Strepitoso successo a Cagliari per l’omaggio a Lindsay Kemp

Tributo a un mito del teatrodanza a 40 anni dal suo arrivo in città: a Sa Manifattura, per il Festival Internazionale Nuova Danza, due giorni di conferenze, mostre e performance dedicati al grande coreografo, danzatore e attore britannico che fu ispiratore per artisti come David Bowie e Kate Bush.

La mostra resterà aperta fino al 28 novembre

CAGLIARI – Gli spazi aperti di Sa Manifattura diventano un originale universo onirico di movimento, fatto di luci e immagini: e il mito di Lindsay Kemp” rivive a Cagliari a quarant’anni dal suo memorabile arrivo all’Anfiteatro romano. Uno strepitoso successo per la due giorni dedicata al genio visionario di Kemp, nello speciale tributo del Festival Internazionale Nuova Danza (FIND 43), intitolato ai “Fili invisibili”. Tra conferenze, performance ed esposizioni, l’iniziativa è stata capace di mettere in luce le più profonde doti artistiche di danzatore e regista, e di un uomo che ha rappresentato la rivoluzione del teatrodanza.

La conferenza con Bertozzi e Maccari

«La prima volta che ho danzato per lui, alla mia prima audizione, ho capito immediatamente che quella era la danza che volevo danzare – ha affermato Daniela Maccari – il teatro che volevo fare. Ho sentito che potevo essere libera. Il più grande insegnamento è stato forse la generosità della danza, quello sguardo verso lo spettatore e la volontà di trasmettergli la nostra libertà».

Insieme a Maccari, a coordinare la conferenza “Lindsay Kemp e il Giappone: Un Mondo di Trasformazioni” è stata il critico di danza e giornalista Donatella Bertozzi. Insieme hanno condotto il pubblico in un viaggio che ha ripercorso la vita e l’evoluzione di Kemp, dalla sua infanzia all’incontro con il teatro Kabuki, tra i temi universali della vita, della morte e della rinascita, e quelli più controversi dell’amore omosessuale. Artista, sperimentatore eccentrico e poliedrico fonte di ispirazione per artisti come David Bowie e Kate Bush. In occasione del 35esimo anniversario della prima messa in scena italiana di Onnagata, la sua celebre creazione ispirata al teatro giapponese, sono emerse le influenze orientali e il suo originale approccio alla trasformazione artistica.

La vera esplorazione sul campo è arrivata con “Il gesto di Lindsay Kemp”, una performance nata dal laboratorio di teatrodanza diretto da Daniela Maccari, che ha coinvolto artisti sardi di tutte le età e di diverse discipline performative, che hanno esplorato per una settimana il linguaggio artistico e visionario di Kemp attraverso il corpo, trasformando gli spazi aperti di Sa Manifattura in un originale universo onirico di movimento, luci e immagini.

Daniela Maccari in solo

Il pubblico è stato poi accompagnato a passo di danza in un secondo palcoscenico, per lo spettacolo “Lindsay Kemp ‘FOR YOU!’ Un sogno verso L’Oriente”, in cui Daniela Maccari ha incantato il pubblico danzando alcuni degli assoli più emblematici e storici del maestro creati appositamente per lei, e indossando alcuni costumi originali, tra i quali il Kimono di Onnagata.  Maccari ha interpretato “Ricordi di una Traviata”,  “The Flower”, “Canto alla Luna”, dando così vita a un’emozionante esperienza immersiva.

Il genio di Kemp ha ricominciato a vivere anche nella mostra-evento “Lindsay Kemp For You! Un sogno verso l’Oriente”, a cura di Daniela Maccari e David Haughton, storico collaboratore del maestro. L’esposizione raccoglie fotografie, video, disegni, bozzetti, costumi e oggetti di scena, tra cui i celebri kimono e ventagli utilizzati nelle sue performance più iconiche – Onnagata, Flowers, Salome – offrendo un’immersione totale nel suo universo creativo.

La mostra allestita fino al 28 novembre

Colori, stampe, tessuti e materiali di scena restituiscono l’anima più viva dell’artista: il suo humor sottile, la profondità del pensiero e la libertà espressiva che ha reso inconfondibile il suo teatro. Un artista e pensatore che, attraverso la sua opera, ha saputo stimolare il pubblico a riflettere sulla diversità e sul cambiamento, incarnando egli stesso questi valori e trasformando l’arte in un veicolo di progresso e libertà.

La mostra rimarrà aperta fino al 28 novembre negli spazi di Sa Manifattura (Sala Officine), offrendo al pubblico un’occasione unica per avvicinarsi all’immenso patrimonio artistico di Lindsay Kemp, maestro visionario che ha profondamente influenzato la scena del teatrodanza internazionale.Il prossimo appuntamento con Find sarà il 7 novembre alle 21, al Teatro Carmen Melis di Cagliari, con “Pèlerinage” della compagnia Borderline Danza (Campania), per le coreografie di Micha van Hoecke riallestite e rivisitate da Miki Matsuse.




