“Sassari in Mostra” al Padiglione Tavolara

Dal 19 dicembre una triade espositiva che celebra la danza, dall’omaggio fotografico a Roland Petit all’ologramma danzante di “Angel Robot”, passando per l’installazione di Alessio Bertallot, storica voce di Radio Deejay

La produzione è firmata Danzeventi-Estemporada in collaborazione con Sky Arte e il Salone del mobile di Milano e Genova, ed è un appuntamento collaterale ai Grandi eventi della Regione Sardegna

SASSARI. Arte, fotografia e musica in un percorso immersivo dall’anima tersicorea. Dal 19 dicembre al 2 gennaio l’arte coreutica volteggia fuori dal palcoscenico dei teatri per conquistare gli spazi espositivi del Padiglione Tavolara dove, venerdì alle 17, sarà inaugurata “Sassari in Mostra”, una triade espositiva che celebra la danza e le sue contaminazioni con l’arte dei suoni e le nuove tecnologie, attraversando il ‘900 sino alla contemporaneità.

La prestigiosa produzione, firmata Danzeventi assieme a Estemporadasotto la direzione artistica di Livia Lepri, è riconosciuta dalla Regione Sardegna come appuntamento collaterale dei Grandi Eventi 2025, ed è realizzata in collaborazione con Sky Arte e il Salone del mobile di Milano e Genova. La mostra resterà aperta a ingresso libero tutti i giorni (la mattina dalle 11 alle 13 e il pomeriggio dalle 17 alle 19), tranne il lunedì e il 30 dicembre.

La prima delle tre mostre è l’“Omaggio a Roland Petit”, un tributo fotografico che rende immortale la figura del celebre coreografo e ballerino francese, esplorando i suoi rapporti storici con gli enti lirici italiani, tra i quali il Teatro alla Scala di Milano, il Teatro dell’Opera di Roma e il Teatro di San Carlo di Napoli.

La seconda proposta espositiva è “KOROS”, un’installazione sonora che trasforma le vibrazioni acustiche in composizioni coreografiche. Curata dal musicista, DJ e autore Alessio Bertallot, storica voce di Radio Deejay, Radio 2 e Radio Capital, e da Pointillistico, l’opera si propone come un’intensa esperienza sensoriale fatta di micro-eventi sonori e “danze invisibili”.

La terza proposta è “Angel Robot”, l’ologramma danzante di un angelico robot che lancia un messaggio d’amore e necessità di esprimere sentimenti. Definita come “un sogno che scintilla glitch di coscienza”, l’installazione è uno specchio della contemporaneità che indaga il rapporto tra l’umano e l’artificiale, realizzata da Marco Nereo Rotelli con Alessio Bertallot, Antonio Alfano e Luca Andrea Marazzini.

L’evento è curato da Livia Lepri con allestimento e scenografia di Marco Velli, ed è realizzato con il sostegno di Comune di Sassari, Sardegna Turismo, Regione Autonoma della Sardegna e Ministero della Cultura.




Sassari, “Natale in moda” il 15 dicembre al Padiglione Tavolara

Roberto Stella: “Voglio che la città ritorni capitale della moda isolana”

SASSARI. La grande moda sarda ritorna protagonista a Sassari con le collezioni di cinque stilisti tra i più noti e apprezzati dell’isola per rappresentare in modo simbolico tutta la Sardegna. Venerdì 15 dicembre alle 20.30, tra gli appuntamenti di “Sassari Natale insieme”, al Padiglione Tavolara arriva “Natale in moda”, il grande evento promosso da Roberto Stella, stilista notissimo a Sassari per l’estro e il talento e per aver ideato la “Notte della moda”, l’iniziativa a tema più importante a livello regionale, conclusasi ormai nel lontano 2015.

In passerella sfileranno sotto i riflettori diciotto avvenenti modelle per illuminare le creazioni di Carlo Petromilli di Oristano, Giovanna Campisi di Olbia, Marinella Staico di Assemini, Thaira Couture di Nuoro e quindi dello stesso Stella. Nessun filo conduttore tra le collezioni, solo voglia di dare espressività e ispirazione alla fantasia, e promuovere un’arte meravigliosa non sempre valorizzata nell’isola come meriterebbe, pur godendo di tanti nomi capaci di distinguersi per stile ed eleganza. A fare da colonna sonora alla serata, presentata da Claudia Licheri, saranno grandi artisti della musica come Maria Giovanna Cherchi, Soleandro e Roberta Usai.

«Voglio che Sassari torni a essere la capitale della moda nell’isola – ha affermato Stella – per questo partiamo dal Padiglione Tavolara, inaugurato nel 1956 proprio con una sfilata. Purtroppo il mondo della moda in Sardegna gode di poca visibilità, mentre si parla tanto di promuovere l’artigianato e l’arte. Ma un evento come il nostro ha un enorme potenziale per creare un indotto importante nel luogo che lo accoglie. Bisogna crederci, ma ci vuole soprattutto l’appoggio delle istituzioni, che in questo caso hanno mostrato tanta sensibilità, disponibilità ed entusiasmo».

L’iniziativa è organizzata dall’associazione “RS Roberto Stella” in collaborazione con la Fondazione Nivola e con il finanziamento e il patrocinio del Comune di Sassari, ed è inserito nella programmazione del cartellone “Sassari Natale insieme” proposta dall’Amministrazione cittadina.




