Grande successo a Sassari per “Il ragazzo dal sorriso amaro”: la storia di Romolo Tilocca in un libro tra sogni e beneficenza

Il volume è stato presentato di fronte a un folto pubblico nell’Aula magna dell’Università, tra i relatori anche il noto giornalista Paolo Brosio

SASSARI. Grande successo di pubblico per la presentazione sassarese de “Il ragazzo dal sorriso amaro”, il libro che racconta la storia di Romolo Tilocca, imprenditore di Burgos che dopo una lunga carriera tra ostacoli e successi, ora dedica le sue energie per essere d’esempio ai giovani. Tanto che il noto giornalista Paolo Brosio non è voluto mancare alla presentazione del volume che si è tenuta nei giorni scorsi nell’Aula Magna dell’Università.

Il testo autobiografico, curato dall’Istituto Camillo Bellieni, racconta le vicissitudini di un ragazzo che, a partire dalle rocce del castello del Goceano è arrivato a vantare diritti fino ai ghiacci dell’Antartide. E nonostante ciò si presenta ancora come un “aspirante imprenditore”, in quell’ottica squisitamente filosofica di chi non ha mai perso la voglia di imparare.

Attraverso un linguaggio scorrevole e immediato, senza ipocrisie o finzioni, le pagine raccontano come si viveva nel mondo imprenditoriale nella seconda metà del Novecento. Nella prefazione di Michele Pinna (che ha seguito la stesura del libro negli ultimi mesi di vita) si comprende il messaggio fondamentale della pubblicazione: l’uomo è ciò che vuole essere.

Tra aneddoti e suggerimenti, l’autore continua oggi a porsi degli obiettivi, e vorrebbe lasciare ai posteri la possibilità di realizzare un suo sogno di economia e bellezza che vede il Goceano proposto ai turisti con una formula di vacanza rigeneratrice, proiettata fuori dalla modernità e immersa nei rituali antichi attraverso impareggiabili escursioni a cavallo a tappe. Romolo è anche gran maestro dell’Ordine dei cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme, reggente del principato di Canisteo nelle terre Antartiche.

All’incontro, patrocinato dall’Università di Sassari e moderato dalla presidente dell’Is.Be, Maria Doloretta Lai, hanno presenziato il magnifico rettore Gavino Mariotti, che ha manifestato il piacere di accogliere la presentazione del libro in un luogo simbolo del mondo accademico turritano; poi Nanni Campus, che ha ricordato il rapporto consolidatosi con Tilocca durante la prima esperienza di sindaco a Palazzo Ducale, in particolar modo attraverso il progetto dello smaltimento dei rifiuti con la Gesam; l’ex assessora regionale all’Industria, Maria Grazia Piras, ha parlato dell’esperienza di Romolo come imprenditore e sindacalista nell’Apisarda, con una visione capace di andare oltre le dinamiche politiche e amministrative; il commissario della Provincia di Sassari, Pietro Fois, ha messo in evidenza la forza del carattere di Tilocca nell’interfacciarsi sia con l’aspetto politico che con quello economico.

Brosio ha invece affermato di riconoscere in lui un riferimento anche da un punto di vista emotivo e familiare, essendo rimasto solo, lo scorso anno dopo la morte della madre. I due si sono conosciuti durante un viaggio a Medjugorje e Brosio gli ha offerto l’opportunità di entrare nella fondazione “Le olimpiadi del cuore”, la cui finalità è la costruzione di un piccolo ospedale in una frazione di Medjugorje. Tilocca è stato il primo donatore per l’edificazione della struttura. Il ricavato delle vendite del libro è stato destinato all’associazione di cui Brosio è referente.




Alle9 Podcast VIDEO: La Storia di Sogeaal tra Opportunità e Sfide nel Settore Aereo.

