Il Comune di Porto Torres entra come socio fondatore nella Fondazione di Partecipazione per la gestione delle Domus de Janas iscritte nella lista del Patrimonio UNESCOSu Crucifissu Mannu è tra i 17 siti riconosciuti di valore universale

Via libera da parte del Consiglio comunale all’adesione del Comune turritano alla Fondazione di Partecipazione per la gestione del sito seriale “La tradizione funeraria nella Preistoria della Sardegna. Le Domus de Janas” e all’approvazione del relativo Statuto.
A seguito dell’iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO di 17 siti della Sardegna, tra i quali la necropoli di Su Crucifissu Mannu, il Comitato del Patrimonio Mondiale ha indicato una serie di raccomandazioni specifiche perché lo storico riconoscimento, avvenuto lo scorso 12 luglio, possa produrre effetti duraturi in termini di tutela e valorizzazione e possa tradursi in opportunità concrete per i territori e le comunità locali.
Tra gli adempimenti indicati vi è l’adesione degli enti coinvolti a solide forme di governance per tradurre in azioni concrete i Piani Operativi che delineano gli obiettivi generali, le strategie e i principi individuati dalla piattaforma di gestione generale. Si va dal Piano della conoscenza, a quello della tutela e conservazione, dal Piano della formazione a quello della valorizzazione e comunicazione.
La Fondazione di Partecipazione è la forma di governance individuata su iniziativa del CeSim – Centro Studi “Identità e Memoria”, unitamente alla Rete dei Comuni che hanno dato impulso e coordinato la proposta di candidatura UNESCO e, il Comune di Porto Torres, con deliberazione unanime dell’Assemblea civica, entra a farne parte come socio fondatore insieme a Ministero della Cultura, CeSim, Regione Autonoma della Sardegna e agli altri Comuni il cui territorio custodisce questi preziosi gioielli dell’archeologia sarda (Alghero, Villanova Monteleone, Putifigari,Ossi, Sennori, Castelsardo, Cheremule, Bonorva, Anela, Sedilo, Ardauli, Oniferi, Mamoiada, Goni, Villaperuccio).
Approvato anche lo Statuto della Fondazione condiviso con le altre amministrazioni e gli enti coinvolti che nei suoi 29 articoli indica le finalità, la durata, le attività della Fondazione, l’individuazione del Consiglio d’amministrazione e dell’Assemblea dei soci con le rispettive competenze e le modalità di funzionamento. Previsti anche organismi contabili e un Comitato scientifico con funzioni di supporto.

«L’orgoglio per il riconoscimento del valore universale di un sito di così alto spessore storico e culturale per il nostro territorio – ha detto il Sindaco Massimo Mulas – si accompagna alla soddisfazione dell’Amministrazione per aver acquisito nel patrimonio comunale quest’area che diventa, a tutti gli effetti, un bene della collettività turritana. È un elemento che rispecchia la centralità della città turritana e il ruolo che ha avuto nella storia dell’isola»

«L’iscrizione UNESCO non è un traguardo ma un punto di partenza – ha sottolineato l’assessora alla Cultura Maria Bastiana Cocco – una responsabilità condivisa per valorizzazione al meglio il nostro patrimonio archeologico»

«L’ingresso nella Fondazione – ha aggiunto l’assessore al Bilancio Alessandro Carta – rappresenta un ulteriore passo nel percorso di valorizzazione intrapreso da questa Amministrazione. Una strategia che ha già visto lo stanziamento di 40 mila euro per l’acquisizione dell’area di Su Crucifissu Mannu che, pur essendo sempre stata fruibile grazie alla costante disponibilità dei proprietari, ora potrà essere oggetto di una pianificazione specifica di interventi. Un finanziamento regionale da 150 mila euro, inoltre, permetterà di avviare azioni di conservazione e valorizzazione del sito».

Le azioni previste nel progetto di conservazione e valorizzazione predisposto dal Comune riguarderanno il miglioramento dell’accessibilità, la delimitazione, la realizzazione di un’area di sosta, il posizionamento della cartellonistica informativa e didattica da installare in accordo con le indicazioni dei competenti uffici della Soprintendenza ABAP. Si tratta di un primo pacchetto di interventi, in attesa di ulteriori finanziamenti già previsti dalla RAS, finalizzati a migliore l’accessibilità e la fruibilità di Su Crucifissu Mannu che potrà rivestire un ruolo strategico nelle linee di sviluppo culturale dell’Amministrazione.

