COMPARTO UNICO: ASSESSORE SPANEDDA INCONTRO CON ANCI. RICONOSCIMENTO DELLE RESPONSABILITA’ DEI DIPENDENTI

C agliari, 24/01/2025

COMUNICATO STAMPA

“Assessore Spanedda: il Comparto unico è una questione di giustizia e di riconoscimento delle responsabilità in capo ai dipendenti pubblici locali”

Oggi, a Calangianus, a confronto con i sindaci dei comuni sardi e con i consiglieri regionali del territorio, la Regione Sardegna ha ribadito che l’attuazione del Comparto Unico è uno degli obiettivi del Piano di Sviluppo regionale, documento appena approvato che definisce obiettivi, strategie e politiche che la Regione si propone di realizzare nel corso della legislatura.

“Si parla del Comparto Unico soprattutto come di una questione retributiva, aspetto primario e imprescindibile. È legato alle funzioni, che la Regione attribuisce ai Comuni e che i Comuni svolgono in presa diretta con il cittadino. Sono funzioni fondamentali: la loro giusta retribuzione è una questione di dignità del lavoratore”, dichiara l’Assessore Spanedda. “Ma Il Comparto unico non si limita a questo: è una misura che può contribuire ad affrontare il problema dello spopolamento, in sinergia con le iniziative degli altri Assessorati che operano nei settori, ad esempio, del lavoro, della sanità, della cultura”, prosegue.

Comparto Unico non significa solo trattamento economico equo ed omogeneo. Vuol dire anche stesse opportunità di accesso alla formazione, per esempio, e avere una comunicazione più semplice tra Enti.

“Nel momento in cui si sarà tutti parte di un’unica comunità al servizio dei cittadini, sarà garantita un’interpretazione delle norme più omogenea sul territorio, così come le stesse opportunità di accesso alla formazione e all’innovazione, elementi fondamentali per un miglioramento complessivo della funzione pubblica, che è l’obiettivo che ci siamo dati come Giunta”, aggiunge l’Assessore.

“Il Comparto unico è una questione di giustizia: a fronte della quantità di deleghe che la Regione dà in mano ai comuni, la differenza stipendiale rimane enorme. L’attribuzione di funzioni ulteriori non è seguita da una adeguamento dello stipendio”, conclude.



Ufficio Stampa Regione Sardegna
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VERSO UN TESTO UNICO DELL’EDILIZIA REGIONALE: ASSESSORE SPANEDDA, LA LEGGE SALVA CASA NON RISOLVE LA CRISI ABITATIVA.

C agliari, 23/01/2025

COMUNICATO STAMPA

“Il “Decreto Salva Casa”, convertito in Legge 105/2024, è una modifica al Testo Unico dell’Edilizia, il DPR n. 380/2001. La Regione Sardegna, che ha potestà legislativa primaria in materia urbanistica ed edilizia, ha una sua norma sulla stessa materia, la Legge Regionale n. 23/1985.

“Finora il coordinamento tra le due norme era, di fatto, affidato alla prassi. Il recepimento del “Salva Casa” passa perciò attraverso un’operazione di collegamento tra le due norme che costituisca un quadro unitario, evitando che professionisti e amministrazioni debbano ogni volta interpretare leggi che si sovrappongono”, dichiara l’Assessore Spanedda.

Per questa ragione, l’integrazione dei due testi normativi, per quanto possa apparire complessa, è necessaria.

“Un recepimento acritico del Salva Casa non è utile perché, sotto alcuni aspetti, il quadro normativo regionale corrisponde meglio alle esigenze di semplificazione della norma nazionale.”

L’applicazione immediata nelle Regioni a Statuto ordinario ha portato in alcuni casi a contenziosi che hanno vanificato l’orientamento alla semplificazione della norma. La Regione Sicilia, che pure a differenza della Sardegna aveva già una norma di collegamento col Testo Unico nazionale, pur avendo emesso nell’immediato una circolare per il recepimento del Salva Casa, a fine novembre ha comunque legiferato per chiarire il quadro normativo”, prosegue l’Assessore.

Stiamo lavorando quindi per offrire ai cittadini, ai professionisti, alle imprese e alle amministrazioni locali uno strumento robusto, chiaro e immediatamente utilizzabile.

È un primo passo verso un nuovo Testo Unico dell’Edilizia regionale che permetterà di offrire un quadro chiaro delle norme che regolano il settore in Sardegna.

Il Disegno di Legge verrà portato in Giunta, discusso in Commissione Consiliare e in Aula, ma non mancheranno momenti di confronto con le associazioni di categoria e con quanti saranno interessati a contribuire ad una legge snella e facilmente leggibile.

“I tempi lunghi segnalati sono solo i tempi naturali delle Istituzioni”, aggiunge.

“Pensare di risolvere la questione abitativa e il tema della legge urbanistica attraverso una norma edilizia è poi quanto meno improprio: la crisi abitativa si risolve con una seria politica della casa, tema che infatti la Giunta sta affrontando. Le regole dell’edilizia e la necessità di offrire a tutti un’abitazione sono cose diverse, temi ugualmente importanti nel governo del territorio, che però richiedono soluzioni su piani differenti. A meno che non si pensi di risolvere la questione della dignità dell’abitazione trasformando garages in abitazioni da 20 metri quadri, una prospettiva che potrebbe esser resa possibile da un recepimento affrettato del “Salva Casa””, conclude.



Ufficio Stampa Regione Sardegna
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