Nell’ultimo episodio del podcast “Alle9”, ideato e condotto da Fausto Farinelli, si è discusso della storia di Sogeaal, la società di gestione dell’aeroporto di Alghero, per comprendere il presente e le sfide che si prospettano nel settore aereo. Gli ospiti dell’episodio sono stati Umberto Borlotti, ex direttore generale di Sogeaal, e Sandro Usai di Ablativ.

Durante la puntata, Borlotti ha raccontato gli accordi e i disaccordi legati al vettore Ryanair e alle mancate opportunità che il territorio non ha colto. In particolare, è stato analizzato come la compagnia aerea low-cost abbia avuto un ruolo significativo nella storia di Sogeaal, ma anche come il territorio non sia sempre riuscito a sfruttare appieno le potenzialità offerte dalla compagnia.

Sandro Usai, invece, ha affrontato il tema della rappresentazione territoriale nei consigli di amministrazione delle società di gestione aeroportuali. Inoltre, ha sollevato un interrogativo importante: è meglio il pubblico o il privato per sostenere l’economia dell’intera isola?

Il dibattito sul ruolo del pubblico e del privato nel settore aereo è stato al centro dell’episodio, con entrambi gli ospiti che hanno condiviso le loro opinioni ed esperienze. Secondo Usai, è necessario valutare attentamente i pro e i contro di entrambe le soluzioni, tenendo conto delle specificità del territorio e delle esigenze dell’economia locale.

In conclusione, l’episodio del podcast “Alle9” ha offerto un’analisi approfondita della storia di Sogeaal e delle sfide che il settore aereo deve affrontare oggi. La puntata ha evidenziato l’importanza di comprendere il passato per affrontare il presente con consapevolezza e individuare le migliori strategie per sostenere l’economia dell’isola e garantire un futuro più prospero e sostenibile.





Lions Club Alghero: una storia lunga quarant’anni.

Lions Club Alghero: una storia lunga quarant’anni.

Lo scorso sabato i Lions algheresi hanno festeggiato il proprio quarantennale. 

Il Club venne infatti formalmente costituito, con il patrocinio del Club di Ozieri, il 16 ottobre 1982, data in cui venne consegnata la charter dal Governatore Brunello Brettoni.

Oggi, dopo quarant’anni, l’attuale presidente del Club, Marco Di Gangi, socio fondatore che, insieme ad altri venticinque uomini di buona volontà e di grande spirito di servizio, diede vita al Club cittadino, ricorda che il Lions Club Alghero nacque grazie al felice incontro di due medici dell’ospedale locale: il compianto Ruggero Colombino, direttore della divisione di Ostetricia, presenti alla serata la vedova signora Maria Assunta e la figlia Lara, e Lorenzo Zicconi, allora giovane radiologo, rispettivamente il primo presidente e segretario. 

Il Club ha celebrato questo anniversario in un’atmosfera di amicizia e solidarietà, alla presenza di numerosi rappresentanti dei club sardi, degli officer e dei numerosi ospiti. Hanno onorato l’evento con la propria partecipazione, il Presidente del Consiglio Regionale, Michele Pais, gli assessori del Comune di Alghero Alessandro Cocco e Giorgia Vaccaro, il comandante della Polizia locale Matteo Bertocchi, una delegazione del Rotary Club guidata dal Presidente Renato Giglio e il  Past Presidente del Panathlon Bruno Piccinini. 

Dopo la cerimonia di rito e i saluti agli ospiti, alle autorità civili, militari e lionistiche, il Presidente, dopo aver dedicato un saluto ai soci fondatori non più in vita e un ringraziamento a tutti i soci che hanno concorso a caratterizzare il percorso del sodalizio, ha ripercorso i momenti più emozionanti e importanti della storia del Club, sottolineando, in particolare, che questi quarant’anni costituiscono non solo un punto d’arrivo ma un punto di partenza per il Club, per continuare a promuovere la solidarietà nella comunità, impegnandosi attivamente per migliorare le condizioni di vita delle persone, all’insegna dello spirito di servizio che ci caratterizza. Tutto questo in un momento storico difficile e travagliato per l’intera Europa, nel quale molte delle certezze, che hanno caratterizzato finora la nostra esistenza, vengono messe in discussione e nuove ed impegnative sfide ci attendono.”

