COLDIRETTI SARDEGNA. IL FUTURO DELL’AGRICOLTURA SI SCRIVE CON COMPETENZA E FACENDO RETE

Visione, strategia, condivisione, squadra. Sono le parole chiave che riassumono la convention promossa questa mattina da Coldiretti Sardegna a Borore aperta dalla relazione del presidente regionale Battista Cualbu che ha visto partecipare tutta la rete di dirigenti che collaborano a vario titolo con la più grande Organizzazione agricola. Al centro della discussione come affrontare il futuro, partendo dallo stato dell’arte e dalla programmazione delle politiche comunitarie e regionali: “è importante programmare e fare squadra e avere consapevolezza di chi siamo – ha detto il presidente Battista Cualbu -. Siamo una grande forza sociale che ha saputo negli anni interpretare e anche guidare i cambiamenti in campo agricolo, con la legge di orientamento che ci ha regalato una agricoltura multifuzionale, le battaglie per le etichette trasparenti, la rete di Campagna amica, la difesa del made in Italy. E lo abbiamo fatto attraverso una grande rete non chiusa nel mondo agricolo ma allargata all’alleanza con i cittadini che ci ha consentito di conquistare una nuova reputazione e di conseguenza anche più forza e credibilità nel sostenere le ragioni del mondo agricolo”. Il direttore regionale Luca Saba con la sua relazione in cui ha riassunto le parole chiave che devono essere alla base di una grande organizzazione che sa creare una grande rete competente e radicata nel territorio che sappia ascoltare e incidere nelle istituzioni scrivendo una agenda politica agricola di medio – lungo termine”.
È stata l’introduzione ad una ampia discussione che ha visto succedersi al microfono il professore del dipartimento di Agraria di Sassari Giuseppe Pulina, i presidenti e direttori dell’Anbi e dei Consorzi di Bonifica, dai distretti rurali all’associazione allevatori e i Consorzi di difesa, ma anche presidenti delle più importanti cantine sarde, o rappresentanti del settore olivicolo e suinicolo, oltre che ortofrutticolo, ma anche gli avvocati e i commercialisti che collaborano con Coldiretti Sardegna, il direttore dell’Istituto zooprofilattico ed esperti e conoscitori del mondo agricolo istituzionale come Alfonso Orefice.
Una giornata di vero confronto sul futuro dell’agricoltura sarda che ha spaziato a 360 gradi su tutti i settori, problematiche e potenzialità dell’agricoltura sarda facendo emergere la necessità di una visione e una strategia, con obiettivi chiari ma anche condivisione e organizzazione. “Occorre partire dai presupposti: i dati – ha rimarcato il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba –. Senza conoscere la realtà in cui viviamo non possiamo programmare con cognizione”. Perché “non servono premonizioni, e ce ne sono tante, ma previsioni – ha detto nella sua analisi accademica il professore Giuseppe Pulina –. La seconda richiede conoscenza e padronanza della materia. Per affrontare il futuro dobbiamo avere chiaro anche chi lo dovrà fare davanti ad un collasso demografico, ed in assenza di manodopera qualificata ma avendo sempre chiaro che l’agricoltura deve garantire cibo equo e sano alla popolazione attraverso una agricoltura sostenibile”.
Per questo è stato detto a più voci “l’agricoltura deve avere un orizzonte chiaro e non guardare solo al contingente e alle emergenze. E lo deve fare a cominciare dal programma di sviluppo rurale che deve essere scritto ascoltando chi l’agricoltura la conosce e la vive quotidianamente dove si cerchi di investire per cambiare in opportunità tutte quelle emergenze che oggi la condizionano e spesso offuscano e mettono in secondo piano la programmazione, che deve essere seguita dalla organizzazione del sistema e dalla semplificazione partendo dai dati che sono in possesso dell’assessorato e delle agenzie agricole ma che occorre però mettere a sistema per poterli leggere e trovare nel libro dell’agricoltura sarda”.
“Un incontro proficuo che sarà replicato perché ci ha consentito di riflettere insieme e condividere idee, progetti ma anche problemi e paure – ha affermato in chiusura Battista Cualbu -. Ci sono stati tanti spunti qualificati che hanno rafforzato la piattaforma programmatica che abbiamo presentato in Regione con l’obiettivo di migliorare l’agricoltura sarda. Abbiamo bisogno di tutti per questo è fondamentale il confronto e la condivisione e fare squadra”.

