CONFARTIGIANATO SARDEGNA–C.STAMPA–01-04-21–PASQUA E SPECIALITA’ SARDE-Pasqua meno amara per imprese dolciarie Sardegna

PASQUA E SPECIALITA’ SARDE – Una Pasqua meno amara per le imprese
dolciarie della Sardegna. Tornano i prodotti tradizionali regionali ma
la regina sarà la Colomba. Matzutzi e Serra (Confartigianato
Sardegna): “Sulle tavole torna a farsi largo la qualità artigiana
isolana. Lavoriamo per far crescere il settore ed esportare”. Ecco
come si riconosce una vera Colomba da una “falsa”.

Seconda Pasqua in lockdown per le imprese artigiane della Sardegna e,
ovviamente, anche per i tutti sardi. Ma le aspettative dei maestri
artigiani dolciari e alimentari isolani quest’anno, sono migliori
rispetto al 2020, quando una regola assurda li teneva chiusi rispetto
ai negozi e alla grande distribuzione ai quali è invece era permessa
la commercializzazione dei prodotti.

“Dall’interesse e dagli ordini che le nostre aziende dolciarie
associate hanno registrato in questi giorni di avvicinamento alla
Pasqua – commenta Antonio Matzutzi, Presidente di Confartigianato
Imprese Sardegna – torna a farsi largo sulle tavole di queste
festività la qualità artigiana sarda, a partire dai dolciumi, passando
per tutta l’ampia gamma di prodotti regionali come i salumi, i
formaggi, la birra solo per citare i più ricercati”.

Secondo l’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna, il
sistema regionale delle imprese dolciarie registra 774 imprese di
pasticceria e gelateria nelle quali lavorano 1.819 addetti, un settore
caratterizzato da un elevata vocazione artigianale, con oltre 542
imprese artigiane che rappresentano il 70,1% del comparto,

“Ricordiamo con terrore l’anno scorso in questo periodo i quintali di
cioccolato a deperire nei depositi, le tonnellate di farina e zucchero
inutilizzabili, le migliaia di uova rispedite al mittente, gli
ettolitri di  latte da smaltire ma anche le impastatrici ferme, gli
ordini annullati e il personale in cassa integrazione – continua il
Presidente Matzutzi – una triste festività senza uova con sorpresa,
colombe o specialità di pasticceria artigiana che, in pratica,
scomparvero dalle tavole pasquali dei sardi”.

Quest’anno, invece, sui banchi delle rivendite sono tornati i tipici
dolci della tradizione pasquale isolane, come le Casadinas, le
Ricottine, le Tiricche o tiliccas e le Pardulas, ma la protagonista
indiscussa sarà la colomba, un classico che conta poco più di
cent’anni (nacque nel milanese nel 1919) e che, è bene ricordare, dal
2005, in base al decreto ministeriale del 25 luglio ha una sua
specifica denominazione. “Colomba” non si può applicare ai prodotti di
altri Paesi europei.

Inoltre, nel dicembre 2009, il Ministero dello Sviluppo Economico ha
stabilito le indicazioni specifiche sugli ingredienti da riportare
sull’etichettatura dei prodotti alimentari e prodotti dolciari da
forno. Norme alla mano i prodotti che utilizzano forme e modalità di
presentazione identiche e confondibili con i prodotti disciplinati, ma
sono identici solo all’aspetto, sono imitazioni.

Per chiamarsi “colomba”, un dolce deve avere almeno il 16% di burro,
uova di categoria “A”, cioè fresche e in quantità tale da garantire
almeno il 4% in tuorlo, latte, miele, burro di cacao, eccetera.

In una colomba “falsa”, invece, si possono trovare ingredienti molto
diversi: prevalentemente, si tratta di dolci che contengono
ingredienti scadenti, ad esempio grassi idrogenati, pochissimo burro e
uova e molto zucchero, per “coprire” la qualità inferiore”.

“Rispetto alla Pasqua del 2019, l’ultima pre-Covid – sottolinea il
Segretario di Confartigianato Imprese Sardegna, Daniele Serra – tra i
dolci da forno che finiranno sulle mense imbandite tricolori si
registra un aumento del fai-da-te, testimoniato dal boom nelle vendite
di farina, lievito e preparati dolciari. E anche se molti compereranno
i prodotti industriali, rispetto al drammatico 2020, quest’anno sono
destinate a impennarsi, come sostengono gli esperti, le vendite di
dolci artigianali, sostanzialmente azzerate lo scorso anno dalle
restrizioni imposte a pasticcerie, cioccolaterie, gelaterie. Ripartono
anche le produzioni artigianali di uova di cioccolato, l’anno scorso
ridotte al lumicino”.