Fin dalla sua nascita il clubha dedicato la sua attività di servizio ad ambiti diversi: vanno ricordati i primi due services, primi di una lunga e fortunata serie. Il primo fu la donazione di un motocoltivatore all’associazione Primavera, impegnata nel recupero dei tossicodipendenti; il secondo, il restauro di due antiche lampade d’argento della Cattedrale di S. Maria. Da allora e, ininterrottamente per quarant’anni, l’attività dei Lions algheresi ha spaziato nei campi più diversi, rivolgendo l’attenzione alla comunità locale, a quella distrettuale e internazionale, rendendosi sempre partecipe di azioni incisive. Vale la pena ricordare l’ultimo service, quello dello screening per la prevenzione del diabete, 100 Piazze contro il diabete svoltosi nel mese di agosto con l’impiego del camper dei Lions e il supporto della ASL locale. Sin dai primi anni il club è stato insignito di diverse onorificenze con l’attribuzione di ruoli importanti sia per il Distretto 108 L sia per il Multidistretto 108 I.T.A.L.Y.  Nella valorizzazione dei legami con altre realtà lionistiche è da sottolineare la presenza di Igor Di Carlo, presidente del Lions Club Venaria Reale Host, con il quale, grazie all’iniziativa dell’amico Bruno Geraci, algherese di nascita, nell’attuale annata lionistica verrà stretto un patto di amicizia, come avvenuto già in passato. Infatti, nel 1992 il club si è gemellato con il Club Leones de Barcelona, nel 1998 ha stretto un patto d’amicizia con il club di Genova Sturla La Maona e nel 2018 con il Club Crotone Host. Importantissimo momento di crescita fu la nascita del LEO Club Alghero, sezione giovanile dell’associazione, nel 1985, e la sponsorizzazione del Club Lions di Ittiri nel 2012, rappresentato per l’occasione dal Presidente e da numerosi soci.

Molte anche le iniziative assunte con le altre realtà locali: tra esse vale la pena ricordare Il restauro dell’orologio del Campanile di Alghero, realizzato con il contributo dei quattro club cittadini: Rotary, Panathlon, Lions e Fidapa. 

La parte istituzionale e conviviale è stata deliziata dalla soprano Carmen Esposito e dal musicista Christian Cherchi che, oltre ad eseguire il nostro inno nazionale, hanno accompagnato la serata con piacevoli brani musicali. Come quarant’anni fa, quando alle signore fu donata una collana di corallo, in questa occasione, grazie alla generosità della signora Anna Meloni della gioielleria “La Corallina”, le gentili ospiti sono state omaggiate di un piccolo presente.

Numerosi i doni, i messaggi di auguri e le congratulazioni da parte di soci di altri club, del Governatore attuale, dei Past Governatori e di Sua Eccellenza, il Vescovo della diocesi Alghero-Bosa, Mauro Maria Morfino. Il Presidente Marco Di Gangi ha concluso la serata ringraziando tutti coloro i quali hanno contribuito al successo dell’evento.  




A Cagliari il libro “Emilio Lussu. La storia in una vita”

Il libro di Agostino Bistarelli sul grande intellettuale sardo sarà presentato sabato 3 settembre all’Hostel Marina, in una speciale anteprima del Festival Premio Emilio Lussu 2022

CAGLIARI. Un libro per raccontare la storia di una vita, e con essa l’esempio di come la politica avrebbe potuto dispiegare pienamente i principi contenuti nella Carta costituzionale. “Emilio Lussu. La storia in una vita” di Agostino Bistarelli (L’asino d’oro edizioni 2022), sarà presentato sabato 3 settembre a Cagliari, alle 19.30, negli spazi dell’Hostel Marina, Scalette santo Sepolcro 3, come anteprima della VIII edizione del Festival Premio Emilio Lussu.