Il Padiglione Tavolara riapre dopo decenni

A Sassari, il Padiglione Tavolara, tra i più prestigiosi luoghi d’arte e di cultura, il 20 dicembre riaprirà le sue porte. E lo farà in maniera continuativa, con un rinnovato spazio espositivo dedicato al design e all’artigianato artistico e un altro di mostra mercato, sempre di artigianato. Progettato da Ubaldo Badas e in passato sede dell’Isola, oggi è destinato a ospitare il Museo regionale per l’artigianato e il design dedicato a Eugenio Tavolara, figura centrale per lo sviluppo delle risorse artigiane sarde del dopoguerra. La struttura – di proprietà della Regione Sardegna – riapre alla città e a tutto il territorio, dopo gli interventi di restauro e riqualificazione funzionale che ne sottolineano il notevole valore architettonico testimoniato dal recente riconoscimento di interesse culturale da parte del ministero della Cultura. Il sito non aveva una apertura duratura (ma soltanto eventi di pochi giorni) dall’ultima biennale datata 1997. Nel 2013 e nel 2018 fu inaugurato dalle giunte regionali del tempo, ma all’inaugurazione non seguì una reale apertura al pubblico.
Il percorso. Era il 2005 quando la Giunta sarda ha previsto, nell’ambito dei musei regionali, la realizzazione del “Museo Tavolara dell’artigianato e del design” dedicato a Eugenio Tavolara nel Padiglione dell’artigianato ex I.S.O.L.A., istituito poi nel 2013.
Appena insediata, la Giunta Campus ha inserito tra le sue priorità la restituzione di questo spazio all’intera comunità. Già nel gennaio 2020, dopo una serie di incontri istituzionali, il Comune ha firmato una formale lettera di intenti. Questo ha portato, nell’ottobre 2020 (in mezzo il tragico periodo della pandemia con il lockdown), la Regione Sardegna a concedere in comodato d’uso gratuito all’Amministrazione sassarese il Tavolara, conferendone la gestione per almeno 10 anni (apertura al pubblico dell’edificio e promozione di eventi culturali e mostre di carattere estemporaneo) e la gestione a regime del museo per l’artigianato ed il design “E. Tavolara”, a seguito della completa realizzazione e allestimento dello stesso, per lo stesso periodo eventualmente prorogabile.
Nel processo di definizione del “Museo per l’artigianato e il design Eugenio Tavolara”, la cui attuazione risulta particolarmente complessa e articolata, il Comune assume un ruolo attivo nella gestione pro-tempore degli spazi espositivi, per renderli fruibili al pubblico in occasione di eventi e attività specifiche che vadano a rafforzare i legami identitari con il territorio e creino nuove sinergie con il contesto culturale esistente e opportunità di crescita e sviluppo. Per questo, alla fine del 2020 il Comune di Sassari ha espresso l’indirizzo di procedere alla stipula della convenzione tra lo stesso Ente e la Fondazione Nivola per la direzione scientifica, l’organizzazione dell’attività espositiva, la promozione di iniziative culturali nel Padiglione.
Il padiglione ospiterà inoltre il “Salone delle Botteghe” uno spazio espositivo commerciale dedicato ai prodotti dell’artigianato sardo da allestire nei locali siti al piano terra che sarà allestito e curato da Confartigianato imprese Sassari.
Il museo è destinato ad accogliere anche importanti collezioni pubbliche attualmente non esposte quale la collezione storica ISOLA, nonché a svolgere una programmazione espositiva di respiro internazionale. La convezione biennale tra il Comune e la Fondazione Nivola prevede la realizzazione di mostre e eventi di artigianato, design e arte, con cadenza regolare nel salone principale del Padiglione Tavolara, l’organizzazione e realizzazione di eventi periodici quali, presentazione di prodotti artigianali, presentazione di oggetti di design, convegni e pubblicazioni sui temi collegati, seminari formativi, incontri e laboratori con artigiani, designer e esperti del settore. Il primo evento sarà il progetto espositivo “Faccio con la mente, Penso con le mani – Il nuovo design artigiano in Sardegna”, con la curatela di Giuliana Altea.
Anche attraverso la riapertura al pubblico del Padiglione, l’Amministrazione comunale punta a «riacquistare il ruolo centrale che le spetta come Città della cultura e delle culture come fondamentale attrattore turistico» come fin dal suo insediamento ha sottolineato il sindaco Nanni Campus. Questo avverrà anche grazie alla promozione di una rete tra il Comune e i numerosi e qualificati attori istituzionali, pubblici e privati, impegnati nel campo della cultura e valorizzando in maniera accorta e intelligente il patrimonio del territorio. Infine il 17 novembre 2022 è stata sottoscritta la Convenzione di Finanziamento tra il Comune di Sassari e la Regione con la quale è disposto il trasferimento delle risorse finanziarie per il piano di gestione, il piano di comunicazione e l’allestimento del museo.
La “restituzione alla Città” del Padiglione Tavolara come luogo della cultura si inserisce in un percorso avviato dall’Amministrazione Campus fin dal suo insediamento. L’idea è quella di riaprire (o aprire) luoghi di cui Sassari attende da tempo di riappropriarsi soltanto nel momento in cui ne sia definita anche la funzione, in modo da non rischiare di vederli richiusi poco dopo, come accaduto in passato proprio per il Padiglione. Così nel settembre 2021, il Nuovo Astra ha riaperto le sue porte, dopo 20 anni, con la concessione in comodato d’uso a due compagnie (la Compagnia Teatro Sassari e la Compagnia Teatro La Botte e il Cilindro), per favorire l’accesso alla cultura a un bacino di utenza il più ampio possibile, integrando le diverse realtà operanti nel territorio non solo comunale, ma anche regionale, nazionale e internazionale, al fine di promuovere, armonizzare, valorizzare, incrementare il patrimonio culturale, nonché lo sviluppo economico-sociale. È di pochi giorni fa l’inaugurazione della prima scuola civica di musica, dopo decenni di attesa, nella Palazzina Tomè, un gioiello architettonico che affaccia su piazza Azuni. E ora il Padiglione Tavolara. In questo progetto si inseriscono anche numerose piazze della città che, complice la pandemia, si sono dimostrate perfette come luoghi dove fare cultura.

