OPERAZIONE “BAD VILLAGE” DELLA GUARDIA DI FINANZA: SEQUESTRATO IL PIU’ IMPORTANTE COMPLESSO TURISTICO ALBERGHIERO DI OLBIA

 OPERAZIONE “BAD VILLAGE” DELLA GUARDIA DI FINANZA: SEQUESTRATO IL PIU’ IMPORTANTE COMPLESSO TURISTICO ALBERGHIERO DI OLBIA E ARRESTATI I SUOI FONDATORI. NEI GUAI ANCHE UN PUBBLICO UFFICIALE E UN NOTO PROFESSIONISTA ROMANO. 

La Guardia di Finanza, delegata dal dr. Gregorio Capasso, Procuratore della Repubblica di Tempio Pausania, ha dato esecuzione all’ordinanza applicativa di misure cautelari personali e reali emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale gallurese che ha disposto gli arresti domiciliari per i fondatori di un noto complesso immobiliare. 

Con la stessa ordinanza è stato disposto anche il sequestro preventivo di beni mobili ed immobili del valore stimato in circa 60 milioni di euro. I Finanzieri hanno apposto i sigilli a terreni, campi da calcio e tennis, un centro nuoto, un palasport, un albergo, una club house ed aree urbane ed uffici in tre diverse torri. Disposto, inoltre, il sequestro delle partecipazioni che gli indagati avevano in altre società.

Questo l’esito delle complesse indagini svolte dalle Fiamme Gialle di Olbia che hanno svelato gli accordi e le collusioni finalizzati a turbare l’asta fallimentare per consentire a soggetti falliti di rientrare in possesso del compendio. 

I soggetti colpiti dalla misura cautelare degli arresti domiciliari, padre e figlio, noti imprenditori olbiesi legali rappresentanti di diverse società, attraverso accordi con un pubblico ufficiale, Direttore Generale di un’associazione di enti pubblici locali, e con la mediazione di un importante professionista romano, avrebbero tentato di rientrare in possesso del patrimonio di società fallite. 

Dalle attività è emerso come gli indagati avrebbero agito anche approfittando della situazione emergenziale venutasi a creare con la pandemia da nuovo coronavirus. Gli stessi avrebbero provato ad accedere perfino a finanziamenti agevolati e garantiti da fondi governativi. 

Gli indagati hanno in pratica ristretto, anzi azzerato, la platea dei possibili concorrenti, attraverso contatti clandestini ed accordi che gli avrebbero consentito, con la costituzione di una new company con sede un paese extra UE, di continuare a gestire le attività. 

L’importante quadro probatorio emerso dalle indagini è frutto

dell’attività dei finanzieri del Gruppo di Olbia e della Sezione di Polizia giudiziaria di Tempio Pausania, dipendenti dal Comando Provinciale Sassari, che hanno operato sotto il coordinamento della Procura della Repubblica. 

L’odierna attività di servizio conferma il costante impegno della Guardia di Finanza nel contrasto agli illeciti economico-finanziari ed in particolare ai reati contro la Pubblica Amministrazione. 




PORTO TORRES: SEQUESTRATO DAL N.O.E. DI SASSARI LO STABILIMENTO DELLA “RAFFINERIA DI PORTO TORRES” PER INQUINAMENTO AMBIENTALE.

A Porto Torres (SS), zona industriale “la Marinella”, i Carabinieri del N.O.E. di Sassari hanno eseguito il decreto di sequestro preventivo emesso dal G.I.P. presso il Tribunale di Sassari dell’intero stabilimento di proprietà della società “raffineria di Porto Torres s.r.l.”, a suo tempo adibito ad impianto di rigenerazione di olii minerali usati.

Tale provvedimento è scaturito da un’attività ispettiva condotta dai militari del N.O.E. qualche settimana fa, sulla scorta della quale era stato riscontrato che il sito in oggetto versava in stato di completo abbandono sin dal settembre 2018 a causa della protratta chiusura dell’impianto, a seguito di fallimento.

