Lions Club Alghero: una storia lunga quarant’anni.

Lions Club Alghero: una storia lunga quarant’anni.

Lo scorso sabato i Lions algheresi hanno festeggiato il proprio quarantennale. 

Il Club venne infatti formalmente costituito, con il patrocinio del Club di Ozieri, il 16 ottobre 1982, data in cui venne consegnata la charter dal Governatore Brunello Brettoni.

Oggi, dopo quarant’anni, l’attuale presidente del Club, Marco Di Gangi, socio fondatore che, insieme ad altri venticinque uomini di buona volontà e di grande spirito di servizio, diede vita al Club cittadino, ricorda che il Lions Club Alghero nacque grazie al felice incontro di due medici dell’ospedale locale: il compianto Ruggero Colombino, direttore della divisione di Ostetricia, presenti alla serata la vedova signora Maria Assunta e la figlia Lara, e Lorenzo Zicconi, allora giovane radiologo, rispettivamente il primo presidente e segretario. 

Il Club ha celebrato questo anniversario in un’atmosfera di amicizia e solidarietà, alla presenza di numerosi rappresentanti dei club sardi, degli officer e dei numerosi ospiti. Hanno onorato l’evento con la propria partecipazione, il Presidente del Consiglio Regionale, Michele Pais, gli assessori del Comune di Alghero Alessandro Cocco e Giorgia Vaccaro, il comandante della Polizia locale Matteo Bertocchi, una delegazione del Rotary Club guidata dal Presidente Renato Giglio e il  Past Presidente del Panathlon Bruno Piccinini. 

Dopo la cerimonia di rito e i saluti agli ospiti, alle autorità civili, militari e lionistiche, il Presidente, dopo aver dedicato un saluto ai soci fondatori non più in vita e un ringraziamento a tutti i soci che hanno concorso a caratterizzare il percorso del sodalizio, ha ripercorso i momenti più emozionanti e importanti della storia del Club, sottolineando, in particolare, che questi quarant’anni costituiscono non solo un punto d’arrivo ma un punto di partenza per il Club, per continuare a promuovere la solidarietà nella comunità, impegnandosi attivamente per migliorare le condizioni di vita delle persone, all’insegna dello spirito di servizio che ci caratterizza. Tutto questo in un momento storico difficile e travagliato per l’intera Europa, nel quale molte delle certezze, che hanno caratterizzato finora la nostra esistenza, vengono messe in discussione e nuove ed impegnative sfide ci attendono.”

Fin dalla sua nascita il clubha dedicato la sua attività di servizio ad ambiti diversi: vanno ricordati i primi due services, primi di una lunga e fortunata serie. Il primo fu la donazione di un motocoltivatore all’associazione Primavera, impegnata nel recupero dei tossicodipendenti; il secondo, il restauro di due antiche lampade d’argento della Cattedrale di S. Maria. Da allora e, ininterrottamente per quarant’anni, l’attività dei Lions algheresi ha spaziato nei campi più diversi, rivolgendo l’attenzione alla comunità locale, a quella distrettuale e internazionale, rendendosi sempre partecipe di azioni incisive. Vale la pena ricordare l’ultimo service, quello dello screening per la prevenzione del diabete, 100 Piazze contro il diabete svoltosi nel mese di agosto con l’impiego del camper dei Lions e il supporto della ASL locale. Sin dai primi anni il club è stato insignito di diverse onorificenze con l’attribuzione di ruoli importanti sia per il Distretto 108 L sia per il Multidistretto 108 I.T.A.L.Y.  Nella valorizzazione dei legami con altre realtà lionistiche è da sottolineare la presenza di Igor Di Carlo, presidente del Lions Club Venaria Reale Host, con il quale, grazie all’iniziativa dell’amico Bruno Geraci, algherese di nascita, nell’attuale annata lionistica verrà stretto un patto di amicizia, come avvenuto già in passato. Infatti, nel 1992 il club si è gemellato con il Club Leones de Barcelona, nel 1998 ha stretto un patto d’amicizia con il club di Genova Sturla La Maona e nel 2018 con il Club Crotone Host. Importantissimo momento di crescita fu la nascita del LEO Club Alghero, sezione giovanile dell’associazione, nel 1985, e la sponsorizzazione del Club Lions di Ittiri nel 2012, rappresentato per l’occasione dal Presidente e da numerosi soci.

Molte anche le iniziative assunte con le altre realtà locali: tra esse vale la pena ricordare Il restauro dell’orologio del Campanile di Alghero, realizzato con il contributo dei quattro club cittadini: Rotary, Panathlon, Lions e Fidapa. 

La parte istituzionale e conviviale è stata deliziata dalla soprano Carmen Esposito e dal musicista Christian Cherchi che, oltre ad eseguire il nostro inno nazionale, hanno accompagnato la serata con piacevoli brani musicali. Come quarant’anni fa, quando alle signore fu donata una collana di corallo, in questa occasione, grazie alla generosità della signora Anna Meloni della gioielleria “La Corallina”, le gentili ospiti sono state omaggiate di un piccolo presente.

