A Santa Maria di Sassari Frequenze diverse & Dolci accenti

Il 2 novembre nella chiesa di Santa Maria di Betlem un nuovo coinvolgente concerto barocco mette insieme i due ensemble di Bologna e Sassari per il festival “Note senza tempo”

SASSARI. Frequenze diverse & Dolci accenti, due straordinari ensemble di musica barocca insieme a Sassari per un concerto che inneggia alla “Follia di Paolo e Francesca”. Domenica 2 novembre alle 19.30 le due formazioni di Bologna e Sassari si incontreranno nella chiesa di Santa Maria di Betlem per la VII edizione del festival “Note senza tempo”, dove daranno vita al tema della follia in musica. Un tema d’origine portoghese che, come un fiume sotterraneo, attraversa i secoli e riaffiora nelle epoche più diverse, dal Rinascimento ai giorni nostri.

Protagonisti della serata per “Frequenze diverse” saranno Tommaso Luison al violino barocco e Willelm Peerik al clavicembalo; per “Dolci accenti” Daniele Cernuto come tenore e strumentista al violoncello barocco e Calogero Sportato impegnato alla tiorba, all’arciliuto e alla chitarra barocca.

Saranno interpretati brani di grandi compositori come Giuseppe Tartini, Atto Melani, Giovanni Stefani, Bernardo Pasquini, Bartolomeo Spighi da Prato, Diego Ortiz e Arcangelo Corelli. Il concerto sarà come una danza, un basso ostinato, ma anche un simbolo che evoca l’ebbrezza dell’amore, l’impeto dei sentimenti, la vertigine delle passioni che travolgono ogni ragione. Voce, violino, violoncello e basso continuo dialogano e si inseguono in un intreccio di affetti contrastanti: desiderio e tormento, dolcezza e furore, calma apparente e tempesta interiore.

Gli esecutori cercheranno di evocare questi sentimenti attraverso musiche che declinano la follia e la passione in forme diverse: dalla grazia di arie seicentesche e danze popolari trasformate in raffinate variazioni strumentali, fino alle grandi architetture virtuosistiche del primo Settecento.

Frequenze Diverse è un ensemble di musica antica nato a Bologna nel 2014, costituito da alcuni professori d’orchestra del Teatro Comunale di Bologna, accomunati dalla passione per il repertorio barocco e per l’approfondimento storico dei testi musicali.

Dolci Accenti è stato fondato nel Duemila. Gli strumentisti dell’ensemble si sono incontrati durante i corsi di studio del Conservatorio di Vicenza, dove si sono specializzati nell’esecuzione del repertorio musicale del XVII secolo e dei primi anni del XVIII, approfondendo lo studio e la ricerca su fonti originali quali trattati, musiche, stampe, manoscritti e cronache dell’epoca. L’ensemble, che suona con copie di strumenti originali, interpreta e si interessa particolarmente alla produzione musicale di uno dei periodi più floridi, vari e ricchi della musica non solo italiana.

La manifestazione, diretta artisticamente da Daniele Cernuto, è organizzata dall’associazione Dolci Accenti con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna, della Fondazione di Sardegna e dei Comuni di Sassari, Uri, Porto Torres e Monteleone Roccadoria. Il programma dettagliato può essere consultato sul sito web www.notesenzatempo.it.




Santa Maria Coghinas, “Voci d’Europa” al Parco Littu

Sabato 6 settembre si esibiranno il Coro “Bisos e Chertos” di Ittiri, i Tenores di Orosei Antoni Milia e il gruppo folk “Cittá di Dolianova”

SANTA MARIA COGHINAS. Sabato 6 settembre, alle 19.30, gli spazi naturalistici del Parco Littu a Santa Maria Coghinas, a poca distanza dal Castello dei Doria, saranno il palcoscenico di un nuovo appuntamento del 42esimo festival Voci d’Europa, con le esibizioni del Coro “Bisos e Chertos” di Ittiri diretto da Salvatore Spanedda, i Tenores di Orosei Antoni Milia, e il gruppo folk “Cittá di Dolianova”.

Bisos e Chertos

Nato a Ittiri nel 2021 per volontà di un gruppo di appassionati di lingua e canto corale sardo provenienti da diverse esperienze musicali, “Bisos e Chertos” ha l’obiettivo di valorizzare le tradizioni e la cultura del proprio territorio, musicando il ricco patrimonio delle poesie Ittiresi e non solo, e di esportare la cultura sarda a livello internazionale. La direzione artistica è affidata al maestro Marco Solinas, che si è formato nel conservatorio di Sassari. Il nome prende spunto dalla cultura poetica dell’Ittirese Giovanni Fiori, e si compone di due varianti: i Bisos che rappresentano i sogni e i Chertos che rappresentano i contrasti e le fatiche per perseguire i propri obiettivi. Dal 2023 fa parte della FERSACO, federazione regionale sarda associazioni corali.
I Tenores di Orosei Antoni Milia sono una delle più note formazioni vocali sarde che, con il tempo è riuscita a ritagliarsi un posto di preminenza per la peculiarità del repertorio che abbraccia entrambe le forme della tradizione vocale di Orosei: quella del canto sacro, tipica delle confraternite religiose con il repertorio liturgico e para liturgico e quella profana del canto a tenore e per l’interpretazione vocale che poco si scosta da quella antica e originale. Questa combinazione fa dei Tenores di Orosei i custodi fedeli dell’eredità musicale ricevuta dagli anziani, Con il tempo il gruppo si è aperto a vari incontri musicali che lo hanno portato a girare l’Italia e il mondo.

Gruppo folk Città di Dolianova

Il gruppo folk “Cittá di Dolianova” fu fondato da un gruppo di giovani nel 1967 grazie all’amore per le tradizioni e le attente ricerche storiche sugli indumenti tipici del paese. Per oltre cinquant’anni il gruppo ha divulgato in tutta la Sardegna e nel mondo i suoi colori e le sue tradizioni attraverso i balli e i canti tipici del Parteolla. Il gruppo ha l’onore di partecipare stabilmente ai più importanti appuntamenti folkloristici della dell’isola.
Il festival Voci d’Europa è organizzato dal Coro Polifonico Turritano ed è inserito nel circuito Salude&Trigu della Camera di Commercio di Sassari, ed è sostenuto dalla Regione Sardegna, dalla Fondazione di Sardegna, dai comuni di Porto Torres, Borutta, Santa Maria Coghinas e Monteleone Rocca Doria, da Grimaldi lines.




