Cagliari, la danza di Micha van Hoecke rivive in Pèlerinage: una prima assoluta della compagnia Borderline Danza

Il 7 novembre al Teatro Carmen Melis la rivisitazione di Miki Matsuse per Find43

CAGLIARI. Le coreografie di Micha van Hoecke acquistano nuova vita a Cagliari nella rivisitazione proposta dalla donna che più lo ha amato nell’ultima fase della vita, Miki Matsuse: venerdì 7 novembre al Teatro Carmen Melis, alle 21, per il Festival internazionale Nuova Danza, la compagnia campana Borderline presenta in prima assolutaPèlerinage”, un capolavoro tersicoreo che abbraccia danza, musica e parole, passando dalle pagine più evocative dell’”Harold en Italie” di Berlioz alle espressioni della liturgia medievale e gregoriana, poi al blues e al gospel, come un fitto mosaico devozionale.

La danzatrice Miki Matsuse, che è stata moglie e assistente coreografa di van Hoecke, propone una rivisitazione interpretata da Emanuele Amoroso, Pietro Autiero, Adriana Cristiano, Noemi De Rosa, Sabrina De Luca, Alessandro Esposito, Arturo Minutillo, Alessia Muscariello, Maite Rogers, Loris Vestuto.

Il percorso coreutico conduce lungo i sentieri tortuosi dell’anima, attraverso i boschi selvaggi e le alture impervie dello spirito, e ancora sulle orme di quei pellegrini che, nell’Europa dei giubilei, inseguivano l’immagine di Dio fra eremi, santuari a cattedrali.

Prodotto da Borderlinedanza 2025 con il contributo del MIC, della Regione Campania, Raidfestivals, Residenza CReARe Campania, il lavoro dà nuova linfa a una pietra miliare del repertorio del grande maestro belga scomparso nel 2021. Lo scopo è quello di dare nuova linfa all’opera, adattandola al contesto temporale e spaziale del momento, a un nuovo pubblico e a nuovi interpreti.

Subito dopo, AMORPHE e Maya Inc presentano Aperidanza 2025 “Solos”, una performance musicale basata sull’improvvisazione, ideata dal polistrumentista Marco Caredda per mescolare l’elettronica, le sonorità classiche, reggae, funk, minimalismo, musica sperimentale e qualsiasi influenza possa apparire interessante. Parteciperanno Mauro Melis, Francesco Musiu, Angelo Valdes, Lorenzo Veroni. L’appuntamento con Find43 venerdì prenderà il via al mattino, alle 10.30 a Sa Manifattura (Sala 114), con “La scuola dei folletti”, uno spettacolo per ragazzi realizzato da “Il Crogiuolo”, scritto e diretto da Marta Gessa che lo interpreta assieme a Ilaria Alice Dore.

Il festival prosegue sabato 8 novembre con un ricco programma di eventi a Sa Manifattura (sala 207 e sala 114) dove, alle 21, la compagnia lombarda Dancehauspiù presenta lo spettacolo “Bromantica”, seguita da Versiliadanza  e Camilla Guarino (Toscana) che propongono “Estratto da Paso Doble”. Per la serata Finder, l’Accademia Susanna Beltrami con Laura Cortese ed Emily Dughero, direttamente dalla Lombardia porteranno in scena “WOOL”. La serata si concluderà con l’Aperidanza 2025 Solos di Marco Caredda.

Micha van Hoecke nel suo incontro del 2017 a Cagliari con le artiste sarde



“Mediterranea” di Giuni Russo rivive dopo 40 annicon un video realizzato ad Alghero

Progetto musicale di Warner Music Italy e Vanity Fair Italia, con il coinvolgimento dell’Insieme Vocale Nova Euphonia e della Corale Studentesca Città di Sassari diretti dal M° Vincenzo Cossu