Ufficio stampa Coldiretti Sardegna




Emergenza mobilità: Pietro Fois scrive al Presidente della Repubblica Mattarella




CONFARTIGIANATO SARDEGNA–C.STAMPA–14-10-22–CRISI BOLLETTE-Confartigianato scrive alla Regione per sostegni

CRISI BOLLETTE – Confartigianato Sardegna scrive alla Regione: se non
s’inverte la rotta, migliaia di imprese e dipendenti a rischio. Gli
Artigiani chiedono sostegni concreti, strumenti e soluzioni
straordinari e strutturali. Lai e Serra (Confartigianato Edilizia
Sardegna): “Situazione devastante: pronti a collaborare su scelte e
indicazioni su risorse da stanziare”. L’incidenza media delle bollette
di gas ed elettricità nei bilanci delle imprese è passata dal 15,8% al
28,1%.

Le 35mila imprese artigiane della Sardegna, insieme a più di 90mila
dipendenti, stanno vivendo una crisi senza precedenti legata alla
folle corsa dei prezzi di gas ed elettricità. Situazione che rischia
di cancellare migliaia di attività produttive e far perdere decine di
migliaia di posti di lavoro, frenando pesantemente l’economia
produttiva isolana.

Ed è per questo che Confartigianato Imprese Sardegna, a nome delle
realtà produttive artigiane sarde, ha scritto agli Assessori Regionali
al Bilancio e all’Artigianato, Giuseppe Fasolino e Gianni Chessa, per
chiedere provvedimenti a sostegno di imprese e famiglie, con strumenti
e soluzioni rapidi, concreti e senza burocrazia.

“Tante attività artigiane, infatti – scrivono nella missiva la
Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, Maria Amelia Lai, e
Daniele Serra, Segretario Regionale – se la rotta del caro-energia non
dovesse essere invertita, non saranno più in condizioni di lavorare e
si troveranno a dover chiudere definitivamente con danni irreparabili
al sistema economico e sociale regionale”.

E i dati che arrivano dalle rilevazioni dell’Ufficio Studi di
Confartigianato Sardegna sono allarmanti: ad agosto i prezzi
dell’elettricità, del gas e degli altri combustibili nell’Isola sono
cresciuti, in media, del 75,6% rispetto allo stesso periodo del 2021.
L’aumento maggiore è stato registrato a Olbia-Tempio con +73,6%
rispetto all’anno precedente; segue la provincia di Sassari con +64,7%
e Cagliari con +66,4%. Inoltre, aa settembre 2021 a oggi le micro e
piccole imprese della Sardegna hanno pagato per l’energia elettrica
425milioni di euro in più rispetto all’anno precedente. I settori più
colpiti nell’Isola sono quelli della panificazione, alimentare,
lavorazione legno e autoriparazione così come nel resto d’Italia lo
sono quelli di vetro, ceramica, cemento, carta, metallurgia, chimica,
tessile, gomma e plastica. Un impatto senza precedenti sulle piccole
attività produttive isolane che rischia di ingigantirsi ulteriormente
se nei prossimi quattro mesi i prezzi dell’elettricità non
diminuiranno; i maggiori costi per i piccoli imprenditori, infatti,
potrebbero salire nel 2022 fino a 850 milioni di euro in più rispetto
al 2021. E ancora l’incidenza media delle bollette di gas ed
elettricità nei bilanci delle imprese è passata dal 15,8% al 28,1%, di
fatto raddoppiata. Significa che mediamente l’energia è diventata una
delle spese più importanti per le imprese artigiane sarde.

