COMPARTO UNICO: ASSESSORE SPANEDDA INCONTRO CON ANCI. RICONOSCIMENTO DELLE RESPONSABILITA’ DEI DIPENDENTI

C agliari, 24/01/2025

COMUNICATO STAMPA

“Assessore Spanedda: il Comparto unico è una questione di giustizia e di riconoscimento delle responsabilità in capo ai dipendenti pubblici locali”

Oggi, a Calangianus, a confronto con i sindaci dei comuni sardi e con i consiglieri regionali del territorio, la Regione Sardegna ha ribadito che l’attuazione del Comparto Unico è uno degli obiettivi del Piano di Sviluppo regionale, documento appena approvato che definisce obiettivi, strategie e politiche che la Regione si propone di realizzare nel corso della legislatura.

“Si parla del Comparto Unico soprattutto come di una questione retributiva, aspetto primario e imprescindibile. È legato alle funzioni, che la Regione attribuisce ai Comuni e che i Comuni svolgono in presa diretta con il cittadino. Sono funzioni fondamentali: la loro giusta retribuzione è una questione di dignità del lavoratore”, dichiara l’Assessore Spanedda. “Ma Il Comparto unico non si limita a questo: è una misura che può contribuire ad affrontare il problema dello spopolamento, in sinergia con le iniziative degli altri Assessorati che operano nei settori, ad esempio, del lavoro, della sanità, della cultura”, prosegue.

Comparto Unico non significa solo trattamento economico equo ed omogeneo. Vuol dire anche stesse opportunità di accesso alla formazione, per esempio, e avere una comunicazione più semplice tra Enti.

“Nel momento in cui si sarà tutti parte di un’unica comunità al servizio dei cittadini, sarà garantita un’interpretazione delle norme più omogenea sul territorio, così come le stesse opportunità di accesso alla formazione e all’innovazione, elementi fondamentali per un miglioramento complessivo della funzione pubblica, che è l’obiettivo che ci siamo dati come Giunta”, aggiunge l’Assessore.

“Il Comparto unico è una questione di giustizia: a fronte della quantità di deleghe che la Regione dà in mano ai comuni, la differenza stipendiale rimane enorme. L’attribuzione di funzioni ulteriori non è seguita da una adeguamento dello stipendio”, conclude.



Ufficio Stampa Regione Sardegna
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VERSO UN TESTO UNICO DELL’EDILIZIA REGIONALE: ASSESSORE SPANEDDA, LA LEGGE SALVA CASA NON RISOLVE LA CRISI ABITATIVA.

C agliari, 23/01/2025

COMUNICATO STAMPA

“Il “Decreto Salva Casa”, convertito in Legge 105/2024, è una modifica al Testo Unico dell’Edilizia, il DPR n. 380/2001. La Regione Sardegna, che ha potestà legislativa primaria in materia urbanistica ed edilizia, ha una sua norma sulla stessa materia, la Legge Regionale n. 23/1985.

“Finora il coordinamento tra le due norme era, di fatto, affidato alla prassi. Il recepimento del “Salva Casa” passa perciò attraverso un’operazione di collegamento tra le due norme che costituisca un quadro unitario, evitando che professionisti e amministrazioni debbano ogni volta interpretare leggi che si sovrappongono”, dichiara l’Assessore Spanedda.

Per questa ragione, l’integrazione dei due testi normativi, per quanto possa apparire complessa, è necessaria.

“Un recepimento acritico del Salva Casa non è utile perché, sotto alcuni aspetti, il quadro normativo regionale corrisponde meglio alle esigenze di semplificazione della norma nazionale.”

L’applicazione immediata nelle Regioni a Statuto ordinario ha portato in alcuni casi a contenziosi che hanno vanificato l’orientamento alla semplificazione della norma. La Regione Sicilia, che pure a differenza della Sardegna aveva già una norma di collegamento col Testo Unico nazionale, pur avendo emesso nell’immediato una circolare per il recepimento del Salva Casa, a fine novembre ha comunque legiferato per chiarire il quadro normativo”, prosegue l’Assessore.

