Sassari, il 24 ottobre la presentazione dello Standard ortografico ufficiale

Dopo mesi di confronti pubblici e incontri a Sassari, Sorso, Porto Torres e Stintino, l’Is.Be presenta la versione definitiva delle regole di scrittura del turritano

SASSARI. Il momento è finalmente arrivato: chi volesse scrivere in sassarese oggi ha a disposizione delle regole precise a cui fare riferimento. Può sembrare ben poca cosa, ma i fruitori di questo vernacolo sono molto più numerosi di quanto si pensi, tra operatori linguistici, poeti, scrittori, cantanti folk e sceneggiatori teatrali.

Lunedì 24 ottobre alle 17, nella Sala conferenze dell’assessorato alla Cultura del Comune di Sassari (largo infermeria San Pietro), sarà presentata la versione ufficiale definitiva dello Standard ortografico della lingua turritana. È un importante traguardo che arriva dopo mesi di impegno e di confronto con studiosi e cittadini, per un atteso progetto preso in carico dal Comune di Sassari e coordinato dall’Istituto Camillo Bellieni, da oltre trent’anni impegnato in attività di promozione e valorizzazione della lingua e della cultura sarda, che durante l’estate ha lavorato assiduamente per perfezionare la bozza presentata nel mese di luglio.

I contenuti dell’iniziativa sono stati portati all’attenzione di tutte le principali comunità interessate dalla parlata alloglotta, grazie a incontri pubblici realizzati a Sassari, Sorso, Porto Torres e Stintino, al fine di rendere noto lo stato di avanzamento dei lavori e di valutare pareri e reazioni della popolazione. Alla discussione hanno partecipato appassionati, uomini di cultura, autori, musicisti e operatori linguistici e del teatro.

L’Is.Be ha raccolto e analizzato suggerimenti, riflessioni e feedback fino al termine ultimo del 30 settembre, per comprenderne il valore ed eventualmente apportare ritocchi e migliorie allo standard già abbozzato.

La versione ortografica definitiva sarà presentata dai relatori Maurizio Virdis, accademico e linguista dell’Università di Cagliari, Mario Marras, docente, autore ed esperto di lingua sassarese, e Riccardo Mura, fonetista ed esperto di gallurese, idioma che unitamente al turritano, nel nord Sardegna, costituisce linguisticamente l’area sardo-corsa.

Alla presenza del dirigente del settore Cultura, Alberto Mura, e dopo i saluti istituzionali della assessora Laura Useri che farà gli onori di casa, a introdurre il lavoro sarà Michele Pinna, direttore scientifico Is.Be, che insieme alla presidente Maria Doloretta Lai ha coordinato la fase operativa e gli specialisti durante tutto il percorso. Il progetto è stato presentato dal Comune di Sassari nell’ambito dell’avviso pubblico inerente l’assegnazione dei “Fondi per promuovere la standardizzazione ortografica del sassarese, del tabarchino e del gallurese” (Legge 22 del 2018), quale beneficiario del contributo erogato dalla Regione Autonoma della Sardegna.

L’ingresso all’incontro è libero e gratuito. Per informazioni sono disponibili gli uffici del Settore politiche culturali ai numeri 079 279970 – 079 279958 o all’indirizzo email [email protected].




Danza a Sassari tra ologrammi e intelligenze artificiali, Livia Lepri accolta tra gli applausi

Al Verdi la prima assoluta di “#the game”: il festival della danza d’autore “Corpi in movimento” ha concluso sabato la XIX edizione con uno spettacolo di grande complessità firmato Estemporada, che vuol essere un invito a non avere paura del futuro

SASSARI. “No, non ti sto spiando, sono progettata per proteggere la tua privacy”. Una voce artificiale irrompe in sala al Teatro Verdi di Sassari e, nonostante il tentativo rassicurante, provoca una certa inquietudine. Il timbro vocale è di Alexa, l’intelligenza artificiale, i cui circuiti luminosi volteggiano sul palco tra due danzatrici dai costumi avveniristici, ad indicare che il futuro è già qui.

All’improvviso appare una figura luminosa che inizia a danzare accanto alle tre protagoniste. L’immagine sembra quasi criptata ma la sensualità delle movenze e la sagoma sono inconfondibili: è Livia Lepri, notissima coreografa della compagnia Estemporada di Sassari, ideatrice dello spettacolo.

Anzi no, è il suo ologramma, magicamente prodotto grazie a un complesso gioco di luci. Il sincronismo è perfetto, e i movimenti ipnotici della danza sembrano quasi tranquillizzare gli spettatori, in un ritmo ammaliante che è l’invito ad accettare questo nuovo mondo, questo nuovo gioco fatto di interazioni, “the game”.

È “Lo Stato della Materia #thegame”, l’ultimo lavoro ideato da Livia Lepri per la compagnia Danza Estemporada, presentato in prima assoluta sabato scorso al Verdi come spettacolo conclusivo del festival “Corpi in movimento” 2022.

Gli applausi arrivano scroscianti, ma solo a fine serata, quando la coreografa saluta il pubblico sul palco assieme alle danzatrici e agli scenografi e costumisti. Gli spettatori hanno atteso in silenzio fino all’ultimo momento, perché i sensori di Alexa sono sensibilissimi e si attivano con il battito.