Promo Autunno 2025, ancora un successo

Domani (lunedì 20 ottobre) la chiusura con una giornata tecnica in cui sarà più comodo concludere i contratti

SASSARI. «Anche quest’anno Promo Autunno si conferma un grande attrattore per aziende e visitatori, con una settima edizione che sta procedendo con successo e, per lunedì, ci aspettiamo una giornata tecnica conclusiva dedicata in particolar modo alla chiusura dei contratti, in un clima più rilassato dopo l’afflusso notevole del fine settimana».

Con queste parole Claudio Rotunno, ideatore e organizzatore del più importante evento fieristico dell’isola, nella serata di domenica ha commentato l’intensa partecipazione di pubblico nei padiglioni della Promocamera di Sassari per una settima edizione che ha fatto registrare anche stavolta numeri considerevoli, capace di catalizzare l’attenzione di decine di migliaia di visitatori verso il mondo imprenditoriale sardo.

Nonostante la bella giornata favorevole per trascorrere al mare uno degli ultimi weekend della coda estiva, a Predda Niedda l’afflusso di visitatori ha iniziato a farsi importante già nel pomeriggio di sabato, per proseguire per tutta la giornata di domenica e portare in serata a un vero pienone.

Rotunno ha riservato un ringraziamento particolare a tutte le aziende aderenti e alla città di Sassari, «che fin dalla prima edizione ha permesso alla manifestazione di produrre risultati di rilievo, impensabili in altri contesti in Sardegna».

Un pubblico delle grandi occasioni ha assistito agli incontri e alle degustazioni dello Spazio Camera realizzate dalla Camera di Commercio di Sassari, e ai laboratori allestiti nello Stand della Regione Sardegna dagli studenti e dagli chef formatori dell’Istituto Alberghiero di Sassari, in particolare i laboratori sulla cucina sarda dedicati alla zuppa gallurese, ai ravioli, culurgiones, panadas e la piccola pasticceria sarda.

La giornata conclusiva del lunedì è studiata per coprire soprattutto gli aspetti tecnici e contrattuali, ma il calendario di eventi, attività e incontri non si interrompe certo con il weekend. Il programma di lunedì 20 ottobre, alle 14.30 ha in agenda la presentazione della edilizia acrobatica Spa. Alle 17.30 prende il via l’esibizione canora di Marta Tedde, che si protrarrà a intervalli fino alla conclusione della serata. Alle 18 sarà il momento di Teneri Monelli in passerella, la sfilata di moda bimbo a cura di Marina Pulina. Quindi alle 19.30 Eleganza artigianale porterà in passerella la sfilata del LAB Filofet di Maria Bonaria Salis e, alle 20.30, sarà il momento di Kouture bay Paola Cei.

Negli imponenti spazi dello stand della Regione Sardegna, l’istituto Alberghiero proporrà al mattino e alla sera preparazioni per l’aperitivo, laboratori sulla pasta fresca nazionale e regionale, panadas e pasticceria da banco, confezionamento culurgiones, ravioli, il laboratorio sulle preparazioni di sfoglia, l’uso della pasta frolla, biscotteria sarda e un piccolo laboratorio sulla pasta lievitata salata.

Promo Autunno è organizzata dalla Pubblicover di Claudio Rotunno in collaborazione con Regione Autonoma della Sardegna, Comune di Sassari, Camera di Commercio del Nord Sardegna, Confindustria Centro-Nord Sardegna, Unione Sarda, Videolina, Radiolina, Atp di Sassari, Confcommercio, Istituto Alberghiero di Sassari, Consorzio Industriale Sassari, Torres Calcio, Consorzio Zir Predda Niedda.




COLDIRETTI NU-OG: GRANDE SUCCESSO AL CALA GONONE JAZZ FESTIVAL CON IL VILLAGGIO CAMPAGNA AMICA. SAPORI E TRADIZIONI DELLA SARDEGNA AL CENTRO DELLA KERMESSE INTERNAZIONALE

Il gusto inconfondibile dei prodotti sardi, quelli più autentici dell’isola, hanno incontrato ancora una volta i ritmi travolgenti del jazz, trasformando il Cala Gonone Jazz Festival 2025 in un evento ancora più speciale. Il Villaggio Campagna Amica di Coldiretti Nuoro-Ogliastra ha animato la manifestazione internazionale con un’offerta ricca di eccellenze agroalimentari locali, confermandosi uno degli appuntamenti più attesi della rassegna. Il Villaggio ha saputo raccontare anche quest’anno il territorio con i suoi sapori e saperi.