Padiglione Eugenio Tavolara. Immerso nei giardini pubblici di Sassari, il padiglione fu inaugurato nel 1956 come sede dell’Istituto Sardo Organizzazione Lavoro Artigianale (ISOLA), che diffuse l’immagine di una terra creativa e genuina. Ospitò le prime mostre di manufatti curati da Tavolara, che lo resero famoso in tutto il mondo. Il complesso fu destinato ad accogliere successivamente il museo dell’artigianato e design, con la maggiore collezione “pubblica” di opere di Tavolara e quelle acquisite da ISOLA, formate da mirabili esemplari ceramici, ma anche cestini, gioielli, tessuti e altre produzioni locali di incredibile fattura. L’edificio si sviluppa su due piani. La veste attuale, dopo gli interventi di riqualificazione conclusi nel 2013, concepita da Badas, nacque in modo da esaltare il senso di continuità fra interno ed esterno. Una scala con rilievi della Cavalcata sarda di Tavolara conduce allo spazio unico del piano superiore. All’esterno una lunga parete accompagna il visitatore tramite un ‘percorso d’acqua’ nella vasca, mentre al centro è possibile ammirare una fontana impreziosita da rilievi in ceramica colorata, opera di Giuseppe Silecchia. Sono inoltre presenti le sale dedicate alle mostre, i laboratori, la terrazza con punto ristoro, il tunnel della rampa di accesso, il salone delle Botteghe e il controsoffitto di legno rosso disseminato di luci che richiama un cielo stellato. Nel 2013 si sono conclusi i lavori di restauro e recupero funzionale della struttura da parte della Regione Sardegna, mentre nel 2022 sono stati aggiudicati i lavori di restauro delle opere artistiche del Padiglione. Questi riguarderanno il restauro di alcune opere d’arte contemporanea realizzate nel 1956 per l’architetto Ubaldo Badas progettista del Padiglione, e in particolare l’altorilievo “L’Artigianato Sardo” di Tilocca e la “fontana ceramica e fascia decorata nel perimetro del cortile” di Silecchia. Finché non saranno completati i restauri, le vasche dovranno necessariamente restare vuote. Nel dicembre 2021 l’Amministrazione comunale ha eseguito una serie di lavori edili e verifiche impiantistiche,con fondi del proprio bilancio, per 33mila euro. Nel 2022 l’Amministrazione ha chiesto e ottenuto dalla Regione Sardegna un finanziamento di 150mila euro per ulteriori interventi edili e impiantistici.

FACCIO CON LA MENTE PENSO CON LE MANI
Artigianə, Designer e Makers della Sardegna contemporanea
Padiglione TAVOLARA, Sassari
20 dicembre 2022 – 30 maggio 2023

opening
martedì 20 dicembre 2022 – ORE 18:00

L’Onda Nuragica

Riapre lo storico e prestigioso Padiglione dell’Artigianato intitolato a Eugenio Tavolara con l’inaugurazione della mostra dedicata a artigianə, designer e makers della Sardegna contemporanea, che ne arricchirà gli spazi rinnovati e pronti ad animare di nuovo il cuore di Sassari. La mostra sarà visitabile dal 20 dicembre 2022 al 31 maggio 2023.

Sassari, 20 dicembre 2022 – In occasione della riapertura del Padiglione Tavolara, a Sassari, e con l’obiettivo di proiettarsi verso la nascita del nuovo polo museale della città, martedì 20 dicembre si terrà l’inaugurazione della mostra “Faccio con la mente penso con le mani – Artigianə, Designer e Makers della Sardegna contemporanea”, visitabile fino al 31 maggio 2023. Promossa dal Comune di Sassari con il supporto di Fondazione di Sardegna e della Regione Autonoma della Sardegna e organizzata dal Museo Nivola di Orani, con la cura di Giuliana Altea, Antonella Camarda e Luca Cheri, la mostra racconta gli ultimi quindici anni di creatività e progetti realizzati in Sardegna nel campo espanso del design. Lo fa presentando il mondo delle produzioni creative isolane, dal design industriale al recupero di antiche tecniche artigianali, dall’high-tech all’archeologia sperimentale, e contro l’idea di una Sardegna che ripropone passivamente una tradizione senza tempo.

Si tratta di un evento la cui importanza comincia dalla sua sede: il Padiglione Tavolara, nel cuore della città di Sassari, un gioiello architettonico costruito nel 1956 su progetto di Ubaldo Badas (1904-1985) per ospitare le mostre dell’ISOLA, l’Istituto Sardo Organizzazione Lavoro Artigiano fondato negli anni Cinquanta con la guida del designer Eugenio Tavolara (1901 – 1963) per favorire il rinnovamento dell’artigianato sardo attraverso il dialogo fra artisti, designer e artigiani.