Numerosi i doni, i messaggi di auguri e le congratulazioni da parte di soci di altri club, del Governatore attuale, dei Past Governatori e di Sua Eccellenza, il Vescovo della diocesi Alghero-Bosa, Mauro Maria Morfino. Il Presidente Marco Di Gangi ha concluso la serata ringraziando tutti coloro i quali hanno contribuito al successo dell’evento.  




4 NOVEMBRE: GIORNO DELL’UNITÀ NAZIONALE E GIORNATA DELLE FORZE ARMATE

ANCHE L’ARMA DEI CARABINIERI HA PARTECIPATO OGGI ALLE CERIMONIE DEDICATE ALLA RICORRENZA DEL 4 NOVEMBRE. CON LA DEPOSIZIONE DI UNA CORONA D’ALLORO AL PARCO “EMANUELA LOI” AL MONUMENTO ALLE VITTIME DI TUTTE LE GUERRE DA PARTE DI DUE CARABINIERI IN GRANDE UNIFORME SPECIALE, SI SONO APERTE LE CELEBRAZIONI. IN PIAZZA D’ITALIA IL COMANDO PROVINCIALE DI SASSARI HA SCHIERATO UN PLOTONE IN ARMI INQUADRATO INSIEME AI COLLEGHI DELLE ALTRE FORZE ARMATE E DI POLIZIA, ESEGUENDO ANCHE IL SERVIZIO D’ONORE – COME È PREROGATIVA DELL’ARMA SECONDO LA LEGGE – AL FIANCO DEL LEGGIO DA CUI HANNO PROFERITO LE LORO ALLOCUZIONI IL PREFETTO E LE ALTRE AUTORITÀ PROVINCIALI, CON DUE MILITARI IN GRANDE UNIFORME SPECIALE.

IN UNO STAND ALLESTITO NELLA PIAZZA SONO STATI ESIBITI I MEZZI E LE ATTREZZATURE DEGLI ARTIFICIERI ANTISABOTAGGIO E SONO STATI DISTRIBUITI GADGET PER GRANDI E PICCOLI RITRAENTI LE IMAMGINI PIÙ CARATTERISTICHE DELL’ARMA: LO STEMMA ARALDICO E LA FIAMMA.




Cinema, “Storie di volti e di silenzi” ritorna a Cagliari con “Il muto contemporaneo”

CAGLIARI. Dal 6 novembre al 14 dicembre ritorna la rassegna cinematografica “Storie di volti e silenzi. La magia del cinema muto”, con una VI edizione dedicata all’eredità lasciata da questo straordinario periodo d’esordio del cinema che, con le sue forme espressive e le soluzioni stilistiche, ha influenzato non poco le produzioni di film di tutto il mondo fino ai giorni nostri.

Sono in calendario dodici serate al Centro culturale Hermaea di Pirri per un totale di tredici film, che saranno presentati e introdotti dagli interventi di critici ed esperti. Quindi evento finale il 17 dicembre nella Sala Castello dell’Hotel Regina Margherita a Cagliari, con tavola rotonda e sonorizzazione dal vivo del lungometraggio “Dr Plonk”.

Le opere selezionate attraversano generi il cui punto d’incontro è “Il muto contemporaneo”, caratterizzato dalla mancanza di dialoghi, e da un’evoluzione delle scene in cui ad accompagnare lo svolgimento della storia e le didascalie narranti è la sola presenza di rumori e di colonne sonore musicali.

La rassegna è organizzata dall’associazione culturale La macchina cinema (FICC) con la direzione artistica di Patrizia Masala, grazie al sostegno della Regione Autonoma della Sardegna, in collaborazione con le associazioni L’Alambicco ed Hermaea insieme ad altri partner nazionali e internazionali.

DATE E FILM. Il ciclo di appuntamenti sarà inaugurato domenica 6 novembre alle 17.30, con la proiezione dei film“La spia-The Trief” di Russel Rouse (1952, 64’) e “L’ultima follia” di Mel Brooks (1976, 84’). Mercoledì 9 novembre alle 20sarà proposto Sidewalk Stories” di Charles Lane (1989, 101’). Lunedì 14 alle 20 sarà offerta la visione di “Baraka” di Ron Fricke  (1992, 94’), e mercoledì 16 alle 20 quella di “Juha” di Aki Kaurismäki (1999, 73’).

Lunedì 21 novembre alle 20 la rassegna accoglie la pellicola di “Margarette’s Feast” di Renato Falcão (2003, 80’), e mercoledì 23 novembre alle 20, The Call of Cthulhu di Andrew Leman (2005, 47’). Lunedì 28 novembre alle 20 si terrà la proiezione del film “La Antena” di Esteban Sapir (2007, 100’). Mercoledì 30 alle 20 il film Lèmuri-Il bacio di Lilith di G. Virgadaula (2008, 80’).

