Sardo e Sassarese: dalla gastronomia alla musica un mondo di tradizioni nelle attività dell’Is.Be

Il 2 marzo ha preso il via il Laboratorio di cucina di Giovanni Fancello, sono disponibili ancora pochi posti

Le attività del progetto “Ajò vi semmu” sono realizzate in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Sassari

SASSARI. Tra gastronomia, musica, poesia e tradizioni proseguono le attività di promozione della lingua e cultura sarda e sassarese del progetto “Ajò vi semmu”, coordinato dall’Istituto Camillo Bellieni in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Sassari.

Dopo la conclusione del Laboratorio di Teatro e Poesia a cura di Antonello Bazzu, Mario Marras e Giovanni Loriga, seguito con partecipazione ed entusiasmo, il 2 marzo ha preso il via il Laboratorio di Cucina di Giovanni Fancello, che proseguirà fino al 30 marzo tutti i martedì dalle 9.30 alle 12.30, attraverso il collegamento via Skype.

Il corso, che nell’ultima edizione era stato molto seguito, permetterà di riscoprire e preparare i piatti tipici della nostra isola in compagnia di un giornalista gastronomico d’eccezione, in diretta dalla sua cucina.

Per partecipare è necessario contattare la segreteria Is.Be all’indirizzo [email protected] o il numero 079 230268 dalle 10 alle 13. Sono disponibili ancora pochi posti.

Ad ogni singola lezione saranno presentate le peculiarità di almeno tre pietanze tradizionali. Le ricette in programma il 2 marzo hanno proposto gli squisiti brignolos de regotu, pische a sa catalana e catas de iscartzofa. Il 16 marzo si scopriranno le preparazioni dei ciciones furriados, fressura e pabassinos antigos. Il 23 marzo le ottime bombas de berveghe, turta de regotu e quaglia al mirto (smurtidus). E infine il 30 marzo le gustosissime sardina a pienu, macarrones de vizilia e coletas.

Tra le iniziative coordinate dall’Istituto Bellieni procede intanto spedito il Laboratorio di musica in sardo e sassarese iniziato il 26 febbraio, tenuto dagli esperti Gianluca Dessì, Giovanni Pinna e Gabriele Farina. Nuovi preziosi frutti nascono anche dalla collaborazione dell’Is.Be con l’Istituto comprensivo di Li Punti. Dalla “Gobburedda di carrasciari” scritta da Mario Marras e Antonio Carboni e interpretata dai bambini della Quinta A della Scuola primaria, è nato un video di rievocazione della vita del Carnevale di una volta, quando la povertà a Sassari era di casa e per divertirsi bastavano pochi oggetti semplici come vecchie lenzuola decorate di brandelli di stoffa e bottoni.

All’interno delle iniziative degli Sportelli linguistici proseguono inoltre i Corsi di lingua sarda così come le attività di animazione linguistica e di promozione culturale, sia sotto forma di laboratori online sia attraverso la produzione di piccole registrazioni documentarie realizzate dagli operatori nei territori coinvolti nel progetto.




SASSARI:RAPINA SMARTPHONES IN CENTRO VODAFONE CON UNA SIRINGA: SASSARESE IN CARCERE

NELLA MATTINATA ODIERNA LA SEZIONE OPERATIVA DEL NUCLEO OPERATIVO RADIOMOBILE DELLA COMPAGNIA CARABINIERI DI SASSARI, HA DATO CORSO AD UNA MISURA CAUTELARE DI CUSTODIA IN CARCERE EMESSA DAL G.I.P. DEL TRIBUNALE DI SASSARI NEI CONFRONTI DI S.V., SASSARESE CLASSE ’85.

IL SOGGETTO SI ERA RESO AUTORE, QUALCHE GIORNO FA, DELLA RAPINA DI NUMEROSI SMARTPHONES (VALORE COMPLESSIVO DI CIRCA DIECIMILA EURO), PRESSO LA VODAFONE DEL CENTRO COMMERCIALE “LE PORTE DI SASSARI”.