“Dopo decenni di chiusura – afferma Nanni Campus, Sindaco di Sassari – il Padiglione Tavolara riparte: uno spazio cruciale per la città di Sassari e per la Sardegna viene finalmente restituito alla fruizione pubblica, con una roadmap destinata a culminare nella nascita del nuovo polo museale della città di Sassari, dedicato all’artigianato, al design e all’arte del Novecento e contemporanea.”

“Questa mostra – spiega Giuliana Altea, Presidente della Fondazione Nivola e co-curatrice della mostra – presenta per la prima volta con ampiezza il fermento di iniziative, idee e progetti che caratterizzano l’artigianato contemporaneo in Sardegna: uno scenario che ha trovato già 10 anni fa un prestigioso riconoscimento internazionale con il Compasso d’oro ADI – Associazione per il Disegno Industriale, attribuito alla XIX Biennale dell’artigianato DOMO, e che oggi è entrato in una nuova fase, più dinamica e attenta alla sostenibilità.”

Creativi provenienti da diversi campi disciplinari (industrial, graphic e fashion design, arti visive, architettura) hanno incontrato esponenti del mondo artigianale tradizionale e innovativo, dando vita a collezioni, progetti speciali e nuove produzioni. Ne risulta un universo di attività e ricerche che rende oggi la Sardegna un campo di sperimentazione al crocevia tra design, artigianato, architettura e arte tra i più interessanti nel contesto italiano e non solo. Dalla tessitura al legno, dai metalli alla ceramica, dall’oreficeria alla moda, i nuovi protagonisti della scena sarda declinano nell’oggi colori, forme e materiali della tradizione. Nello spirito di sperimentazione e networking di Eugenio Tavolara, l’incontro fra progettualità e manualità contemporanee avviene su un piano di condivisione, dialogo e scambio paritario, generando nuova cultura e nuova economia.

“I rapporti fra design, artigianato e fabbricazione digitale – dice Antonella Camarda, co-curatrice della mostra – sono sempre più stretti e complessi, le esperienze ibride e in continua evoluzione. Fare e pensare, manualità e progetto, caratterizzano in egual modo l’attività di artigianə, designer e makers, che lavorano in modo indipendente o si alleano per progetti complessi. La tradizione è un punto di partenza, a volte di arrivo, ma mai un freno o un ostacolo alla sperimentazione.”

L’intrecciarsi di percorsi ed esperienze crea un network di relazioni che varca il Mediterraneo e che la mostra vuole rendere visibile. Infatti, una sezione della mostra è dedicata anche alle fucine dei nuovi talenti creativi in Sardegna: l’Accademia di Belle Arti di Sassari, il DADU – Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica dell’Università di Sassari e lo IED – Istituto Europeo di Design di Cagliari.

“La Sardegna – afferma Luca Cheri, co-curatore della mostra – è sì un luogo fisico ma anche e soprattutto uno stato mentale: c’è chi non l’ha mai lasciata, chi è tornato per costruire un futuro, chi vi ha trovato una nuova patria, chi vi si ferma per il tempo di un’esperienza, chi vive fuori ma la porta, comunque, dentro di sé. Per tutti è un elemento di confronto imprescindibile, una fonte di ispirazione o uno stimolo al cambiamento.”

La rassegna è anche l’occasione per rendere omaggio alla figura dell’orafo sassarese Vincenzo Marini (1939 – 2020) figura chiave del design e dell’ artigianato d’avanguardia in Sardegna a partire dagli anni Sessanta, con una selezione dei suoi gioielli raffinati e innovativi: esempio eccellente di tradizione artigiana e design d’avanguardia.

In concomitanza con la mostra, riapre al pianterreno del Padiglione lo storico Salone delle Botteghe, affidato alla gestione di Confartigianato: destinato a diventare vetrina permanente e centro di promozione e vendita, parte ora con un programma di animazione che comprende stand espositivi, laboratori ed eventi diretti a far conoscere a 360° le produzioni artigiane dell’Isola.

“L’artigianato artistico e di design della Sardegna – afferma Marco Rau, presidente di Confartigianato Sassari – sta tornando nella vera e unica “casa” del saper fare degli artigiani sardi. Un luogo che ha sempre rappresentato l’avanguardia e la sperimentazione e che, da oggi in poi, tornerà ad essere riconosciuto a livello nazionale come simbolo di originalità, unicità ed eccellenza dell’isola. E’ da qui che si riparte per far rinascere la vera cultura artigiana sarda, fatta di radici e di passato ma, soprattutto, di futuro.”

In mostra:
Alterego Surfboards, Antonio Arcadu, Stefano Asili, Silvio Betterelli, Andrea Branzi, Arias, Artijanus Artijanas, BAM Design, Silvio Betterelli, Stefano Carta Vasconcellos, Monica Casu, Annalisa Cocco, Serena Confalonieri, Cube Controls, Antonello Cuccu, Paolo Curreli, Gianni Cusinu, Mara Damiani, Ebanisteria Meccanica, Fabrizio Felici, Giuseppe Flore, Antonio Forteleoni, Jari Franceschetto, Caterina Frongia, Francesco Frulio, Pietro Fois, Heart Studio, Paulina Herrera, Giulio Iachetti, Lalanà, MAAN Motocicli Audaci, Antonio Marras, Carolina Melis, Roberta Morittu, Mustras, Antonio Nivola, Eugenia Pinna, Genesio Pistidda, Pretziada, Caterina Quartana, Fabio Ruina, Celestino Sanna, Mauro Scassellati, Gianfranco Setzu, Studio Pratha, Celestino Sanna Studio, Su Trobasciu, Tempo Artigiano, Terrapintada, Tessile Medusa, Maria Antonia Urru, Walter Usai, Sara Vignoli, Roberto Virdis, Zannellato/Bortotto. Ed inoltre l’Accademia di Belle Arti “Mario Sironi” di Sassari, il DADU Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica dell’Università di Sassari e lo IED Istituto Europeo di Design di Cagliari.

