Inchiesta per Corruzione a Cagliari: Sequestri per Solinas, Lancioni e Stevelli

Nelle prime ore di oggi, un’importante operazione della Guardia di Finanza ha segnato una svolta nelle indagini per corruzione a Cagliari. Il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, insieme ad altri sei indagati, tra cui l’imprenditore Roberto Zedda e il consigliere regionale Nanni Lancioni (Psd’Az), è stato sottoposto a un sequestro cautelare di beni e immobili per un valore di circa 350 mila euro.

Il provvedimento è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari Luca Melis su richiesta del pubblico ministero Giangiacomo Pilia. Questo intervento fa parte di un’inchiesta che comprende due filoni principali: la compravendita di un immobile del governatore a Capoterra, in località Santa Barbara, e la nomina di Roberto Raimondi alla direzione generale dell’autorità di gestione del programma Eni-Cbc Bacino del Mediterraneo.

Nel primo filone, si indaga su una presunta compravendita di una proprietà di Solinas a Capoterra da parte di Zedda, seguita dall’acquisto di una casa vicino al Poetto di Cagliari da parte del Governatore. Secondo gli inquirenti, Zedda avrebbe ricevuto in cambio una fornitura di termoscanner e un contratto per la fornitura di software e hardware a Nuoro.

Il secondo filone riguarda presunte pressioni per la nomina di Raimondi e la promessa di una laurea ad honorem da un’università albanese. Tra gli accusati ci sono anche Christian Stevelli, consulente di Solinas, il rettore dell’università di Tirana Arben Gjata e il direttore generale della E-Campus Algonso Lovito.

Gli uomini della Guardia di Finanza stanno attuando un sequestro preventivo a carico degli indagati, segnando un passo significativo in questa complessa indagine.




GDF SASSARI: TRE DENUNCIATI PER BANCAROTTA FRAUDOLENTA E SEQUESTRI DI IMMOBILI PER OLTRE 250.000 EURO.

I militari della Tenenza di Tempio Pausania, all’esito di complesse indagini coordinate dalla locale Procura della Repubblica, hanno accertato una bancarotta fraudolenta del valore di oltre 3 milioni di euro perpetrata dagli amministratori di una società calangianese fallita nel 2018 che operava nel settore del commercio di orologi e gioielleria.

In particolare, sulla base delle risultanze emerse dagli accertamenti eseguiti sulle scritture contabili, sui rapporti bancari e sulla documentazione fiscale della fallita, le Fiamme Gialle tempiesi hanno deferito alla locale Autorità Giudiziaria tre soggetti responsabili a vario titolo di gravi ipotesi di delitti fallimentari.

Nello specifico, i soggetti denunciati risultano aver “distratto” beni societari, falsificato libri e scritture contabili per ottenere ingiusti profitti facendo altresì abusivo ricorso al credito mediante l’emissione di fatture per operazioni inesistenti nonché “simulato” la vendita di tre immobili con conseguente grave nocumento per i creditori.

Al termine delle indagini è stato pertanto disposto dall’Autorità Giudiziaria tempiese ed eseguito dalle Fiamme Gialle il sequestro dei predetti immobili aventi un valore pari ad oltre 250.000 euro.

L’attività di servizio delle Fiamme Gialle testimonia il costante impegno profuso dal Corpo e dalla locale Autorità Giudiziaria a tutela del tessuto imprenditoriale sano del Paese.




LA GUARDIA DI FINANZA E L’AGENZIA DELLE DOGANE DI CAGLIARI SEQUESTRANO UN’IMBARCAZIONE A VELA. EVASI TRIBUTI PER 600 MILA EURO

I finanzieri del Reparto Operativo Aeronavale Cagliari e i funzionari dell’Agenzia delle Dogane di Cagliari hanno sottoposto a sequestro amministrativo cautelare un’imbarcazione del valore di oltre 2.700.000,00 euro per aver evaso tributi per 600.000,00 euro.

Si tratta di uno Sloop di 30 metri, modello MAXI 88 CLASS, battente bandiera Gibilterra, del valore di circa 2.700.000,00 euro, ormeggiato nel porto di Cagliari (CA), di proprietà di una società con sede in Guernsey (Channel Island).

Dagli accertamenti eseguiti, i finanzieri e i funzionari doganali hanno appurato il mancato rispetto delle condizioni per usufruire del beneficio dell’esenzione dai diritti di confine per le imbarcazioni battenti bandiera extra-UE, in violazione della normativa unionale e nazionale.

L’attività trae origine da uno dei tanti controlli effettuati dai mezzi navali della Stazione Navale Guardia di Finanza Cagliari nelle acque antistanti la località di Porto Giunco, nel comune di Villasimius (CA) e nelle acque del Golfo di Cagliari.

Dagli approfondimenti successivi effettuati con i funzionari dell’Agenzia delle Dogane di Cagliari, è emerso che l’imbarcazione ha fatto ingresso nel territorio dell’U.E. (Grecia) già dal mese di novembre del 2018 e, fino ad oggi, nessuno si era preoccupato di regolarizzare la posizione doganale.

Non risultavano infatti rispettate le condizioni per poter usufruire del regime sospensivo dell’ammissione temporanea né tanto meno espletate le pratiche doganali per la definizione della posizione fiscale e tributaria.

