A Massimo Galli il Premio Stintino per la divulgazione scientifica 2021
L’infettivologo ha ritirato il riconoscimento sulla terrazza del Museo della Tonnara

Assegnato a Massimo Galli, infettivologo e divulgatore scientifico, il Premio Stintino per la Divulgazione scientifica 2021. Il riconoscimento, giunto alla quarta edizione, è stato consegnato ieri, 4 luglio, sulla terrazza del Mut, Museo della Tonnara di Stintino.

«Un volto familiare e rassicurante, un punto di riferimento saldo per la comunità scientifica e per la popolazione italiana, sempre disponibile e capace di spiegare in maniera chiara e puntuale concetti complessi, quali le modalità di trasmissione del virus SARS-CoV2 e delle sue varianti, indicando in maniera ferma le misure da adottare per contrastare il diffondersi della pandemia». Con queste motivazioni Massimo Galli, infettivologo di fama internazionale, ha ricevuto ieri, 4 luglio, sulla terrazza del Mut, il Premio Stintino per la Divulgazione Scientifica 2021.
«Mi considero un insegnante, che ha lavorato per tutta la vita per formare giovani medici – ha commentato – e che ha impiegato parte del tempo che aveva a disposizione cercando di svolgere una funzione di divulgatore».
Galli, professore ordinario di Malattie Infettive presso l’Università Statale di Milano e direttore della struttura di Malattie Infettive dell’Ospedale “Luigi Sacco” di Milano, è stato premiato «per la sua attività di comunicazione al grande pubblico degli studi relativi a malattie infettive poco conosciute, a partire dagli anni 80 del secolo scorso con la dedizione al contrasto di HIV e AIDS in Italia e la lotta in favore dei diritti delle persone con HIV, fino ad arrivare ai giorni nostri, con l’impegno costante durante la pandemia, sia sul fronte della ricerca che su quello della divulgazione», come si legge nelle motivazioni della giuria presieduta da Piero Cappuccinelli, Accademico dei Lincei e professore emerito dell’Università di Sassari. Il professor Galli ha dialogato con Simona De Francisci, vicedirettrice di Videolina e con Luigi Soriga, giornalista de La Nuova Sardegna.
Giunto alla quarta edizione, il premio, realizzato dal Comune di Stintino e dal Centro Studi sulla Civiltà del Mare in partnership con l’Università degli Studi di Sassari, è stato assegnato, negli anni precedenti, alla trasmissione di Videolina 40° Parallelo, al Museo Egizio e al suo direttore Christian Greco e al fisico Guido Tonelli.
«Il Mut ha dato in questi anni molto spazio alla divulgazione scientifica – ha sottolineato la direttrice del Museo della Tonnara Esmeralda Ughi – non solo con il Premio Stintino ma anche con tanti momenti di approfondimento dedicati al grande pubblico. Quest’anno il riconoscimento assume ancor più valore, perché la pandemia, e il flusso di informazioni che la ha accompagnata, rende ancora più importante, e necessaria, la presenza di voci chiare, esplicative, rassicuranti, come quella del professor Galli». Nel corso della serata è stato consegnato, inoltre, un riconoscimento speciale alla Fondazione Dinamo, al Banco di Sardegna e alla Fondazione di Sardegna per il supporto al sistema sanitario regionale nel contrasto alla pandemia causata dal Covid-19. A ritirarlo il direttore generale della Fondazione di Sardegna Carlo Mannoni, il direttore generale del Banco di Sardegna Giuseppe Cuccurese e il presidente della Fondazione Dinamo Stefano Sardara.




Siglato accordo di collaborazione scientifica tra Università di Sassari e CRS4

SASSARI. Il CRS4 – centro di ricerca del Parco scientifico e tecnologico della Sardegna coordinato da Sardegna Ricerche – e l’Università degli Studi di Sassari nei giorni scorsi hanno siglato un accordo quadro triennale per lo svolgimento di attività congiunte di ricerca scientifica, formazione e consulenza tecnico-scientifica nei settori della sanità animale e umana, delle scienze delle filiere agroalimentari e delle scienze umane. Ulteriori tematiche di interesse generale potranno essere di volta in volta individuate.

I ricercatori del CRS4 e dell’ateneo di Sassari, nelle rispettive strutture, potranno contare su spazi di laboratorio, uffici e aree idonee alle attività da portare avanti in modo congiunto.

Gavino Mariotti, rettore dell’Università di Sassari, sottolinea: “Questo accordo costituisce un importante tassello del sistema Sardegna, che richiede massima cooperazione tra istituzioni. In questo caso, condivideremo le nostre competenze e i nostri strumenti con uno dei maggiori centri di ricerca della Sardegna, che come è noto era inizialmente guidato dal Premio Nobel per la Fisica Carlo Rubbia. Scopo di questa collaborazione è accrescere il potenziale hi-tech delle nostre attività di ricerca scientifica in un’ottica di sviluppo del territorio”.

Giacomo Cao, amministratore unico del CRS4, afferma: “Siamo consapevoli che solo attraverso un paziente e meticoloso gioco di squadra che veda coinvolti tutti gli attori che operano a vario titolo nell’isola nel settore della ricerca e sviluppo si possono raggiungere importanti traguardi scientifici e tecnologici. La sottoscrizione di questo accordo si inserisce naturalmente in questo scenario che, costantemente supportato sotto il profilo politico e finanziario, può continuare a rappresentare un fiore all’occhiello per la nostra terra di Sardegna su tematiche sempre più numerose”.