Piazza della Juharia, successo per il primo evento della Chitarreria
Un nuovo spazio per gli eventi culturali che arricchisce la stagione

Alghero, 3 agosto 2021 – Grande successo e partecipazione per il primo appuntamento della Piazza della Juharia, il nuovo spazio che si aggiunge alle location per la stagione degli appuntamenti culturali in città. Il concerto della Chitarreria, il live di fine anno degli alunni scuola di musica insieme ai componenti della band “I Pirati” ha conquistato tutti. Due ore di musica, un concerto capace di mettere insieme generazioni, generi e abbattere barriere, che ha raccolto in piazza il numero massimo delle presenze consentite dalle prescrizioni e nelle aree sui bastioni circostanti ad essa un gran pubblico. L’apertura della Juharia ha centrato l’obbiettivo dell’Amministrazione, che intende riproporre uno scenario e un luogo già utilizzati in passato per manifestazioni culturali nel cuore del centro storico, quando l’attigua Piazza Santa Croce fungeva da catalizzatore di appuntamenti folk e di interessanti eventi culturali. Grande merito della riuscitissima serata va senza dubbio alla grande voglia di tornare a fare musica dal vivo del team della Chitarreria, e di Antonio Fortunato, motore dell’iniziativa. L’Amministrazione comunale, con l’iniziativa dell’Assessorato alla Cultura guidato da Marco Di Gangi, ha creduto fortemente in questa manifestazione, e i risultati in termini di gradimento sono stati centrati. Già previsti per il 6 e per il 25 agosto i concerti della rassegna Alghero in Classica, con la direzione artistica di Mauro Uselli che propone per il 6 agosto, con inizio alle 19,30, l’esibizione del duo Francesco Scognamillo – sax – Daniela Gonzales – piano. Il 25 agosto, sempre alle 19,30, sarà la volta del duo piano e violino Riccardo e Dario Pinna.




Primo weekend di successo, continuano le iniziative a Fertilia di SALPA!

Continua a Fertilia anche per questo weekend (23, 24, 25 luglio) la rassegna gastronomica che prevede l’offerta di ristoranti e wine bar del pescato locale o cosiddetto “pesce povero”. Iniziativa che rientra nel progetto SALPA! facente capo al Parco di Porto Conte e Area Marina Protetta Capo Caccia Isola Piana 

Grande risultato per il primo dei due weekend dedicati al pescato locale nell’ambito del progetto SALPA! – Sostenibilità Alimentare Locale del Pescato Algherese. Un’iniziativa promossa e organizzata dal Parco naturale di Porto Conte e dall’Area Marina Protetta Capo Caccia Isola Piana con l’obiettivo di promuovere il consumo responsabile e valorizzare specie ittiche poco sfruttate commercialmente, il cosiddetto pesce povero, ma altrettanto saporite e nutrienti, in modo da alleviare la pressione di pesca sulle specie più ricercate e mantenere la biodiversità dei nostri mari. Ristoranti soddisfatti per i numerosi clienti, residenti e turisti che hanno gradito i vantaggiosi menù proposti. Anche il comparto della pesca, con il coinvolgimento diretto dei suoi operatori, concorda sull’efficacia di questa prima parte della manifestazione. La stessa borgata di Fertilia ha accolto con piacere e ampia disponibilità la rassegna che continuerà nell’atteso prossimo fine settimana, il 23, 24 e 25 luglio, che grazie alle ottime condizioni meteo-marine metterà in tavola un più ricco “pescato povero”.




“Mediterranea” esordisce con successo ad Alghero

Marco Di Gangi, Mario Conoci e Simonetta Castia

ALGHERO. Le antiche mitologie del Mediterraneo mostrano come greci, fenici, cartaginesi e romani avessero una profonda conoscenza della Sardegna e come ad essa guardassero con grande stupore. La prolusione di Attilio Mastino sui collegamenti tra l’isola e le altre civiltà antiche del Mediterraneo, rivisitate attraverso la forza evocativa del mito, ha dato avvio con successo al festival letterario “Mediterranea. Culture, scambi, passaggi”, che sotto la direzione dell’AES, per cinque giornate proporrà iniziative letterarie, incontri con autori, reading e spettacoli negli spazi dell’Ex mercato civico di Alghero.

«Spazi che finalmente ritornano a vivere grazie alla cultura», ha affermato il sindaco Mario Conoci, nel saluto d’apertura al fianco della presidente AES Simonetta Castia e dell’assessore alla Cultura, Marco Di Gangi, che ha specificato come “in questo luogo si è riusciti a ripartire con una proposta di elevatissimo spessore, nella speranza che sia la prima di una lunga serie di iniziative da realizzare con l’AES”.

Non a caso, la presidente Castia ha evidenziato come l’evento trovi nella città di Alghero la sua sede naturale: «Uno dei punti strategici e cruciali del nostro mare sia in passato che oggi, sia in riferimento agli scambi che alle contaminazioni e ai passaggi tra la Sardegna e il resto del Mediterraneo, come dimostra lo straordinario racconto dei libri».