Anche questa operazione si inserisce all’interno della capillare attività di monitoraggio del flusso marittimo da diporto, svolto con spirito sinergico tra la Guardia di Finanza e le Dogane dell’isola che, negli ultimi anni, ha portato a sviluppare diverse attività investigative e di intelligence, concluse successivamente con il sequestro di molteplici imbarcazioni che, in maniera illegale, beneficiavano delle agevolazioni previste dal regime doganale di ammissione temporanea, aggirando le vigenti normative per evitare il pagamento dei tributi.




GUARDIA DI FINANZA CAGLIARI: MAXI SEQUESTRI DI BOMBOLE GPL.

LE FIAMME GIALLE DI CAGLIARI HANNO CONDOTTO, NEI GIORNI SCORSI, DUE INTERVENTI IN MATERIA DI ACCISE NEI CONFRONTI DI SOCIETÀ OPERANTI NEL COMMERCIO AL DETTAGLIO DI BOMBOLE DI GPL.

NEL PRIMO CASO, I FINANZIERI DEL NUCLEO DI POLIZIA ECONOMICO-FINANZIARIA ACCEDENDO, CONTESTUALMENTE, PRESSO GLI UFFICI DELLA RIVENDITA ED IL RELATIVO DEPOSITO, HANNO IMMEDIATAMENTE RILEVATO CHE IL QUANTITATIVO DI BOMBOLE DI GPL PRESENTI ERA ANOMALO. 

INFATTI, NELL’AREA ADIBITA A DEPOSITO, UBICATA NELL’HINTERLAND DEL CAPOLUOGO, AUTORIZZATA ALLO STOCCAGGIO NEL LIMITE MASSIMO DI 5.000 KG DI GPL, È STATA ACCERTATA LA PRESENZA DI UN QUANTITATIVO SUPERIORE AL DOPPIO DI QUELLO PREVISTO.

E’ COSÌ SCATTATO IL SEQUESTRO PROBATORIO DI OLTRE 291 BOMBOLE DI GPL PIENE E DI CIRCA 621 VUOTE, SCONGIURANDO RISCHI PER LA SICUREZZA PUBBLICA E DELL’AREA OVE INSISTE IL DEPOSITO.

ED INVERO, LE BOMBOLE, ANCORCHE’ “VUOTE”, RAPPRESENTANO UN PERICOLO PER L’INCOLUMITA’ PUBBLICA E PRIVATA, AL PARI DI QUELLE CONTENENTI PRODOTTI PETROLIFERI, IN QUANTO AL LORO INTERNO SONO COMPRESSI RESIDUI DI GAS INFIAMMABILI, SUSCETTIBILI DI PROVOCARE SCOPPI ED INCENDI.

IL RAPPRESENTANTE LEGALE ED IL PROPRIETARIO DEL TERRENO SONO STATI DENUNCIATI ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI CAGLIARI PER LA VIOLAZIONE DELLE NORME IN MATERIA DI PREVENZIONE INCENDI E DELLE NORME DI SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO.

UN SECONDO INTERVENTO ISPETTIVO E’ STATO SVOLTO NEI CONFRONTI DI UN’AZIENDA DELL’HINTERLAND CAGLIARITANO, IL CUI TITOLARE STAVA PROCEDENDO ALLO SCARICO DI UN RIMORCHIO TELONATO AL CUI INTERNO E’ STATA ACCERTATA LA PRESENZA DI 978 BOMBOLE DI GPL IN PESSIMO STATO DI CONSERVAZIONE E, PER LA MAGGIOR PARTE, PRIVE DI INDICAZIONI CIRCA L’EFFETTUAZIONE DI COLLAUDO E REVISIONE.

LE BOMBOLE, DESTINATE ALLA RIVENDITA CAGLIARITANA, SONO STATE POSTE SOTTO SEQUESTRO, MENTRE IL RAPPRESENTANTE LEGALE DELLA SOCIETA’ MITTENTE, UBICATA IN ALTRA PROVINCIA, E’ STATO DENUNCIATO ALLA LOCALE A.G. PER APPROPRIAZIONE INDEBITA E RICETTAZIONE, IN QUANTO SOGGETTO NON AUTORIZZATO ALLA GESTIONE DI BOMBOLE DI GAS PROPANO LIQUIDO.

LA CIRCOLAZIONE ED IL TRASPORTO DELLE BOMBOLE DI GPL E’ INFATTI REGOLAMENTATO DA UNA STRINGENTE NORMATIVA IN MATERIA DI SICUREZZA VOLTA A PRESERVARE LA RETE DEI TRASPORTI SU STRADA E MARITTIMI, NONCHE’ L’INCOLUMITA’ DELLE PERSONE. SOLO I DEPOSITI AUTORIZZATI POSSONO CURARE LA COMMERCIALIZZAZIONE E LO SCAMBIO DI BOMBOLE PIENE E VUOTE.

LA COSTANTE ATTENZIONE ED I PRESSANTI CONTROLLI NEL SETTORE DELLE ACCISE E DELLO STOCCAGGIO E DETENZIONE DI COMBUSTIBILI RIENTRA NEL NOVERO DEI COMPITI ISTITUZIONALI DEMANDATI ALLA GUARDIA DI FINANZA CHE ASSICURA, PARALLELAMENTE AI CONTROLLI FISCALI NELLA SPECIFICA MATERIA DELLE ACCISE, ANCHE UN PRESIDIO RIVOLTO ALLA SICUREZZA, A TUTELA DELLA COLLETTIVITA’, NELLA COMMERCIALIZZAZIONE DEI PRODOTTI ENERGETICI.