introiti e la perdita di circa 160 posti di lavoro stabili. Un bilancio pesantissimo per una città che conta 42.000 abitanti e che punta a vivere di turismo.

L’appello finale

Il presidente Musilli lancia un nuovo appello diretto al sindaco Raimondo Cacciotto e all’assessore Enrico Daga, che hanno assunto le deleghe a sport e patrimonio pubblico. “È il momento – sottolinea – di trasformare le parole in fatti concreti. La città e l’associazione meritano risposte ormai non più rinviabili”.

📊 I numeri del golf dimenticato ad Alghero

8 anni di attesa senza risposte istituzionali

100 milioni di euro di perdite economiche stimate

160 posti di lavoro mancati

42.000 abitanti privati di un campo pubblico per il golf

Turismo potenziale soprattutto tra ottobre e giugno




Tedde: Cumuli di Posidonia oscurano Capo Caccia: polemiche e risposte della politica algherese

Una vista nascosta e una stagione turistica compromessa

“Alghero si trova di fronte a un problema inedito e preoccupante: enormi cumuli di posidonia spiaggiata stanno impedendo la vista di Capo Caccia, un simbolo del paesaggio locale”. Marco Tedde all’attacco di Montis. “Questa situazione, – continua Tedde – verificatasi all’inizio della stagione turistica, sta causando gravi danni all’immagine della città. Gli algheresi e i visitatori sono abituati a godere della splendida vista di Capo Caccia, ma quest’anno la posidonia ha creato una barriera naturale che ostacola questo spettacolo. L’incuria nell’affrontare questo problema solleva interrogativi sulla gestione ambientale da parte dell’amministrazione comunale.”

Le responsabilità dell’Assessore Montis e l’appello a Cacciotto

“L’Assessore all’ambiente Andrea Montis, attualmente impegnato in una campagna elettorale con la coalizione Campo larghissimo, sembra avere poco tempo per i suoi compiti istituzionali. La situazione peggiora per via del supporto del sindaco Mario Conoci, che aveva dichiarato che Montis non poteva dimettersi dalla giunta di centrodestra perché impegnato a risolvere i problemi ambientali di Alghero. Tuttavia, i fatti dimostrano il contrario.”

Continua Marco Tedde : “Raimondo Cacciotto, figura di spicco della politica locale, viene esortato a intervenire con decisione sul suo candidato assessore Montis e sul sindaco Conoci. Gli algheresi sono stanchi di queste negligenze che minano la bellezza e l’attrattiva della loro città. È ora che Cacciotto utilizzi la sua autorevolezza per richiamare all’ordine i suoi colleghi di coalizione, affinché la gestione ambientale torni ad essere una priorità”.

La replica di “Noi Riformiamo Alghero” a Marco Tedde

Il gruppo politico “Noi Riformiamo Alghero” ha risposto con fermezza alle critiche sollevate dal candidato del centrodestra Marco Tedde riguardo alla gestione della posidonia spiaggiata nella città. La loro replica è stata tagliente e dettagliata, evidenziando gli sforzi e i risultati ottenuti negli ultimi anni per affrontare questo annoso problema.

«Abbiamo chiesto conto all’assessore come richiesto dalla coalizione “Asilo Mariuccia”. Abbiamo scoperto che negli ultimi 6 anni (comprendenti le ultime due amministrazioni in carica), gli assessori competenti hanno messo in campo risorse straordinarie per la risoluzione di un problema, quello della posidonia spiaggiata, mai affrontato da nessuno; e creato proprio da Marco Tedde nell’anno 2007, quando volle aprire il sito di stoccaggio a San Giovanni dove oggi si è costretti ad accumulare la posidonia. Il suo massimo sforzo (lo racconta lui stesso) fu quello di inondare di posidonia qualche terreno privato. Abbiamo scoperto che in questi anni, in cui ha rivestito ruolo di consigliere regionale di riserva e consulente regionale con lauto stipendio, Marco Tedde non ha mai mosso un dito per la risoluzione del problema benché vi sia ampia traccia delle richieste di sostegno da parte dell’amministrazione Comunale anche a lui indirizzate».

