Dalle economie degli altri interventi i soldi per ristrutturare l’ex Serd. Mascia: «Costruiamo la città del futuro dando centralità alle periferie»

Via libera per l’appalto integrato di progettazione ed esecuzione dei lavori di riqualificazione dell’ex Serd di via Bottego. La giunta comunale guidata dal sindaco Giuseppe Mascia ha deciso di destinare all’importante restyling dell’edificio, per cui è stimato un investimento da oltre 2 milioni e 600mila euro, i soldi risparmiati dalla realizzazione di altri interventi finanziati dalla stessa fonte. Si tratta del progetto di riqualificazione urbana dei quartieri periferici di Latte Dolce, Santa Maria di Pisa, Sassari 2 e Baddimanna, per il quale a Palazzo Ducale era stato assegnato un finanziamento complessivo di circa 16 milioni di euro.

 

 




DA OLTRE 2 ANNI IN ATTESA DEI SOLDI PER FINANZIARE LE NUOVE ATTIVITÀ ECONOMICHE DEL GAL MARMILLA.

Sono almeno una decine le “Nuove attività imprenditoriali extra agricole “ della Marmilla che aspettano i soldi da oltre due anni.
I termini per la presentazione delle domande sono decorsi in data 15.10.2020 e nel luglio 2021 sono state pubblicate le graduatorie definitive del bando 19.2.1 del Gal Marmilla.

Da allora va avanti un ingiustificato protrarsi delle procedure di liquidazione dell’anticipazione relativa a questa misura che dovrebbe finanziare diverse nuove attività imprenditoriali extra-agricole, senza una comunicazione ufficiale riguardo l’attesa liquidazione delle anticipazioni.

In teoria L’iter è il seguente:

• Il Gal istruisce le domande e attraverso procedimento sul SIAN le carica sul Sistema. • Dopodiché le pratiche in carteaceo verranno trasferite all’ Assessorato

dell’Agricoltura.
• L’assessorato le passerà ad ARGEA che è l’ente pagatore.

Un meccanismo burocratico abbastanza lento e farraginoso che dilata i tempi in una maniera quasi surreale anche se funzionasse bene. Invece in questo caso ecco cosa è successo:

  • L ‘istruttoria è stata presa in carico dal Gal Marmila in data 11.2.22, ed stata chiusa dallo stesso Gal Marmilla tra fine Luglio e i primi di Agosto 2022 (5 mesi), periodo in cui il Gal Marmilla ha inviato il provvedimento di liquidazione alla RAS.
  • La Ras ha ricevuto le pratiche, le ha caricare sul portale in cui Argea ha potuto visionarle.
  • Argea dopo averle visionate ha richiesto un controllo in loco (su un anticipo non ancora erogato).
  • Nei primi di Agosto 2022 i beneficiari ricevono un controllo in loco, (su un anticipo non ancora erogato) da un controllore nominato da Argea.
  • Il 10 Agosto 2022 le pratiche tornano al Gal con allegati i verbali dei controlli in loco andati a buon fine.
  • 12 Agosto 2022 il Gal invia nuovamente le pratiche in RAS.
  • Le pratiche restano ferme alla RAS sino al 15 Ottobre circa
  • Al 15 Ottobre la RAS dice di aver trasmesso le pratiche ad Argea che invece dice di non averle ricevute dalla RAS e i beneficiari non compaiono nelle liste di pagamento
  • Allo stato attuale non si capisce dove siano bloccate le pratiche (in RAS o in Argea?) e quanto ci metteranno ad erogare il contributo.

“Ci chiediamo se qualcuno di questi Enti abbia valutato con attenzione quali difficoltà avrebbero affrontato i partecipanti al bando, costretti ad anticipare denaro in un territorio così difficile e depresso, senza alcuna certezza dei tempi di finanziamento.”- dice una dei beneficiari-

In questo lasso di tempo infatti la maggior parte dei beneficiari ha sostenuto spese notarili, di fideiussione, di iscrizione alla camera di commercio, di affitto e inizio lavori per poter

richiedere l’anticipazione prevista dal bando, dietro rassicurazione verbale degli Uffici preposti che i tempi di liquidazione sarebbero stati velocissimi.

“Nel primo trimestre del 2022 abbiamo dovuto anticipare notevoli spese perché il bando richiedeva: iscrizione camera di commercio, sottoscrizione di contratto d’affitto o comodato d’uso registrato e sottoscrizione di polizza fideiussoria; con una spesa media per attività di circa 2.400€, utenze escluse” – Dice una beneficiaria.

Chi di dovere ha mai pensato che la creazione di una start up non può rimanere in stand by per due anni e che le condizioni economiche per la realizzazione di un progetto imprenditoriale in un lasso di tempo così lungo possono cambiare?