Stiamo lavorando quindi per offrire ai cittadini, ai professionisti, alle imprese e alle amministrazioni locali uno strumento robusto, chiaro e immediatamente utilizzabile.

È un primo passo verso un nuovo Testo Unico dell’Edilizia regionale che permetterà di offrire un quadro chiaro delle norme che regolano il settore in Sardegna.

Il Disegno di Legge verrà portato in Giunta, discusso in Commissione Consiliare e in Aula, ma non mancheranno momenti di confronto con le associazioni di categoria e con quanti saranno interessati a contribuire ad una legge snella e facilmente leggibile.

“I tempi lunghi segnalati sono solo i tempi naturali delle Istituzioni”, aggiunge.

“Pensare di risolvere la questione abitativa e il tema della legge urbanistica attraverso una norma edilizia è poi quanto meno improprio: la crisi abitativa si risolve con una seria politica della casa, tema che infatti la Giunta sta affrontando. Le regole dell’edilizia e la necessità di offrire a tutti un’abitazione sono cose diverse, temi ugualmente importanti nel governo del territorio, che però richiedono soluzioni su piani differenti. A meno che non si pensi di risolvere la questione della dignità dell’abitazione trasformando garages in abitazioni da 20 metri quadri, una prospettiva che potrebbe esser resa possibile da un recepimento affrettato del “Salva Casa””, conclude.



Ufficio Stampa Regione Sardegna
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Hub unico del Farmaco della Sardegna: a Nuoro l’inaugurazione del magazzino centrale

COMUNICATO STAMPA

C agliari, 23/01/2025

Domani, venerdì 24 gennaio, alle ore 11, è in programma, alla presenza della Presidente della Regione, Alessandra Todde e dell’assessore della Sanità, Armando Bartolazzi, la cerimonia di inaugurazione ufficiale del magazzino della Sardegna Centrale. L’appuntamento è in via Livio Mauri 12, zona industriale di Pratosardo.

L’Hub Unico del Farmaco rappresenta per il Sistema Sanitario Regionale una progettualità di elevato impatto strategico in termini di razionalizzazione delle risorse e di una maggiore sicurezza nella conservazione, nel controllo e nella movimentazione dei beni e dispositivi medici.

Il progetto, coordinato da ARES Sardegna in sinergia con l’Assessorato regionale della sanità e la collaborazione dei servizi farmaceutici delle Aziende Sanitarie, prevede una strutturazione in tre centri-deposito principali dislocati a Nuoro, Sassari e Cagliari , destinati a servire progressivamente le aree centrali, settentrionali e meridionali della Sardegna.



Ufficio Stampa Regione Sardegna
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Sard-IX, arriva a Sassari l’unico Internet Exchange Point dell’isola

Simone Dore

SASSARI. Si chiama Sard-IX, acronimo di Sardegna Internet Exchange, ed è un prodotto Nexim che porta a Sassari il primo Internet Exchange Point (Ixp) dell’isola, cioè un punto di interconnessione neutro attraverso il quale i principali provider di rete si connettono e scambiano traffico gratuitamente, rivoluzionando i vantaggi di navigazione sul web. Detto così non fa molta impressione, ma in soldoni permetterà agli utenti sassaresi di accedere a Internet alla massima velocità possibile in Italia e in Europa: in città dal 15 dicembre si viaggia a ben 10 gigabit per secondo (2.5 gigabit per secondo in upload) rispetto a una media che finora è stata di 1 solo gigabit, con un tetto massimo di 5 per un solo fornitore di servizi.

Il progetto è stato presentato a Sassari dal CTO di Sard-IX, Simone Dore, un genio tutto sassarese trapiantato a Milano, fondatore di Nexim e inserito nel 2021 tra i migliori top manager in Italia dalla prestigiosa rivista Forbes.