Un’operazione musicale senza precedenti, frutto della sinergia tra Warner Music e Vanity Fair. A 40 anni dalla prima uscita, “Mediterranea”, uno dei brani più emozionanti di Giuni Russo, scritto insieme a Maria Antonietta Sisini, torna in una nuova veste sonora, con un remix firmato dal dj e produttore friulano Mattia Del Moro, in arte Dumar, già disponibile in tutti gli store digitali da alcune settimane. L’obiettivo: lanciare una summer hit per le nuove generazioni e mantenere viva l’eredità artistica di Giuni Russo. Dumar è conosciuto per i suoi rework musicali in cui unisce passato e presente, rispettando gli interpreti originali ma restituendo alle loro opere un nuovo vigore.
Ed è qui che nasce il coinvolgimento dei cori del M° Cossu, l’Insieme Vocale Nova Euphonia e la Corale Studentesca Città di Sassari, che il 4 agosto ad Alghero hanno registrato una versione di “Mediterranea” pubblicata giovedì 7 agosto online sul canale ufficiale di YouTube di Giuni Russo e promossa sui social di Giuni Russo, Warner Music Italy e Vanity Fair. Il riscontro è stato straordinario: il reel di anteprima ha superato sulle pagine social di Giuni Russo le 250mila visualizzazioni mentre il video integrale ha già raccolto su YouTube circa 30mila visualizzazioni.
Il M° Cossu, direttore artistico del Festival delle Bellezze e dei cori coinvolti, era stato contattato dal team creativo di Warner Music Italy con una proposta: realizzare dal vivo al Mirador Giuni Russo di Alghero (città a cui la cantante dedicò l’omonima hit) un video nel quale i due cori avrebbero eseguito “Mediterranea”. Il tempo a disposizione era però poco, come ricorda lo stesso direttore: «La Warner Music mi aveva contattato agli inizi di luglio attraverso il suo team creativo, guidato da Veronica Faccin. Erano rimasti colpiti dal video della nostra versione del “Deus ti salvet Maria”, eseguita al nuraghe di Santu Antine di Torralba nel 2020 e pubblicata su YouTube (dove ad oggi ha raccolto circa un milione e 200mila visualizzazioni). Ci chiedevano però di realizzare a breve termine il progetto completo, tra la fine di luglio e gli inizi di agosto, a causa delle esigenze promozionali legate all’uscita della versione remix di Dumar, avvenuta a metà luglio. Per fortuna sono riuscito a elaborare rapidamente l’arrangiamento e tutti i coristi si sono impegnati al massimo; così, in appena dieci giorni, siamo riusciti a completare il lavoro».
Le prove di studio con i cori si sono svolte il 24 e il 29 di luglio. Le riprese del video sono state effettuate al Mirador Giuni Russo di Alghero, come detto, lunedì 4 agosto. Erano presenti anche Renato Tanchis, Manager Catalogue Director di Warner Music Italia, che ha sostenuto con forza il progetto, il presidente della Fondazione Alghero Graziano Porcu e soprattutto Maria Antonietta Sisini, coautrice della canzone e anche lei molto legata ad Alghero. Sono intervenuti il sindaco Raimondo Cacciotto e Gabriella Esposito, oggi in Consiglio comunale: a lei si devono l’intitolazione del Mirador a Giuni Russo nel 2014 e l’idea di impiegare quello stesso spazio per un’iniziativa con cui ricordare e celebrare la cantante che aveva un forte legame con Alghero.
La registrazione è stata realizzata dal team di Sardinian Life e ISO Image; fonica e mixaggio a cura di Marco Pinna; regia, montaggio e produzione video a cura di Cesare Donati. La canzone è stata eseguita dall’Insieme Vocale Nova Euphonia e dalla Corale Studentesca Città di Sassari; pianoforte: Carlo Morittu; chitarra: Gabriele Griva; basso elettrico: Gabriele Serra.
Le riprese sono così diventate una vera e propria vetrina promozionale per Alghero e la giornata del 4 agosto è stata inoltre inserita fra gli eventi collaterali del Festival delle Bellezze 2025, che ha l’importante sostegno della Camera di Commercio di Sassari attraverso il network Salude & Trigu.