TRASPORTI, ASSESSORA MANCA: “SUBITO UNA SOLUZIONE PER LA SANTA TERESA – BONIFACIO E UNA STRATEGIA COMUNE TRA SARDEGNA E CORSICA”

Cagliari, 28/05/2025 

“Sardegna e Corsica sono interessate da legami economici, culturali e sociali che necessitano di soluzioni concrete e definitive agli annosi problemi dei collegamenti”. Lo dichiara l’assessora dei Trasporti Barbara Manca in occasione dell’incontro avvenuto ieri a Bonifacio con il presidente dell’Ufficio Trasporti della Corsica Jean Felix Acquaviva. La riunione è stata convocata facendo seguito a una serie di interlocuzioni, culminate a febbraio scorso con gli incontri del Trattato del Quirinale tenutosi a Nizza in cui si è parlato anche dei trasporti fra le due Isole.

I due responsabili regionali dei trasporti hanno convenuto l’esigenza di risolvere insieme l’attuale emergenza registrata nella tratta marittima tra Santa Teresa di Gallura e Bonifacio, ma anche di cooperare al fine di trovare soluzioni di lungo periodo che consentano ai cittadini sardi e corsi di avere certezza dello spostamento. Tra le prime azioni concordate c’è la redazione di una lettera comune da indirizzare ai governi italiano e francese per rappresentare tutte le criticità della situazione attuale.

“Parallelamente e in modo complementare alla tratta Santa Teresa e Bonifacio, che comunque è il collegamento naturale tra la Corsica e la Sardegna, bisogna ragionare anche su altre rotte che siano in grado di dare la certezza dello spostamento quando le condizioni meteo in quel piccolo tratto sono particolarmente avverse – ha aggiunto Manca -. È un’esigenza che riguarda non solo la movimentazione delle persone, ma anche delle merci”.

“È ora di passare finalmente dalle parole ai fatti – ha affermato con chiarezza Jean Felix Acquaviva -. Spero che questo sia il primo di una lunga serie di incontri finalizzati a mettere mano alle urgenze e poi alla ricerca di soluzioni definitive”.

Durante l’incontro si è parlato anche di trasporto aereo, una carenza storica nei collegamenti tra le due isole mediterranee. L’assessora Barbara Manca ha portato sul tavolo la recente pubblicazione del bando nuove rotte, in cui è stata inserita, non a caso, tra le 67 rotte finanziabili anche quella tra gli aeroporti di Cagliari e Ajaccio. “Si tratta di un’occasione importante per agevolare le popolazioni dei due territori negli spostamenti” ha osservato l’esponente della Giunta Todde. Acquaviva ha ricordato lo studio elaborato dalla Regione corsa negli anni scorsi per un aereo navetta che metta in collegamento Sardegna, Corsica e Toscana.

All’incontro erano presenti anche il vice sindaco di Santa Teresa di Gallura Antonio Mura e il sindaco di Bonifacio Jean-Charles Orsucci. Entrambi hanno chiesto ai rappresentanti delle due Regioni un impegno forte per la risoluzione immediata del collegamento tra i due vicini porti. Orsucci ha manifestato anche l’eventualità di studiare un collegamento di nuova generazione mediante la valutazione della fattibilità futura di un tunnel sottomarino così come è avvenuto in alcune isole del nord Europa.




Sassari, lo “Stabat Mater” di Pergolesi a Santa Caterina

Mercoledì 16 aprile Alberto Sanna con l’orchestra del Festival “Note senza tempo” presenta l’opera religiosa interpretata dal soprano italo-argentino Cyntia Tamara Franchini e dal contralto Lara Rotili

SASSARI. Mercoledì 16 aprile alle 20, nella chiesa di Santa Caterina a Sassari, l’orchestra del Festival Note senza tempo diretta da Alberto Sanna presenta lo “Stabat Mater, l’ultimo canto della madre” di Giovanni Battista Draghi detto “Pergolesi” (Jesi 1710 – Pozzuoli 1736). Il concerto per soprano, contralto, orchestra d’archi e basso continuo, sarà eseguito con strumenti d’epoca in forma paraliturgica per la Settimana Santa 2025. L’ingresso è libero e gratuito.
A interpretare le note del Pergolesi saranno le voci sublimi del soprano italo-argentino Cyntia Tamara Franchini e il contralto Lara Rotili, accompagnate da Alberto Sanna al primo violino concertatore, con Attilio Motzo al secondo violino, Alessandro Puggioni alla viola, Daniele Fiori al violoncello, Calogero Sportato alla tiorba e Cipriana Smarandescu al clavicembalo.
La sequenza liturgica in latino attribuita al francescano Jacopo dei Benedetti, detto “Jacopone da Todi”, è
senz’altro la canzone sacra più celebre della Riforma Cattolica. La versione musicata da Pergolesi è non solo tra le più note, ma anche tra le più riuscite.

Esponente di spicco del periodo artistico barocco, Pergolesi fu compositore, organista e violinista di grande levatura, una figura significativa ed enigmatica del suo periodo, capace di produrre capolavori assoluti in diversi generi musicali sacri e profani. Tanto che, se non fosse morto prematuramente a soli ventisei anni, oggi sarebbe annoverato tra i massimi compositori di tutti i tempi.
Gli interpreti sono tutti professionisti chi chiara fama. Nata in Argentina, Cyntia Tamara Franchini ha iniziato i suoi studi musicali alla Scuola Superiore di Musica "María de Torres", Posadas-Misiones, ottenendo il titolo di professoressa di Arte: Musica. Ha ottenuto poi una seconda laurea in Licenciada en canto lirico all’Universidad Nacional de Cuyo, a Mendoza. Ha studiato un anno accademico al conservatorio Luigi Canepa di Sassari. Non si contano le partecipazioni ad eventi prestigiosi.
Lara Rotili ha iniziato giovanissima lo studio della danza classica e del pianoforte, e si è laureata all’Università di Bologna in Discipline dell’Arte della Musica e dello Spettacolo (DAMS), in canto lirico con 110 e lode e menzione d’onore; e in pianoforte al Conservatorio "Luigi Canepa" di Sassari. Da quel momento ha intrapreso un lungo curriculum professionale.

Alberto Sanna invece è violinista, musicologo ed educatore musicale di origini sarde che risiede a Oxford,
esperto di musica del Seicento e del Settecento, con un particolare interesse per la tradizione italiana. La
sua carriera lo ha visto ricoprire il ruolo di professore di musicologia e interpretazione musicale in diverse
università britanniche. Inoltre, ha diretto numerose formazioni vocali e strumentali in tutto il mondo. Sotto la sua guida, la “Early Music Youth Orchestra” (EMYO) di Liverpool ha eseguito concerti in vari paesi
europei, tra cui Italia, Spagna, Scozia, Francia e Paesi Bassi, contribuendo a diffondere l’interesse per la
musica antica tra le nuove generazioni.
Il festival, diretto artisticamente da Daniele Cernuto, è organizzato dall’associazione Dolci Accenti con il
contributo della Regione Autonoma della Sardegna, della Fondazione di Sardegna e dei Comuni di Sassari, Uri, Porto Torres e Monteleone Roccadoria. Il programma dettagliato può essere consultato sul sito web www.notesenzatempo.it .




