COLDIRETTI SARDEGNA. IN ARRIVO IN FINANZIARIA I RISTORI PER LA BLUE TONGUE

Sarebbero circa 13 i milioni di euro che starebbe stanziando il Consiglio regionale per le analisi e i danni diretti ed indiretti causati dalla blue tongue. E’ quanto è stato deciso dalla conferenza dei Capigruppo in Consiglio regionale secondo le indiscrezioni giunte a Coldiretti Sardegna.
Un risultato che si starebbe materializzando dopo una prima bozza delle legge finanziaria in cui la voce blue tongue era assente come denunciato nei giorni scorsi da Coldiretti Sardegna che ha poi avanzato delle proposte nelle interlocuzioni avute con i diversi gruppi del Consiglio regionale tenendo conto anche dell’evolversi del morbo e delle perdite dirette ed indirette che ad oggi interessano 2.243 allevamenti e 810.669 capi, 74.621 dei quali presentano sintomi e 12.867 sono invece morti.
“Una buona notizia per gli allevatori che ancora una volta stanno subendo perdite a causa della blue tongue presente in Sardegna da ormai oltre 20 anni, dall’agosto del 2000 quando venne accertato il primo caso in Sardegna a Pula – commenta il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu -. Un risultato frutto di un lavoro di squadra che ha mirato all’obiettivo senza guardare ai colori politici. Ringraziamo per questo tutti i capigruppo e l’assessorato all’Agricoltura per il lavoro svolto con la speranza che i denari siano formalmente inseriti in Finanziaria come abbiamo chiesto dalle scorse settimane e dopo averne denunciato anche l’assenza dalla proposta di legge”.
Secondo le indiscrezioni – dettaglia Coldiretti Sardegna – 2 milioni di euro sono destinati agli esami sulla reazione a catena della polimerasi (PCR), estesa anche agli ovini (come scritto da Coldiretti Sardegna alla Terza Commissione, Programmazione, bilancio e politiche europee); 700 mila euro invece saranno destinati al rimborso dei denari spesi dagli allevatori per l’acquisto dei repellenti per scacciare il moscerino; mentre 10 milioni sono per ristorare i danni diretti ed indiretti per i capi che a causa del morbo produrranno di meno come le tante pecore che stanno abortendo.
La provincia più colpita rimane quella di Nuoro che insieme all’Ogliastra conta circa 700 focolai. A seguire Cagliari oltre 650 e Oristano con circa 600 e infine Sassari e la Gallura con oltre 260.
“Vigileremo affinché i 10 milioni di euro siano dapprima formalizzati e immediatamente dopo arrivino in tempi rapidi e certi agli allevatori – assicura il direttore di coldiretti Sardegna Luca Saba – nella speranza che il morbo cominci a scemare”.

Ufficio stampa Coldiretti Sardegna
Michele Arbau




COLDIRETTI SARDEGNA. DUE MILIONI DI EURO PER LA BLUE TONGUE IN FINANZIARIA

“Occorre inserire urgentemente in finanziaria due milioni di euro per i danni causati dalla blue tongue”. È la richiesta di Coldiretti Sardegna rivolta alla Giunta e al Consiglio regionale che ha quantificato le perdite dirette ed indirette dei pastori dopo aver denunciato nei giorni scorsi l’assenza della voce blue tongue nella proposta di legge. Richiesta rimasta isolata e messa nero su bianco anche in una lettera spedita alla Terza Commissione regionale.
La nuova ondata di blue tongue, che continua ad allargarsi su tutto il territorio regionale, ha coinvolto oltre 680mila capi (683.740 al 7 ottobre) equivalenti a quasi 2mila allevamenti (1.913).
Le perdite dirette (pecore morte) ammontano a 9388 capi, da sommarsi agli aborti e altre perdite indirette sempre legate al morbo.
“Il provvedimento omnibus, come abbiamo già contestato, non può non comprendere la voce blue tongue – evidenzia il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu –. Come Organizzazione abbiamo quantificato in 2milioni di euro la dotazione da destinare alle perdite dirette e indirette dei pastori”.
I denari sono necessari per ristorare le perdite dovute alle pecore morte cosi come alle perdite indirette, che molti pastori stanno subendo con l’aborto delle pecore o altre concause che vanno accertate sul campo. Così come occorre garantire il rimborso delle spese per l’acquisto dei repellenti.
“Nelle audizioni che abbiamo avuto con le istituzioni ed il sistema sanitario veterinario – ricorda il presidente di Coldiretti Sardegna – avevamo chiesto alla Regione di fornirli ai pastori, ma visto che per motivi burocratici i tempi sarebbero stati biblici, si deve intervenire a rimborso”.
Altra richiesta già protocollata alla Commissione Programmazione e Bilancio è quella di estendere i rimborsi per gli esami della reazione a catena della polimerasi (PCR) anche agli ovini oltre che ai bovini (come già previsto) prevedendo un arco temporale pluriennale.
“È importante garantire il ristoro alle aziende che hanno realmente subito i danni – evidenzia il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba -. Purtroppo le calamità sono all’ordine del giorno e le perdite si stanno sommando divenendo spesso insostenibili per le aziende agricole. Per questo è fondamentale intervenire in modo chirurgico e immediato sulle aziende che hanno subito danni senza disperdere un euro. La tecnologia ci viene incontro e rappresenta uno strumento basilare per semplificare il metodo e tagliare notevolmente i tempi”.

Ufficio stampa Coldiretti Sardegna
Michele Arbau