FACCIO CON LA MENTE PENSO CON LE MANI
Artigianə, Designer e Makers della Sardegna contemporanea
a cura di Giuliana Altea, Antonella Camarda e Luca Cheri
Padiglione Tavolara, Sassari
20 dicembre 2022 – 31 maggio 2023

Un evento del Comune di Sassari
organizzato da Fondazione Nivola
con il supporto di Fondazione di Sardegna; Regione Autonoma della Sardegna
e la collaborazione di Confartigianato Imprese Sassari

assistenza curatoriale: Camilla Mattola
progettazione allestimento: Alessandro Floris
progettazione grafica: Heart Studio
realizzazione allestimento: Artigianato e design di Pietro Fois
stampa: Character
Ufficio stampa: Gianluca Nonnis
T: +39 3487774402
[email protected]

http://museonivola.it/padiglionetavolara
ig: @padiglionetavolara
fb: @padiglionetavolara
[email protected]




Sequestro Immobile Isoņa Tavolara

Isola di Tavolara – Olbia:I Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale (TPC) sequestrano un immobile per violazioni in materia paesaggistica.

Nella pomeriggio di ieri, i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale (TPC) di Cagliari, nell’ambito di una più ampia attività di controllo delle violazioni urbanistico ambientali delegate dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Tempio Pausania per l’intera Gallura e, nel caso di specie, nella fascia costiera del comune di Olbia, hanno eseguito il sequestro preventivo disposto d’urgenza dal Procuratore della Repubblica Dott. Gregorio Capasso di una unità immobiliare su due livelli di 300 mq circa, ancora in fase di realizzazione, ubicata sull’Isola di Tavolara a soli 100 metri dal mare. L’area su cui sorge lo stabile, per le sue caratteristiche bellezze naturali, è stata dichiarata di “notevole interesse pubblico” con decreto del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, di interesse comunitario (SIC), di protezione speciale (ZPS) nonché oasi permanente di protezione faunistica “Isole di Tavolara, Molara e Molarotto”.

Durante un sopralluogo dell’area di cantiere, pianificato e delegato dal Procuratore di Tempio, i Carabinieri del Nucleo TPC di Cagliari hanno riscontrato opere edili di demolizione e integrale ricostruzione in totale difformità ed in variazione essenziale rispetto agli interventi di ristrutturazione ed ampliamento (c.d. “piano casa”) assentiti dagli Uffici competenti. In pratica, del vecchio fabbricato non è rimasto quasi più nulla, fatta eccezione per un muretto esterno di delimitazione della corte (pochi metri) ed una piccola porzione di pavimentazione interna.

Questo risultato, che si inquadra nell’ambito dell’attività di tutela svolta dai Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale, è stato raggiunto anche grazie alla sinergia operativa con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Sassari che ha contribuito, per gli aspetti tecnici, a far emergere le criticità riscontrate.

Sono stati denunciati alcuni soggetti ritenuti responsabili, in concorso tra loro, del reato, previsto dal Codice dei beni culturali e del paesaggio, di opere eseguite in difformità dalle autorizzazioni edilizie e paesaggistiche concesse”.

Cagliari, 7 settembre 2019




Sassari:Via Tavolara: due arresti per spaccio

Un mese di appostamenti, di riprese filmate, di intercettazioni ambientali, di attenzionamenti hanno permesso agli agenti del Comando di Polizia Locale di Sassari di documentare una fiorente attività di spaccio che si sviluppava quotidianamente in via Tavolara, sia sulle panchine poste in corrispondenza dei capolinea degli autobus, ma anche all’interno dei giardini pubblici.

Le indagini della polizia locale si inserivano all’interno di un programma di rafforzamento dei dispositivi di controllo all’interno dei giardini, strumento resosi necessario per la recrudescenza di fenomeni di microcriminalità che negli ultimi mesi si erano registrati nell’area dei giardini pubblici più importanti della città.

Nel corso dell’attività investigativa gli agenti hanno accertato che alcuni soggetti adulti, tutti conosciuti per precedenti specifici, avevano messo in piedi una vera e propria centrale dello spaccio in via Tavolara.

Via Tavolara costituiva un luogo particolarmente favorevole per portare avanti la condotta criminosa, sia per il passaggio di tantissimi studenti che costituivano una fetta importante del ventaglio di acquirenti e che facevano tappa in via Tavolara poiché la suddetta strada costituisce il crocevia del servizio di trasporto pubblico nei collegamenti tra la periferia e il centro, ma anche perché il gran movimento di veicoli e persone permetteva di celare efficacemente la stessa attività di spaccio.

La centrale dello spaccio si sviluppava, principalmente, sulle panchine in cui gli spacciatori attiravano gli acquirenti con cui pattuivano il prezzo della dose di stupefacente, cedendo la sostanza e ritirando il corrispettivo in denaro. Gli spacciatori, mettendo in conto la possibilità di essere sottoposti a controlli e perquisizioni da parte delle forze dell’ordine utilizzavano la strategia di portare con loro poche dosi di stupefacente, preoccupandosi di riapprovvigionarsi non appena si fosse esaurita la sostanza.

