La Maddalena: Controlli coordinati dei Carabinieri per la sicurezza e la tutela dell’ambiente







Controlli Carabinieri La Maddalena – SardegnaPress.it


5 Ottobre 2025
CRONACA

La Maddalena: Controlli coordinati dei Carabinieri per la sicurezza e la tutela dell’ambiente

Operazione interforze nell’arcipelago: 51 veicoli e 88 persone controllate, 4 contravvenzioni elevate

📍 LA MADDALENA (SS) | Comando Provinciale Carabinieri Sassari

Sabato 4 ottobre 2025, a La Maddalena, i Carabinieri del Reparto Territoriale di Olbia, con il supporto di aliquote dello Squadrone Cacciatori di Sardegna, della Motovedetta classe 800 “Monteleone”, unitamente a personale del Centro Anticrimine Natura (C.A.N.) della Stazione Forestale di Caprera, hanno svolto un articolato servizio coordinato di prevenzione generale volto a garantire la sicurezza pubblica e la tutela ambientale dell’arcipelago.

Veicoli controllati
51

Persone verificate
88

Contravvenzioni
4

Nel corso dell’attività, alcuni assetti speciali dell’Arma hanno garantito la vigilanza e la sicurezza durante le fasi di imbarco e sbarco dei traghetti, ancora interessate dalla presenza di numerosi turisti, mentre il personale del Centro anticrimine natura ha svolto mirati controlli per prevenire la sottrazione e l’esportazione illecita di materiale litoideo, sabbioso e biogenico, tutelato dalla normativa ambientale e dal regolamento del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena.

🛡️ Dispositivo di sicurezza:
L’operazione ha visto impegnate diverse unità specializzate dell’Arma dei Carabinieri, tra cui lo Squadrone Cacciatori di Sardegna e la Motovedetta “Monteleone”, per garantire un controllo capillare sia via terra che via mare.

Sono stati inoltre predisposti numerosi posti di controllo nel centro abitato, con la verifica di 51 veicoli e 88 persone e l’elevazione di 4 contravvenzioni al Codice della Strada per mancata copertura assicurativa.

Parallelamente, le verifiche via mare hanno riguardato la sicurezza e la regolarità dei documenti di quattro imbarcazioni da diporto, con l’impiego della motovedetta “Monteleone”.

“L’attività rientra in un più ampio dispositivo di prevenzione e controllo del territorio che vede costantemente impegnati i Carabinieri nel garantire sicurezza, tutela ambientale e rispetto della legalità”

L’operazione si inserisce in un più ampio dispositivo di prevenzione e controllo del territorio che vede costantemente impegnati i Carabinieri del Reparto Territoriale di Olbia e le articolazioni speciali dell’Arma nel garantire sicurezza, tutela ambientale e rispetto della legalità in un contesto di straordinario valore naturalistico come quello dell’arcipelago maddalenino.

🌊 Tutela ambientale:
Un’attenzione particolare è stata rivolta alla prevenzione dell’esportazione illecita di sabbia e materiale biogenico, fenomeno che rappresenta una seria minaccia per l’ecosistema del Parco Nazionale dell’Arcipelago.






nessun finanziamento destinato a progetti approvati in materia di tutela dell’Algherese è stato revocato.