PRODOTTI. La splendida cornice dell’evento è stata popolata fin dal tardo pomeriggio di tantissimi visitatori, attratti dall’ampio percorso del gusto allestito dalle aziende di Campagna Amica. Degustazioni guidate, street food, vini e birre artigianali hanno scandito una serata interamente dedicata al cibo genuino della Sardegna. Tra i grandi protagonisti i piatti simbolo della tradizione, ma anche dolci, carni, frutti e formaggi locali. Un’offerta che ha saputo conquistare residenti e turisti, raccontando l’anima autentica della filiera agricola sarda.

VETRINA AUTENTICA. “Abbiamo vissuto una giornata speciale che ci ha permesso di mostrare al pubblico il valore del lavoro dei nostri produttori – sottolinea Leonardo Salis, presidente di Coldiretti Nuoro-Ogliastra – il Villaggio Campagna Amica si è confermato un punto di riferimento per chi vuole scoprire la qualità delle produzioni a km zero”.

Per Alessandro Serra, direttore Coldiretti Nu-Og, “il Cala Gonone Jazz Festival è la dimostrazione di come eventi culturali di grande respiro possano dialogare con il mondo agroalimentare. I nostri produttori non offrono solo eccellenza enogastronomica, ma raccontano una storia fatta di identità, appartenenza e rispetto per la terra”.

COLLABORAZIONI. Anche per il 2025, il Villaggio è stato realizzato grazie alla collaborazione con Regione Autonoma della Sardegna, Fondazione di Sardegna, Comune di Dorgali, Mousikè Nuoro, Cala Gonone Jazz Festival, l’associazione culturale “L’Intermezzo”. Un successo che conferma ancora una volta la forza della filiera Coldiretti e il ruolo centrale delle aziende agricole nella promozione del territorio sardo.




Banari, Pomata chiude con successo la Sagra della Cipolla

Lo chef: “Altro che sagra, questo è un importante evento culturale”

Grande partecipazione di pubblico per la serata conclusiva con gli show cooking e il laboratorio delle erbe tintoree

BANARI – Grande successo per l’edizione 2025 della “Sagra della cipolla dorata” di Banari che, dopo l’intensa giornata di sabato che ha visto la premiazione della cantante Elena Ledda, si è conclusa domenica con una grande partecipazione di pubblico per lo show cooking dello chef stellato Luigi Pomata.  

Pomata ha voluto reinterpretare una ricetta storica a partire da una base di salsa genovese. Una salsa non ligure, come potrebbe far pensare il nome, ma campana. Quindi è stato preparato uno stufato di cipolle con il tonno di Carloforte ed erbe del Mediterraneo. Ne è venuto fuori un piatto profumatissimo, un’esplosione di aromi che ha deliziato il palato dei partecipanti.

Show cooking di Pomata

«La particolarità della Dorata di Banari è una dolcezza spiccata – ha spiegato Pomata – non è acida, e quindi si presta bene sia per i piatti dolci che per i piatti salati. Occorre specificare che questa non è una semplice sagra, è un evento culturale, e fare cultura è la base per la crescita del territorio. Bisogna valorizzare questi eventi, bisogna interagire con gli anziani, perché loro sono la memoria storica, quindi partire anche dalla storicità delle ricette e trasformarle in chiave moderna. Promuoviamo questi eventi in tutta la Sardegna, cercando di portare qua le persone da fuori, mentre la Sardegna deve uscire per portare i nostri prodotti in giro per il mondo».

Escursione in bici

Notevole partecipazione anche per il Laboratorio di Erbe Tintoree a cura di Gianpaolo Demartis, che ha illustrato ai numerosi partecipanti l’antica arte della colorazione dei tessuti attraverso le bacche e le erbe selvatiche. L’evento è stato occasione per incontrare i presidi Slow Food e i vini DOC del territorio, e per conoscere i meravigliosi contesti paesaggistici banaresi attraverso le escursioni a piedi e in bici. Quindi musica e divertimento fino a tarda notte.

Sold-out è andato lo stand della Proloco che, tra le sue proposte culinarie, ha presentato la squisita cipolla con la ricetta tipica banarese, che è andata letteralmente a ruba. Come ha sottolineato il presidente Francesco Di Stefano, «merito di questo risultato è il grande lavoro svolto con impegno da donne e uomini della proloco, che oltre a permettere l’organizzazione di manifestazioni importanti, rappresentano un presidio per mantenere viva la cultura di paese».

La manifestazione è organizzata dalla Proloco in collaborazione con il Comune di Banari, con il patrocinio della Regione Sardegna, e rientra nel circuito Salude&Trigu della Camera di commercio di Sassari. Per info e prenotazioni consultare il sito www.sagracipollabanari.it.