Lo scambio droga-denaro, immortalato dagli agenti, avveniva in modo repentino: la droga, confezionata in piccole dosi, veniva occultata negli slip degli spacciatori; gli acquirenti, spesso clienti abituali, si sedevano nelle panchine a fianco ai detentori della droga e in pochi istanti avveniva lo scambio. Immediatamente dopo gli acquirenti si allontanavano.

La stragrande maggioranza degli acquirenti sono risultati giovanissimi, ragazzini e ragazzine di età compresa tra i quattordici e i quindici anni i quali, dopo aver acquistato una o più dosi si dirigevano velocemente a scuola.

E sono stati alcuni genitori, preoccupati per le prolungate assenze dei figli da scuola e per la frequentazione assidua dei giardini, i primi a dare l’allarme.

Proprio la giovanissima età dei consumatori ha spinto questo Comando ad accelerare l’attività investigativa: sono stati identificati due uomini come organizzatori ed esecutori materiali dello spaccio. I due soggetti stazionavano alternativamente nelle panchine di via Tavolara e, talvolta, all’interno dei giardini, e curavano personalmente la cessione della droga. I due individui si spostavano frequentemente per approvvigionarsi di nuova merce.

Questa mattina, su richiesta del Pubblico Ministero ed ordinanza del GIP sono state eseguite due misure di custodia cautelare, di cui la prima è stata attuata nei confronti di un uomo, già agli arresti domiciliari, che sarebbe dovuto essere sottoposto alla misura del divieto di dimora nel comune di Sassari.

Nel corso della perquisizione domiciliare effettuata in una casa del centro storico gli agenti, supportati dal nucleo cinofilo, hanno rinvenuto oltre 600 grammi di marjuana contenuta in alcune buste trasparenti. La sostanza era stata occultata in una cassettiera, e specificamente nel doppio fondo di un cassetto realizzato artigianalmente per nascondere la droga.

La misura del divieto di dimora si è tramutata in arresto su disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

L’arresto è stato convalidato e l’uomo, W. P., sassarese di 44 anni,è stato tradotto dagli agenti nel carcere di Bancali in attesa del dibattimento fissato il prossimo 9 luglio.

Il secondo uomo, B. M. sassarese di 34 anni, sottoposto alla misura degli arresto domiciliari, è stato raggiunto presso la propria abitazione in cui gli è stato notificato il sopra citato provvedimento.

L’attività svolta da questo Comando si inserisce in un programma straordinario di prevenzione e di repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti, rivolto principalmente alla tutela dei minori.

questa mattina M. S. di anni 27 anni è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari.




AMP TAVOLARA, L’INDOTTO E’ UN TESORETTO CHE VALE 535MILIONI DI EURO

La sostenibilità ambientale è uno degli strumenti più validi di marketing territoriale. L’effetto Riserva generato dalla gestione dell’Area Marina Protetta di Tavolara – Punta Coda Cavallo vale oltre 535 milioni di euro. La gestione dei “beni” spiaggia e mare, la valorizzazione delle attività turistiche e di quelle legate alla pesca ha ricadute dirette sul territorio in termini di ricchezza. I dati emersi durante il convegno sulla contabilità ambientale dell’Amp, svoltosi nei giorni scorsi all’aeroporto di Olbia, hanno acceso i riflettori sul valore ecologico dei beni naturali: un miliardo di euro è quello riferito a Tavolara – Punta Coda Cavallo. La metà corrisponde alla ricchezza che resta sul territorio, a vantaggio degli operatori economici. “C’e un rapporto solido con il mondo dell’economia – spiega Augusto Navone, direttore dell’Amp – noi fungiamo come regolatore di sistema per fornire performance di sostenibilità delle quali si avvantaggiano le imprese che operano nell’Area”. Le operazioni di gestione del territorio, di valorizzazione delle attività turistiche – balneazione e diportismo – e delle attività legate alla pesca professionale, subacquea, sportiva e ricreativa, producono effetti diretti e positivi sull’economia del territorio. I benefici multipli generati dai servizi ecosistemici hanno un valore importante, calcolabile in moneta corrente. La ricchezza prodotta dall’Amp diretta da Navone, a fronte di un euro di finanziamento pubblico percepito per il funzionamento ordinario, oscilla tra 1.125 e 1.127 euro.  Indicatori economici precisi che l’Area Marina Protetta raccoglie minuziosamente ogni anno: fin dal 2006 gli uffici dell’ente realizzano il piano socio-economico delle attività e altri, numerosi studi specifici sui vari settori, che vanno dal comparto nautico alla cernia, dalla pesca professionale o ricreativa al turismo balneare. Dati che, grazie anche all’analisi di Francesca Visentin, ricercatrice della società Eframe, hanno delineato il prospetto analitico della contabilità ambientale dell’Amp.  Il documento economico, presentato durante il convegno specifico, e che ha rivelato il valore reale del patrimonio naturale di Tavolara, ha affascinato il pubblico presente. Un parterre composto da amministratori del territorio, consiglieri regionali, numerosi sindaci, tecnici e gestori delle altre Aree protette italiane, assieme agli operatori economici dell’Amp gallurese e a tanti studenti.  “Il successo dell’evento – racconta Augusto Navone -, è misurabile anche attraverso l’attenzione mostrata dai giovani presenti: sia gli studenti universitari che quelli degli istituti superiori, hanno mostrato notevole interesse alle tematiche legate alla conservazione e alla valorizzazione economica della nostra riserva”. Gli studi condotti dall’Amp dimostrano che la piena percezione dell’effetto Riserva da parte della comunità, intesa come la comprensione dell’importanza della protezione dell’ambiente, genera una maggiore attrazione turistica. Anche questa, ancora una volta, quantificabile economicamente.