Su Crucifissu Mannu, con le sue ventidue sepolture ipogeiche risalenti al Neolitico, è fruibile anche tramite il servizio di visita guidata curato dagli operatori di Memoria Storica dell’Ufficio Turistico comunale. Le visite sono disponibili su prenotazione, tutti i giorni in questo periodo dell’anno, dalle 9.00 alle 14:00 (esclusi il 25, 26 e 31 dicembre e l’1 gennaio) al numero 3347062913
Inoltre, il giorno del solstizio d’inverno, il Dies Natalis Solis Invicti dei Romani, l’area sarà il teatro del suggestivo evento “Il Natale del Sole – Mito, luce e rinascita”. Si tratta di un’esperienza ideata dalla Coop. Memoria Storica come momento di incontro tra archeoastronomia, mito e storia antica. A partire dalle prime luci dell’alba si esplorerà l’intero sito approfondendo affascinanti segreti e le connessioni tra i culti preistorici e quelli di età romana, periodo in cui è documentata la frequentazione del sito che durerà sino ai giorni nostri.

Il riconoscimento UNESCO è il coronamento di uno straordinario lavoro avviato nel 2018, frutto di un efficace gioco di squadra guidato dal CeSim con il contributo determinante del Ministero della Cultura, del Ministero degli Affari Esteri, della Regione Autonoma della Sardegna, dei Comuni aderenti , degli Uffici territoriali del MiC, delle Università sarde e di numerosi volontari, esperti e professionisti che hanno contribuito al riconoscimento del valore universale delle “case delle fate” e della Preistoria sarda.




Giovedì a Porto Torres il concerto finale di “Voci in dialogo”

Sardegna e Germania ancora unite nel segno della musica corale

Il 16 ottobre il Kammerchor “Carmina mundi” si esibirà nella basilica di San Gavino assieme al Coro Polifonico Turritano

PORTO TORRES. Dopo il successo di Voci d’Europa, a Porto Torres Sardegna e Germania sono ancora una volta unite dallo spirito della musica polifonica: giovedì 16 ottobre, alle 20.30, nella Basilica di San Gavino, ospite d’eccezione sarà il coro tedesco “Carmina mundi” diretto dal maestro Harald Nickoll. Il Kammerchor (corale da Camera) proviene da Aachen (Aquisgrana), ed è una tra le formazioni tedesche più apprezzate nel panorama internazionale della musica corale.

Alternandosi con il Coro Polifonico Turritano diretto da Laura Lambroni, il “Carmina mundi” si esibirà nel concerto conclusivo della rassegna internazionale “Voci in dialogo”, un triplice incontro musicale di respiro europeo che celebra l’amicizia e la condivisione attraverso il linguaggio universale del canto corale. L’ingresso è libero e gratuito.

Carmina Mundi è stata fondata nel 1983 e attualmente è composta da quaranta elementi che eseguono musica sacra e profana a cappella, sperimentando un ricco repertorio di brani provenienti da luoghi ed epoche diverse.

La rassegna è nata dalla collaborazione tra Fondazione Bernardo De Muro Ets e la Corale “Lorenzo Perosi” di Olbia, il Coro Polifonico Turritano di Porto Torres, la Schola Cantorum “Civitas Templi” di Tempio Pausania e la Schola Cantorum di Olbia. «L’obiettivo – dicono gli organizzatori – è quello di promuovere l’interazione culturale e artistica tra le realtà corali europee, dando risalto contemporaneamente al notevole patrimonio musicale dell’Isola e alla consolidata consuetudine del canto a più voci che unisce le genti del Mediterraneo e dell’Europa settentrionale». Il canto d’insieme diventa così un veicolo di comunicazione che abbatte gli ostacoli linguistici e culturali, configurandosi come una possibilità significativa per mettere in comune esperienze diverse attraverso la musica.




Porto Torres, l’Orfeo Futuro in concerto al Palazzo del Marchese

Sabato 4 ottobre un percorso di sonate tipiche del Seicento tra musica colta e musica da ballo per il festival internazionale “Note senza tempo”

PORTO TORRES. Armonie strumentali colte e musica da ballo popolare si incontrano in un percorso di Sonate tipiche del Seicento italiano. Il 4 ottobre, alle 19, al Palazzo del Marchese di Porto Torres, l’ensemble Orfeo Futuro presenta “Around a ground” per il VII festival internazionale di musica antica “Note senza tempo”.

