Alghero convoca il Consiglio comunale per discutere di Palestina: ma a che serve ora?

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Convocata per giovedì 16 ottobre una seduta straordinaria del Consiglio comunale di Alghero dedicata alla solidarietà con la Palestina. Una decisione che solleva interrogativi sul suo reale tempismo e significato politico.

Il Comune di Alghero ha convocato per giovedì 16 ottobre 2025, alle ore 17, una seduta straordinaria del Consiglio comunale nella sede di Villa Maria Pia. All’ordine del giorno figura un solo punto: “Alghero città solidale con la Palestina”.

Un’iniziativa che, almeno sulla carta, intende esprimere vicinanza a un popolo martoriato da anni di conflitti. Tuttavia, la decisione appare quantomeno tardiva: la guerra è ormai giunta al termine e la pace, seppur fragile, è finalmente una realtà riconosciuta a livello internazionale.

Viene quindi spontaneo chiedersi: quale senso ha oggi discutere di un tema che avrebbe avuto valore simbolico e politico mesi fa, nel pieno della crisi? Perché questa convocazione arriva solo ora, quando il mondo guarda avanti e si parla di ricostruzione e diplomazia?

Il gesto, seppur animato da buone intenzioni, rischia di apparire come un atto puramente formale, privo di reale efficacia. Forse sarebbe stato più utile e coerente affrontare la questione nel momento in cui la solidarietà avrebbe potuto davvero contare, non quando ormai i giochi diplomatici sono fatti.




Mario Bruno: “non bastano le parole di Salvini. Serve una reazione più forte del territorio, a cominciare da lunedì in Camera di Commercio”

Non bastano gli obiettivi dichiarati dal Governo per garantire il diritto alla continuità territoriale su Alghero dal 17 febbraio prossimo. Non basta un laconico comunicato di intenti dello staff del Ministro Salvini che “mira a scongiurare il blocco dello scalo di Alghero” (bontà sua) e ci avverte che la procedura negoziata sarà “sottoposta al vaglio della Commissione europea”. La verità è che siamo di fronte a un pasticcio della Giunta Solinas che nella procedura scorsa – quella che garantiva la continuità per 8 mesi fino al prossimo 16 febbraio – aveva destinato per le rotte su Alghero 8.8 milioni, contro i soli 12 previsti in quest’ultima gara andata deserta, ma per 18 mesi. Lasciamo stare che poi i vettori avevano dapprima accettato senza compensazione, per poi comunicarci che da febbraio non avrebbero volato più senza risorse adeguate in cambio degli oneri di servizio (tariffe e fasce orarie garantite, frequenze, tipologia degli aeromobili). E’ chiaro che senza compensazione congrua (come ho tentato di dimostrare) oggi gli aerei non volano più e che a piangere, senza garantire risorse importanti, sarebbe stato l’anello più debole della catena: il nord ovest dell’Isola. Ecco perchè serve alzare ancor più la voce da parte dei sindaci e della classe dirigente di questo territorio. L’urlo “ragionato” del territorio, che si riunirà anche lunedì pomeriggio in un Consiglio camerale aperto, promosso dal presidente della Camera di Commercio Stefano Visconti, dovrà sentirsi fino a Bruxelles, passando per Roma e per Cagliari. Non possiamo essere trattati come l’ultima ruota del carro, o accontentarci delle briciole. Serve una reazione ancora più forte e una programmazione ancora più attenta. Sindaci, associazioni di categoria, rappresentanti delle istituzioni e delle forze sociali, sindacali e politiche, dovranno farsi sentire di più, nella protesta e nella proposta, con una voce sola.


Mario Bruno




Mario Bruno: intervenga l’Europa, serve il dialogo non la forza

Non serve la forza per risolvere una controversia che dura da troppi anni nei rapporti tra la Spagna e la Catalogna, serve ancora la via del dialogo politico e diplomatico con l’intervento delle istituzioni europee per giungere alla interdipendenza nei rapporti tra i popoli in Europa. Un processo – per come lo ho osservato da vicino nei miei anni da Sindaco di Alghero – irreversibile, pacifico, democratico. Non lo dico solo per i legami fraterni, l’identità, la cultura e la lingua che accomuna Alghero con la Catalogna, ma soprattutto per affermare principi di costruzione di una Europa politica tra popoli che ha bisogno di unità. Serve un nuovo negoziato nei rapporti tra Spagna e Catalogna e l’Europa deve farsi garante. Leggo sconcerto in una città italiana e sarda, dalle forti radici catalane, che si trova, suo malgrado, a fare da palcoscenico internazionale, e non certo per le sue bellezze indiscutibili.
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Mario Bruno




NOTA STAMPA sanità: “per le gestione dell’emergenza serve un cambio di passo”