“La situazione è insostenibile e rischia di andare fuori controllo –
continuano Lai e Serra – per questo l’emergenza necessita di strumenti
strutturali e soluzioni straordinarie, principalmente legate alle
politiche nazionali ed europee. Per questo accogliamo con favore le
recenti dichiarazioni della Giunta Regionale su imminenti
provvedimenti a sostegno di imprese e famiglie con dotazioni
finanziarie importanti”.

Per Confartigianato Sardegna, a livello regionale e nazionale, servono
interventi immediati e altrettanto rapide riforme per riportare i
prezzi dell’energia sotto controllo e scongiurare un’ecatombe di
imprese e una crisi senza precedenti.

“Il tempo per agire è veramente ristretto, anche in vista dell’arrivo
dei mesi più freddi e fortemente energivori – concludono la Presidente
e il Segretario nella lettera – le nostre aziende rischiano il
lockdown energetico e molti imprenditori pensano alla chiusura. Per
questo ci rendiamo disponibili verso la Regione a fornire il nostro
contributo per condividere le scelte e le indicazioni sulla
destinazione di tali risorse affinché il loro impatto sia massimizzato
e ne siano ottimizzati i benefici”.

WWW.CONFARTIGIANATOSARDEGNA.IT
Responsabile Ufficio Stampa Confartigianato Imprese Sardegna




La Rete Metropolitana scrive all’assessore Nieddu: «Attivare punti vaccinali decentrati»

La Rete Metropolitana scrive all’assessore Nieddu:

«Attivare punti vaccinali decentrati»

Il sindaco di Sassari, Nanni Campus, in qualità di presidente dell’Ente metropolitano del Nord Sardegna, ha inviato all’assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu, una lettera con cui si fa portavoce della richiesta dei primi cittadini del territorio che chiedono l’attivazione di punti vaccinali decentrati.

I primi cittadini dell’Assemblea affermano che «è necessario attivare al più presto i Punti vaccinali decentrati nel rispetto delle diverse competenze di ATS e Comuni. Gli enti locali sono a disposizione per supportare ATS nella gestione logistica, con proprie risorse di bilancio, condividendo il personale amministrativo e chiedendo l’ausilio delle associazioni di volontariato. Ma i Comuni non hanno competenze dirette nel coinvolgimento dei medici di base e in generale nel coordinamento del personale sanitario. In questo campo spetta al sistema sanitario regionale organizzare il lavoro».

«Comprendiamo che un’attività straordinaria come quella in corso richieda personale – si legge ancora nella richiesta dei sindaci -, ma chiediamo all’ATS di uniformare protocolli e direttive, soprattutto per quanto riguarda il reclutamento dei medici di base, tenendo conto delle caratteristiche di ciascuna comunità, per non creare sperequazioni a scapito degli assistiti e garantire a tutti universalmente il diritto alla salute. Gli enti locali non hanno alle proprie dipendenze né medici, né infermieri e, salvo alcuni casi, non posseggono strutture accreditate dal punto di vista sanitario. Alcuni Comuni, con spirito di collaborazione, hanno attivato screening a proprie spese e curato direttamente la convocazione degli utenti per la vaccinazione. È stato un gesto di disponibilità che siamo pronti a perpetrare sinché sarà necessario. Ma non si può pretendere che i nostri enti si trasformino in soggetti erogatori di servizi sanitari. La popolazione attende con ansia che la campagna vaccinale decolli per uscire finalmente da questo incubo: ciò può avvenire solo se ogni soggetto istituzionale si assume le proprie responsabilità».




OLIENA SCRIVE MA CAGLIARI ANCORA NON RISPONDE. GLI ASSURDI DIALOGHI A SENSO UNICO SUI MEDICI DI BASE

Una missiva senza speranze. Perché cosi come era successo per le precedenti, l’attenzione di chi doveva averla non c’è stata. Latitava e latita.