Lunedì 5 dicembre alle 20 è in programma The Artist di Michel Hazanavicius (2011, 100’) e, per il 7 dicembre, alle 20, è in calendario “Blancanieves” di Pablo Berger (2012, 104’).

TEMI. Serata dopo serata si passa dalla spy-story sulla guerra fredda al comico sul meta-cinema, dall’omaggio al cinema chapliniano alle diversità culturali e alla bellezza della natura attraverso un viaggio in 24 paesi del mondo. In questi capolavori sono trattati, in una narrazione tra fantasia e realtà, il dramma dell’abbandono e la perdita del lavoro. Si passa dalla follia mutuata da un racconto di Lovecraft a un salto fantascientifico nel futuro, da una città i cui abitanti hanno misteriosamente perso la voce all’horror mitologico.

Saranno approfonditi i momenti legati alla fine della grande stagione del cinema muto, quando l’ingresso del sonoro mandò in rovina numerosi attori, e sarà analizzata la rivisitazione creativa in un altro spazio-tempo presente nella fiaba di Biancaneve. Tra i soggetti presi in esame ci saranno anche le malsane dinamiche familiari che tracimano in tragedia, l’emarginazione e la disabilità che portano a comportamenti devianti.

SERATA FINALE. L’appuntamento conclusivo si terrà il 17 dicembre, nella Sala Castello dell’hotel Regina Margherita a Cagliari, con diversi eventi speciali, a iniziare dal mattino con la tavola rotondaIl muto nel cinema sonoro” (10-12.30) coordinata dal Alessandro Faccioli dell’università di Padova, allo scopo di indagare questo affascinante mondo del muto contemporaneo. Interverranno Denis Lotti dell’università di Verona, Antioco Floris dell’università di Cagliari, Stella Dagna dell’università di Torino e Luca Mazzei dell’università Tor Vergata di Roma.

La rassegna si conclude in serata, alle 19, con il Cine-concerto dedicato al film Dr Plonk di Rolf de Heer (2007, 81’), introdotto alla vision da Alessandro Macis. L’opera sarà sonorizzata dal vivo attraverso le musiche originali di Guido Coraddu, da lui proposte al pianoforte assieme a Franziscu MeddaArrogalla in live electronics e Andrea Parodo al basso elettrico. L’ingresso è libero e gratuito per tutti gli appuntamenti della manifestazione.

Partner: Università di Padova, Università di Torino, Università di Tor Vergata Roma, Università di Cagliari, Università di Verona, Celcam Centro per l’educazione ai linguaggi del cinema degli audiovisivi e della multimedialità – Cagliari, Associazione Culturale L’Alambicco – Cagliari, Associazione Hybris – Centro Internazionale del Fumetto – Cagliari, IFFS International Federation Film of Societies, FICC Federazione Italiana dei Circoli del Cinema – Roma, Centro Regionale FICC Sardegna, Associazione culturale Hermaea – Cagliari, SNCCI Sindacato nazionale critici cinematografici italiani, CineCritica rivista di cinema, ANAC Associazione nazionale autori cinematografici, BookCiak Magazine Roma, CISESG Centro Internazionale Studi Europei Sirio Giannini di Seravezza CISLE Centro Internazionale Studi per le letterature Europee di Torino, FuoriAsse rivista multidisciplinare Torino, Istituto Luce




FRANCESCO PIU Trio   

H 21 venerdì 04 novembre 2022 

Cinema Teatro Santa Croce, piazza del Popolo (Berchidda)

Ancora un ospite, uno dei più interessanti ed apprezzati interpreti del fare musica in Sardegna, venerdì 4 novembre alle ore 21 sarà gradita presenza sul palcoscenico del Cinema Teatro Santa Croce di Berchidda. Tocca infatti a Francesco Piu – in versione trio accompagnato on stage da Gavino Riva e Paolo Succu – illuminare la platea con la sua musica e dare ulteriore linfa e corpo al progetto Insulae Lab che in Logudoro ha la base del suo centro di produzione ma non disdegna d’opinare artisti di livello vicini alle corde del sentito ed alla causa. 

Tutto accade, ed è ormai facile immaginarlo, grazie alla scintilla scoccata in Sardegna, proprio a Berchidda – piccola capitale sarda del jazz e patria natale di Paolo Fresu che di Insulæ Lab è direttore artistico – idea cui l’Associazione Time in Jazz ha dato anima cuore e gambe, lungo una rincorsa che ha portato a tagliare il traguardo  sino a far diventare la stessa Berchidda primo centro di produzione del jazz e della creatività artistica del Mediterraneo.