Sassari 2 aprile 2021,in riferimento alle notizie apparse sulla stampa, con le quali la Direzione dell’azienda ospedaliero universitaria di Sassari manifesta la preoccupazione circa l’aumento esponenziale delle ospedalizzazioni a causa dell’aumento dei casi da coronavirus, FP Cgil e Cisl FP contestano fortemente per l’ennesima volta questa modalità di approccio e governo dell’emergenza, rispetto alla quale, va ricordato ai Dirigenti della Aou, che prima di rivolgersi all’opinione pubblica, le Organizzazioni Sindacali che rappresentano tutti i lavoratori e/o le professioni, devono essere preventivamente coinvolte ed informate e soprattutto messe nella condizione di partecipare a quelle che sono le decisioni riorganizzative e di riconversione delle unità operative, al fine di combattere compiutamente e con più efficacia l’ennesima ondata epidemiologica.
Per queste ed altre ragioni, nell’esprimere ed interpretare il dissenso diffuso tra i numerosi colleghi chiamati a lottare in prima linea contro il covid, il sindacato chiede e si rivolge pubblicamente ai Dirigenti affinché le regole nei rapporti sindacali e professionali siano rispettate, attraverso gli obblighi contrattuali dell’informazione ed il confronto, in ordine alle misure organizzative ed operative necessarie per gestire al meglio l’assistenza e la cura alle persone affette da covid e non solo. A questo proposito ed approfittando dell’occasione, auspichiamo che stante gli sbagli del passato, le criticità emerse nelle precedenti “ondate” e che sono state oggetto di numerose segnalazioni di protesta, siano intanto scongiurate attraverso una vera e fattiva collaborazione tra Aou ed ATS/Assl di Sassari, in termini di gestione e distribuzione dei posti letto, così da evitare lunghe file al pronto soccorso e sovraffollamenti nelle unità operative di medicina, nel contempo reclutare e rafforzare le risorse umane e professionali (Infermieri, Tecnici ed Oss) nei reparti e servizi dove è del tutto evidente che la pressione sta già cominciando a farsi sentire. Così come i percorsi “pulito/sporco”, le misure di igiene, sicurezza e tutela del personale e dei pazienti siano attenzionate e migliorate. Non da meno quelle contrattuali, ebbene anche su questo argomento, seppur di natura economica, troviamo inaccettabile che i tanti colleghi esposti al rischio infettivo non godano dei relativi benefici indennitari, assai più vergognoso il fatto che nulla si sa dei c.d. “premi covid” deliberati lo scorso anno dalla Regione.
Ci sarebbero ulteriori argomenti, in ogni caso ci auguriamo davvero che la capacità gestionale e di governo dell’emergenza possa realmente cambiare passo, altrimenti e con tutta onestà possiamo affermare che gli errori del passato a nulla o poco sono serviti.
FP Cgil, A.Canalis; Cisl FP, A.Monni;




COLDIRETTI SARDEGNA. SUL LATTIERO CASEARIO OGGI PIU’ CHE MAI SERVE PROGRAMMARE E GOVERNARE

Programmare e governare il sistema. E’ il mantra che Coldiretti Sardegna va ripetendo da anni per dare stabilità e razionalità al settore lattiero caseario.

E lo ripete a maggior ragione in questo momento favorevole per il mercato del Pecorino romano, di gran lunga il formaggio più prodotto dal latte di pecora e quello che condiziona e detta ogni anno il prezzo da remunerare al pastore.

Le esportazioni negli Usa, mercato principale di vendita del Pecorino romano Dop, anche nei primi due mesi del 2020 continuano a confermare un trend positivo, registrando una crescita del + 27,5% in volumi e +24,7 in prezzo. Vendite che vanno bene anche nei discount: + 45,9% in volume e + 41,7% come valore complessivo. In crescita invece del + 6,5% il prezzo medio sia nei supermercati e che nei discount. Dai quest’ultimi condizionati anche dal lockdown.

Notizie positive arrivano anche dalla chiusura dei bilanci delle cooperative con Dorgali e Lacesa di Bortigali che hanno chiuso a 1 euro al litro e la cooperativa Lait di Ittiri che è andata anche oltre l’ambito euro: 1,03.

Grazie alla nostra proposta di Coldiretti Sardegna condivisa dai Consorzi di tutela dei tre Pecorini e fatta propria dalla regione sono stati inoltre stanziati 5milioni di euro per l’acquisto dei formaggi freschi e a bassa stagionatura, che avevano subìto una flessione nelle vendite nei mesi di marzo e aprile portando alcuni caseifici a produrre più Pecorino romano. A questo vanno sommati anche i circa 13milioni di euro del cosiddetto bando degli indigenti per il Pecorino romano stanziati dal governo.

Interventi che vanno a tutelare il mercato del Pecorino romano, che anche per via del Covid quest’anno ha cresciuto le produzioni.

“Gli eventi imponderabili come il Covid, ma anche il pericolo Dazi degli Usa o la stessa guerra del latte dello scorso sono dei fattori straordinari che stravolgono il mercato come lo era stata la lingua blu qualche anno fa. Ma proprio per attutire anche questi colpi è oltre modo necessario un tavolo permanente della filiera che sappia programmare a monte e riesca a tenere la barra dritta nei momenti critici garantendo più stabilità a tutti gli attori della filiera e soprattutto all’anello più debole i pastori, sui quali si tende sempre a scaricare la crisi, pagandone a caro prezzo le conseguenze”.

“L’accordo di filiera con Biraghi ce lo dimostra e sta portando importanti benefici – ricorda il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba -. Il pecorino etico è frutto di una programmazione a monte che garantisce stabilità e che sta reggendo, seppur si tratti di un prodotto giovane, i momenti straordinari che stiamo vivendo in questi ultimi anni”.

 

Michele Arbau

Addetto stampa Coldiretti Sardegna