[Mediatris Comunicazione] COMUNICATO STAMPA, Convegno AMP Tavolara “Capitale naturale e gestione delle risorse ambientali” venerdì 12 aprile alle 9.30

Un convegno sull’Amp di Tavolara tra valori economici

e patrimonio naturalistico non quantificabile

 

 

 

Esiste una tecnica contabile che rende il capitale naturale economicamente misurabile. Un valore monetario tangibile, reale. Secondo questi complessi calcoli l’Amp di Tavolara potrebbe valere un miliardo di euro. Ma il vero capitale naturale, quello intangibile, legato a un patrimonio unico di bellezze e alla loro salvaguardia, diventa non quantificabile. È possibile stabilire il valore economico della Gioconda o quantificare l’eventuale prezzo di una Pompei? La risposta è no. “La filosofia dell’Amp di Tavolara è che il capitale naturale nella sua unicità non ha prezzo” sottolinea Augusto Navone, direttore dell’Area Marina protetta. Nasce proprio applicando questo ragionamento al bene ambientale la missione dell’Area marina protetta di Tavolara – Punta Coda Cavallo, quella della salvaguardia di beni tanto più preziosi quanto legati a un criterio di quantificazione economica, che solo teoricamente è in grado di tracciarne il valore. Perché quello intrinseco, in realtà, non può corrispondere a un’unità di misura monetaria.

IL CONVEGNO. Sarà questo argomento affascinante e, in parte, complesso, il protagonista del convegno “Lo sviluppo territoriale sostenibile-Il capitale naturale e la gestione delle risorse ambientali. La contabilità ambientale dell’AMP di Tavolara Punta Coda Cavallo”, che si svolgerà venerdì 12 aprile, dalle 9,30, nell’aeroporto “Costa Smeralda”, aula magna “Robert F. Engle” del polo universitario di Olbia. L’apertura del convegno sarà dedicata proprio alla gestione di questo capitale naturale e delle straordinarie risorse ambientali dell’Amp di Tavolara. Tra i relatori Paolo Guidetti, professore ordinario all’Università di Nizza, che esporrà la sua relazione sul valore socio-ecologico della fauna ittica costiera e le potenzialità delle Aree marine protette. Tra gli interventi previsti anche quello di Riccardo Cattaneo Vietti, ordinario di Ecologia all’università di Genova; Paolo Vassallo, docente dell’università di Genova e Giovanna Spano dell’Area marina protetta di Tavolara-Punta Coda Cavallo.

La seconda parte del convegno sarà dedicata specificamente alle relazioni tecniche sul valore economico e strategico della conservazione. Nel parterre dei relatori nomi che contano come quello di Maria Carmela Giarratano, direttore generale per la Protezione della natura e del mare del ministero dell’Ambiente. Insieme a lei, per trattare la parte con le relazioni tecniche sul valore economico e strategico della conservazione, ci saranno il docente di Economia dell’ateneo sassarese, Antonio Usai, con Federico Niccolini, professore di Organizzazione aziendale all’Università di Macerata. Interverrà anche Francesca Visintin, ricercatrice della società Eframe.  Il progetto di contabilità ambientale nasce proprio per dare valenza economica al capitale naturale (si pensi ai fondali di Tavolara e le biomasse che li popolano) e ai servizi ecosistemici, come i beni delle spiagge e in generale dei litorali costieri. Per fare un esempio, questo valore legato al turismo balneare nei tre Comuni consorziati (Olbia, Porto San Paolo e San Teodoro) equivarrebbe a circa 300 milioni di euro. I servizi ecosistemici comprenderebbero anche il turismo subacqueo e quello diportistico.

Alla tavola rotonda finale dedicata al tema dei beni ambientali e della crescita dei territori, moderata da Francesco Morandi, docente di Economia del turismo dell’università di Sassari, parteciperà anche il neo assessore regionale all’Ambiente, Gianni Lampis.

 

Il Programma

Workshop

Lo sviluppo territoriale sostenibile
Il capitale naturale e la gestione delle risorse ambientali
La contabilità ambientale dell’AMP di Tavolara Punta Coda Cavallo

12 aprile 2019
ore 9.30
Polo Universitario di Olbia
Aula Magna “Robert F. Engle”

9.15 Registrazione partecipanti

9.30 Indirizzi di saluto (Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, AMP Tavolara PCC, Comune di Olbia, Geasar)

9.45 I parte – le relazioni tecniche: la contabilità ambientale e i beni naturali. Le best practices

Moderatore: Antonio Usai

9.45 Augusto Navone, La contabilità ambientale il progetto del MATTM

10.00 Giovanna Spano, L’AMP di Tavolara e il valore dei beni naturali

10.15 Paolo Guidetti, Il valore socio-ecologico della fauna ittica costiera e le potenzialità delle AMP

10.30 Riccardo Cattaneo Vietti, La ricchezza e la complessità del coralligeno di Tavolara

10.45 Paolo Vassallo, Il Capitale naturale dell’AMP TPCC

11.00 Coffee break

11.15 II parte – le relazioni tecniche: il valore economico e strategico della conservazione

Moderatore: Augusto Navone

11.15 Federico Niccolini, Dimensioni socio economiche delle AMP e sviluppo sostenibile costiero

11.30 Sergio Bucci, Monitoraggio attività produttive e relativi volumi economici

11.45 Antonio Usai, La qualità della vita e i beni ambientali: i BES e la performance dei territori

12.00 Francesca Visintin, La contabilità economica – ambientale dell’Amp TPCC.

12.15 Maria Carmela Giarratano, Direttore Generale PNM Ministero dell’Ambiente (MATTM)

 

12.30 III parte – Tavola rotonda: beni ambientali e crescita dei territori

Moderatore: Francesco Morandi

Partecipano: Sindaci Olbia, Loiri-Porto San Paolo, San Teodoro, La Maddalena, Santa Teresa, imprenditori e associazioni di categoria, presidente AMP TPCC e presidente Parco La Maddalena.