Un impegno concreto e finanziamenti importanti

La replica evidenzia che, grazie alla collaborazione tra il comune, il consorzio industriale e la Provincia, sono stati reperiti circa 10 milioni di euro per finanziare un impianto di trattamento della posidonia ad Alghero. Questo intervento è un esempio di sforzo corale che, secondo “Noi Riformiamo Alghero”, Marco Tedde, da solista, non è in grado di comprendere. Inoltre, negli ultimi sei anni sono stati smantellati cumuli di posidonia accumulati da oltre vent’anni in vari siti della città.

«Abbiamo scoperto, ma lui non ne sa nulla perché parla solo delle questioni che riguardano se stesso, che in pochissimi anni si è passati da sperimentare il trattamento della posidonia a veder finanziato un apposito impianto (in fase di realizzazione) ad Alghero, partendo da zero e reperendo circa 10 milioni di risorse, grazie alla collaborazione tra comune, consorzio industriale e Provincia. Un intervento corale che lui, da solista quale è, non è in grado di capire. Abbiamo scoperto che negli ultimi 6 anni son stati smantellati cumuli di posidonia che giacevano da oltre vent’anni in diversi siti della città. Non si preoccupi Tedde, che ancora una volta da dimostrazione di non conoscere i temi e i processi che servono per svolgerli, volendo sembrare preparato, ma invece di essere piuttosto concentrato solo a far apparire la sua immagine ormai sbiadita e stantia. Un uomo che vuole diventare sindaco, ma che da ampia dimostrazione che non sarà più in grado di farlo».

Difesa dell’Assessore Montis

“Noi Riformiamo Alghero” ha anche difeso l’Assessore Andrea Montis, sottolineando il suo impegno e la sua dedizione nell’affrontare le questioni ambientali nonostante la campagna elettorale in corso. Montis ha recentemente ottenuto ulteriori finanziamenti per 350.000 euro per avviare nuovi interventi di rimozione e trattamento della posidonia.

«Bene ha fatto l’assessore Montis a non dimettersi, considerato che, mentre qualcuno accecato dal livore scrive comunicati di livello bassissimo, ha continuato con impegno dedizione e imparzialità a occuparsi delle questioni urgenti, (tralasciando certamente la sua campagna elettorale) come quello della posidonia; così che anche in questi ultimi giorni (reperite risorse per circa 350.000 euro) verranno avviati, solo l’ultimo in ordine di tempo, interventi di rimozione della posidonia dai depositi e invio a trattamento della stessa. Insomma, così come già abbiamo fatto nei comunicati di risposta alle bizze di Tedde, gli consigliamo di prepararsi meglio se vuole confrontarsi sulle tematiche, piuttosto che dimenarsi alla ricerca di un sempre più flebile consenso in città» chiude la replica di “Noi Riformiamo Alghero”.




Mario Bruno: Sensi abbandoni le polemiche scomposte. Dia risposte o si dimetta.

La nota del dottor Sensi, direttore generale della asl, che mi accusa di avere scarsa conoscenza della bozza di atto aziendale della asl, e mi consiglia cosa fare prima di parlare con la stampa, è quanto meno scomposta, azzardata e presuntuosa. Una affermazione tale detta da colui che solo nelle ultime 24 ore ha cambiato tre-quattro versioni di atto aziendale, non meriterebbe risposta. È dovuto semplicemente correre ai ripari per un atto che la stessa Regione gli ha consigliato – evidentemente – di riformulare e di riscrivere. Dovrebbe dimettersi, altro che polemizzare.
Mi chiedo quale serietà e quale confronto chiede chi presenta un atto alle amministrazioni comunali a poche ore dal confronto in sede di distretto sanitario e dalla trasmissione della versione definitiva dell’atto aziendale in regione. Una presa in giro perfino della democrazia e una mancanza di rispetto istituzionale. Se quello posto alla nostra attenzione era davvero, nella prima bozza, un poltronificio fatto per non scontentare nessuno, e non un atto di organizzazione sanitaria degno di questo nome, le ultime versioni fanno invece scelte discrezionali che avremmo voluto discutere con i tempi giusti.
Però Sensi più che polemizzare ci deve dire, per esempio, perché l’anestesia di Alghero non sarà struttura complessa, posto che deve essere attrattiva per i rianimatori che vorremmo in numero sufficiente ad Alghero, anche per attivare la terapia intensiva e diminuire le liste d’attesa, mentre altri reparti diventano strutture complesse. Non vorremmo che a prevalere siano appartenenze varie e non le risposte da dare in termini di salute. Ci dica quale equilibrio c’è – anche in termini di bacino d’utenza – fra Alghero e Ozieri. E perché Alghero non avrà la neurologia. Potremmo fare altri esempi.
Sensi pensi a dare risposte vere, appropriate, tecniche, e lasci da parte le polemiche politiche: non è il suo mestiere. Non faccia il politico anche perché non è capace e si espone a boomerang clamorosi.