È stata una prima serata piuttosto partecipata, durante la quale il già Rettore dell’Università di Sassari ha stupito il pubblico evidenziando in modo accattivante e sorprendente i numerosi collegamenti tra gli eroi e i semidei del mito greco e le diverse zone dell’isola.

Attilio Mastino

A partire da Forco, re di Sardegna e Corsica, ai Tespiesi figli di Eracle che fondarono Olbia, lo storico ha sviscerato aneddoti e citazioni, senza trascurare approfondimenti sul territorio di Alghero con le sue coste e il suo mare, laddove l’isola Foradada era in passato l’isola delle Ninfe, mentre la baia di Porto Conte era conosciuta dai romani come Portus Nympharum. Anche il pregiato corallo rosso nient’altro era, nella visione degli antichi, se non il sangue sgorgato dalla testa mozzata di Medea, regina di Sardegna.

Un excursus infinito che dal gigante di bronzo Talos attraversa le leggende di Dedalo costruttore di Nuraghi, quindi di Sardus e di Norace, tutti protagonisti di uno sfondo in cui la Sardegna appare un luogo speciale per far riaffiorare le cose del passato.

Tra gli applausi Mastino ha lasciato spazio all’incontro con Patrizio Zurru e Ariase Barretta, scrittori e docenti, che hanno illustrato l’interessante esperienza della casa editrice Arkadia, impegnata con diverse collane nel mondo editoriale ispanico e ispano-americano, e in altri contesti del Mediterraneo. Quando si parla di editoria in lingua spagnola, hanno spiegato i due ospiti, il riferimento va alla distribuzione in ben ventuno paesi del mondo, per un settore che garantisce una permanenza del libro sul mercato. Numeri importanti, che danno davvero grande motivazione. Secondo gli autori il coraggio sta nel pubblicare opere che vadano al di fuori degli schemi, e questo spesso riescono a farlo le piccole case indipendenti, non vincolate da rigidi schemi di marketing. Le parole di Sergio Atzeni interpretate da Giovanni Carroni hanno poi chiuso la prima serata del festival attraverso un raffinato reading musicale, “Intorno al Sud”, realizzato in collaborazione con Bocheteatro di Nuoro e con i musicisti Omar Bandinu e Fabio Coronas. Un lavoro dedicato al compianto scrittore di Capoterra, celebrato nel ruolo di un personaggio del suo mondo letterario assieme a tanti protagonisti dei suoi libri, che erano in particolare i fragili, i perdenti, gli emarginati di quel mondo variegato che appartiene ai sobborghi cagliaritani. Un mondo che è il frutto di tante contaminazioni millenarie. Ed è per questo – ha sottolineato Carroni – che per definire Atzeni, non c’è parola più adatta di “Mediterraneo”.

Giovanni Carroni



Mirtò lancia le Tapas per l’edizione 2021. Grande successo dei Percorsi del gusto

   Mirtò guarda al futuro, nascono le Tapas per le vie di Olbia

 Nel 2021 il Festival internazionale del mirto lancerà “Nella mia città”

          Stasera si conclude la sesta edizione della manifestazione

Grande successo per i Percorsi del gusto con bar e ristoranti

 

 

Le Tapas del mirto. Mirtò, il Festival internazionale del Mirto, guarda già avanti. L’edizione 2020, la sesta dalla sua nascita, non si è ancora conclusa, che i programmi per il futuro sono già in costruzione. Il format di quest’anno, con le iniziative che si sono svolte in un percorso diffuso, che ha coinvolto le vie del centro, piazze e luoghi meno conosciuti della città, dà ispirazione per il futuro della manifestazione.

TAPAS AL MIRTO. Il progetto Mirtò per il prossimo festival del 2021 prenderà, quindi, il nome “Nella mia città”. Nasce così il modello delle “Tapas all’interno del Festival internazionale del mirto, assaggi di piatti tipici accompagnati dal vino, in questo caso anche dal mirto, che saranno “itineranti” lungo le vie del centro storico della città. Una parola che equivale a una formula magica che apre un universo di gusto, che Mirtò vuole trasformare valorizzando secondo la sua vocazione i piatti della tradizione sarda. Partendo dall’aperitivo, fino ad aggiungere piatti, consumati nelle varie “Tapas”, per completare un percorso del gusto alla scoperta della città.
“Pensiamo che sia questo il valore e patrimonio per una città come Olbia, puntando su piatti tipici e la grande tradizione enogastronomica – sottolinea Salvatore Pinducciu, responsabile del catering per Mirtò, il Festival internazionale del Mirto -. Proprio quest’anno, nel quale per il problema del coronavirus non abbiamo potuto fare le consuete degustazioni in piazza, il nostro info point è stato letteralmente preso d’assalto dai turisti, i quali ci chiedevano notizie sui piatti tipici, indicazioni su dove poter mangiare i tagliolini, la zuppa gallurese, “li chiusoni” o la tagliata al mirto. Questo conferma una volta di più come la strada sia questa, sviluppando una visione diffusa della ristorazione adottando il modello delle Tapas”.