Produzioni originali e valorizzazione d’opere di valore, commistioni e suggestioni fra modi di intendere il jazz e di interpretarlo. Miscela vincente, innesto che rileva sul mosaico d’arte e d’arti che caratterizza l’Isola e il panorama jazzistico italiano e internazionale. Il trio ripercorre in chiave elettrica il meglio della produzione discografica di Francesco Piu, da “Ma-Moo Tones” del 2012 (prodotto dal grande Eric Bibb) a “Crossing” del 2019 passando per “Peace & Groove” (2016) scritto a quattro mani con lo scrittore di Orani Salvatore Niffoi.

Con il buon Piu ci sapranno il bassista Gavino Riva, storico musicista sassarese che vanta numerose collaborazioni (Billy Cobham, Antonello Salis, Metró, Piero Marras, eccetera) e Paolo Succu, allievo di Derek Wilson nonché uno dei più attivi musicisti della scena isolana (Apollo Beat, Tempi di Cris, Gavino Murgia ecc.).

Obiettivo? Suggerire alla gente che popola osserva e guarda il progetto Insulæ Lab una nuova strada da percorrere, mettendosi in ascolto e scoperta di ciò che solo apparentemente sembra altro rispetto all’iniziativa e che invece la permea ed appartiene.

Biografia

Francesco Più è “Una vera e propria forza della natura” almeno così lo ha definito la rivista Guitar Club. Chitarrista, cantante e autore classe 1981 from Sardinia, Francesco Piu è impossibile da catalogare e racchiudere in un solo genere: la sua musica è un mix esplosivo di blues, rock & soul che strizza l’occhio alla musica mediterranea, con i piedi ben piantati nella tradizione della black music e lo sguardo spalancato verso la contaminazione. Vent’anni “on the road” con otto album all’attivo e migliaia di concerti tra festival, teatri e club in Italia, Europa e puntate oltreoceano in Canada e USA dove ha rappresentato l’Italia all’International Blues Challenge di Memphis. Il palco è sempre stato il suo habitat naturale dove vivere aperture di prestigio da John Mayall a Johnny Winter, da Jimmie Vaughan a Joe Bonamassa e duetti emozionanti con alcuni dei suoi artisti di riferimento tra cui Tommy Emmanuel, Roy Rogers ed Eric Bibb, che è anche produttore artistico di “Ma-moo tones”, album del 2012 dell’artista sardo. Dopo gli ultimi due lavori “Crossing” e “Live in France”, in cui rimarca il suo eclettismo nell’ambito di un blues che guarda dichiaratamente al futuro, è pronto a calcare i palchi nelle sue varie formule, dalla dimensione one-man-band alla full band con dj e percussioni.




EDITORIA INDIPENDENTE, DA VENERDI A DOMENICA A SELARGIUS 

PRESENTAZIONE DI LIBRI, 

DIBATTITI, LABORATORI, 

MUSICA DAL VIVO

COMUNICATO STAMPA

Selargius, 02 novembre 2022 – Tre giornate dedicate all’editoria indipendente, con presentazione di libri, dibattiti, musica dal vivo, laboratori. Tutto questo è ‘S’Atobiu – Per immaginare un percorso di transizione dal capitalismo’, organizzato dall’Asce, l’associazione sarda contro l’emarginazione, dal Movimento per la Decrescita Felice, dalla Comunità – orto condiviso “Il pane e le rose”, dal ‘mercato contadino’, e in programma venerdì 4, sabato 5 e domenica 6 novembre nei locali dell’Asce a Selargius, sulla strada statale 387 km. 8.

L’idea di organizzare una tre giorni dedicata all’editoria indipendente è una sintesi di alcune esigenze che si intrecciano una con l’altra – spiegano gli organizzatori -. Vogliamo far emergere, in un momento così oscuro per le libertà individuali e collettive, quella luce che proviene da un’informazione libera, creare uno spazio che, sommandosi ad altri spazi già esistenti, possa formare una grande piazza in cui sia possibile confrontarsi e dove promuovere occasioni di incontro e di conoscenza che, anche facendo buon uso delle risorse tecniche a disposizione, travalichino lo stesso spazio fisico”.

Saranno presenti le case editrici Alegre, Alfa Edizioni, Catartica, Eleuthera, Nova Delphi libri, Artica.

Si comincia venerdì 4 novembre alle 16.45 con il dibattito su ‘Quale informazione per quale modello culturale’, con Sara Manisera, Marco Santopadre e in collegamento Riccardo Troisi e Radio Onda d’Urto.




La Rete delle Associazioni in Sardegna rinnova il direttivo

BORORE. Nata nel 2018 come movimento di popolo per una forte proposta di cambiamento, nella prospettiva di aprire una stagione di mobilitazione ampia e unitaria per una nuova rinascita in Sardegna, la “Rete delle Associazioni” è in un momento di particolare vivacità. Nei giorni scorsi, nella sede dell’Associazione Nino Carrus, a Borore, è stato rinnovato il Consiglio direttivo che ha eletto all’unanimità i nuovi organi statutari.