Ci tengo a sgombrare subito il campo dalle notizie false: nessun finanziamento destinato a progetti approvati in materia di tutela dell’Algherese è stato revocato. Insieme agli uffici dell’Assessorato alla Cultura abbiamo vigilato sui finanziamenti ricevuti e sui progressi dei progetti, restando costantemente in contatto tanto con gli enti beneficiari quanto con gli uffici della Regione. Proprio gli uffici RAS, nel continuo dialogo intercorso fra funzionari in fase di rendiconto, hanno garantito la possibilità per Alghero di ottenere nel 2023 le somme stanziate per i due progetti non ancora completati, anche in virtù della specificità linguistica catalana. I progetti in questione riguardano il corso di lingua algherese da realizzare con l’Istitut d’Estudis Catalans e la riedizione del dizionario Sanna da portare avanti insieme alla Consulta Civica per le Politiche Linguistiche. Oltre che rieditare il “Sanna”, in accordo con la Consulta Civica per le Politiche Linguistiche, abbiamo scelto di aggiornarlo proprio con il prezioso lavoro svolto dalle associazioni della Consulta attraverso il gruppo di lavoro per la normativizzazione de la llengua. I tempi necessari per aggiornare il dizionario – ed evitare di sprecare i fondi attraverso la ristampa di un documento superato – hanno ovviamente fatto slittare al 2023 la realizzazione del progetto. Nel frattempo potremo anche intervenire per dare maggiore capacità di azione alla Consulta stessa, superando alcuni limiti previsti dallo statuto in materia di operatività e spesa.
Per quanto riguarda le certificazioni della conoscenza del Catalano di Alghero, livello C1, sono già in corso le attività necessarie per provvedere alla consegna delle stesse ai partecipanti che hanno superato le prove nel più breve tempo possibile. Insomma: nessun finanziamento è andato perso. L’impegno sulla valorizzazione della lingua algherese è concreto e costante, attraverso un dialogo con il mondo delle associazioni e le istituzioni. Ovviamente non posso che dirmi rammaricato e un po’ stupito che una forza di maggioranza, se tale si ritiene, senta il bisogno di depositare un’interrogazione consiliare e darne notizia a mezzo stampa prima di consultare gli uffici competenti o contattare l’assessore di riferimento. Ritengo che il gruppo consiliare dell’UdC, evidentemente male informato da chi ha portato la voce pur essendo scollegato da questa realtà amministrativa, avrebbe potuto evitare questo scivolone pubblico. Gli uffici, il dirigente ed io restiamo come sempre a disposizione per chiarimenti e approfondimenti, ricordando a tutti che le porte dell’Assessorato sono sempre aperte.

Alessandro Cocco, assessore alla Cultura e Turismo città di Alghero




Tutela del Riccio di Mare.

Come Riformatori Sardi di Alghero sosteniamo con favore e interesse la proposta di legge per la tutela del Riccio di Mare, manifestata dai consiglieri Regionali del gruppo di Fratelli d’Italia.

Già dal mese di Giugno del 2020, il nostro Assessore all’Ambiente Andrea Montis e poi nel mese di Novembre l’amministrazione tutta con il Sindaco Conoci, hanno manifestato alcune proposte alla Regione per trovare delle soluzioni ideali, associate da fondi di bilancio per i doverosi ristori per circa i 200 operatori autorizzati.

Alghero grazie anche agli studi realizzati dall’Area Marina Protetta di Capo Caccia -Isola Piana, ha presentato alla Regione un piano sperimentale di ripopolamento della specie che potrà, una volta realizzato, diventare modello.

La sostenibilità economica o il mantenimento dei profili occupazionali ha senso di esistere se, accompagnata da adeguata coscienza e rispetto per gli aspetti di carattere ambientale.

Ad oggi tali aspetti appaiono molto trascurati.

È necessario puntare senza più indugi alla tutela ambientale della specie, con chiaramente maggiore attenzione ai doverosi ristori per gli operatori.

L’auspicio è che il provvedimento venga condiviso per far sì che ogni territorio interessato, possa dare il proprio apporto, per non incorrere nel rischio che un eventuale provvedimento possa diventare facilmente impugnabile o non risolutivo come già avvenuto.

Giuseppe Sotgiu

per il Coordinamento Riformatori Sardi Alghero




Misure a tutela dell’ordine e della salute pubblica nell’Ordinanza sindacale

del sindaco di Tempio per il periodo di Carnevale

Dopo il recente incontro con i rappresentanti delle associazioni che organizzano il Carnevale Tempiese, fortemente voluto dal sindaco di Tempio Gianni Addis per condividere “la dolorosa ma inevitabile decisione di cancellare l’edizione 2021 della importante kermesse gallurese, in programma dal 11 al 16 febbraio, consapevoli che la pandemia non avrebbe consentito lo svolgimento della manifestazione”, si è tenuta ieri 9 febbraio una riunione in teleconferenza con il Prefetto e il Questore di Sassari, il Comandanti provinciali della Guardia di  Finanza e di Carabinieri, anche i sindaci di Olbia, Alghero, Sassari per discutere delle opportune misure da adottare a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, nonché delle misure per il contenimento e la prevenzione del possibile contagio da Covid-19 a tutela della salute pubblica, in considerazione del fatto che, nonostante la manifestazione sia stata annullata per le ovvie ragioni dettate dalla pandemia in atto, nel periodo notoriamente dedicato ai festeggiamenti potrebbero verificarsi comportamenti non appropriati rispetto alle esigenze tutelate dalla normativa anti Covid-19.