Assieme all’autore interverranno Sonia Marzetti, che ha curato la prefazione, l’antropologo Pietro Clemente e Giuseppe Caboni, mentre a coordinare l’incontro sarà lo storico Gian Giacomo Ortu, membro del Comitato scientifico internazionale del Festival Premio Emilio Lussu.

Il Festival Lussu è ideato e promosso dall’associazione culturale L’Alambicco con il sostegno degli assessorati alla Cultura della Regione Sardegna e del Comune di Cagliari.

Agostino Bistarelli, docente di liceo a Roma e referente della ricerca per la Giunta centrale per gli studi storici, ha insegnato Storia contemporanea all’Università di Roma e Didattica della Storia all’Università degli studi Gabriele D’Annunzio di Chieti-Pescara. Nei contenuti del volume, quella di Emilio Lussu si presenta come una forte personalità da riscoprire, non solo quale esempio di profonda integrità morale e nemica del trasformismo, ma interprete di una concezione del potere come servizio. Dopo il ciclo di anteprime dedicate al mondo del libro, l’VIII edizione del Festival Premio Emilio Lussu si terrà a Cagliari dal 30 settembre al 5 ottobre prossimi.




SASSARI: CONVEGNO OESSG “TRA STORIA E CONVIVENZA RELIGIOSA”

Sassari, sabato 30 aprile 2022, alle ore 9.15, presso l’auditorium Giovanni Paolo II del Seminario Arcivescovile di Sassari, si terrà il convegno dal titolo “Tra storia e convivenza religiosa”, organizzato dalla Delegazione di Sassari (Sezione Sardegna Nord) dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme OESSG, con il contributo della Fondazione di Sardegna e il patrocinio dell’Università di Sassari. Il convegno si aprirà con i saluti iniziali del Cav. Alberto Tavera, Delegato delegazione Sassari OESSG, S.E. Gr. Uff. Dott. Marco Cantoni, Luogotenente della Luogotenenza Italia Sardegna OESSG, Comm. Dott. Leonardo Tilocca, Preside Sezione Sardegna Nord OESSG

Seguiranno gli interventi dei relatori:
Sua Eccellenza Reverendissima Gr. Uff. Mons. Gianfranco Saba, Arcivescovo Metropolita di Sassari, Priore della Sezione Nord Sardegna OESSG, con una relazione dal titolo “L’arcidiocesi turritana e la convivenza interreligiosa”.
Prof. Alessandro Soddu, docente presso il Dipartimento di Storia, Scienze dell’Uomo e della Formazione dell’Università di Sassari, con una relazione dal titolo “Terra sarda e crociate. I sardi a Gerusalemme”.
Prof. Giovanni Strinna, docente presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche e Sociali dell’Università di Sassari, con una relazione dal titolo dal titolo “Il culto del Santo Sepolcro nel Mediterraneo e in Sardegna”
Comm. Monsignor Giancarlo Zichi, Arciprete del Capitolo Turritano, Priore della Delegazione di Sassari OESSG, con una relazione dal titolo “Le prime pietre di una convivenza interreligiosa. San Francesco”
Prof. Davide Scotto, docente presso il Dipartimento Asia, Africa e Mediterraneo dell’Università di Napoli “L’Orientale” con due interventi dal titolo “Pace e convivenza interreligiosa nell’esperienza e nelle opere del Cardinale Niccolò Cusano”.
Sua Eccellenza Gr. Uff. Dott. Marco Cantoni Luogotenente della Luogotenenza per l’Italia Sardegna OESSG con una relazione dal titolo “La convivenza interreligiosa oggi e l’opera dei Cavalieri e delle Dame dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme”

fondazione di Sardegna




“50 anni della nostra storia in rock”