“Siamo consapevoli che questa pandemia influenzerà gli acquisti dei
nostri prodotti per sempre – concludono Matzutzi e Serra – per questo
ci dobbiamo impegnare sin d’ora ad accompagnate i nostri imprenditori
nell’uso delle tecnologie digitali e nella multicanalità di
distribuzione dei prodotti di qualità. Ma dobbiamo poter contare su
interventi ad hoc di irrobustimento delle capacità finanziarie e di
sostegno all’export anche nei Paesi emergenti, su misure di
valorizzazione delle produzioni tipiche, dei distretti agroalimentari
di qualità e delle produzioni a denominazione d’origine”.

Le 7 regole d’oro per la “vera” Colomba

In base alla CIRCOLARE 3 dicembre 2009, n. 137021 del Ministero dello
Sviluppo Economico

Per essere sicuri di portare in tavola il classico dolce di Pasqua:

1) La vera colomba deve innanzitutto avere la classica forma di…
colomba. Può sembrare banale ma proprio la forma può essere il primo
indicatore di un falso prodotto dolciario da forno.

2) Il primo ingrediente, quello presente in maggiore quantità, deve
essere la farina di frumento e non lo zucchero.

3) È necessario controllare bene tutti gli ingredienti. Abbiamo
davanti una vera colomba quando sono presenti tutti i seguenti
ingredienti: farina di frumento, zucchero, uova e/o tuorlo, burro,
agrumi canditi, lievito naturale, sale, mandorle. Se nell’etichetta ne
manca qualcuno stiamo per acquistare un semplice dolce pasquale ma non
una vera colomba.

4) Oltre all’elenco relativo agli ingredienti con cui deve essere
fatta una colomba, ne esiste un altro relativo ai pochi altri che
possono essere aggiunti alla giusta ricetta. Sono solamente questi:
latte e derivati, miele, burro di cacao, malto, zuccheri, aromi,
emulsionanti (per es: lecitina di soia), conservanti.

5) Quanto ai grassi, ricordare che nella colomba non ci possono essere
grassi diversi dal burro, come margarina, strutto o altro, altrimenti
anche in questo caso abbiamo di fronte un altro tipo di dolce.

6) La vera colomba, di norma, è priva di conservanti. Gli unici
permessi nella colomba sono due: E 200 – acido sorbico e E 202 –
sorbato di potassio.

7) La glassa può essere fatta oltre che con le mandorle, anche con
armelline, nocciole, anacardi.

Il ciclo di produzione dall’impasto al confezionamento della vera
colomba artigianale dura almeno 48 ore

In generale teniamo sempre presente che sul mercato sono presenti
diversi “dolci pasquali” che possono anche avere la stessa forma della
colomba. La legge obbliga i produttori di questi dolci a rendere
evidente che non si tratta di colomba, e addirittura chi li
commercializza a non metterli gli uni accanto agli altri nel caso in
cui questo possa creare confusione. Quindi un dolce che sembra una
colomba per la forma e per la confezione, ma che non riporta tutte le
caratteristiche anzidette non è una vera colomba.

Da escludere del tutto che si tratti della tradizionale colomba
pasquale quando è la stessa etichetta a riportare la dicitura “dolce
pasquale” o altro nome simile.

WWW.CONFARTIGIANATOSARDEGNA.IT
Responsabile Ufficio Stampa Confartigianato Imprese Sardegna




ENTE DI GOVERNO DELL’AMBITO DELLA SARDEGNA

COMUNICATO STAMPA DEL 1° APRILE 2021

Via libera al progetto esecutivo per la costruzione di due nuovi impianti di depurazione a Monastir e Dolianova

I lavori partiranno entro la primavera

Entro la primavera partiranno i lavori per la costruzione di due nuovi impianti di depurazione nei comuni di Monastir e Dolianova. Nei giorni scorsi l’Ente di governo dell’ambito della Sardegna (Egas) ha approvato il progetto esecutivo delle opere per le quali è prevista una spesa di 10 milioni di euro.

Il nuovo depuratore di Monastir servirà anche i territori di Donori e Ussana, mentre quello che sarà realizzato a Dolianova tratterà i reflui provenienti anche dai comuni di Soleminis e Serdiana.

Al termine dei lavori gli impianti attualmente in uso nei comuni interessati saranno dismessi.

Le nuove infrastrutture, oltre a permettere una riduzione dei costi di gestione, grazie all’utilizzo di tecnologie avanzate garantiranno anche una maggiore tutela dell’ambiente.