L’EPISODIO IN QUESTIONE AVEVA AVUTO UNA CONNOTAZIONE PARTICOLARMENTE GRAVE PERCHÉ IL RAPINATORE, PER GARANTIRSI LA FUGA, AVEVA ESTRATTO UNA SIRINGA, PUNTANDOLA ALL’INDIRIZZO DELLE GUARDIE GIURATE CHE LO STAVANO INSEGUENDO, RIUSCENDO EFFETTIVAMENTE NEL SUO INTENTO. GLI SMARTPHONES ERANO STATI ABBANDONATI DURANTE LA FUGA.

I CARABINIERI DELLA SEZIONE OPERATIVA HANNO ACQUISITO UNA DESCRIZIONE DEL SOGGETTO, VISIONANDO QUINDI ALCUNE IMMAGINI DAGLI IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA.

LA CONOSCENZA DEL PANORAMA CRIMINALE SASSARESE HA CONSENTITO LORO DI IDENTIFICARE IL RAPINATORE E DI SOTTOPORRE UN FASCICOLO FOTOGRAFICO CONTENENTE, TRA LE ALTRE, LA SUA EFFIGIE, ALLE GUARDIE GIURATE, CHE LO HANNO INDIVIDUATO, CONFERMANDO LE VALUTAZIONI DEI MILITARI DELLA COMPAGNIA DI SASSARI.

TRASMESSA, QUINDI, UN’INFORMATIVA DI REATO CONCLUSIVA, LA PROCURA DI SASSARI, CONCORDANDO CON LE RISULTANZE INVESTIGATIVE ACQUISITE, HA RICHIESTO ED OTTENUTO DAL G.I.P. LA MISURA CAUTELARE CUSTODIALE ESEGUITA IN MATTINATA.

AL S.V. È STATO CONTESTATO IL REATO DI RAPINA PLURIAGGRAVATA DALL’USO DELLE ARMI E DALL’AVER CAGIONATO ALLA PARTE OFFESA UN DANNO PATRIMONIALE DI RILEVANTE GRAVITÀ.      




REAGISCE CON VIOLENZA A UN CONTROLLO DEI CARABINIERI. ARRESTATO SASSARESE

NEL CORSO DELLA NOTTE DI DOMENICA I CARABINIERI DELLA SEZIONE RADIOMOBILE DEL NUCLEO OPERATIVO RADIOMOBILE DELLA COMPAGNIA DI SASSARI HANNO ARRESTATO M.M., 50ENNE SASSARESE, CONTESTANDOGLI I REATI DI RESISTENZA ED OLTRAGGIO AD UN PUBBLICO UFFICIALE.

LA PATTUGLIA DELLA SEZIONE RADIOMOBILE AVEVA NOTATO UN’AUTO IN PANNE NELLA ZONA INDUSTRIALE DI SASSARI, CON TRE PERSONE INTENTE AD ESTRARRE MONOPATTINI ELETTRICI DAL PORTABAGAGLI.

L’ORA TARDA, BEN OLTRE IL LIMITE DEL COPRIFUOCO, INSOSPETTIVA I MILITARI CHE CHIEDEVANO CONTEZZA DELL’ATTIVITÀ IN CORSO.

UNO DEI TRE, IN EVIDENTE STATO D’EBBREZZA, SI MOSTRAVA SUBITO OSTILE AL CONTROLLO, MOSTRANDO SOLO DOPO NUMEROSE INSISTENZE I PROPRI DOCUMENTI E INFINE INSULTANDO E SPINGENDO UNO DEI CARABINIERI INTERVENUTI.

ANCHE NEL TRAGITTO VERSO LA CASERMA PROSEGUIVA CON UN COMPORTAMENTO VIOLENTO, SCALCIANDO I FINESTRINI DELLA VETTURA D’ISTITUTO.

IERI MATTINA, AL TERMINE DELL’UDIENZA CON RITO DIRETTISSIMO, L’ARRESTO È STATO CONVALIDATO E L’IMPUTATO È STATO POSTO IN LIBERTÀ IN QUANTO INCENSURATO.   