Infatti affinché simili iniziative possano essere proficue, è necessario che le stesse siano gestite con tempistiche compatibili con quelle di un’attività imprenditoriale e con la consapevolezza del momento storico che stiamo vivendo, che ci pone davanti a cambiamenti continui e repentini.

Una start-up non può avere dei tempi così lunghi perché in due anni l’idea rischia di essere superata e obsoleta.
Inoltre i preventivi fatti due anni fa non hanno nessun riscontro con gli attuali prezzi sul mercato e questa sarà una difficoltà in più per i beneficiari.

Creare un’impresa non significa soltanto realizzare strutture e acquistare materiale tecnico, ma significa investire risorse su sé stessi in formazione e competenze, creare una rete di contatti e analizzare il mercato sempre in continuo cambiamento: la realizzazione di queste azioni passa attraverso delle spese economiche importanti che solo il finanziamento in questione può sostenere.

Ad oggi queste spese sono però ricadute sui vincitori del bando che si trovano in una situazione di stallo, per cui hanno già anticipato parte delle spese, ma non possono andare avanti perché non hanno sufficienti risorse.
“Non potevo aspettare un altro anno essendo la mia attività legata alla stagionalità del turismo estivo! Ho quindi anticipato diversi lavori e investimenti certo che i soldi sarebbero arrivati in tempi più rapidi e ora mi trovo con l’acqua alla gola e con gli investimenti bloccati!” Dice un altro dei beneficiari.

“Non stiamo pretendendo qualcosa che non ci spetta, al contrario abbiamo diritto di poter fare impresa nel territorio che abbiamo scelto con coraggio di continuare ad abitare e di ottenere informazioni sullo stato di un bando ad evidenza pubblica di cui risultiamo vincitori” dice un altro vincitore del bando

Inoltre abbiamo saputo da un comunicato stampa dei Gal Sardi, (

https://www.ansa.it/amp/sardegna/notizie/2022/10/27/gal-dellisola-in-allarme-spesa- bloccata-da-burocrazia_c7dc63d5-ffcc-4abb-958b-c6e12176b311.html ) che ben 17 Gal si trovano in questa situazione, che questo ritardo ingiustificato potrebbe compromettere l’impegno di spesa e quindi non riuscire a erogare questi fondi già assegnati. Siamo preoccupati e molto amareggiati da una gestione delle risorse pubbliche totalmente disinteressata e lontana dalla realtà e dal tempo storico i cui viviamo.

“Abbiamo scommesso sul nostro territorio con grinta e determinazione, ma visti i problemi e le tempistiche esagerate, la grinta in parte ci è calata dando spazio alla preoccupazione di un futuro che cambia velocemente.” Dice un altro beneficiario.

Chiediamo che questi uffici operino in un contesto concreto e non in questa modalità astratta e totalmente slegata dalla realtà con dei tempi d’attesa che non stanno nè in cielo nè in terra. Alla parte politica chiediamo che non sia attiva solo quando ci sono dei tornaconti elettorali ma che si impegni per creare le condizioni migliori per uno sviluppo economico del territorio proponendo soluzioni concrete per snellire queste lungagini burocratriche.

I beneificiari della misura 19.2.1




OLBIA (SS): COCAINA E SOLDI IN CONTANTI A CASA, ARRESTATO.

I CARABINIERI DELLA SEZIONE OPERATIVA DEL REPARTO TERRITORIALE DI OLBIA, NEL CORSO DI UN’OPERAZIONE FINALIZZATA ALLA REPRESSIONE DELLO SPACCIO DI SOSTANZE STUPEFACENTI, HANNO TRATTO IN ARRESTO UN 29ENNE, GIÀ CON PRECEDENTI SPECIFICI, PER DETENZIONE AI FINI DI SPACCIO DI COCAINA.
ERANO DIVERSI GIORNI CHE I MILITARI SORVEGLIAVANO L’ABITAZIONE DEL GIOVANE, META DI UN ANOMALO VIA VAI DI PERSONE, NELLA ZONA DI VIA BARCELLONA. GLI UOMINI DELL’ARMA HANNO COSÌ DECISO DI CONCRETIZZARE L’INTERVENTO EFFETTUANDO UNA PERQUISIZIONE DOMICILIARE, NELLA QUALE È STATO POSSIBILE RINVENIRE, ALL’ INTERNO DEL SOGGIORNO E OCCULTATA IN UN CESTINO SU UNA MENSOLA, UN INVOLUCRO IN NYLON CON 23 GRAMMI DI COCAINA, UN BILANCINO DI PRECISIONE, MATERIALE PER CONFEZIONAMENTO E DENARO CONTANTE PER UN TOTALE COMPLESSIVO DI 345,00 EURO, RITENUTO PROVENTO DELL’ ATTIVITÀ ILLECITA.
L’AUTORITÀ GIUDIZIARIA HA DISPOSTO GLI ARRESTI DOMICILIARI, IN ATTESA DEL RITO DIRETTISSIMO.