I COMMERCIANTI. Intanto quest’anno, in assenza di degustazioni pubbliche, Mirtò ha concluso un accordo con la Confcommercio di Olbia-Tempio per un “Percorso del gusto” nel quale i piatti, i dessert e i cocktail ispirati al mirto sono stati proposti da bar, ristoranti e gelaterie. “Mirtò è stato importante perché ha consentito alle attività commerciali di Olbia di dare una bella risposta in un momento difficile, sempre rispettando la sicurezza e attuando tutte le precauzioni – sottolinea Pasquale Ambrosio, presidente della Confcommercio di Olbia-Tempio -. La formula di Mirtò, che ha puntato sul coinvolgimento di molte zone e quartieri della città, si presta certamente ad essere replicata in futuro. Trovo un segnale positivo il coinvolgimento nel progetto delle attività commerciali di Olbia, le quali dal canto loro hanno risposto con entusiasmo”.

IL FUTURO. “Le future Tapas vogliono essere un progetto di ampio respiro, affiancando le degustazioni del mirto sardo con i piatti tipici della nostra tradizione – conferma Salvatore Pinducciu -. Le degustazioni saranno affiancate da professionisti del mirto, come dei veri sommelier, che indicheranno i percorsi di abbinamento con i vari piatti e con il Vermentino di Gallura”. Un lavoro di squadra che vede Olbia e la Gallura come anticipatori di una visione che vuole essere un segnale anche per tutta la Sardegna. “Noi lavoriamo anche per la Regione, questi modelli valorizzano anche i borghi dell’interno – conferma Pinducciu -. Sono i progetti, come dimostrato in passato, che danno slancio e sviluppo turistico a tutta la Sardegna”.

LE ATTIVITA’. Ecco l’elenco delle attività che aderiscono al Percorso del gusto all’interno del Festival internazionale del mirto.

Ristorazione: In Vino Veritas, Cozze del golfo di Olbia al mirto selvatico (Corso Umberto 4); Ristorante pizzeria caffetteria Il Vecchio porto, Costolette d’agnello glassate al mirto con contorno di patate alle erbette (Corso Umberto 12); Sas Tapas, Petto d’anatra arrosto laccato al mirto, miele e eucalipto (Corso Umberto 37); Disigios-Percorsi di gusto, Tagliere di salumi Mirtò (Via Olbia, 42); Ristorante pizzeria La Lanterna, Seadas con riduzione di mirto, arance candite e miele di castagno(Via Olbia 13); Ristorante Da Paolo, Verdure di stagione marinate al mirto su misticanza, con ricotta mustia e patè di olive (Via Garibaldi 3); New Mary Bistrot, Tagliata di manzo con riduzione al mirto (Piazza Regina Margherita 1); Ittiturismo Sapori di Olbia, Cozze Fritte accompagnate da Cocktail al Mirto (Viale Isola Bianca 3); Pizzeria Dadino, Casizzolu al mirto (Via Mameli 50).

I dessert: Cafè Principe Umberto, Tiramisù al mirto (Via Principe Umberto 5); Gelateria Villi, Gelato crema all’uovo con coulisse di mirto e more (Corso Umberto 78); Gelateria Smeralda Olbia, Gelato al mirto (Corso Umberto 124); Ristorante Barbagia, Semifreddo al mirto (Via Galvani 94); la Pecora Nera, Gelato al mirto (Via Galvani 70); Rosso Toro ristorante, Semifreddo al mirto (Via Capoverde 2/D).

I cocktail: Cafè Principe Umberto, Cocktail al mirto (Via Principe Umberto 5); Ristorante NemasteOlbia, Murta ruia (pig skin rosè gin, riduzione al mirto rosso infuso nell’alloro, amaro aristocratico, succo di limone tancarè; Una die de entu (macchia extra dry vermout, liquore al finocchietto sardo, spoon di vermentino sardo, succo di limone, velluto al mirto bianco) (Corso Umberto 12); New Mary Bistrot, Mary Mirtò (Piazza Regina Margherita 1); My bar di Quirico Mele, Spritz al mirto e prosecco (Via Regina Elena 76); Avenue Friends Olbia, Mojito al mirto (succo di lime, sciroppo di zucchero di canna, menta fresca, mirto, ghiaccio tritato) (Viale Aldo Moro 203).

 




On line i tour virtuali dell’Università di Sassari Dall’incubatore universitario un’idea di successo

SASSARI. L’Università degli Studi di Sassari rafforza la propria presenza digitale grazie ai tour virtuali di alcune strutture chiave, ora disponibili on line.

