L’olio extra vergine San Giuliano ancora sul podio in Giappone all’Olive Japan 2020

Un nuovo quartetto di premi: tre ori e un argento conquistati a Tokio dall’olio San Giuliano. L’azienda sarda è salita quattro volte sul podio al concorso internazionale Olive Japan 2020.

La prestigiosa giuria, composta da 20 giudici ed assaggiatori giapponesi, ha valutato e giudicato 700 campioni di olio extra vergine provenienti da 23 Paesi.

L’azienda di Alghero è stata premiata per i tre ori con San Giuliano Fruttato Cuor d’Olivo, San Giuliano Primér e San Giuliano l’Originale mentre l’argento è stato assegnato al Biologico. Solo poche settimane fa al marchio sardo erano stati assegnati ben quattro ori al concorso International Olive Oil Competition di New York. Una conferma della solidità delle scelte e politiche aziendali che hanno garantito la presenza ormai già da qualche anno anche all’interno della guida ai produttori top 100 del mondo.

“A pochi giorni di distanza dal risultato negli Stati Uniti, la notizia della copiosa premiazione anche in Giappone non può che darci riprova di quanto l’impegno profuso nella ricerca dei migliori profili organolettici per i nostri oli sia stato ben speso – commenta Pasquale Manca, amministratore delegato dell’azienda di famiglia -. La cura e l’attenzione che da sempre mettiamo nel nostro lavoro sono state ripagate e stanno portando grande soddisfazione, una soddisfazione che in un anno come il 2020 – che finora ha portato preoccupazioni e incertezze – ha un sapore ancora più speciale e ci motiva a proseguire la nostra strada verso la ricerca dell’eccellenza e dell’innovazione!”

Anche questo concorso ha subito lunghi rallentamenti a causa della pandemia ma si è riusciti a tagliare il traguardo e premi.




COMUNE DI STINTINO – Beata Vergine della Difesa, una festa che unisce

Beata Vergine della Difesa, una festa che unisce

In tanti ieri hanno partecipato alla processione a mare. Successo per lo spettacolo pirotecnico e il concerto di Bianca Atzei

Stintino 9 settembre 2019 – È una festa che unisce, che riporta in paese i tanti stintinesi emigrati da anni che ritrovano nei festeggiamenti in onore della Beata Vergine della Difesa l’occasione per tornare in famiglia. È una festa che chiama a sé i fedeli dei territori vicini, che mostra ai tanti turisti ancora presenti lo spirito dell’accoglienza, la cultura, le tradizioni e la storia di Stintino.

E ieri erano davero tanti i fedeli presenti per le vie del paese, sul lungomare, nelle numerose barche riunite in rada per la processione a mare, nella chiesa parrocchiale vestita a festa per celebrare la patrona.

«La Vergine della Difesa ci mostra il valore dell’accoglienza – ha detto l’arcivescovo di Sassari Gian Franco Saba durante la celebrazione eucaristica –, è importante vivere una Chiesa senza frontiere. E questo territorio è un luogo sempre più aperto, perché dove ci si apre fiorisce la vita umana».

Lo spirito dell’unione delle comunità vicine ieri è stato messo in luce dalla presenza dei rappresentanti dei Comuni di Porto Torres, Sorso, Sennori e Valledoria che hanno partecipato alla processione su invito del sindaco di Stintino Antonio Diana, in un’ottica di Rete metropolitana e unione, anche dal punto di vista religioso.

A portare il simulacro della Vergine sono stati i confratelli del sodalizio stintinese della Beata Vergine della Difesa. Con loro anche i rappresentanti della confraternita di Bastia, con la quale alcuni anni fa è stato stretto un gemellaggio. E poi ancora la confraternita di Santa Croce di Sorso, le bandiere delle borgate stintinesi quindi quelle delle borgate della Nurra e di Porto Torres.

Quindi ancora, ad accompagnare la processione a mare erano presenti la banda musicale Luigi Canepa di Sassari e i gruppi folk di Ossi, Sennori e Uri in abito tradizionale.

I fedeli, a fine processione, si sono ritrovati in piazza Municipio per il consueto rinfresco offerto dal priore della Confraternita stintinese Eugeni Denegri.

Tra gli invitati, che con il sindaco di Stintino hanno deposto una corona di fiori al monumento ai caduti, oltre ai rappresentanti delle varie autorità militari, anche il questore di Sassari Diego Buso.

A fine serata grande successo per lo spettacolo pirotecnico che, dalla diga foranea del porto Mannu, ha illuminato l’intero paese. Il concerto di Bianca Atzei, infine, ha chiuso una serata organizzata nei minimi dettagli dal priore e dai volontari della Confraternita.

I festeggiamenti proseguiranno anche questa settimana successiva, per arrivare a sabato 14 settembre, quando alle 19 in piazza dei 45, si svolgerà il consueto appuntamento con la sagra del pesce. Le celebrazioni per la patrona si chiuderanno domenica 15 settembre con le elezioni del nuovo priore e, alle 18 si svolgerà la messa, la processione e il passaggio della bandiera al nuovo priore. Quindi il priore uscente e il nuovo accoglieranno cittadini e turisti per il rinfresco alla casa della Confraternita.