Laboratorio sulle erbe tintoree di Giampaolo Demartis



Villanova, successo del social eating con Chenamos in carrela

Il prossimo appuntamento sarà il 7 agosto in piazza all’insegna delle tradizioni e delle tipicità enogastronomiche

VILLANOVA MONTELEONE. Banco di prova superato per “Chenamos in carrela Primavera” che, a Villanova Monteleone, con due giorni di festa nel weekend ha suggellato l’originalità di un percorso di promozione delle eccellenze del territorio. Un percorso iniziato settimane fa attraverso la valorizzazione di specialità enogastronomiche quali formaggi, carni, pane, miele, vino, erbe selvatiche e altri prodotti tipici di questa zona del nord ovest dell’isola. Ma anche le eccellenze di grande pregio ambientale e paesaggistico quali il sito del Nuraghe Appiu, il monte Minerva, il centro storico e la costa panoramica sul Mar di Sardegna.

Il progetto si è concretizzato nella cena sociale in piazza, uno dei principali eventi di social eating della Sardegna, che ha permesso a turisti e visitatori di apprezzare un menù capace di fare sintesi, attraverso il palato, dei prodotti presentati nel corso dell’anno durante le “Giornate del cibo” a cura di Tommaso Sussarello.

Il menù semplice ed efficace ha compreso gnocchetti sardi, ghisadu di maiale alla villanovese con olive nere, formaggio pecorino, un contorno di piselli, pane del forno locale e un bicchiere di vino. «Ma il risultato è soprattutto un riconoscimento meritato alle donne e agli uomini della Proloco – ha affermato il presidente Pietro Fois – gente che con dedizione si impegna nelle numerose attività che possono permettere al paese e al suo territorio di essere valorizzato e conosciuto.

L’evento è stato impreziosito dalla partecipazione della compagnia Tricirco e da “Ludobus, giochi antichi in piazza”, realizzato in collaborazione con Mamatita Extra Festival di Alghero che ha inoltre proposto lo spettacolo clown “Hope! Hope! Hoplà!” a cura del Teatro del sottosuolo, dal “Circo in piazza” e i laboratori della compagnia Circolare per grandi e piccoli. Infine uno spazio importante lo ha avuto anche la musica, con i concerti del gruppo musicale dei Niera e “On the road band, official country music”.

Il prossimo e ultimo appuntamento del circuito 2025 sarà dal 5 all’8 agosto con una serie di eventi collaterali, che vedranno il clou il 7 agosto con “Chenamos in Carrela Estate”, la grande cena sociale in piazza da cui tutto il percorso ha preso il via. Un evento giunto alla 17esima edizione ma che affonda le sue radici nella dimensione dell’ospitalità e negli antichi valori della condivisione.

Tutto il programma è organizzato dalla Proloco in collaborazione con il Comune di Villanova Monteleone, il Ministero della Cultura, Funded by the European Unione, e rientra nel network “Salude&Trigu” della Camera di Commercio di Sassari.




All’Astra di Sassari grande successo per “Samà lu mannu e l’Ìsura di Edèa”

Un pubblico caloroso ha applaudito lo spettacolo teatrale per bambini proposto dall’Istituto Bellieni e ispirato alle avventure dei pirati

SASSARI. «Il teatro ha bisogno del Sassarese e il Sassarese del teatro, ma soprattutto delle nuove generazioni, che possono permettere a questa meravigliosa lingua di continuare a vivere con tutte le sue preziose specificità». Le parole di Maria Doloretta Lai, presidente Is.Be, alla fine di uno spettacolo applauditissimo, hanno segnato la conclusione di una serata memorabile al Cineteatro Astra, dove un pubblico caloroso ha assistito alla presentazione di “Samà lu mannu – L’Ìsura di Edèa”.

Accompagnati da uno strepitoso Beppe Dettori alla chitarra e voce, i bambini dagli otto ai dodici anni dell’istituto comprensivo di San Donato (sede di via Forlanini) si sono esibiti in gag esilaranti, trascinando il pubblico che ha risposto in maniera sempre più appassionata.

Sul palco anche Maria Daniela Carta, autrice del libro (Catartica edizioni) dal quale è nato lo spettacolo teatrale, e l’attrice Roberta Tola. Insieme hanno guidato i piccoli, a partire dal mese di ottobre verso l’esito scenico del 3 giugno. I giovani attori hanno interpretato il ruolo di pirati a bordo di un antico veliero, il “Gran Samà”, indossando i costumi di Barbara Uleri tra le spettacolari scenografie di Manuel Attanasio. Tra i presenti in sala anche la dirigente scolastica di San Donato, Patrizia Mercuri, e il docente Mario Lucio Marras, che ha supervisionato l’adattamento dei testi del Gran Samà in Sassarese.

L’attività è stata interamente finanziata dall’Istituto Camillo Bellieni, ed è parte integrante del programma 2025 voluto dall’Is.Be, che sta investendo sempre più risorse nella tutela e valorizzazione della lingua sassarese.

«Spero che il Sassarese venga sempre più coinvolto all’interno delle nostre scuole – ha affermato Roberta Tola –. Credo sia fondamentale negli spettacoli teatrali con i bambini, perché nei piccoli c’è il nostro futuro».