F.to
Mario Bruno




Tavolo Nord Sardegna. Prime Risposte dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Tavolo Nord Sardegna. Prime Risposte dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Dando seguito agli impegni assunti nella conferenza del 24 giugno scorso, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Mario Turco ha convocato ieri, in video conferenza, l’Amministratore Straordinario della Provincia di Sassari, Pietro Fois, alla presenza del Consigliere per il Sud, Gerardo Capozza e dei rappresentanti delle associazioni di categoria e dei lavoratori del nord della Sardegna.
Nell’incontro il Sottosegretario Turco ha confermato che per quanto riguarda i fondi destinati all’area di crisi complessa è imminente la firma da parte del Ministero dello Sviluppo Economico che renderà disponibili subito i primi 22 milioni destinati all’avvio del Progetto di Riconversione e Riqualificazione Industriale del territorio.   Per quanto riguarda i bandi d’investimento, il Senatore Turco, ha riferito che Invitalia ha concluso l’istruttoria e che ora sono all’esame del Ministero per essere resi rapidamente operativi. Il Sottosegretario ha garantito che l’iter attuativo del Progetto verrà monitorato attentamente con il supporto della struttura InvestItalia della Presidenza del Consiglio.
In merito alla ZES – Zona Economica Speciale – è stata condivisa la necessità di accelerare l’istruttoria sulla possibile istituzione.
Inoltre, al fine di un aggiornamento sui vincoli che da troppo tempo impediscono di concludere la Sassari-Alghero e la Sassari-Olbia, il Sottosegretario convocherà per la prossima settimana un tavolo di confronto con le parti istituzionali coinvolte.
Pietro Fois, ha voluto confermare la propria fiducia e quella di tutto il tavolo delle parti sociali, al Sottosegretario, perché certo che le questioni proposte potranno trovare, con l’intervento del Governo, una rapida soluzione. Allo stesso modo, il Sottosegretario Turco e il Consigliere per il Sud Capozza, raccogliendo l’invito a proseguire negli sforzi fin qui dimostrati, hanno fissato già per la prossima settimana un nuovo incontro con i rappresentanti del tavolo, al fine di aggiornare sui nuovi eventuali progressi sulle questioni affrontate.

L’Amministratore Straordinario della Provincia di Sassari
Pietro Fois

Provincia di Sassari




Provincia di Sassari. Pietro Fois, fronte unitario e risposte immediate per il territorio