Grande concerto a Paulilatino con leggende della musica rock

L’appuntamento è per lunedì 20 dicembre dalle 18 alle 22,30 nel teatro Grazia Deledda di Paulilatino. Parteciperanno alcuni musicisti di fama internazionale come John Macaluso, Francesco Caporaletti e Nazzareno Zacconi che si esibiranno in un liveshow di sicuro impatto, in cui saranno suonati alcuni grandi classici della musica rock intercalate da nuove composizioni. Quattro ore e mezza di grande musica: per Paulilatino è un importante ritorno agli eventi di richiamo internazionale, 50 anni della nostra storia in rock” è infatti organizzato dall’associazione Puntila in collaborazione con il Teatro Instabile e riprende il percorso iniziato con il mega-concerto del dicembre 2019 intitolato “Woodstock Legacy”. Un percorso poi interrotto dall’avvento della pandemia. 

“Il concerto del 2019 ha dimostrato il grande interesse dei sardi verso le iniziative di valore – spiega Antonio Vilardi, neo direttore artistico dell’associazione Puntila e anch’esso musicista di fama internazionale – abbiamo dovuto mettere in pausa l’intero progetto a causa del Covid ma non ci siamo mai, realmente fermati. Ora, con questa iniziativa, intendiamo rilanciare le attività di livello e ribadire la centralità di Paulilatino nell’organizzazione di grandi eventi, e di confermare le potenzialità della Sardegna nell’ospitare artisti che sono saliti sui palchi di mezzo mondo”.

I protagonisti. John Macaluso, ossia “Johnny Mac”, è un batterista che ha alle spalle una storia musicale notevolissima. Ha fatto parte dei Riot, dei Tnt, degli Ark e ha suonato per anni in tournée e negli album di una vera leggenda: lo svedese Yngwie Malmsteeen. 

E a proposito di chitarristi, a Paulilatino ci sarà Nazzareno Zacconi, uno dei più celebri virtuosi del tapping. Zacconi ha suonato con Kee Marcello, Jennifer Batten, Blaze Bailey, DoogieWhite. 

Al basso, ci sarà Francesco Caporaletti che è conosciuto per aver collaborato con altri numi tutelari del rock: Ian Paice, Uli John Roth e ora fondatore dei Black Banjo. 

Il cinese Xue Wen Gao, vincitore di numerosi premi in Europa e primo violoncellista dell’Orchestra filarmonica di Hong Kong, si unirà alla superband per dare nuova, diversa luce alla musica rock grazie al suo talento.

Antonio Vilardi, cagliaritano, organizzatore dell’evento, è salirà sul palco e proporrà la sua musica, quei brani che lo hanno portato a esibirsi in tutta Europa fino a raggiungere nel 2008 l’iconica Carnegie Hall, a New York. Nella sala da concerto più importante e famosa d’America, Vilardi fece vibrare le pareti col suo pianoforte. 

Il progetto. Vilardi intende ripercorrere la storia del rock in chiave italiana: anche il nostro Paese ha dato un forte contributo al genere musicale. “Con questo nuovo appuntamento si vuole mettere in evidenza l’italianità nel rock quale plus-valore – spiega il musicista cagliaritano – Ci siamo abituati a pensare al rock come a qualcosa di puramente britannico-statunitense, poi abbiamo scoperto che c’erano australiani e canadesi. Il nome inglese era garanzia di qualità e di sicuro richiamo. In realtà il rock è ricco di talenti italiani o di origine italiana con una percentuale incredibile e sulla quale non si è mai prestata attenzione, se non come una curiosità. 




Aristeo e SAT bandiscono quattro borse di studio per giovani ricercatori italiani residenti in Sardegna

SASSARI. Quattro borse di studio destinate a giovani ricercatori italiani residenti in Sardegna, legate all’ambito delle discipline storico-artistiche, al campo dell’archeologia, dell’archeo-astronomia e della divulgazione scientifica. La prima borsa, messa a disposizione dal Circolo Culturale Aristeo, darà la possibilità di svolgere attività di ricerca e catalogazione nel campo della grafica e della storia del costume in Sardegna, applicate alla figura del noto caricaturista sassarese Paolo Galleri (1919-2002), del quale il Circolo culturale detiene un fondo cospicuo.