“Con questi interventi diamo risposte concrete alle comunità che da anni aspettano degli impianti di depurazione moderni e funzionali- commenta il presidente dell’Egas, Fabio Albieri – I lavori, inoltre, permetteranno di ridurre l’impatto sul territorio delle opere di depurazione, che diventeranno solo due”.




Il 6 aprile al Lussu “Il grande cerchio” di Whitehead: un inedito per l’Italia della Arcoiris Edizioni

Nuove Anteprime online per la promozione della lettura: la presentazione in diretta streaming sarà rivolta al pubblico sulla piattaforma StreamYard, sulle pagine fb Festival Premio Emilio Lussu e Centro Studi Sirio Giannini e sul canale YouTube Centro Studi Sirio Giannini

CAGLIARI. “Il grande cerchio” di Henry St. Clair Whitehead del 1932 è un racconto inedito in Italia, opera di uno dei padri del weird classico, ora proposta dalla Arcoiris Edizioni per la collana La Biblioteca di Lovecraft.

Il 6 aprile 2021, alle 17, il volume sarà presentato nel corso della nuova anteprima per il festival Premio Emilio Lussu, organizzato dall’associazione culturale L’Alambicco di Cagliari edal Cisesg – Centro Studi Sirio Giannini di Seravezza, in virtù del gemellaggio siglato nel 2018 per proporre in sinergia attività di promozione della lettura.

L’evento sarà fruibile online nella pagina facebook del Festival Premio Emilio Lussu e sul canale youtube del Centro Studi Sirio Giannini, oltre che sulla piattaforma StreamYard.

All’appuntamento culturale parteciperanno i curatori dell’opera Jacopo Corazza e Gianluca Venditti, in compagnia del traduttore Diego Bertelli e dello scrittore e sceneggiatore Massimo Spiga, che coordinerà l’incontro. I saluti iniziali sono affidati al direttore artistico del Festival Lussu, Alessandro Macis, e alla direttrice artistica del Festival Trame d’Estate, Chiara Tommasi.

Henry S. Whitehead è stato un ministro episcopale e autore di numerosi romanzi horror e fantasy, ed è considerato culturalmente importante per l’introduzione, attraverso le sue storie, del voodoo nella cultura popolare.

Nella visione del noto scrittore statunitense Lovecraft, il lavoro di Whitehead si mostra ammirevole, come “strana finzione di un tipo sottile, realistico e silenziosamente potente”, in particolare riguardo alla storia “The Passing of a God”, forse apice del suo genio creativo. L’edizione italiana de “Il grande cerchio” è illustrata e impreziosita dalle tavole di Michele Carnielli, aperta da una ricca introduzione di Walter Catalano.




Rete associazioni: la Regione Sardegna apra il confronto sulla definizione del NGUE – Recovery plan

BORORE. “L’impiego dei fondi provenienti dal Recovery Plan rappresenta per la Sardegna una formidabile occasione per affrontare alcune delle più urgenti criticità strutturali che impediscono, o limitano fortemente, uno sviluppo equilibrato e duraturo”. Ne è convinta la Rete delle Associazioni, che condivide e sostiene con forza l’iniziativa unitaria lanciata nei giorni scorsi da ANCI Sardegna.

Un’iniziativa con la quale, l’Anci registra un’ampia e importante convergenza di diversi soggetti istituzionali, e ritiene essenziale che venga attivato un coinvolgimento pieno e ampio di Comuni, sindacati, forze imprenditoriali, Università e rappresentanze organizzate della società civile.

“La gravità della crisi che vive la nostra isola non consente di sprecare questa occasione – sostengono i rappresentanti dell’Rete, che abbraccia circa trenta associazioni tra le più attive in tutta l’isola –. Abbiamo la possibilità di chiamare la società sarda a condividere una nuova idea di Sardegna, da realizzare attraverso l’impiego coordinato dei fondi del Recovery plan, i fondi UE 2021/2027, il Piano per il Sud, le risorse ordinarie statali e regionali”.

La Rete delle Associazioni ritiene che vadano perseguiti alcuni obiettivi strategici ritenuti prioritari, evitando la dispersione delle risorse, capaci di mettere in moto un sistema virtuoso in grado di produrre effetti diffusi in tutta la Sardegna. E in tal senso, il superamento dei divari territoriali deve essere uno degli elementi trasversali su cui costruire le scelte, rafforzando il collegamento con il Piano Nazionale che prevede una quota di interventi finalizzati alla “coesione territoriale”.