Le melodie barocche riprendono vita attraverso l’arte di virtuosi strumentisti provenienti da diverse esperienze internazionali nel campo della rievocazione storica: Giovanni Rota e Valerio Latartara si esibiranno al violino barocco, Gioacchina De Padova alla viola da gamba, Pierfrancesco Borrelli al clavicembalo e Giuseppe Petrella alla tiorba e chitarra barocca.

L’Orfeo Futuro

Tra i pezzi più caratteristici sono in programma una Bergamasca, una danza di corteggiamento originaria della città di Bergamo probabilmente composta su di una canzone quattrocentesca di origine toscana, nella versione rielaborata ed arricchita di Uccellini. Sarà proposta una Ciaccona nella versione di Merula e Corelli. È un ballo di origini ibero-americane con una forte impronta etnica ed erotica, bandita nel 1615 dalle rappresentazioni teatrali per la sua contagiosa e consolidata inclinazione alla lussuria. Poi il Ballo del Gran Duca nella versione di Buonamente, che in origine era un ballo scenico corale composto da Emilio de’ Cavalieri, poi diventato un ballo da serenata posto a conclusione degli intermedi fiorentini del 1589. E ancora, di Andrea Falconiero l’ostinato Passacaglia e la Battalla de Barabaso yerno de Satanas, interposti alla celebre Follia, tema processionale di origine iberica derivato dal termine folias (foglia).

Orfeo Futuro orienta i suoi interessi su progetti inediti e di largo respiro, in particolare incrociando repertori antichi e contemporanei. Si esibisce regolarmente in circa cinquanta concerti all’anno, sia in Italia che all’estero e ha realizzato numerosi CD anche in collaborazione con altri artisti. Con il sostegno di Puglia Sounds, nel settembre scorso ha tenuto una tournée nel nord della Francia e in Catalogna con un programma di musica italiana del primo ‘700, che ha riscosso un importante successo di pubblico.

Il concerto è inserito nel programma di iniziative patrocinate dal Comune di Porto Torres durante tutto il mese di ottobre, dedicate alle celebrazioni per il Dies Natalis dei Martiri Turritani.

Il festival “Note senza tempo” è organizzato dall’associazione Dolci Accenti di Sassari  con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna, della Fondazione di Sardegna e dei comuni di Sassari, Uri, Porto Torres e Monteleone Roccadoria. La manifestazione è inserita in REMA, la rete di festival internazionali a livello europeo, e fa parte del circuito Salude&Trigu della Camera di Commercio di Sassari.




Porto Torres, grande partecipazione a San Gavino per la serata conclusiva di “Voci d’Europa”

Il maestro Uwe Sochaczewsky: “Qui in Sardegna siamo una sola Voce”

Il Coro Polifonico Turritano, il Coro dell’Università di Sassari e l’Orchestra Sinfonica dell’Università Cattolica di Eichstätt-Ingolstadt si sono uniti in una grande formazione per dare vita a un concerto emozionante e indimenticabile

PORTO TORRES. Una fusione di “Voci d’Europa” nel vero senso della parola. Una serata memorabile che ha visto unirsi in una sola formazione, nella basilica di San Gavino a Porto Torres, il Coro Polifonico Turritano, il Coro dell’Università degli Studi di Sassari e l’Orchestra Sinfonica dell’Università Cattolica di Eichstätt-Ingolstadt in arrivo dalla Baviera, per la serata finale della 42esima edizione, ricca di emozioni e voglia di fare musica insieme.

Il maestro Uwe Sochaczewsky

Di fronte a un pubblico delle grandi occasioni, il 12 settembre i tre maestri Uwe Sochaczewsky, Laura Lambroni e Ciro Cau si sono alternati nel dirigere, tra applausi scroscianti, lo spettacolare ensemble, che dalle note sublimi dell’Ouverture del Flauto Magico di Mozart eseguita per sola orchestra ha dato vita a un’esaltante amalgama di armonie strumentali e vocali, sublimando opere senza tempo di Mozart e Mendelssohn. Nel ruolo di solista il baritono Michele Barria.