«Per un autore è importante ed è un’esperienza incredibile riuscire a portare in scena il proprio lavoro – ha dichiarato Daniela Carta –, i pirati sono nati dalla mia penna ma vederli in scena attraverso le espressioni dei bambini, attraverso il loro mostrarsi, vivere questo mondo magico è stato davvero un grande accoglimento dell’anima».

Molto soddisfatto anche Beppe Dettori, che ha intrapreso una collaborazione con Mario Lucio Marras, musicando le sue poesie, dalle quali è nata una compilation di quindici brani. «L’esperienza con i bambini è sempre favolosa perché ti danno dei lampi di energia che sono sempre straordinari – ha spiegato Dettori –. Speriamo di portare questi lavori fuori dalla provincia di Sassari, intanto per far sentire la sonorità meravigliose che produce il Turritano-sassarese, e poi anche per la grande ricchezza linguistica che abbiamo nel nord ovest della Sardegna».




Capodanno, lo show di Gianna Nannini è un successo in tutta sicurezza. Mascia: «La città non si ferma, appuntamento sabato in porta Sant’Antonio»

01.01.25 Capodanno è un succcesso, ora la musica si sposta in Porta Sant’Antonio

Capodanno, lo show di Gianna Nannini è un successo in tutta sicurezza. Mascia: «La città non si ferma, appuntamento sabato in porta Sant’Antonio»

Il bilancio

«Capodanno è stato un grande successo, le oltre 20mila persone che hanno affollato l’area del concerto, ma anche le tante che sono rimaste fuori e di cui ben comprendiamo la delusione, sono la chiara dimostrazione che la nostra scelta è stata azzeccata». Il giorno dopo lo show musicale di Gianna Nannini in piazza d’Italia, ma anche del countdown in compagnia di Pino e gli Anticorpi e dei dj che hanno animato la festa fino alle prime ore del mattino, il sindaco Giuseppe Mascia è molto soddisfatto.

«Le norme di sicurezza hanno la priorità: alcune zone non affollate della piazza rispondevano a tale finalità – dice Mascia – ma le nuove formule sperimentate per ampliare l’area della manifestazione sono state vincenti». Il sindaco precisa che «ci sarebbe piaciuto poter installare altri schermi per accontentare ancora più persone, ma non era possibile proprio per motivi di sicurezza». E dato che «tutto è andato per il meglio e il piano di sicurezza ha funzionato», il bilancio è positivo. «La serata è stata caratterizzata da un grandissimo entusiasmo generale e da un pubblico mai visto prima: questo ci spinge a non fermarci qui», dichiara.

«Facciamo tesoro di questa esperienza e puntiamo a migliorare, sempre», è lo sprone. «Ottimismo, sorriso e voglia di migliorarsi sono le parole d’ordine che devono ispirare il modo di porsi di questa città nei confronti di sé stessa e del territorio», aggiunge Mascia. «Sassari è viva e vegeta e noi vogliamo alimentare questa grande voglia di arte, cultura, socialità e divertimento», aggiunge l’assessora alla Cultura, Nicoletta Puggioni. «Per questo la musica non si ferma: abbiamo già in serbo un altro appuntamento per sabato in porta Sant’Antonio», annunciano sindaco e assessora.

L’idea
Il luogo è Porta Sant’Antonio, immortalata dalla tradizione musicale sassarese come sede di una storica discussione tra tre persone. L’idea è di rinnovare l’attitudine di quella piccola piazza al dialogo e al confronto verbale e culturale. L’intenzione è di farlo attraverso una manifestazione musicale che ha l’ambizione di diventare un appuntamento fisso. Una rassegna in cui il folk sassarese incontra altre musiche dal mondo. Proprio lì, in quella parte bassa del centro storico in cui Sassari sperimenta la multiculturalità, con tutte le contraddizioni, le difficoltà, gli stimoli e i vantaggi che ne derivano. Nasce così Una discussione a tre – Il folk sassarese incontra altre musiche dal mondo, il concerto fortemente voluto dal sindaco Giuseppe Mascia e dalla sua amministrazione «per portare un po’ di festa anche ai confini della città medievale e iniziare l’anno nel solco dell’impegno che ha caratterizzato questi primi mesi del nostro operato: ridare a Sassari vecchia la centralità che merita e di cui ha bisogno per

Gian Mario Sias, portavoce del sindaco

+39079279314 – [email protected]

COMUNE DI SASSARI

Portavoce del sindaco

rinascere, innescando un processo virtuoso che coinvolga anche gli altri quartieri, le periferie, le borgate rurali e quelle costiere», per dirla con le parole che lo stesso Mascia usa per motivare la sua scelta.

