SEGNALATI 32 SOGGETTI PER VIOLAZIONE ALLA NORMATIVA ANTIRICICLAGGIO.

Nell’alveo delle iniziative volte a prevenire l’utilizzo del sistema finanziario per scopi illeciti, il Corpo è chiamato ad effettuare attività ispettive nei confronti dell’ampia platea di soggetti destinatari della normativa antiriciclaggio: tra loro, uno specifico focus è da tempo acceso sugli agenti in attività finanziaria, titolari di money transfer – un servizio di trasferimento di denaro effettuato senza l’utilizzo di conti di pagamento o bancari – destinatari di controlli mirati alla verifica dell’osservanza delle specifiche disposizioni in materia, volte a scongiurare la movimentazione illecita di denaro.

In tale contesto operativo, il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Cagliari ha eseguito un accesso con finalità antiriciclaggio nei confronti di uno degli agenti operanti nel capoluogo.

In particolare, i controlli hanno permesso di appurare che il money transfer ha ricevuto da 31 clienti denaro contante, destinato ad essere trasferito verso l’estero, per importi superiori ai 999,99 € per singola operazione, in forma frazionata ed in un breve arco temporale, inferiore ai sette giorni prescritti.

Utilizzando la metodologia conosciuta come smurfing (una tecnica di transazioni frazionate), l’agente finanziario ha consentito ai propri clienti di trasferire, in 44 circostanze, denaro contante per complessivi 60.000 €, eludendo così la specifica normativa che impedisce l’invio, per il tramite di money transfer, di somme di denaro contante per cifre superiori ai 999,99 € per operazione.

Per l’agente finanziario e i 31 clienti – mittenti del denaro – sono scattate sanzioni da 3.000 fino a 50.000 € ciascuno.

Questo tipo di condotta illecita, non è nuova nella esperienza operativa delle Fiamme Gialle cagliaritane: alcuni giorni fa, un altro operatore finanziario con sede in Cagliari è già stato sanzionato per la medesima fattispecie: nella circostanza, sono stati contestati 110 trasferimenti di denaro ad opera di 42 clienti per oltre 90.000 €, tutti inviati – anche questi – sempre attraverso la tecnica dello smurfing, in violazione della specifica disciplina per i money transfer sulla limitazione all’utilizzo del contante.