SANTA MARIA COGHINAS. IL BANCO DI SARDEGNA RIDIMENSIONA IL SERVIZIO. IL SINDACO: “UN SEGNALE GRAVISSIMO”

IL BANCO DI SARDEGNA RIDIMENSIONA IL SERVIZIO, MALCONTENTO IN PAESE. 

IL SINDACO: “UN SEGNALE GRAVISSIMO, CI AUGURIAMO CHE L’ENTE DI CREDITO FACCIA UN PASSO INDIETRO”

Il Banco di Sardegna, in maniera del tutto autoritaria e silenziosa, ridimensiona gli orari di apertura al pubblico e fomenta il malcontento tra i cittadini di Santa Maria Coghinas”. E’ molto amareggiato il sindaco Pietro Carbini che non condivide questa decisione calata dall’alto senza nessun dialogo con l’amministrazione.  La filiale, aperta tutti i giorni, dal lunedi al venerdi sino al 31 dicembre 2024, da inizio anno, ha ridimensionato l’apertura al pubblico aprendo lo sportello solamente due giorni a settimana,  il martedi e il giovedi, con evidenti ripercussioni sul servizio e soprattutto sul supporto agli utenti, in particolare agli anziani, che nei piccoli comuni rappresenta un’ elevata percentuale della clientela. “Mentre il paese cresce, sotto il profilo delle attività artigianali, insediamenti produttivi, investimenti per diversi milioni di euro con imponenti costruzioni con oltre 150 appartamenti – sottolinea amareggiato il sindaco Pieruccio Carbini – la Banca taglia il servizio invece di rimanere al passo con la crescita del paese. Un aspetto molto preoccupante e molto grave- ribadisce ancora Carbini-  da parte di un istituto di credito nato  per favorire l’imprenditoria e supportare l’economia locale. 

Sono numerose la chiusure delle filiali nei comuni sotto i 1500 abitanti, come quello di Santa Maria Coghinas. “Il governo – prosegue il sindaco- ha garantito la sopravvivenza alle banche, in momenti storici particolari, lasciando invariate le loro attività redditizie, a discapito dell’economia locale. Ci auguriamo che l’ente creditizio faccia una riflessione, che comprenda le dinamiche territoriali e che fornisca alla clientela un servizio dignitoso. Siamo moto preoccupati e amareggiati, in particolare perché le aziende come queste dovrebbero lavorare e collaborare con le amministrazioni invece di palesare esclusivamente i loro interessi.

A Santa Maria Coghinas ci sono 668 famiglie ed una popolazione di 1300 abitanti. Il ridimensionamento imposto dalla direzione centrale, che prevede l’apertura soltanto due giorni a settimana è un danno considerevole per tutti i cittadini. “Questo provvedimento– ha ribadito il sindaco Pieruccio Carbini-  è un segnale gravissimo per il nostro paese. L’assenza di una banca, come dei servizi essenziali alla persona, vedi le scuole, le farmacie, i medici etc, sono deterrenti considerevoli per chi vuole fare impresa, scoraggiando anche chi, con tanti sacrifici crede ancora nelle potenzialità del territorio”. 

Proprio in questi giorni in paese, i cittadini si stanno organizzando per far partire una raccolta firme, per mettere nero su bianco il loro malcontento e scongiurare il ridimensionamento degli orari e dei giorni di servizio.




A Santa Maria Coghinas il festival “Voci D’Europa”: Ghetiana e Sa Pintadera giovedì in scena al Parco Litu

 Il 5 settembre le due formazioni polifoniche sarde (Ruinas e Oristano) dirette da Gianni Puddu si esibiranno in uno straordinario contesto naturalistico

SANTA MARIA COGHINAS. Giovedì 5 settembre alle 20.30 il festival internazionale di musica polifonica “Voci D’Europa” (41esima edizione) fa tappa nel pregevole contesto naturalistico del Parco Littu di Santa Maria Coghinas, con le melodie dei cori Ghentiana di Ruinas e Sa Pintadera di Oristano diretti dal maestro Gianni Puddu.

«In questa fase del Festival interverranno due formazioni che hanno aderito all’iniziativa attraverso le iscrizioni – ha affermato la direttrice artistica Laura Lambroni –. Sono cori che chiedono di partecipare e si propongono di arricchire la loro esperienza professionale confrontandosi con realtà di grande rilievo e prestigio e con culture diverse».

Il coro di Ruinas propone canti sacri e profani che possano promuovere la storia e la cultura del proprio paese attraverso il canto. Lo si capisce già dal nome, Ghetiana, che è lo stesso dell’antico villaggio in cui i bizantini edificarono la chiesa di San Teodoro. La formazione è caratterizzata dall’inserimento di brani propri all’interno del repertorio, interpretando in note i testi tradizionali o le rime di nuovi autori, come avviene nel brano “Ruinas e s’oghe populana” dai versi di Flaminio Sanna, e dell’antico Salmo “Dixit Dominus”, entrambe armonizzate dal maestro Puddu. L’associazione si concentra nello studio della musica e del canto, non solo da un punto di vista tecnico ma soprattutto applicato ai canti più tradizionali della Sardegna e del resto d’Italia.

Coro Ghetiana di Ruinas

Quella oristanese è invece una formazione femminile che porta avanti la pratica del canto polifonico corale a quattro voci. L’Accademia di Tradizioni Popolari Culturale e Canto Corale – Coro Polifonico Femminile “Sa Pintadera”, sin dalla sua fondazione nel gennaio 2007 ha deciso di dare al proprio repertorio un’impronta autoctona, con testi dai contenuti particolarmente vicini al mondo femminile della tradizione sarda. Il repertorio del coro si basa prevalentemente su canti popolari, sia inediti che tradizionali di ambito sacro e profano, con la tendenza alla sperimentazione e commistione di generi.

Il festival è organizzato dal Coro Polifonico Turritano ed è inserito nel circuito Salude&Trigu della Camera di Commercio di Sassari, ed è sostenuto dalla Regione Sardegna, dalla Fondazione di Sardegna, dai comuni di Porto Torres, Borutta, Santa Maria Coghinas e Monteleone Rocca Doria, da Grimaldi lines e Marmo.it. Tutte le info possono essere visionate sul sito www.vocideuropa.it.

Sa Pintadera di Oristano



MARTIN MAYES – “Massi Erratici” 11 maggio 2024 – Teatro Santa Croce .