Si può visitare l’Aula Magna del palazzo storico di piazza Università, la biblioteca Pigliaru, il polo didattico di viale Mancini e di via Vienna, gli Student Hub di via Roma e via Piandanna, l’incubatore d’impresa CubAct e il laboratorio di fabbricazione digital FabLab; tutto questo senza spostarsi da casa, servizio molto utile in tempo di distanziamento personale obbligatorio. Anche le segreterie studenti di via del Fiore Bianco e palazzo Zirulia sono on line per permettere agli utenti di orientarsi ancora meglio negli spazi destinati ai servizi di supporto alla didattica. L’idea è nata prima dell’emergenza sanitaria principalmente per consentire ai potenziali studenti internazionali di visitare le sedi Uniss in anteprima, ma ora più che mai risulta importante per mantenere il contatto con gli studenti e le studentesse: un modo per restare “insieme connessi”, in attesa di poterli accogliere di nuovo fisicamente nelle aule, nelle aule studio, negli spazi comuni e nelle biblioteche.

Il tour virtuale su Google Maps con oltre 200 foto panoramiche è opera di Pinka Group, società specializzata in creazione e gestione di brand e in realtà virtuale. Questa collaborazione tra l’Università e la società guidata da Oscar e Stefano Pinna e da Domenico Careddu, è nata ben prima di questi tour. Era il 2016 quando i tre ragazzi sassaresi, armati di un’idea (il progetto GuidaBoh) e di un sogno, varcarono i cancelli del CubAct, l’incubatore universitario dell’Ateneo di Sassari, in via Rockefeller, che ha decretato piccoli e grandi successi imprenditoriali. “Ma soprattutto, il CubAct ha erogato e continua a erogare ore ed ore di formazione qualificata per lo sviluppo personale e imprenditoriale grazie al percorso, prevalentemente dedicato agli studenti, del Contamination Lab, della competizione di idee di business della Start Cup e dei servizi legati alla prototipazione rapida e alla stampa digitale del Fab Lab Uniss – afferma il responsabile dell’Ufficio Trasferimento Tecnologico Francesco Meloni – perché se il lavoro scarseggia, le risorse intellettuali invece non mancano ma bisogna allernarle all’autoimprenditorialità e facilitarne il percorso di sviluppo”.

Un’opportunità di apprendimento che viene offerta ogni anno agli iscritti dell’Università di Sassari di tutti i cicli (lauree triennali, magistrali, ciclo unico, master e dottorati compresi).

Che le tecnologie e le competenze digitali stessero diventando sempre più centrali, era evidente già da prima, ma l’emergenza Covid-19 ha accelerato questi processi: smart working e didattica a distanza sono solo due aspetti di questa rivoluzione che ormai è realtà. Non è quindi un caso che il progetto del brand Network Realtà Virtuale coordinato da Pinka Group, denominato “Italia Tour Virtuali” (https://www.italiatourvirtuali.com/) sia stato inserito tra le buone pratiche nel sito dedicato alla “solidarietà digitale” (https://solidarietadigitale.agid.gov.it/#/ ) creato dal Ministro per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione e da AGID, Agenzia per l’Italia digitale. Tra le centinaia di tour virtuali disponibili, in giro tra le bellezze artistiche dello stivale, un posto d’onore lo ha sicuramente l’Università di Sassari, con il suo ricco patrimonio di cui l’aula Magna costituisce l’esempio più chiaro ma non certo unico. Durante la quarantena, il sito Italia tour virtuali ha registrato oltre un milione di contatti.

 

Link ai tour virtuali dell’Università di Sassari: https://www.uniss.it/ateneo/il-nostro-ateneo/tour-virtuali




Grande Successo per la presentazione del volume “La Grande Guerra” di Antonio Budruni

Edicions de l’Alguer

Urla di sirene, rombi di cannone, il gracidare monotono delle mitragliatrici, colpi di fucile, pianti di bambini, urla di donne. Il folto pubblico che ha partecipato alla presentazione del libro di Antonio Budruni, La Grande Guerra (1915-1918). Alghero. Un’intera città dentro il più atroce conflitto di ogni tempo, pubblicato da “Edicions de l’Alguer”, si è trovato emotivamente coinvolto, alle ore 18.15 in punto del 28 febbraio, nel vortice e nel clima della Grande Guerra, grazie al video proiettato prima della presentazione tradizionale. Una “prima” algherese assoluta.

Nella sala della Università delle Tre Età, ben prima dell’inizio della presentazione, sono andate a ruba le copie del libro esposte dall’editore algherese, nel tavolo in fondo alla sala. Per chi è arrivato qualche minuto dopo, restava la sola possibilità di prenotazione del libro per la già avviata seconda ristampa.