Aristeo mette a bando una seconda borsa per attività di ricerca nel settore dell’indagine archeologica e archeo-astronomica, inquadrata strettamente all’ambito del progetto “La misura del tempo”, in atto dal 2011. Sempre al progetto “La misura del tempo” è rivolta una terza borsa messa in campo dalla Società Astronomica Turritana, mirata più specificamente agli aspetti astronomici. La SAT propone infine un’ulteriore borsa di studio legata alle attività de “La Scienza in piazza”, il più importante appuntamento di divulgazione scientifica del nord Sardegna che coinvolge università, scuole e associazioni.

Per ognuna delle quattro borse è previsto un importo lordo di 1500 euro, e tre mesi di attività. Requisiti di ammissione sono la cittadinanza italiana, essere residenti in Sardegna per tutto il periodo del progetto, non aver riportato condanne penali, essere laureati e non aver superato i trent’anni di età.

Le domande di ammissione dovranno pervenire esclusivamente in via telematica entro il 10 novembre 2021, mediante la compilazione del modulo da inviare in allegato rispettivamente agli indirizzi [email protected]  e [email protected].

All’interno della documentazione, il candidato dovrà inserire lo specifico progetto di ricerca, di massimo due cartelle, legato alle tematiche in oggetto. Il bando completo, il modulo e i dettagli di compilazione della domanda sono disponibili sul sito internet www.aristeo.org e su www.satsardegna.org, nelle cui pagine in breve tempo saranno disponibili gli esiti delle selezioni.




Gigi Casu alla guida dell’U15
Un altro pezzo di storia torna a casa

La Sassari Torres Femminile è fiera ed orgogliosa di annunciare il ritorno nel proprio organico di Mister Gigi Casu nella duplice veste di Mister della Under 15 e della categoria Esordienti.
Insegnante di scienze motorie di professione ma soprattutto allenatore di calcio. Suo è il primo segno nella storia del calcio femminile a Sassari e in Italia quando, negli anni ’90, è stato la guida della Torres Foss contribuendo alla vittoria del campionato di Serie A e portando alla città il suo primo fantastico Scudetto, assieme alla Coppa Italia e la Supercoppa italiana.

LE PAROLE DI GIGI CASU:
“Ciò di cui vado più orgoglioso è aver, per tanti anni, aiutato a crescere e formare ragazze che hanno vissuto carriere importanti, alcune di loro anche in Nazionale. Dopo aver lasciato il calcio femminile, è ormai da oltre 15 anni che mi dedico alla formazione di base e al settore giovanile. Ho iniziato al Latte Dolce per proseguire alla Lanteri e infine ho trascorso gli ultimi 7 anni come responsabile tecnico e allenatore del settore giovanile della Torres.
Sono felice di tornare in una società che mi ha regalato emozioni e non vedo l’ora di mettermi al lavoro per trasmettere a queste giovani calciatrici tutta la mia esperienza.”

LE PAROLE DI MASSIMILIANO RIBICHESU, RESPONSABILE DEL SETTORE GIOVANILE:
“Stavo cercando un tecnico che rispondesse a certi requisiti, il primo fra tutti il senso di appartenenza ad una città ed al nome Torres Femminile. L’occasione si è presentata quando ho saputo che mister Casu aveva lasciato la Torres maschile. Il perfetto binomio: Torres Femminile e il primo tecnico scudettato per crescere le campionesse del domani. A Gigi Casu personalmente devo dire grazie per avermi introdotto nel mondo del calcio a livello di settore giovanile. Con lui ho iniziato e vissuto quasi tutta la mia carriera da tecnico. Lui è sempre stato il Direttore di questi settori giovanili ed ora che le parti si sono invertite, lui mi ha detto SI’ senza pensare all’allievo ed al maestro. Lui rimane sempre il maestro a cui tutto l’ambiente rossoblù tiene a dire BENTORNATO ALLA TORRES MISTER GIGI CASU!”