RINO CIRINNÀ – Sketches of Islands.25 maggio 2024

HERITAGE

Un mese, tre concerti, tre produzioni originali. Maggio è alle porte, la Primavera attende di sbocciare in tutto il suo armonico e accogliente splendore a Berchidda, la musica non stoppa la sua rincorsa al piacere dell’ascolto e della condivisione. Per questo  il mese di maggio porta con sé tre preziose perle, incastonate ancora una volta ad arte sul diadema che racconta la terza stagione del progetto Insulae Lab, affidato alla direzione artistica di Paolo Fresu.

Si comincia il 03 maggio 2024 (h 21) con l’attesissimo spettacolo griffato Martin Mayes (“Massi Erratici”) sviluppato in prova e sul palco insieme a Massimiliano Dragoni e Carlo Spiga. Si continua l’11 maggio 2024 (h 21) con il progetto in musica di Rino Cirinnà (“Sketches of Islands”), accompagnato sul palcoscenico da Seby BurgioFrancesco Puglisi e Francesco de Rubeis. Chiusura del mini ciclo in programma il 25 maggio 2024 – orario e location da definire – con “Heritage” di Bobo Ferra eSalvatore Maiore.

Il primo appuntamento fronte palco è con “Massi Erratici”. Un’esperienza d’ascolto unica, creazione bella e rara da “incontrare”. L’idea nasce nel cuore dell’indagine sui massi erratici, enormi blocchi di roccia che abbandonata la roccia madre in un tempo non noto si “ritrovano” chissà come in luoghi spesso molto distanti dalle origini. Dal desiderio di spiegare il fenomeno, lavorato spesso in maniera affabulatoria, nasce lo sviluppo di questa straordinaria produzione originale targata Insulae Lab scaturita dalla fusione d’arti di Martin MayesMassimiliano Dragoni e Carlo Spiga.

Il primo attesissimo appuntamento è in programma il 03 maggio alle ore 21 negli spazi del teatro “Santa Croce” in piazza del Popolo a BerchiddaBiglietto intero al costo di 10 €; disponibili anche i mini abbonamenti di 5 concerti a 40 €. Vendita operativa sul circuito TicketMaster.it. Prenotazioni e info – anche WhatsApp – al 3426476726.

Martin Mayes (corno, corno delle Alpi, conchiglia e corni pastorali). Il City of London Festival l’ha descritto come “Architetto dell’immaginazione musicale”. Nato in Scozia, ha studiato musica all’Università di York (Inghilterra) e ha iniziato la carriera nell’ambiente sperimentale della Londra degli anni 70 facendo concerti, performance e teatro di strada e sviluppando un approccio eclettico e multi-disciplinare alla musica. Abita a Torino dal 1982. È attivo da più anni in progetti propri e in collaborazioni inusuali che affrontano diversi aspetti della vita. Collegandosi a scritti dell’etnomusicologo sardo Nicola Spanu sui riti e tradizioni musicali e sonori della Sardegna ha esplorato come il suo lavoro non vede confini tra i eventi musicali e i laboratori con i bambini. Con un approccio affabulante, esplora le potenzialità musicali degli spazi e degli oggetti utilizzando l’improvvisazione per fare affiorare le particolarità, le bizzarrie e le irregolarità dei suoni e della musica. Ha suonato in vari progetti di Cecil Taylor – pianista americano e uno dei fondatori del free jazz – e di David Jackson – sassofonista del gruppo rock Van de Graaf Generator. È stato membro fondatore nel 1990 dell’Italian Instable Orchestra, uno dei più importante big band di jazz creativo. Nel 2004 è stato commissionato dal City of London Festival per creare e realizzare “A Tale Tolled”, ciclo di 3 concerti in solo nella chiesa storica St Mary-le-Bow. Nel 2019, su commissione del Torino Jazz Festival, ha co-creato Fiati con l’attore Oliviero Corbetta. Dal 2019 collabora con Legambiente per la Carovana dei Ghiacciai e nel 2022 è stato nominato uno dei Testimonial del progetto. Il 2023 ha visto l’avviarsi di un nuovo progetto con il pianista Emanuele Sartoris dal titolo “Musica e Memoria”. Dal 2004 a tutt’oggi fa parte dell’equipe di artisti di Torino della fondazione internazionale MUS-E creata dal violinista Yehudi Menuhin. Crea e conduce progetti per i bambini delle scuole elementari. Nel 2020 è uscita la sua prima pubblicazione accademica. È tornato al festival di Newcastle nell’ottobre 2023 per una nuova conferenza di Andy Hamilton.

Carlo Spiga (launeddas). Nasce a Cagliari nel 1983. Parallelamente all’attività di artista visivo con l’associazione Cherimus ha intrapreso un percorso di ricerca musicale multidisciplinare, in giovane età come batterista di  numerose formazioni rock e metal dell’isola (Erika, Icy Steel, Atro, per elencarne alcuni) per poi approdare allo studio delle launeddas con il maestro Renzo Zucca, attraverso le quali inizia un viaggio di riscoperta della musica sarda, alla ricerca delle sue radici più profonde, tracciando un minimo comune denominatore tra contesti musicali diversi. Dal 2012, con lo pseudonimo di Makika (alter ego incarnato in una vecchia chitarra), unisce le diverse esperienze musicali e reinterpreta il patrimonio musicale sardo mettendolo in relazione con sonorità diverse, dalla tradizione siberiana al metal, dalla drone music alle complesse strutture ritmiche della musica africana, riducendo questa ricerca in composizioni acustiche ed elettroacustiche. Partendo dalla tradizione del bàsciu e contra campidanese Carlo Spiga inizia lo studio del canto gutturale che lo porterà a esibirsi con le sue personali reinterpretazioni del repertorio sardo sino al primo festival internazionale Xöömei in the Center of Asia, nella Repubblica di Tuva in Russia. Nelle sue esibizioni dal vivo Carlo Spiga suona: chitarra, sampling, voce gutturale, trunfas,  nastri magnetici, launeddas e electroneddas, batteria e percussioni. Numerosissime e variegate – molte di alto livello – le performance regalate alle platee di Sardegna d’Italia e d’Europa, le collaborazioni, i seminari e i festival cui ha partecipato.

