Strepitoso successo a Cagliari per l’omaggio a Lindsay Kemp
Tributo a un mito del teatrodanza a 40 anni dal suo arrivo in città: a Sa Manifattura, per il Festival Internazionale Nuova Danza, due giorni di conferenze, mostre e performance dedicati al grande coreografo, danzatore e attore britannico che fu ispiratore per artisti come David Bowie e Kate Bush.
La mostra resterà aperta fino al 28 novembre
CAGLIARI – Gli spazi aperti di Sa Manifattura diventano un originale universo onirico di movimento, fatto di luci e immagini: e il mito di Lindsay Kemp” rivive a Cagliari a quarant’anni dal suo memorabile arrivo all’Anfiteatro romano. Uno strepitoso successo per la due giorni dedicata al genio visionario di Kemp, nello speciale tributo del Festival Internazionale Nuova Danza (FIND 43), intitolato ai “Fili invisibili”. Tra conferenze, performance ed esposizioni, l’iniziativa è stata capace di mettere in luce le più profonde doti artistiche di danzatore e regista, e di un uomo che ha rappresentato la rivoluzione del teatrodanza.

«La prima volta che ho danzato per lui, alla mia prima audizione, ho capito immediatamente che quella era la danza che volevo danzare – ha affermato Daniela Maccari – il teatro che volevo fare. Ho sentito che potevo essere libera. Il più grande insegnamento è stato forse la generosità della danza, quello sguardo verso lo spettatore e la volontà di trasmettergli la nostra libertà».
Insieme a Maccari, a coordinare la conferenza “Lindsay Kemp e il Giappone: Un Mondo di Trasformazioni” è stata il critico di danza e giornalista Donatella Bertozzi. Insieme hanno condotto il pubblico in un viaggio che ha ripercorso la vita e l’evoluzione di Kemp, dalla sua infanzia all’incontro con il teatro Kabuki, tra i temi universali della vita, della morte e della rinascita, e quelli più controversi dell’amore omosessuale. Artista, sperimentatore eccentrico e poliedrico fonte di ispirazione per artisti come David Bowie e Kate Bush. In occasione del 35esimo anniversario della prima messa in scena italiana di Onnagata, la sua celebre creazione ispirata al teatro giapponese, sono emerse le influenze orientali e il suo originale approccio alla trasformazione artistica.

Il pubblico è stato poi accompagnato a passo di danza in un secondo palcoscenico, per lo spettacolo “Lindsay Kemp ‘FOR YOU!’ Un sogno verso L’Oriente”, in cui Daniela Maccari ha incantato il pubblico danzando alcuni degli assoli più emblematici e storici del maestro creati appositamente per lei, e indossando alcuni costumi originali, tra i quali il Kimono di Onnagata. Maccari ha interpretato “Ricordi di una Traviata”, “The Flower”, “Canto alla Luna”, dando così vita a un’emozionante esperienza immersiva.
Il genio di Kemp ha ricominciato a vivere anche nella mostra-evento “Lindsay Kemp For You! Un sogno verso l’Oriente”, a cura di Daniela Maccari e David Haughton, storico collaboratore del maestro. L’esposizione raccoglie fotografie, video, disegni, bozzetti, costumi e oggetti di scena, tra cui i celebri kimono e ventagli utilizzati nelle sue performance più iconiche – Onnagata, Flowers, Salome – offrendo un’immersione totale nel suo universo creativo.

Colori, stampe, tessuti e materiali di scena restituiscono l’anima più viva dell’artista: il suo humor sottile, la profondità del pensiero e la libertà espressiva che ha reso inconfondibile il suo teatro. Un artista e pensatore che, attraverso la sua opera, ha saputo stimolare il pubblico a riflettere sulla diversità e sul cambiamento, incarnando egli stesso questi valori e trasformando l’arte in un veicolo di progresso e libertà.
La mostra rimarrà aperta fino al 28 novembre negli spazi di Sa Manifattura (Sala Officine), offrendo al pubblico un’occasione unica per avvicinarsi all’immenso patrimonio artistico di Lindsay Kemp, maestro visionario che ha profondamente influenzato la scena del teatrodanza internazionale.Il prossimo appuntamento con Find sarà il 7 novembre alle 21, al Teatro Carmen Melis di Cagliari, con “Pèlerinage” della compagnia Borderline Danza (Campania), per le coreografie di Micha van Hoecke riallestite e rivisitate da Miki Matsuse.