La Società coglie l’occasione per ricordare che sono iniziate le attività dell’U15 e che le iscrizioni per le annate 2007/2010 sono aperte.




International Credit Mobility: la storia di Elisabetta e Valentino

Tre nuove borse di mobilità per la Tunisia

SASSARI. L’Università di Sassari ha pubblicato il nuovo bando dell’International Credit Mobility, che mette a disposizione tre borse per finanziare mobilità a fini di studio da trascorrere in Tunisia presso la Ecole Nationale d’Architecture et d’Urbanisme della Université de Carthage. Il bando (https://www.uniss.it/bandi/bando-erasmus-icm-mobilita-fini-di-studio-tunisia) in scadenza il 7 aprile alle 12.00, è destinato agli studenti e alle studentesse del Corso di laurea magistrale in Pianificazione e Politiche per la Città, l’Ambiente e il Paesaggio del Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica (DADU) dell’Ateneo di Sassari.

La storia di Elisabetta e Valentino

Chi ha provato quest’esperienza vorrebbe che non finisse mai. “Ci piacerebbe rimanere ancora qui. Non ci aspettavamo un periodo così bello e ricco”. Parola di Valentino Pulina ed Elisabetta Migheli, studenti del DADU dell’Università di Sassari, impegnati in un tirocinio a Tunisi proprio grazie all’International Credit Mobility. Lui di Ploaghe, lei di Sassari, entrambi sono iscritti all’ultimo anno del corso di laurea magistrale in “Pianificazione, politiche per la città, l’ambiente e il paesaggio”; sono arrivati nel Nord Africa a settembre dell’anno scorso, hanno seguito le lezioni (in parte in presenza e in parte a distanza, causa Covid) alla Ecole Nationale d’Architecure et d’Urbanisme de Tunis della Université de Carthage e tra gennaio e febbraio hanno conseguito 30 Cfu (crediti formativi universitari), corrispondenti a 4 esami. La loro esperienza prosegue con due mesi di tirocinio pratico, utile alla scrittura della tesi di laurea; la relatrice è la professoressa Silvia Serreli che si è spesa molto per agevolare il loro percorso formativo nel Nord Africa assieme ai docenti tunisini. “Dovremmo concludere il 30 aprile, ma speriamo di poter rimanere ancora con il progetto Ulisse per il quale abbiamo presentato domanda”. Quando la voglia di scoprire mondi nuovi entra nel sangue è difficile debellarla. Quando la mente si apre a ciò che altrimenti non avrebbe mai conosciuto, non si può più tornare indietro. “Questa è una cultura nuova, diversa. Siamo grati di essere qui”. 

Quattro esami e un tirocinio da 300 ore

Dopo aver imparato il francese nei primissimi mesi di permanenza a Tunisi, ora i due 25enni stanno completando 300 ore di tirocinio (organizzato dai due giovani di propria iniziativa) in due realtà molto diverse: Elisabetta Migheli sta lavorando in un ente pubblico, il Comune di Sidi Bou Said che pur essendo una municipalità a sé si configura come un distretto della popolosa Tunisi (un milione di abitanti). “Nella mia tesi faccio un confronto tra gli ambienti urbani, in ottica inclusiva, di Alghero e Sidi Bou Said, che ha 5mila abitanti ma di fatto è inserita in un contesto più ampio – spiega Elisabetta – Entrambe sono due città mediterranee costruite sul mare, che vengono vissute soprattutto d’estate quando arrivano i turisti. L’obiettivo del mio lavoro è ipotizzare in che modo queste due realtà possano essere dinamiche tutto l’anno”. Valentino invece è impegnato nella ricerca sul campo nell’ambito del “Centre régional de démocratie, de citoyenneté et de développement”, un progetto sostenuto dall’associazione “Ligue tunisienne pour la citoyenneté” in collaborazione con la fondazione tedesca Hanns Seidel. “Faccio una ricerca sociale in ambito urbano – racconta Valentino con entusiasmo – E’ un approccio sperimentale nel quale il pianificatore scende in piazza tra le persone e le interroga per trovare possibili soluzioni ai conflitti territoriali. Essere inseriti un percorso simile in Italia non sarebbe stato altrettanto facile e l’approccio sarebbe stato totalmente diverso ”. 