A ricoprire la carica di presidente è Giovanni Antonio Sanna di Ozieri, attuale vice presidente del Gal Logudoro Goceano, che sostituisce Fausto Mura, il quale ha avuto l’importante intuizione di dar vita alla Rete delle Associazioni. Vice presidente è Rita Zaru, sindaca di Noragugume e rappresentante dei “Borghi autentici Sardegna”. La carica di segretario va a Enzo Cugusi di Gavoi, già presidente dell’Associazione Antonio Gramsci di Torino.

Fanno parte del nuovo Direttivo: Salvatore Buttu di “Sardegna di Dentro”; Antonella Chessa di “Comuni in Estinzione”; Simone Ciferni di “Lollove Uniamoci”; Danilo Lampis di “Animu Ortueri”; Benedetto Meloni di “Terras”; Fausto Mura della “Nino Carrus”; Annalisa Vulpiani di “Badde Salighes”.

Sono oltre quaranta le associazioni che aderiscono alla Rete con l’obiettivo di produrre benessere e nuovo sviluppo grazie a un’alleanza tra città e paesi, tra coste e Sardegna interna, affinché a crescere possa essere tutta l’isola.

Nell’assemblea del 15 ottobre scorso, a Macomer, sono già state confermate le azioni su cui concentrare le attività. Tra i punti cardine si palesano la “Centralità delle zone interne”, il “Contrasto alle disuguaglianze sociali e territoriali”, la “Lotta al grave fenomeno dello spopolamento”, “Uno sviluppo che superi il dualismo tra aree interne e poli urbani”.

“Lavoreremo inoltre – hanno affermato i dirigenti – per un coinvolgimento fattivo di altre associazioni su tutto il territorio regionale. La nostra rete di antenne sociali deve crescere e diffondersi su tutto il territorio della Sardegna”.




Sennori festeggia il suo Moscato guardando ai “Chent’annos”

SENNORI. Un lungo weekend per chiudere in bellezza i festeggiamenti dei 50 anni del Moscato DOC guardando ai “Chent’annos”, cioè al futuro della Romangia. Il 4, 5 e 6 novembre Sennori celebra i suoi tesori. Non solo vino, olio e pane, ma anche i preziosi ricami e i delicati intrecci, capaci di coniugare evocazioni narrative e competenze tecniche. Il tutto all’insegna della promozione del territorio, offrendo nuove visioni di un luogo che può diventare davvero un punto di riferimento del settore a livello nazionale. Saranno coinvolte istituzioni, realtà produttive, operatori culturali tra degustazioni, convegni, mostre, esposizioni, trekking urbano, intrattenimento e musica dal vivo.

Il ciclo di appuntamenti è organizzato con il sostegno e il contributo del Comune di Sennori, è inserito all’interno del percorso “Salude e Trigu” della Camera di Commercio Nord Sardegna e gode del patrocinio dell’Associazione nazionale “Città del vino” e dell’Associazione “Turismo del Vino Sardegna”.

«Quest’anno il territorio ha goduto di una grande visibilità attraverso questa tipologia di eventi – ha affermato il sindaco Nicola Sassu – pensiamo di essere sulla strada giusta se vogliamo che la Romangia acquisisca un ruolo di primo piano, come merita, nel panorama enoturistico ed enogastronomico italiano. Anche per questo abbiamo invitato personalità di calibro nazionale. Ma per noi è solo il punto di partenza».

Il ricco programma prende il via VENERDÌ 4 novembre alle 17 in Casa Sisini con l’inaugurazione, alla presenza dell’Amministrazione comunale, della mostra del Costume tradizionale a cura del laboratorio Piroddu, che riporterà in vita gli ambienti dell’antica abitazione, restaurati e restituiti alla comunità sotto forma di stanze della memoria, tra ricami, plissettature e preziosi tessuti. L’esposizione sarà fruibile anche sabato e domenica.

Alle 19 la manifestazione si sposta negli spazi della Biblioteca comunale per il Concerto D’Archi del Trio Kadossène (Silvia Congia violino, Mauro Farci violino, Tommaso Delogu viola), dedicato alla “Musica d’autunno”, che allieterà le degustazioni degli ottimi prodotti locali a cura della Confraternita del Moscato Sorso Sennori, Cantina Fara, Cantina Sorso Sennori, Cantina Nuraghe Crabioni, Viticoltori di Romangia.

SABATO 5 novembre, alle 10.30, il convegno “Viaggio nell’Italia del vino” si terrà nell’Auditorium dell’IPSAR in via Cedrino 1 a Sassari, interamente dedicato allo stato dell’arte dell’enoturismo e alle sue grandi potenzialità per lo sviluppo sostenibile del territorio.

A porgere i saluti istituzionali saranno il sindaco Nicola Sassu; la vicesindaca e assessora alla Cultura Elena Cornalis; il coordinatore Città del vino della Sardegna, Giovanni Antonio Sechi; il presidente nazionale Città del vino, Angelo Radica; la dirigente Ipsar, Antonella Piras; il consigliere regionale Piero Maieli. Nel ruolo di moderatrice parteciperà Iole Piscolla, giornalista e responsabile Area Turismo e progetti dell’Associazione nazionale Città del vino.