La manifestazione
L’appuntamento per l’edizione zero della kermesse è fissato per sabato 4 gennaio dalle 19. Grazie al supporto organizzativo di OllahRound Events, l’assessora Nicoletta Puggioni ha allestito con il settore su cui ha delega un programma ricco, vario e coerente con la missione culturale che l’amministrazione persegue attraverso la rassegna. Si parte dal tributo del cantautore Giuliano Rassu a Ginetto Ruzzetta, suo zio e capostipite di una delle scuole di musica sassarese più famose, romantiche e raffinate, e si spazia dalla rumba gitana alla cumbia, dal joropo al bolero, dalla world music al cantautorato, dalla samba al forrò, dal carimbò al funky, sino alla patchanka. Sul palco si alterneranno, oltre all’ensemble guidato da Rassu, Los Matas Chicas, Medit, Filhos Maravilha e Chichimeca.

Gli artisti

Giuliano Rassu
Giuliano Rassu, sassarese, 41 anni, è cantautore, compositore e arrangiatore. Secondo a X Factor nel 2009, dove duetta con Lucio Dalla, ha collaborato con artisti e produttori di prestigio, come Fio Zanotti e Lucio Fabbri. Oggi e allora è un omaggio al maestro Ginetto Ruzzetta, il cui repertorio viene reinterpretato dal nipote con un’orchestra e arrangiamenti moderni. Il progetto nasce dal desiderio di preservare il patrimonio culturale di Sassari, omaggiando il maestro Ruzzetta attraverso un percorso musicale che abbraccia classica, jazz, swing e blues, unendo passato e presente.

Los Mata Chicas
Il progetto nasce nel 2004 da un’idea di Virgilio Zinnarosu e Gianni Virdis con la collaborazione di Cristian Cabitza alle percussioni e Andrea Piu alla tromba. A lungo in stand-by per via dei percorsi artistici di ciascuno dei musicisti coinvolti, riprende vita a distanza di vent’anni con una formazione rinnovata, che vede al fianco di Zinnarosu il bassista Gavino Riva, Davide Catta alle percussioni e Roberto Sechi alla chitarra ritmica. La loro performance è un viaggio nei ritmi della rumba gitana, del Mexico e di Cuba, tra joropo, boleros e cumbia.

Filhos Maravilha
La band Filhos Maravilha, attiva dal 2014 in Sardegna, propone un repertorio di musica popolare fatto di samba, forró, carimbó e funky attraverso l’opera di grandi autori e canti di dominio popolare. Il percorso nell’universo del folklore musicale brasiliano ha per protagonisti Almir da Cruz alla voce e chitarra, Cristian Ferlito al cavaquinho, Federico Unali al pandeiro e Daniele Merrone alle percussioni.

Gian Mario Sias, portavoce del sindaco

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Medit
Medit è un crocevia musicale dove si incontrano etnie, culture e popoli diversi. Il nome, ispirato al Mediterraneo, riflette il bacino di intrecci sonori da cui trae spunto. Il gruppo si distingue per la capacità di mescolare world music e cantautorato, dando vita a un’esperienza musicale ricca e avvolgente. Sul palco Martino Roggio, Sara Porcu e Roberto Mura.

Chichimeca
I Chichimeca sono Claudia Crabuzza alla voce, Fabio Manconi alla chitarra e Andrea Lubino alle percussioni e al basso. Dal vivo alternano il loro repertorio storico a una selezione scelta di patchanka internazionale, omaggiando tra gli altri Mano Negra, Fabulosos Cadillacs e Amparanoia. Nati nel 2000 sotto la produzione di Tajrà, etichetta indie di Cagliari, i Chichimeca si sono esibiti in varie città d’Italia e d’Europa.

L’obiettivo

«Sul piano politico, iniziative come quella che abbiamo pensato per Porta Sant’Antonio hanno un valore aggiunto indiscusso perché sono anche occasioni per stimolare la frequentazione di un luogo che troppo spesso, per la maggior parte di noi, è solo un luogo di passaggio», riflette Giuseppe Mascia. «Il cambiamento che preconizziamo ha bisogno di complessi processi di rigenerazione urbana, economia e sociale, ma il successo di tali processi dipende dalla presenza di persone e attività», prosegue il sindaco. «In questo caso c’è anche un altro aspetto da valorizzare», aggiunge. «Questo confronto tra mondi musicali differenti, provenienti da diversi posti, sarà ospitato in quella parte della città in cui la costruzione di una comunità aperta, accogliente, inclusiva, multietnica e multiculturale è la sfida di tutti i giorni», chiosa.

«Vogliamo che Sassari sia viva e vitale tutto l’anno così come lo è stata nel periodo natalizio», è l’auspicio di Nicoletta Puggioni. «In questi primi mesi di mandato abbiamo la conferma del grande fermento culturale, artistico e sociale che anima la nostra città», aggiunge l’assessora. «Dal Capodanno in piazza d’Italia al concerto per la riapertura del Teatro Civico, passando per questa manifestazione dal significato speciale – conclude Puggioni – creiamo i presupposti per assecondare la grande voglia di vivere la città, di riappropriarsi di spazi pubblici al chiuso o all’aperto, e di farlo grazie a iniziative di qualità».