Is.Be, “Laboratorio di poesia e teatro” in lingua sarda e sassarese

L’iniziativa è inserita nell’ambito delle attività di sportello linguistico del progetto “Ajò vi semmu 2” organizzato dall’Istituto Camillo Bellieni in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Sassari

SASSARI. Dopo il successo dello scorso anno ritorna a Sassari il “Laboratorio di poesia e teatro” in lingua sarda e sassarese organizzato dall’Istituto Camillo Bellieni in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Sassari. L’appuntamento si terrà tutti i martedì a partire dal 19 gennaio, dalle 17 alle 19, in diretta sulla piattaforma Skype, e sarà in particolar modo dedicato alla lettura, all’interpretazione dei testi e alla conoscenza delle principali figure che caratterizzano la funzione poetica.

L’iniziativa fa parte del progetto “Ajò vi semmu 2” realizzato nell’ambito delle attività dello sportello linguistico comunale. La partecipazione è libera e gratuita ma è richiesta una competenza attiva di base della lingua sarda oppure del Sassarese. È previsto un massimo di venti partecipanti. A tenere le lezioni saranno i docenti Antonello Bazzu, Mario Lucio Marras e Giovanni Loriga, mentre la supervisione è affidata a Michele Pinna, direttore scientifico dell’Is.Be.

“Lo scopo del laboratorio – spiegano gli organizzatori –  non è quello di creare o formare nuovi poeti, ma di accompagnare i partecipanti a una conoscenza e comprensione dei meccanismi che presiedono alla scrittura poetica, attraverso lo studio e la sperimentazione. Quindi conoscere e saper utilizzare le tecniche del linguaggio poetico come la sillaba, il verso, la strofa, la metrica cantabile sarda, la rima, il verso sciolto e libero, i modelli della tradizione sarda ecc., e sperimentare la recitazione e drammatizzazione teatrale di una poesia in sardo o in sassarese”. Ai corsisti saranno fornite dispense didattiche di supporto.

Sempre all’interno del progetto “Ajò vi semmu”, a partire dal 28 gennaio, tutti i giovedì dalle 17 alle 19, a cura di Michele Pinna si svolgerà invece il corso di formazione dedicato a “I tre livelli della lingua sarda: sintattico, semantico e pragmatico”, della durata di dodici ore per un totale di sei lezioni.

Dal 1 febbraio tutti i lunedì seguirà un corso di formazione sulla “Lingua sassarese nella poesia e nella cultura” a cura di Mario Lucio Marras e, a partire dal 10 febbraio, tutti i mercoledì un corso sugli “Aspetti morfologici e sintattici della lingua sarda” a cura della docente Daniela Masia. Per info e iscrizioni inviare un’email all’indirizzo [email protected]. Sul sito internet www.ajovisemmu.it e sulla pagina facebook “Ajò vi semmu” è possibile seguire gli aggiornamenti sulle attività previste dal progetto.




Il maestro della boxe sassarese Oreste Macciocu. Il figlio Mauro: “Non dimentichiamo il suo insegnamento”.

Lo scorso anno si sono celebrati i 100 anni dalla nascita di Oreste Maccioccu figura di rilievo del mondo sportivo sassarese.

Allievo del maestro americano Steve Klaus (arrivo 2° su 100 iscritti al suo corso nel 1938), Macciocu seppe dare vita a quello che è considerato il periodo d’oro per il pugilato sassarese e per la Torres, lanciando nel professionismo pugili come Furesi, Polo, Carboni e Salvatore Pintore. Fu lui, infatti, a dirigere la palestra della Torres a partire dalla metà degli anni Quaranta.

Tanti nomi e tanti momenti importanti, rimasti fissati nel tempo grazie agli straordinari documenti conservati dalla famiglia Maccioccu in cui sono elencate le tantissime riunioni di boxe organizzate in città al Campo “Torres”, al Teatro Verdi, al Cinema Giardini nel periodo che va dal 1928 al 1948.

Un ventennio che abbraccia gli anni che precedettero e che seguirono la seconda guerra mondiale e attraverso i quali è possibile ricostruire frammenti importanti  di storia sportiva cittadina. Un patrimonio per la città che non deve essere dimenticato.

“Come famiglia noi vogliamo portare avanti il suo insegnamento – conclude il figlio Mauro – e lo facciamo con una pagina facebook in cui raccogliamo documenti, foto e informazioni, ma ci piacerebbe che la città fosse coinvolta in questo ricordo perché lui è stata una persona che ha dato tanto allo sport a Sassari”.