Sotto le strette direttive del Prefetto e del Questore è stata, quindi, condivisa la necessità di assicurare il rigoroso rispetto delle misure restrittive per il contenimento del contagio da Covid-19 anche prevenendo il formarsi di assembramenti nei giorni coincidenti con il Carnevale e fino alla domenica della festa della Pentolaccia, che quest’anno cade il 21 febbraio.

L’ordinanza sindacale emessa stamattina in tarda mattinata 10 febbraio dal sindaco Addis, in materia di prescrizioni e divieti nel periodo di Carnevale, fa seguito quindi a quanto concordato anche nel tavolo tecnico di oggi che ha visto impegnate le forze dell’ordine e le amministrazioni comunali, al fine di adottare misure atte a evitare o contenere occasioni che in questo contesto pandemico, possano nuocere alla sicurezza ed alla salute pubblica per violazione delle misure di distanziamento interpersonale essendo altamente probabili il formarsi di assembramenti e il mancato rispetto dell’uso della mascherina e delle altre speciali disposizioni di sicurezza.

“Sono profondamente dispiaciuto – ha dichiarato il Sindaco Gianni Addis a conclusione dell’intensa mattinata di incontri con i vertici delle forze dell’ordine e, successivamente, i titolari dei pubblici esercizi di Tempio – di non poter adottare misure meno restrittive e sono anche consapevole dei tanti sacrifici, economici e non solo, che chiediamo oggi alla Città, ma non abbiamo alternative.”

Il Sindaco ha ricordato che in città i casi di positività al virus hanno fortunatamente iniziato a calare e invita tutti alla massima prudenza, perché “non possiamo rischiare – ha soggiunto – di vanificare quanto è stato fatto finora.”

Con grande rammarico il Sindaco invita soprattutto i giovani, che sono i primi attori del Carnevale tempiese, a rispettare le disposizioni di legge per il bene di tutti e raccomanda a tutti di astenersi dall’organizzare alcun tipo di feste pubbliche o private, vietate fino al 5 marzo anche dall’ultimo Dpcm del 14 gennaio scorso e ricorda a tutti che la salute e la sicurezza dei nostri concittadini e delle nostre comunità sono oggi le nostre assolute priorità.”

“La cancellazione di un evento tanto radicato nel tessuto sociale e produttivo della città e del territorio – si rammarica ancora il Sindaco – lascerà strascichi pesanti e negativi sulla nostra economia ma anche sui giovani che vedono venir meno una così importante occasione di socialità, fondamentale soprattutto alla loro età.”

_______________________________________Giannella DemuroResponsabile Ufficio StampaComune di Tempio Pausania




Arzachena Estate in Fiore – La 6° edizione si tinge di blu a tutela del mare.

Arzachena Estate in Fiore: la sesta edizione si tinge di blu a tutela del mare

Il Comune investe sulla qualità dell’ambiente e finanzia l’evento per un futuro sostenibile e un mare plastic free

Arzachena, 22 agosto 2019 Dal 30 agosto al 1 settembre il Comune di Arzachena ospita Estate in Fiore, l’evento dedicato al bello e al buono della natura allo scopo di sensibilizzare i cittadini alla tutela dell’ambiente e al rispetto delle regole per il conferimento e il riciclo dei rifiuti: elementi che, insieme, innalzano la qualità della vita di residenti e visitatori e migliorano il decoro urbano nel territorio. Per la sesta edizione, Estate in Fiore si tinge simbolicamente di blu nell’anno che, finalmente, sembra aver portato l’attenzione dell’opinione pubblica a tutti i livelli sul tema della salvaguardia del mare e delle specie marine. L’inaugurazione è in programma venerdì 30 agosto, alle 11.00, all’emiciclo Europa.