Il contrasto delle diseguaglianze viene inquadrato come la bussola utile a orientare il percorso sardo: l’impegno per ridurre le disparità di genere, quelle generazionali e territoriali deve essere al centro del Piano di Rilancio della Sardegna. Nello specifico, la transizione green, la digitalizzazione, i temi della scuola e della sanità, il diritto alla mobilità, il contrasto allo spopolamento e alla desertificazione produttiva sono temi che riguardano l’intera regione, ma nelle aree interne e nei paesi essi assumono una dimensione tale da richiedere che la nuova Programmazione Unitaria persegua l’obiettivo della coesione territoriale all’interno di ciascun ambito di intervento, con l’assunzione di indirizzi politici chiari che indichino la riduzione delle disparità come obiettivo prioritario e generale.

Non si chiede dunque un capitolo ad hoc riguardante le aree interne, bensì che tutta la programmazione abbia un punto di vista da e per i margini sociali e territoriali. L’auspicio è quello di una celere risposta da parte della Regione Sardegna, per recuperare il tempo perso e ascoltare davvero le tante voci che hanno a cuore le necessità dei sardi.




ANAP CONFARTIGIANATO SARDEGNA–C.STAMPA–29-03-21–Appello alla vaccinazione per chi lavora con anziani

CORONAVIRUS – “Vaccinarsi è un dovere morale per coloro che hanno
contatti con gli anziani”. Appello della Presidente di ANAP
Confartigianato Sardegna, Paola Montis. I pensionati di
Confartigianato Sardegna chiedono maggiore senso di responsabilità.

“Gli anziani continuano a pagare un tributo troppo elevato, in termini
di vite umane, a causa della pandemia. Il piano di vaccinazione,
tenuto conto della volontà del Governo, si sta lentamente potenziando
grazie anche all’intervento del Premier Mario Draghi che ha tenuto a
sottolineare alle Regioni l’insufficiente attenzione per gli anziani,
molti dei quali in attesa di essere vaccinati e che dunque continuano
ad essere sempre i più esposti”.

E’ questo il pensiero dell’ANAP Sardegna, l’Associazione dei
pensionati artigiani di Confartigianato, che, attraverso la Presidente
Paola Montis, aveva da tempo evidenziato l’esigenza di tutelare gli
ospiti delle RSA, delle Case di Riposo e delle Case Famiglia
prevedendo dei rigidi protocolli di sicurezza.

“Ora stiamo, purtroppo, rilevando che in alcune strutture continuano a
verificarsi focolai di Covid – continua la Presidente Montis – questo
sarebbe da ricondursi anche alla mancata vaccinazione da parte di
alcuni operatori sanitari”.

Tale situazione, secondo i pensionati di Confartigianato, è del tutto
inammissibile.

“È vero che non è un obbligo di legge vaccinarsi – sottolinea la
Montis – ma è comunque un “dovere morale” da parte di coloro che hanno
contatti costanti con gli anziani, le persone più fragili e soggette
al contagio”.

Anche ANAP Sardegna si appella al senso di responsabilità di ognuno e
invita al tempo stesso, le Organizzazioni Sindacali che rappresentano
queste categorie a fare opera di convincimento nei confronti dei
propri iscritti e di tutti i lavoratori.

“Gli anziani non meritano di vedere la loro vita compromessa per
convincimenti personali sulla vaccinazione che mal si addicono
all’etica professionale – conclude la Presidente di ANAP Sardegna –
allo stesso tempo, però, chiediamo che la Regione produca atti
significativi sui piani vaccinali e sui vaccini stessi, che non
producano disorientamento e sfiducia indotta. La lotta al virus COVID
19 si deve fare sul campo con atti finalizzati, efficaci e chiari che
rasserenino i cittadini sulla volontà delle istituzioni di essere
efficaci ed efficienti”.




PARTE DA ALGHERO IL PROGETTO PILOTA PER UNA SARDEGNA PIU’ PULITA

Formalizzato un accordo di collaborazione con WeClean, Associazione no-profit, Comune di Alghero ed Ente Parco di Porto Conte per riqualificare l’ambiente educando le nuove generazioni