La professoressa Giuseppina Fois, docente di storia contemporanea all’Università di Sassari, ha tessuto le lodi del lavoro di Antonio Budruni, il quale ha avviato un percorso di ricostruzione storica non tanto della Guerra al fronte, ma della guerra vissuta a migliaia di Km di distanza in una città della Sardegna. Sono pochissimi, anche a livello nazionale, i lavori di analisi e di riflessione storica sulle conseguenze della guerra nella popolazione italiana. Il lavoro di Budruni ha colmato una prima lacuna e diventa un punto di riferimento per le altre città e paesi che vogliano intraprendere studi in quella direzione. Alghero partiva comunque avvantaggiata, grazie al ricco materiale custodito nell’Archivio storico cittadino: una vera miniera di notizie, documenti (anche di importanza nazionale) che hanno consentito al prof. Antonio Budruni, di ricostruire la storia della città in quegli anni difficili.

 

Perfetta, come sempre, la gestione dell’evento da parte della presidente dell’Ute Marisa Castellini, che non ha esitato a riconoscere il ruolo fondamentale dell’editoria locale e, in modo particolare, della casa editrice “Edicions de l’Alguer” che, negli ultimi anni e mesi, ha pubblicato alcuni testi di particolare spessore storico e culturale.

Un notevole successo per il libro dello storico e scrittore algherese, nella prima iniziativa pubblica in città; un segno evidente della effervescenza culturale della città catalana che sempre più dimostra di potersi misurare ad armi pari nel panorama culturale isolano.

La scelta di aprire la presentazione con un video, dove voci di attori algheresi hanno letto brani tratti da documenti selezionati, ha interessato diversi insegnanti presenti che ne hanno richiesto una copia per poterlo proiettare durante le loro lezioni. La voce narrante di Emiliano Di Nolfo, il sindaco Duprè letto da Roberto Bilardi, Sergio Marrosu, il collettivo Les Bruixes (Maria Antonietta Caria, Amelia Corrias, Elisabetta Dettori), i bambini e le bambine (Samuele Scarpa che ha letto la lettera dei fratellini Nieddu Arrica) hanno dato corpo a uno spaccato della vita cittadina dell’epoca dove, nel montaggio di Massimiliano Caria, alla presentazione della documentazione fotografica si alternavano le riproduzioni dei documenti conservati presso l’Archivio Storico Comunale.

Visto l’interesse riscontrato sono previste, nelle prossime settimane, diverse altre iniziative di presentazione del lavoro di ricerca fatto dal professor Budruni sulla Grande Guerra vista da Alghero




ALGHERO PROTAGONISTA IN CATALOGNA – SUCCESSO PER LA PROMOZIONE DELLA CITTA’ E PER LE IMPRESE – INIZIATIVE CON GRIMALDI E CON LA GENERALITAT SUI TRASPORTI

La Catalogna mai cosi vicina alla città di Alghero, grazie ai rapporti riallacciati nell’occasione della 39° Fira di Calella che dal 20 al 23 settembre scorso ha fornito un’occasione irripetibile per approfondire i legami culturali, economici ed imprenditoriali con uno dei mercati più ricchi d’Europa. Grande soddisfazione da parte di tutti per aver ottenuto un esito così importante per le aziende di eccellenza del del territorio, per l’agroalimentare, per l’enogastronomia, per gli artisti che hanno portato il nome di Alghero in un ambito internazionale.

La Fira di Calella ha registrato circa 30 mila visitatori paganti anche quest’anno, con una forte presenza istituzionale che ha permesso all’Amministrazione di gettare le basi per prospettive importanti specialmente sui temi dei trasporti. Le aziende presenti oggi con una propria rappresentanza nella conferenza stampa hanno espresso soddisfazione per l’esito della Fiera. Un successo quasi a costo zero per le casse comunali, dato che il Comune di Calella ha disposto le spese di alloggio, vitto, costo degli stand, mentre al Comune di Alghero è spettato solo il costo dei trasporti, che grazie ad un accordo con Grimaldi Lines.

Il Sindaco Mario Conoci ha condiviso oggi i risultati positivi dell’esperienza favorita dalla sede della Generalitat de Catalunya di Alghero, con la quale si stanno stringendo rapporti sempre più proficui. “Un impegno che abbiamo mantenuto con la città di Calella, – spiega Mario Conoci – e che questa Amministrazione ha voluto portare avanti individuandone la grande opportunità per l’immagine della città, per le aziende e per le prospettive di sviluppo economico con la Catalogna.

È stato fondamentale riallacciare i rapporti con Grimaldi – aggiunge – per costruire iniziative comuni per promuovere la destinazione Alghero in Catalogna, ma è stato anche importante incontrare le istituzioni delle Generalitat che vogliono lavorare sul fronte dei trasporti Alghero – Catalogna”.

Fondamentale è stata la promozione, grazie anche all’investimento fatto per a produzione e stampa di materiale promozionale del quale Alghero era sprovvista. “Una occasione di visibilità straordinaria – per l’Assessore alla Cultura e Turismo Marco Di Gangi – oltre che per lo sviluppo della destinazione, anche per le realtà culturali presenti, rappresentate dallo sportello linguistico del Comune, a cui si sono rivolte centinaia di operatori della scuola catalana”. Anche per l’Assessore allo Sviluppo Economico Giorgia Vaccaro i risultati sono stati eccellenti. “Abbiamo invitato le aziende attraverso le associazioni di categoria, per integrare quelle già individuate dal Parco di Porto Conte con il Marchio del Parco – ha spiegato.