Provincia di Sassari. Pietro Fois, fronte unitario e risposte immediate per il territorio.
L’Amministratore della Provincia, Pietro Fois, ha accolto nell’incontro di questa mattina la  richiesta delle parti sociali di farsi promotore come rappresentante istituzionale delle diverse istanze del territorio e mettere allo stesso tavolo, Istituzioni, Sindacato e Imprese, per stabilire nel concreto come ripartire e con quali strumenti.
«Non avevamo bisogno del Covid per scoprire che nel nostro territorio e nella nostra Regione  esistevano criticità croniche per il suo sviluppo e per la tenuta della sua economia.  Già da tempo  stavamo attraversando un periodo di profonda sofferenza economica e sociale.  Il nostro Covid era  già evidente nella “Sassari-Olbia” che non è mai stata  completata, era già presente nella filiera  agro-alimentare che non era in grado di  garantire un prezzo adeguato ai produttori del latte, nella crisi del sistema di trasporti marittimi e aerei o nelle altre incompiute come la Sassari-Alghero.
La crisi sanitaria si è aggiunta ad un lungo periodo di crisi economica frutto dei tanti nodi irrisolti e di quel livello inadeguato di infrastrutture, materiali e immateriali, che hanno penalizzato, oltremisura, la nostra capacità competitiva.
Non condivido l’idea di chi asserisce che siamo sull’orlo di un baratro, perché penso che nel baratro ci troviamo già.  Il nostro territorio è da troppo tempo a credito e credo sia indispensabile costituire da subito un fronte comune per individuare soluzioni concrete e ridare centralità alle tante questioni del mondo del lavoro e delle imprese che questa mattina sono emerse nel corso del dibattito.
Non sento l’esigenza di dare vita   nuovi tavoli generalisti, perché in questi giorni di tavoli ce ne sono stati forse anche troppi,  l’incontro di oggi deve avere un taglio operativo e individuare pochi temi concreti da perseguire immediatamente.  Si potrà procedere con incontri sui specifici temi che coinvolgano i diretti responsabili istituzionali per materia.
Il primo è sicuramente il tema delle  nostre  infrastrutture, indebolito dai troppi ritardi e da storiche criticità. La viabilità, i trasporti marittimi e quelli aerei rappresentano una questione indifferibile. Il sistema dei trasporti e i collegamenti con il continente sono il nostro “ponte Morandi” e come per Genova è arrivato forse il tempo di individuare soluzioni straordinarie, penso a deroghe e  a commissariamenti.
Per rilevanza e trasversalità il secondo tema è quello del turismo, direttamente collegato al primo. Se nel Nord Italia alzano la voce per far ripartire i loro impianti industriali, è tempo che anche noi facciamo sentire la nostra voce e facendo fronte comune per far capire a tutti gli interlocutori  che il turismo rappresenta la nostra “fabbrica”.  Pretendiamo regole chiare sull’accoglienza del turista e tempi certi per programmare l’avvio della stagione e ripartire quanto prima».
Per l’Amministratore della Provincia di Sassari, Pietro Fois,  l’obiettivo è chiaro, rimettere in moto, immediatamente, l’economia del territorio, cogliendo questa fase straordinaria e di interventi emergenziali come un’opportunità per rilanciare il territorio e dare risposte a questioni da troppo tempo rinviate.