Oggi questo ricordo è reso ancora più vivido dalle pagine ingiallite del passato: “Ci piacerebbe poter festeggiare questi 100 anni con qualcosa che resti nel tempo, una pubblicazione o un evento, ci piacerebbe che il suo nome fosse conosciuto anche dalle nuove generazioni e che i sacrifici fatti per questo sport fossero un esempio per tutti, soprattutto per i giovani”.

Ma da dove nasce la passione per la boxe per Oreste Macciocu? La sua è una storia “di famiglia.

Sono ben quattro i fratelli Maccioccu che, chi prima e chi dopo, con alterne fortune, salirono sul ring: Giulio, Giuseppe, Oreste e Salvatore. Ad emergere per primo fu Giulio, classe 1907. Di lui si racconta che per scendere di peso utilizzasse anche le caldaie in cui si lavorava il sale dell’azienda di famiglia, quella nata dal patriarca della famiglia Gesuino e che aveva sede in via Buccari.

Il figlio di Giulio, Bruno, ci regala alcuni aneddoti di quel periodo eroico della boxe sassarese: «Ho ricordi che mi arrivano da mia madre – racconta- e uno di questi riguarda un incontro importante per il titolo nazionale tenutosi a La Spezia. Erano presenti almeno 4000 persone quel giorno, tra cui anche tanti sassaresi,  e papà stravinse. Eppure il verdetto disse il contrario. Ci fu una sollevazione da parte del pubblico, volarono sedie sul ring, la gente si ribellò a quella che ritennero un’ingiustizia clamorosa. Papà mandò un telegramma a mia madre raccontando quello che era successo e, nonostante la delusione, in qualche modo fu per lui una soddisfazione vedere che tutti avevano riconosciuto quel successo meritato». Di Giulio si ricorda anche l’epico match del Teatro Verdi del 12 dicembre del 1931 contro l’allora imbattuto napoletano Silvestro Matacena: «Papà  fu messo giù al 5° round  – racconta Bruno – ma si rialzò e il resto dell’incontro fu uno spettacolo, si battè come un leone e alla fine vinse ai punti nel tripudio generale».

Quello di Oreste fu un amore tramandato. Lui, amante del ciclismo, rimase folgorato dalla nobile arte per un episodio particolare che ci racconta oggi il figlio Marcello: «Mio zio Giulio era il più grande dei fratelli, praticava già la boxe e un giorno mio padre, di 12 anni più giovane, andò a trovarlo in palestra. Lo trovò contrariato perché in quel momento non  cerano sparring partner e allora mio padre si propose di salire sul ring. Ovviamente non andò bene, si beccò un cazzotto nell’occhio che gli lasciò un vistoso ematoma e quando entrambi tornarono a casa le presero di santa ragione dalla madre. Da quel giorno lui si innamorò della boxe».

L’esordio di Oreste Macciocu nel mondo del pugilato, per la categoria mosca, avvenne il 2 gennaio del 1937 al Teatro Verdi di Sassari, ad appena 16 anni. In quella occasione sconfisse ai punti Fiori di Porto Torres.

Il debutto tra i professionisti arrivò nel 1942 e tre anni dopo giunse lo stop a causa di un difetto cardiaco. Nel mezzo tantissimi titoli vinti e match epici tra cui spicca il titolo provinciale prima serie in un incontro del 1938 sul ring di Porto Torres contro l’idolo locale Mario Solinas, campione italiano prima serie.

La sua carriera non fu come quella del fratello Giulio. Arrivò al professionismo ma fece pochi incontri. La passione rimase intatta e decise di fare da maestro per tanti altri che poi divennero nomi importanti di questa disciplina a livello locale e non solo.

Oreste Maccioccu fu anche massaggiatore della squadra di calcio della Torres negli anni ’40. In un documento, oggi andato perduto, la Torres gli scriveva di far sapere cosa dovevano dargli per il suo lavoro ma lui non rispose mai.  “Non c’è ricompensa maggiore della gratitudine della gente” amava dire. Questa sua grande passione la viveva come una missione.