Massimiliano Dragoni (campane, salterio, dulcimelo, percussioni). Percussionista, polistrumentista, laureato in Filosofia, Storia della Filosofia Medievale applicata Storia della Musica Medievale e Rinascimentale, specializzato in musica antica – Medioevo, Rinascimento e primo Barocco – e musica della tradizione orale europea. Per la ricerca si occupa del rapporto tra cultura orale e scritta e tra musica antica e filosofia, specializzandosi in particolar modo sulle opere di Boezio e Jacobus da Liegi. Ha frequentato corsi di specializzazione in Italia e all’estero (teoria, paleografia musicale, prassi esecutiva, filologia, Filosofia della musica, ricerca etno-musicologica) fra Università degli studi di Perugia, Conservatorio di Pesaro, Centro di musica antica di Ginevra, Scuola Interamnense di Roma, L’Aquila-musica antica, Corsi di musica antica di Urbino, Corsi di musica tradizionale di Modena, Centro studi Ecòle Britten- Perigeaux e tanti altre sedi prestigiose. È iscritto al programma del Dottorato di ricerca in Musicologia dell’Università di Tour (Fr). Dal 1996, svolge un’ampia attività concertistica in Italia e all’estero con numerosi ensemble. Direttore artistico del Festival Musica dalla Torre di Marciano della Chiana e collaboratore delle stagioni musicali del Museo della Cattedrale di San Rufino di Assisi, Co-direttore artistico del Festival DeMusicAssisi. È docente, co-fondatore dell’Accademia di Arti Antiche Resonars di Assisi specializzata nella didattica della musica antica. Socio della cooperativa Officine della Cultura di Arezzo, con la quale collabora nella produzione musicale e teatrale. Vice-direttore dell’Orchestra multietnica di Arezzo. Fondatore e presidente dell’Associazione Ritmi Aps. Ha inciso dischi per importanti case discografiche e ha collaborato con alcune Radio nazionali e internazionali. Ha inciso colonne sonore per film e documentari.

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SETTIMANA SANTA DI ALGHERO, STORIA E TRADIZIONIA

lghero si prepara a vivere uno dei momenti più identitari e intimi della sua tradizione: 17 i cori che partecipano ai riti della Setmana Santa a l’Alguer 2024, 8 algheresi e 9 sardi, provenienti da diversi paesi. Tutto pronto per il ripetersi di un rito che ad Alghero si rinnova da oltre 500 anni. Le antiche vie della città, già illuminate dai caratteristici drappi rossi che rendono la città vecchia ancora più affascinante, ospiteranno le suggestive processioni e le numerose celebrazioni religiose. Dal 22 marzo al via i riti che accompagnano la Setmana Santa, evento in grado di coinvolgere nell’intimo i cittadini e affascinare sempre di più i visitatori ed i turisti che in occasione delle festività Pasquali scelgono di trascorrere e vivere le emozioni uniche che la Riviera del Corallo è in grado di trasmettere. Presentato oggi al Quarter il programma delle celebrazioni realizzato in collaborazione tra la Diocesi Alghero-Bosa, la Confraternita della Misericordia, l’Amministrazione Comunale e la Fondazione Alghero, che vede la partecipazione di numerose associazioni del territorio regionale che da diversi anni ormai accompagnano le processioni insieme alla Banda Musicale A. Dalerci di Alghero. Presenti il sindaco Mario Conoci con l’assessore alla Cultura Alessandro Cocco, don Angelo Cocco della Diocesi Alghero-Bosa, don Giampiero Piras Governatore della Confraternita della Misericordia di Alghero e il dirigente dell’Istituto Istruzione Superiore A. Costantino, Mario Peretto, insieme a Maria Giovanna Fara in rappresentanza della Fondazione Alghero. Con loro gli alunni e insegnanti che firmano l’immagine dell’edizione 2024 della Setmana Santa con in testa “l’Amor et Passio Domini” di Adriana Caria, classe 5A. Il rito del Discendimento – il Desclavament – evento tra i più partecipati dell’intera settimana di processioni, sarà accompagnato dall’associazione musicale Pro Arte diretta dal M° Domenico Balzani e trasmesso in diretta dall’emittente Catalan Tv, sul maxischermo all’esterno della Cattedrale di Santa Maria e sul canale Youtube della Diocesi di Alghero-Bosa. L’atteso Incontro di Gesù Risorto con la Madonna (Bastioni C. Colombo, Angolo Via C. Alberto) nel giorno della Santa Pasqua, sarà impreziosito, come tradizione, dalla manifestazione di spari a salve curata dall’Associazione Gruppo Cacciatori Armeria Tanda. 

ITINERARIO PROCESSIONI SETTIMANA SANTA 2024

22 MARZO – Venerdì di Passione
Ore 20.00 – Processione dell’Addolorata 
Percorso: dalla Chiesa di San Francesco, via C. Alberto, Piazza Duomo, Via Santa Barbara, Via Cavour,  Via Don Deroma, Via P. Umberto, Via G. Ferret, Via Simon, Via Roma, Via C. Alberto, Chiesa di San  Francesco, Rientro della Confraternita alla Chiesa della Misericordia. 

24 MARZO – Domenica delle Palme 
Ore 10.00 – Benedizione delle Palme presso la Chiesa di San Francesco. Processione verso la Cattedrale.  Percorso: via P. Umberto, Via G. Ferret, Via C. Alberto, Piazza Duomo, Cattedrale. 
Ore 10.30 – Cattedrale: Santa Messa celebrata dal Vescovo Padre Mauro Maria Morfino.  

26 MARZO – Martedì Santo 
Ore 20.00 – Processione dei Misteri 
Percorso: dalla Chiesa di San Francesco, Via C. Alberto, Piazza Duomo, Omelia in Cattedrale, Piazza  Duomo,Via Santa Barbara, Via Cavour, Via Don Deroma, Via P. Umberto, Via G. Ferret, Largo San  Francesco, Via Kennedy, Via XX Settembre, Via S. Agostino, Via V. Veneto, Via V. Emanuele, Via  Roma, Via C. Alberto, Chiesa di San Francesco, rientro presso la Chiesa della Misericordia. 

28 MARZO – Giovedì Santo 
Ore 10.00 Cattedrale: Santa Messa Crismale celebrata dal Vescovo Padre Mauro Maria Morfino. 
Ore 17.30 Cattedrale: Messa in “Coena Domini” e rito della lavanda dei piedi celebrata dal Vescovo  Padre Mauro Maria Morfino. 
Ore 21.00 – Processione per la visita Eucaristica 
Percorso: Chiesa della Misericordia, Via Misericordia, Chiesa di San Michele, Via C. Alberto, Via G.  Ferret, Largo San Francesco, Via Kennedy, Via XX Settembre, Via Giovanni XXIII, Via Mons. Ciuchini,  Chiesa della Mercede, Via Mons. Ciuchini, Via Giovanni XXIII, Via XX Settembre, Via Kennedy, Largo  San Francesco, Via G. Ferret, Via C. Alberto, Chiesa di San Francesco, Via C. Alberto, Piazza Duomo, Cattedrale, Piazza Duomo, Via Santa Barbara, Via Cavour, Via Don Deroma, Via P. Umberto e rientro presso la Chiesa della Misericordia. 
Ore 22.00 Cattedrale: Adorazione Eucaristica presso l’Altare della Reposizione. 