«Per me è un grande piacere essere qui alla Basilica di San Gavino, in una cornice che ha circa mille anni di storia – ha affermato Sochaczewsky – e ho pensato che questa acustica meravigliosa era così anche mille anni fa. Questo progetto è nato e si è sviluppato a un migliaio di chilometri di distanza, o forse più, e ognuno di noi ha lavorato separatamente dall’altro, fin quando non siamo arrivati qui e abbiamo messo le cose insieme, ed è stato magnifico. Io sono un convinto europeista: non ci sono tedeschi, non ci sono italiani, quindi, quando ci troviamo qui a Voci d’Europa tutto questo scompare e ci troviamo come un’unica voce».

Il maestro Laura Lambroni

Nelle parole del direttore artistico del festival, Laura Lambroni: «Questa serata è stata la sublimazione dello spirito più profondo di Voci d’Europa, che si concretizza nella diffusione e la divulgazione della musica corale all’insegna dello scambio di culture, di esperienze e opportunità di creare reti internazionali che arricchiscano l’animo di tutti».

A fine serata, la presidente del Coro Polifonico Turritano, Maria Maddalena Simile, al fianco della presentatrice Valentina Sanna, ha conferito le targhe di partecipazione ai rappresentanti delle tre formazioni artistiche, e quindi al vicesindaco di Porto Torres, Alessandro Carta, in rappresentanza del comune assieme all’assessora alla Cultura, Maria Bastiana Cocco.

Il baritono Michele Barria

«È da considerare che l’espressione “Voci D’Europa” è stata utilizzata da noi quando ancora l’Europa unita non esisteva – ha assicurato la presidente Simile –. Quindi, dal lato musicale, siamo stati lungimiranti perché a noi faceva piacere che si realizzasse la Comunità europea, e in noi non è mai venuta meno quella volontà di superare confini e generazioni».

Il festival Voci d’Europa è organizzato dal Coro Polifonico Turritano ed è inserito nel circuito Salude&Trigu della Camera di Commercio di Sassari, ed è sostenuto dalla Regione Sardegna, dalla Fondazione di Sardegna, dai comuni di Porto Torres, Borutta, Santa Maria Coghinas e Monteleone Rocca Doria, da Grimaldi lines.

La presidente Maria Maddalena Simile consegna le targhe ricordo



Venerdì a Porto Torres l’Orchestra Sinfonica dell’Università Cattolica di Eichstätt-Ingolstadt

Il 12 settembre a San Gavino cala il sipario sul festival “Voci d’Europa”

La Basilica ancora protagonista dopo l’incontro dei cori del Nord Sardegna

PORTO TORRES. Venerdì 12 settembre, alle 21, nella basilica di San Gavino di Porto Torres cala il sipario sulla 42esima edizione del festival internazionale di musiche polifoniche “Voci d’europa”: nella serata conclusiva, assieme al Coro Polifonico Turritano si esibiranno il Coro dell’Università degli Studi di Sassari e l’Orchestra Sinfonica dell’Università Cattolica di Eichstätt-Ingolstadt in arrivo dalla Germania, composta in gran parte da studenti e personale universitario, ma anche da appassionati di musica della regione. L’Orchestra è diretta dal maestro Uwe Sochaczewsky, docente del Dipartimento di Musicologia dell’Università Cattolica, nonché direttore dell’orchestra sinfonica e insegnante di direzione d’orchestra all’Università di Musica di Monaco.

La collaborazione con il Coro dell’Università di Sassari e il Coro Polifonico Turritano è iniziata nel 2019, anno in cui l’orchestra si è esibita per la prima volta al festival Voci d’Europa. Un rapporto interrotto dalla pandemia, ma poi rinsaldato nel secondo progetto congiunto che ha visto la formazione sarda ospite lo scorso anno a Eichstätt.

Coro polifonico algherese

La Basilica di San Gavino ritorna quindi a essere protagonista dell’appuntamento finale del festival, dopo la serata dell’8 settembre, che ha visto esibirsi di fronte a un folto pubblico tre importanti formazioni del Nord Sardegna: il Coro Polifonico Algherese diretto dal maestro Ugo Spanu, la Polifonica Santa Cecilia di Sassari diretta da Alessio Manca e il Coro Lux Nova di Ossi diretto da Salvatore Spanedda.