Tutto è studiato per evidenziare un futuro pressante fatto di nuovi media, intelligenze artificiali e tecnologia, senza mai dimenticare l’origine, e quindi la coscienza di un ritorno alla natura di esseri viventi. Un senso di libertà pervade il finale, quando la proiezione di cavalli al galoppo lungo praterie sconfinate straborda volutamente addirittura dal quadrato del palcoscenico.

«Sono davvero grata che il messaggio sia passato, che è quello di non avere paura del futuro – ha affermato Lepri –. È stato un lavoro molto complesso, lungo, ma tanto gratificante perché mi sono circondata di grandi professionalità. Sono tre anni che ci lavoriamo. L’ologramma ha richiesto una lunga gestazione perché doveva interagire non solo con le danzatrici in carne ed ossa ma anche con i sensori di Alexa”.

Le scenografie e i costumi sono a cura di Fabio Loi, lo studio digitale e il progetto olografico sono di Francesco Dessì e Stefano Campus, il disegno luci è affidato ad Adriano Marras e la parte tecnica è a cura di Toni Grandi. Ora la compagnia Estemporada partirà in Albania, dove in settimana, presenterà a Tirana il prequel de “Lo stato della materia #ilmutaforme”.

“Per me è stato un onore chiudere il festival di DanzeventiCorpi in movimento” – ha proseguito Livia Lepri – perché è un festival di grande spessore. E realizzare una prima nazionale per la mia città dove io lavoro, dove svolgo la mia esistenza umana e creativa è stato un onore. Quindi adesso voleremo in Albania e in altre parti d’Italia, sperando di essere presenti a noi stessi”.

Il festival è organizzato dall’associazione Danzeventi con il patrocinio e il sostegno del Mic, della Regione Autonoma della Sardegna, della Fondazione di Sardegna, del Comune di Sennori e del Baretto di Porto Ferro,e la collaborazione del Teatro Verdi, del Rotary Club Sassari Nord e della Comes.




Bessude, un convegno Is.Be per ricordare Luigi Nieddu

Il 22 ottobre in sala consiliare interverranno Alberto Contu, Michele Pinna, Mario Carboni, Antonello Nasone e Angelo Castellaccio

BESSUDE. È stato certamente uno degli intellettuali più fertili a cui il paese di Bessude abbia dato i natali nel secolo scorso. Luigi Nieddu era un illuminato docente di materie letterarie, uno storico del sardismo e del socialismo e un interprete originale della figura di Antonio Gramsci. Alla sua statura di uomo, di studioso e di laico è dedicato il convegno che si terrà il 22 ottobre alle 16.30, nella sala Consiliare di Bessude a cura dell’Istituto Camillo Bellieni di Sassari, con il patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna e del Comune di Bessude.

A rievocare la figura dell’illustre bessudese scomparso lo scorso anno, sarà l’intervento d’apertura di Alberto Contu che parlerà della “Rilettura di Gramsci effettuata da Luigi Nieddu nelle sue pubblicazioni”, poi Michele Pinna, che proporrà “Ricordi e aneddoti” e Mario Carboni, che tratterà la “Genesi del sardo-fascismo: il Lussu responsabile secondo Nieddu”.

La serata proseguirà con gli interventi di Antonello Nasone su “Bellieni, Puggioni e la tradizione del sardismo sassarese nell’opera di Luigi Nieddu”, e si concluderà con la relazione di Angelo Castellaccio “In ricordo di Luigi Nieddu”. L’evento è realizzato con il contributo della RAS.

Classe 1924, conosciuto per essere un libero pensatore non di rado anticonformista, Nieddu era profondamente appassionato di studi storici e aveva potuto dedicarsi alla pubblicazione di numerosi volumi sul sardismo, sul socialismo e l’autonomismo, e in particolar modo sulle origini del fascismo in Sardegna.

Tra le sue opere sono da ricordare “Camillo Bellieni-Psd’Az e Repubblica Federale”, “L’altro Gramsci”, “Le origini del socialismo riformista nella provincia di Sassari”, “Antonio Gramsci: Storia e Mito” e “L’ombra di Mosca sulla tomba di Gramsci”, un titolo inequivocabile sul fuoco amico sparato a tiro incrociato alle spalle dal grande pensatore di Ales, avversato nell’ombra – nella visione di Nieddu – dagli stessi compagni stalinisti nel momento di maggior resistenza ideologica e fisica all’oppressione della dittatura fascista.




Corpi in movimento, “Trust” in esclusiva regionale con la sensualità di Maria Cossu e Giuliana Mele

All’artista di origini sarde la Spellbound ha dedicato un’intera opera firmata da Mauro Astolfi per i vent’anni di attività con la compagnia; ad aprire le danze è stato Andrea Zardi con “GRNDR_Date No One” per ArtGarage

Maria Cossu

SASSARI. Valeva davvero la pena domenica andare al Teatro Verdi di Sassari per il festival “Corpi in movimento”, dove la Spellbound Contemporary ballet ha concesso in esclusiva regionale, l’ultima creazione di Mauro Astolfi, “Trust”, anticipata da un pezzo interamente dedicato a una grande professionista come Maria Cossu, danzatrice di origini sarde che è diventata un po’ il cuore storico della compagnia romana.

Maria ha interpretato magistralmente questo assolo creato appositamente per lei, dal titolo “Unknown Woman” (donna sconosciuta), come duplice omaggio ai vent’anni di attività della danzatrice con la Spellbound, che sono coincisi con i venticinque anni di vita della compagnia. Un lavoro raramente offerto al pubblico se non nelle occasioni speciali.

«In tutti questi anni, inseguirla è stato possibile solo con gli occhi e con il cuore – ha dichiarato Astolfi riferendosi alla Cossu – ogni volta è come se ci ripresentassimo e ci chiedessimo per la prima volta il nome. Siamo ancora in sala come due sconosciuti ma camminiamo sempre insieme».

Il secondo spettacolo, “Trust”, è stato eseguito in esclusiva regionale per il festival prodotto da Danzeventi. È la creazione più recente di Astolfi per Spellbound, in cui la sensualità e il talento di Maria Cossu e Giuliana Mele si fondono nella penombra tra abbracci e separazioni in un gioco intrecciato tra caratteri diversi, un confronto tersicoreo tra due anime femminili, nutrito dalla profonda necessità di capirsi e incontrarsi.

Maria Cossu e Giuliana Mele

«Siamo davvero felici di tornare in questo festival, che ha un calendario molto ricco e che affonda le sue radici in diversi territori della Sardegna – ha affermato Valentina Marini, direttrice della Spellbound –. Un festival che offre al pubblico diverse sfaccettature della danza d’autore, e in quest’edizione siamo particolarmente onorati di presentare due opere e due figure femminili importanti per la nostra storia, che poi in Maria trovano anche un legame importante con la Sardegna, e quindi un motivo in più per il pubblico di essere qui stasera».

A dare avvio alla serata è stato “GRNDR_Date No One” interpretato da Andrea Zardi per la produzione ArtGarage e PARC Performing. Un lavoro da lui creato dove movenze, suoni, voci e scenografie s’intrecciano all’unisono per indagare il fenomeno delle dating app per incontri. Tutto inizia dentro un recinto di luce che imprigiona il protagonista mascherato. Le suonerie caratteristiche delle app si alternano a richieste più o meno esplicite e sullo sfondo compaiono schermate di individui esposti in una vetrina virtuale. Il ritmo sincopato dell’eccitazione si percepisce con cadenza sempre più sostenuta finché trova sfogo nel culmine della nudità. Una nudità ricoperta dalla “foglia di fico” di un telefono cellulare.

Andrea Zardi

L’ultimo appuntamento con il festival si terrà sabato 15 ottobre alle 20.30, al Verdi di Sassari con lo spettacolo “Il mutaforme #thegame” della compagnia sassarese Danza Estemporada. “Corpi in movimento” è organizzato dall’associazione Danzeventi di Sassari con il patrocinio e il sostegno del Mic, della Regione Autonoma della Sardegna, della Fondazione di Sardegna, del Comune di Sennori e del Baretto di Porto Ferro,con la collaborazione del Teatro Verdi, del Rotary Club Sassari Nord e della Comes. Per info e prenotazioni contattare [email protected] o chiamare il numero 3406517531.




Il Festival Lussu si è concluso nel dialogo tra letteratura e cinema con Bookciak Azione! e nel ricordo del grande Nanni Loy

Tra i protagonisti Diego Bertelli con Alessandro Macis, Giovanni Virgadaula con Antioco Floris, Caterina Arcangelo con Mario Greco, Domiziana De Fulvio con Patrizia Masala

Domiziana De Fulvio per Bookciak con Patrizia Masala

CAGLIARI. Il Festival Premio Emilio Lussu 2022 si è chiuso il 5 ottobre dopo sei intense giornate di eventi, dedicando la serata finale al dialogo tra due linguaggi artistici tra i più comunicativi, quelli della letteratura e del cinema, e omaggiando il ricordo di un grande regista sardo come Nanni Loy.

Un dialogo che si è concretizzato con la presentazione dell’XI edizione di “BookCiak Azione! 2022”, partner ormai consolidato del Festival Lussu e un premio cineletterario che, con la proiezione dei suoi lavori, da ben undici anni è l’evento di pre-apertura delle giornate degli autori della Mostra del Cinema di Venezia.

Si definisce cineletterario perché ogni anno seleziona testi, racconti, romanzi, e graphic novel alle quali i filmaker si ispirano per realizzare i cortometraggi in concorso. «Quest’anno il tema è mare aperto, quindi è sempre più attinente al legame che ci unisce alla terra di Sardegna», ha affermato Domiziana De Fulvio, che è intervenuta in rappresentanza della direttrice artistica del magazine e del premio Bookciak Azione, di cui è anche ideatrice, Gabriella Gallozzi, un’ospite storica del festival Lussu.

Al fianco di Patrizia Masala, De Fulvio ha espresso gli intendimenti di Bookciak, ovvero: «Raccontare la storia, la memoria, la solidarietà e l’inclusione, che sono anche i temi che ci legano a questo festival”. A conclusione di serata sono stati proiettati tra gli applausi i corti vincitori dell’ultima edizione.

Diego Bertelli con Alessandro Macis

Nel corso della serata, un omaggio è stato rivolto al poeta siciliano Bartolo Cattafi nel centenario della nascita. La lezione magistrale di Diego Bertelli ha analizzato i contenuti del volume “L’osso, l’anima” (Le Lettere, 2022), di cui è curatore. Un libro considerato un classico irrinunciabile della poesia italiana, nonché il testo più importante dell’autore. La maggior intuizione di Cattafi è che la poesia, nella sua essenza, sia «un modo come un altro di essere uomini», ha spiegato Bertelli dialogando con Alessandro Macis e con il pubblico.

Notevole interesse ha suscitato la presentazione della rivista «FuoriAsse–Officina della cultura», FuoriAsse Edizioni, 2022. «È un laboratorio di cultura, e con questo ha una forte affinità con il Festival Lussu, con il quale collaboriamo da anni per uno scambio di contenuti, materiali e idee», ha argomentato Mario Greco, che ha illustrato la pubblicazione assieme a Caterina Arcangelo.

FuoriAsse è una rivista che nasce dalla ricerca della bella scrittura, di libri dallo stile autentico e originale, che possano condurre il lettore verso un’evasione in cui prosa, poesia, saggistica e fumetto prendono nuove forme grazie a molteplici linguaggi, fluidi e fruibili. Questo ventisettesimo numero è un’edizione speciale dedicata al tema del Dono, concentrata in particolare sul dossier Saramago, di cui ricorrono i cento anni dalla nascita.

Mario Greco e Caterina Arcangelo per FuoriAsse

Al ricordo di un grande regista sardo è stata invece dedicata la presentazione del libro di Giovanni Virgadaula, Vi racconto Nanni Loy” (Aigra, 2021), un’occasione per riscoprire uno dei registi più importanti del nostro cinema e della tv, e rivalutare una figura forse un po’ trascurata negli ultimi tempi. Virgadaula, accompagnato dalle letture di Andreina Del Raso, assieme ad Antioco Floris ha espresso la necessità per le nuove generazioni, gli studenti delle scuole di regia e gli stessi registi, di poter rivedere e attingere dal cinema di Loy, che parte dal neorealismo e spazia nella commedia. Infine, un rammarico profondo, quello del regista cagliaritano, amante della sua terra, che non ha mai potuto realizzare un film in Sardegna: «Ciononostante rimane un faro non soltanto per la cinematografia nazionale e mondiale, ma anche per la Sardegna stessa, quindi partendo dal suo esempio, credo che anche in quest’isola così bella, così importante – ha detto Virgadaula – possano nascere altre figure capaci magari di ricalcare quella via intrapresa da Loy alla fine degli anni ‘50»

Giovanni Virgadaula con Antioco Floris

Una coda di appuntamenti dell’VIII edizione del Festival Premio Emilio Lussu si protrarrà nei prossimi mesi con ulteriori iniziative dedicate al mondo del libro e della cultura letteraria. La manifestazione è organizzata dall’Associazione culturale L’Alambicco in collaborazione con La Macchina Cinema, con il patrocinio del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, il contributo della Regione Autonoma della Sardegna e del Comune di Cagliari, il partenariato dei comuni di Armungia, Elmas, Modica e Seravezza e di numerosi Enti, Atenei, Centri studi per la letteratura e Associazioni culturali.




I Giganti di Mont’e Prama in un fumetto di Aleksandar Zograf

Dal palco del Festival Emilio Lussu, il disegnatore serbo ha annunciato l’avvio di un lavoro che entro un mese sarà pubblicato sulla rivista Vreme, facendo conoscere al pubblico dei Balcani la Sardegna e le sue eccellenze archeologiche

Nella penultima serata del festival sono stati protagonisti anche Maria Teresa Giaveri, Pierluigi Allotti con Raffaele Liucci e Bepi Vigna

Aleksandar Zograf al Festival Lussu

CAGLIARI. Un fumetto farà conoscere i Giganti di Mont’e Prama al pubblico dei Balcani, e con essi promuoverà la Sardegna e le sue meraviglie archeologiche attraverso una forma d’arte e di comunicazione accessibile e accattivante. Ad annunciarlo è stato il fumettista serbo Aleksandar Zograf dal palco dell’VIII edizione del Festival Premio Emilio Lussu, dove martedì (4 ottobre) ha presentato la sua ultima graphic novel “Il quaderno di Radoslav e altre storie sulla Seconda guerra mondiale (001 Edizioni, 2021) in compagnia dell’omologo spagnolo Ángel De La Calle e al critico torinese Mario Greco. «Il lavoro dovrebbe essere pronto in un paio di settimane, al massimo un mese – ha annunciato Aleksandar – e sarà pubblicato sulla rivista indipendente Vreme».

Cagliari nel vecchio lavoro di Zograf

«Per me è un grande onore ritornare qui in Sardegna per un festival internazionale come quello su Lussu», ha affermato Zograf, al secolo Saša Rakezić, consacrato agli onori della cronaca italiana e internazionale per aver raccontato la disgregazione dell’ex Iugoslavia attraverso i fumetti durante i terribili massacri seguiti dai bombardamenti Nato. In Sardegna era già stato nel 2009, innamorandosi perdutamente di Cagliari, che aveva già inserito come ambientazione in un fumetto pubblicato sulla stessa rivista.

“Il quaderno di Radoslav” e invece un racconto dei momenti difficili e di accadimenti al di fuori della storia ufficiale sulla Seconda guerra mondiale, attraverso testimonianze di gente comune e documenti raccolti nei mercatini delle pulci.

La penultima serata del Festival Lussu ha portato a Cagliari anche la docente universitaria Maria Teresa Giaveri, membro dell’Accademia delle Scienze di Torino e dell’Accademia Peloritana, direttore di riviste scientifiche e vice-presidente del Pen Club Italiano, che ha presentato il suo libro dedicato a “Lady Montagu e il Dragomanno” (Neri Pozza, 2021). In questo libro si riscopre la lotta a una malattia terribile come il vaiolo che, nella Londra del 1721, vede una dama elegantissima e intraprendente, moglie dell’ambasciatore inglese a Costantinopoli, acquisire coraggiosamente le pratiche apprese durante il soggiorno in Turchia, in uso fra le contadine sul confine settentrionale della Grecia. Le pratiche dell’inoculazione, che permetteva di immunizzarsi dal virus infettandosi preventivamente con una dose attenuata del morbo. Nell’incontro con la scrittrice, che ha raccontato queste tematiche con simpatia e spigliatezza in compagnia di Caterina Arcangelo, intervallata dalle letture di Andreina Del Raso, è emerso come le diffidenze nei confronti dei vaccini non siano un fenomeno legato unicamente ai tempi recenti di pandemia da Covid, ma affondino radici in tempi lontani, pur con le stesse modalità.

Maria Teresa Giaveri

Altro tema di forte attualità toccato in serata è stato quello sul passato, presente e futuro del giornalismo. L’occasione è arrivata grazie alla presentazione del libro “Il Corriere della Sera. Biografia di un quotidiano (Il Mulino, 2021) di Pierluigi Allotti e Raffaele Liucci, che rifacendosi alle lezioni dei grandi maestri hanno detto tanto sulla crisi del giornalismo di oggi. Incalzati dalle domande di Andrea Frailis, gli autori hanno intrapreso una bella chiacchierata con il pubblico spaziando sulla storia del noto quotidiano nazionale e quindi sul tema dell’informazione, centrale nella vita del paese, perché ovviamente l’informazione di qualità è espressione della qualità della democrazia. La conclusione: il giornalismo deve essere comunque di qualità, non può essere di basso profilo o gratuito e questa sarà la sfida dei prossimi decenni.

Pierluigi Allotti e Raffaele Liucci con Andrea Frailis (al centro)

Ancora al fumetto e in particolare alla biografia del grande Hugo Pratt è stato dedicato l’appuntamento di chiusura, attraverso l’illustrazione della graphic novel “La ballata di Hugo” (Edizioni Lo scarabeo, 2021), presentata da Bepi Vigna, autore della sceneggiatura per i disegni del maestro d’acquerello Mauro De Luca. Una scelta, quella di De Luca, fatta non a caso, perché Pratt era anche un celebre acquerellista.

Nell’opera emergono da un lato le espressioni di grande affabulatore e dall’altro le influenze che hanno inciso nel suo immaginario, permettendogli di creare i suoi personaggi a partire da Corto Maltese, che gli ha dato maggior notorietà, e tanti altri a iniziare dall’Asso di picche che aveva disegnato nell’immediato dopoguerra. Insomma, il tentativo di raccontare un momento della nostra storia attraverso la vita di un grande artista.

Bepi Vigna

In mattinata, in un’ottica di promozione turistica della città di Cagliari, gli ospiti della manifestazione hanno potuto apprezzare i luoghi più significativi del centro storico attraverso una visita guidata a cura di Trip Sardinia, con immancabile tappa alla casa di Emilio Lussu. L’VIII edizione del festival è organizzata dall’associazione culturale L’Alambicco in collaborazione con La Macchina Cinema, con il patrocinio del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, il contributo della Regione Autonoma della Sardegna e del Comune di Cagliari, il partenariato dei comuni di Armungia, Elmas, Modica e Seravezza e di numerosi Enti, Atenei, Centri studi per la letteratura e Associazioni culturali. L’ingresso è libero e gratuito.

Gli ospiti del festival Lussu visitano Cagliari



Sabato con l’Is.Be la passeggiata filosofica a Punta Giglio

L’8 ottobre l’Istituto Camillo Bellieni di Sassari organizza un evento alla riscoperta di un luogo di grande fascino storico e naturalistico

ALGHERO. Filosofia e natura secondo il principio “mens sana in corpore sano”. È così che sabato 8 ottobre, l’Istituto Camillo Bellieni di Sassari condurrà gli appassionati del genere in una “Passeggiata filosofica” per raggiungere Punta Giglio, luogo di profonda bellezza situato sulla costa algherese a due passi da Porto Conte.

Il programma prevede l’incontro alle 16.30 nel parcheggio posizionato all’ingresso del percorso, per intraprendere una scarpinata che da Porto Conte condurrà al punto panoramico e al Rifugio di Mare. Per chi avesse difficoltà a muoversi a piedi, un’auto elettrica sarà disponibile per il trasporto delle persone al costo singolo di cinque euro.

Dalle 17.30 alle 18.30, i presenti saranno invitati a una piacevole riflessione filosofica di gruppo a tema “Riscoperta”, sotto la guida di Michele Pinna e Daniela Masia, che esploreranno l’argomento nelle sue varie declinazioni invitando i presenti a intervenire. Tutto questo immersi nelle bellezze naturalistiche offerte dal Parco Naturale, per concludere la serata con un gradevole aperitivo di fronte al tramonto su Capo Caccia.

L’iniziativa è inserita nel nuovo format ideato dall’Officina Filosofica dell’Is.Be, che da diversi anni si occupa ormai di aspetti legati alla riflessione e al suo utilizzo nella pratica quotidiana. Come spiegano gli organizzatori, Punta Giglio è un sito straordinariamente ricco di fascino, ideale per dare avvio a iniziative di questo genere.

Il suo promontorio calcareo, assieme a quello di Capo Caccia, rappresenta uno dei punti panoramici più emozionanti della costa nord occidentale della Sardegna. Grazie alla sua posizione strategica, è stato utilizzato durante la seconda guerra mondiale come sede di un’importante base antiaerea. Sono ancora visitabili l’ex caserma dell’esercito, le casematte appositamente mimetizzate e le postazioni con le piattaforme per il posizionamento dei cannoni.

È consigliato l’utilizzo di scarpe sportive e un abbigliamento adeguato al movimento all’aperto. Per informazioni e prenotazioni rivolgersi a [email protected] o chiamare il numero 079230268 dal lunedì al venerdì, dalle ore 10 alle 13.




Festival Lussu, gli studenti protagonisti per un giorno

A Cagliari folla di giovani degli istituti superiori per riscoprire la figura e l’opera di Primo Levi

Nella Sala Castello dell’hotel Regina Margherita oltre centotrenta ragazze e ragazzi delle scuole di Cagliari e Quartu si sono confrontati con il docente piemontese Giovanni Tesio

In serata commozione per l’omaggio a Omero Antonutti

Gli studenti al Centro Internazionale del Fumetto

CAGLIARI – 04.08.2022. Il Festival Premio Emilio Lussu non poteva trascurare i giovani e le scuole. Nella Sala Castello dell’Hotel Regina Margherita, la mattina del 3 ottobre oltre centotrenta studenti e studentesse delle quarte e quinte superiori, provenienti dagli istituti Pertini e Martini di Cagliari e Motzo di Quartu, sono stati i protagonisti della mattinata dedicata a “Memoria e coscienza civile”, per conoscere e approfondire la figura di Primo Levi, con la presentazione del libro “Primo Levi. Il laboratorio della coscienza” (Interlinea, 2022).

L’impareggiabile vitalità oratoria di Giovanni Tesio, già ordinario di letteratura italiana all’Università del Piemonte Orientale e uno dei massimi conoscitori di Levi, ha spinto i ragazzi a vincere la timidezza e a mostrare curiosità, a fare domande ed esprimere pareri. Ne è scaturito un confronto frizzante, anche grazie alle pungenti sollecitazioni di Guido Conti e alle letture di Elisabetta Balduzzi, che hanno offerto ulteriori spunti di riflessioni verso un tema delicato sul quale è sempre bene tenere alta l’attenzione delle nuove generazioni.

Il festival si è spostato quindi al Centro Internazionale del Fumetto – AMI Archivio Multimediale dell’Immaginario, in Via Falzarego n. 35, con il fumettista, scrittore e sceneggiatore Bepi Vigna che ha coordinato una speciale visita alla Mostra permanente, dove gli studenti hanno potuto incontrare gli ospiti del festival.

Nel pomeriggio, in Sala Castello è stato rivolto uno speciale omaggio allo scrittore piemontese Beppe Fenoglio nel centenario dalla nascita, con un’introduzione magistrale di Guido Conti, che ne ha tratteggiato la vita e le opere di partigiano, scrittore e traduttore. Ma la vera sorpresa è stata l’omaggio a un altro grande artista, Omero Antonutti (il padre padrone del film dei Fratelli Taviani basato sul libro di Gavino Ledda), la cui voce è improvvisamente scaturita dall’altoparlante nel leggere un passo di Fenoglio, con profonda commozione di tutti gli amici sardi, e in particolare della vedova di Antonutti, Graziella Moreale, presente in platea.

Graziella Monreale (a destra) con Alessandro Macis e Patrizia Masala

Subito dopo Gian Giacomo Ortu ha presentato il volume “Emilio Lussu civilis homo” (Ticinum Editore, 2021) di cui è curatore,assieme agli autori di alcuni saggi della pubblicazione. Sono intervenuti Alberto Cabboi, Giuseppe Caboni, Giovanna Granata, Cristina Lavinio e Luisa Marinho Antunes. Il volume contiene gli atti del III e IV seminario internazionale di studi su Emilio Lussu tenutosi a Cagliari nell’ottobre del 2020 e del 2021, organizzati dall’associazione culturale L’Alambicco nell’ambito del Festival.