29 MARZO – Venerdì Santo 
Ore 08.00 Cattedrale: Ufficio delle letture e Lodi mattutine

Ore 11.00 Processione della Via Crucis. 
Percorso: Chiesa della Misericordia, Via P. Umberto, Via G. Ferret, Via Simon, Piazza Porta Terra, via Sassari, Scalo Tarantiello, Banchina Dogana, Porto Salve, Piazza Civica, Piazza Duomo, Cattedrale di Santa Maria. 
Ore 11.40 Cattedrale: Innalzamento del Cristo. Accompagna la funzione l’Associazione Musicale Lo Frontuni.
Ore 16.00 Cattedrale: Celebrazione Liturgica della Passione del Signore presieduta dal Vescovo Padre Mauro Maria Morfino. Lettura della Passione, Adorazione della Croce, Comunione Eucaristica. 
Ore 20.00 Processione del Discendimento. 
Percorso: Chiesa della Misericordia, Via P. Umberto, Via G. Ferret, Via C. Alberto, Piazza Duomo, Cattedrale. 
Ore 20.30 Cattedrale: Predica del discendimento. Proiezione esterna della funzione in Piazza Duomo.

Ore 21.30 – Processione del Venerdì Santo 
Percorso: Cattedrale, Via Santa Barbara, Via Cavour, via Don Deroma, Via P. Umberto, Via G. Ferret,  Via Cavour, Bastioni C. Colombo, Via C. Alberto, Via G. Ferret, Largo San Francesco, Via Kennedy,  Piazza Sulis, Lungomare Dante, Via Gramsci, Via Pascoli, Via Sassari, Via Carducci, Piazza della Mercede, Via Nuoro, Via S. Agostino, Via V. Veneto, Via V. Emanuele, Via Roma, Via C. Alberto, Via  G. Ferret, Via P. Umberto, Chiesa della Misericordia. 

30 MARZO – Sabato Santo 
Ore 21.00 Cattedrale – Solenne Veglia Pasquale, Liturgia della Luce, Liturgia della Parola, Liturgia Battesimale ed Eucaristica presieduta dal Vescovo Padre Mauro Maria Morfino. Il coro Polifonico Algherese cura i canti della celebrazione.

31 MARZO – Domenica di Pasqua
Ore 9.00 Processione della Madonna 
Percorso: Chiesa di San Francesco, Via C. Alberto, Bastioni C. Colombo (ang. Via C. Alberto), (Incontro) 
Ore 09.30 Processione di Gesù Risorto 
Percorso: Chiesa della Misericordia, Via Misericordia, Bastioni C. Colombo (ang. Via C. Alberto) (Incontro) 

Ore 09.45 – Incontro di Gesù Risorto con la Madonna (Bastioni C. Colombo, Angolo Via C. Alberto). Manifestazione di spari a salve a cura dell’Associazione Gruppo Cacciatori Armeria Tanda.

Ore 09.50 Processione 
Percorso: via C. Alberto, via G. Ferret, Largo San Francesco, via Kennedy, Via XX Settembre, Via La Marmora, Via V. Emanuele, Via Roma, Via C. Alberto, Piazza Duomo, Cattedrale. 
Ore 10.30 – Messa Solenne presieduta dal Vescovo Padre Mauro Maria Morfino. 
Ore 12.00 – Rientro della processione presso la Chiesa della Misericordia. Percorso: Piazza Duomo, Via Santa Barbara, Via Don Deroma, Via P. Umberto, Chiesa della  Misericordia. 
Ore 12.00 Cattedrale: Santa Messa.

7 APRILE – Seconda Domenica di Pasqua
Ore 10.30 – Santuario N.S. di Valverde: Santa Messa presieduta dal Vescovo Padre Mauro Maria Morfino. Canta l’Associazione Coro Polifonico Olmedese Incantos.

I fedeli sono invitati ad indossare l’abito scuro nelle processioni del giovedì e venerdì Santo.

EVENTI COLLATERALI

Lunedì 25 marzo 2024 | ore 20.30
Cattedrale di Santa Maria di Alghero: “Mysterium Crucis” – concerto a cura dell’Associazione Akademia Cantus et Fidis Coro Matilde Salvador – Alghero.
Una riflessione in musica e recitazione sulla Passione di Cristo, con letture che ripercorrono la Passione di Gesù intermezzati a musiche eseguite dal coro e orchestra




I Riti della Settimana Santa a Sassari

I riti della Settimana Santa a Sassari, sacre rappresentazioni da salvaguardare e valorizzare, ricalcano modelli derivati dalle tradizioni religiose iberiche, eredità della presenza spagnola in città durata quattro secoli. Le Arciconfraternite di Santa Croce e del Gonfalone, dell’Orazione e Morte, dei Servi di Maria e le Confraternite del Santissimo Sacramento e dei Santissimi Misteri, di antichissime origini, organizzano nella settimana precedente la Pasqua le funzioni religiose, le veglie, le adorazioni e le processioni che attraversano il vecchio centro cittadino in un’atmosfera di grande suggestione. Le iniziative prenderanno il via sabato 16 marzo e si svolgeranno nel centro storico, cuore pulsante di tradizioni che si rinnovano immutate da secoli. Il programma è a cura del Settore Cultura e Turismo del Comune di Sassari e delle Confraternite Riunite in collaborazione con l’Arcidiocesi di Sassari. Il Comune di Sassari supporta le Confraternite cittadine nella salvaguardia delle antiche tradizioni anche mediante la concessione di un contributo.

La campagna di immagine coordinata “Fede, tradizione, identità” prevede la distribuzione di opuscoli con il programma delle iniziative e la pubblicazione di un depliant online.

Il calendario degli appuntamenti

Nei giorni scorsi hanno già preso il via alcuni appuntamenti curati dalla confraternita dei Santissimi Misteri che, nel 1932, si è ricostituita nella chiesa di largo Monache Cappuccine. Qui, ogni domenica di Quaresima, alle 17:00, si celebra la santa messa e si svolge la via Crucis.

Da sabato 16 marzo a venerdì 22 marzo alle 9 e alle 18:30 la chiesa di Sant’Antonio Abate ospita il Solenne Settenario predicato in onore della Santissima Vergine Addolorata con il tradizionale canto dello “Stabat Mater” e “Gosos” in sardo a cura della Arciconfraternita dei Servi di Maria. Venerdì 22 marzo, nella chiesa di Sant’Antonio Abate alle 18:30, l’arcivescovo Gian Franco Saba celebrerà la chiusura del Settenario della Madonna Addolorata, che proseguirà alle 19:30 con la via Crucis per le vie del centro storico sino alla chiesa del Rosario.

Domenica delle Palme

Domenica 24 marzo in tutte le chiese cittadine sarà celebrata la Domenica delle Palme.