Polifonica Santa Cecilia di Sassari

I tre maestri hanno evidenziato l’alto valore formativo insito in iniziative di condivisione musicale come questa, appuntamenti sempre più rari, utili sia agli insegnanti sia ai coristi per confrontarsi sulle modalità di interpretazione. Sono momenti di crescita per tutti, anche per il pubblico che ha apprezzato in particolar modo il repertorio molto variegato.

Il festival Voci d’Europa è organizzato dal Coro Polifonico Turritano ed è inserito nel circuito Salude&Trigu della Camera di Commercio di Sassari, ed è sostenuto dalla Regione Sardegna, dalla Fondazione di Sardegna, dai comuni di Porto Torres, Borutta, Santa Maria Coghinas e Monteleone Rocca Doria, da Grimaldi lines.

Coro Lux Nova di Ossi



Porto Torres, ZwoZwoEins scoprono il “ballu tundu” e omaggiano la Sardegna cantando “Non potho reposare”

Al festival Voci D’Europa il coro polifonico tedesco si è legato idealmente all’isola

PORTO TORRES. Una celebrazione del dialogo tra i popoli attraverso la musica: un ponte di note e culture ha unito la Sardegna e la Germania alla Tenuta Li Lioni di Porto Torres (il 7 settembre) per il festival Voci d’Europa, coinvolgendo i cantori tedeschi dello ZwoZwoEins in uno spettacolare “ballu tundu” con il gruppo folk turritano Intragnas e il gruppo folk “Città di Ossi”.

Al suono di chitarra e fisarmonica, con i loro splendidi costumi, i danzatori sardi hanno trascinato i cantori tedeschi in una vivace danza tradizionale, che ha rappresentato simbolicamente il movimento dell’universo in cui si uniscono tutti i componenti del gruppo di ballo.

La formazione maschile del Tölzer Knabenchor diretta da Marco Barbon ha offerto anche un’emozionante performance, culminata con la sorprendente esecuzione in lingua sarda di “A Diosa” – nota anche come “Non potho reposare” – un omaggio e una manifestazione d’amore per la Sardegna, che ha scaldato i cuori dei presenti guadagnando applausi scroscianti.

Il concerto ha preso il via con l’esibizione del Coro Polifonico Turritano, andato in scena con un repertorio di brani internazionali per promuovere l’idea di unione e scambio culturale al centro della manifestazione. La direttrice artistica Laura Lambroni, ribadendo il messaggio lanciato nei giorni scorsi dal maestro Barbon, ha sottolineato il profondo significato dell’evento: «La musica è armonia, è costruzione di accordi ed è un veicolo di dialogo e di pace».

Una targa di partecipazione è stata consegnata dalla presidente del CPT, Maria Maddalena Simile, a Gianni Nieddu, presidente del gruppo folk Intragnas, a Veronica Martinez per il gruppo folk “Città di Ossie ad Anna Maria Zara, presidente della proloco di Porto Torres.

I visitatori hanno avuto l’opportunità di immergersi nella cultura locale, esplorando le esposizioni di artigianato e i laboratori di giochi antichi e di strumenti musicali tradizionali. Un momento di forte attrattiva è stato offerto anche dalle proposte della gastronomia isolana, con la degustazione di piatti tipici tra i quali il più richiesto è stato il pane frattau, per completare il viaggio sensoriale nella cucina sarda con le seadas, le tiricas e gli amaretos.

In mattinata, il Coro Polifonico Turritano ha accompagnato i turisti sul traghetto per l’Asinara, allietando il viaggio dei presenti con alcuni dei brani più significativi del suo repertorio.

Lunedì 8 settembre, alle 20.30, l’appuntamento è alla Basilica di San Gavino, a Porto Torres, con il Coro Polifonico Algherese diretto dal maestro Ugo Spanu, il Coro Lux Nova di Ossi diretto da Salvatore Spanedda e la Polifonica Santa Cecilia di Sassari diretta da Alessio Manca.

Gran finale venerdì 12 settembre, alle 21, nella basilica di San Gavino, dove si esibiranno il Coro Polifonico Turritano, il Coro dell’Università degli Studi di Sassari, e l’Orchestra Sinfonica dell’Università Cattolica di Eichstätt-Ingolstadt in arrivo dalla Germania, diretta da Uwe Sochaczewsky.

Il festival “Voci d’Europa” è inserito nel circuito Salude&Trigu della Camera di Commercio di Sassari, ed è sostenuto dalla Regione Sardegna, dalla Fondazione di Sardegna, da Grimaldi lines e dai comuni di Porto Torres, Borutta, Santa Maria Coghinas e Monteleone Rocca Doria.