«Mio padre ha dedicato la sua vita alla boxe – osserva il figlio Mauro, anch’egli atleta, personal trainer e appassionato di  pugilato- e sotto di lui si sono allenate tre generazioni di pugili. Ha avuto una carriera lunga 50 anni durante i quali gli sono stati riconosciuti premi come la medaglia d’oro del Comune di Sassari, della Federazione Pugilistica Italiana, l’Arciere d’oro nel 1981 e anche il titolo di Cavaliere della Repubblica dal Presidente Cossiga. Ha fatto tanto per questo sport e ha contribuito a dare alla Torres e alla città di Sassari un prestigio riconosciuto in tutto il mondo. I documenti e le foto che conserviamo con amore sono il suo testamento di una vita dedicata alla nobile arte».

Nel 1982 Oreste fondò l’Accademia Boxe, una palestra dedicata a tanti giovani sassaresi appassionati di pugilato ma fu costretto a chiudere a causa dello sfratto dei locali dopo 6 anni. Non smise mai di portare avanti il suo impegno. Fu il maestro Macciocu a farsi promotore anche delle più importanti riunioni pugilistiche che si tennero in città anche in tempi più recenti. Riuscì a portare grandissimi campioni della boxe azzurra come Nati, Stecca, Damiani, organizzando due titoli mondiali, cinque europei e tanti campionati nazionali. Per un anno fu anche Presidente della Federazione Pugilistica Sarda.

Sono gli ultimi momenti di vera gloria. Già a partire dagli Anni Settanta l’interesse per la boxe a Sassari e nel resto d’Italia andò pian piano ad affievolirsi. L’epopea dei fratelli Maccioccu si era conclusa lasciando, tuttavia, ricordi indelebili.

 




AOU SASSARI – La sanità del Sassarese dall’emergenza alla fase 2

La sanità del Sassarese dall’emergenza alla fase 2

Una tavola rotonda organizzata da Aou, Ucl e Ats nella sala conferenze del Palazzo della Provincia per sabato mattina.

SASSARI 21 maggio 2020 – Sarà l’occasione per fare il punto sulla situazione dell’emergenza sanitaria a Sassari, oltre che per affrontare le tematiche relative alla programmazione sanitaria territoriale e ospedaliera nella fase 2. Questi i temi centrali della tavola rotonda in programma sabato, alle ore 10,30, nella sala conferenze del palazzo della Provincia di Sassari, in piazza d’Italia.

La riunione, che per motivi sanitari non sarà aperta al pubblico se non per invito (la stampa è invitata a partecipare), è organizzata dall’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari, in stretta collaborazione con l’Unità di crisi locale e l’Ats Sardegna.

Ad aprire i lavori sarà l’intervento del professor Giovanni Sotgiu che si focalizzerà su “Infezione da SARS Cov-2: stato dell’arte, strategie in atto e scenari futuri”. Seguirà quindi l’intervento del direttore della clinica Pneumologica dell’Aou di Sassari Pietro Pirina sul tema relativo ai “quadri clinici nella patologia da Covid-19”. Di “Iter diagnostico strumentale nei pazienti affetti da Covid-19” parlerà invece il direttore della Radiologia 1 dell’Aou di Sassari Stefano Profili.

Il direttore della clinica di Malattie infettive, professor Sergio Babudieri, illustrerà le ”possibilità terapeutiche nel trattamento dell’infezione da Covid-19”. Il direttore dell’Anestesia e rianimazione delle cliniche dell’Aou, professor Pier Paolo Terragni, interverrà sul tema “Covid-19 ed area critica”. Quindi “La profilassi del Covid-19: siamo lontani dal vaccino?, sarà l’interrogativo al quale proverà a dare una risposta il direttore della struttura di Igiene e controllo delle infezioni ospedaliere, professor Paolo Castiglia.

Il medico competente dell’Aou di Sassari, Antonello Serra, illustrerà le “strategie di monitoraggio di popolazioni selezionate in Aou Sassari e Uniss. Il ruolo del territorio sarà messo in evidenza da Marco Guido che parlerà del “controllo del territorio e ruolo delle Usca nei distretti”.

Il commissario straordinario dell’Aou di Sassari, Giovanni Maria Soro, esporrà l’”evoluzione delle strategie della Aou di Sassari dall’emergenza alla fase 2.