Alle 10:30 in piazza Fiume si terrà la Benedizione delle Palme e a seguire la Processione verso la Cattedrale con le Confraternite Riunite e i fedeli. Alle 11 nella Cattedrale di San Nicola Monsignor Gian Franco Saba, Arcivescovo di Sassari, presiederà il Pontificale.

Lunedì Santo

Lunedì 25 marzo, alle ore 17:30, nella chiesa delle Monache Cappuccine sarà celebrata la Santa Messa con omelia a cura della Confraternita dei Santissimi Misteri. 

Martedì Santo

Martedì 26 marzo alle 18.30 prenderà il via la solenne processione per le vie del centro storico, che alle 18:45 farà sosta nella chiesa di San Giacomo, sede dell’arciconfraternita dell’Orazione e Morte. La chiesa, situata di fronte alla Cattedrale di San Nicola, ospiterà i simulacri delle confraternite cittadine. Alle 19 la processione farà tappa nella vicina Cattedrale, dove si terrà la Meditazione dell’Arcivescovo al passaggio della Processione dei Misteri. Da qui la processione proseguirà per le vie del centro storico per fare rientro nella chiesa delle Monache Cappuccine.

Mercoledì Santo

Mercoledì 27 marzo alle ore 18:30 si apriranno le porte della chiesa di Sant’Andrea, eretta intorno al XVII secolo. Dalla chiesa, situata in Corso Vittorio Emanuele, partirà la processione della Madonna Addolorata, curata dalla confraternita dalla Santissimo Sacramento. Verso le 18:45 la processione raggiungerà la chiesa di San Giacomo dove i confratelli dell’Orazione e Morte ospiteranno i simulacri della Madonna Addolorata e del Cristo in croce. Alle 19 la processione proseguirà per la cattedrale dove si terrà la Meditazione dell’Arcivescovo al passaggio della Processione del Cristo e dell’Addolorata. Da qui la processione proseguirà per le vie del centro storico per fare rientro nella chiesa di Sant’Andrea.

Giovedì Santo 

Giovedì 28 marzo, alle 18:00 nella Cattedrale si terrà la celebrazione del Pontificale in Coena Domini e della Lavanda dei piedi. Alle 20, in gran parte delle chiese cittadine si svolgerà il Pellegrinaggio di veglia e di adorazione all’altare della Reposizione, le cosiddette “Cerche nei Sepolcri “ delle sette chiese.

Venerdì Santo

Venerdì 29 marzo sarà una giornata intensa e ricca di funzioni religiose. Alle ore 9 nella chiesa della Santissima Trinità si terrà il Rito della Crocifissione di Cristo a cura dell’Arciconfratenita di Santa Croce e del Gonfalone. Alle 9:30, dalla chiesa di Sant’Antonio Abate, l’arciconfraternita dei Servi di Maria porterà il simulacro della Madonna dell’Addolorata in processione per le vie della città, toccando sette chiese del centro storico. Il corteo dei fedeli farà quindi sosta nella chiesa di San Giacomo, dove sarà accolto, alle 10:30, dall’arciconfraternita dell’Orazione e Morte, quindi alle 10:45 proseguirà per la cattedrale. Nel pomeriggio, alle 17:30 nella cattedrale di San Nicola l’Arcivescovo presiederà l’Azione liturgica della Passione del Signore; alle 18:15, nella chiesa della Santissima Trinità, si svolgerà il rito della deposizione del Cristo Morto. Alle 19 l’arciconfraternita di Santa Croce e del Gonfalone aprirà la processione e la Via Crucis per le vie della città fino alla chiesa di San Giacomo, dove il simulacro della Madonna Addolorata e del Cristo in croce saranno accolti dall’arciconfraternita dell’Orazione e Morte alle 19:45 e si proseguirà per la cattedrale, dove si terrà la Meditazione dell’Arcivescovo al passaggio della processione del Cristo Morto. A seguire la prosecuzione della Processione per le vie della città, fino al rientro nella chiesa della Santissima Trinità e sepoltura del Cristo Morto.

Sabato Santo 

Sabato 30 marzo alle ore 22:00 nella Cattedrale di San Nicola si terrà la Veglia Pasquale presieduta da Monsignor Gian Franco Saba, Arcivescovo di Sassari.

Pasqua di Resurrezione 

Domenica 31 marzo l’appuntamento per i fedeli è alle 10:15 nella chiesa della Santissima Trinità, dove l’arciconfraternita di Santa Croce e del Gonfalone guiderà la processione del Cristo Risorto. Sempre alle 10:15 l’arciconfraternita dei Servi di Maria porterà in processione la Madonna dalla chiesa di Sant’Antonio Abate. Le due processioni, verso le 10:30, si ritroveranno in piazza Santa Caterina per l’incontro tra Gesù Risorto e la Vergine Maria. La piazza sarà anche il luogo di incontro di tutte le autorità religiose, delle Confraternite cittadine, dei Gremi, del Sindaco, accompagnato dalla Giunta comunale. La processione si concluderà nella cattedrale di San Nicola, dove l’arcivescovo di Sassari presiederà il Pontificale.

Una tradizione da salvaguardare

Il Comune di Sassari, insieme ad altre venticinque città italiane (tra cui Alghero e Castelsardo), ha sottoscritto nel 2017 il Protocollo d’intesa promosso dall’associazione Europassione per l’Italia, per il riconoscimento dei riti della Settimana Santa come Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità dell’Unesco. Per la città di Sassari, già insignita del riconoscimento Unesco per la Discesa dei Candelieri con la Rete delle grandi macchine a spalla, il riconoscimento sarebbe un valore aggiunto, un ulteriore passo avanti nel processo di salvaguardia e valorizzazione e promozione delle proprie specificità culturali.

La Settimana Santa diventa un’occasione per approfondire la conoscenza delle tradizioni cittadine: la sezione “Sacro e Profano” del Museo della Città – Palazzo di Città racconta le suggestioni della Settimana Santa attraverso parole e immagini dedicate agli antichi riti. È inoltre possibile ammirare l’opera “La Processione dei Misteri” di Eugenio Tavolara, gruppo costituito da venticinque pupazzi di legno intagliato e policromato realizzato nel 1928. L’opera mette in scena la sequela dei confratelli, il simulacro della Madonna Addolorata e le donne in preghiera che caratterizzano le processioni. Per informazioni e prenotazioni Ufficio Informazioni Turistiche Infosassari via Sebastiano Satta, 13 [email protected] Tel 079 279977




LA COALIZIONE SARDA RIPARTE DALLA DIGA SANTA CHIARA. SORU: UN MATTINO NUOVO PER LA SARDEGNA.