La consegna delle targhe ai gruppi folk e alla Proloco di Porto Torres



ZwoZwoEins a Porto Torres, coro tedesco di fama mondiale a San Gavino per “Voci d’Europa”

Il 5 settembre si esibisce la formazione maschile del Tölzer Knabenchor in arrivo dalla Germania

Il 6 settembre sarà a Borutta assieme alla Floret Flamma di Cagliari

PORTO TORRES. Un punto di riferimento del canto corale europeo sbarca in Sardegna per il festival internazionale di musiche polifoniche “Voci d’Europa”: venerdì 5 settembre, alle 20.30, lo ZwoZwoEins, formazione maschile del Tölzer Knabenchor in arrivo dalla Germania, alle 20.30 si esibirà negli ambienti suggestivi della basilica romanica di San Gavino a Porto Torres.

Marco Barbon

Nel corso della serata, a partire dalle 18, è in agenda un laboratorio “Choraloading” che prevede formazione e intrattenimento per voci bianche e giovanili, attività per bambini, visite guidate all’Antiquarium Turritano e alla Basilica di San Gavino, azioni di divulgazione culturale e turistica: esposizione di artigianato tradizionale e degustazione enogastronomica.

Il nome dell’ensemble ZwoZwoEins significa 221, tre cifre dietro alle quali si cela un omaggio al capolavoro Singet dem Herrn di Bach, il cui ultimo movimento – a partire dalla battuta 221 – è diventato il pezzo di bravura e il gran finale dei concerti dei Tölzer per eccellenza. La formazione corale maschile è un misto di voci bianche, tenori e bassi. Le melodiose sonorità corali dei ragazzi si fondono senza soluzione di continuità e in modo omogeneo con quelle delle voci maschili adulte. Caratteristica a cui il coro tende particolarmente è l’interpretazione fedele delle opere scelte e permettere ai ragazzi di coltivare fin dall’infanzia il piacere di fare musica in gruppo.

Felix Stross

La direzione artistica è affidata, dal 2024, a Marco Barbon, pianista e formatore vocale del Tölzer Knabenchor, si occupa anche della preparazione vocale dei cantanti durante e dopo la muta della voce. Nei concerti e negli spettacoli si dedica alla letteratura per coro maschile rinascimentale, romantica, moderna e contemporanea. Ad accompagnare la formazione ci sarà il violoncellista Felix Stross, proveniente da Monaco di Baviera, virtuoso strumentista checollabora con numerosi ensemble di musica antica, come La Visione, La Banda, Hofkapelle München, Balthasar-Neumann-Ensemble.

Sabato 6 settembre, il gruppo tedesco farà tappa all’abbazia di San Pietro di Sorres di Borutta, dove presenterà il suo suggestivo repertorio di musiche polifoniche assieme al coro cagliaritano Floret Flamma, un giovane ensemble femminile diretto dal maestro Emanuele Piras, con la capacità di riuscire a fare sperimentazioni musicali insieme al pubblico.

Voci d’Europa è inserito nel circuito Salude&Trigu della Camera di Commercio di Sassari, ed è sostenuto dalla Regione Sardegna, dalla Fondazione di Sardegna, dai comuni di Porto Torres, Borutta, Santa Maria Coghinas e Monteleone Rocca Doria, da Grimaldi lines.




Giuseppe Scarpa a Porto Torres presenta “Roma Criminale”

Il giornalista di Repubblica il 27 agosto sarà alla libreria Koiné Ubik, per presentare il romanzo che nasce dalla lunga esperienza di cronista di giudiziaria

PORTO TORRES. È un riferimento della cronaca giudiziaria di «Repubblica». Giuseppe Scarpa, giornalista d’inchiesta e autore televisivo di origini sassaresi, mercoledì 27 agosto alle 19 sarà alla libreria Koinè Ubik di Porto Torres (Corso Vittorio Emanuele 40) per presentare la sua “Roma Criminale”, un romanzo edito da Newton Compton che nasce dall’esperienza diretta dell’autore come cronista. Il volume racconta, attraverso la finzione, la realtà di una capitale che non compare nelle cartoline e nelle fiction patinate. Una Roma di cocaina e boss, di ultras e stadi, di mafie e criminalità organizzata, che scorre sottopelle fra tribunali, strade e carceri.