Dott. Rodolfo Bonesu
Provincia di Sassari




Alghero: Horeca in coma, risposte subito o è la fine

Più di un mese fa abbiamo accolto con grande soddisfazione l’apertura dell’Amministrazione, nella persona del sindaco, di voler collaborare col Comitato Horeca e rendere il settore dell’accoglienza partecipe del percorso utile ad assistere le nostre imprese nelle più grave crisi economica dal dopoguerra ad oggi.
Come più volte ribadito, si tratta di un settore fondamentale dell’economia algherese che necessita di provvedimenti urgenti che, se non varati rapidamente, rischiano di compromettere per sempre il futuro di migliaia di lavoratori.
Detto questo, però, ci duole sottolinearlo, ad oggi, nessun provvedimento di quelli suggeriti, è ancora giunto al suo traguardo.
Comprendiamo le difficoltà di chi amministra in un momento drammatico come quello che stiamo vivendo, comprendiamo anche la “solitudine” in cui i sindaci sono costretti ad operare,  soprattutto quando è palese l’assenza delle figure utili a raggiungere tali obiettivi in taluni comparti, però, visto proprio il momento che vede la maggior parte delle attività vicine al definitivo collasso, ci saremmo attesi una drastica virata, un cambio di passo, per  farci trovare pronti alla riapertura.
Apprezziamo la disponibilità del Sindaco Conoci e la sua volontà di fare proprie le nostre istanze, ma la variabile tempo ci impone di richiamare l’attenzione sul grave ritardo.
È ora che Alghero riparta, e riparta bene. Non c’è più tempo da perdere.
Perché gli imprenditori che rappresentiamo possano affrontare con ragionevole speranza  la fatica della ripartenza è necessario che sappiano su quali superfici per la somministrazione possano contare, sulla fiducia che gli organismi deputati al controllo abbiano visioni comuni, sul fatto che la Regione Sardegna liberi risorse utili per l’abbattimento del costo del lavoro.
Insomma, chiediamo che si dia corso alle numerose richieste messe nero su bianco dal nostro comitato.
Siamo consapevoli che senza il luccichio delle nostre imprese, che dà risposte a tante famiglie coi vari stipendi, Alghero non può essere la stessa. Del resto è necessario, è fondamentale, ricreare un clima di positività e socialità che, da tre mesi e oltre (visti l’aggiunta del periodo invernale precedente), manca totalmente.
Il settore Horeca vive nel segno delle emozioni, dello svago, della convivialità, siamo noi deputati a far ripartire la città, ma dobbiamo essere messi nelle giuste condizioni per farlo. Se l’apertura è per il 18, come si può pensare di farlo senza poter programmare investimenti, assunzioni, azioni di intrattenimento, modello di business?
Gli elefantiaci tempi della burocrazia e le sue lungaggini non possono condizionare un tessuto sociale ed economico  allo stremo.
Serve il massimo sostegno perché le risposte alle richieste del comparto (che rialleghiamo a questa mail) siano finalmente evase: c’è il serio rischio che il coma in cui si trova il settore, diventi irreversibile.  E’ urgente attuare un pronto soccorso, altrimenti sarà quasi impossibile evitare il nostro funerale e col nostro quello di tanti lavoratori.

CINQUE PUNTI SOTTOPOSTI ALL’AMMINISTRAZIONE: 
1) Ampliamento degli spazi esterni alle attività consentendo la possibilità di allestire tavoli e dehor, in particolare per le imprese con ridottissimi spazi interni, in finestre temporali determinate, ove necessario, secondo un piano particolareggiato che sia in grado di garantire il medesimo numero di coperti all’esterno autorizzati nel pre-Covid con, in aggiunta, superfici utili per ristorare il numero di coperti sacrificati nelle aree interne a causa del distanziamento sociale;

2) richiesta al sindaco di attivare una conferenza di servizi per l’ attivazione di procedure armonizzate, chiare, certe, ed univoche, per certificare la salute dei titolari, dei dipendenti e dei clienti, garantendo la salubrità dei luoghi di lavoro, attraverso un unico protocollo sottoscritto da tutti i corpi di vigilanza sanitaria dello stato;

3) rapida modifica del piano commerciale per mitigare la direttiva Bolkenstain (legge Bersani) al fine di congelare nuove aperture e soprattutto scongiurare operazioni di acquisto predatorie a “buon mercato”; Attuazione di iniziative (con associazioni e operatori locali) di animazione urbana.

4) Attivazione di uno sportello per le imprese attraverso il coinvolgimento delle associazioni di categoria (es: Confcommercio)  rappresentative del settore per assistere le centinaia di partite Iva a cui serve offrire una bussola per attraversare la selva di provvedimenti scaturiti dai vari livelli istituzionali;

5) Rappresentare presso l’Anci regionale,  la proposta di fiscalizzazione degli oneri sociali con accollo di una parte del costo del lavoro da parte della Regione, allo scopo di evitare l’esplosione della spesa per il welfare e il conseguente mantenimento dei livelli occupativi;




Centrosinistra in pressing su Conoci. Dia risposte sulla sanità algherese.