Il direttore generale del Banco di Sardegna, Giuseppe Cuccurese, parlerà della “ripresa dell’economia nel dopo Covid: strategie per l’Isola”. Il presidente della Dinamo Basket, Stefano Sardara, parlerà dello “sport e del suo ruolo sociale: quali accorgimenti adottare?”. L’arcivescovo di Sassari, monsignor Gian Franco Saba, chiuderà l’incontro con un intervento su “carità e fratellanza nel periodo del Coronavirus: ruolo della nostra Diocesi”.

Al tavolo della presidenza è prevista la partecipazione del presidente del Consiglio regionale della Sardegna Michele Pais, dell’assessore regionale alla Sanità Mario Nieddu, del presidente della commissione Sanità del Consiglio regionale Sardegna Domenico Gallus, del commissario straordinario della Provincia di Sassari Pietrino Fois, del sindaco di Sassari Gian Vittorio Campus.

A moderare gli interventi saranno Marcello Acciaro, coordinatore delegato dell’Unità di crisi lcoale del Nord Sardegna e Carlo Doria delegato regionale Ucl Nord Sardegna.


Ufficio stampa Aou Sassari
Viale San Pietro, 10
Addetto stampa

Andrea Bazzoni




AOU SASSARI – Covid-19, da uno studio sassarese una strategia di cura anticoagulante

Covid-19, da uno studio sassarese una strategia di cura anticoagulante

I cardiologi dell’Aou hanno pubblicato sull’European Heart Journal un lavoro sulla gestione ottimale dei pazienti affetti da coronavirus.

 

Sassari 14 maggio 2020 – Uno studio che può fornire una sorta di “roadmap” pratica ai clinici impegnati nella gestione dei malati di Covid-19, così da indicare loro le possibili interazioni farmacologiche conosciute e guidare nella scelta della migliore strategia anticoagulante. È il lavoro messo in campo dei medici e specializzandi della Clinica Cardiologica di Sassari che, nei giorni scorsi, è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale European Heart Journal – Cardiovascular Pharmacotherapy. La pubblicazione riguarda la gestione ottimale della terapia anticoagulante nei pazienti affetti da Covid-19.

 

Lo studio mette in evidenza che dal momento dell’esordio della pandemia, si sono moltiplicate le osservazioni cliniche e i report scientifici che suggeriscono che in molti soggetti affetti da Covid-19 si verifichino eventi avversi di natura trombotica e tromboembolica. Nei casi più gravi si è verificata una coagulazione intravascolare disseminata.

«Riteniamo che il nostro pur piccolo contributo alle conoscenze sulla malattia da Covid-19 – afferma il professor Guido Parodi direttore della struttura – possa essere un supporto per i colleghi che si trovano a dover prendere decisioni cliniche importanti su pazienti critici e complessi come quelli affetti da Covid-19. Uno studio in cui figurano come co-autori anche in medici specializzandi, a testimonianza del profilo scientifico della Scuola di specializzazione in Malattie dell’apparato cardiovascolare dell’Università di Sassari».

 

Gli specialisti sottolineano che ancora sono sconosciuti e oggetto di studio i numerosi meccanismi che stanno alla base delle complicanze della malattia. Un ruolo importante sembra giocarlo la reazione infiammatoria sistemica indotta dal virus che potrebbe provocare un danno a carico delle cellule che rivestono la parete dei vasi sanguigni, favorendo i fenomeni trombotici. A ciò si aggiunge, molto spesso, la stasi del circolo che interessa soprattutto soggetti in condizioni cliniche critiche con scarsa o nessuna capacità di mobilizzazione.

 

Tra i pazienti più vulnerabili ci sono soggetti già affetti da patologie cardiovascolari, con cardiopatia ischemica, fibrillazione atriale e scompenso cardiaco, i quali già in condizioni normali possono aver bisogno di trattamenti con farmaci anticoagulanti. Il problema è emerso con prepotenza negli ultimi due mesi, a seguito della necessità di dover trattare i pazienti per l’infezione virale.

 

«Molti dei farmaci comunemente impiegati contro il Covid-19 e inseriti nei protocolli di trattamento internazionali – spiega il professor Parodi – presentano pericolose interazioni con i farmaci anticoagulanti di comune impiego nella pratica clinica, rendendo necessarie sospensioni di trattamenti cronici. Risultati incoraggianti arrivano dall’impiego delle eparine, in particolare di quelle a basso peso molecolare».

Dati clinici preliminari e ipotesi mutuate dalle attuali conoscenze della farmacologia di queste molecole sembrano suggerire una buona efficacia in termini di anticoagulazione, con un buon profilo di sicurezza derivante dalle scarse interazioni con gli altri farmaci impiegati contro il Covid-19. Inoltre l’eparina potrebbe avere un’utile azione antiinfiammatoria.

 

«Questo lavoro – conclude Guido Parodi – ha per noi una importanza anche simbolica perché dimostra la risposta e la reazione della Cardiologia sassarese, che lavora per far fronte ai bisogni assistenziali del territorio senza mai trascurare la ricerca scientifica. Attività che rappresenta una mission della nostra Azienda, oltre che un faro in momenti come quelli che stiamo vivendo».




Lingua sarda e turritana: dieci nuovi corsi a Sassari e provincia

L’iniziativa coinvolge anche i Comuni di Sorso, Stintino, Castelsardo, Valledoria e Porto Torres con i docenti Michele Pinna, Mario Lucio Marras e Daniela Masia

SASSARI. Lingua sarda e turritana alla portata di tutti. Per gli appassionati della materia arrivano dieci nuovi corsi tra Sassari e i comuni di Sorso, Stintino, Castelsardo, Valledoria e Porto Torres, organizzati dall’Istituto Camillo Bellieni nell’ambito dello Sportello linguistico sovracomunale finanziato attraverso i fondi della legge 482/99, che vede capofila il Comune di Sassari.

Cinque cicli di appuntamenti si terranno nel capoluogo mentre gli altri cinque corsi si svolgeranno nelle biblioteche dei rispettivi comuni che aderiscono al progetto “Ajò vi semmu”. Ognuno dei corsi prevede sei incontri per due ore e mezza di lezione ciascuno con i docenti Michele Pinna, Mario Lucio Marras e Daniela Masia, mentre il tutoraggio sarà a cura delle operatrici Maria Doloretta Lai, Francesca Sini e Anna Laura Pirisi.

A Sorso si parte il 3 marzo per proseguire tutti i martedì fino al 7 aprile. A Stintino tutti i giovedì dal 5 marzo al 9 aprile. A Castelsardo tutti i mercoledì dal 1 aprile al 6 maggio. A Valledoria tutti i martedì dal 21 aprile al 26 maggio e a Porto Torres tutti i venerdì dall’8 maggio al 12 giugno. I corsi di Sassari si svolgeranno nell’aula didattica dell’Istituto Camillo Bellieni, in via Maddalena 35, dal 6 marzo al 6 luglio.

Tra i temi trattati, di fondamentale importanza sarà la storia della lingua e della letteratura turritana. Saranno argomentati il contributo del canonico Giovanni Spano e la sua raccolta di “Canti popolari in dialetto sassarese”, nonché la collaborazione con il principe Luigi Bonaparte, nipote di Napoleone.

Sarà poi esaminata la poesia sassarese tra 1800 e 1900, e approfondite figure come quella di Pompeo Calvia e altri autori quali Ruju, Bertolotti, Mastino, Aroca e Salis, fino ai nostri giorni, senza trascurare brevi cenni sul cosiddetto “teatro dialettale”.

Per quanto riguarda la didattica della lingua sarda saranno illustrate le origini della letteratura, i primi documenti di scrittura volgare e la tradizione poetica. Si parlerà delle produzioni letterarie nell’isola, della letteratura intenzionalmente nazionale, della letteratura religiosa, di poesia improvvisata e produzione letteraria minorizzata.

Il programma prevede la verifica delle competenze linguistiche attraverso una prova che comprende la traduzione di un testo dal sardo all’italiano e viceversa, con prove pratiche di lettura, scrittura e conversazione. Sarà ampiamente esaminato l’inquadramento delle politiche linguistiche e le normative di riferimento, il bilinguismo sardo-italiano come risorsa e opportunità per il futuro della società e delle nuove generazioni, le valenze e le implicazioni per l’apprendimento in età scolare. Altro tema di studio riguarderà la norma ortografica sperimentale LSC (Limba Sarda Comuna) con l’obiettivo di approfondire lo standard e il suo significato per il futuro delle lingue. Per info e iscrizioni contattare il 079 230268 o inviare email a [email protected].