«Tutti gli Exchange hanno come base il traffico locale – ha affermato Dore –. Ciò significa che, se si va a cercare un film su Netflix si può evitare un percorso lunghissimo che ci costringeva a fare la ricerca magari a Milano, mentre ora si andrà a prenderselo a Sassari, dove c’è una replica dello stesso file direttamente nel data-center di Carbonazzi. Il traffico viene erogato dall’operatore o fornitore di contenuti OTT (over the top), cioè Facebook, Netflix, Amazon prime video, ecc.».

A Sassari al momento hanno già aderito al sistema il Comune con le strutture a esso collegate e l’Azienda Ospedaliero Universitaria, che ora viaggiano attraverso una banda ultralarga. Come ha spiegato Dore, l’Ixp è un punto di interconnessione neutro al quale si connettono tutti gli operatori che, facendo peering, scambiano traffico ad alta velocità e lo consegnano ad altri operatori che ne hanno necessità (ad esempio Google e Amazon).

Circuiti di Sard-IX

Per fare un esempio pratico, il sistema funziona come un hub aeroportuale che collega voli nazionali con voli internazionali, consentendo alle compagnie di scambiare passeggeri negli scali in aeroporti locali invece che in Paesi diversi, in modo da garantire viaggi a bassa latenza e ad alte prestazioni.

L’obiettivo principale dell’Ixp è quello di facilitare l’interconnessione attraverso un punto d’accesso di scambio, riducendo al minimo la parte del traffico di rete di un provider di servizi Internet, che altrimenti deve passare attraverso un provider upstream, cioè a monte della filiera. I vantaggi sono notevoli: dal miglioramento della larghezza di banda al trasferimento di dati ad alta velocità, dalla riduzione di latenza alla tolleranza d’errore.

Dal 2023 Sard-IX arriverà a Cagliari per poi estendersi a tutta la Sardegna: «Vogliamo creare un’isola completamente digitalizzata – ha annunciato Dore –. Un’isola alla quale, già da ora, è offerta la possibilità di ospitare grandi realtà internazionali, permettendo condizioni paritetiche a quelle di cui sono dotate, ad esempio, le aziende con base a Milano. Il nostro sogno è che si possa godere di internet alla massima velocità con il piacere di vivere in un luogo dove la qualità della vita è insuperabile. Vogliamo fare in modo che non si abbia più paura di aprire una sede in Sardegna per il solo timore di un gap nelle connessioni rispetto alla penisola o al resto del mondo. Il nostro intento ora è quello di raggiungere in primo luogo la pubblica amministrazione».

Simone Dore nel data center di Carbonazzi, a Sassari



GESTORE UNICO PER AEROPORTI DI ALGHERO E OLBIA, TEDDE (F.I):VIGILARE PER RILANCIO DI ALGHERO

Alghero, 24 ottobre 2020 – “Bene il gestore unico. Ma occorre vigilare per sorti dell’aeroporto di Alghero che deve svolgere un ruolo strategico per tutto il territorio del nord ovest e centro Sardegna” Così l’ex sindaco di Alghero Marco Tedde commenta la cessione della maggioranza azionaria della società di gestione dell’aeroporto di Olbia Costa Smeralda alla F2I, che detiene la maggioranza della Sogeaal che gestisce lo scalo di Alghero. Secondo Tedde questa operazione è positiva se finalizzata a creare sinergie tra le due infrastrutture con pari opportunità di rilancio. Ma per Alghero, dopo il calo verticale di passeggeri del periodo precedente alla pandemia, occorrono progetti e nuovi orizzonti che oggi non si intravvedono. Nonostante l’attuale socio di maggioranza sia il principale fondo infrastrutturale italiano che oltre all’aeroporto di Alghero gestisce quelli di Torino, Trieste, Napoli, Linate e Malpensa, Bergamo e Bologna. “Occorre che la politica regionale e locale fin d’ora stiano “in campana” e  intervengano per conoscere gli obiettivi strategici della fusione, e per sollecitare la F2I ad integrarsi nel territorio ascoltandolo e facendolo  partecipare alle scelte –sottolinea l’esponente politico di F.I-. Così come accadeva nel “periodo d’oro” dello scalo catalano, quando politiche aziendali, locali e regionali lungimiranti portarono ad un incremento dei passeggeri straordinario, inventando letteralmente il modello “low cost” sardo, con benefici economici e sociali esponenziali per un vastissimo territorio. Modello che, purtroppo, è stato scardinato da scelte regionali della precedente legislatura poco avvedute ” Secondo l’ex sindaco di Alghero questa è una opportunità di crescita per entrambi gli scali, ma occorre chiarezza nel definire ruoli e target e nel mettere in campo investimenti. “Non vorremmo che qualcuno pensi che l’aeroporto di Alghero possa svolgere il ruolo di “parente povero”.” Da oggi la politica locale, senza distinzione di casacche, deve svolgere il compito attento di “sentinella dei cieli”, tenendo la guardia alta e stimolando la Regione e F2I a programmare una nuova stagione di crescita dei due scali –chiude Tedde-.”