Promo Autunno chiude con successo e guarda al 2025

Claudio Rotunno: “Alle aziende sarde il merito della buona riuscita della fiera”

SASSARI. «Abbiamo raggiunto l’obiettivo anche stavolta, siamo riusciti a creare un evento che si ripete di anno in anno con un enorme successo, e proseguiamo sulla strada tracciata guardando sempre al futuro». Con queste parole Claudio Rotunno, CEO pubblicover, domenica sera (20 ottobre) ha portato in archivio la VI edizione della fiera regionale, un evento che per tre intense giornate negli spazi della Promocamera di Sassari ha fatto registrare numeri importanti, catalizzando l’attenzione di decine di migliaia di visitatori verso il mondo imprenditoriale sardo.

Nei saluti conclusivi dal palco di Promo Autunno, l’ideatore e patron si è rivolto al pubblico riservando un ringraziamento particolare alle aziende del territorio: «Il vero fulcro attorno al quale ruota la manifestazione, che ha un format appositamente studiato per valorizzare le eccellenze».

Quindi un caloroso ringraziamento è stato rivolto alle istituzioni, nello specifico alla Regione Sardegna, al Comune di Sassari e non ultimo alla Camera di Commercio, il cui apporto è stato definito fondamentale.

L’afflusso di visitatori si è trasformato in un bagno di folla nell’area del Padiglione Wedding durante le sfilate di moda che hanno portato in passerella capi d’abbigliamento di alcuni tra i più importanti stilisti sardi. Nel Padiglione Food ci sono stati cooking show ed eventi con i migliori chef dell’isola, che hanno svolto un lavoro certosino per far sì che tutti i presenti potessero degustare i piatti più intriganti per il palato.

Claudio Rotunno e Taylor Mega

Molto seguiti sono stati i convegni dell’area istituzionale, anche grazie all’impegno della Camera di commercio che ha creato uno Spazio Camera appositamente dedicato alla promozione del territorio.

Parole di ringraziamento sono state rivolte all’influencer e modella Taylor Mega, madrina della manifestazione: «È stata fantastica e molto apprezzata, molto umile e solare con il pubblico – ha detto Rotunno –. Per due ore e mezza si è resa disponibile a girare tra gli stand, interessata a conoscere le realtà dell’imprenditoria sarda, a fare le foto con tutti gli imprenditori, nonché con tutti i suoi fan».

Un ulteriore pensiero è andato alla Brigata Sassari, che proprio in questi giorni è impegnata come forza di pace in Libano in un difficile contesto internazionale, ma che ha voluto presenziare con un suo stand e con la sua fanfara che, al momento dell’inaugurazione, ha concesso l’esecuzione di alcuni brani tra i più celebri del proprio repertorio.

Infine il taglio della torta Promo Autunno per festeggiare la buona riuscita di quest’ultima edizione, un’importante conferma per la formula promossa dalla Claudio Rotunno, che valorizza la fiera come un luogo in cui fare pubbliche relazioni, ampliare le conoscenze e creare nuove sinergie, ma anche dove divertirsi e trascorrere momenti piacevoli. Già si guarda al 2025, «perché in un grande evento come questo nulla è lasciato al caso, e l’impegno è notevole per riuscire a concretizzare le idee e i progetti, valorizzando le migliori condizioni per una fiera sempre al top».

Promo Autunno è sostenuta daRegione Autonoma della Sardegna, Comune di Sassari, Camera di Commercio del Nord Sardegna, Azienda speciale Promocamera, Consorzio industriale provinciale di Sassari, Confindustria Centro-nord Sardegna, Dinamo Banco di Sardegna, Gruppo Unione Sarda e Videolina-Radiolina (media-partner), Torres Calcio, La Nuova Sardegna, Atp di Sassari, Consorzio ZIR Predda Niedda, Confcommercio.




Al Verdi di Sassari successo trionfale per “Lo Schiaccianoci”

Sharon Podesva: «Il sogno mia nonna Jaguše Vrankova è realtà»

A dieci anni dalla scomparsa, la Dansoul Studio ha celebrato tra gli applausi la donna che da Praga portò la danza classica a Sassari

Tra i protagonisti Angelo De Serra, il danzatore sardo che ha conquistato l’America

SASSARI. Con “Lo Schiaccianoci” al Teatro Verdi l’atmosfera del Natale ritorna per magia in una notte di luglio attraverso uno spettacolo che, dovendo rappresentare un caloroso tributo a un’icona della danza classica nel decennale dalla scomparsa, diventa soprattutto un omaggio all’amore e alla passione per questa forma d’arte che Jaguse Vrankova ha lasciato in eredità alla città di Sassari. Un amore fatto di studio, passione, tecnica, e in particolar modo di disciplina e determinazione, la stessa che spinge a dare tutto come vuole Tersicore, la dea greca della danza: umiltà e impegno totale.