In particolare, nel corso degli accertamenti, veniva rilevato che nelle varie aree costituenti lo stabilimento erano disseminati contenitori, cisterne e serbatoi per la gran parte in forte stato di degrado, privi di coperture dall’azione degli agenti atmosferici, con all’interno rifiuti oleosi che – in alcune occasioni – si erano anche riversati sul terreno, con le desumibili conseguenze che ciò potrebbe comportare a livello ambientale; tra le altre cose venivano inoltre individuate anche alcune bombole di gas abbandonate, costituenti un potenziale pericolo per l’incolumità pubblica in considerazione del cattivo stato di conservazione.




Sassari: Sequestrato terreno con officina abusiva e discarica

Grazie a un’operazione della Polizia locale, che ha usato in una prima fase anche i droni, ieri è stato sequestrato un terreno all’interno del quale l’uomo che lo aveva in affitto esercitava abusivamente l’attività di officina meccanica e aveva creato una discarica con rifiuti speciali e pericolosi. Il Comando è intervenuto per effetto di un decreto di ispezione delegato dalla Procura della Repubblica. Sul posto, che si trova a Tana di Lu Mazzoni, poco dopo il cavalcaferrovia, sono intervenuti il nucleo di Polizia ambientale e il nucleo investigativo in borghese del Comando. L’uomo è stato denunciato per i reati di gettito abusivo di rifiuti e discarica abusiva, ai sensi dell’articolo 256 del testo unico in materia ambientale, oltre che per gli illeciti amministrativi per l’attività abusiva sia di meccanico sia di carrozziere.

All’interno del terreno, sottoposto a vincolo paesaggistico per rischio idrogeologico, gli agenti hanno trovato oltre cento batterie di auto esauste, olio esausto riversato direttamente nel terreno, centinaia di pneumatici, carta catramata, rottami ferrosi, motori anche di camion e amianto. Si tratta di rifiuti altamente inquinanti e pericolosi. Sempre nell’area era presente anche un tir pieno di merce, come abiti e bottiglie di olio di cui si dovrà ora accertare la provenienza.

Inoltre la Polizia locale ha accertato che l’uomo che aveva in affitto il terreno usava abusivamente l’acqua del rio sant’Orsola. Nel terreno c’erano anche diversi abusivismi edilizi, non imputabili però alla stessa persona denunciata.

L’area era difficilmente accessibile dall’esterno, e per dare il via alle indagini è stato necessario il coinvolgimento del nucleo aeromobile a pilotaggio remoto della Polizia locale di Sassari che ha sorvolato la zona. All’interno, l’uomo aveva organizzato un’officina meccanica e di carrozzeria abusiva e buona parte del terreno era occupata dalla discarica.

Le indagini sono ancora in corso per accertare ulteriori responsabilità, sia penali sia amministrative, anche di altre persone, mentre il terreno è stato sottoposto a sequestro preventivo, una misura cautelare del procedimento penale.




olbia: nuovo arresto e mezzo KG DI STUPEFACENTE SEQUESTRATo DAI CARABINIERI.

Continuano i controlli per prevenire e reprimere lo spaccio di stupefacenti nel centro cittadino. Nella tarda serata di ieri, i Carabinieri del NORM del Reparto Territoriale di Olbia, a distanza di pochi giorni dal sequestro di 10 kg di stupefacente che aveva portato in carcere un 36enne olbiese, hanno arrestato C.A., 42enne domiciliato a Olbia, responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Anche l’operazione di ieri fa parte dell’attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti che interessa il tessuto cittadino e in particolare le zone del centro.

I Carabinieri, dopo numerosi pedinamenti e servizi di osservazione dovuti al fatto che l’arrestato non abitava presso l’abitazione di residenza, ma nella casa della fidanzata, hanno perquisito l’abitazione e hanno trovato e sequestrato circa mezzo Kg di marijuana e materiale vario per il peso e il confezionamento.

Quello di oggi è un nuovo colpo alle centrali dello spaccio messo a segno dai militari dell’Arma, nell’ottica di rendere il centro di Olbia più sicuro e libero dallo spaccio di stupefacenti.

C.A. è stato tradotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari.