“Aspettando il 25 Aprile, per non dimenticare”. Incontro con studentesse e studenti

Dialogare con le nuove generazioni per ricordare come in Italia la lotta partigiana, partita nel 1943, sia stata la premessa, dolorosa ma necessaria, per la nascita della democrazia e della nostra Costituzione.

É  l’obiettivo dell’incontro con le studentesse e gli studenti delle classi 5° dell’Istituto “Mario Paglietti” di Porto Torres dal titolo “Aspettando il 25 Aprile, per non dimenticare” organizzato dall’amministrazione comunale, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Partigiani, in programma venerdì 19 aprile alle 10:40 nell’Aula Magna del liceo scientifico “Europa unita” in via Bernini.

Il Comune ha promosso l’iniziativa in vista dell’importante ricorrenza del 79° Anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo per celebrare il valore dei partigiani di ogni fronte che contribuirono alla liberazione del Paese e per ricordare, insieme a ragazze e ragazzi, i valori fondanti della nostra Costituzione, promulgata a seguito della fine della secondo conflitto mondiale e basata su principi universali quali il ripudio della guerra come forma di risoluzione delle controversie fra le nazioni, la parità di diritti fra uomini e donne, il diritto al lavoro, la libertà di culto religioso.

Il convegno sarà aperto dai saluti dell’assessora ai Servizi sociali Simona Fois e del dirigente scolastico Daniele Taras. L’introduzione è affidata a Rosanna Derudas, presidente provinciale dell’Anpi che darà poi spazio agli interventi del sindaco Massimo Mulas e di Albertina Soliani, rappresentante della presidenza nazionale dell’Anpi e presidente dell’Istituto Alcide Cervi, da sempre in prima fila nella ricerca scientifica e nella promozione culturale delle lotte democratiche e dei valori antifascisti alla base della nostra Repubblica.

Infine, sarà la volta delle domande e degli interventi degli studenti.

In Italia le formazioni partigiane si costituirono nel corso della Seconda Guerra Mondiale, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, per iniziativa di antifascisti e di militari del dissolto regio esercito. Inizialmente composta da poche migliaia di uomini, la Resistenza assunse consistenza grazie alla vasta partecipazione di operai, contadini e dei giovani renitenti alla leva della Repubblica di Salò che portarono nell’esercito partigiano circa 300.000 persone. Le bande partigiane diedero vita alla resistenza armata contro l’occupazione nazista e contro il collaborazionismo fascista ed è per questo che fu nel contempo una guerra di liberazione  e una guerra civile.




Giorno della memoria. Studentesse e studenti sui banchi del Consiglio comunale

Il 27 gennaio, in occasione del “Giorno della memoria”, allieve e allievi dell’Istituto “M. Paglietti” di Porto Torres simuleranno una seduta del Consiglio comunale nell’ambito del progetto di formazione alla cittadinanza attiva “A scuola di democrazia”

Come funziona la macchina amministrativa cittadina, quali sono i ruoli del personale e degli uffici tecnici e politici del Comune. Lo hanno appreso le studentesse e gli studenti dell’Istituto “M. Paglietti” di Porto Torres che, martedì 23 gennaio, accompagnati dai docenti Flavio Piras, Vittorio Pilosu e Antonio Murgia, hanno visitato il palazzo municipale in vista dell’appuntamento del 27 gennaio quando, in occasione del “Giorno della memoria”, a partire dalle ore 10 si siederanno sugli scranni dell’Aula consiliare per simulare una seduta del Consiglio comunale. 

L’iniziativa è organizzata nell’ambito del progetto “A Scuola di Democrazia” promosso dall’Istituto guidato dal dirigente scolastico Daniele Taras, come innovativo e stimolante percorso di formazione alla cittadinanza attiva che ha preso il via lo scorso 6 novembre. A spiegare ai ragazzi le funzioni del Sindaco, della Giunta, del Consiglio e le prerogative dei consiglieri sono stati il presidente del Consiglio comunale Franco Satta e il segretario generale Giancarlo Carta che si è soffermato in particolare sul tema della trasparenza della pubblica amministrazione. La visita, infatti, ha coinciso con la “Giornata della trasparenza”, un’occasione per informare sull’attività della pubblica amministrazione che ha come obiettivi principali la prevenzione della corruzione e il presidio della legalità all’interno del contesto pubblico. Per un giorno, quindi, le studentesse e gli studenti potranno vestire i panni degli amministratori cittadini partecipando a un Consiglio comunale che avrà un unico punto all’ordine del giorno: “Discussione aperta su iniziative e presidi permanenti contro ogni forma di discriminazione da realizzare nella Città di Porto Torres in occasione la celebrazione della Giornata della Memoria”.

Il 27 gennaio, giorno in cui nel 1945 l’Armata Rossa liberò il campo di concentramento di Auschwitz, infatti, è la giornata indicata dall’Assemblea generale dell’Onu nel 2005 per ricordare lo sterminio del popolo ebraico e tutti i deportati nei campi nazisti e per sottolineare l’importanza che le giovani generazioni conservino la memoria di uno dei periodi più bui della storia umana nel quale vennero assassinate milioni di persone: Ebrei innanzitutto, ma anche persone con disabilità, Rom e Sinti (il Porrajmos), omosessuali, oppositori politici, testimoni di Geova.

Servono, infatti, momenti di riflessione, soprattutto in un periodo storico come quello attuale in cui nel mondo si sta registrando un aumento esponenziale di episodi di intolleranza e antisemitismo.

«Ricordare non basta, il ricordo non resta lì per sempre – scrive Lia Levi nel bel libro “Il Giorno della Memoria spiegato ai miei nipoti”- A volte ci si emoziona per un attimo e poi tutto vola via. Perché resti, questo è il punto, il ricordo si deve trasformare in memoria. Memoria è quando i ricordi sono diventati mattoncini del nostro oggi. Noi siamo qui e rappresentiamo il presente, lo sappiamo, ma senza il passato non avremmo senso, saremmo una scatola vuota»




Sassari, Primavera a Teatro applaude i Mandala Dance e le studentesse dell’Azuni

SASSARI. L’arte della danza come veicolo per trasmettere i principi della Costituzione e i valori dell’integrazione, ma anche come strumento di condivisione di esperienze tra professionisti e giovani talenti. È quanto accaduto nel fine settimana a Sassari per la rassegna “Primavera a Teatro” organizzata dalla compagnia Estemporada diretta da Livia Lepri.

A dare spettacolo in successione sono stati i performer (tre donne e un uomo) della compagnia Mandala Dance di Roma e le giovani danzatrici del Liceo Coreutico Azuni di Sassari. Mandala dance ha proposto un estratto di Crossover, approdato a Sassari dopo diversi tour italiani ed esteri arrivando fino a Chicago grazie all’Istituto Italiano di Cultura. Un’opera suddivisa in due tempi principali per trattare la tematica dell’incontro fra popoli e culture. Nella prima parte i quattro artisti sono ben riusciti a evidenziare la diffidenza iniziale che si manifesta nell’accostarsi alle diversità. Nella seconda all’opposto, coreografie e musica hanno spianato la strada a un sentimento diverso, al comprendere come questi incontri producano in realtà arricchimento.

«Mandala Dance è nata a Roma nel 2010 con il desiderio di portare in scena dei messaggi silenziosi e poco conosciuti – ha affermato Paola Soressa, direttrice artistica e coreografa –. È la prima volta che calchiamo le scene a Sassari all’interno di questa rassegna che ha una grande storia. Poter vedere i professionisti accanto a ragazzi che ancora sono in formazione credo sia veramente importante a livello educativo ed emozionale».

Nel loro “Danzare la Costituzione” invece, le studentesse della 5^ del Coreutico Azuni, nonostante i gravosi impegni di studio per gli imminenti esami di Stato, sono riuscite a stupire strappando una gran numero di applausi. «La danza è un’arte ma anche una disciplina, ti forma non solo da un punto di vista fisico ma anche come individuo, e arriva dove semmai altre cose non arrivano», hanno dichiarato le docenti Maria Gabriella Huober e Cristina Tagliaverga, che hanno diretto il lavoro e ideato lo sviluppo coreografico: «L’idea di trasporre nella danza i concetti della Costituzione ha dato modo ai ragazzi di studiare anche a fondo gli articoli, per poi cercare di trasformare questi principi in gesti artistici».

Mandala Dance in Crossover

L’idea è diventata uno spettacolo che è stato presentato per la prima volta nel giugno del 2022. «Rispetto allo scorso anno è stato fatto un notevole percorso – hanno specificato le insegnanti di danza –, abbiamo visto maturare tantissimo le nostre studentesse, e condividere questa serata con dei professionisti ci appare come un momento importante che le farà crescere ancor di più».

Il Liceo Coreutico Azuni è l’unico del suo genere in Sardegna. Alcuni ex allievi hanno proseguito gli studi in Italia o all’estero, in America, in Germania e in Spagna. «La bellezza della danza – hanno concluso le docenti – è che le nostre allieve davvero riescono a sorprenderci sempre e a fare tantissime cose contemporaneamente. Su questo aspetto sono già delle professioniste, riescono sempre a trovare il tempo nonostante lo studio».

La manifestazione è organizzata con il patrocinio e il sostegno del Mic, della Regione Autonoma della Sardegna e della Fondazione di Sardegna. Tra le tematiche di cui si occupa la rassegna nel segno dell’arte, non ultimo è l’aspetto dell’inclusione: Estemporada ha vinto il bando sulle disabilità presentato al Ministero su invito di Orbita Spellbound e di Chiasma. Nasce così il progetto Trespass che sarà presentato domenica 11 giugno alle 20 in Sala Estemporada come spettacolo conclusivo di Primavera a Teatro. Per info e prenotazioni contattare [email protected] o chiamare il numero 333 7688638 o 079/281129. Il programma completo su www.estemporada.com.

Un momento di “Danzare la Costituzione” con le studentesse del Coreutico Azuni



CasaCostruendo dà spettacolo al Teatro S’Arza di Sassari

SASSARI. Finalmente arriva l’atteso epilogo del progetto CasaCostruendo, una bella esperienza di vita che dalla scorsa primavera sta coinvolgendo ragazze e ragazzi dell’Istituto comprensivo di Li Punti per suscitare emozioni e, nelle aspettative dell’associazione Pro@Positiva Aps che ha ideato l’iniziativa: contribuire a costruire un mondo migliore. L’esito scenico del progetto si terrà lunedì 20 dicembre, alle 21, al Teatro S’Arza di Via Guido Sieni a Sassari, coinvolgendo il gruppo di giovani formato da Diego Cocco, Irene Mureddu, Noemi Lungheu, Edoardo Rezza e Leonardo Lai, provenienti dalla seconda e dalla terza classe delle Medie.

In questi mesi tutti loro hanno lavorato duramente alla creazione di due coreografie e due esibizioni canore, impegnandosi sia sulla voce che sullo spazio scenico e la respirazione. Quindi sulle emozioni, sul significato e il peso delle parole pronunciate, sull’arte e sull’importanza dell’inclusione sociale grazie allo studio della lingua dei segni.

Circa un anno fa, la docente Gavinetta Galzerino e la dirigente dell’Istituto Comprensivo Scuola dell’Infanzia Scuola Primaria e Secondaria di I grado Li Punti, Maria Pia Teresa Useri, avevano accolto la proposta di Roberto Manca, poliedrico ideatore di iniziative ad alto tasso sociale quali “Un bullo da palcoscenico”. L’idea era quella di mettere insieme un gruppo di alunne e alunni con il quale, le esperte dell’associazione Pro@Positiva Aps avrebbero lavorato insieme, guidandoli alla scoperta di discipline artistiche e umane di diverso genere.

Le insegnanti, colonne del progetto, sono Lory Warner (danza), Pina Ballore (mindfulness), Maria Paola Dessì (teatro), Letizia Tedde (educazione civica) Rita Casiddu (canto), Barbara Sanna (arte/immagine) e Simonetta Fara (lingua dei segni), con il coordinamento di Lucia Gelsomino. Dopo l’evento di lunedì proseguiranno le loro attività anche nell’implementazione delle iniziative di CasaCostruendo assieme all’Istituto comprensivo di San Donato di Sassari e all’Istituto comprensivo di Sennori.

L’intero progetto si è svolto nei locali dell’oratorio della Chiesa di Li Punti, ed è realizzato e sviluppato con il fondamentale contributo della Fondazione di Sardegna. L’ingresso è libero previa esibizione del green pass. Per info e prenotazioni contattare il numero 3401846468.




Lettera aperta del sindaco alle studentesse, agli studenti e alle loro famiglie

Il gran giorno è arrivato. Le porte si riaprono, i banchi forse saranno diversi, ma i compagni e le compagne saranno le stesse che avete lasciato velocemente a marzo, quando ancora nessuno aveva capito realmente a cosa stessimo andando incontro, o meglio: in che situazione fossimo già.

La Scuola è di nuovo vostra. Con le emozioni, le esperienze, i ricordi che vi porterete per tutta la vita. Soltanto voi sapete cosa state provando. Soltanto voi sapete con che sensazioni avete affrontato tutto questo, compreso il ritorno tra le mura scolastiche.

Durante il lock-down siete stati quelli a cui sono stati chiesti i maggiori sacrifici. Siete stati privati del diritto di giocare, uscire, socializzare, divertirvi.

Abbiamo fatto ogni cosa fosse in nostro potere per restituirvi il diritto a vivere la vostra età, con i vostri coetanei. Darvi il diritto a un confronto umano che soltanto la scuola in presenza può dare. Darvi il diritto a una crescita, non soltanto culturale ed educativa, ma anche emotiva e sentimentale.

Ora tocca a voi. Molto è nelle vostre mani.

Ho la ferma convinzione che grazie a voi si possano definire le sorti della comunità. Da tempo tramite voi le buone abitudini e i corretti comportamenti entrano nelle famiglie.

Lo abbiamo visto con la raccolta differenziata, con l’educazione stradale.

È per questo che oggi chiedo il vostro aiuto: perché i comportamenti che ci possono salvare da questa pandemia entrino nelle case e divengano normalità.

Insegnate alle vostre famiglie l’importanza di usare la mascherina, e di farlo correttamente. Insegnate l’importanza di lavare spesso le mani. Insegnate che l’affetto, in questo momento, si dimostra più coprendo naso e bocca che abbracciando. Insegnate che è fondamentale rispettare la distanza di almeno un metro tra persone.

Ve l’ho promesso e confermo il mio impegno: torneremo alla nostra quotidianità.

Ma per farlo c’è bisogno dell’aiuto e dell’impegno di tutte e tutti. Rispettando gli altri rispetteremo noi stessi.

Io confido nelle nuove generazioni. Io confido in voi.

Buon rientro a Scuola, che sia l’inizio di un ritorno alla normalità e alla vita.