“Per il futuro non ci poniamo limiti”

Entrambi hanno conseguito una triennale in Pianificazione sempre all’Università di Sassari, e già durante quel periodo Valentino aveva sperimentato l’Erasmus for study a Lisbona, imparando il portoghese. Elisabetta invece non era partita all’estero per timore di perdere tempo e ritardare gli esami: “Ma tornando indietro lo farei”. “Il ventaglio di opportunità qui a Tunisi è molto grande – raccontano – I professori sono disponibilissimi, si sono sforzati molto per farci integrare. Si sono presi di cura noi e sappiamo che ciò è dovuto all’impegno dell’Università di Sassari e del nostro dipartimento. Non era facile per via del Covid, ma nonostante questo, tutto è stato organizzato nel migliore dei modi”. Il futuro dove sarà? “Non ci poniamo limiti. Potrebbe essere fuori dalla Sardegna, potrebbe essere dovunque”, concludono Elisabetta e Valentino all’unisono, che possono vantare nel curriculum anche la conoscenza dell’inglese.

L’International Credit Mobility

L’International Credit Mobility (ICM, https://www.uniss.it/ICM) è una misura del programma Erasmus+ finalizzata a promuovere le mobilità per studio, tirocinio, docenza e formazione da e verso le università situate nei Paesi partner del Programma, per accrescere l’attrattività degli atenei, favorire il processo di internazionalizzazione delle istituzioni coinvolte e creare nuove opportunità di scambio in tutto il mondo. I progetti dell’Università di Sassari per il biennio 2020-2021 sono stati finanziati dall’Agenzia nazionale Erasmus+ con oltre 500mila euro. Le borse che l’Università di Sassari accredita ai propri studenti in mobilità sfiorano gli 800 euro mensili, un importo cospicuo che è possibile raggiungere grazie al contributo della Regione Sardegna in aggiunta ai fondi UE.




“Sassari nella Storia”, un libretto scaricabile per scoprire le vite di donne e uomini legati alla storia della città

Scoprire e riscoprire la storia di Sassari attraverso il racconto delle vite delle persone di spicco che hanno avuto un legame con la città e che hanno contribuito a darle lustro. Così è nata la rubrica “Sassari nella Storia”, che ha animato per mesi la pagina Facebook Comune di Sassari – Cultura e che oggi è diventata un piccolo opuscolo scaricabile dal sito www.turismosassari.it per avere con sé le figure più importanti della storia della nostra città. Nelle pagine si raccontano figure legate alla città, che si sono distinte per le loro qualità artistiche e intellettuali.

Nella rubrica si è scelto di dare pari spazio a donne e uomini provenienti da vari ambiti: accademico, scientifico, sociale e così via, al fine di instillare curiosità nei lettori e nelle lettrici che vorranno magari continuare ad approfondire questi temi.

Nell’opuscolo sono presenti le storie di Eva Mameli Calvino, ricercatrice botanica; Zaira Coen, insegnante per la quale da poco è stata posizionata la prima pietra d’inciampo a Sassari; Adelasia Cocco, medica; Luigi Canepa, compositore; Annunzio Cervi, poeta; Ellen Giles, antropologa americana vissuta a Sassari; Giuseppe Biasi, pittore e incisore; Edina Altara, illustratrice e ceramista e, infine, Eugenio Tavolara, designer.

“Sassari nella Storia…” è una rubrica ideata e promossa dal Settore Politiche Culturali del Comune di Sassari nell’ambito delle attività previste dal progetto del Servizio Civile Universale “Raccontando Sassari”, realizzato dalle volontarie che hanno curato i contenuti del progetto durante il 2020: Erika Argiolas, Maria Rassu, Alessandra Spanedda e Dalila Speziga.