Già in ristampa a poche settimane dalla pubblicazione, “Roma Criminale” non cerca effetti speciali. Racconta piuttosto ciò che Scarpa vede da vicino mediante il suo lavoro: processi, verbali, storie vere che sfiorano il grottesco e sprofondano nel reale. Sono vicende conosciute nei corridoi della giustizia, in aula e tra i faldoni. È una narrazione che non giudica ma osserva e che, mediante la fantasia, restituisce un’immagine più nitida della realtà. La presentazione è realizzata in collaborazione con il libraio Stefano Sanna e le Inner Wheel di Porto Torres rappresentate da Rita Secchi.
Al centro delle vicende c’è il protagonista Sandro Marinelli, detto il Boia, capo ultrà della più importante squadra di calcio della capitale, neofascista e spietato narcotrafficante, che costruisce il proprio potere tra violenza organizzata, impunità e legami opachi. Intorno a lui si muove un mondo che non ha bisogno di essere esagerato per risultare disturbante.




Porto Torres. Venerdì 30 maggio il Palazzo del Marchese si illumina di rosso per la Giornata Mondiale della Sclerosi Multipla

Venerdì 30 maggio, il Palazzo del Marchese, sede istituzionale del Comune, sarà illuminato di rosso, il colore simbolo della determinazione e del sostegno alla ricerca scientifica per un futuro senza Sclerosi Multipla.
La Giornata Mondiale si inserisce nella Settimana Nazionale di informazione sulla Sclerosi Multipla, in programma dal 26 maggio al 1° giugno, con iniziative in tutta Italia. A Roma, dal 27 al 29 maggio, si terranno un congresso scientifico con oltre 200 ricercatori e un convegno pubblico per la presentazione dell’“Agenda della SM e patologie correlate 2025”, un progetto che mette al centro i diritti, l’inclusione e la partecipazione delle persone con SM.
La Sclerosi Multipla (SM) è una malattia neurologica cronica e progressiva che colpisce il sistema nervoso centrale e può causare disabilità anche gravi. Al momento non esiste una cura definitiva, ma sono disponibili numerose terapie che ne modificano l’andamento e ne rallentano la progressione. In Italia si contano oltre 140.000 persone con SM, con circa 3.600 nuove diagnosi all’anno. La Sardegna rappresenta una delle aree al mondo con la più alta incidenza della patologia: 370 casi ogni 100.000 abitanti, con 12 nuove diagnosi ogni 100.000 persone, il doppio rispetto alla media nazionale. La SM colpisce prevalentemente donne giovani, tra i 20 e i 40 anni. Con questa iniziativa, Porto Torres intende ribadire il proprio sostegno all’AISM e l’importanza della ricerca scientifica, dell’informazione e del diritto alla cura per tutte le persone colpite da Sclerosi Multipla e patologie correlate.




Nasce Fratelli d’Italia Porto Torres: Gian Mario Sircana Coordinatore Cittadino

Venerdì sera, nell’elegante cornice del Bar Sport di Porto Torres, si è
celebrato il congresso costitutivo di Fratelli d’Italia in città .
Il Congresso, che si inserisce nella stagione congressuale comunale che
Fratelli d’Italia sta celebrando a livello nazionale, è stato presieduto da
Luca Babudieri, Coordinatore Cittadino di Sassari, e ha visto l’elezione
all’unanimità di Gian Mario Sircana a Coordinatore Cittadino.
“Oggi finalmente nasce Fratelli d’Italia Porto Torres-spiega Sircana- il
nostro primo obiettivo sarà quello di far crescere la nostra realtà
attraverso il tesseramento.
Questo perché vogliamo coinvolgere le migliori energie di Porto Torres per
costruire una classe dirigente e un progetto alternativo ad una sinistra
che da decenni, con scarsi risultati, governa la città.”
“È per me un grande onore aver presieduto il congresso costitutivo di
Fratelli d’Italia Porto Torres- commenta Babudieri- abbiamo lavorato tanto
per la nascita di questo circolo perché, da sassarese, ritengo che Porto
Torres non sia un bacino di voti da usare all’occorrenza, ma esprime delle
potenzialità talmente importanti da poter essere la protagonista del
rilancio del Nord-Ovest della Sardegna, da oggi Fratelli d’Italia lavorerà
per questo”.
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