Sono oltre quattromila le tipologie di rifiuti che lo scorso anno sono state censite nelle spiagge sarde. Mozziconi di sigaretta e plastica comandano la classifica, seguiti da vetro e ceramica. Di anno in anno la sporcizia di arenili e in generale di aree di pregio naturalistico intacca l’immagine dell’Isola, con danni che si riflettono non solo a livello ambientale ma anche economico e turistico. Pianificare un progetto generale ed efficace di pulizia che non sia circoscritto alla ripresa della stagione estiva ma determini un reale cambio di passo culturale e contempli l’assunzione di consapevolezza e responsabilità di cittadini e vacanzieri – è la linea da seguire per una reale rinascita dell’isola.
Il Comune di Alghero e l’Ente Parco di Porto Conte hanno così formalizzato nei giorni scorsi un accordo di patrocinio e collaborazione con l’Associazione WeClean, Ente no-profit che ha come obiettivo la pulizia, la salvaguardia e la riqualificazione delle zone di pregio paesaggistico e ambientale del Nord Sardegna e lo sviluppo di attività educative e informative per promuovere, soprattutto nelle giovani generazioni, la sensibilità, l’attenzione e l’azione nel campo della protezione ecologico-ambientale del territorio.
Si tratta di un progetto pilota che parte da una delle aree più belle e apprezzate dell’Isola, e che è destinato a replicarsi nei prossimi mesi in altre parti della Sardegna. WeClean, di concerto con gli Enti Locali e con la collaborazione di Aziende del territorio, operatori del settore turistico e cittadini, svilupperà interventi mirati da compiersi con tecnologie a impatto zero, dallo studio delle aree con impiego di droni, all’intervento di pulizia e risanamento con l’ausilio di mezzi elettrici.

“Crediamo che in un momento complesso dal punto di vista economico, sociale e turistico – dichiara Mario Conoci, sindaco di Alghero – sia importante dare un chiaro segnale di fiducia nel futuro mettendo al centro l’importanza dell’ambiente e il protagonismo dei giovani nella promozione di una nuova sensibilità, nella tutela e valorizzazione della straordinaria ricchezza che ci circonda”.

“Le porte del Parco di Porto Conte e dell’Area Marina Protetta sono sempre aperte ad iniziative del genere volte a sensibilizzare cittadini e turisti sulle tematiche ambientali per ridurre sempre più, fino a cancellarlo, l’uso della plastica e altro materiale inquinante – commenta il presidente del Parco di Porto Conte Raimondo Tilloca – Sono azioni e progettualità virtuose, condivisibili e da sostenere al fine di percorrere quel tracciato di tutela e preservazione della nostra natura che costituisce da tempo il dna del Parco e Area Marina”.

“Il progetto non poteva non raccogliere il plauso del Parco di Porto Conte e dell’Area Marina dal momento che risponde ad una prioritaria esigenza di responsabilizzare i cittadini e i turisti sul danno causato dall’abbandono di rifiuti – ha aggiunto la consigliera del direttivo del Parco Lina Bardino.

“La nostra collaborazione con WeClean sarà ampia e qualificata e prevederà anche il coinvolgimento del nostro centro di educazione ambientale per uno scambio culturale di progetti ed iniziative di comune interesse a partire dalla spiaggia di Mugoni” ha commentato il direttore del Parco Mariano Mariani.

“L’impegno a salvaguardare la splendida realtà territoriale algherese – sottolinea a sua volta l’assessore all’Ambiente Andrea Montis – richiede non solo un costante impegno da parte degli organi preposti alla pulizia del territorio, ma il vero obiettivo è rendere evidente alle persone, soprattutto ai giovani, che occorre un cambio di mentalità. Proteggere e valorizzare la natura deve diventare ‘naturale’”.

Anche per questo WeClean, come spiega la Presidente dell’Associazione Elisabetta Murenu, promuoverà un programma di “adozione” di spiagge, dune, sentieri, luoghi storici al quale potranno aderire, oltre alle Istituzioni, anche Aziende, operatori del settore del turismo e della ricettività, semplici cittadini, scuole. Chi adotterà virtualmente una porzione di territorio, avrà accesso a una Community che, nel condividere medesimi ideali e valori, offrirà opportunità di partecipazione diretta alle iniziative dell’Associazione e riconoscerà questo impegno con un efficace sistema di punteggi, bonus, specifici privilegi.
Attraverso la campagna “Adotta i Tuoi Luoghi Del Cuore”, Enti pubblici, Aziende private, singoli cittadini, possono così tutelare specifiche porzioni di territorio, sulle quali l’Associazione interverrà con azioni di valorizzazione e tutela condotte da personale specializzato e retribuito, eseguite con professionalità nell’arco dell’intero anno. E’ naturalmente previsto anche il coinvolgimento di volontari (Cleaners), che possono partecipare individualmente o in gruppo iscrivendosi attraverso una apposita app o tramite i nostri social network, e ottenendo in cambio riconoscimenti e vantaggi concreti legati a un sistema di punteggio. Sarà quindi l’intero tessuto sociale a essere coinvolto e a promuovere una rete virtuosa di partecipazione e impegno.
L’inizio dell’attività operativa di WeClean è previsto per il prossimo mese di giugno, con una serie di interventi programmati per l’intero anno 2021