PROGRAMMAZIONE STRATEGICA – IL CONSIGLIO COMUNALE APPROVA IL DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE

Il Dup approvato, obbiettivi strategici dall’Amministrazione Conoci:  Palazzo dei Congressi, Caval Marì, porto, Piano Urbanistico, rilancio delle partecipate, sostegno alle famiglie.

Alghero, 6 ottobre 2020 – Il Documento Unico di Programmazione approvato dal Consiglio Comunale venerdì scorso delinea la visione delle linee di mandato, integrata con il programma di governo dell’Amministrazione Conoci. Programmazione e l’organizzazione amministrativa, Politiche di Sviluppo, il Turismo: ruolo centrale e strategico, Socialità: Alghero e la sua comunità, sono questi i quattro grandi temi sui quali è articolato il documento di programmazione. “Sono le scelte principali che caratterizzano il programma dell’Amministrazione e che abbiamo messo tra le priorità – dichiara il Sindaco Mario Conoci –  Alghero può e deve ripartire con nuovo slancio, recuperare terreno con responsabilità e coraggio. Ci attende un periodo impegnativo nel quale l’emergenza, come ha già fatto nei mesi scorsi, condizionerà l’azione di ogni amministrazione, e dobbiamo ancor di più raddoppiare gli sforzi per mettere in campo ogni iniziativa per il rilancio”. Il documento di programmazione è stato approvato con il voto favorevole della maggioranza; contrari i consiglieri di opposizione Di Nolfo, Bruno, Sartore, Cacciotto, Esposito.

Il DUP è articolato in due sezioni: la sezione strategica (SeS) e la sezione operativa (SeO).  La sezione strategica sviluppa e concretizza le linee programmatiche con un orizzonte temporale pari al mandato amministrativo.

La Programmazione e l’organizzazione amministrativa: aspetto fondamentale sarà il rilancio delle partecipate, tra le quali le funzioni della Secal, che dispone al suo interno di adeguate professionalità che possono essere ancora rafforzate e la sua diversa sistemazione logistica; e poi l’ottimizzazione dell’impiego del personale e delle funzioni della società “Alghero in House”. E ancora, la ridefinizione della struttura e dell’originaria mission della Fondazione Alghero – META adeguando lo statuto ed eventualmente riformulando il contratto di servizio, secondo gli indirizzi e le linee di politica culturale, turistica e ambientale del Comune. Altro obbiettivo da perseguire : la riorganizzare la gestione del patrimonio immobiliare in sinergia con il servizio di ragioneria per effettuare un costante controllo sulle relative entrate, finalizzata ad una gestione consapevole del patrimonio.

 

Politiche di Sviluppo : Potenziare le sinergie con l’Azienda Speciale Parco di Porto Conte, e Area Marina Protetta Capo Caccia – Isola Piana, per l’attuazione di progetti e azioni di tutela ambientale, azioni volte a creare opportunità di sviluppo. Orientare la programmazione e la progettualità sui temi prioritari della green economy, della mobilità sostenibile e delle energie rinnovabili con particolare riferimento alla produzione energetica dalle onde e dal moto ondoso. Redazione di un “Regolamento Urbanistico Commerciale” in sinergia con la modifica dei piani particolareggiati del centro storico di Alghero e Fertilia, nell’ottica di un adeguamento ai parametri di sostenibilità ambientale, architettonica, sociale e di viabilità. Adottare il Piano Urbanistico Comunale, strumento del quale la città non può più fare a meno, soprattutto nell’ottica dello sviluppo e della crescita economica e sociale.