«Come consigliera nazionale Città del vino con delega all’Enoturismo mi inorgoglisce avere ospiti eccellenti che approfondiscono un tema a noi molto caro per l’economia del territorio – ha spiegato Elena Cornalis –. La scelta dell’Istituto Alberghiero non è casuale. Pensiamo che sia fondamentale coinvolgere i ragazzi che si stanno formando, oltre che le cantine e il movimento dell’enoturismo».

Interverranno inoltre Roberta Gabrielli, senior project manager Nomisma; Nadia De Santis, ideatrice di “Wineapp” e rappresentante dell’associazione “Le donne del vino”; Antonella Viglietti, responsabile dell’ufficio progetti UE e strategici della Camera di Commercio Nord Sardegna; Alessandra Seghene, presidente del Consorzio di tutela del moscato; l’enogastronomo Mario Sechi; il comunicatore enogastronomico Tommaso Sussarello.

Ospite d’onore, in collegamento streaming da Bruxelles, sarà Magda Antonioli, presidente dell’Osservatorio turistico nazionale e vice presidente dell’European Travel Commission, docente all’Università Bocconi di Milano e direttore del Master in Economia del turismo. A portare l’esperienza dei produttori locali sarà invece Laura Fiori, che parlerà della storia della Cantina Sorres. L’intervento conclusivo è affidato a Giammario Tosi, presidente della Confraternita del Moscato Sorso Sennori.

I ragazzi dell’Ipsar proporranno un saggio della loro formazione attraverso il servizio ricezione offerto durante la conferenza, e quindi nel pranzo conclusivo, realizzato sotto la guida dei docenti con l’utilizzo di prodotti del territorio in abbinamento ai vini delle cantine locali, con una particolare attenzione al moscato.

Nel pomeriggio si rientra in paese per l’appuntamento con il Trekking urbano, con partenza alle 16 dal Centro Servizi Rosa Gambella. Il doppio percorso “dalle credenze ai cassetti” e “Nuda Terra” sarà un omaggio agli uomini e alle donne che hanno custodito e tramandato i segreti del fare. Il Trekking Urbano è realizzato con il contributo della comunità di Sennori e dell’associazione culturale Il Lentischio, con il racconto fotografico realizzato da Davide Virdis e Andrea Lupi. Il percorso sarà dotato di QRCode e rimarrà allestito in maniera permanente.

Alle 16.45, al Centro Culturale Pazzola, sarà inaugurata l’installazione “Radici” a cura della giovane artista locale Battistina Casula.

Alle 17 la Biblioteca Comunale accoglierà la Presentazione dell’Osservatorio sull’Enoturismo e della Legge regionale sull’Enoturismo in Sardegna, a cura di Iole Piscolla, Roberta Gabrielli, Giovanni Antonio Sechi e Piero Maieli, che ne illustreranno la recente attuazione e l’iter burocratico per le cantine che vogliono fare enoturismo. Modera Elena Cornalis.
Alle 19 al Centro Culturale Pazzola, Maria Paola Cordella presenta il docufilm Romangia, ricami di terra tra cielo e mare” realizzato con la Pipe Studios e la direzione organizzativa di Sardobarda. È la versione completa di un lavoro che già ad aprile aveva suscitato forti emozioni durante la proiezione della prima parte.

DOMENICA 6 novembre il Centro Culturale Pazzola sarà teatro, a partire dalle 10, di Giocheria per bambini e di un’Estemporanea di ricamo, mentre alle 12, il duo Giovanni Antonio e Patrizio proporrà il concerto bucolico “Musica delle Piante”, un cameo eccezionale che sorprenderà il pubblico nell’esperienza di riconnessione con la natura.

Quindi alle 13 degustazioni affidate alle aziende del territorio, che proporranno le specialità della Romangia. Nel pomeriggio, alle 16, sarà riproposto il docufilm Romangia, ricami di terra tra cielo e mare”, a cura di Maria Paola Cordella e Pipe Studios.




Sassari, la lingua Turritana ha finalmente un suo standard

L’Istituto Camillo Bellieni ha presentato la versione definitiva delle regole di scrittura e di pronuncia dopo mesi di incontri con le popolazioni di Sassari, Porto Torres, Sorso e Stintino, confrontandosi con esperti, autori, operatori linguistici e insegnanti

SASSARI. «Un saruddu a tutti canti. Soggu sassaresa in ciabi e in chisthu mamentu soggu cuntenta d’assé cun tutti voi pa’ la prisintazioni di lu Sassaresu, di li maneri d’ischribillu e fabiddallu». Con queste parole l’assessora alla Cultura del Comune di Sassari, Laura Useri, lunedì sera nella Sala conferenze di Largo infermeria San Pietro ha introdotto a sorpresa in vernacolo cittadino la presentazione dello Standard ortografico ufficiale della lingua Turritana.

