cisl fp Sassari: NOTA STAMPA – “sbagliato accorpare strutture territoriali come la lungodegenza di Ittiri”

“sbagliato accorpare strutture territoriali come la lungodegenza di Ittiri;le soluzioni per reclutare il personale sono l’utilizzo spedito delle graduatorie, i concorsi e le stabilizzazioni”.
le Segreterie di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil FPL,esprimono forte preoccupazione sulle decisioni politico/aziendali di chiudere e/o accorpare strutture territoriali come quella della lungodegenza di Ittiri.
Sassari 19.04.2021pur consapevoli che la pandemia richiede più posti letto covid e nel contempo più personale per garantire risposte a questa tipologia di nuovi bisogni di salute, ma davanti all’ennesimo taglio dei posti letto di medicina territoriale, non possiamo che non manifestare tutto il nostro dissenso sia sul merito che sul metodo. Sul merito è bene evidenziare un elemento non di poco conto, in ordine al quale i continui accorpamenti e/o le riconversioni delle unità operative dell’area medica, sia della Assl che della Aou di Sassari, rispettivamente la “LPA” di Ittiri, a cui si aggiungono le unità operative di Geriatria/Gastro ed Oncologia dell’ospedale civile SS.Annunziata, favorirà ulteriori disservizi e/o disagi a carico della popolazione anziana affetta da patologie legate all’età, che per l’appunto richiedono assistenza ospedaliera di bassa e media intensità. Per cui la penuria di posti letto per la continuità delle cure impedirà e/o rellenterà sensibilmente le procedure di dimissione ospedaliere, condizione per la quale l’odioso fenomeno delle attese in pronto soccorso, delle barelle e degli appoggi troverà terreno fertile. Si aggiunga poi a tutto questo la notizia di questa mattina dove parrebbe che le attività chirurgiche dell’ospedale di Alghero subiranno uno stop, col trasferimento di eventuali urgenze all’Aou e/o all’ospedale di Ozieri. Sul metodo, ebbene in questo caso le scelte unilaterali, per cui senza un preventivo coinvolgimento dei sindacati e degli organi istituzionali territoriali è profondamente sbagliato. Lo diciamo da sempre e lo ribadiamo anche in questa occasione, ma rivolgendoci ai rappresentanti della politica locale e regionale, ai quali chiediamo una presa di posizione contro una gestione politica della sanità in modalità “coperta corta”; basta utilizzare l’emergenza covid per tagliare servizi territoriali essenziali, di cui tanto ci si riempie la bocca ma che sono sempre i primi ad essere sacrificati…!!!Per queste ragioni invitiamo il Sindaco a promuovere un tavolo istituzionale per condividere le giuste iniziative nell’interesse del territorio di Ittiri non solo.
Concludiamo approfittando per rilanciare le soluzioni con la proposta sollecitata a più riprese da circa un annoper garantire le prestazioni ed i livelli essenziali di assistenza covid e no covid, tra le altre cose, serve una vera programmazione di reclutamento di personale attraverso un utilizzo più spedito delle graduatorie vigenti (es.: Aou di Cagliari – Aob Brotzu – e così via dicendo), ma nel contempo dare avvio ad una stagione di concorsi e stabilizzazioni, che l’Assessore promette da troppo tempo e non ha mai concretizzato.
FP Cgil, A.Canalis; Cisl FP, A.Monni; Uil FPL, D.Cuccuru;




BONUS BICI, TEDDE(F.I): SBAGLIATO ESCLUDERE I COMUNI SOTTO I 50 MILA ABITANTI. PREMIARE LE AMMINISTRAZIONI CHE HANNO INVESTITO NELLA MOBILITA’ SOSTENIBILE. DECRETO DA EMENDARE IN SEDE DI CONVERSIONE

Alghero, 25 maggio 2020 – “E’ una profonda ingiustizia. Occorre premiare e non penalizzare i comuni con meno di 50 mila residenti che hanno investito in questi anni nella realizzazione di piste ciclabili.” Così l’ex sindaco di Alghero Marco Tedde (F.I) commenta l’esclusione dal “bonus bici”, previsto dal Governo nel decreto rilancio, dei comuni con meno di 50mila abitanti.  Il decreto prevede un ‘buono mobilità’ per l’acquisto di biciclette, monopattini elettrici e segway, pari al 60% della spesa sostenuta e comunque non superiore a 500 euro, a partire dal 4 maggio e fino al 31 dicembre 2020, per i residenti maggiorenni nei capoluoghi di Regione, nelle Città metropolitane, nei capoluoghi di Provincia, ovvero nei Comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti. “Una profonda ingiustizia che penalizza cittadine come Alghero che negli ultimi anni hanno investito tanto nella realizzazione di piste ciclabili -sottolinea Tedde-. Le piste ciclabili sulla Passeggiata Barcellona, sul Lido e sulla via Castelsardo, sul Lungomare Dante, sulla strada di Valverde, sul viale Burruni e sulla strada per Porto Conte, così come i circa 100 km. di percorsi ciclabili e ricreativi per mountain bike hanno creato un sistema di mobilità che ha migliorato la circolazione nel senso di una migliore sostenibilità e hanno generato ulteriori attrattori turistici. Invece, verranno privilegiati comuni che non hanno realizzato o non possono realizzare piste ciclabili  per motivi geomorfologici. O, ancor peggio, comuni in cui le ciclabili non vengono utilizzate o vengono avversate –denuncia Tedde-.” L’esponente di Forza Italia ricorda pure che il decreto rilancio prevede l’introduzione del concetto di “corsia ciclabile”, intesa come parte longitudinale della carreggiata, delimitata mediante una striscia bianca discontinua, idonea a permettere la circolazione delle biciclette. Con linee d’arresto avanzate rispetto a quelle degli automobilisti, per consentire ai ciclisti di respirare meno smog e di rendersi più visibili agli automobilisti in coda. “Questa corsia era già prevista nel progetto di riqualificazione delle alberate di via Giovanni XXIII ad Alghero, e attende solo di essere delimitata incrementando la rete di mobilità sostenibile  della Riviera del corallo –ricorda l’ex sindaco-.” Secondo l’esponente politico, che si dice certo dell’intervento dell’On. Deiana, occorre sanare questa ingiustizia, emendando il decreto che ora arriverà in Parlamento per la conversione in legge. “L’alternativa potrebbe essere un intervento regionale per allargare la platea dei beneficiari dei contributi statali –segnala Tedde-. Sarebbe però un sacrificio ulteriore, l’ennesimo,  che la Regione sosterrebbe per eliminare carenze ed ingiustizie delle norme statali –chiude Tedde-.”