 

Turismo: ruolo centrale e strategico : tra le diverse linee di indirizzo, si segnala il Palazzo dei Congressi. Valorizzazione, riqualificazione e adeguamento della struttura, utilizzando i finanziamenti regionali o facendo ricorso al paternariato pubblico/privato della finanza di progetto.  Promuovere tutte le iniziative perché il “Palazzo dei congressi” sia ripensato e riqualificato e con una gestione dinamica, moderna e sostenibile, come luogo ove poter realizzare spazi dedicati allo sport, alle esposizioni, alla valorizzazione delle produzioni locali, ai concerti, agli spettacoli e a tutte quelle attività, anche commerciali, compatibili, uno spazio multifunzionale che serva da motore al rilancio turistico di Alghero e del territorio del nord ovest, fatta salva l’originale vocazione, quella congressuale. Valorizzare e riqualificare la struttura del  Caval Marì, attraverso la messa a bando. Rafforzare la promozione della Destinazione Alghero, del brand “Riviera del Corallo”, che veda protagonista l’Amministrazione con il supporto del Tavolo Permanente per il Turismo e degli attori coinvolti.  E ancora, accelerare l’adozione del Piano Regolatore Portuale.

La Socialità: Alghero e la sua comunità.  Sostegno alle famiglie, Interventi per soggetti a rischio di esclusione sociale, Valorizzazione del Volontariato e dell’Associazionismo, Pari Opportunità.  Restituire alla sua completa funzionalità il Centro Residenziale degli Anziani di viale della Resistenza, provvedendo con la massima urgenza alla sua ristrutturazione, per consentire agli ospiti, attualmente trasferiti nella struttura dell’Ostello della Gioventù di poter nuovamente fruire di una sistemazione prossima all’abitato nel quale sono sempre vissuti e più vicini ai loro centri di interesse familiare e sociale. E inoltre, realizzare il piano strategico “Alghero per lo sport”, quale percorso programmatico incentrato sullo sport e sulla pratica sportiva nella città di Alghero nato dalla consapevolezza del ruolo che lo sport ricopre nella città e per la città. Ottimizzare il funzionamento della Commissione Pari Opportunità, previa modifica del regolamento che consenta l’accesso alla Commissione non solo alle donne ma anche agli uomini, proprio in un’ottica di politiche equilibrio di genere che questa amministrazione intende perseguire.

scarica il DUP




Biglietto Unico per i siti museali del territorio – Un passo verso la bellezza

UN PASSO VERSO LA BELLEZZA
UN VIAGGIO ESPERIENZIALE SLOW & ECO
Ripensare il viaggio ai tempi del distanziamento sociale

ALGHERO TICKET

Un biglietto unico per scoprire Alghero

#algheroticket

#algherofinalmentevacanza

mappa

Passo dopo passo attraverso Alghero, osservandola e visitandola come si osserva e si visita un “paesaggio culturale”, come se ci si trovasse dinanzi alla complessità di un “sistema territorio”, compiendo alcuni passi verso la cultura della natura e altri verso la natura della cultura, verso la sua essenza, verso la bellezza di luoghi, di scenari e di persone la cui bellezza è data proprio dall’armonia evocata dall’incontro tra storia e natura, dal racconto di esperienze e attività delle comunità che li hanno attraversati, vissuti e abitati fin dal neolitico.