Inascoltati sulle nostre denunce in materia di sanità, siamo costretti a ribadire la situazione con più forza per chiedere al Sindaco Conoci, responsabile della salute nella nostra città, di far sentire la sua voce.
Le sale operatorie del Civile pronte da tempo sono ancora chiuse e non si opera ancora neanche al Marino, se non per le urgenze.
Come il Sindaco Conoci sa, da più di un anno le sale operatorie dell’Ospedale Civile sono state chiuse perché era necessario ristrutturarle e metterle a norma, compresa la schermatura delle pareti in caso di utilizzo di RX all’interno. Ora, le sale operatorie sono pronte, ma non c’è l’autorizzazione a riaprirle e si lavora su un’unica sala operatoria del secondo piano che viene messa a disposizione di tutte le specialità presenti compresa l’ostetricia, in un momento in cui è fondamentale avere anche percorsi separati per eventuali pazienti sospetti Covid visto che nelle urgenze è impossibile aspettare il risultato del tampone.
Sarebbe molto sconveniente ritrovarsi con pazienti operati in urgenza, magari poi risultati positivi, in un ambiente dove poi c’è anche la sala parto.
Chiediamo troppo?
Neanche la terapia intensiva, ormai quasi pronta, tra l’altro, entra in funzione, e al di là delle parole non si intravvedono fatti concreti, cioè l’apertura che consentirebbe ad Alghero di essere DEA di primo livello. Ci vengono segnalate problematiche anche di tipo organizzativo e di armonia complessiva nel reparto di medicina.
Il laboratorio del Civile algherese non è stato autorizzato ad esaminare i tamponi, nonostante annunci in pompa magna. Si fa la spola con un’autista ospedaliero da Alghero a Sassari, inspiegabilmente. Ci risulta siano stati autorizzati solo Sassari e Ozieri. Vuole il Sindaco Conoci degnare la città di una risposta?

F.to

Mario Bruno, Gabriella Esposito, Ornella Piras, Pietro Sartore, Valdo Di Nolfo, Mimmo Pirisi, Raimondo Cacciotto.




AOU SASSARI – «Aou al lavoro per dare risposte ai lavoratori»

«Aou al lavoro per dare risposte ai lavoratori»

Questa mattina incontro tra direzione amministrativa e rappresentanze sindacali su stabilizzazioni e utilizzo fondi contrattuali.

Sassari 10 dicembre 2018 – In settimana una nuova riunione con la direzione generale dell’Aou di Sassari con al centro i temi della stabilizzazione e le modalità di utilizzo dei fondi contrattuali dell’ultimo triennio. Questo il sintesi l’incontro che si è svolto questa mattina nella sala riunioni della direzione generale dell’azienda di viale San Pietro che ha visto seduti al tavolo il direttore amministrativo Lorenzo Pescini, il direttore del Servizio risorse umane Chiara Seazzu, le Rsu aziendale e i sindacati di categoria.

Il direttore amministrativo ha subito fatto notare come «ci sia assoluta convergenza di volontà tra le parti in quanto non c’è difformità di vedute nelle politiche del personale. In questi ultimi sei mesi si è registrato un sovraccarico di lavoro amministrativo che ha provocato ritardi sulla tabella di marcia, evidenziando alcune criticità legate anche alla carenza di risorse umane negli uffici della tecnostruttura». Per quanto riguarda le stabilizzazioni e più in generale le assunzioni previste, dopo l’incontro in assessorato regionale della Sanità a Cagliari la scorsa settimana, la direzione aziendale ha trovato un punto di accordo con la Regione. «Gli uffici – ha aggiunto Lorenzo Pescini – sono al lavoro per rispettare gli obiettivi posti dalla Regione e portare a conclusione l’iter amministrativo che consentirà di dare risposte a circa 230 lavoratori».

Per tutti gli altri argomenti sollevati durante l’incontro, le parti si sono accordate per una nuova riunione da convocare in settimana nella quale la direzione aziendale presenterà una proposta operativa da discutere con le organizzazioni sindacali.

In mattinata, al settimo piano dell’ospedale civile di via De Nicola, i lavoratori si erano ritrovati per un’assemblea convocata congiuntamente dalla Rsu aziendale e dalle sigle sindacali Cgil, Cisl, Uil, Nursind, Nursing Up, Fials e Fsi-Usae.

All’ordine del giorno le organizzazioni sindacali avevano posto le questioni relative alle relazioni sindacali e richieste di convocazione tra le parti, produttività pregresse, riconoscimento delle progressioni economiche pregresse e future, stabilizzazione dei precari storici, indennità di sub intensiva e festività infrasettimanale, erogazione buoni pasto 2017-2018.

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Ufficio stampa Aou Sassari
Viale San Pietro, 10
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Andrea Bazzoni

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