Il Parco di Porto Conte, infine, protagonista con le sue produzioni di eccellenza dell’agroalimentare e dei servizi turistici, “ha svolto un ruolo da protagonista – ha spiegato il Direttore Mariano Mariani – ma ha svolto anche il ruolo di collegamento con le realtà naturalistiche della catalogna per sviluppare progetti e iniziative comuni destinate a produrre risultati economici importanti per il territorio”.

Ottimo riscontro anche per la delegazione culturale, anche questa individuata di concerto con il Comune di Calella, composta da 11 artisti algheresi che hanno promosso la nostra cultura e le nostre tradizioni.

si allegano alcune foto delle conferenza stampa di oggi e di alcuni momenti della partecipazione a Calella




Grande successo per la X edizione di FLORINAS IN GIALLO

GRANDE SUCCESSO PER LA X EDIZIONE DI “FLORINAS IN GIALLO”
 I l festival letterario si è concluso domenica sera con il concerto di Enrico Rava.
 Il 16 ottobre ci sarà un’ultima coda autunnale con Marcello Fois e il suo nuovo libro
FLORINAS (SS)   «L’anno scorso ci eravamo ripromessi che la decima edizione sarebbe stata una grande edizione, ricca di ospiti ed eventi collaterali, e in effetti è stato proprio così, grazie all’impegno di tante persone che hanno lavorato dietro le quinte, e al lavoro di tre librai, dall’anno scorso nel ruolo di direttori artistici, che sanno fare bene il proprio mestiere». Le parole del sindaco di Florinas Enrico Lobinosanciscono il successo dell’edizione numero dieci, conclusa domenica sera con il concerto di Enrico Rava, di “Florinas in Giallo – L’isola dei misteri”, il festival letterario organizzato dal Comune di Florinas con la direzione artistica dei librai Maria Luisa Perazzona e Elia Cossu (Libreria Cyrano, Alghero) e Emiliano Longobardi (Libreria Azuni, Sassari.
 Il festival avrà, in realtà, un’ulteriore coda autunnale, quando – il 16 ottobre – a Florinas arriverà lo scrittore nuorese Marcello Fois, per presentare il suo nuovo romanzo, “Pietro e Paolo”, appena pubblicato da Einaudi. Intanto, però, si possono già tirare le somme, e alla soddisfazione del Comune si aggiunge quella della direzione artistica: «Quest’anno il festival è partito a luglio da Gavoi con la scrittrice Rachel Cusk, in collaborazione con il festival L’isola delle storie – ricordano Perazzona, Cossu e Longobardi – e poi è proseguito a Florinas, prima con le date estive e poi con quattro giornate a settembre. Il successo della decima edizione è stato reso possibile grazie al sostegno della Regione, della Fondazione di Sardegna, del Comune di Florinas, e a partner come la Società Umanitaria di Alghero, la Cooperativa Co.me.s che ha organizzato i laboratori per i bambini, il Coro di Florinas e il Gruppo Folk Figulinas che con le loro esibizioni hanno arricchito il programma del festival».
 Anche quest’anno il festival ha riproposto la formula degli scrittori intervistati da altri scrittori, già sperimentata con successo l’anno scorso, e i momenti conviviali dell’A peritivo in Giallo e del Pranzo Romanzodella domenica. Una novità di questa edizione è stata, invece, l ’apertura al genere dell’horror, con il romanzo gotico “Dracul” di Dacre Stoker, che ha aggiunto un tocco di rosso alle note dominanti del giallo e del nero.
 ettendo in fila tutti gli incontri, per un totale di oltre venti autori, “Florinas in Giallo” ha proposto un viaggio inquietante, ma non privo di risvolti umoristici, attraverso l’idea di crimine nelle varie regioni italiane, isole comprese. Dalle atmosfere alla Mafia capitale di Giancarlo De Cataldo al profondo Sud di Omar Di Monopoli e Piera Carlomagno, passando per la Liguria di Alessandro Zannoni e la Sicilia di Cristina Cassar Scalia, fino alla Sardegna di Gesuino Nemus e Mauro Pusceddu. Grande successo ha avuto poi la chiusura in musica, domenica sera, con Enrico Rava e l’Enrico Rava Quartet che hanno sonorizzato dal vivo il film “La morte corre sul fiume” di Charles Laughton, all’interno dello splendido scenario naturale offerto dal parco comunale di Florinas.



Cambusa, successo a Porto Cervo

Il progetto Interreg “Cambusa” di cui la Camera di Commercio di Sassari è capofila, sostiene l’integrazione tra la filiera del turismo nautico e quella delle produzioni agroalimentari locali e di qualità. Una sfida congiunta per creare un collegamento tra le due realtà che mira al target turistico dei diportisti capace di offrire alle imprese un importante sbocco commerciale per un segmento che può vantare una significativa capacità di spesa.