Un imprinting preso in carico con convinzione da Sharon Podesva, nipote di Vrankova, che continua a perseguire il sogno della nonna, quello di creare a Sassari una scuola di formazione per talenti a livello mondiale.

Grazie alla DanSoul il sogno può dirsi realizzato. Per “Lo Schiaccianoci” il pubblico è rimasto letteralmente estasiato. L’intero teatro di via Politeama, fra galleria, balconi e platea gremita, ha suggellato tra gli applausi uno spettacolo di oltre due ore e mezzo in cui coreografie, luci, effetti, costumi e movenze si sono fuse alla perfezione con le musiche sublimi di Ciaikovski. Nessun dettaglio è stato lasciato al caso.

Grande protagonista dell’evento è stato Angelo de Serra, un artista sassarese che ha conquistato l’America dopo essere entrato a far parte della prestigiosa Complexions Contemporary Ballet di New York. Ora è ritornato a danzare per il pubblico della sua città, omaggiando la memoria di Jaguse Vrankova non solo nello “Schiaccianoci”, ma in una speciale performance a fine serata.

Nel saluto conclusivo Sharon ha dichiarato che il sogno di sua nonna «continua a vivere in tutti gli artisti a cui ha trasmesso questo prezioso lascito, che si propaga di generazione in generazione». In un misto di gioia e commozione, la coreografa applauditissima ha menzionato gli altri suoi studenti che ora si stanno facendo onore oltremare come Elena Idini, danzatrice nella produzione italiana di Anastasia, alla quale Broadway ha ceduto i diritti. Poi Emma Lizza e Laura Coni, ammesse ai corsi intensivi dell’English National Ballet School in Gran Bretagna e della Dutch National Ballet Academy in Olanda.

Quindi Flavia Pisuttu, altra promettente allieva che all’età di soli undici anni è stata selezionata per il secondo corso per ballerini professionisti della Scuola di danza del Teatro dell’Opera di Roma, superando brillantemente l’audizione.

Tanti successi che già di per sé restituiscono orgoglio e soddisfazione a un’avventura iniziata negli anni Settanta, quando da prima ballerina del Teatro nazionale dell’Opera di Praga, Jaguse Vrankova aveva portato a Sassari le sue passioni, costituendo la prima e unica scuola di danza classica riconosciuta dal Ministero dell’istruzione.

«Quest’arte è capace di fornire scopo, di fare ardere la motivazione e di portare a esplorare se stessi – ha affermato Sharon dal palcoscenico –, ma regala anche situazioni meravigliose e di livello che, oltre alla bellezza e serietà dell’arte in sé, donano esperienze di vita e di confronto internazionale, aprendo mente e cuore».

Jaguse Vrankova da giovane



Grande successo per la tappa di Setzu del Concorso Nazionale Miss Reginetta d’Italia e Over

Domenica 16 si è svolta a Setzu la prima selezione sarda di Miss Reginetta d’Italia e over. Un concorso di bellezza nazionale che, come ribadisce la referente sarda del concorso, manca da qualche anno in Sardegna. ” Io e Simone Spiga abbiamo deciso di riportare il concorso in Sardegna. Ci sono tante belle ragazze nella nostra isola e vogliamo che abbiano la possibilità di aprirsi le porte per lavorare nella moda e nello spettacolo”.

Tra tutte le ragazze che partecipano al concorso tre di loro avranno la possibilità di concorrere per la finale nazionale, che si terrà con molta probabilità a Riccione, assieme alle miss delle altre regioni italiane. La prima fascia come finalista regionale di Miss Reginetta sarda è andata a Aurora Martina Floris di Iglesias. Una ragazza di 19 anni studentessa in farmacia. Grazie alla fascia guadagnata domenica Aurora partecipa di diritto alla finale regionale.

“Il format di Miss Reginetta ha una marcia in più” aggiunge Lucia Manca “noi diamo la possibilità di partecipare anche alle categorie over, cioè a tutte quelle donne che hanno superato i 30 anni e non possono partecipare tra le miss, e vi garantisco che ci sono tante belle donne con le caratteristiche giuste per partecipare!”

Domenica oltre alla categoria miss, sono state premiate anche Anna Sanna 53 anni, categoria over senior,  nonna di un bimbo di 3anni e mezzo, e Giada Grussu , 40 anni, categoria over junior, hostess congressuale che non disdegnerebbe lavorare nello spettacolo.

Le miss hanno sfilato in passerella con gli abiti di Pink Devil Moda e le borse artigianali di Sardinia Style, che ha prestato anche la location per l’evento.

A conclusione della serata è stata promossa l’iniziativa a difesa dei prodotti locali con la degustazione di prodotti tipici alla presenza dei rappresentanti dell’Enac – Ente Nazionale Attività Culturali.

 Report Sardegna 24, media partner della kermesse in Sardegna, pubblicherà le prossime date non appena verranno definite.