La firma ancora una volta il sindaco di Oliena Bastiano Congiu che sull’ormai anno questione dei medici di base non si arrende anche se si capisce la misura è colma. La lettera indirizzata a una decina di recapiti, dal presidente della Regione, all’assessore alla Sanità per poi raggiungere i senatori e i consiglieri regionali del Nuorese, ha toni pacati ma perentori.

“Gentilissimi, mi permetto di scrivere l’ennesima lettera che, salvo gradita smentita, sono certo che non avrà, come le precedenti, alcun riscontro da parte vostra, a parte qualche passaggio mediatico a mezzo stampa. Nonostante sia stato redatto un documento condiviso dall’intero Consiglio Comunale di Oliena, che vi è stato trasmesso e spero qualcuno abbia letto, ancora non sappiamo che risposta devono avere gli oltre 1500 olianesi che dal 31 gennaio 2021 si sono ritrovati senza medico di famiglia, in seguito al pensionamento della Dr.ssa Giuseppina Sulas”, scrive il sindaco.

“Riassumendo quanto già più volte detto e scritto, ricordo che, il 31 di maggio di quest’anno, anche il Dott. Pietro Virdis andrà in quiescenza lavorativa, per cui un altro contingente di 1500 persone si ritroverà nella stessa situazione. Ricordo ancora che a marzo del 2020 è venuto a mancare il Dott. Mario Putzu, che è stato parzialmente sostituito dall’entrata in servizio della Dr.ssa Valentina Barracca che ha occupato la sede vacante del 2016.

So per certo che sono stati pubblicati i bandi per ricoprire le sedi vacanti fino al 2018, mentre ancora non si hanno notizie per quanto concerne quelle relative del 2019 e del 2020. Considerato che è ormai noto che nel paese di Oliena si renderanno vacanti 2 posti relativi al 2021, l’auspicio è che ci si attivi subito a pubblicare i bandi anche per la copertura di queste sedi. In attesa dei tempi necessari a espletare le procedure, è stato anche chiesta l’istituzione di una guardia medica H24 che possa dare assistenza a tutti coloro che ne hanno necessità, ma anche in questo caso non c’è stato alcun riscontro. Abbiamo ricevuto anche diverse chiamate da parte di medici che sarebbero disponibili a prestare volentieri servizio a Oliena, che però pare debbano aspettare il normale iter procedurale, che in un momento di emergenza sanitaria evidente come quella attuale, non si capisce come mai non si decida di agire in modo da snellire il processo e risolvere la situazione in modo immediato. Senza alcuna speranza in un Vostro immediato riscontro, colgo ancora una volta l’occasione per porgerVi i più cordiali saluti anche da parte dei cittadini di Oliena”, conclude il sindaco Bastiano Congiu.




Sassari, il consigliere Daniele Deiana scrive al prefetto

All’ ILL.MA Eccellenza Sig.ra Prefetto

Ill’Ill.ma Eccellenza Sig.ra Prefetto, con la presente Le volevo denunciare l’aumento smisurato di atti

di microcriminalità nella nostra Città. I vari provvedimenti adottati dal governo in materia di

contrasto allo svilupparsi della curva pandemica, hanno imposto agli esercenti pubblici e a

molteplici attività la limitazione dei propri esercizi e alla popolazione il coprifuoco dalle ore 22, non

volendo entrare nel merito di tale scelte, ma prendendone atto e rispettandone i dettati, mi viene

spontaneo e democraticamente concesso di analizzarne gli effetti. Tralasciando le gravose

problematiche socio economiche che hanno colpito la popolazione e il nostro comparto commerciale

e produttivo, mi rivolgo a Lei per quelle inerenti all’aumento di atti di microcriminalità che

incombono sulla nostra città. Come ben Lei sa, le attività in primis, come bar e ristoranti, non sono

solo utili per lo sviluppo economico e occupazionale di questa città, ma erano e sono un deterrente