D’ora in poi anche il Sassarese avrà le sue regole di scrittura riconosciute ufficialmente. Dopo questi singolari saluti istituzionali, la versione definitiva dello standard è stata presentata dai relatori Maurizio Virdis, accademico e linguista dell’Università di Cagliari, Mario Marras, docente, autore ed esperto di lingua sassarese, e Riccardo Mura, fonetista ed esperto di gallurese, variante che, con le sue specificità e le differenze, costituisce da un punto di vista linguistico l’area sardo-corsa assieme al turritano.

In questi mesi di lavoro, a farsi carico della supervisione del progetto è stato l’Istituto Camillo Bellieni, in rappresentanza del quale è intervenuta la presidente Maria Doloretta Lai, che insieme al direttore scientifico Michele Pinna ha curato la fase operativa e coordinato gli esperti.

«Come Is.Be siamo molto soddisfatti del risultato raggiunto – ha affermato Lai –, il risultato di un lavoro lungo e impegnativo, che è anche un punto di partenza importantissimo per restituire dignità alla variante del Sassarese. Così come, per volontà della Regione, si è deciso che debbano averla tutte le minoranze alloglotte presenti in Sardegna». Tra le figure istituzionali presenti in sala, anche del dirigente del settore Cultura del Comune di Sassari, Alberto Mura.

La standardizzazione ortografica è uno strumento che potrà essere utilizzato per implementare l’insegnamento del Sassarese, in particolar modo nelle scuole, oppure in corsi rivolti agli adulti che abbiano interesse a specializzarsi nel settore. Il numero dei fruitori del turritano infatti non è da sottovalutare. L’ampia platea è costituita da operatori linguistici, poeti, scrittori, cantanti folk, educatori e sceneggiatori teatrali. C’è un vivo interesse quindi, che nel corso della presentazione è stato reso manifesto dagli interventi del pubblico, in un acceso dibattito che ha coinvolto appassionati, uomini di cultura, autori e insegnanti.

Le principali comunità interessate dalla parlata turritana sono Sassari, Sorso, Porto Torres e Stintino, che nelle scorse settimane sono state coinvolte in incontri pubblici per portare la popolazione a conoscenza dell’iniziativa, raccogliere feedback e suggerimenti.

«Come coordinatori del progetto non possiamo far altro che essere contenti di aver preso parte a questo momento storico – ha proseguito Doloretta Lai –. Il gruppo di lavoro, compatto, appassionato, ha sviscerato in maniera capillare tutto ciò che esiste di scritto sul sassarese, scovando anche documenti inediti».

Il progetto è stato presentato dal Comune di Sassari nell’ambito dell’avviso pubblico inerente l’assegnazione dei “Fondi per promuovere la standardizzazione ortografica del sassarese, del tabarchino e del gallurese” (Legge 22 del 2018), quale beneficiario del contributo erogato dalla Regione Autonoma della Sardegna.




Bullismo, il Festival Interagendo porta a Sassari lo spettacolo ispirato alla vita di Michele Ruffino

Giovedì 27 ottobre e in replica venerdì 28 in matinée per le scuole, l’associazione Music&Movie presenta all’Auditorium Provinciale “Sono solo nella stanza accanto” prodotto dalla compagnia milanese Eco di Fondo

Interverranno i genitori di Michele, Maria Catrambone Raso e Aldo Ruffino

SASSARI. Di bullismo si può morire. È il caso di Michele Ruffino, gettatosi da un ponte dopo essere stato umiliato e vessato dai compagni di scuola sotto continue torture psicologiche perpetrate come un gioco. Alle sue vicende è ispirato l’intenso lavoro teatrale “Sono solo nella stanza accanto” realizzato dalla compagnia milanese Eco di Fondo, che giovedì 27 ottobre alle 21, e in replica venerdì 28 ottobre alle 9.30 (in doppia versione matinée per le scuole),arriva all’Auditorium provinciale di Via Monte Grappa, a Sassari, con lo scopo di informare le giovani generazioni affinché certe tragedie esistenziali non debbano più ripetersi.

L’iniziativa è inserita all’interno del cartellone del Festival Multidisciplinare INTERAGENDO organizzato dall’associazione Music&Movie, in collaborazione per questo speciale evento con l’associazione piemontese Miky Boys ODV, fondata da Maria Catrambone Raso dopo la morte del figlio Michele, con la quale la donna porta avanti a livello nazionale un grande lavoro di sensibilizzazione verso i drammi sociali del bullismo e del cyber-bullismo.