Perché la bellezza dell’identità Alghero sta qui, nel suo essere un “paesaggio culturale” ricco di significati che possono essere letti, attraversati, percepiti e sentiti in modi differenti. Ecco allora che la bellezza diventa armonia tra cultura e natura, si fa esperienza grazie alla percezione di ogni viaggiatore, che la comunicazione riscopre l’esigenza di valorizzare l’identità della Riviera del Corallo come interrelazione tra natura e cultura e comunicare il Paesaggio Alghero come sistema di “opportunità” da esplorare secondo i differenti interessi dei viaggiatori.

Partendo da queste riflessioni e dall’impegno di operare per la costruzione di tale visione d’insieme, Comune di Alghero e Fondazione Alghero, d’intesa con il Parco Naturale Regionale di Porto Conte e numerosi partner privati che operano nel settore turistico e ricettivo, hanno affidato a un team di creativi il compito di costruire un nuovo percorso comunicativo, fondato su due slogan tanto semplici e chiari quanto evocativi e coraggiosi. “Un passo verso la bellezza”, è la frase rivolta ai visitatori provenienti da ogni mondo. “Alghero, la bellezza a un passo da te”, è invece il suggerimento rivolto ai nuovi e vecchi attori del turismo di prossimità, cui si guarda con straordinario interesse alla luce di quanto accaduto a livello sanitario negli ultimi mesi.

Graficamente, tutto nella nuova campagna di comunicazione è accompagnato dalla presenza di sneakers essenziali, bianche, con lacci colorati di blu, come il mare, di verde, come la natura, e di corallo, come il simbolo di un patrimonio artistico, storico e archeologico unico e vario. Sneakers, bagaglio essenziale e abbigliamento comodo, per andare incontro a tutto ciò che di straordinario sono in grado di offrire Alghero e il suo territorio. Così sembra suggerire “Un passo verso la bellezza”: L’obiettivo dichiarato è di valorizzare Alghero come un “sistema territoriale”, di promuoverla come un “paesaggio”, di raccontarla come “La Riviera del Corallo”. L’invito a una visione d’insieme, con due sneakers ai piedi per fare due passi: uno verso la cultura della natura e l’altro verso la natura della cultura.

La prima azione di comunicazione che procede lungo il cammino appena intrapreso – il primo passo, per restare in tema – si chiama Alghero Ticket, uno strumento di bigliettazione integrata per l’accesso ai siti, alle informazioni, alla fruizione degli itinerari di tutto il territorio. Non è la proposta della visita a una somma di luoghi, ma la chiave d’accesso all’intero “sistema territorio”, inteso come armonico patrimonio culturale e naturale, fatto di beni materiali e immateriali, come un “paesaggio culturale” in cui immergersi. Con AlgheroTicket prende il via una nuova stagione di concreta collaborazione tra pubblico e privato, tra Comune, Fondazione Alghero, Parco naturale regionale di Porto Conte e Diocesi da una parte e operatori turistici dall’altra, per la creazione di uno strumento unitario capace di facilitare e valorizzare l’esperienza dei viaggiatori.

L’offerta agevolata viene affiancata dall’informazione su tutto quello che di bello si può fare e vedere sul territorio gratuitamente. Nel materiale informativo, accanto ai siti visitabili con AlgheroTicket, verranno suggerite altre possibili soste lungo l’itinerario “prestabilito”. Luoghi, sentieri, belvedere con libero accesso nell’ottica di comunicare il paesaggio nel suo complesso. Le strutture ricettive e i punti informativi dove il biglietto può essere acquistato diventano le porte d’ingresso sul territorio. Il codice QR consente l’ingresso alle info del territorio attraverso la piattaforma AlgheroTurismo, che veicola.  AlgheroTicket è anche un vantaggio economico in cambio di una fidelizzazione fondata su una tariffazione agevolata: i 12 siti del biglietto unico costeranno complessivamente 20 euro, ma è previsto anche un biglietto family da 40 euro (famiglia composta da due genitori e tre figli fino ai 14 anni).  A partire dal mese di agosto, la card sarà acquistabile anche digitalmente e scaricabile attraverso la piattaforma Algheroturismo direttamente sul proprio cellulare.