A chiudere la serata è stato l’approfondimento di una vicenda non ancora del tutto conclusa, a quasi ottant’anni dalla fine della seconda guerra mondiale. Grazie al collegamento in diretta streaming con Ilaria Pavan, docente di Storia contemporanea alla Scuola normale Superiore di Pisa (assente per problemi di salute) che all’interno della sezione “Memoria e coscienza civile” ha presentato il suo libro “Le conseguenze economiche delle leggi razziali” (Il Mulino, 2022). La studiosa ha illustrato il volume rispondendo alle domande della professoressa Cecilia Novelli, intervallate dalle letture di Andreina Del Raso. Un volume che già nel titolo lascia intuire la vicenda dei beni sottratti agli ebrei in Italia durante le persecuzioni fasciste attraverso l’esproprio di case, imprese e terreni, la perdita degli impieghi e l’esclusione dalle professioni. E quindi la beffa, dopo la fine della guerra e la costituzione della Repubblica, di uno Stato che sembrava ignorare il legittimo tentativo dei sopravvissuti di recuperare i beni sottratti.

La manifestazione è organizzata dall’Associazione culturale L’Alambicco in collaborazione con La Macchina Cinema, con il patrocinio del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, il contributo della Regione Autonoma della Sardegna e del Comune di Cagliari, il partenariato dei comuni di Armungia, Elmas, Modica e Seravezza e di numerosi Enti, Atenei, Centri studi per la letteratura e Associazioni culturali. L’ingresso è libero e gratuito. L’ingresso è libero e gratuito.

Presentazione di Emilio Lussu civilis homo

PROGRAMMA DI DOMANI.

Il festival si conclude mercoledì 5 ottobre con l’omaggio, a partire dalle 17, al poeta siciliano Bartolo Cattafi nel centenario della nascita. Lo speciale tributo sarà accompagnato dalla presentazione del volume “L’osso, l’anima” (Le Lettere, 2022) a cura di Diego Bertelli, che dialogherà con Alessandro Macis.

Alle 18 Giovanni Virgadaula presenterà il suo libro “Vi racconto Nanni Loy” (Aigra, 2021) in compagnia di Antioco Floris, accompagnati dalle letture di Andreina Del Raso. Alle 19 Caterina Arcangelo e Mario Greco illustreranno i contenuti del nuovo numero della rivista FuoriAsse – Officina della cultura (FuoriAsse Edizioni, 2022), dedicata al tema del Dono.

L’appuntamento di chiusura del festival, alle 20, sarà con “BookCiak Azione! 2022 in tour”, che offrirà al pubblico di Cagliari la proiezione dei cortometraggi vincitori della XI edizione ispirati alla letteratura. A introdurre il segmento in cui il cinema dialoga con la letteratura, sarà l’ideatrice e organizzatrice del concorso, Gabriella Gallozzi, in compagnia della critica cinematografica Elisabetta Randaccio.




CARABINIERI TEMPIO PAUSANIA. CHIUSO UN BAR: LITI E RITROVO DI PERSONE PERICOLOSE.

I CARABINIERI DELLA COMPAGNIA DI TEMPIO PAUSANIA HANNO DATO ESECUZIONE ALLA SOSPENSIONE DELLA LICENZA DI UN ESERCIZIO PUBBLICO IN ORDINE ALL’ARTICOLO 100 DEL TESTO UNICO SULLE LEGGI DI PUBBLICA SICUREZZA, CON LA CONSEGUENTE CHIUSURA DI UN ESERCIZIO PUBBLICO PER 15 GIORNI, UBICATO AL CENTRO DELLA CITTÀ GALLURESE.

IL PROVVEDIMENTO, EMESSO DAL QUESTORE DELLA PROVINCIA DI SASSARI, SCATURISCE DAI REITERATI ACCERTAMENTI ESEGUITI DAI MILITARI DELL’ARMA TERRITORIALE A SEGUITO DEI RIPETUTI CONTROLLI EFFETTUATI E DELLE VIOLAZIONI RISCONTRATE. LE CIRCOSTANZE APPURATE HANNO PERMESSO DI ACCERTARE COME L’ESERCIZIO COMMERCIALE COSTITUISSE UN PERICOLO PER L’ORDINE PUBBLICO E LA SICUREZZA DEI CITTADINI, IN QUANTO LUOGO DI RITROVO ABITUALE DI SOGGETTI PREGIUDICATI O GRAVATI DA INNUMEREVOLI PRECEDENTI PENALI O DI POLIZIA, TALUNI ANCHE COLTI IN EVIDENTE STATO DI UBRIACHEZZA NELL’ATTO DI MOLESTARE ALTRI AVVENTORI. INOLTRE, IL LOCALE COMMERCIALE È STATO LUOGO D’INTERVENTO DELLE FORZE DELL’ORDINE IN PIÙ OCCASIONI PER GRAVI EPISODI DELITTUOSI NONCHÉ PER SEGNALAZIONI DI CITTADINI PER IL DISTURBO DELLA QUIETE PUBBLICA ED AL RIPOSO DELLE PERSONE, IN RAGIONE DELLA MUSICA AD ALTO VOLUME.