per tutti quegli atti criminosi che colpiscono la proprietà, come furti, atti vandalici nei confronti dei

privati, degli esercizi commerciali e dei beni appartenenti alla comunità, per non parlare

dell’abusivismo di molteplici attività di lecita provenienza, non a caso, l’aumento degli atti appena

elencati è riferibile a questo arco temporale. Il grido di allarme della popolazione è forte e disperato,

nel silenzio delle notti e la mancanza di un adeguata copertura da parte delle forze dell’ordine, sta

consegnando la città in mano ai delinquenti e teppisti, e mentre, le gravose condizioni economiche

incombono su tutte le nostre attività gli odierni e continui atti criminosi alle stesse ne aumentano i

danni e le criticità . Il mio non vuole essere un atto d’accusa nei confronti delle forze dell’ordine, che

son ben conscio che fanno il possibile, se non l’impossibile, con i mezzi e gli uomini a loro

disposizione, e non vuole essere neanche una critica al suo operato, ma essendo lei la

Rappresentante del Governo nel nostro territorio, mi sembra doveroso da parte di un rappresentante

del Popolo, farLe presente le istanze dei cittadini, affinché Lei possa chiedere più mezzi e uomini al

fine di contrastare in maniera decisiva e forte l’aumento preoccupante della criminalità nella Nostra

Città. Scuro che questo appello non cada nel vuoto e confidando nelle sue capacità professionali ,Le

porgo i miei più cordiali e distinti saluti.

Sassari 22.01.2021 Il Consigliere Comunale

Dr. Daniele Deiana

foto da Tamburino Sardo




Crisi del Nord Sardegna. L’Amministratore Pietro Fois scrive al Presidente del Consiglio Conte.

La situazione di grave crisi del Nord Sardegna e i ritardi nella realizzazione delle infrastrutture e degli investimenti programmati sono al centro della lettera inviata al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e per conoscenza al Presidente della Regione Solinas e a tutti i parlamentari e consiglieri del territorio da parte dell’Amministratore straordinario della Provincia di Sassari.
Fois scrive a nome di tutte quelle associazioni e di quelle sigle del mondo delle imprese e dei lavoratori che, nelle scorse settimane, si sono sedute allo stesso tavolo e hanno condiviso quali priorità per il rilancio del Nord Sardegna era necessario portare all’attenzione del Presidente del Consiglio e degli Stati Generali convocati dal Governo Nazionale.
L’Amministratore Straordinario descrive la grave situazione in cui si trova il territorio a causa dei forti ritardi infrastrutturali e dei mancati impegni assunti in passato dallo Stato, una situazione che la grave crisi sanitaria dei mesi scorsi ha reso pressoché drammatica. Nonostante la tenacia e gli sforzi del mondo produttivo, delle nostre imprese, dei nostri artigiani e dei nostri lavoratori, questo territorio già indebolito da criticità storiche, si trova oggi in un baratro per cui non è più possibile indugiare.
Nella sua lettera l’Amministratore della Provincia più grande d’Italia, chiede al premier Conte di dare un forte segnale di attenzione al territorio del Nord Sardegna. Chiede un intervento straordinario del governo per rimuovere i vincoli che da troppo tempo impediscono la conclusione della strada a quattro corsie che collega “Alghero – Sassari – Olbia” paralizzata dai troppi blocchi burocratici. La crisi economica del nostro territorio è frutto dei tanti nodi irrisolti e di quel livello inadeguato di infrastrutture, materiali e immateriali, che hanno penalizzato, oltremisura, la capacità competitiva del Nord Sardegna. Per queste ragioni nella lettera si chiede l’istituzione di uno spazio di confronto tra Governo, Regione Sardegna, Provincia di Sassari e parti sociali per poter proporre e discutere sull’urgenza di quelle infrastrutture che vengono considerate imprescindibili per lo sviluppo del Nord Sardegna.
Si chiede il rispetto degli impegni assunti dallo Stato in questi anni e puntualmente disattesi in termini di sviluppo, riqualificazione e rilancio del territorio. La rapida realizzazione degli interventi e degli investimenti programmati con l’istituzione delle Zone Economiche Speciali e nell’Area di crisi industriale complessa sono condizioni necessarie per poter sfruttare al massimo le risorse annunciate dal governo.
Il nostro appello – dice Fois – è un forte segnale alla politica di unità e impegno per il rilancio del Nord Sardegna, intorno a priorità e questioni concrete che sono state condivise dal mondo del lavoro, delle associazioni delle imprese e dalle organizzazioni dei lavoratori.
Amministratore Straordinario della Provincia
Pietro Fois