Covid, Zoffili (Lega): “Voli per Sardegna sovraffollati, senza gel e distanze. Servono tratte Covid-tested. Interrogazione al governo”

“Ho depositato un’interrogazione al Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini e al Ministro della Salute Roberto Speranza per chiedere di intervenire al più presto in difesa dei passeggeri delle tratte aeree da e per la Sardegna operate da Alitalia che sono costretti a viaggi sovraffollati, senza distanziamento e carenti dal punto di vista dei dispositivi igienici (gel e salviette igienizzanti). Condizioni che purtroppo ho personalmente verificato anche su altre tratte nazionali. Un’attenzione in questo senso, peraltro già oggetto di interrogazioni parlamentari e articoli di stampa, permetterebbe di scongiurare il ripetersi di episodi spiacevoli, quali malori e inquietudini, a cui ho personalmente assistito nei miei frequenti spostamenti in particolare da e per la Sardegna. L’ultimo in ordine di tempo ha riguardato una signora anziana e un secondo passeggero che settimana scorsa hanno accusato un malore durante un volo Cagliari-Milano Linate, dovuto evidentemente alle condizioni di estremo carico dell’aeromobile, rendendo necessario l’intervento del personale di bordo che fortunatamente è riuscito, con professionalità, a far rientrare la situazione. Occorre quindi predisporre con urgenza tratte Covid-tested verso la Sardegna con test gratuiti alla partenza negli aeroporti di Roma e Milano, in modo da rafforzare la sicurezza sanitaria dell’isola a bassissimi contagi, oltre che la sua attrattività in vista della stagione turistica”.

Così Eugenio Zoffili, deputato e Coordinatore Regionale Lega Sardegna, Presidente del Comitato Bicamerale di controllo sull’attuazione dell’accordo di Schengen, di vigilanza sull’attività di Europol e di controllo e vigilanza in materia di immigrazione.




COLDIRETTI SARDEGNA. ESONERO CONTRIBUTIVO BIENNALE PER I NEO-AGRICOLTORI

Gli agricoltori under 40 che si iscrivono alla gestione previdenziale tra il 1 gennaio ed il 31 dicembre 2021, per due anni sono esonerati dal pagamento dei contributi. Lo annuncia Coldiretti Giovani Impresa Sardegna nel commentare la circolare 47/2021 sullo sgravio INPS previsto dalla Legge di Bilancio 2019.
La norma prevede l’esonero per 24 mesi dal versamento dei contributi previdenziali (invalidità, vecchiaia, superstiti – IVS – e del contributo addizionale) per tutti i neo-imprenditore agricoli professionale e i coltivatori diretti che si iscrivono tra il 1 gennaio ed il 31 dicembre 2021 alla gestione previdenziale. L’esonero esclude il contributo per la maternità e INAIL e non è cumulabile con altri benefici contributivi.
“Un intervento pratico che abbiamo sempre sostenuto e appoggiato già nel passato – afferma il delegato dei Giovani Coldiretti sardi Frediano Mura -. E’ stato molto utile nel recente passato e lo è a maggior ragione nel pieno della crisi economica che stiamo vivendo. I giovani che hanno il coraggio di avviare una nuova impresa in questo momento di crisi, va sostenuto e incoraggiato”.
L’esonero non è cumulabile con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento previsti dalla normativa vigente. Nei casi di concorrenza di più esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento previsti dalla normativa vigente (es. riduzione ultra 65 anni con riferimento ai soli coadiuvanti o riduzione del premio INAIL) sarà applicata, in sede di tariffazione, l’agevolazione più favorevole al contribuente.
L’istanza di ammissione all’incentivo deve essere presentata entro 120 giorni dalla data di comunicazione di inizio attività. Le istanze di ammissione al beneficio presentate oltre 210 giorni dall’inizio dell’attività saranno respinte.
Per sfruttare questa opportunità gli uffici territoriali della Coldiretti sono a disposizione per dare maggiori informazioni.