Fondazione Alghero – conferenza stampa di presentazione del biglietto unico per i siti museali

Domani, sabato 11 luglio, al Quarter, alle 10,00 verrà presentata alla stampa l’iniziativa della Fondazione Alghero riguardante il biglietto unico per visitare i siti museali del Comune di Alghero, della Diocesi e del Parco di Porto Conte, Museo Casa Manno. Il biglietto unico si chiamerà “Alghero Ticket – Un passo verso la bellezza” e domani verrà illustrato dal Sindaco Mario Conoci, dal Presidente della Fondazione Andrea Delogu, dall’Assessore alla Cultura Marco Di Gangi, con i rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni che prendono parte al progetto.



ABBANOA, TEDDE (F.I): COLPO DI CODA DELL’AMMINISTRATORE UNICO PRIMA DELL’ASSEMBLEA DEI SOCI CHE LO SOSTITUISCE: IL D.G. MURTAS ACQUISISCE DI FATTO IL CONTROLLO DELL’ENTE

Cagliari, 18 giugno 2020 – “Il nuovo Consiglio di Amministrazione inizia ad esercitare le sue funzioni dovendo prendere atto di un bizzarro colpo di mano dell’Amministratore unico, peraltro dimissionario da gennaio, consumato il giorno prima dell’Assemblea dei soci.” Così l’ex consigliere regionale di F.I Marco Tedde commenta la decisione assunta dal precedente Amministratore unico, dimissionario da gennaio e in carica fino al 12 giugno, che nello stesso giorno ha assunto un provvedimento di assegnazione di funzioni strategiche, interim e responsabilità di delicatissimi procedimenti al D.G. Murtas che di fatto lo rafforzano come dominus incontrastato di Abbanoa. “Un provvedimento che verosimilmente entra in vigore il giorno successivo, data in cui viene nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione -sottolinea l’esponente politico-“ Secondo Tedde non si comprende la necessità di questo atto, che appare come un antipatico “colpo di coda” teso a depotenziare le competenze del nuovo CDA appena insediato. Anche perché in occasione dell’assemblea dei soci di gennaio lo stesso D.G aveva manifestato disagio per il carico di lavoro derivante dai troppi interim assunti  e dalle esorbitanti responsabilità. “Una grana in più per il nuovo CDA, già impegnato a far cambiare passo ad Abbanoa con decisioni straordinarie, che ora dovrà affrontare anche questo blitz che dovrà combattere e porre nel nulla –conclude Tedde-.”




Testo Unico sull’energia, audizioni in V Commissione

Cagliari, 10  giugno 2020 – La Quinta Commissione del Consiglio regionale ha avviato in mattinata il primo ciclo di audizioni sul Testo Unico per l’energia. Il provvedimento, frutto della integrazione del Dl n.105 della Giunta regionale e della proposta di legge n.100 sul reddito energetico, presentata dal gruppo PD, introduce alcune importanti modifiche alla legge n.9 del 2006.  L’intento è quello di armonizzare la normativa regionale alle recenti novità introdotte dall’Unione Europea in materia di politica energetica. Il Testo Unico prevede l’adeguamento del Piano energetico regionale (PEARS) approvato nel 2016, l’istituzione delle comunità energetiche da fonti rinnovabili, l’introduzione del reddito energetico regionale. Uno strumento, quest’ultimo, finalizzato alla diffusione degli impianti di produzione di energia pulita per le utenze familiari e condominiali in modo da abbattere i costi delle bollette.

«Anche la Sardegna – ha detto l’assessore Anita Pili – condivide l’obiettivo dell’aumento dei consumi da fonti rinnovabili e della riduzione delle emissioni dannose in l’atmosfera. Il provvedimento in discussione è uno strumento importante per avviare la transizione energetica che sarà decisiva per lo sviluppo economico dell’Isola». L’assessore, con l’ausilio del direttore generale dell’assessorato all’Industria Giuliano Patteri, ha chiarito alla commissione alcuni passaggi tecnici della proposta della Giunta su cui si erano concentrate alcune osservazioni della Commissione. Anita Pili ha infine confermato la volontà della Giunta di assicurare alla Sardegna l’autonomia energetica “sfruttando le risorse rinnovabile a nostra disposizione».