In allegato la lettera completa inviata al Presidente Conte

Lettera a Conte per il Rilancio_del__nord_Sardegna




200 persone bloccate in Corsica Confartigianato Gallura scrive ai Prefetti

CONFARTIGIANATO IMPRESE GALLURA
OLBIA 14 FEBBRAIO 2020

200 persone bloccate in Corsica: Confartigianato Gallura scrive ai
Prefetti e chiede l’intervento del Ministero degli Esteri. Ad
Autotrasportatori, camion, turisti e lavoratori stamattina impedito
l’imbarco per tornare in Sardegna. Giacomo Meloni (Presidente
Confartigianato Gallura): “Situazione inaccettabile dal punto di umano
e professionale. Politica regionale assente”.

Confartigianato Imprese Gallura ha scritto al Prefetto di Sassari, e
interessato quello di Cagliari, chiedendo di intervenire per risolvere
la questione delle 200 persone bloccate, ormai da 5 giorni, in
Corsica. Infatti, sono circa 200, tra autotrasportatori con i loro
mezzi, turisti e lavoratori, che da lunedì scorso non riescono a
tornare in Sardegna a causa dell’indisponibilità, per varie ragioni,
delle navi che coprono la rotta tra le due Isole gemelle. La
situazione, già grave, è precipitata stamattina alle 7.00 quando, al
porto di Propriano, alle persone e ai mezzi in possesso di regolare
biglietto, è stato impedito l’imbarco per sconosciuti “motivi di
ordine pubblico e sicurezza”.

“Qualche giorno fa abbiamo ricevuto il grido d’aiuto, e la richiesta
di sostegno, da parte degli autotrasportatori costretti a questo
incredibile soggiorno forzato nell’Isola francese – afferma Giacomo
Meloni Presidente di Confartigianato Imprese Gallura – e da subito ci
siamo attivati per sbloccare la situazione e credendo che tutto si
sarebbe risolto nel giro di qualche ora”. “Questa mattina la già grave
circostanza, è precipitata – continua Meloni – così la decisione di
interessare i Prefetti chiedendo un intervento urgente, che coinvolga
anche il Ministero degli Esteri”. “Una soluzione, momentanea e
straordinaria, potrebbe esserci – suggerisce sempre Meloni – sarebbe
quella di spostare una delle navi che operano su La Maddalena, facendo
compiere la rotta Bonifacio-Santa Teresa per consentire ai 200 di
rientrare in Terra sarda, consapevoli delle difficoltà, burocratiche e
relazionali tra Italia e Francia, che comporta la copertura delle
rotte internazionali”.

Le rotte che dai porti della Gallura vanno in Corsica sono i primi
collegamenti transfrontalieri italiani con la Francia. Dalla nostra
Isola partono, quotidianamente, nell’Isola gemella granito e manufatti
in pietra, legname e materiali edili, infissi e vetro, oltre
ovviamente prodotti freschi e lavorati dell’alimentare.