Idee e proposte per il riscatto e la rinascita delle zone interne: al via la sesta edizione del “Premio Nino Carrus”

Gli elaborati devono pervenire entro il 30 settembre

Previsti importanti riconoscimenti per i lavori più validi

BORORE. Una mobilitazione di idee e di proposte a sostegno della rinascita non solo dei piccoli paesi, ma dell’intera Sardegna nell’immediato periodo post Covid, chiamando a raccolta in particolar modo i giovani: prende il via la sesta edizione del Premio Nino Carrus, dedicata quest’anno a una tematica che non rappresenta più solo un argomento di carattere accademico, ma a detta degli organizzatori costituisce la vera “Questione sarda”.

L’Associazione intitolata all’uomo di cultura, docente universitario e politico di caratura nazionale che è stato il bororese Nino Carrus, intende contribuire ad alimentare il dibattito chiedendo a tutti gli interessati di indicare proposte e progetti che mirino al riscatto e alla rinascita dei paesi e delle comunità del centro dell’isola.

Il tutto attraverso elaborati o saggi capaci di dare un contributo alla crescita e allo sviluppo del territorio. Nello specifico la tematica sarà “Ripartire dopo la pandemia. Esperienze, idee e progetti per il riscatto e la rinascita delle comunità della Sardegna interna.”

La partecipazione è rivolta a tutti i cittadini sardi o comunque residenti nell’isola da almeno cinque anni, che non abbiano superato i quarantacinque anni di età, e anche ai non sardi nel caso di un lavoro di gruppo sottoscritto da un coautore nato o residente nel territorio regionale.

Sono in palio quattro importanti riconoscimenti. Il primo premio sarà assegnato al lavoro giudicato più completo, per una somma di 2500 euro in denaro. Il secondo premio sarà destinato invece all’elaborato più originale tra le proposte attuabili, per un ammontare di 1500 euro. È previsto inoltre un Premio speciale Tirrenia del valore di 1500 euro e un Premio Comune di Borore di mille euro. La giuria si riserva di assegnare altri eventuali riconoscimenti a proposte ritenute degne di menzione.

È possibile aderire presentando la domanda e il proprio lavoro secondo le modalità indicate nel bando entro il 30 settembre 2021. La documentazione è scaricabile dalla pagina del sito internet dedicato: http://www.ninocarrus.it/new/index.php/attivita/premio-nino-carrus-2021.html.

«La nostra Associazione da anni è impegnata con una particolare attenzione alle tematiche inerenti lo sviluppo locale, la sensibilizzazione sociale e la promozione territoriale – ha affermato il presidente Fausto Mura –, il premio Nino Carrus, con cadenza biennale, è unico in Sardegna per il suo taglio politico, sociale ed economico, mentre gli altri concorsi letterari sardi seguono finalità culturali. Ci auguriamo che possano scaturire proposte importanti in merito alle tematiche trattate».

La premiazione dei vincitori è in programma per il mese di dicembre 2021 nella sala consiliare “Nino Carrus” del Comune di Borore, alla presenza degli autori dei saggi, della Commissione di valutazione e degli amministratori del territorio. La graduatoria dei vincitori dell’edizione 2021, stabilita da un’apposita commissione giudicatrice, sarà pubblicata sul sito internet dell’Associazione e divulgata a mezzo stampa.




ANAP CONFARTIGIANATO SARDEGNA–C.STAMPA–24-03-21–COVID-Taxi gratuito anziani-Proposta Montis ANAP

CORONAVIRUS – TAXI GRATUITO PER GLI ANZIANI CHE DEVONO VACCINARSI – La
proposta di ANAP PENSIONATI CONFARTIGIANATO SARDEGNA: utilizzare il
“bonus viaggio” finanziato dal Governo. Nell’Isola disponibili 805mila
euro – Paola Montis (Presidente ANAP Sardegna) lancia la proposta alla
Giunta Regionale: “Le grandi città hanno già i fondi, i piccoli comuni
devono essere sostenuti: bastano poche decine di migliaia di euro per
aiutare tanti anziani non autosufficienti”.

“Utilizzare il “bonus viaggio”, messo a disposizione dal Ministero, e
finanziare un servizio di taxi gratuito per accompagnare gli anziani
over-80 alla vaccinazione anti Covid: bastano poche decine di migliaia
di euro per aiutare gli anziani non autosufficienti”.

E’ questa la proposta che fa l’ANAP Sardegna, l’Associazione dei
pensionati artigiani di Confartigianato, attraverso la Presidente
Paola Montis, alla Giunta Regionale dopo i sempre più numerosi casi di
anziani che non riescono a recarsi nei presidi per le vaccinazioni.