13 Conclusioni




L’Area marina protetta di Tavolara conquista l’Oscar dell’Ecoturismo 2019

L’Area marina protetta di Tavolara conquista l’Oscar dell’Ecoturismo

Il riconoscimento è stato consegnato a Milano da Federparchi e Legambiente

per il grande valore divulgativo del progetto “Salvamare”

Il direttore Augusto Navone: “Premiata la nostra programmazione”

L’Area marina protetta di Tavolara-Punta Coda Cavallo vince l’Oscar dell’Ecoturismo 2019. Un riconoscimento di grande valore che le è stato consegnato ieri a Fiera Milano City nello stand di Legambiente durante la manifestazione “FaLaCosaGiusta!”, la Fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili in corso fino a domenica a Milano. Si tratta di un riconoscimento particolarmente ambito, assegnato da Federparchi e Legambiente ogni anno per le migliori esperienze di turismo sostenibile e responsabile realizzate in Italia.

L’Amp di Tavolara è stata scelta per il grande valore divulgativo del progetto “Salvamare”, realizzato in collaborazione con gli operatori del Consorzio dei balneari dell’Area marina e delle strutture ricettive. Un progetto che è stato scelto in ragione delle finalità di promozione di un modello sostenibile di fruizione degli ambienti di sabbia e mare con l’obiettivo di sensibilizzare, responsabilizzare e coinvolgere bagnanti e diportisti, a partire da piccoli ma significativi gesti quotidiani. Insieme all’Amp di Tavolara è stato premiato il Parco regionale di Tepilora, per l’importanza strategica della gestione del turismo, con la realizzazione di un cammino virtuoso di progetti sperimentali ed attività di animazione.

A Milano hanno ritirato l’Oscar dell’Ecoturismo 2019 Augusto Navone, direttore dell’Amp di Tavolara-Punta Coda Cavallo e Alessandro Casella, presidente del Consorzio di gestione dell’Amp. “Un riconoscimento che ci onora e che premia le nostre azioni, soprattutto una programmazione portata avanti con continuità – spiega Augusto Navone -. La gestione dell’Amp di Tavolara nel campo della conservazione della biodiversità va avanti da 16 anni. Abbiamo acquisito dati storici, che messi a sistema consentono di elaborare informazioni e metodologie che diventano procedure standard e strumenti utili nei processi gestionali”.

Il progetto “Salvamare” è uno dei fiori all’occhiello dell’Area marina protetta dal 2007, finalizzato alla sensibilizzazione su un uso consapevole del litorale e che si avvale del contributo educativo e divulgativo del gioco lungo il Percorso nel sentiero del Prolago, che si compone di una cartellonistica con una serie di interrogativi attraverso i quali si può indovinare una parola chiave e vincere un gadget da ritirare presso il gazebo alla fine del percorso. Un espediente ludico che consente di valorizzare la comunicazione dei principi di ecosostenibilità. Il progetto “Salvamare” si è evoluto nel tempo, mantenendo un format che punta a valorizzare la conoscenza del territorio, ma anche opportunità di informazione sulle attività e sui progetti che vengono proposti e raccontati durante la passeggiata naturalistica del sentiero del Prolago. Dal 2017 è stato promossa anche l’iniziativa “Salvamare al Tramonto”, pensata per valorizzare la suggestione del tramonto, proponendo un momento di silenzio e quasi di meditazione durante l’escursione in barca. È un’iniziativa che è stata apprezzata dalle persone che hanno partecipato perché va incontro all’esigenza di un contatto più profondo con la natura, gratificando i visitatori che cercano un’esperienza completa nella loro vacanza.

Un monitoraggio portato avanti nel tempo, con progetti in continuità che sono la base di una gestione efficiente. Proprio in questo senso, valorizzando il “Salvamare”, Federparchi e Legambiente hanno voluto premiare “la capacità dell’Amp di Tavolara-Punta Coda Cavallo di promuovere le attività ecosostenibili attraverso la pubblicazione dell’elenco delle aziende autorizzate ad operare all’interno dell’Amp che offrono servizi di turismo naturalistico: servizi balneari e locazione di natanti, centri di immersione autorizzati, collegamenti con l’isola, accompagnatori per l’escursionismo e istruttori di vela, canoa e surf”.

“FaLaCosaGiusta!” è la prima e più grande fiera nazionale del consumo critico e stili di vita sostenibili, arrivata alla sedicesima edizione. Nata nel 2004 da un progetto della casa editrice Terre di mezzo, ha la finalità di far conoscere e diffondere sul territorio nazionale le “buone pratiche” di consumo e produzione e di valorizzare le specificità e le eccellenze, in rete e sinergia con le istituzioni, associazioni e l’imprenditoria locale.