Condivisione sulle linee generali del Testo Unico ha espresso anche il presidente dell’Anci Emiliano Deiana: «E’ positivo che su argomenti di questa portata si cerchi un’ampia condivisione – ha sottolineato Deiana – la transizione verso un modello di sviluppo differente è un obiettivo che dobbiamo darci tutti perché è lì che risiede il futuro delle nostre comunità».

Il presidente dell’Anci ha espresso un giudizio favorevole sulla istituzione delle comunità energetiche a patto che queste favoriscano ricadute economiche per le comunità locali. «In passato, gli interventi sono stati lasciati ai privati che avevano il legittimo obiettivo di produrre utili. Spesso, questi investimenti, hanno coinciso con una forte contrazione delle risorse pubbliche nei confronti degli enti locali. Le comunità energetiche e il concetto di autoproduzione vanno nella direzione opposta. Le comunità diventano protagoniste di un nuovo modello di sviluppo».

Un altro punto su cui ha insistito Deiana è quello della programmazione: «C’è bisogno di interventi di ampio respiro, fatti su base sovracomunale che integrino le diverse fonti di energia rinnovabile. Un altro aspetto riguarda le autorizzazioni:  abbiamo assistito a interventi fatti sopra la testa delle comunità locali, in futuro la voce dei sindaci dovrà trovare ascolto pur in un quadro di programmazione regionale. E’ questa la chiave di volta per passare dall’anarchia alla programmazione seria ».

Positivo anche il giudizio delle forze datoriali. Il presidente di Confindustria Maurizio De Pascale ha espresso soddisfazione per l’avvio di un percorso che “mira a definire un quadro strategico in materia di politica energetica regionale, coerente con gli indirizzi comunitari e nazionali”.

Da Pascale ha suggerito alcune modifiche al Testo, in particolare sulle Comunità energetiche: «Perché non prevedere che possano essere costituite anche su iniziativa di privati e non solo di uno o più enti locali? La direttiva europea 2018/2001 mira infatti a liberalizzare, promuovere e diffondere l’autoconsumo collettivo di cittadini e imprese prescindendo da un intervento pubblico». Favorevole anche il giudizio sull’introduzione del reddito energetico regionale: «L’autorizzazione dei nuovi impianti dovrà però puntare necessariamente allo snellimento e alla semplificazione delle procedure».

Il numero uno di Confindustria, infine, ha richiamato l’attenzione della Commissione su un tema centrale per le parti datoriali: la metanizzazione della Sardegna: «La realizzazione della dorsale (e dei rigassificatori per alimentarla) è un’opera fondamentale – ha concluso De Pascale – l’abbandono del carbone entro il 2025 potrebbe aver effetti devastanti sul settore produttivo regionali. Le due centrali di Fiumesanto e del Sulcis dipendono interamente dal carbone. Il Pears dovrà prevedere una loro riconversione per governare le conseguenze occupazionali e d economiche di un settore che dà lavoro ad oltre 2000 persone».

Sulla stessa lunghezza d’onda il direttore di Confapi Giorgio Del Piano: «Condividiamo la filosofia del Testo Unico che punta alla coesione economica e sociale mediante il sostegno alle fasce più deboli con l’istituzione del reddito energetico. Bene anche l’obiettivo della tutela dell’ambiente e dello sviluppo economico del territorio grazie alla possibilità di creare una filiera locale nel settore dell’installazione, manutenzione e gestione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili».

Del Piano ha poi invitato la Commissione a guardare con attenzione al nuovo scenario disegnato dall’Unione Europea che prevede uno stanziamento di 1000 miliardi di euro in 10 anni per il Green Deal, finalizzato all’azzeramento delle emissioni inquinanti entro il 2050: « I negoziati sono in corso. La Sardegna deve aver un ruolo attivo per la definizione degli interventi e la destinazione delle risorse alle regioni europee ancora fortemente legate al carbone».