<Estate in fiore è il momento culmine della campagna di comunicazione ambientale annuale e un investimento per un futuro più sostenibile per il centro urbano e i borghi dice il delegato all’Ambiente, Michele Occhioni -. L’evento riaccende i riflettori su tutte le iniziative condotte nel 2019 dal Comune in campo ambientale: dall’idea del parco di Capriccioli al percorso naturalistico Capizzal di Ponti – Li Conchi, sino alle ordinanze contro plastica e mozziconi di sigaretta abbandonati firmate dal sindaco Roberto Ragnedda a tutela degli 88 chilometri di litorale, passando per AgendaBLU, calendario di giornate per l’ambiente organizzate ogni anno da aprile a ottobre in sinergia con associazioni, consorzi, società, scuole, enti e singoli volontari del territorio>.

<È la sesta edizione di una manifestazione ormai consolidata che piace ai cittadini e ai visitatori. È bello vedere il centro storico di Arzachena trasformato in un polmone verde: è importante portare avanti iniziative che valorizzano il paese, anche attraverso momenti di intrattenimento capaci di sottolineare i valori fondamentali della tutela ambientale dice il vicesindaco e assessore al Turismo, Cristina Usai -. Chi sceglie questa destinazione sa di poter contare su una vasta gamma di attrazioni con, in primo piano, il patrimonio naturalistico. Per questo, Estate in fiore è una vetrina che mette in risalto tutte le nostre belle realtà: dal mare, la cui salvaguardia è basilare, ai percorsi nel verde, fino alle produzioni agroalimentari>.

Anteprima

Un’anteprima di Estate in fiore ha già portato un’ondata di verde nel centro storico da metà agosto. In via Ruzittu sono sorte piccole oasi che conducono fino al cuore della cittadina, in piazza Risorgimento: un anticipo della trasformazione che avverrà con il via ai lavori a partire da lunedì 26 agosto.

Partner

La sesta edizione di Estate in Fiore è realizzata in collaborazione con le aziende florovivaistiche Green Italy Coast, Sgaravatti Group, Green Center e con la Sceas srl che gestisce il servizio di raccolta rifiuti nel territorio per conto della società Ciclat. Contribuiscono al programma anche i partner del calendario Agenda Blu: Guardia Costiera, Ente parco di La Maddalena, Consorzio Costa Smeralda, la società Smeralda Holding con il suo progetto “Per il territorio”, le associazioni di volontari “Una Capovolta nel blu”, “Comandante Raimondo Bucher” e “Fridays for Future” di Olbia.

 

 

 

 

Il programma

Appuntamento dal 30 agosto al 1 settembre, dalle 10.00 alle 23.00, con le installazioni verdi realizzatedai florovivaisti, il mercatino di prodotti agroalimentari, l’estemporanea di pittura, il video mappingMaredamare (dalle 20.30), la tavola rotonda “Allarme pianeta: generazioni a confronto” con Egidio Trainito e il comandante della capitaneria di Porto di Golfo Aranci, Angelo Filosa, (il 30 agosto alle 19.00), i concorsi Balcone Fiorito e Vetrina in Fiore e altri appuntamenti collaterali come laboratori per bambini (dalle 10 alle 11), i concerti e le presentazione di libri (dalle 19), le lezioni gratuite di yoga e pilates (dalle 10 alle 11), le attività di sensibilizzazione ambientale e la distribuzione di gadget (dalle 17 alle 19), l’atteso Picnic d’estate (il 31 agosto alle 18), ma anche con le novità della ruota panoramica e della mongolfiera.




Porto Rotondo: I Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale (TPC) sequestrano il vano interrato della “Villa dei Pesci”.

Nell’ambito della più ampia attività di controllo delle violazioni urbanistico ambientali consumate nel territorio di competenza della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Tempio Pausania (l’intera Gallura) e segnatamente nel caso di specie, riguardante la fascia costiera della Costa Smeralda (Porto Rotondo), come disposta dal Procuratore della Repubblica di Tempio P. Dott. Gregorio CAPASSO e delegata a quella Sezione di P.G. competente (Corpo Forestale, Capitaneria di Porto e Polizia Locale), nonché ai relativi servizi di P.G. presso i Comandi dell’Arma, nella mattinata di oggi 14.06.2019 i Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale (TPC) hanno eseguito il sequestro preventivo dei locali interrati della c.d. “Villa dei Pesci” ubicata a 300 metri dal mare in loc. Porto Rotondo, area dichiarata di notevole interesse pubblico.