L’ATTIVITÀ S’INQUADRA NELL’OPERA DI CONTROLLO DEL TERRITORIO POSTA IN ESSERE QUOTIDIANAMENTE DAI CARABINIERI DEL COMANDO COMPAGNIA DI TEMPIO PAUSANIA A TUTELA DELL’INTERA COLLETTIVITÀ.




Emilio Lussu tra libertà, autonomia, identità e memoria

A Cagliari il V Convegno internazionale di studi ha impreziosito ulteriormente il quadro d’indagine su un pensiero complesso in equilibrio tra il modello socialista e i valori delle libertà occidentali

Convegno Internazionale di studi su Lussu

CAGLIARI. Interventi di straordinario spessore e altrettante riflessioni in un confronto tra studiosi ai massimi livelli, per una giornata di studi che ha indagato la figura e il pensiero di Emilio Lussu, traendone elementi fondamentali legati in modo particolar alle parole libertà, autonomia e identità. Nella Sala Castello dell’Hotel Regina Margherita a Cagliari, il “V Convegno internazionale di studi su Emilio Lussu”, inserito nel programma dell’VIII edizione del festival a lui dedicato, ha impreziosito ulteriormente il quadro d’indagine e approfondimenti su una figura poliedrica che, come ha ribadito il coordinatore Gian Giacomo Ortu, trovava forse la sua ricchezza nell’ambivalenza tra il modello socialista, che prediligeva, e il patrimonio acquisito dalle libertà dell’occidente, in quei valori scaturiti dalla rivoluzione francese. “Non c’è una soluzione in Lussu in questo dilemma – ha affermato Ortu – e io direi che ciò che può apparire un’ambiguità è invece una straordinaria ricchezza ed attualità, nell’equilibrio che sta proprio in questo non decidere, nel non esprimere una scelta radicale”.

Dell’intellettuale di Armungia sono stati analizzati i risvolti costituzionali della sfera autonomistica, sviluppati in particolare nella sessione mattutina da Gian Mario Demuru e da Italo Birocchi, senza trascurare lo sguardo verso la politica internazionale trattato da Christian Rossi, e quindi le idee per la rinascita approfondite da Salvatore Mura.

Giovanni Tesio ha posto invece l’accento su un altro concetto, quello che ruota intorno alla parola memoria, “la memoria che ci rende umani” e che attraversa tutto il Novecento passando per le due grandi guerre che hanno prodotto situazioni incredibilmente drammatiche. Una memoria grazie alla quale resta la possibilità di raccontarne le profondità, al di là delle apparenze, per fare in modo che queste esperienze possano essere utili nell’agire del futuro.

Luísa Marinho Antunes Paolinelli ha quindi esposto un focus su “guerra e responsabilità”, presentando un percorso logico che passa da “Un anno sull’Altipiano” di Emilio Lussu ad “Alabarde alabarde” di José Saramago. Alberto Cabboi ha affrontato il tema del rapporto tra Lussu e la compagna di Cesare Battisti, Ernesta Bittanti, che fu una delle più grandi socialiste italiane del primo Novecento. Un tema quest’ultimo, che tocca anche l’autonomia di un territorio di confine, l’Alto Adige, e quindi il valore delle minoranze.

La serata si è conclusa con “Parole e musiche d’autore”, il reading omaggio al poeta cantautore Piero Ciampi, con Diego Bertelli e Paolo Capodacqua, che hanno presentato il libro “53 poesie” (Lamantica Edizioni, 2021), in un simpatico e dissacrante siparietto, come avrebbe voluto lo stesso Piero Ciampi, in compagnia del direttore artistico del Festival, Alessandro Macis e di Virginia Buonavolontà.

Omaggio a Piero Ciampi

La manifestazione è organizzata dall’Associazione culturale L’Alambicco in collaborazione con La Macchina Cinema, con il patrocinio del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, il contributo della Regione Autonoma della Sardegna e del Comune di Cagliari, il partenariato dei comuni di Armungia, Elmas, Modica e Seravezza e di numerosi Enti, Atenei, Centri studi per la letteratura e Associazioni culturali. L’ingresso è libero e gratuito. L’ingresso è libero e gratuito.

IL PROGRAMMA DI DOMANI.

Martedì 4 ottobre, il festival abbraccia i siti storici della città di Cagliari, con partenza alle 10, attraverso una visita guidata a numero chiuso a cura di Trip Sardinia. È possibile prenotare chiamando il numero 328095178.

Alle 17 in Sala Castello, Maria Teresa Giaveri presenta il suo libro “Lady Montagu e il Dragomanno” (Neri Pozza, 2021) assieme a Caterina Arcangelo, con le letture di Andreina Del Raso. Alle 18 Pierluigi Allotti e Raffaele Liucci presentano “Il Corriere della Sera. Biografia di un quotidiano” (Il Mulino, 2021) assieme al giornalista Andrea Frailis.

Alle 19 il fumettista serbo Aleksandar Zograf dialoga della sua graphic novel “Il quaderno di Radoslav e altre storie sulla Seconda guerra mondiale” (001 Edizioni, 2021) in compagnia di Ángel De La Calle e Mario Greco. Alle 20 ancora una graphic novel, “La ballata di Hugo” (Edizioni Lo scarabeo, 2021) sarà presentata da Elisabetta Randaccio assieme a Bepi Vigna, che ne è autore con Mauro De Luca.