La magia della musica antica rivive nella sesta edizione di “Note senza tempo”

Il festival internazionale sarà inaugurato il 21 marzo nella chiesa San Pietro in Silki a Sassari con le Cantate di Bach proposte dall’ensemble barocco “La Calandria”

La manifestazione è inserita nel cartellone di “Salude & Trigu” e nella la Rete europea dei festival di musica antica (REMA)

SASSARI. Vent’anni di attività concertistica, incisioni discografiche, eventi musicali e una voglia di crescere inarrestabile. L’Associazione Dolci Accenti celebra questo speciale traguardo presentando la sesta edizione del Festival internazionale di musica antica “Note senza tempo”, che prenderà il via giovedì 21 marzo (giornata europea della musica antica) alle 19 nella chiesa di San Pietro in Silki a Sassari con il concerto dell’ensemble barocco “La Calandria”, per proseguire nei prossimi mesi con tanti appuntamenti a ingresso gratuito in luoghi di straordinario interesse storico culturale. Esperti e appassionati avranno la possibilità di riscoprire sublimi melodie del passato, rievocate attraverso l’utilizzo di autentici strumenti d’epoca o di copie per un’esecuzione il più vicino possibile all’idea originale del compositore.

La manifestazione, diretta artisticamente da Daniele Cernuto, è organizzata con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna, della Fondazione di Sardegna e dei comuni di Sassari, Uri, Ploaghe, Porto Torres, Sennori e Bulzi, ed è inserita nel cartellone di “Salude & Trigu” della Camera di Commercio del Nord Sardegna.

La Conferenza stampa in Camera di commercio a Sassari

Il programma è stato presentato stamani (14 marzo) a Sassari dal presidente dell’associazione Dolci Accenti, Calogero Sportato, assieme al direttore del conservatorio “Luigi Canepa” di Sassari, Mariano Meloni, ad Antonella Viglietti in rappresentanza della Camera di Commercio e all’assessore alla Cultura del Comune di Porto Torres, Maria Bastiana Cocco, che hanno tracciato il bilancio di un festival che, a partire dalla sua fondazione nel 2019 si è ampliato anno dopo anno.

BILANCIO. Sono circa 4mila le presenze complessive di pubblico registrate per un totale di quaranta eventi concertistici, con l’arrivo di centocinquanta artisti provenienti da Italia, Romania, Ungheria, Argentina, Olanda e Messico, e il coinvolgimento di cinque cori e tre orchestre. Diverse centinaia di ore sono state dedicate a masterclass professionalizzanti per giovani artisti e sono state aperte alla cittadinanza otto giornate studio di approfondimento.

NOVITÀ. Le novità di quest’anno non sono da meno, a partire dall’estensione nel tempo (grazie agli appuntamenti spalmati in tutto l’arco dell’anno solare) e nel territorio attraverso il coinvolgimento di sette comuni,per distribuire gli eventi in modo capillare. Importantissimo è stato l’inserimento nella REMA, la Rete europea dei festival di musica antica, che consentirà al Nord Sardegna di acquisire visibilità e prestigio, accogliendo artisti di chiara fama internazionale sempre più disponibili a calcare i palcoscenici dell’isola. Tra questi il 7 settembre arriverà a Sassari il soprano Maria Cristina Kiehr, considerata una vera star della musica barocca.

Di fondamentale importanza tra le collaborazioni sarà quella con il Conservatorio “Luigi Canepa” di Sassari, tanto che ben tre concerti in Sala Sassu saranno inseriti nel cartellone dei “Mercoledì del conservatorio”.

INEDITI. Ciliegina sulla torta sono gli inediti, il cui autore di riferimento è Alessandro Scarlatti, in vista delle celebrazioni nel 2025 dei trecento anni dalla scomparsa: lo scorso 2 dicembre il festival ha già riportato alla luce una messa inedita e quest’anno, grazie all’impegno di Ondrej Macek, il lavoro musicologico porterà a ricostruire il “Vespro della beata vergine”, che sarà eseguito il 14 luglio nella basilica di San Gavino a Porto Torres.

La Calandria

LA CALANDRIA. Il concerto inaugurale, realizzato in collaborazione con il festival di musica antica Musicae Amoeni Loci e il Coro Jubilate di Candelara (Pesaro, città della cultura 2024) vedrà protagonista l’ensemble “La Calandria” diretto dal maestro olandese Willem Peerik, che proporrà “Aus der Tiefe ruf ich Herr, zu dir” (Dal profondo ti chiamo Signore), tratto dalle Cantate di Johann Sebastian Bach.