I Carabinieri del Nucleo TPC di Cagliari hanno riscontrato che il piano seminterrato dell’immobile, assentito a cantina, era stato invece modificato con destinazione residenziale mediante realizzazione di un’area benessere SPA, bagno turco, sauna, camera da letto e bagno.

Le indagini hanno inoltre permesso di documentare che la porzione di immobile era già stata interessata nel marzo del 2007 da un provvedimento di sequestro preventivo eseguito dai Carabinieri di Porto Rotondo e dall’Ufficio di Vigilanza edilizia poiché, anche in quella occasione, era stata accertata la totale difformità tra lo stato dei luoghi e quanto assentito con concessione edilizia.

Questo risultato, che si inquadra nell’ambito dell’attività di tutela svolta dai Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale, è stato raggiunto grazie alla sinergia operativa con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Sassari che ha contribuito, sull’aspetto tecnico, a far emergere le criticità riscontrate.

Le persone sono state denunciate alla Procura della Repubblica per i reati di opere eseguite in assenza del titolo abilitativo valido, cambio di destinazione d’uso dell’area, falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico e falsità ideologica in certificati commessa da persone esercenti un servizio di pubblica necessità.

Cagliari, 14 giugno 2019




Un consorzio di tutela per “sos logos de Angioy”

Dai percorsi di turismo identitario dell’Istituto Camillo Bellieni potrebbe nascere un organismo capace di veicolare la storia della Sardegna come strumento di promozione del territorio. L’annuncio è stato dato domenica nel corso dell’appuntamento di Ittiri e Uri

L’idea di veicolare la storia della Sardegna come strumento di promozione del territorio sta forse per diventare realtà. L’iniziativa “In sos logos de Angioy” messa in campo dall’Istituto Camillo Bellieni nell’ottica di realizzare un percorso di turismo identitario, potrebbe essere la base per dare vita a un consorzio di tutela dei luoghi accomunati direttamente o indirettamente dal passaggio di Giommaria Angioy durante i moti antifeudali di fine Settecento.

L’obiettivo è quello di mettere insieme sinergie e risorse per grandi campagne di promozione, di comunicazione e valorizzazione di un territorio che tocca una gran fetta del nord Sardegna, a partire da Santu Lussurgiu per arrivare fino a Santa Teresa di Gallura.

In qualità di animatore, l’Is.Be si propone come capofila di un organismo nel quale avranno la possibilità di interagire diverse figure, a partire dalle Amministrazioni comunali per arrivare ai titolari di cooperative, associazioni culturali, professionisti, operatori commerciali e del settore accoglienza, ristoratori, produttori, gestori di servizi agroalimentari e tutte le altre personalità singole interessate a far parte del gruppo.

L’annuncio è stato dato durante il nono appuntamento del percorso culturale che domenica ha fatto tappa a Ittiri e Uri, permettendo di scoprire il ruolo chiave di queste due comunità del Coros nelle avvisaglie della sarda rivoluzione. Le vicende e i personaggi dei due paesi sono stati evidenziati attraverso le voci guida dello studioso Antonello Nasone, dell’archivista Stefano Alberto Tedde e dell’archeologa Giuseppina Ruggiu.

Sono state visitate l’abbazia di Nostra Signora di Paulis, edificata nel XIII secolo dai monaci cistercensi, dove è stata ricordata la figura emblematica di Piero Cao, conosciuto come il Padre Bianco. La comitiva si è poi trasferita all’interno della chiesa di San Francesco, dove rinfrancata dalla gradevole frescura degli ambienti interni, ha potuto approfondire la personalità di don Vincenzo Serra, il più agguerrito antagonista dei feudatari Ledà.

Il confronto fra le due fazioni portò nel 1798 a una pasqua di sangue, quasi in stile Ok Corral, in un conflitto a fuoco che fece strage tra le vie del paese. Lo “strumento d’unione” fu invece firmato nei pressi della chiesa di San Pietro, che è stata anche l’ultima tappa del percorso mattutino dell’Is.Be.

In serata il gruppo si è trasferito a Uri per visitare i più significativi monumenti, tra i quali la chiesa di Nostra Signora della Pazienza e la casa Dettori-Delogu, che fu dimora di Giorgio Pinna-Mulas, sindaco del paese coinvolto nella rivolta antifeudale assieme a suo fratello, il viceparroco Giovanni.