A che punto siamo sul oramai famoso progetto del Treno ad Idrogeno? 

Ve lo diciamo noi a che punto siamo!

Siamo nella fase che i nostri Amministratori provano a raccapezzarsi tra procedure e incontri politici ma nessuno ha il coraggio di prendere decisioni concrete e degne dell’incarico che gli è stato conferito dai cittadini. 

Noi Comitati, rappresentanti legittimi dei cittadini, lesi dei nostri diritti di partecipazione nelle fasi di programmazione degli investimenti e lasciati fuori nella fase di progettazione, proviamo a far fare alla politica un ragionamento di buon senso che integri i bisogni di infrastrutture strategiche per il territorio e la legittima tutela di ambiente, paesaggio e della proprietà privata.

La politica non può demandare le scelte strategiche ai tecnici o peggio ai dirigenti ed abdicare al suo ruolo di programmazione e tutela dei cittadini.

Con la nostra attenzione quotidiana siamo riusciti ad ottenere un consiglio comunale aperto, l’istituzione della commissione speciale e siamo riusciti a sollecitare anche un forte dibattito in città.

Siamo però, purtroppo, al punto della non sufficienza!

A seguito degli incontri pubblici degli ultimi mesi ma soprattutto nell’ultimo incontro di giovedì scorso organizzato dall’associazione Maestrale, che ringraziamo per aver portato interventi di grande profilo, è emerso chiaramente che l’opera così come concepita non darà le risposte alla mobilità del territorio vasto, sarà fortemente impattante per l’ambiente, per il paesaggio e per le attività produttive coinvolte.

Gli interventi dei tecnici del Politecnico di Torino hanno messo chiaramente in evidenza, se ancora ve ne fosse bisogno, la necessità di ripensare soluzioni alternative a quanto proposto di mobilità sostenibile, che daranno vere risposte alla collettività vasta del nord ovest Sardegna. 

Il Sindaco Raimondo Cacciotto e l’Assessore Roberto Corbia del Comune di Alghero nei loro interventi hanno esplicitato le loro preoccupazioni per la possibile perdita delle risorse in caso di blocco dell’iniziativa, dichiarandosi comunque favorevoli a valutare un progetto di mobilità alternativa. 

E’ ora che si smetta di tergiversare e di passare dai buoni propositi ad azioni concrete, che sono quelle più volte emerse in occasione di tutti gli incontri pubblici, con richieste ufficiali di rimodulazione dei fondi e di revisione totale del progetto.

Il Sindaco deve farsi carico di attivare con la massima urgenza tutte le procedure formali per inoltrare alla Presidente della Regione Alessandra Todde la richiesta del territorio affinché la stessa vertenza arrivi al Ministro Salvini. 

La commissione consiliare speciale in parallelo deve lavorare velocemente per valutare quanto sia strategica l’opera o quanto sia dannosa per il territorio, attraverso le audizioni e lo studio degli atti e valutare un progetto alternativo che risponda alle vere esigenze dei cittadini e del territorio vasto del nord ovest Sardegna. 

Firme

Comitato di Borgata Sa Segada – Tanca Farrà 

Comitato di Borgata Santa Maria La Palma 

Comitato di Borgata Guardia Grande – Corea 

Comitato di Borgata Maristella 

Comitato Zonale Nurra 

Comitato di Quartiere di Fertilia – Arenosu 

Comitato di Quartiere della Pietraia 

Comitato Metrotranvia Sassari Alghero Sorso

LIPU – Coordinamento Regionale Sardegna 




ANCORA NIENTE TRENO ALGHERO-SASSARI. PENDOLARI COSTRETTI A DIVERSI SACRIFICI NEL SILENZIO DEL SINDACO BRUNO

Una situazione divenuta insostenibile quella dei nostri pendolari costretti a muoversi da e per Sassari dopo la sospensione della linea ferroviaria per gravi carenze di sicurezza. Se il riguardo con il quale vengono trattati i nostri concittadini algheresi fuori Rudas, infatti, rappresentasse il peso politico della nostra città avremo veramente ben poco di cui gioire.
È dal mese di ottobre dello scorso anno che seri problemi alla tratta ferroviaria Alghero-Sassari ne hanno determinato la chiusura.
Da allora è stato un frenetico susseguirsi di promesse, smentite, dichiarazioni e chiacchiere.
Nel frattempo il servizio bus, che sostituisce per l’occasione quello ferroviario, ha determinato per gli algheresi di rientro a casa notevoli disagi tra i quali spicca l’assenza di segnaletica, servizi e pensiline per l’attesa dei nostri concittadini.
Prima il vento, il freddo e la pioggia, a breve il caldo e cocente sole estivo faranno compagnia ai viaggiatori in attesa in quel di Sassari; ma ne il sindaco Sanna ne il nostrano Bruno, entrambi del PD, sembrano preoccuparsene.
Eppure sarebbe bastato poco per approntare un riparo e servizi igienici nel piazzale della stazione turritana o prevedere la fermata nei pressi dello scalo così da poter usurfruire dei servizi contenuti al suo interno.
Invece no. Abbandonati su di un marciapiede, giovani e anziani, accomunati dalla stessa sorte, fanno mostra di se in uno spettacolo cui non avremo mai voluto assistere.
Se a questo stato dei fatto volessimo aggiungere anche l’approssimarsi della bella stagione e, con essa, del pendolarismo vacanziero, ben si potrebbero comprendere i riflessi che questo prolungato disagio comporterebbe sia in termini di immagine che di introiti. Confidiamo ancora in uno scatto di orgoglio della nostra uscente amministrazione affinché pretenda dalla vicina Sassari quel rispetto che i nostri concittadini meritano anche fuori dai naturali confini comunali.