Ula Tirso, 28 gennaio 2024. «Siamo tutti qui per un mattino nuovo, che non ci regalerà nessuno ma che ci dovremo prendere da soli»: con queste parole Renato Soru ha concluso stamattina a Ula Tirso l’evento di apertura della campagna elettorale della Coalizione sarda.

Sulle sponde del lago Omodoeo, a pochi passi dalla diga Santa Chiara, di cui quest’anno ricorre il centenario dell’inaugurazione nel 2024, i partiti e movimenti che sostengono la candidatura di Soru si sono ritrovati per lanciare la volata verso le elezioni regionali del 25 febbraio. Si apre con la musica del cantautore Piero Marras, che al piano esegue “Si Deus cheret”, “Ardia”, “Il figlio del Re” e “Mere Manna”. «Nel mio mestiere dicono che non conviene schierarsi – dice Marras tra un brano e l’altro -, allora io inauguro una nuova era perché schierarsi è d’obbligo.»

Dopo la partenza in musica, sul palco si alternano gli interventi dei rappresentanti delle liste che formano la Coalizione sarda. Rompe il ghiaccio Enrico Lai, segretario regionale di Rifondazione comunista – Sinistra europea. Nel suo intervento ricorda che «la Rivoluzione gentile è l’argine a questa destra che vuole distruggere la Sardegna ed è un progetto alternativo a tutti gli schieramenti presenti, perché in questi anni l’opposizione in Regione ha fatto solo un commento passivo del centrodestra.»
In rappresentanza di Vota Sardigna parla Cristiana Cacciapaglia, volontaria del Servizio civile ai musei civici di Bosa e candidata nella circoscrizione di Oristano. «Il coraggio individuale non basta più, serve una scelta coraggiosa e di libertà – dice -, serve una scelta di emancipazione per chi vive questa terra e per chi la vivrà.»
Per la lista +Europa-Azione-Upc sale sul palco il segretario regionale di Azione Giuseppe Luigi Cucca: «La proposta di Renato Soru – dice – è coraggiosissima, abbiamo l’unica persona in grado di governare questa Sardegna sull’orlo di un baratro e di dare una svolta vera.»
Per Liberu tocca invece alla segretaria nazionale Giulia Lai. «La prima questione da affrontare quando entreremo al governo – dice tra gli applausi – sarà una nuova legge elettorale, quella attuale ha lasciato fuori intere parti sociali. Dobbiamo fare una legge che faccia entrare le donne al governo e non le escluda.»
In chiusura, a rappresentare Progetto Sardegna, interviene Romina Mura. Visibilmente emozionata, l’ex deputata ricorda il senso della Coalizione sarda. «Con noi oggi ci sono le diversità a cui altri hanno chiuso la porta – dice -. La parte progressista della Sardegna è qui, dove c’è la sintesi delle differenze, dove partiti politici, storie, espressione diverse hanno scelto di stare insieme per costruire un nuovo futuro per le nuove generazioni.»

Infine Renato Soru. Nel suo intervento prende spunto dalla cornice scelta per avviare la corsa al 25 febbraio. «Questa diga – dice -, all’epoca fu un’opera immane, la prima grande opera idraulica costruita in Sardegna. È la storia del lavoro enorme di donne e uomini sardi e di progettualità che si incontrano, di energie diverse che lavorano insieme per costruire qualcosa di più importante, portando la Sardegna nella modernità e creando la bellezza di questo paesaggio.»
«Ma – continua – dobbiamo costruire una storia nuova, non essere solo orgogliosi di quello che abbiamo fatto tanti anni fa. Oggi possiamo continuare a galleggiare e gestire l’esistente oppure pensare che possiamo trasformarlo e ribaltarlo in maniera duratura. Lo possiamo fare senza distruggere nulla e con un occhio alla bellezza.»
Il leader della Coalizione sarda riassume poi i punti centrali del programma di governo: «Dobbiamo cogliere le opportunità delle straordinarie risorse europee che aspettano di essere spese, avviare la transizione verde e quella digitale, favorire l’inclusione sociale, rendere la pubblica amministrazione più veloce e trasparente, rafforzare il federalismo interno sul territorio per portare competenze e servizi più vicini al cittadino. Perché intendiamo l’amministrazione come servizio pubblico e non come bottino da spartire.»
«Qualcuno – continua Soru – pensa di poter decidere per noi. Di imporci nuove servitù come quella dell’energia, vogliono farci diventare la piattaforma dell’energia rinnovabile di tutta Italia. E quelli che vogliono decidere da una parte vogliono un viceré che dovrà stare zitto e obbedire, farsi imporre pensieri e interessi altrui. Dall’altra parte siamo siamo solo un bacino elettorale,  un numero di voti in più che servirà per capire chi dovrà comandare in vista delle Europee.»

«Oggi – dice il leader della Coalizione – si parla di governatori ed è una parola che ci siamo abituati a sentire perché nelle colonie si mandano i governatori e noi ci siamo abituati a sentirci colonia. Quindi dobbiamo decidere se eleggere un governatore o una governatrice che starà zitta e cambierà idea in qualsiasi momento in base alle convenienze e alle alleanze fatte e disfatte da Giuseppe Conte. Oppure, come dice lo Statuto, eleggere un presidente della Regione che rappresenti le persone che lo hanno eletto e rappresenta una comunità, un popolo, una terra, che non starà zitto, che difenderà gli interessi della Sardegna e dei suoi cittadini.»

Quindi, conclude Renato Soru «siamo venuti in questo luogo per ispirarci e per richiamare chi sta a casa e si sta disinteressando di queste elezioni. Siamo qui perché  c’è bisogno di voi per realizzare progetti enormi e trasformare la Sardegna, aprire una strada nuova. Anche se non avete votato alle ultime elezioni, oggi non si può restare indifferenti, siamo tutti coinvolti, tutti in prima persona, per noi e per le persone che arriveranno. Siamo tutti qui per un mattino nuovo, come canta Piero Marras, che non ci regalerà nessuno ma che ci dovremo prendere da soli.»

Le note di “Quando Gigi Riva tornerà”, eseguita dal vivo da Piero Marras, chiudono la mattinata a Ula Tirso della Coalizione sarda.

AGENDA ELETTORALE. Gli appuntamenti di domani, lunedì 29 gennaio, del candidato della Coalizione sarda Renato Soru:
– alle 12.00, visita al centro Caritas, in via Ospedale 8 a Cagliari;
– alle 15.00, incontro alla CISL Sardegna, via Ancona 1 a Cagliari;
– alle 17.30, presentazione della lista “+Europa – Azione – Upc con Soru”, al T Totel di Cagliri
– alle 18.30, incontro “La Sardegna di oggi e del futuro” a Guspini, cineteatro Murgia, via Pio Piras 2.