La trama della rappresentazione vede protagonisti due gamer adolescenti, i quali iniziano a sospettare che un loro compagno di gioco on line, assente da qualche giorno, sia il ragazzo suicida di cui parlano tutti i media. Il dubbio fa precipitare i due giovani in un vortice da cui riemergono solo confessando bugie, paure, desideri e segreti indicibili. Ma anche scoprendo un contatto più intimo e diretto con l’altro, pur non essendosi mai visti, protetti dagli avatar e da un mondo virtuale che si rivela mostruosamente simile a quello reale.

Coprodotto da Eco Di Fondo/Caterpillar, lo spettacolo porta in scena a Sassari Edoardo Barbone ed Eugenio Fea per la regia di Giacomo Ferraù e Tobia Rossi, autore dei testi. Il 23 febbraio 2018 Michele Ruffino, appena diciassettenne, si era gettato dal ponte di Alpignano, in provincia di Torino, perché i compagni di scuola lo definivano ‘storpio’, ‘zoppo’, ‘sfigato’ a causa di una lieve disabilità fisica, fino a rendergli la vita impossibile.

All’Auditorium saranno presenti entrambi i genitori della vittima, Maria Catrambone Raso e Aldo Ruffino, che a fine spettacolo dialogheranno con Maria Paola Curreli (ex Dirigente Scolastica e attivista Agedo) e Roberto Manca, direttore artistico di Music & Movie.

Eco di fondo è una compagnia nata a Milano nel 2009 ad opera di Giacomo Ferraù e Giulia Viana, due giovani attori diplomati all’Accademia dei Filodrammatici meneghina, riuscita a catalizzare l’interesse del pubblico e della critica in un rapido crescendo, aggiudicandosi tra l’altro il Premio ANPI Cultura 2008 Ovest Ticino e, per Ferraù, il Primo premio nazionale e internazionale di regia Fantasio Piccoli 2010. Per info e prenotazioni sul serale del 27 ottobre è disponibile il numero 3401846468.




Al Teatro Civico di Alghero le musiche di Antonio Simon Mossa

Il 28 ottobre un evento in anteprima organizzato dall’Is.Be alla riscoperta del grande intellettuale sardo negli aspetti inediti di compositore, etnomusicologo e arrangiatore

ALGHERO. In tanti conoscono la figura di Antonio Simon Mossa per le qualità di politico e ideologo dell’indipendentismo sardo, di architetto e regista, di scrittore e giornalista. Una personalità poliedrica che, si scopre eccellere altrettanto straordinariamente, nelle doti di compositore, etnomusicologo e arrangiatore. Questo aspetto inedito sarà approfondito in anteprima venerdì 28 ottobre, alle 19, al Teatro Civico di Alghero nel corso dell’evento “Le musiche di Antonio Simon Mossa: la musica applicata e gli appunti etnomusicologici”, organizzato dall’Istituto Camillo Bellieni di Sassari in collaborazione con l’Archivio Simon Mossa e la Società Umanitaria Cineteca Sarda, con il patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna e del Comune di Alghero.

L’iniziativa confluirà in un vero e proprio concerto con l’esecuzione delle partiture, alcune di musica applicata connesse all’attività di regista cinematografico, altre legate alla sua attività giovanile di band leader in qualità di compositore e arrangiatore.

Il programma prende il via con i saluti istituzionali del governatore Christian Solinas, del presidente del Consiglio regionale Michele Pais e del sindaco di Alghero, Mario Conoci. Interverranno i relatori Pietro Simon, che parlerà della genesi e dello sviluppo di questo aspetto inedito di Simon Mossa, poi il musicista Battista Giordano, che illustrerà i lavori di compositore di Simon Mossa, che vanno dalla musica cosmopolita alle radici. Seguiranno Riccardo Campanelli, fotografo ed esperto di cinematografia, Nadia Rondello in rappresentanzadella Società Umanitaria di Alghero, Antonello Nasone, filosofo e studioso di Simon Mossa e Michele Pinna, direttore scientifico Is.Be.

Il concerto, organizzato dall’Is.Be insieme a Pietro Simon, curatore dell’archivio Simon Mossa e al compositore Battista Giordano, proporrà una seconda raccolta di partiture che riguarda gli studi etnomusicologici, con trascrizioni del “mi e la”, i canti della Planargia e canti sardi indistinti trascritti polifonicamente e melodicamente, per proseguire con uno sviluppo musicale costituito da arrangiamenti e nuove composizioni di Battista Giordano ispirate al lavoro di Simon Mossa.

L’esecuzione dei brani è affidata ad Antonella Chironi al pianoforte, all’orchestra d’archi Glareano, all’ensemble di voci dal coro diretto da Silvio Carobbi e Alessandro Schirano al clarinetto.

L’ingresso è gratuito su prenotazione. Gli interessati possono chiamare lo 079230268 (dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 13) o scrivere a [email protected] indicando il numero delle prenotazioni e i nominativi.

Per maggiori approfondimenti, il programma completo è visionabile al seguente link: https://www.istituto-bellieni.it/le-musiche-di-simon-mossa-la-musica-applicata-e-gli-appunti-etnomusicologici/