Le voci di Alida Oliva (soprano), Bianca Simone (alto), Jiangchen He (tenore) e Decio Biavati (basso) saranno accompagnate al violino barocco da Alessandra Bottai, all’oboe barocco e flauto dolce da Paolo Faldi, al flauto dolce da Alida Oliva, alla viola da gamba da Sara Campobasso e Luca Favoni con Willem Peerik alla direzione e all’organo.

Il nome del gruppo è ispirato alla commedia “Calandria” di Bernardo Dovizi da Bibbiena, portata in scena per la prima volta nel 1523 nel salone del trono del Palazzo Ducale di Urbino, uno dei primi esempi di azione teatrale in musica. Nel 2003, alcuni musicisti provenienti da diverse città europee si sono incontrati nelle terre del Montefeltro creando questo ensemble dall’organico variabile, che dal singolo strumento o voce e basso continuo può arrivare alla formazione dell’orchestra da camera.

PROSSIMI APPUNTAMENTI. Il prossimo appuntamento del festival sarà il 6 aprile in Sala Sassu a Sassari con “L’Orfeo britannico tra le stelle con diamanti” proposto da “I solisti dell’orchestra Barocca siciliana”. Il 25 maggio seguirà “La Serenissima, sonate veneziane” eseguita dall’Accademia Ermans nella chiesa di San Pietro delle Immagini di Bulzi. Il 22 giugno a Uri “Nazioni Insieme” proporrà “Un virtuoso (quasi) dimenticato”.  Il 14 luglio nella Basilica di San Gavino a Porto Torres il “Progetto Scarlatti e gli inediti” presenta “Vesper” e, sempre a Porto Torres, il 16 luglio Ondrej Macek terrà una masterclass sulla vocalità barocca per i cori. Il 31 agosto al Convento dei Cappuccini di Ploaghe “EMYO Orchestra giovanile di musica antica” presenta “Italia-Germania 4-3” sotto la direzione di Alberto Sanna. Chiusura il 7 settembre in Sala Sassu a Sassari con “Il canto nobile” del “Concerto Soave”.

Tutti i dettagli sono visionabili sul sito web www.notesenzatempo.it.




Ad Armungia rivive lo studio di Emilio Lussu

Il 5 agosto una speciale anteprima della IX edizione del Festival firmato L’Alambicco inaugurerà, all’interno dello spazio polifunzionale, l’apertura al pubblico dello studio originale restaurato, presentato attraverso una conferenza e un recital sui tragici fatti accaduti in piazza Martiri a Cagliari nel 1926

ARMUNGIA. Lo studio di Emilio Lussu ritorna a vivere in una sala dello spazio polifunzionale di Armungia, con i mobili originali restaurati e tutti gli oggetti d’uso quotidiano. L’inaugurazione si terrà sabato 5 agosto nel paese natale del grande intellettuale, politico e combattente sardo, durante una speciale anteprima della IX edizione del Festival Premio Emilio Lussu che, alle 18, nella sala congressi, proporrà una conferenza di presentazione con gli interventi di Alberto Cabboi, direttore del sistema museale Armungese, Giovanna Granata, docente all’Università di Cagliari e responsabile della biblioteca Lussu (Unica) e Giuseppe Caboni, presidente dell’istituto Emilio e Joyce Lussu.

Alle 18.30 sarà portato in scena il recitalLa lunga notte del 31 ottobre 1926”, con testi a cura di Alessandro Macis e la voce recitante degli attori Tino Petilli e Raffaele Chessa accompagnati al piano da Silvia Belfiore e al sassofono e ai flauti da Andrea Morelli.

Seguirà l’apertura al pubblico dello studio di Emilio Lussu, che preserva e ricompone gli oggetti presenti nell’appartamento di piazza Martiri, a Cagliari. Il restauro dei mobili è stato realizzato grazie al contributo concesso al comune di Armungia dalla Fondazione di Sardegna, partendo dalla proposta progettuale elaborata dal direttore del museo “Emilio e Joyce Lussu”, Alberto Cabboi.

L’evento è inserito tra le anteprime della IX edizione del Festival organizzato dall’associazione culturale L’Alambicco con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna, del comune di Armungia, del comune di Cagliari e in collaborazione con la cooperativa Agorà Sardegna.