“Facciamo un appello alla Regione, e soprattutto alle Amministrazioni
Comunali, per far fronte comune affinché anche i più deboli, i più
anziani e i più soli, possano rispondere all’appello della
vaccinazione – continua la Presidente Montis – purtroppo, anche nella
nostra Isola, sempre più persone stanno incontrando difficoltà
oggettive nel raggiungere gli spazi destinati alla vaccinazione
anti-Covid-19, costretti spesso a chiedere aiuto a vicini di casa o
addirittura a utilizzare i mezzi pubblici, con tutti i rischi
connessi”.

Tale operazione per i Comuni sarebbe a costo zero per i Comuni più
grandi mentre per quelli più piccoli occorrerebbe trovare copertura
finanziaria regionale.

Infatti, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, “con
decreto interministeriale del 6 novembre scorso, ha istituito un fondo
di 35milioni di euro, di cui ben 805mila per la Sardegna, destinato
alla concessione, fino all’esaurimento delle risorse, in favore delle
persone fisicamente impedite o comunque  a  mobilità  ridotta, con
patologie  accertate,  anche  se  accompagnate,  ovvero appartenenti a
nuclei familiari più esposti agli  effetti  economici derivanti
dall’emergenza epidemiologica da virus COVID-19 o in  stato di
bisogno, residenti nei comuni capoluoghi di città metropolitane o
capoluoghi di provincia, di un buono viaggio, pari al  50  per  cento
della spesa sostenuta e, comunque, in misura non superiore a euro 20
per ciascun viaggio, da utilizzare per  gli spostamenti effettuati  a
mezzo  del  servizio  di  taxi  ovvero  di noleggio con conducente”. I
fondi dovranno essere spesi entro il prossimo 30 giugno. Al Comune di
Cagliari sono stati destinati 278mila euro, a Carbonia 101mila, a
Nuoro 106, a Oristano 100 e a Sassari 218mila.

In questi giorni, infatti, è in svolgimento l’attività di vaccinazione
dei docenti da un lato e degli over-80 dall’altro lato; se i primi
sono cittadini giovani, pienamente abili e capaci di spostarsi in
maniera autonoma sul territorio, i secondi hanno oggettivamente più
difficoltà a raggiungere gli hub vaccinali, situazione che spesso si
trasforma in un’impresa.

“Parliamo di anziani che spesso, soprattutto nelle città più grandi,
vivono soli, magari con i figli lontano, che abitano fuori città,
peraltro impossibilitati anche a rientrare da altri comuni, situazione
amplificata dalla attuale zona arancione – sottolinea la Presidente
ANAP – nonni over-80 o anche ultranovantenni che, nella stragrande
maggioranza dei casi, non hanno più un mezzo personale per muoversi, e
che se tradizionalmente si spostavano a piedi o in autobus, in questo
ultimo anno hanno giustamente paura di salire sui bus pubblici, specie
dopo le mille raccomandazioni di restare a casa e di evitare contatti
con l’esterno. In tanti, quando ricevono la fatidica chiamata per
l’appuntamento con il vaccino anti-Covid-19 chiedono ai sanitari come
fare per raggiungere la struttura destinata alle operazioni di
somministrazione, esponendo la propria difficoltà logistica e di
circolazione”.

Da questa condizione, la proposta di ANAP Sardegna, per tentare di
risolvere il problema: “Chiedere la collaborazione retribuita dei
tassisti e autisti di NCC di ogni paese della Sardegna, per
l’istituzione di un servizio di trasporto individuale gratuito
destinato esclusivamente agli anziani over-80 che devono raggiungere i
punti di somministrazione dei vaccini e tornare a casa”.

“Ciò sta già accadendo in tante altre città italiane – riprende la
Presidente – ovviamente per poter usufruire del servizio gratis, gli
anziani dovranno mostrare al tassista di turno il proprio documento
d’identità per certificare la propria età anagrafica e dovranno
mostrare l’appuntamento inviato dalle Asl per la vaccinazione, che fra
l’altro si traduce in un certificato rilasciato dai medici ai pazienti
una volta concluse le operazioni”.

“Riteniamo si tratti di una procedura assolutamente praticabile –
conclude la Montis – visto che al servizio accederanno veramente gli
anziani che non hanno altre alternative e soprattutto sarebbe una
straordinaria operazione, anche da punto di vista economico, per la
categoria del trasporto di persone che, come altre, è stata fortemente
penalizzata da una pandemia che ha di fatto bloccato gli spostamenti
sul territorio e quindi anche la circolazione di utenti. Una
categoria, quest’ultima, che comunque andrà sostenuta e supportata
nella fase della ripartenza”.