Un progetto presente a Porto Cervo fino a ieri, domenica, grazie alla partnership tra Ente camerale, Assonautica nord Sardegna che ha ideato il progetto e Consorzio industriale provinciale nord est Sardegna (C.i.p.n.e.s.).

In particolare è stata organizzata una serata di presentazione che si è svolta venerdì 9 agosto nell’unità di marketing territoriale Insula di Porto Cervo marina. Il programma dell’evento prevede una tavola rotonda sul tema “La congiunzione strategica…il turismo enogastronomico incontra il turismo nautico” e uno show cooking elaborato con le produzioni di filiera sarda selezionate dal programma Cambusa. Presenti all’evento l’assessore regionale al turismo Gianni Chessa, il presidente della Camera di Commercio Gavino Sini, il presidente di Assonaurica nord Sardegna Italo Senes, è il responsabile di Insula, Massimo Masia. Tutti insieme per ribadire l’importanza di un’azIone sinergica che includa tutte le filiere di produzione locale tessute dal filo rosso rappresentato dai servizi di qualità presenti sul territorio. Per una Sardegna vincente e capace di recitare un ruolo da protagonista nel panorama del turismo internazionale. Una visione la cui rilevanza è stata sottolineata anche dai giornalisti specializzati nel settore nautico, Massimo Bernardo ed enogastronomico, Alessandra Guigoni.

Cambusa ha trovato spazio anche a Stintino con uno showroom operativo per tutto il mese di agosto e nel 2020 si aprirà ad altri porti pilota tra cui Porto Rotondo. Grazie alla collaborazione tra i partner sono stati selezionati i migliori prodotti delle filiere produttive identitarie della Sardegna acquistabili attraverso l’app Cambusa collegata ad Insula, incubatore e piattaforma di servizi dedicata la promozione distribuzione delle filiere produttive enogastronomiche di eccellenza della Sardegna. 

Sarà possibile richiedere il servizio di prenotazione e fornitura bordo semplicemente collegandosi al sito www.cambusa.eu per scaricare sul proprio smartphone l’applicazione Cambusa. Con pochi semplici passaggi i migliori prodotti del territorio verranno recapitati a bordo o presso lo showroom del porto prescelto.

Obiettivo centrale del progetto, nato sulla spinta di Assonautica nord Sardegna, è stato la creazione di una rete di aziende perpotenziare i settori interessati andando a migliorare i servizi in porto e la capacità di penetrazione delle aziende agroalimentari in nuovi mercati internazionali particolarmente interessanti. Nell’ambito del progetto è stata realizzata da Abinsula un’applicazione con cui i diportisti potranno acquistare i prodotti agroalimentari e prenotare servizi (come un semplice posto barca) nei porti. Il sistema consentirà a chi fruisce dei servizi portuali di trovare la merce già in porto all’arrivo. 


Per Cambusa è stato creato un marchio con disciplinari di produzione, oltre che di un modello di business che consegna alle imprese della rete le modalità di management. L’approccio transfrontaliero offrirà un vantaggio importante: i diportisti troveranno in ogni porto pilota 

l’elenco degli altri porti aderenti e potranno in questo modo valutare la possibilità di spostarsi sugli altri porti per vedere nuove realtà e cercare altri prodotti di eccellenza.


Il progetto punta su due aspetti principali, da un lato l’uso delle più moderne tecnologie, dall’altro la creazione di un modello che potrà potenziarsi ed espandersi anche dopo la fine del finanziamento europeo e oltre l’area di cooperazione. Cambusamira perciò a superare gli ostacoli derivati da un tessuto economico frammentato, sostenendo l’integrazione tra le filieredel turismo nautico e delle produzioni agroalimentari di eccellenza, in un’ottica di qualità e di gestione integrata dell’offerta turistica. 

Costituendo di fatto un marchio di qualità finalizzato a far conoscere e garantire le caratteristiche di autenticità dei prodotti delle imprese aderenti. L’adesione al marchio determina inoltre l’accesso ad una piattaforma che lega i porti pilota dell’area di cooperazione. La piattaforma fa tesoro dell’esperienza e dei risultati di Curio(sea)ty, progetto comunitario del 2014-2016 che ha messo a sistema informazioni (destinazioni, attrattori turistici e servizi) legati ai porti turistici e permetterà al diportista di ottenere informazioni utili per la navigazione, per la sosta nei porti, per la conoscenza del territorio e per l’acquisto dei beni a marchio “Cambusa”. 