Tra gli appuntamenti del progetto, il 21 febbraio alle 10, in occasione della Giornata Internazionale della Lingua madre, nell’aula magna dell’Istituto Comprensivo di Li Punti le classi IV A, B e C della Scuola Primaria presenteranno “Cummenti si fazi lu candareri”, con gli interventi del presidente Is.Be Michele Pinna e della presidente Maria Doloretta Lai cul significato storico, sociale e religioso e sull’importanza e il significato della giornata. I bambini spiegheranno in sassarese l’attività svolta in classe, mentre alcuni rappresentanti del Gremio dei macellai illustreranno gli strumenti musicali usati nel carnevale.




ASSEMBLEA lavoratrici/lavoratori POLICLINICO SASSARESE

in relazione agli incontri regionali nelle sedi dell’Assessorato a lavoro e sanità, ultimo dei quali svoltosi ieri e che ha visto la partecipazione degli Assessori ZEDDA e NIEDDU, il Direttore dell’Aspal TEMUSSI, il Curatore fallimentare CERESA, la delegazione Labor PETRUZZI e le OO.SS. …:
 MERCOLEDI’ 8 dalle ore 18,30, p.sso il salone “GIORDO” della CISL – via 4 novembre 57
terremo una assemblea con tutte le lavoratrici e lavoratori del POLICLINICO Sassarese per un aggiornamento/confronto sullo stato dell’arte della trattativa in corso, oggetto della quale sarà l’avvio ufficiale della procedura di trasferimento delle attività ospedaliere (vedi allegato) e con essa le condizioni di ipotesi di accordo sul riassorbimento del personale. Confronto che dovrebbe concludersi con la riunione del giorno 8 ottobre p.v. a Cagliari.



CITTA’ METROPOLITANA DI SASSARI, TEDDE (F.I): IL CENTROSINISTRA SASSARESE CAMBIA IDEA, MA I CITTADINI DELLA PROVINCIA DI SASSARI HANNO LA MEMORIA LUNGA

Cagliari, 13 gennaio 2019 – “Dopo avere affossato nel 2016 i nostri emendamenti per l’istituzione della Città Metropolitana, ora il centrosinistra sassarese, nella più classica attuazione del moto “trinariciuto” “contrordine compagni”, si agita in piena ebbrezza elettorale per sostenere l’istituzione metropolitana prima bocciata.” Ancora una volta il consigliere regionale di Forza Italia Marco Tedde evidenzia le contraddizioni del centrosinistra sassarese che oggi, per l’ennesima volta, per bocca del sindaco di Sassari propone che in sede di modifica della legge 2 del 2016 per inserirvi la provincia Gallura il Consiglio Regionale istituisca anche la Città metropolitana di Sassari. “Credo che
si sia perso il senso della misura e il sacro timore di esporsi al ridicolo che deve permeare le azioni politiche -sottolinea Tedde-.” Il consigliere regionale di Forza Italia sottolinea che il centro sinistra sassarese dopo essere stato al fianco di Pigliaru, allorché negò a Sassari il ruolo di Città Metropolitana nel 2016, oggi per carpire la buona fede dei sassaresi in previsione del voto simula una retromarcia. “I cittadini della Provincia hanno la memoria lunga -attacca Tedde-. Nel 2016 i miei emendamenti che introducevano nel nostro ordinamento la Città Metropolitana di Sassari sono stati respinti dai compagni di Sanna, col suo sostegno. Ora li ho riproposti: attendo un atteggiamento responsabile del centrosinistra.” Secondo Tedde non è tollerabile che Sassari e il suo territorio, che sono affetti da una crisi economica  ad oggi priva di rimedi, continuino ad essere marginalizzati dal Governo regionale.  “Sono convinto che i  nostri concittadini non abbiano dimenticato i nomi dei consiglieri regionali della Provincia di Sassari che col loro voto nel febbraio del 2016 bocciarono i miei emendamenti. Ora abbiamo riproposto i medesimi emendamenti del febbraio del 2016 per l’istituzione della Città metropolitana di Sassari. Attendiamo  alla prova dei fatti il centrosinistra sardo  -chiude Tedde-.”