IL RECITAL. L’attentato subito da Mussolini nel 1926 a Bologna diventa il pretesto per scatenare una dura repressione nei confronti di chi si oppone al Regime. Tra questi c’è anche Emilio Lussu, che nel suo appartamento di Cagliari subisce l’aggressione dei fascisti. Le camicie nere cercano di sfondare il portone, con l’intento di linciarlo. Un giovane squadrista si arrampica cercando di penetrare nell’abitazione attraverso un balcone.  Lussu è costretto a difendersi. Spara e uccide il giovane fascista. È legittima difesa. Ma Lussu, pur essendo un deputato protetto dall’immunità parlamentare, viene condannato al confino.




“Rosa Gambella” rivive in lingua sarda su Radio Rai

È il 1478 quando le milizie sassaresi, comandate dal capitano Angelo de Marongio, sul campo di battaglia di Macomer sconfiggono Leonardo Alagon, ultimo marchese di Oristano. Attorno a questo fatto epocale si intrecciano le vicende di “Rosa Gambella”, romanzo storico di Enrico Costa, che dal 20 luglio rivive in ventidue puntate tutti i giovedì, alle 12.25 su Rai Radio 1 a diffusione regionale attraverso uno sceneggiato radiofonico. Il testo è stato tradotto per la prima volta appositamente per Rai Sardegna da Salvatore Taras in lingua sarda.  La versione radiofonica di “Rosa Gambella” è interamente registrata nella sede Rai di Cagliari in cui avviene anche tutta la fase di post produzione, tutto con la regia di Donatella Meazza. Collabora all’adattamento dei testi Daniele Monachella e  l’interpretazione dei personaggi è affidata agli attori Isella Orchis, Maria Loi, Antonella Puddu, Cesare Saliu, Michele Vargiu, Valentino Mannias, e degli stessi Monachella e Taras.
Un grandioso sceneggiato radiofonico che rievoca gli avvenimenti descritti nel libro pubblicato da Costa nel 1897, ambientate in una Sassari pre-rinascimentale proiettata verso la fine del XV secolo, quando gli ultimi rigurgiti di ribellione e di indipendenza dell’isola vengono definitivamente soffocati. In questo contesto emerge la figura leggendaria di Rosa, l’ereditiera della contrada di Romangia e delle ville di Sorso e Sennori, giovane donna ricchissima, fiera e ambiziosa. Nonostante il legame sentimentale con il cugino Lorenzo, di censo meno abbiente, la signora di Romangia sposa il capitano Angelo De Marongio, uno degli uomini più in vista di Sassari, signore della contrada di Oppia, delle ville di Ardara e Mores e del Costavalle.
Il vero dramma inizia con l’arrivo del nuovo viceré spagnolo, Ximene Perez, personaggio all’apparenza raffinato e sensibile ma in realtà dissimulatore, avido e spietato. Fingendo una congiura ordita da nemici politici, Perez fa pugnalare a morte l’amico Marongio all’interno del Duomo di San Nicola, per poi sedurne la vedova e sposarla con il fine di carpirne tutti i beni, arrivando addirittura a fare avvelenare il figlio Salvatorico. La nobildonna, che aveva preferito farsi sedurre dal potere rispetto all’amore, finisce per soccombere anche lei per mano di un sicario agli ordini del crudele viceré.




Il centro rivive coi colori dei fiori

Con la consapevolezza che il Natale in arrivo sarà condizionato dalle regole assunte per contenere la grave emergenza sanitaria in corso, l’Amministrazione comunale ha comunque destinato una parte delle risorse finanziarie ad allestimenti floreali che, con i loro colori, possono abbellire la città nei giorni di questo difficile Natale 2020. Si interverrà nelle principali vie e piazze del centro, rinnovando i vasi e le aiuole con fiori stagionali e arbusti sempre verdi, che porteranno nuovo colore nel contesto urbano.

In particolare, saranno ricreate composizioni nelle fioriere di via Enrico Costa, via Carlo Alberto, via Cavour, via Brigata Sassari, largo Ittiri, in largo Cavallotti, piazza d’Italia, piazza Azuni, piazza Castello e piazza Rosario.

Il centro sarà ancora un luogo piacevole da vivere, pur in assenza di grandi eventi, nel rispetto di tutte le norme di distanziamento fisico necessarie per rallentare la corsa dell’emergenza pandemica in atto.

Grazia Sini
Ufficio stampa
Comune di Sassari