Attraverso l’uso dell’app collegata alla piattaforma logistica, si è creato un sistema di gestione integrato capace di spezzare l’isolamento delle imprese delle aree interne e di collocarle sul mercato del turismo internazionale. Questo, nonostante gli effetti della crisi degli ultimi anni, mostra segni di forte ripresa e dinamicità: basti pensare che il traffico dei grandi yatch in Italia nel 2014 ha raggiunto le 6.350 unità e che la Commissione europea, DG Enterprise and Industry, nel 2015 ha presentato uno studio dal titolo “Study on the competitiveness of the recreational boating sector”, in cui si indica che il bacino d’utenza UE relativo al settore nautico comprende oltre 6 milioni di unità da diporto e 36 milioni di diportisti. Allo scopo di garantire la funzionalità del sistema marchio-app-piattaforma, nel corso dell’ultimo anno del progetto, si studieranno soluzioni per la sostenibilità economica attraverso la redazione di un modello di business ed un business plan. Il sistema, gestito da una rete trasfrontaliera di aderenti al marchio, potrà essere esteso ad altre realtà sia nell’area di cooperazione che all’esterno. Questo è il risultato più rilevante del progetto e che se realmente applicato genererà, in un’ottica di lungo periodo, una crescita per le aziende coinvolte.

Tra la categoria dei diportisti si evidenzia la crescita di coloro che scelgono di spostarsi con le barche a vela. Da un’indagine effettuata da Assonautica e dalla Camera di Commercio Nord Sardegna per l’anno 2016, emerge un uso costante delle imbarcazioni a vela che, a differenza di quelle a motore, si mantiene a buoni livelli anche nel periodo invernale. In aggiunta a questo, dall’analisi emerge che il 38% dei diportisti si sposta percorrendo distanza maggiori di 300 m.n.: non hanno perciò difficoltà a raggiungere altre coste.

La Sardegna, grazie ai 1.897 chilometri di costa ed ai 18.433 posti barca disponibili, si trova nella condizione idonea per far leva anche su questo particolare target di riferimento.


Partner del progetto Interreg: CCIAA di Sassari (capofila); Assonautica Provinciale del Nord Sardegna, Università degli Studi di Sassari; Assonautica La Spezia, Comune di Capoliveri, Comune di Bonifacio, France Stati




Grande successo di pubblico per Franco Mannoni a Santa Teresa Gallura

Prosegue la rassegna letteraria “I monumenti incontrano la letteratura”: sabato il concerto d’arpa con Raoul Moretti

La rivolta di Pratobello, l’illusione di Ottana, l’esplosione delle Brigate Rosse barbaricine, i tanti sequestri, gli omicidi, le rapine, ma anche la tenacia, la solidarietà, i grandi gesti umani: 30 anni di storia del nuorese e dintorni sono contenuti nelle pagine del libro di Franco Mannoni, intitolato “Il campo degli asfodeli”: lo scrittore gallurese ha presentato la sua ultima opera martedì 6 agosto a Santa Teresa durante la rassegna letteraria “I monumenti incontrano la letteratura” organizzata dalla cooperativa tutta al  femminile CoolTour Gallura. Mannoni ha parlato delle sue esperienze in terra barbaricina di fronte a una platea che contava oltre 80 persone, affiancato dal giornalista Piero Bardanzellu e da Giovanna Colombo: “Arrivai a Nuoro da giovanissimo dirigente scolastico – ha raccontato Mannoni – ho vissuto anni molto intensi, difficili per il territorio. Episodi e persone indimenticabili, che ho voluto fermare qui, in queste pagine”. Tentativo perfettamente riuscito: per oltre un’ora il pubblico ha seguito con grande attenzione i racconti sui fatti e i personaggi che hanno segnato il “Secolo breve” nel centro della Sardegna.

La presentazione de “Il campo degli asfodeli” è stato il quinto appuntamento inserito nel calendario della rassegna “I monumenti incontrano la letteratura”, il prossimo evento si svolgerà in uno scenario unico e decisamente rinnovato: il belvedere di Santa Teresa Gallura, un palcoscenico che si apre a 240 gradi sulle Bocche di Bonifacio con una vista scenografica sulle scogliere della Corsica e le insenature della punta nord della Sardegna e il monumento simbolo del paese, la Torre di Longonsardo. In questo contesto si esibirà sabato il musicista Raoul Moretti per un concerto di sola arpa, al tramonto, dalle 19,30 fino alle 21. L’evento è gratuito.

“I monumenti incontrano la lettura” proseguirà poi con altre due date: il 27 agosto ad Aggius ci saranno Flavio Soriga e Luciano Marrocu, mentre il 12 settembre la rassegna si concluderà con Vindice Lecis a Santa Teresa Gallura. La rassegna “I monumenti incontrano la lettura” è giunta alla sua ottava edizione ed è finanziata da: Fondazione di Sardegna, i Comuni di Aglientu, Aggius e Santa Teresa Gallura.“Anche quest’anno abbiamo avuto un buon riscontro di pubblico – commenta Stefania Simula, della CoolTour Gallura – il laboratorio di fotografia e letture, gli incontri con gli autori e tutte le attività collaterali hanno visto la partecipazione di oltre 500 persone. Di anno in anno registriamo una crescita esponenziale del nostro pubblico e ci auguriamo una grande platea in occasione della serata di sabato, con il concerto di Raoul Moretti”.