“Soprattutto – prosegue Meloni – c’è un quotidiano via vai di squadre
di operai qualificati e singole maestranze, molto apprezzate
nell’edilizia e, in generale, nelle costruzioni, che si muovono non
solo dalla Gallura ma anche dalla provincia di Sassari e da tutto il
resto della Sardegna”

“Mai avremmo creduto di arrivare a questo livello – rimarca il
Presidente di Confartigianato Gallura – nessuno, tra autorità
marittime e Compagnie di Navigazione pare adoperarsi per trovare una
soluzione reale e concreta. Soprattutto siamo delusi dalla Politica
regionale che, tranne qualche singolo intervento, non ha dato segni di
reazione. Tutto questo è inaccettabile dal punto di vista umano e da
quello professionale”.

Confartigianato Gallura ricorda come i problemi sulle rotte da e per
la Corsica siano ormai cronici e si ripetano ciclicamente senza che,
in tanti anni, nessuno abbia cercato di porre rimedio in modo reale e
concreto.

Per l’Associazione Artigiana “che si tratti delle condizioni meteo, o
di un guasto alle navi oppure della capacità ridotta di imbarco degli
automezzi, a perderci sono sempre gli autotrasportatori e le imprese
produttrici. Ciò che preoccupa è il rimando continuo, nei decenni,
della ricerca delle soluzioni definitive, condivise e che accontentino
gli armatori, gli imprenditori e le popolazioni locali”.

Confartigianato Gallura ricorda come “la situazione che si è creata,
ovvero il problema delle navi troppo piccole, in primis, comporterà un
aggravio dei costi per le imprese e gli autotrasportatori, in quanto
costretti a spostarsi su altri imbarchi; poi l’aumento dei tempi di
percorrenza e, infine, un aumento del traffico sulle strade: sono
questi i fattori che, senza dubbio, andranno a incidere sulla “salute”
dell’economia della Gallura e di tutto il nord Sardegna”.

Per questo, l’Associazione Artigiana gallurese chiede il ripristino,
quando più veloce possibile, della rotte tra Sardegna e Corsica e, in
prospettiva, un approfondito studio sulle soluzioni possibili affinché
i porti del Nord est dell’isola possano essere ammodernato e possano
essere fatti tutti i lavori per farli diventare attracchi per navi con
una stazza maggiore di quella consentita adesso. Perché la crescita
della Sardegna passa anche per la crescita dei porti, cosiddetti,
minori.




AIR ITALY: PRESIDENTE SOLINAS SCRIVE AI MINISTRI DE MICHELI E PATUANELLI PER INCONTRO URGENTE E CONVOCA AZIENDA E AZIONISTI

Cagliari, 11 febbraio 2020 – “La decisione dei soci di Air Italy di mettere in liquidazione l’azienda è purtroppo l’inevitabile risposta alle difficoltà che da tempo la compagnia stava incontrando in un mercato sempre più globalizzato e competitivo, ed è una scelta che non può lasciarci certo indifferenti. La Regione seguirà con la massima attenzione gli sviluppi della vicenda, pensando in primo luogo alla serenità e al futuro dei lavoratori di Air Italy, e senza cambiare la strategia portata avanti finora per garantire il diritto alla mobilità dei sardi”. Lo dichiara il presidente della Regione, Christian Solinas, che ha scritto ai ministri dei Trasporti, Paola De Micheli, e dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, sollecitando un incontro urgente.

 

“La salvaguardia dell’occupazione dei lavoratori di Air Italy e la tutela dell’economia turistica della Gallura sono delle priorità imprescindibili”. Lo ha precisato il presidente della Regione Christian Solinas annunciando di aver convocato i vertici aziendali e gli azionisti della compagnia aerea. “Vogliamo conoscere i reali motivi che hanno portato l’azienda in una situazione di sofferenza e disimpegno la cui liquidazione rappresenterebbe un duro colpo per il territorio gallurese e per tutta la Sardegna. Ma vogliamo anche conoscere il perché non sono state portate avanti tutte le iniziative per evitare la crisi”, ha sottolineato il presidente.




Metrotramvia – Il sindaco Campus scrive all’Arst

La lettera inviata all’Arst a Firma del Sindaco di Sassari

29_11_2019 ARST-metrotramvia Sassari