Confronto tra candidati in Confcommercio, Telese non adatto a condurre il dibattito

Di Fausto Farinelli

Cagliari – Il dibattito organizzato dalla Confcommercio Sardegna per la presidenza della Regione ha sollevato polemiche non solo per la composizione dei partecipanti ma anche per la conduzione del confronto. Previsto come un’occasione di dialogo tra i candidati, l’evento ha visto un’esclusiva partecipazione di Renato Soru e Alessandra Todde, con l’assenza notata di Paolo Truzzu, il quale, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non ha rinunciato ma era pronto a intervenire. Truzzu, infatti, – da una nota ufficiale diffusa dal suo ufficio stampa – era fermo in auto per mantenere una connessione stabile, aspettando una chiamata che non è mai arrivata dal moderatore Luca Telese, a dispetto dell’accordo con gli organizzatori per un collegamento video alle 15. Alle 15: 30 Truzzu ha proseguito per mantenere fede ai suoi impegni presi in precedenza.

La discussione si è concentrata su temi quali turismo, commercio e digitalizzazione, con Soru e Todde che hanno proposto iniziative per promuovere l’isola e sostenere le piccole imprese. La scelta di Luca Telese, noto per le sue posizioni politiche a sinistra e per precedenti mancanze di professionalità, come dimostrato dalle sue assenze ingiustificate a impegni prefissati, solleva dubbi sulla sua capacità di garantire un dibattito equo e imparziale.

La presenza di un moderatore percepito come parziale mette in discussione la credibilità dell’intero evento, sviando l’attenzione dalle questioni chiave a favore di controversie che riguardano la conduzione del dibattito stesso. In un contesto elettorale, dove la trasparenza e l’imparzialità sono fondamentali, è essenziale affidare la moderazione a figure che possano assicurare un confronto equilibrato e libero da pregiudizi.

Il caso di Truzzu, pronto per contribuire al dibattito e mai coinvolto, evidenzia ulteriormente la problematica gestione dell’evento, dimostrando come la mancata comunicazione e la scelta di un moderatore controverso possano influenzare negativamente la percezione pubblica di un dibattito politico. Questo episodio sottolinea l’importanza di selezionare con cura chi è chiamato a guidare il dialogo, per garantire che ogni confronto elettorale rimanga uno spazio di discussione aperta, equa e costruttiva.

Visto e considerato che fare domande è anche il mio lavoro, ne pongo almeno 3 a lettore:

  1. Quanto influisce la scelta di un moderatore dichiaratamente di parte sull’equità e la percezione di un dibattito pubblico?
  2. Credi che l’esclusione di candidati da un confronto pre-elettorale possa compromettere la completezza e la rappresentatività del dibattito?
  3. Quali criteri dovrebbero essere adottati per garantire la selezione di moderatori imparziali e assicurare dibattiti equi e trasparenti?






Luca Telese e la leggenda di Gigi Riva e dello scudetto: il 20 settembre a Silius e il 21 a Ploaghe

I “Cuori Rossoblù” di Luca Telese a Silius il 20 settembre e a

Ploaghe il 21 settembre

Luca Telese nasce il 10 aprile 1970, al termine di un sofferto parto cesareo. Racconta che la madre, che era stata sedata dopo un travaglio molto debilitante, venne risvegliata da rumori e grida di gioia il 12 aprile. Vide un infermiere, in piedi su una sedia, che tendeva uno striscione in corridoio. Lei disse: “È per Luca?”. L’infermiere rispose: “Signora Giovanna! il Cagliari ha vinto lo scudetto!”

L’aneddoto è una delle motivazioni che ha spinto Luca Telese a scrivere “Cuori Rossoblù” (Solferino, 2020), sulla leggenda di Gigi Riva e lo scudetto impossibile del Cagliari.

Due gli appuntamenti organizzati con l’autore da Lìberos, insieme ai comuni di Silius e Ploaghe: domenica 20 settembre a Silius (Casa Lecis, ore 16.30) per il festival 3L; lunedì 21 a Ploaghe (ex Convento via Pietro Salis, ore 18.30) dove sarà introdotto da Sandro Nuvoli e Pasqualino Fancellu.

Il libro – Un racconto mozzafiato e allo stesso tempo un’inchiesta serrata. Luca Telese fa parlare i protagonisti in interviste esclusive, ripercorre i momenti più emozionanti, le figure chiave, il passaggio di un’epoca. E tratteggia una storia non solo sportiva, ma di riscatto umano e sociale. Quella di un gruppo di amici divenuti eroi nel volgere di una stagione. Di un’isola «ai confini dell’impero» che si ritrovò al centro del Paese. Di un popolo fiero che scese in strada a ballare.

I ragazzi che incontriamo in queste pagine sono figli della guerra e della fame. Arrivano dalle valli, dall’Italia contadina e operaia, dalla provincia, dalla nebbia: molti dal profondo Nord. Hanno famiglie numerose e biografie radicate in un Paese oggi perduto: padri inflessibili e madri provvidenziali, collegi, orfanotrofi, seminari, lavori precoci in fabbrica o in fonderia. Uno di questi ragazzi viene dal Brasile, crede alla magia, ed è stato riserva del giocatore più forte del mondo. Il più famoso di loro diventerà una leggenda in vita: l’uomo che ha segnato più goal con la maglia della Nazionale. Il suo nome è Gigi Riva e questa è la storia del Cagliari che nel 1970 vinse lo scudetto portando, come scrisse Gianni Brera, al «vero ingresso della Sardegna in Italia».

L’autore – Luca Telese, nato a Cagliari il 10 aprile 1970, è un giornalista, saggista, autore televisivo, conduttore televisivo e conduttore radiofonico italiano. Nei primi anni novanta Luca Telese è portavoce del Partito della Rifondazione Comunista. Nel 1995 lavora come impiegato presso l’ufficio stampa il Movimento dei Comunisti Unitari. La sua carriera professionale comincia con l’Unità, Il Manifesto, Il Messaggero e Il Foglio. Dal 1999 passa a il Giornale e nel 2009 a Il Fatto Quotidiano.

Nei primi anni 2000 è autore di alcune trasmissioni televisive in Rai, Mediaset e in altre tv nazionali, tra le altre: Chiambretti c’è su Rai 2, Batti e ribatti su Rai 1, Cronache marziane su Italia 1, Omnibus Estate su LA7.

Dirige la collana “Radici nel Presente” della casa editrice Sperling & Kupfer, per la quale ha pubblicato nel 2006 il libro “Cuori neri”, in cui ha ripercorso l’assassinio di 21 giovani militanti di destra, principalmente del Fronte della Gioventù, durante gli anni di piombo.

In radio ha condotto il programma Tabloid su Rai Radio 3.

Nel settembre 2013 passa a Mediaset per condurre Matrix su Canale 5, programma televisivo di approfondimento politico in seconda serata che condurrà fino al 2016. Dal maggio dello stesso anno fino al luglio 2014 collabora quotidianamente con il quotidiano online Linkiesta. Dal 2019 inizia a collaborare col quotidiano online The Post Internazionale.